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      Scontro "verde" tra l'ex sindaco Occhiuto e la maggioranza di Palazzo dei Bruzi

       

       

      Scontro "verde" tra l'ex sindaco Occhiuto e la maggioranza di Palazzo dei Bruzi

      31 ott 23 E' scontro ad alzo zsro tra l'ex sindaco di Cosenza, il senatore Mrio Occhiuto e l'attuale maggioranza di Palazzo dei Bruzi su Cosenza Città Green e sostenibile recentemente confermata da Legambiente.

      La dichiarazione di Occhiuto

      "Stavo pensando che mi fa piacere che Cosenza sia rimasta ancora nella top ten delle città italiane ai primi posti della graduatoria “Ecosistema Urbano” di Legambiente e Ambiente Italia pubblicata ogni anno dal Sole 24 Ore. Quest’anno Cosenza è al settimo posto ma ricordo che durante i miei mandati ha raggiunto il quarto posto per vivibilità, prima città in assoluto del Centro Sud, risalendo per la prima volta dopo molti anni di più di 90 posizioni e piazzandosi stabilmente fra le prime insieme a città come Mantova, Parma, Bolzano, Trento. Se tutto ciò è avvenuto e ancora oggi possiamo pregiarci di un posto alto in classifica lo dobbiamo esclusivamente alle politiche green che noi portammo avanti in quegli anni con grande visione urbanistica e sociale e in controtendenza rispetto alle altre città del centro Sud Italia, a volte assumendo decisioni impopolari in contrasto con le cattive abitudini consolidate negli ultimi 50 anni. Ricordo che siamo stati tra i primi nel centro sud ad avviare la raccolta differenziata dei rifiuti con il sistema “porta a porta”, ad efficientare l’illuminazione pubblica installando lampade a led, a ridurre di più del 50% le perdite idriche, a creare piste ciclabili in tutta la città con la Ciclopolitana, a realizzare decine di nuove piazze e slarghi incrementando tutti gli spazi pedonali, a creare viali verdi e reti ecologiche cittadine al posto di strade bitumate, a stimolare i cittadini a camminare a piedi o in bici e a praticare sport e attività fisica all’aperto grazie ai “campi di strada”, a creare ZTL e a disincentivare l’uso spropositato delle auto in città, ad implementare il trasporto pubblico urbano con le Circolari Veloci e le corsie preferenziali, a costruire percorsi tattili per non vedenti e nuovi marciapiedi accessibili in tutto il centro cittadino, a smantellare due baraccopoli con campi rom che inquinavano costantemente la città, a ristrutturare tutte le scuole comunali, a rigenerare interi quartieri all’epoca degradati come Gergeri e via Popilia attraverso la realizzazione di grandi opere pubbliche di qualità, a riqualificare e restaurare tutti gli edifici pubblici e i monumenti storici della città (compreso il Castello), a rendere la città più viva e attrattiva con installazioni, luci artistiche, dettagli architettonici, sculture di pregio e continui eventi culturali all’aperto. Oggi purtroppo vedo che al contrario si smantellano le piazze pedonali e le rotonde, si eliminano piste ciclabili, si consente il parcheggio di auto davanti alle Ville e alle piazze, si incentiva l’uso e l’abuso delle auto in tutti i modi dando la sensazione che la città sia ritornata indietro di 30 anni, si disconosce l’enorme valore sociale, culturale e ambientale del Viale del Benessere e degli spazi verdi e pedonali, si installano busti e pezzi di lamiera al posto delle opere d’arte, non si completano volutamente le tante opere pubbliche importanti per la città lasciate in itinere alla fine del mio mandato. Sottolineo che anche noi abbiamo amministrato con le medesime difficoltà finanziarie (e anche di più) e che tutte le opere durante i miei mandati sono state realizzate con finanziamenti statali ed europei. Il Comune di Cosenza infatti era già in un una procedura di dissesto notificata dalla Corte dei Conti al momento dell’insediamento della mia prima Giunta nel 2011, a causa degli ingenti debiti e del deficit ereditati dal periodo di Mancini e quindi fummo costretti ad adottare immediatamente un Piano di risanamento e di Riequilibrio finanziario (Predissesto) dell’Ente che prevedeva la riduzione della spesa e l’aumento delle riscossioni (dei tributi) e a contrarre un mutuo iniziale di ben 150 milioni di euro per pagare parte dei debiti del passato. Questi sono i fatti, riscontrabili dagli atti, e tutte le narrazioni all’incontrario sono il frutto della malafede politica di parte, della maldicenza e dell’invidia sulle nostre capacità amministrative. Il mio intento non è quello di alimentare polemiche ma di affermare la verità davanti alle false narrazioni che leggo, evidenziando la realtà con la speranza che possa cambiare la visione sulla città per ritornare a quel percorso di progresso ambientale, sociale ed economico che si era intrapreso con grande successo e soddisfazione di tutti gli amanti della città e della sostenibilità".

