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![]() Ordinanza tifiuti SIN Crotone, è polemica, Errigo: atto dovuto, reazioni![]()
Ordinanza tifiuti SIN Crotone, è polemica, Errigo: atto dovuto, reazioni 09 apr 25 "Desidero chiarire con fermezza che il mio operato, come commissario straordinario alla bonifica del Sin di Crotone, è ispirato esclusivamente alla tutela dell'ambiente, della salute pubblica e al rispetto delle leggi dello Stato. L'ordinanza contestata non rappresenta un'autorizzazione allo smaltimento indiscriminato di rifiuti pericolosi, ma un atto dovuto e responsabile, adottato per sbloccare un processo di bonifica che da troppo tempo è ostaggio di rinvii e polemiche". Emilio Errigo, commissario straordinario per la bonifica di Crotone, risponde così, in una lunga dichiarazione, all'opposizione del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e alle polemiche seguite alla sua ordinanza che impone a Eni Rewind lo smaltimento dei rifiuti pericolosi nella discarica Sovreco a Crotone, "unica discarica autorizzata, come previsto dal diritto ambientale europeo". "Crotone - afferma Errigo - ospita l'unica discarica per rifiuti pericolosi progettata, autorizzata e mai bloccata, proprio dalla Regione Calabria per ricevere questo tipo di materiale. Eppure, proprio la Regione con un Provvedimento autorizzativo unico regionale ha vincolato il destino dei rifiuti del Sin di Crotone al trasferimento fuori dai confini regionali senza prima però effettuare alcun tipo di ricerca preliminare sul destino finale di quei rifiuti". "Il 3 aprile 2025 - prosegue - ho firmato l'ordinanza. Dopo decenni di immobilismo, si è assistito per la prima volta a un atto chiaro e conforme ai principi del diritto ambientale europeo. Eppure, questa decisione ha suscitato una reazione paradossale: sindaco, Provincia e comitati cittadini hanno chiesto le dimissioni immediate del commissario. L'attuale presidente della Regione Roberto Occhiuto mi ha inviato una diffida preceduta dalle dichiarazioni diffuse attraverso i propri canali social. Stupiscono queste prese di posizione, soprattutto se si guarda all'assoluta inerzia che ha segnato la gestione del sito inquinato per oltre vent'anni. Siamo davvero certi che il commissario sia il vero problema? O non è piuttosto diventato il capro espiatorio perfetto per una responsabilità collettiva che nessuno ha mai avuto il coraggio di assumersi? Perché, invece di sostenere un'azione concreta, si preferisce perpetuare il conflitto politico e istituzionale? Il risultato è fin troppo prevedibile; ancora una volta, tutto si risolverà in una giungla di carte bollate, ricorsi e contenziosi. Nel frattempo, però, i cittadini di Crotone continueranno a vivere in un territorio avvelenato, aspettando invano un intervento dall'alto, pagando sulla propria pelle il prezzo dell'assenza di coraggio politico. Serve assunzione di responsabilità, serve visione normativa, ma soprattutto serve il coraggio di continuare a sostenere decisioni difficili, anche quando impopolari. Bloccare questo processo oggi significherebbe tornare indietro, condannare la città a nuovi anni di stallo e a una bonifica che resterà, ancora una volta, solo sulla carta. "La mia ordinanza - conclude Errigo - si pone il fattivo obiettivo di accelerare il risanamento ambientale come leva per favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio. Una prospettiva che sembra sfuggire a chi continua a interpretare la questione solo in chiave amministrativa o politica. Dopo 24 anni, è ormai una questione di tempo. E il tempo, per Crotone, è già scaduto da un pezzo. Ma io, finché avrò lo Stato dalla mia parte, non arretrerò di un centimetro". Tridico: inaccettabile "È inaccettabile che i rifiuti del Sin di Crotone vadano nella discarica locale nonostante la contrarietà delle istituzioni cittadine, delle forze sociali e dei comitati civici. Siamo di fronte a una lesione del diritto dei cittadini a partecipare alle scelte sul proprio territorio, tanto grave da aver svegliato perfino il presidente della Regione Calabria, preoccupato di perdere voti". È quanto afferma l'europarlamentare M5S Pasquale Tridico, a proposito dell'ordinanza del Commissario straordinario per la bonifica del Sin di Crotone, contro la quale è stata indetta una mobilitazione di protesta per il prossimo sabato 12 aprile 2025, tra gli altri sostenuta dallo stesso esponente del Movimento 5 Stelle. "Ci sorprende - prosegue l'europarlamentare - la decisione dal Commissario straordinario, che invece aveva fatto ragionamenti ben diversi. Il provvedimento calpesta la Convenzione di Aarhus e l'articolo 9 della Costituzione italiana, che garantiscono il diritto alla partecipazione e a vivere in un ambiente sano. Continueremo a tutelare la comunità crotonese anche con atti parlamentari, tra cui una mia interrogazione alla Commissione Ue e una nuova, al Governo, della deputata M5S Vittoria Baldino". "Il commissariamento - sostiene l'esponente pentastellato - non può degenerare in iniziative autoritarie che ignorano il territorio e impongono soluzioni contrarie al principio di precauzione e a ogni logica di trasparenza e condivisione". Quindi ribadisce "la necessità di avviare una vera bonifica del sito, con il coinvolgimento delle università e della comunità scientifica, nel rispetto del principio secondo cui 'chi inquina paga'". "Chiedo - conclude Tridico - la revoca immediata dell'ordinanza in questione. Alla comunità di Crotone bisogna restituire la possibilità di autodeterminarsi e assicurare vera giustizia ambientale. La Calabria non può più essere trattata come una discarica".
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