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Le gang di bulli problema nazionale

 

Da Rende a Torino il bullismo delle baby gang preoccupa

21 mar 08 Un minore V.I., di 17 anni, studente, è stato arrestato dai carabinieri a Rende in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare con obbligo di permanenza nel proprio domicilio emessa dall'ufficio Gip del Tribunale per i minorenni di Catanzaro. Il minore, secondo quanto è emerso dalle indagini, assieme ad altre persone già identificate, avrebbe compiuto una serie di rapine ai danni di suoi coetanei. I fatti sarebbero accaduti in un centro commerciale di Rende.

A Torino c’è voluta un’operazione congiunta PS-CC per bloccare una gang. Piu' che bulli, microdelinquenti con atteggiamenti da grandi, ovvero da veri rapinatori: sono i cinque componenti, di eta' compresa tra i 13 e i 16 anni, di una vera e propria baby gang identificata e bloccata in una operazione congiunta di polizia e carabinieri a Torino, ieri sera, ai confini con Venaria (Torino). E questo nello stesso giorno in cui a Rende (Cosenza) uno studente di 17 anni e' stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare con obbligo di permanenza nel proprio domicilio emessa dal gip del Tribunale dei Minori di Catanzaro. Dei cinque rapinatori torinesi, tutti piu' o meno figli di genitori che hanno avuto guai con la giustizia, quelli di 14 e di 15 anni, sono ora rinchiusi nel carcere minorile Ferrante Aporti di Torino; il piu' giovane, di 13 anni, e' stato accompagnato in questura, ma poi e' stato riportato a casa per via della giovanissima eta', mentre due ragazzi di 16 anni sono ancora irreperibili (uno di loro non e' ancora stato identificato). Una banda di ragazzini balordi, difficili, da parecchi mesi piuttosto conosciuta nella zona. Nel chioschetto dei giardini dove hanno compiuto l'ultima rapina ieri sera, sono in molti a conoscerli e a temerli per la loro violenza. L'ultima loro vittima e' uno studente di 16 anni, C.R., torinese, che ieri e' stato assalito alla vicina fermata del 60. Il gruppetto ha operato senza paura e imitando i grandi che di rapine se ne intendono: uno ha buttato a terra la vittima, un altro l' ha tenuta ferma con un piede mentre un terzo faceva da palo e un altro ancora gli frugava nelle tasche rubandogli mp5, portafogli e cellulare. E quando C.R. ha tentato di reagire, si e' preso un calcio in faccia che lo ha costretto a ricorrere alle cure dell'ospedale Giovanni Bosco. Un passante ha chiamato il 113. Ora carabinieri e polizia stanno cercando di accertare quanti fatti del genere abbia compiuto la baby gang: per ora ci sono quattro denunce di furto e rapina che riconducono a loro ma l'indagine potrebbe anche riguardare altri fatti. Il luogo scelto dalla banda e' ai confini tra Venaria e Torino per cui gli inquirenti stanno cercando di mettere insieme le denunce e le documentazioni per ricostruire le loro azioni. Nel frattempo tutta la refurtiva della rapina di ieri e' stata recuperata: l'mp3 in casa del sedicenne ancora irreperibile grazie all'intervento della madre, il cellulare e il portafoglio nelle abitazioni di altri due rapinatori.

 

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