![]() |
|
|||
![]() |
Home | ![]() |
. | Cronaca | ![]() |
. | Politica | ![]() |
. | AreaUrbana | ![]() |
. | Video | ![]() |
. | Spettacoli | ![]() |
. | Sport | ![]() |
. | ![]() |
Calcio | ![]() |
. | Meteo | ![]() |
. |
z![]()
![]() Impugnativa Governo norma Regione su Centrale Mercure, dichiarazioni![]()
Impugnativa Governo norma Regione su Centrale Mercure, dichiarazioni 24 gen 25 "Non è la prima volta che il governo impugna norme approvate dal Consiglio regionale. Ogni volta che lo ha fatto, nonostante sia un governo del mio stesso colore politico, noi ci siamo opposti davanti alla Corte Costituzionale. A volte abbiamo vinto, come è successo per le due leggi sui Ncc, ci opporremo anche questa volta. E' evidente che i rapporti col ministro Calderoli evidentemente non sono più quelli che erano all'inizio della legislatura". Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in relazione alla decisione del Governo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la norma regionale sulla Centrale del Mercure rispetto alla quale Occhiuto è arrivato al punto di minacciare dimissioni dinanzi al possibile inserimento di una proposta di abrogazione. "Ogni volta che il governo ha impugnato leggi regionali - ha aggiunto Occhiuto - noi ci siamo costituiti davanti alla Corte Costituzionale e a volte abbiamo vinto; intanto non abbiamo dato corso alle norme come è giusto che sia, perché bisogna avere il giusto rispetto istituzionale e nei confronti del Governo e nei confronti della Corte costituzionale, che deciderà. Per quanto mi riguarda rimango assolutamente convinto che nel parco più bello d'Europa una centrale elettrica a biomasse non ci dovrebbe stare, mi sembra una considerazione elementare. Ho già detto ai sindaci l'anno scorso, quando facemmo la delibera. di essere disponibili a sostituire le royalties di Sorgenia ai Comuni per interventi però a favore del parco, per interventi che promuovessero l'ambiente e il turismo. La Regione è disponibile anche a sviluppare altre attività che possano generare lavoro per cooperative e imprese green che vogliono sviluppare il turismo. I dipendenti della centrale sono sostanzialmente 22. Poi ci sono le imprese che portano il loro materiale nella centrale a biomasse, ma ci sono altre centrali a biomasse in Calabria che importano il 50% del materiale che utilizzano: quindi, evidentemente, il mercato in Calabria ci sarebbe anche per questa impresa. La verità è che c'è una grossa azienda, che è Sorgenia, che giustamente fa il suo lavoro difendendo gli investimenti che in passato sono state consentiti in un parco che secondo me non doveva accogliere un investimento del genere". "Il comitato territoriale in difesa della Centrale del Mercure plaude alla decisione del Governo di impugnare la 'Norma Laghi' e invita il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, a convocare immediatamente il consiglio regionale 'per abrogare in autotutela la Norma Laghi'". E' quanto riporta una nota del Comitato per la difesa del Mercure nella quale si aggiunge "é stata salutata da un grido di esultanza la notizia che il Governo ha deciso di impugnare la norma che , se attuata, limiterebbe le attività della Centrale del Mercure nel Parco del Pollino". "Ieri sera la decisione del Consiglio dei Ministri è arrivata - è scritto nella nota - durante lo svolgimento della riunione del Comitato. Il Governo ha fatto giustizia. e questo è stato il primo commento dei rappresentanti della filiera istituzionale, sindacale, datoriale e imprenditoriale che si raduna attorno al comitato, guidato dalla sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, e da Domenico Pappaterra. Adesso chiediamo al presidente Mancuso di convocare il Consiglio regionale in seduta straordinaria e procedere all'abrogazione in autotela della norma Laghi che il Governo ha letteralmente distrutto, mantenendo fede agli impegni assunti con il territorio nel corso degli incontri avuti presso il Consiglio regionale. Siamo stati facili profeti, sin dalle audizioni del 20 dicembre 2024 che in commissione agricoltura il 7 gennaio avevamo fatto presente che la norma violava pesantemente articoli importanti della nostra costituzione, la legge Quadro sulle aree protette e introduceva, con un arbitrio fuori dal comune, una norma addirittura retroattiva che il nostro ordinamento giuridico assolutamente non prevede". "Si rassegni il consigliere Laghi che, dopo essere stato sconfitto dieci anni fa dal territorio del Pollino - sottolineano i componenti del Comitato - adesso incassa questa seconda e definitiva stroncatura della sua iniziativa tesa ossessivamente a chiudere la centrale del Mercure. Resta davvero inspiegabile e incomprensibile perchè il presidente della Regione Roberto Occhiuto abbia seguito questa follia ambientalista, con una visione di tutela dell'ambiente a intermittenza e sospetta perchè, come stanno segnalando in molti, non si può essere ambientalisti a Laino Borgo per il Mercure e industrialisti a Gioia Tauro per il rigassificatore. La nostra posizione, compresa la tutela ambientale e la costruzione di una straordinaria rete occupazionale, l'avremmo voluta raccontare al presidente della Regione negli incontri che gli abbiamo ripetutamente rischiesto anche il per il tramite dei Prefetti di Cosenza, Catanzaro e Reggio e per i quali non abbiamo mai ricevuto risposta. Si è arrivati persino a censurare la legittima e pacifica mobilitazione che l'altro ieri 20 sindaci e circa 700 lavoratori hanno svolto in occasione del Consiglio regionale per chiedere la revoca di una legge che ha gettato nello sconforto e nella disperazione centinaia di famiglie. Si ravveda, dunque, il presidente Occhiuto dall'insistere su una linea non solo in contrasto con il territorio, ma anche contro il suo stesso Governo". "Una posizione come quella assunta dal presidente Occhiuto dimostra da una parte la sua arroganza, ma da una parte anche il non rispetto dei ruoli e della funzione dei consiglieri regionali anche della sua maggioranza, che avevano presentato una proposta di legge uguale e simile alla nostra, che prevedeva appunto di abrogare un emendamento previsto in omnibus presentato in consiglia regionale a firma Laghi e che non era stato né condiviso e né approfondito dalle commissioni interessate, quindi è per noi un fulmina democratico gravissimo". Lo ha detto il capogruppo regionale del Pd, Mimmo Bevacqua nel corso di un incontro con la stampa organizzato dai consiglieri regionali dem, per parlare dei temi legati alla questione della centrale del Mercure, l'impianto a biomasse vegetali situato al confine tra Calabria e Basilicata. La vicenda, nei giorni scorsi, è stata oggetto di polemiche fra i due enti regionali con una manifestazione davanti la sede del Consiglio regionaleda da parte di molti sindaci dei Comuni del Pollino e di una rappresentanza di lavoratori che hanno chiesto l'abrogazione del cosiddetto emendamento Laghi che sancisce il divieto di realizzare nei parchi nazionali e regionali calabresi impianti di produzione energetica alimentati da biomasse. Da qui una serie di polemiche che hanno coinvolto anche il presidente della Giunta, Roberto Occhiuto arrivato al punti di minacciare le dimissioni. Di ieri poi la notizia dell'impugnazione della legge regionale da parte del Consiglio dei ministri. "Non è una novità - ha aggiunto Bevacqua proprio sulla decisione del Governo - lo sapevamo già nel momento in cui abbiamo tentato di richiamare in Aula la proposta di legge che aveva visto l'abbinamento in commissione della proposta di maggioranza e minoranza. Non c'è stata concessa questa possibilità, in quanto il presidente della Giunta regionale si è alzato con la sua arroganza, mortificando il ruolo del Consiglio regionale e non solo, dando uno schiaffo alle comunità presenti e ai sindacati presenti che chiedevano un incontro con lui per affrontare il problema, ponendo la fiducia in quel momento". Per Iacucci sulla necessità di salvaguardare i livelli occupazionali "bisogna fare una verifica sulla centrale per capire se è possibile anche riconvertirla, capire che tipo di prospettiva si può dare all'insediamento industriale di questo tipo. Però partiamo dal fatto che la centrale c'è e non si può cancellare con tanta semplicità e con tanta rigidità". "Tutti gli strumenti messi in campo - ha detto Bevacqua - come l'osservatorio ambientale, e la stessa Arpacal che dichiara che non c'è nessun inquinamento sul posto mi sembrano risposte esaurienti dal punto di vista ambientale, cosa vogliamo di più? C'è una impuntatura del presidente Occhiuto, e non riusciamo a capire le ragioni. Noi siamo qui perché il modus operandi di questa Giunta regionale mortifica i territori, mortifica la rappresentanza e mortifica la partecipazione e anche il ruolo dei consiglieri regionali".
© RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con -- >Guarda l'indice delle notizie su: "politica"
|
Pubblicità
![]() ![]()
|
Copyright
© 20003-2024 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso non e' consentito |