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![]() Restauri conservativi lapidi Piazza Scanderbeg e ceppi scalinata di via Quattrmani![]()
Restauri conservativi lapidi Piazza Scanderbeg e ceppi scalinata di via Quattrmani 07 mag 25 “Tornano finalmente fruibili a beneficio della collettività alcune importanti opere che appartengono al patrimonio culturale e storico della città che per troppo tempo versavano in un cattivo stato di conservazione, anche perché troppo spesso oggetto delle attenzioni di vandali privi di scrupolo”. Lo afferma il Sindaco Franz Caruso nell'esprimere compiacimento per l'esecuzione dei restauri conservativi delle lapidi di Piazza Scanderbeg e dei ceppi della scalinata di via Sertorio Quattromani, conclusisi di recente, grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che ha autorizzato l'esecuzione degli interventi. Il restauro è stato curato dall'Accademia San Martino MuMa che a tal proposito aveva fatto pervenire un'apposita proposta all'Amministrazione comunale che ha mostrato interesse alla realizzazione degli interventi anche sulla scorta dell'esperienza che l'Accademia ha maturato nel tempo, nel campo della conservazione e del restauro. “Il restauro conservativo delle cinque lapidi in marmo di Carrara di Piazza Scanderbeg – ha sottolineato il Sindaco Franz Caruso – ha consentito di restituire decoro e dignità alla stele in ricordo dei caduti della seconda guerra mondiale con l'incisione dei nomi dei militari che persero la vita durante il conflitto. In molti casi i nomi dei caduti, a causa dell'incuria ed anche delle fratture che il marmo sottostante aveva subito, erano diventati illeggibili. Gli interventi di restauro hanno fatto sì che la città si sia riappropriata di un pezzo importante della sua memoria e della sua storia”. Le fasi dell'intervento sono passate dal preconsolidamento dell'opera al fissaggio delle scagliature ed esfoliazioni mediante resine particolari cui hanno fatto seguito un intervento di pulitura con mezzi meccanici e solventi idonei, un trattamento di disinfestazione in più cicli e l'integrazione delle parti mancanti con marmo dello stesso tipo. L'altro restauro ha riguardato i ceppi all’inizio e alla fine della scalinata che congiunge Via Sertorio Quattromani con la strada che conduce al ponte della Confluenza dei fiumi, alla Chiesa di San Francesco di Paola e in Corso Plebiscito. “Questo secondo restauro – ha commentato il Sindaco Franz Caruso – restituisce decoro ad un altro importante luogo della memoria dei cosentini e dei socialisti di Cosenza perché fu proprio qui che la sera del 14 settembre 1924, nel corso di una sparatoria tra fascisti e socialisti, venne ferito gravemente per poi spegnersi, una settimana dopo, al mattino del 21 settembre, Paolo Cappello, muratore socialista e martire antifascista”. I 4 ceppi in tufo con croci scolpite ad altorilievo, oggetto del restauro conservativo, raffigurano due croci appartenute, forse, alla famiglia Savoia. Anche questi versavano in cattivo stato di conservazione e presentavano fratture molto visibili essendo realizzati con una pietra molto delicata, una calcarenite molto porosa, chiamata anche pietra rosa di Mendicino, tipica di tutte le costruzioni del centro storico di Cosenza. Gli interventi di restauro, sia delle lapidi di Piazza Scanderbeg che dei ceppi di via Sertorio Quattromani sono stati curati dai restauratori Maria Pia Corsale, Stefania Bosco, Francesco Musolino e Mimmo Papalia.
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