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Cisl "Sanità calabrese merita attenzione nazionale"
Cisl "Sanità calabrese merita attenzione nazionale" 23 feb 15 "Sulla sanità calabrese, ancora una volta, tutto gravita attorno alla nomina del Commissario ad acta. Come Cisl non ci entusiasmano le corali indignazioni politiche, di individuazione di responsabilità sulla mancata nomina. Ci chiediamo invece se una Regione come la Calabria possa finalmente rivendicare un ruolo dignitoso. Si può eticamente permettere che i propri cittadini che pagano le tasse, che hanno scelto di non abbandonare la propria terra, che lavorano e producono onestamente o le fasce deboli, debbano continuare a subire una realtà che li mortifica e li distrugge?". Lo sostengono, in una dichiarazione congiunta, il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti, e il segretario regionale, Rosy Perrone. "Il personale medico e paramedico - aggiungono - costretto a condizioni di lavoro massacranti, le strutture all'avanguardia (pur in molti casi attrezzate) rimangono ferme, i cittadini non hanno diritto alla salute. Unico diritto da esercitare è il diritto alla preghiera di non ammalarsi, tutto degrada inesorabilmente. La medicina del territorio, ancora insufficiente, non ha compensato la chiusura degli ospedali; la realizzazione delle reti di emergenza-urgenza registra evidenti carenze di personale; i pronto soccorso ospedalieri, i tre hub e gli spoke, sono in allarme rosso. II ventilato sblocco del turn over più volte annunciato dal Ministro Lorenzin, che solo nel campo medico prevedrebbe l'assunzione di circa 500 medici, non si riesce ad attuare. Le aziende sanitarie ed ospedaliere continuano ad essere affidate a reggenti". "In questo contesto - dicono ancora Tramonti e Perrone - la situazione, incredibile e paradossale, della Fondazione Campanella rappresenta l'evidenza plastica del fallimento delle politiche fin qui perseguite in campo sanitario in Calabria: una struttura d'eccellenza abbandonata a sé stessa e per la quale, nonostante tutto, bisogna ricercare ogni possibile soluzione per consentire il proseguimento delle attività e salvare l'occupazione. La Cisl Calabria, sostenendo che la Sanità debba rientrare nell'ambito della gestione ordinaria nel più breve tempo possibile, e che per arrivare a questo si deve nominare urgentemente il Commissario ad acta, ritiene che la 'questione sanità calabrese' debba meritarsi la dovuta attenzione a livello nazionale. Tre sono le nostre richieste: nomina immediata del Commissario ad acta (tenendo presente anche del parere espresso dall'Avvocatura dello Stato per l'affidamento al Governatore); possibilità di esercitare il diritto alla salute costituzionalmente sancito e vivere la nostra terra anche nel campo socio-sanitario con le conseguenti opportunità di lavoro, soprattutto a favore dei nostri giovani".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |