Il programma di Idv a Rende
04 apr 11 Quello che presentiamo non è il programma del candidato a Sindaco e della coalizione. Alla sua candidatura si è giunti attraverso la condivisione degli obiettivi principali della prossima amministrazione. Nei diversi incontri che si sono svolti in queste settimane è emersa, fra l’altro, un’idea comune di città tendente a coniugare TRADIZIONE E INNOVAZIONE. Proprio sull’innovazione IDV di Rende vuole dare uno specifico contributo. La nostra è, prevalentemente, una compagine che viene fuori da cinque anni di opposizione, in cui non sono mancati rilievi critici sulla gestione e programmazione amministrativa della città. Intendiamo recuperare molte delle iniziative e istanze avanzate in questi anni tese a migliorare l’attività amministrativa, per superarne limiti ed errori. Concordiamo sull’idea fondante della coalizione: aprire una nuova FASE NELLA VITA POLITICA E AMMNISTRATIVA DI RENDE, per formare e affermare una nuova classe dirigente che guardi avanti, facendo tesoro del passato. L’avv. Vittorio Cavalcanti è la persona giusta per guidare questo processo. A lui e all’intera coalizione offriamo alcuni appunti da assumere nel programma generale del candidato a Sindaco. Sappiamo che nel programma si potrebbe scrivere di tutto e offrire alla città sogni possibili e impossibili. Ma nelle discussioni preparatorie ci siamo fatti guidare dalla concretezza e dal senso della realtà. Saltiamo anche alcuni punti chiave del programma su cui già il candidato a sindaco ha dato con puntualità ampie rassicurazioni di impegno: Centro storico, Area Urbana( politiche di cooperazione nella mobilità pubblica, rifiuti, cultura, servizi sociali ecc..), Università. Su questi temi abbiamo registrato piena condivisione. IDV si propone ai cittadini rendesi come un partner rigoroso nell’azione amministrativa; intransigente nell’attuazione del programma; determinato nell’ambizione di dare alla città una nuova classe dirigente.
1. Informatizzazione e Informazione Occorre accelerare il processo di informatizzazione degli uffici comunali. Da qui passano l’efficienza e la trasparenza dei servizi. E’ necessario operare all’insegna del “TUTTO IN RETE”. Delibere di giunta e di consigli, regolamenti comunali, bandi di gara , pagamento dei tributi, certificazione on line anche di tipo tecnico (urbanistica – edilizia)ecc.. Particolare attenzione deve essere riservata al SIT (sistema informativo territoriale) Proponiamo che l’attività dei consiglieri comunali trovi un giusta e adeguata comunicazione all’esterno. Riteniamo doveroso portare in tutte le case dei rendesi i lavori del consiglio comunale, tramite le riprese televisive, per rendere conto dell’operato del consiglio in tutte le sue componenti. Proponiamo una rendicontazione pubblica e annuale di tutta l’attività amministrativa.
2. Pari opportunità nell’accesso agli incarichi professionali Fermo restando i vincoli previsti dalle leggi vigenti, riteniamo utile e opportuno garantire a tutti i giovani professionisti rendesi accedere, eventualmente, agli incarichi professionali comunali, magari stabilendo criteri di rotazione
3. Emergenze ambientali Nella nostra città insistono diverse problematiche di tipo ambientale, meno gravose, in realtà, di quanto invece sono presenti nei comuni limitrofi. Ciò non toglie che va posta grande attenzione al sistema di raccolta dei rifiuti ed alle aree “storicamente” sottoposte a “stress” ambientale. Per quanto riguarda le aree ex legnochimica, dove oggi insiste la centrale a biomasse e nelle vicinanze l’area di stoccaggio dei rifiuti, ed ex inceneritore vanno costantemente monitorate per avere in tempo reale i dati sulla qualità dell’area e del suolo e verificare gli effetti potenzialmente pericolosi per la salute della popolazione esposta. Particolare attenzione va posta al sistema del ciclo dei rifiuti e delle acque avviando la raccolta differenziata e il riciclaggio dei materiali, anche con il porta a porta; risanando tutte quelle situazioni di scarichi abusivi e fogne a cielo aperto che scaricano nei fiumi e torrenti del comprensorio. Nella raccolta