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Smantellata dai CC banda che truffava anziani, 3 arresti
Smantellata dai CC banda che truffava anziani, 3 arresti 19 ott 24 E' stata smantellata dai carabinieri una banda composta dal padre quarantenne e dai suoi due figli di 21 e 18 anni dedita alle truffe ad anziani con il trucco dell'imminente arresto di un loro congiuto, perchè coinvolto in incidente stradale, e per evitare il quale servivano soldi. L'operazione denominata "Game Over" è stata portata a termine dai militari del Comando provinciale di Reggio Calabria ed é stata condotta a Genova e a Castel Volturno, nel Casertano. In manette sono finiti Salvatore Noto, di 40 anni, ed i suoi due figli, Ferdinando e Carmine, di 21 e 18 anni. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica in cui alle persone coinvolte viene contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Gli anziani, di età compresa tra 75 e 81 anni, sarebbero stati raggirati con telefonate in cui un falso carabiniere o un falso avvocato comunicava loro la necessità di consegnare una somma di denaro o gioielli per evitare l'arresto di un loro congiunto perché coinvolto in un incidente stradale. Successivamente, un complice si presentava a casa della vittima per ritirare quanto pattuito, sfruttando lo stato di ansia e la confusione generate negli anziani dalla finta emergenza. Le indagini che hanno portato ai tre arresti sono state condotte dai carabinieri della Stazione di Bovalino. I militari sono riusciti a risalire ai numeri di telefono con cui venivano contattate le vittime, scoprendo, tra l'altro, che i cellulari utilizzati erano intestati a persone di nazionalità straniera ed hanno messo in luce un modus operandi ben strutturato e organizzato. Per identificare i responsabili delle condotte illecite, i militari dell'Arma hanno condotto un’attività meticolosa e tempestiva, focalizzata sull'analisi e l'incrocio di diversi dati. Questo lavoro ha incluso l’esame delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, l'acquisizione e l'analisi dei tracciati GPS delle auto a noleggio utilizzate dai sospettati, e lo studio dei tabulati di traffico telefonico dei loro cellulari. Ogni movimento dei sospettati è stato monitorato con precisione, permettendo di tracciare il percorso dei tre soggetti durante i loro spostamenti dalla città di residenza fino ai luoghi di commissioni delle truffe. I telefoni venivano spesso sostituiti per evitare di lasciare tracce. Uno stratagemma che non ha consentito però alle persone coinvolte di eludere le indagini dei carabinieri. L'importo delle truffe messe in atto dagli arrestati ammonta a circa 70 mila euro, tra contanti e gioielli. Fondamentale per il successo dell'operazione, riferiscono i carabinieri, è stata la collaborazione delle vittime, che hanno denunciato i fatti fornendo dettagli che hanno facilitato l'esito positivo delle indagini. Al momento, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Come stabilito dalla legge, gli arrestati sono da considerarsi innocenti fino a una eventuale condanna definitiva.
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