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Irto: in Calabria non più scelte calate dall'alto
Irto: in Calabria non più scelte calate dall'alto 30 dic 21 "È importante che il Pd torni in Calabria e tra le gambe e la testa dei dirigenti regionali. Che riprenda il cammino con le sue gambe e si rigeneri nei metodi e nei modi. Così come è importante che riparta una discussione nei e tra i circoli che torni a coinvolgere le forze straordinarie che ci sono all'interno del Pd e che in questi anni, spesso, sono state messe ai margini". Così Nicola irto, nel corso di una conferenza stampa a Lamezia Terme, ha illustrato le motivazioni che lo hanno indotto a presentare la propria candidatura alla segretaria regionale del Partito Democratico. "Occorre - ha aggiunto Irto - fare il congresso, che dovrà essere largo, plurale e possibilmente unitario. Dobbiamo dare diritto di cittadinanza a tutti quelli che vogliono cambiare questa regione". Ecco perché, secondo Irto, "è necessario, da un lato, ripartire dai circoli, dai militanti, dagli iscritti e dalle tante energie locali, che ultimamente sono state messe ai margini, e, dall'altro, parlare un linguaggio di verità rispetto alla necessità di una rigenerazione del partito ed alle sfide importanti che attendono la Calabria, che sono sfide di governo, politiche a tutto tondo. Sfide enormi, gigantesche, che solo una grande comunità politica come quella del Pd potrà affrontare in una logica di rinnovamento e di rigenerazione, forte dei suoi validi quadri dirigenti ma, soprattutto, dei suoi metodi e delle sue discussioni interne. Io credo che ci sia una nuova generazione che può raccogliere questa sfida in Calabria". Irto ha anche espresso le due idee, definendole "chiare", sul rapporto con il Pd nazionale: "Noi - ha detto il capogruppo in Consiglio regionale - vogliamo avere un rapporto solidale e forte con il partito nazionale, ma deve essere chiaro che in Calabria decidono i calabresi. È finita l'ora in cui le scelte erano calate dall'alto. Noi avremo un rapporto forte, solidaristico, di grande discussione e di confronto con il partito nazionale, ma è arrivata l'ora che in Calabria a decidere anche nel Pd siano i calabresi. Una cosa, infatti, è la condivisione ed un'altra è la subalternità. La mia storia, in questo senso, parla chiaro. Le dinamiche indicate da altri, com'è noto, mi hanno spesso penalizzato. Il mio percorso politico è improntato ad un forte radicamento sul territorio regionale con i circoli, i militanti, gli iscritti e con i calabresi. Quindi, assolutamente, occorre garantire alla Calabria piena dignità. Non bisogna essere piegati e basta con i pellegrinaggi romani. Deve esserci un legame con il partito nazionale, ma in Calabria non siamo tutti brutti, sporchi e cattivi. Abbiamo dirigenti che sono in grado di fare la differenza e di poter reggere le sfide che abbiamo davanti". Quindi, un accenno alle ultime elezioni regionali. "Noi veniamo fuori - ha evidenziato Irto - da due pesantissime sconfitte. Questo è parlare un linguaggio di verità che ci potrà consentire di rigenerare il Pd calabrese. Facendo retorica e facendo finta di non vedere i problemi, noi non potremo mai davvero cambiare questo partito. In un anno e mezzo abbiamo perso per due volte le elezioni regionali, ma allo stesso tempo abbiamo vinto in due consultazioni comunali. C'è un fermento dal basso che si può intercettare e che il Pd può cogliere, attivando un meccanismo di cambiamento e di alternativa al centrodestra". Catanzaro per Pd è priorità nazionale "Sulle elezioni comunali a Catanzaro c'è un interesse nazionale del Pd". Lo ha detto Nicola Irto nel corso della conferenza stampa che ha tenuto a Lamezia Terme per presentare la sua candidatura alla segreteria regionale del Partito Democratico. "Nella prossima primavera - ha aggiunto Irto - sono in programma, in tutto il territorio nazionale, le elezioni comunali in quattro capoluoghi di regione. Su Catanzaro, dopo che abbiamo vinto a Cosenza e Reggio Calabria, ci sarà una battaglia nazionale. Per noi il capoluogo calabrese rappresenta una priorità nazionale che affronteremo in maniera forte con tutti i livelli del partito. Credo e sono convinto che, anche in questo caso, un centrosinistra largo ed inclusivo può davvero fare la differenza e riportare Catanzaro al centrosinistra calabrese".
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