differenziata Rende dovrà diventare un punto di eccellenza della regione. La bonifica del territorio dall’amianto dovrà anch’essa essere una priorità della futura giunta comunale. Proponiamo di regolamentare il taglio degli alberi lungo i corsi d’acqua; Attrezzare le aree verdi con percorsi naturalistici (pannelli didattici, mangiatoie, nidi artificiali, ecc.) per favorire l’incontro tra uomo e natura; Censire gli alberi secolari, nonché aree di particolare pregio e valenza naturalistica, presenti nel territorio comunale e sottoporli a vincolo paesaggistico; Sostituire le normali lampade di tutti gli edifici comunali (compresa l’illuminazione pubblica stradale) con lampade a basso consumo energetico ed eliminare l’inquinamento luminoso (attualmente presente nel comune di Rende), con plafoniere che irraggino la sorgente luminosa verso il basso; munire gli edifici pubblici (scuole, palestre, ecc.) di pannelli solari da installare sui tetti; migliorare ed incrementare il trasporto pubblico in modo da muoversi più velocemente e limitare l’uso della macchina; sostituire gradualmente i vecchi mezzi di trasporto pubblico con quelli elettrici; favorire lo sviluppo di una cultura naturalistica attraverso la realizzazione di corsi e seminari da tenere nelle scuole e in luoghi pubblici.
4. Welfare municipale (servizi sociali) In questi anni il governo centrale ha tagliato in maniera indiscriminata i fondi destinati agli enti locali, costringendo le amministrazioni locali a ridurre DRASTICAMENTE I SERVIZI SOCIALI. Tuttavia occorre ripensare il sistema del welfare locale che accanto ai tradizionali insediamenti di accoglienza e aggregazione diurna, dovrà prevedere forme di assistenza e vicinanza domiciliare rivolte alle persone non autosufficienti, anziani, persone con disabilità. A Rende, come nel resto d’Italia, siamo in presenza di un aumento significativo della popolazione anziana. L’invecchiamento spesso coincide con una condizione di non autosufficienza. D’intesa con l’ASP è necessario puntare sull’integrazione socio-sanitaria delle politiche e delle risorse. Riteniamo utile, soprattutto, nelle contrade popolose e nei quartieri favorire la nascita di centri di aggregazione in cui possano trovare svago e amicizia soprattutto le persone anziane. Rende si presta, inoltre, all’attivazione degli ORTI CIVICI, perfetta sintesi tra tutela ambientale e impegno attivo di persone in età pensionabile. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle persone straniere che vivono e lavorano nel nostro territorio, anche di coloro che non hanno ancora la cittadinanza. Siamo in presenza ormai anche di una seconda generazione di stranieri. Un numero non trascurabile di ragazzi di famiglie straniere vive a Rende: verso di loro occorre promuovere iniziative volte a favorirne il protagonismo e la partecipazione alla vita pubblica. Ampliare l’offerta dei servizi , vuol dire assicurare i servizi per l’infanzia che in Italia superano di poco l’11% rispetto alla domanda, nel Mezzogiorno ancora di meno, con ripercussioni negative sull’educazione dei bambini e sulle condizioni di vita e di lavoro delle donne, che spesso sono le sole a farsi carico della cura dei propri figli. La proposta di istituire un asilo nido pubblico in città va sostenuta e incentivata. Occorre promuovere una cittadinanza sociale sessuata che tenga conto della differenza sessuale. A tal proposito chiediamo al candidato sindaco di farsi promotore di un’iniziativa di ascolto dei centri che ispirano la propria azione culturale e sociale alla cultura della differenza. GIOVANI E PRIMA CASA. La città ha subito in questi anni l’emigrazione verso altre realtà di tante giovani coppie impossibilitate per l’alto costo ad acquistare e locare case. Sappiamo che le leggi nazionali e regionali, a differenza del passato, non aiutano la realizzazione di nuove case ad edilizia sovvenzionata e convenzionata. Tuttavia nell’ipotesi in cui si potrà intercettare forme di finanziamento, la nuova Amministrazione dovrà farsi carico di individuare aree idonee per nuovi insediamenti abitativi a favore delle giovani famiglie rendesi.
