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      Consiglio regionale appena concluso approva provvedimenti

       

       

      Consiglio regionale appena concluso approva provvedimenti

      06 ago 24 Il Consiglio regionale ha rinviato la trattazione della proposta di legge, di iniziativa di Filippo Mancuso (Lega), Katya Gentile (Lega), Gianluca Gallo (FI), sulla "Disciplina dell'agricoltura sociale". È stato lo stesso presidente a proporre il rinvio "per ulteriori approfondimenti di natura finanziaria". Approvata, con l'autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge, firmatario Domenico Giannetta (FI) di "Modifica della legge regionale 19 novembre 2020, n. 24 (Norme per l'utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche e private)". Nel ripercorrere l'iter della norma Giannetta ha spiegato che la proposta serve a rafforzare la legge, "perché prevede la modifica o la sostituzione delle norme dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale, per rendere efficaci le disposizioni regionali uniformandole alla disciplina statale in materia di requisiti per l'accesso alla dirigenza sanitaria e al decreto legislativo n. 258 del 1991 che individua le attività cui è abilitato il farmacista. Si conclude felicemente - ha concluso Giannetta - un lungo iter, che abbiamo ripreso perché avevamo molto a cuore questo tema, e sono grato al Consiglio regionale per avere colto l'importanza di questa innovazione che mette al centro il paziente ed il suo fabbisogno di cure appropriate". Nell'annunciare il voto a favore del Partito Democratico, "stante la ricaduta positiva sui pazienti" ha detto Amalia Bruni, la stessa ha avanzato dubbi "sul costo di produzione che può esserci, perché si chiede ai farmacisti di lavorare di più, con il rischio che la non invarianza della spesa apra alla possibilità di una impugnativa". Licenziata, con emendamenti, dal Consiglio regionale anche la proposta di legge, firmatari Davide Tavernise (M5S), Ernesto Alecci (Pd), Katya Gentile (FI), Pietro Molinaro (Lega), Antonello Talerico (FI) e Salvatore Cirillo (FI) sul "Turismo itinerante e norme in materia di aree di sosta per caravan e autocaravan e garden sharing". Pareri favorevoli sono stati espressi da Davide Tavernise (M5S) e Ferdinando Laghi (De Magistris) con quest'ultimo che ha parlato di legge ben costruita e che ben si addice ad una regione come la Calabria. "La sottoscrizione trasversale dimostra - ha aggiunto - una certa condivisione, ma credo che serva a suo supporto una più adeguata struttura burocratica". La seduta si è conclusa con l'approvazione della proposta di legge "omnibus", a firma di Michele Comito (FI), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Gelardi (Lega), Giacomo Crinò (Forza Azzurri), Giuseppe Graziano (Udc), recante: 'Modifiche a leggi regionali a seguito di impegni assunti con il Governo in attuazione del principio di leale collaborazione e disposizioni normative'. Nel definire il testo "un'accozzaglia di norme assolutamente eterogenea", Amalia Bruni (Pd) ha denunciato un tentativo di eludere la discussione. "Nonostante gli annunci del presidente Occhiuto - ha aggiunto - si ricade sempre nello stesso tentativo". Amalia Bruni ha citato i casi dell'Arsac e quello della liquidazione della Fondazione Terina. "Considerato che molte altre fondazioni, nelle stesse condizioni rimangono in vita, invece di trovare soluzioni si decide di eliminare il 'problema' senza, prima, aver intrapreso azioni utili per il suo salvataggio" ha detto chiedendo al governo regionale l'avvio di un tavolo ad hoc per l'individuazione di soluzioni. Analoghe considerazioni sono venute dal capogruppo Pd Domenico Bevacqua per il quale "mai come in questa consiliatura si è assistito ad una bassa produzione normativa certificata dal rinvio da parte del governo sulla base del principio della leale collaborazione. Esiste una evidente carenza legislativa ed amministrativa - ha aggiunto -. E molti elementi inseriti in questa proposta, di fatto, esautorano il ruolo del Consiglio regionale". Approvata, infine, la mozione riguardante il riconoscimento dello storico scooter "Vespa del '900: un Patrimonio Culturale Italiano".

