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![]() Convalidato il fermo per il 64enne che ha ucciso il figlio: ho sparato per disperazione![]()
Convalidato il fermo per il 64enne che ha ucciso il figlio: ho sparato per disperazione 05 mag 25 Fermo convalidato ed ordinanza di custodia cautelare in carcere per Francesco Di Cello, di 64 anni, la guardia giurata in pensione che venerdì scorso, nel quartiere 'Marinella' di Lamezia Terme, ha ucciso con un colpo di pistola al volto, al culmine di una lite, il figlio trentenne, Bruno, costituendosi subito dopo alla polizia. I relativi provvedimenti sono stati adottati dal Gip di Lamezia Terme a conclusione dell'interrogatorio di garanzia cui è stato sottoposto l'omicida, per il quale, dunque, é stata confermata la custodia cautelare in carcere. Di Cello resta così detenuto nel carcere di Catanzaro, dove era stato portato dopo essersi costituito. Ho sparato per disperazione Ha confermato di aver sparato un colpo in faccia al figlio nei pressi della casa dove il giovane viveva da solo al residence la Marinella, quartiere balneare di Lamezia Terme, Francesco Di Cello, il sessantaquattrenne che venerdì mattina ha ucciso il figlio trentenne, Bruno. L'uomo, assistito dai suoi legali, Renzo Andricciola e Pino Spinelli, nell'interrogatorio di garanzia che si è svolto oggi in Tribunale a Lamezia Terme, davanti al gip e al pm, è apparso provato e ha parlato della crisi familiare in atto da tempo. Di Cello, secondo quanto si è appreso, ha ribadito la disperazione che si viveva in casa. I contrasti e i continui litigi, le reiterate richieste di denaro da parte del figlio ai genitori. E poi le minacce esplicite al padre e a tutti i familiari, in un contesto che sarebbe divenuto non più sopportabile. Nel corso dell'interrogatorio, si è fatto riferimento alle passate vicende, come a quelle relative alla denuncia da parte dei genitori nei confronti di Bruno Di Cello e dalle quali è poi scaturita una condanna per estorsione. Nelle prossime ore, attesa dal gip la convalida del fermo. Domani l'autopsia sul corpo di Bruno Di Cello e poi la restituzione della salma per i funerali.
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