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![]() Dibattito su sanità in Consiglio regionale![]()
Dibattito su sanità in Consiglio regionale 08 apr 25 Dibattito sulla Sanità è il solo punto all'ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio regionale a palazzo Campanella. Ad avvio di seduta il capogruppo Pd Domenico Bevacqua ha chiesto che il dibattito fosse preceduto da una informativa del presidente della Giunta regionale. Richiesta che il presidente Mancuso ha confutato in relazione a quanto deciso in conferenza dei capigruppo dove si era stabilito di aprire il dibattito a cui far seguire, come risposta ai vari interventi, la relazione finale del presidente della Giunta regionale. "Credo che sia sbagliato l'approccio - ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Il presidente Occhiuto ha comunque accettato, pur ribadendo quanto deciso in conferenza dei capigruppo - ha aggiunrto Mancuso - di fornire una informativa iniziale, 'che ricalca in gran parte a detto, le ultime novità, che sono state già riportate dagli organi di stampa'". Fare uscire la Calabria dal commissariamento entro qualche settimana. E' questo l'obiettivo ribadito dal presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, che è anche commissario ad acta per il piano di rientro, in occasione della seduta monotematica del Consiglio regionale dedicata al dibattito sulla sanità in Calabria. "Come sapete - ha aggiunto Occhiuto che è anche commissario con poteri di protezione civile per l'edilizia ospedaliera - i presupposti che determinano il commissariamento sono sostanzialmente derivanti dal fatto che non si è rispettato il piano rientro; che c'è stata sostanzialmente un'incapacità di governo dei conti della sanità e una incapacità di procedere nella direzione di migliorare il punteggio nei livelli essenziali di assistenza. Allora questi presupposti che indussero il commissariamento oggi di fatto non ci sono più e questo perché abbiamo cominciato la nostra sperienza qualche anno fa con Aziende sanitarie che non chiudevano i bilanci, non c'era un consolidato della società e non c'era lo stato patrimoniale. Adesso anche grazie all'impulso dato del Governo e del Parlamento abbiamo avuto delle norme che ci hanno consentito sostanzialmente di riottenere il governo dei conti nella sanità. E vi ricordate si parlava di una sanità omerica, orale, si parlava di una debito mostruoso. Vorrei ricordarvi che siamo intanto intervenuti facendo approvare al Parlamento una norma che dava la possibilità di accertare le pretese creditori insieme alla Guardia di Finanza. E all'esito di questo percorso avevamo dimostrato che questo debito sanitario mostruoso non c'era perché il motore della sanità era stato spento. Oggi siamo molto avanti nel pagamento di queste partite. Abbiamo fatto anche il bilancio della gestione sanitaria accentrata. Ci siamo affidati società che si occupano alla certificazione dei bilanci. Oggi c'è un sistema sanitario che ha il governo finalmente dei conti della Regione". "Anche sul piano dei Livelli essenziali di assistenza - ha detto ancora Occhiuto - noi eravamo abituati a vedere la Calabria come una regione che era ultima nelle classifiche per i Lea. Oggi abbiamo raggiunto la sufficienza sia nell'assistenza ospedaliera e nella prevenzione. Ci sono ancora ritardi nell'assistenza territoriale, ma già con questo aggiornamento che il Ministero della Salute ha dato, noi tra qualche settimana, quando uscirà il report definitivo dei Lea, avremo una Calabria che per la prima volta nella storia recente e dai tempi del commissariamento, non è più l'ultima regione in sanità. Certo non saremmo la prima; saremo la terz'ultima, la quart'ultima. Vedremo. Però non saremo più l'ultima regione d'Italia, a testimonianza del fatto che c'è un progressivo miglioramento nella gestione del sistema sanitario". Diverse le questioni che il dibattito della sanità ha sollevato all'attenzione dell'Aula di palazzo Campanella: commissariamento per la costruzione dei nuovi ospedali, strumentazione obsoleta e personale. Ha aperto gli interventi la consigliera Pd Amalia Bruni, che ha definito la sanità, "il problema più grave per i calabresi. Abbiamo auspicato un dialogo - ha ricordato - sull'offerta regionale insufficiente. Abbiamo sempre chiesto una ristrutturazione della sanità calabrese, ma non siamo stati ascoltati. Il Commissario e Presidente Occhiuto ha solo venduto dati mediatici che però non esistono, quasi a volere nascondere le sue inefficienze. Sui Lea c'è ancora molto da fare". Nel definire "equilibrata, con toni non populisti" l'informativa del presidente Occhiuto, Davide Tavernise (M5S) ha detto di voler