      Il Consiglio regionale ha approvato il Rendiconto generale e Rendiconto consolidato relativi all'esercizio finanziario 2023 della Giunta regionale. Nella sua relazione Antonio Montuoro (FdI) ha illustrato i termini del rendiconto, "che ha ottenuto il parere positivo del collegio dei Revisori dei conti e la parificazione dalla Sezione di controllo della Corte dei conti. Dati che mostrano - ha spiegato - i risultati conseguiti dalle operazioni di gestione e della verifica vigile dell'indirizzo politico". Montuoro ha riportato le considerazioni dei magistrati contabili. "Credo - ha affermato che - per la prima volta nella Regione Calabria, si svolge nel rispetto della tempistica fisiologica che tiene conto delle scansioni temporali del ciclo di Bilancio". Nel richiamare quella che ha definito "l'articolata e molto aspra discussione in II Commissione", il consigliere Pd Raffaele Mammoliti ha ricordato come l'opposizione avesse riconosciuto alcuni elementi di novità che in questo documento esistono. "Tra queste - ha sostenuto - avevamo riconosciuto la definizione della tempistica che per la prima volta consente il pronunciamento della parifica, che pure abbiamo valutato positivamente. Tuttavia non sono stati accettati dalla maggioranza alcuni aspetti che abbiamo evidenziato dalla relazione". Mammoliti ha criticato l'atteggiamento manifestato dalla maggioranza, ma ha, invece, detto di avere "apprezzato la risposta del presidente Occhiuto che ha assicurato tutto il suo impegno per il superamento delle criticità che ancora ci sono". Montuoro ha risposto che i dubbi emersi in sede di discussione in Commissione di merito, erano stati fugati anche dall'intervento dei tecnici del settore. Su alcuni specifiche voci elencate da Mammoliti è intervenuto il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto. Nel definire l'intervento di Montuoro "puntuale ed esaustivo", Occhiuto ha precisato che il giudizio di parifica è avvenuto nei tempi perché non esistono inadempienze della Regione. "Sono segnali importanti, per una regione - ha ancora detto il governatore - che vuole acquisire normalità, si accendono ulteriori luci, rimangono alcune ombre, ma non può esserci una ricaduta immediata sul Pil. Sui dati macroeconomici di oggi sono responsabili le iniziative assunte cinque anni fa e, soprattutto, il calo demografico. Oggi si lavora per evitare l'emigrazione, tentando di trattenere i giovani sul territorio e di attrarre energie esterne. La Corte dei Conti ha riconosciuto l'apprezzabilità del lavoro fatto e per l'avanzamento della spesa dei fondi comunitari". "Difficile - ha spiegato il presidente della giunta - cambiare la Calabria in poco tempo, ma i segnali del cambiamento ci sono. Molto c'è da fare. La valutazione dei dirigenti deve tenere conto dell'aumento della performance. Vorrei affidare ad un istituto il compito di studiare qual è l'effetto dell'economia della Regione, e quale effetto delle politiche nazionali: capire gli effetti ai due livelli. Per mia natura - ha concluso - non sono tra quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno, ma sempre mezzo vuoto e mi piace capire come andare oltre".

      Approvato Rendiconto esercizio 2022 Calabria Verde

      Il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, con l'astensione dell'opposizione, il Rendiconto dell'esercizio 2022 ed il Bilancio di previsione 2024-2026 dell'Azienda Calabria Verde. Un punto rispetto al quale l'opposizione, per voce, prima di Raffaele Mammoliti (Pd) e di Domenico Bevacqua (Pd), ha parlato di "mancanza di scelte strategiche importanti. Manca - ha detto Mammoliti - l'orizzonte verso cui si intende puntare". Pur riconoscendo il "poderoso lavoro di risanamento che si sta cercando di introdurre in questo Ente - ha sostenuto ancora Mammoliti - manca per il 2023 un quadro esaustivo ed una valutazione sull'entità e la qualità dell'azione di risanamento in atto". Nel suo intervento il capogruppo Pd Domenico Bevacqua ha lamentato il venir meno, negli anni, del progetto originario che era stato affidato a Calabria Verde, nella manutenzione del territorio e nella difesa idrogeologica del territorio calabrese, "che richiede - ha detto - più forza, maggiore determinazione". Al breve dibattito ha controbattuto l'assessore all'Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, Gianluca Gallo. Il titolare della delega specifica ha affermato che "la vera notizia della giornata è che dopo un lunghissimo iter, gli atti di rendiconto e gli strumenti finanziari di questo transatlantico che è Calabria Verde sono giunti ad un punto fermo. A partire dal 2018 - ha sottolineato Gallo rammentando a Bevacqua che lui all'epoca era componente della maggioranza di Governo - abbiamo portato avanti un grande lavoro. Oggi, con la presentazione del primo Bilancio di Previsione 2024-2026, Calabria Verde sta tornando alla normalità. Un bilancio in cui è contenuta l'esigenza di ripianare in questo triennio circa 40 milioni di debito che sono stati generati a partire dal 2018, quando non c'era questo Governo e non c'era questa governance". "Pensate a quanti giovani delle aree interne avremmo potuto inserire a 102 giornate", ha evidenziato l'assessore ricordando l'attività portata avanti per il recupero crediti, la definizione dei piani di gestione e dei certificati verdi. "Azioni che sono state attuate in questi anni, pur nella difficoltà della gestione ordinaria debitoria pregressa". Gallo ha poi anticipato che per il 2023 Calabria Verde ha ottenuto dei fondi Fsc: "un miracolo di Occhiuto" - ha detto - e per il 2024 saranno anticipati 35 milioni di euro dei 70 destinati per il 2025, "altro miracolo di Occhiuto".

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