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      Scambio politico-mafioso, arrestato sindaco di Casabona

       

       

      Scambio politico-mafioso, arrestato sindaco di Casabona

      04 ott 24 Ancora un Comune della Calabria nell'occhio del ciclone per condizionamenti della 'ndrangheta, con un coinvolgimento diretto del sindaco, finito anche in questo caso in manette com'era accaduto numerose altre volte in passato per altri primi cittadini in vicende analoghe. Questa volta la Dda di Catanzaro ed i carabinieri hanno concentrato la loro attenzione sul Comune di Casabona, centro di poco meno di tremila abitanti in provincia di Crotone. Dieci gli arresti e tra le persone coinvolte ci sono il sindaco, Francesco Seminario, di 54 anni, ex Pd e non più iscritto al partito dal 2023, e l'assessore Anselmo De Giacomo, di 40, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico-mafioso. Per Seminario é stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre Di Giacomo é finito ai domiciliari. Sono soltanto indagati, invece, il vicesindaco, Leonardo Melfi, ed il consigliere di maggioranza Vincenzo Poerio. Gli arresti sono stati fatti dai militari al comando del colonnello Raffaele Giovinazzo in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip distrettuale, Arianna Roccia, su richiesta dei pm Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino. Seminario era stato eletto nel 2021, alla guida di una lista civica denominata "Ripartiamo", dopo che il Comune era stato sciolto per infiltrazioni mafiose a seguito dell'operazione "Stige", condotta sempre dalla Dda di Catanzaro e dalla quale erano già emersi i pesanti condizionamenti da parte della 'ndrangheta su molteplici attività del Comune. L'avvento della nuova amministrazione ed il trascorrere degli anni non avrebbero però prodotto, secondo quanto é emerso anche da questa seconda inchiesta, alcun cambiamento sull'influenza della criminalità organizzata nella gestione del Comune. L'operazione ha rivelato che l'ente era sotto il il controllo diretto di una cosca di recente formazione, quella dei Tallarico, staccatasi dal gruppo Faro-Marincola di Cirò Marina ed alcuni esponenti della quale sono stati arrestati stamattina. "Una 'ndrina - ha detto Capomolla - organizzata su base familiare che gestiva a Casabona tutte le attività illecite ed aveva contatti molto stretti con il sindaco Seminario e l'assessore De Giacomo. Un rapporto finalizzato, in cambio di voti, a favorire l'attività imprenditoriale nel settore dell'edilizia riconducibile alla stessa cosca, anche con vantaggi per l'indebito godimento di beni pubblici e di aree destinate ad insediamenti industriali attraverso imprese che non avrebbero potuto partecipare perché interdette, e ad ottenere assunzioni in enti del Comune". Adesso per il Comune di Casabona si profila, inevitabilmente, la nomina di una Commissione d'accesso e lo scioglimento per condizionamenti da parte della criminalità organizzata.

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