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Mimmo Calporesti apre la Primavera del Cinema Italiano a Cosenza
Mimmo Calporesti apre la Primavera del Cinema Italiano a Cosenza 07 mar 11 Volti, voci, protagonisti e personaggi, immagini. Interviste a registi, sceneggiatori e appassionati, da Scola a Lizzani, da Bellocchio a Bertolucci a Pietro Ingrao. Tutti colti dall’occhio della macchina da presa di Mimmo Calopresti. Con l’anteprima di“Anche io ero comunista” e la presenza del regista originario di Polistena ha esordito, mercoledì 6 aprile, il lungo prefestival (che si chiuderà il prossimo 12 aprile) della V edizione de “La Primavera del Cinema Italiano- Premio Federico II”. Al Supercinema Modernissimo di Cosenza, il regista de “L’abbuffata” ha presentato un trailer del suo ultimo film “Anch’io ero comunista” e il suo documentario “I ribelli”. Un incontro con il pubblico, insieme al direttore artistico del festival Alessandro Russo e la giornalista Raffaella Salamina, per raccontare i retroscena di una nuova pellicola in cui restituisce l’atmosfera e il senso comune su cosa rappresentasse il Pci attraverso immagini e interviste. Al pubblico calabrese che lo ha accolto calorosamente, gremendo la sala cinematografica, Calopresti ha consegnato due importanti anticipazioni: “Anche io ero comunista” potrebbe partecipare a breve a un festival internazionale”. Ma soprattutto ha annunciato: “Tra i miei progetti futuri c’è un nuovo film, tratto da un libro di cui ho acquistato i diritti, “Uno per tutti” di Gaetano Savatteri. Originariamente doveva essere girato tra Torino e la Sicilia. Ma voglio trovare le location in Calabria, voglio girarlo qui. È sempre Sud, e questa è la mia terra. Mi piacerebbe, inoltre, proiettarlo qui per la prima. Quando torno a Cosenza e, in particolare in questa sala, mi sento a casa”. Nel corso del dibattito su “Anch’io ero comunista”, il regista ha spiegato al pubblico che si tratta di un omaggio al grande cinema italiano che ha raccontato il popolo dei comunisti. “Il cinema – ha detto Calopresti – è un’arma potente per uscire dai luoghi comuni e dalla retorica. Oggi più che mai abbiamo bisogno di conoscere la nostra storia, di sapere che in passato c’è stata la buona politica e che c’era un cinema di sinistra nato nell’epoca fascista”. Mimmo Calopresti ha poi indicato il grande Charlie Chaplin come “il padre del cinema indipendente”: “Ha saputo raccontare – ha chiarito – le persone umili, dando loro giusta dignità”. E poi, a proposito del festival La Primavera del Cinema che – da tradizione ormai – è chiamato a inaugurare ha detto: “Questo festival mi vuole bene. Ma devo dire che tutti gli ospiti di altissimo livello, tra attori e registi, dell’edizione dello scorso anno hanno condiviso con me ottime impressioni su questo evento e sugli organizzatori. Sono stati tutti felici di venire qua. Ecco, anche questo festival rompe le distanze, ha avvicinato il cinema alla Calabria e la Calabria al cinema. È riuscito a imporsi sul piano nazionale. Solo quelli che se lo meritano, vincono”. Al maestro Mimmo Calopresti è stata consegnata la maglia del Cosenza Calcio. Un omaggio, oramai una tradizione per La Primavera del Cinema Italiano. A consegnare la maglia con i colori del Cosenza Gianni Verardi dello Store Onze. Un segno di affetto a dimostrazione del forte legame tra la città Bruzi e il regista de “L’abbuffata”. Il direttore artistico Alessandro Russo, a chiusura dell’incontro, dopo aver ringraziato il padrone di casa Leonetti del Supercinema Modernissimo, il presidente dell’Associazione Le Pleiadi (promotrice del festival), Giuseppe Citrigno, il dott. Bilotta, vicepresidente della Camera di Commercio, che erano presenti in sala ha auspicato: “Che il cinema invada Cosenza!”. La lunga marcia del prefestival continua oggi, giovedì 7 aprile con altro giovane protagonista del cinema italiano. Arriverà a Cosenza il regista Claudio Giovannesi che nel corso di un incontro con il pubblico presenterà il suo primo lungometraggio “La casa delle Nuvole”. Il regista di “Fratelli d’Italia” (documentary-film del 2010 sull’immigrazione e l’integrazione culturale) aprirà la sezione “Set Italiani” con la pellicola “La casa sulle nuvole”, al Supercinema Modernissimo di Cosenza, alle ore 20.30. La pellicola è la storia di «un personaggio in fuga dalla nostra società e dalle proprie responsabilità», come ha dichiarato il giovane regista. “La Casa sulle Nuvole” nasce da un progetto di Claudio Giovannesi che si sviluppa dapprima con una ricerca sul campo (ricerca e interviste agli italiani trasferitisi in Marocco) cui successivamente segue la stesura della sceneggiatura del lungometraggio. Questo tipo di lavoro ha portato Giovannesi a creare un film multi tematico che sviluppa diversi argomenti da i problematici rapporti familiari fino alla riscoperta di se stessi tenendo il tutto legato al filo rosso del viaggio. Viaggio che, al 15° MedFilm Festival, fa vincere alla pellicola il premio Italia nel Cinema, con voto unanime della giuria. Claudio Giovannesi si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha lavorato per Radio RAI, ha pubblicato recensioni cinematografiche e ha collaborato dal 2001 al 2004 con la redazione di Blob. Impegnato da diversi anni nello studio della chitarra jazz, scrive musiche per spettacoli teatrali. Tra i suoi cortometraggi, ricordiamo: "Ultimo Taglio" e "Il Cellulare" (2000), "Caino" (2002), "La Banda" (2003), "I Gabbiani" (2004), "L’Uomo Uccello e L’Uomo del Sottosuolo" (2005) e "Welcome Bucarest" (2007). “La casa sulle nuvole”, ha ottenuto il riconoscimento di interesse culturale e il finanziamento per le opere prime dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è prodotto da Rai Cinema, Istituto Luce e Shooting Stars.
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