avviare una discussione serena con i colleghi di maggioranza. "La sanità non deve avere colori" ha sostenuto mettendo al centro il tema delle liste d'attesa, "un anno per una colonscopia e tempi troppo lunghi per le visite specialistiche, che aumentano la mobilità sanitaria e l'ingresso nelle strutture private". Tavernise ha citato la carenza dei posti letto, "e quelli delle terapie intensive presenti solo sulla carta", e del personale, "che se non fossero presenti i medici cubani molti ospedali sarebbero stati chiusi", oltre ai tantissimi inidonei. A seguire Ernesto Alecci (Pd). "Venire oggi qui, dopo tre anni dall'insediamento di questo Governo e trovarsi una sanità migliorata in tutti i suoi aspetti non sarebbe stato un fatto onesto intellettualmente, considerando la situazione drammatica che ci trasciniamo da moltissimi anni". Alecci ha aggiunto che qualcosa in più se la sarebbe aspettata "a fronte degli incarichi del presidente Occhiuto". Francesco Afflitto (Misto), nel delineare un quadro complessivo della sanità in Italia si è soffermato sul sistema dell'emergenza-urgenza. "Dopo molti anni, a causa di una patologia, ho dovuto lasciare il servizio in ambulanza. Per qualcuno sono un medico imboscato". Nel definire un danno la regionalizzazione della sanità, Ferdinando Laghi (De Magistris Presidente) ha fatto una breve panoramica della sanità in Italia. "La Calabria non è stata esente dalle distorsioni di sistema della sanità nazionale - ha detto - alcuni aspetti, anzi, appaiono enfatizzati ed aggravati, tra cui l'ubiquitaria ingerenza della politica in un ambito ricco, anzi ricchissimo di potenziali consensi elettorali e di allocazione di risorse economiche". "Io spero che la discussione che affrontiamo questa sera possa poi produrre un risultato concreto. Cioè che possiamo uscire da quest'Aula, dopo questa discussione, con una speranza in più, anche con qualche idea in più", è stato l'auspicio di Antonio Lo Schiavo (Misto). "Perché non vorrei che ci si limitasse ad un dibattito in cui ci si sfoga e si ripercorre sostanzialmente nei giochi di ruoli tra maggioranza ed opposizione. Questo dibattito è troppo importante per essere affrontato in una logica di contrapposizione politica". Raffaele Mammoliti (Pd) ha protestato contro il presidente Mancuso, che ha definito "un imperatore che ci impedisce di sapere chi si è iscritto a parlare" e ha riconosciuto a Occhiuto la disponibilità al dibattito chiedendo di ritirare le interrogazioni che erano state presentate. "Ma la debbo informare - ha poi aggiunto - che sono stato costretto a presentare una nuova interrogazione per chiedere informazioni circa la mancanza di aghi per la chemioterapia nel reparto di Oncologia del Presidio 'Ciaccio-De Lellis' dell'Azienda ospedaliero universitaria Renato Dulbecco di Catanzaro". Per la maggioranza, Pasqualina Straface (FI), nella sua qualità, tra l'altro, di presidente della Commissione "Sanità" ha espresso parole di gratitudine per il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, "per aver voluto concedere - ha detto - questa seduta monotematica sulla sanità della nostra regione. Non poteva essere una scelta ed una occasione più adeguata - ha aggiunto - per spiegare ai calabresi cosa è accaduto in questi anni". Nel sottolineare l'importanza sulla certificazione dei Bilanci delle Aziende sanitarie provinciali, il consigliere Domenico Giannetta (FI), ha definito la seduta sulla sanità, "una importante occasione di dibattito che ci mette - ha detto - nelle condizioni di confrontarci. Non abbiamo la presunzione di dire che abbiamo risulto tutti i problemi della sanità. Guai se fosse così. Nessun altro avrebbe potuto fare altrettanto per quello che abbiamo ereditato. Ma abbiamo l'ambizione di dire che ce la metteremo tutta e che ce l'abbiamo messa tutta fino ad ora. È nella logica del pluralismo avere delle visioni differenti e divergenti - ha ancora detto Giannetta - ma non si possono mettere in discussione fatti acclarati, certificati, raggiunti grazia alla guida coraggiosa ed efficace del Presidente Occhiuto". "Nonostante le tante critiche, però, nelle parole della minoranza c'è qualche segno di apprezzamento per quanto fatto dal presidente Roberto Occhiuto". Questa, in sostanza, la sintesi di Giuseppe Mattiani (Lega) secondo cui c'è l'apprezzamento della minoranza "al grande lavoro di questa maggioranza" - ha detto - ma aggiungendo sempre un 'ma', alle varie scelte che sono state fatte in questi anni, dai medici cubani, alle nuove tecnologie introdotte negli ospedali, fino al miglioramento del servizio 118 e la spinta alla realizzazione di due dei tre nuovi grandi ospedali. "Evidentemente