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![]() Tavola rotonda su intelligenza artificiale e cybersecurity all'Unical![]()
Tavola rotonda su intelligenza artificiale e cybersecurity all'Unical 02 apr 25 Una tavola rotonda sull'Intelligenza Artificiale nell'ambito della Cybersecurity e Criminalità Economica organizzata dalla Guardia di Finanza di Cosenza con la collaborazione dell'Università della Calabria si è tenuta questa mattina nell’Aula Magna 'Beniamino Andreatta' dell'Ateneo di Arcavacata. AI, Cybersecurity e criminalità (VIDEO) L’evento, frutto della collaborazione tra il Comando Regionale Calabria della Guardia di Finanza e l’Ateneo calabrese, ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno On. Wanda Ferro e del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro, del Procuratore Capo di Torino, Giovanni Bombardieri, già della DDA di Catanzaro ed ex Procuratore capo di Reggio Calabria. L'evento moderato dal giornalista e scrittore della Gazzetta del Sud, Arcangelo Badolati, ha avuto tra i partecipanti alcuni dei massimi esperti nazionali e internazionali della materia, quali i Proff. Gianluigi Greco e Georg Gottlob, rispettivamente Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica, e Professore Ordinario di Matematica e Informatica, dell’Università della Calabria oltre uno dei massimi esperti mondiali di Intelligenza Artificiale. La tavola rotonda è stato preceduta dai saluti istituzionali del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, del Dott. Giuseppe Lucantonio, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro, del Prof. Francesco Scarcello, Pro-Rettore Vicario dell’UNICAL e del Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Antonino Maggiore. Prima della tavola rotonda Mons. Piermaria Delvecchio, cappellano della Questura di Cosenza, ha formulato i saluti di S.E. l' Arcivescovo dell'Arcidiocesi Cosenza-Bisignano mons. Giovanni Checchinato. Presenti tra le autorità il neo procuratore di Cosenza Vincenzo Capomolla che si si insedierà venerdì mattina, i prefetti di Cosenza S.E. Rosa Maria Padovano, Catanzaro S.E. Enrico Ricci, Reggio Calabria S.E. Clara Vaccaro, Crotone S.E. Granca Ferraro e Vibo Valentia S.E. oltre al comandante del Carabinieri della provincia di Cosenza col. Andrea Mommo e al Questore di Cosenza Giuseppe Cannizzaro. Tra gli altri il sindaco di Cosenza, il Commissario del Comune di Rende, il presidente della BCC di Rende e il presidente di Confindustria Cosenza. La discussione tra i partecipanti, ha visto come traccia portante le opportunità di utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’ambito della sicurezza in genere e, in particolare, nel contrasto alla criminalità economica. Ferro: IA strategica per la sicurezza "L'intelligenza artificiale consente alle forze dell'ordine di analizzare rapidamente enormi quantità di dati provenienti da fonti diversificate come social media, telecamere di videosorveglianza e sensori. Questo permette di individuare con tempestività potenziali minacce, contribuendo a una risposta più efficace e coordinata alle emergenze". A dirlo Wanda Ferro, sottosegretaria all'Interno, intervenendo alla tavola rotonda sul tema "Intelligenza Artificiale - Cybersecurity e Criminalità Economica", organizzata all'Unical dalla Guardia di Finanza ed a cui hanno partecipato anche il comandante generale della Guardia di finanza Andrea De Gennaro, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il comandante regionale della Calabria della Guardia di finanza Gianluigi D'Alfonso e il procuratore della Repubblica di Torino Giovanni Bombardieri (RPT il procuratore della Repubblica di Torino Giovanni Bombardieri). "Tuttavia - ha aggiunto - non possiamo ignorare i rischi legati a un uso improprio o incontrollato di questa tecnologia. Tra le principali criticità vi sono le cosiddette 'allucinazioni dell'AI', ovvero errori nell'analisi e interpretazione dei dati, che possono condurre a decisioni errate e potenzialmente pericolose. L'uso illecito dell'intelligenza artificiale rappresenta un ulteriore motivo di attenzione. I deepfake, ad esempio, possono essere impiegati per diffondere disinformazione o compromettere la reputazione di individui e istituzioni. Allo stesso modo, i criminali informatici stanno già sfruttando l'AI per realizzare attacchi più sofisticati, come i ransomware, capaci di bloccare interi sistemi informatici con richieste di riscatto. L'intelligenza artificiale, dunque, rappresenta un'opportunità strategica per migliorare la sicurezza pubblica e l'efficienza operativa. Tuttavia, il suo utilizzo richiede un approccio responsabile, che preveda adeguate tutele normative e un'attenta supervisione". "La cyber sicurezza, e più in generale l'intelligenza artificiale - ha detto il generale di divisione Gianluigi D'Alfonso parlando con i giornalisti a margine dell'iniziativa - è un campo che si sta sviluppando e per questo abbiamo pensato di costruire un evento