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![]() Maltrattamenti a coniuge, un arresto dei CC a Santa Maria del Cedro![]()
Maltrattamenti a coniuge, un arresto dei CC a Santa Maria del Cedro 13 mag 25 I carabinieri della Stazione di Belvedere Marittimo, con il supporto dei colleghi della Stazione di Santa Maria del Cedro (CS) hanno arrestato nei giorni scorsi, in flagranza di reato, un 38enne per maltrattamenti contro familiari o conviventi. L’uomo, che già in passato era stato arrestato per lo stesso reato, negli ultimi mesi aveva posto in essere una serie di aggressioni, sia fisiche che verbali, nei confronti della moglie convivente, coetanea. La sera del 6 maggio scorso i Carabinieri hanno evitato drammatiche conseguenze allorquando un soggetto, estraneo ai fatti, ha richiesto l’intervento di una pattuglia in quanto aveva notato due persone litigare violentemente all’interno di un’autovettura in un’area di sosta della frazione Cirella di Diamante. Provvidenziale l’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri allertata dalla Centrale Operativa della Compagnia di Scalea. Alla vista dei militari, la donna è riuscita a divincolarsi dal suo aggressore e a raggiungerli mentre l’uomo, in forte stato di agitazione, continuava imperterrito a insultarla e a minacciarla di morte. Ai carabinieri la vittima, che presentava diverse tracce ematiche sui pantaloni nonché graffi al volto e al collo tanto che si è reso necessario anche accompagnarla presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro, ha raccontato che pochi istanti prima, al culmine di una lite sorta per futili motivi, era stata colpita con schiaffi e pugni al volto e in altre parti del corpo dal marito anche alla presenza della loro figlia minore. Violenze fisiche e psicologiche che si erano verificate in molteplici occasioni anche in passato. Il 38enne è stato tratto in arresto e associato presso la Casa Circondariale di Paola. È sempre massima l’attenzione della Procura della Repubblica di Paola e dell’Arma dei Carabinieri su tale tipo di reati. Si ribadisce l’importanza del denunciare episodi simili presso le varie Stazioni Carabinieri dislocate sul territorio e contattare prontamente il numero d’emergenza 112. Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari pertanto l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza di natura irrevocabile.
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