hanno visto qualcosa di positivo". Pietro Molinaro (Lega) ha ricordato il percorso iniziato nel settembre scorso con l'adozione del Piano speciale legalità, "che fa il paio con il grande lavoro del presidente Occhiuto per definire gli investimenti pubblici nella nostra Regione. "Si è avviato un percorso con i presupposti giusti, con il coinvolgimento della magistratura, forze dell'Ordine, Ministero degli Interni giusto - ha detto - per assicurare gli investimenti pubblici. Ma non basta. Il Piano speciale legalità consentirà di lavorare su più fronti che devono portare al cambiamento in atto". "Mi sembra che viviamo in una Regione diversa" - ha detto, intervenendo al dibattito il consigliere Giovanni Muraca (Pd) - Sento dalla maggioranza cose che non esistono", ha aggiunto citando la situazione dell'Ospedale di Polistena, dove per mancanza di anestesisti non si possono fare interventi chirurgici. "Si possono fare gli ospedali più belli del mondo, ma se non ci sono i medici non serve a nulla". In chiusura del dibattito il capogruppo Pd Domenico Bevacqua ha osservato che la discussione sulla sanità ha dimostrato la necessità di focalizzare l'attenzione sul comparto. "Abbiamo fatto bene - ha detto - come gruppi di minoranza - a chiedere questo Consiglio, perché ha dato la possibilità ad ogni collega di portare il proprio contributo e di esprimere la propria visione, le proprie convinzioni su un tema che è nevralgico per la qualità della vita dei calabresi. E la complessità di questa emergenza non si risolve facendo i tifosi o rappresentando una Calabria del Paese delle meraviglie. Non si può dire che in Calabria è cambiato il mondo. Che la Calabria ha cambiato passo. Certo, il presidente della Giunta regionale ha fatto delle scelte apprezzabilissime. Ci mancherebbe altro". Sui Bilanci Bevacqua ha citato il caso di un emendamento al Senato che tutela di chi si è preso la responsabilità di approvare quei Bilanci. "E non è un merito - ha aggiunto - che dopo tre anni e mezzo il presidente Occhiuto chieda pieni poteri sulla sanità. Per noi questo è un motivo di debolezza". "Mi è stato detto dall'opposizione: 'noi contestiamo il fatto che il presidente della Regione voglia dare l'immagine di una Calabria meravigliosa nella sanità'. Ed è quello che intendo fare. Io voglio dare l'immagine di una Calabria meravigliosa perché amo la mia regione". Così il governatore e commissario ad acta Roberto Occhiuto nell'intervento che ha concluso il dibattito sulla sanità svoltosi in Consiglio regionale. "Ho piena coscienza del fatto - ha aggiunto Occhiuto - che rimane tantissimo da fare. Io per primo ho coscienza dei problemi che ogni giorno vivono i calabresi. Dodici anni di commissariamento hanno generato una situazione di anarchia nelle aziende del sistema sanitario regionale. Molti direttori generali e Commissari impegnati oggi in Calabria e che ho convinto a venire qui lavoravano in amministrazioni di sinistra di altre Regioni d'Italia. E in tre anni e mezzo da quando io mi occupo di governare la sanità in Calabria, abbiamo fatto 3.500 assunzioni, contro lo zero delle gestioni precedenti". Nel lungo intervento Occhiuto ha risposto alla consigliera Pd Amalia Bruni che aveva detto di non essere sicura dei bilanci, precisando "i bilanci sono certificati e non sono quelli a 2013, 2014, 2015. È chiaro che quelli non si possono certificare, ma abbiamo fatto certificare i bilanci del '22, del '23 e del 24, perché su quelli abbiamo assoluta certificazione". Citando il consigliere Giovanni Muraca il presidente della Regione "Molte di quelle cose a cui faceva riferimento Muraca, ma anche molti altri, molti di quei problemi, dipendono dal fatto che non c'era un sistema sanitario che avesse i conti in ordine. Se noi nel 2024 abbiamo potuto autorizzare tutte le aziende sanitarie ad assumere, lo abbiamo fatto perché avevamo chiuso i bilanci". Sui Lea Occhiuto ha rilevato che prima di lui il punteggio è sempre stato insufficiente, anche nell'area della prevenzione. "Dobbiamo migliorare molto - ha detto - e lo stiamo facendo". E proprio in tema di prevenzione ha informato di un accordo con Poste per la consegna dei kit per lo screening del colon-retto. "Cerchiamo di colmare questo ritardo, certo ci sono moltissime cose che ancora vanno fatte, ma per 12 anni questo punteggio Lea non l'abbiamo mai avuto. Quest'anno abbiamo avuto una crescita che è record rispetto agli anni precedenti, anche rispetto agli anni in cui c'era stato un miglioramento. È un fatto incontrovertibile. E poi i nuovi ospedali, di Sibari, Vibo e della Piana di Gioia Tauro. Erano soltanto sulla carta".
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