in questo prestigioso Ateneo che ci darà la possibilità di mettere insieme più competenze in un'ottica di collaborazioni istituzionali in temi che sono quanto mai attuali e minacciano anche la nostra sicurezza economica e finanziaria". "Siamo in una fase di formazione e sviluppo di tecnologie - ha aggiunto D'Alfonso - che ci consentono, ovviamente avvalendoci di sistemi moderni dell'intelligenza artificiale, di fare al meglio i nostri compiti, soprattutto sul fronte dei controlli economico-finanziari. Noi sappiamo che, soprattutto in Calabria, c'è una guerra criminale organizzata che molto spesso si porta avanti anche nell'uso di moderne tecnologie. Noi cerchiamo di prevenire questo utilizzo criminale delle nuove tecnologie". "Le truffe su cui stiamo lavorando - ha concluso il comandante regionale della Finanza - sono quelle che molto spesso toccano le persone anziane, i soggetti più indifesi, le fasce deboli, e poi ci sono le truffe a altissimo livello che ovviamente implicano la penetrazione nei circuiti finanziari e su questo noi ovviamente vogliamo prepararci per prevenirle e reprimerle". Bombardieri: importante per indagini "Oggi le organizzazioni criminali utilizzano l'intelligenza artificiale per tutta una serie di crimini, nel riciclaggio, nel frazionamento dei flussi finanziari e anche nell'elaborazione dei dati per le rotte del narcotraffico. Altrettanto importante è l'intelligenza artificiale per le indagini. Uno strumento investigativo che consente di trattare e di elaborare una grande quantità di dati che altrimenti richiederebbero anni". Lo ha detto Giovanni Bombardieri procuratore capo di Torino, a margine della tavola rotonda sul tema "Intelligenza Artificiale - Cybersecurity e Criminalità Economica", organizzata all'Unical dalla Guardia di finanza. "A Torino - ha aggiunto - abbiamo un protocollo con il consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica per verificare come applicare in maniera utile l'intelligenza artificiale all'interno di un procedimento penale. Si tratta naturalmente di sperimentazione, quindi di procedimenti già pubblici, che mettono insieme i dati investigativi con i dati delle fonti aperte e questo ci consente di valutare tutti le possibili relazioni che ci possono essere fra soggetti e fatti che possono essere ricondotti a vicende criminali e questo è una grande possibilità di utilizzazione. C'è un pericolo che riguarda le cosiddette allucinazioni, cioè la possibilità che l'intelligenza artificiali offra dati falsati, dati non corrispondenti al vero, anche nelle creazioni di collegamenti fra persone che non siano effettivamente rispondenti al vero, ma questo non significa che non bisogna utilizzare l'intelligenza artificiale, significa che bisogna governarla attraverso una verifica umana di tutti i risultati dell'elaborazione, attraverso un esame attento del sistema di elaborazione dei dati, attraverso un 'addestramento' della intelligenza artificiali con dati di qualità e non con dati non controllati". "C'è sicuramente un mondo aperto - ha concluso Bombardieri - che richiede l'attenzione e la cooperazione interiore istituzionale fra tutti gli organismi che di questo si occupano". Occhiuto: IA strumento per la PA "L'intelligenza artificiale credo che offrirà tecniche di indagine più evolute, anche nelle forze di polizia, e dovrebbe offrire ai decisori politici anche tecniche più evolute per istruire le graduatorie, per esempio". A dirlo il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della tavola rotonda sul tema "Intelligenza Artificiale - Cybersecurity e Criminalità Economica", organizzata all'Unical dalla Guardia di Finanza. "Sto valutando - ha aggiunto - la possibilità di utilizzare l'intelligenza artificiale per fare la graduatoria su quelle pratiche che abbiamo deciso di finanziare. Non avrà valore legale perché non può averlo per legge, però mi piacerebbe che l'intelligenza artificiale dicesse quali di queste pratiche meritano di essere finanziate, in maniera tale che poi la Commissione, nel caso prendesse dieci pratiche dal fondo e le mettesse al vertice, dovrebbe spiegare perché lo fa. Ecco, questo è un modello che credo possa essere applicato nella pubblica amministrazione in diversi contesti". "Con il comandante generale della Guardia di finanza - ha detto poi Occhiuto - ho parlato della possibilità di utilizzare le competenze del Corpo anche nella mia funzione di commissario per l'edilizia sanitaria. Ho chiesto già al ministro Crosetto di avere degli ingegneri, del genio militare o dei carabinieri perché possano svolgere il ruolo di supporto al Rup o di Rup. Per quanto riguarda la contabilità speciale, mi piacerebbe che ci fosse il supporto della Guardia di finanza perché ci sono tante risorse che si mettono in campo e allora tutte le istituzioni devono essere orientate a lavorare in maniera sinergica per dare ai calabresi gli ospedali che mancano".
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