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Morte Ilaria Mirabelli, nominati i periti, sitin davanti al tribunale
Morte Ilaria Mirabelli, nominati i periti, sitin davanti al tribunale 10 set 24 I Pm che si occupano della morte di Ilaria Mirabelli, Donatella Donato e Mariangela Farro, hanno conferito gli incarichi ai periti di parte che dovranno svolgere gli accertamenti tecnici non ripetibili sull'auto oggetto dell'incidente, una Volkswagen Up, sotto sequestro cautelativo, per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, chi era alla guida del mezzo e in che direzione stesse viaggiando. Agli esami parteciperanno anche i medici legali che hanno fatto pervenire gli esami clinici, che riguardano anche le condizioni della povera Ilaria e cioè se le tre lesioni rilevate dall'autopsia siano compatibili con le conseguenze dell'incidente o di altro e i test effettuati sull'indagato, i cui tempi tecnici si aggirano sui 90 giorni. L'auto di proprietà del genitore dell'indagato per omicidio stradale, Mario Molinari, lo ricordiamo, fu rinvenuta fuori dalla carreggiata nei pressi di Lorica sulla statale 180. Incaricati degli esami, che verranno effettuati il 20 settembre prossimo, per la Procura l'ing. Fausto Carelli Basile, per la famiglia Mirabelli, che sporto denuncia chiedendo di fare luce su quanto accaduto in quella tragica domenica, l'ing. Fabrizio Coscarelli, esperto in infortunistica stradale; mentre la famiglia dell'indagato si è rivolta all'ing. Angelo Costa. L'indagato ha sempre negato di essere alla guida del mezzo così come ha anche sostenuto il genitore ieri durante la trasmissione TV "La vita in diretta". Intanto le femministe del collettivo "Fem.in" da oltre una settimana hanno affisso davanti al Tribunale di Cosenza un cartello giallo con una scritta nera "Verità x Ilaria" e questa mattina dalle 12 si sono ritrovatidavanti al Palazzo di Giustizia per un sitin in cui chiedono chiarezza su quanto avvenuto. Il Centro Antiviolenza Lanzino non ha aderito all'iniziativa, seppur condividendo la protesta, per evitare ulteriori pressioni ai magistrati che stanno indagando. "Una ragazza ha perso la vita in circostanze ancora poco chiare. C'è una città intera che chiede risposte. Siamo qui anche perché vorremmo istituzioni più vicine" ha detto una delle ragazze del collettivo femminile. "Non siamo qui oggi per fare un processo - ha aggiunto - non facciamo nomi e non puntiamo il dito contro nessuno. Chiediamo indagini fatte con dovizia di particolari". "Uno striscione non basta più: andiamo sotto al tribunale" hanno scritto le donne di 'Fem.In cosentine in lotta' sui social spiegando che "I giorni passano, l’attenzione della città intorno al caso di Ilaria Mirabelli continua ad aumentare, ma dalle istituzioni tutto tace. Nessun comunicato, nessuna risposta parziale, nessuna smentita sulle negligenze nelle indagini. Le istituzioni si sono trincerate dietro ad un silenzio assordante, nonostante continuino ad emergere dettagli di quella domenica sera in cui Ilaria è morta che non fanno altro che aumentare i dubbi e le domande. Cosenza pretende che emerga la verità su quanto accaduto e in questo momento riteniamo che sia fondamentale aumentare la pressione su chi dovrebbe svolgere le indagini in modo dettagliato, scrupoloso e professionale. Non ci sentiamo al sicuro in una terra dove può capitarci qualsiasi cosa, finanche la morte, e le istituzioni restano con le mani in mano: dalle forze dell’ordine, alla Procura, nessuno escluso. Vogliamo la verità, per questo diamo appuntamento a tutta la città per martedì 10 alle ore 12 al tribunale di Cosenza".
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