5. Politiche di bilancio Con le novità normative collegate al federalismo fiscale i comuni dovranno adottare necessariamente politiche economiche rigorose tendenti alla salvaguardia degli equilibri di bilancio senza intaccare la qualità dei servizi. Sul fronte delle entrare dovrà essere programmata, perciò, una politica fiscale più equa e giusta, mentre ogni azione di spesa dovrà guardare alla qualità in termini di sviluppo prodotto, fermo restando una doverosa azione generale di riduzione degli sprechi. Non basta contrastare la politica dei tagli e di controriforma degli enti locali del Governo della destra, noi proponiamo anche a legislazione vigente alcune scelte prioritarie in materia di bilancio e di politica finanziaria di enti locali tese a rendere praticabile la tutela delle esigenze dei ceti più deboli e per non essere quindi costretti a tagliare politiche sociali o aumentare tariffe dei servizi. In particolare proponiamo di lavorare sulle entrate correnti come l’Ici. Visto che i comuni non percepiscono più, a partire dal 2008, l’entrata proveniente dal prima casa è possibile tuttavia intensificare l’azione relativa all’evasione-elusione, sia per quanto riguarda gli altri immobili soggetti ICI per quanto riguarda le prime case e assimilati in relazione agli anni pregressi. Nell’ambito della programmazione delle risorse proponiamo la realizzazione di un bilancio partecipato e di genere, la dotazione di strumenti finanziari per l’attivazione di tali politiche, nonché la promozione di un’educazione di genere nelle scuole. Si può inoltre lavorare sulla riduzione della spesa corrente con precisi indirizzi politici. Ridurre al massimo le consulenze e gli incarichi, valorizzando le risorse interne, riducendo convegni, seminari, eventi, feste, contributi ecc. non strettamente necessari. In questa ottica, va posta una grande attenzione alla macchina amministrativa, contrastando la cultura brunettiana che individua i pubblici dipendenti come fannulloni improduttivi. L’obiettivo deve essere quello di una completa deprecarizzazione della P.A. locale, attraverso piani pluriennali di assorbimento delle risorse attualmente a tempo determinato e la conseguente definizione di nuovi servizi stabili a favore dei cittadini. Occorre valorizzare ed economizzare il patrimonio immobiliare pubblico cittadino e attuare un serio controllo sui fitti attivi e passivi. Altresì occorre valorizzare il mercato di Villaggio Europa (uno dei mercati più grandi della Provincia di Cosenza) attraverso il completamento dei servizi e della organizzazione degli spazi interni.
6. Frazioni e quartieri Registriamo in diverse aree della città ritardi nella manutenzione e nella riqualificazione. Occorre riprendere con maggiore determinazione politiche di attenzione verso le frazioni per completare l’illuminazione pubblica, i marciapiedi, e, soprattutto, ripensare un sistema di trasporto pubblico che possa consentire alle aree più distanti dal centro maggiori e migliori collegamenti.
7. Sport minori Gli sport minori non stanno bene. Verso le discipline – e sono tante – che interessano migliaia di giovani ragazzi è necessario porre l’attenzione investendo in strutture sportive (in itinere completando quelle in corso di realizzazione) e contribuendo, se necessario, con sponsorizzazioni finanziarie alle associazioni sportive. Proponiamo di rivedere il programma di alienazioni comprendenti i campi di calcetto, per optare invece per una riqualificazione dell’impiantistica sportiva presente sul territorio
8. Randagismo Una vera piega che affligge diversi quartieri. Ogni anno si spendono migliaia di euro per il ricovero dei cani nei vari canili della Calabria. Un canile pubblico consortile, magari di concerto con gli altri comuni, associato ad una politica di incentivo delle adozioni (anche di quartiere), è la soluzione migliore per risolvere una problematica delicata.
9. Zone ciclabili Proponiamo che l’esperimento delle piste ciclabili di villaggio Europa venga continuato in altre aree della città per incentivare l’uso delle bici e favorire i cittadini che vogliono muoversi con le proprie gambe, migliorando così la propria salute e l’ambiente.
10. Politiche culturali Rinviamo al programma generale le nostre proposte sulle politiche culturali. Ci limitiamo in questa sede a sottolineare la necessità di istituire una sala prove pubblica per dare la possibilità ai tanti gruppi musicali della città di esercitarsi, ovviando alle difficoltà economiche e logistiche che spesso incontrano i giovani artisti locali.