      La replica dell'Amministrazione

      “Puntuale come un orologio svizzero, assieme all’annuale rapporto di Legambiente sull’Ecosistema Urbano, i cosentini sono abituati a ricevere l'esternazione facebook dell’ex sindaco Occhiuto che, oltre a rivangare i bei tempi andati, sembra dolersi del fatto che la città di Cosenza sia nella top ten delle città green italiane”. Lo affermano in una nota i capigruppo di maggioranza a Palazzo dei Bruzi, replicando alle dichiarazioni diffuse via social dal senatore Mario Occhiuto. “Francamente – prosegue la nota dei capigruppo di maggioranza - è poco gradevole dover leggere il solito lungo sproloquio, a mo' di elenco della spesa, nel quale l'ex Sindaco Occhiuto si è lasciato andare per potersi ascrivere la posizione che Cosenza ha conquistato nella classifica dell'anno 2023. Occhiuto finge di non sapere che i parametri di riferimento e attraverso i quali si definisce la graduatoria dei valori attribuiti alle città non sono statici o acquisiti una volta per sempre. Le città che competono sui parametri della vivibilità e dell'ecocompatibilità ogni anno, debbono misurarsi con contesti ambientali mutevoli, sia a livello locale che a livello generale. Cerchiamo di chiarire: se ieri Cosenza migliorava grazie a piste ciclabili e ztl, a queste oggi aggiunge una minor dispersione di acqua potabile e la presenza di ben 70 alberi ogni 100 abitanti. Basta controllare le vecchie classifiche per capire che se non ci fossero stati i due anni di impegno dell'attuale giunta comunale, soprattutto grazie ad interventi strutturali finalizzati all’implementazione del patrimonio arboreo e alla ottimizzazione del servizio di distribuzione idrica, Cosenza oggi non figurerebbe tra le città più green d'Italia e addirittura la prima del Meridione. Infatti, così non è stato per altre città che addirittura dal primo posto o comunque collocate, al tempo di Occhiuto Sindaco, tra le prime dieci città d'Italia, oggi sono posizionate nelle postazioni di centro o di bassa classifica. Vediamo, invece, in cosa ancora, Cosenza è ultima in classifica? Uso dei veicoli privati e vittime della strada. In questo sì Occhiuto ha un grande merito che Cosenza gli riconoscerà sempre: quello di aver impedito la realizzazione della Metrotramvia e di aver portato l’azienda di trasporto pubblico locale AMACO verso il fallimento. A questo – conclude la nota dei capigruppo di maggioranza di Palazzo dei Bruzi - si dovrebbe dedicare ora che è senatore e suo fratello Presidente della Regione, invece di gufare i risultati degli altri. Da Occhiuto ci saremmo aspettati non tanto apprezzamenti per il lavoro svolto in questi due anni, ma, quanto meno, una condivisione della soddisfazione di poter continuare a registrare la presenza di Cosenza come una delle migliori città italiane, green e vivibili”.

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