A Genova lo spettacolo è solo dei tifosi - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

A Genova lo spettacolo è solo dei tifosi

07 mar 23 Lo spettacolo a Marassi nello stadio Ferraris lo hanno dato soltanto i tifosi, non la squadra del Cosenza. Quasi novecento, 898 per la precisione arrivati per gran parte da Cosenza, già da sabato, a suggellare l'antico gemellaggio, probabilmente il più longevo d'Italia, tra le due tifoserie, con la squadra ultima in classifica. L'emblema è la foto di fine gara che pubblichiamo. L'applauso tributato dalla squadra del Genoa ai tifosi del Cosenza. Il tifo, spettacolo nello spttacolo. Onore ai vinti dicevano i romani. Onore ai tifosi del Cosenza scriviamo noi. Unici nella categoria. Che meriterebbero ben altri traguardi e non questa sofferenza calcolata col bilancino da una gestione spregiudicata di una compagine che dovrebbe dare soddisfazione a chi, non solo i chilomentri, macina sacrifici e segue la squadra come la sua amata donna o uomo che sia. A chi lascia a casa affetti, lavoro, impegni e fa sacrifici pur di stare vicino ai propri colori. Il Lupo, l'appartenenza. Chi gestisce il calcio a Cosenza è sordo a tutto questo. Sembra essere un freddo ragioniere, probabilmente lo è, che sposta numeri e persone come se fosse a capo di un supermercato dove si piazzano e spostano merci e pacchi per mera convenienza. Non si offendano i commercianti. Il calcio è passione, amore, sentimento, appartenenza. Il calcio è questo, le lacrime e la rabbia per una sconfitta. Il calcio è la gioia per una vittoria, per la vittoria di un derby. Il calcio, soprattutto a Cosenza, non è un hobby, è quella passione che non solo fa sorridere la vita ma che ti riempe l'anima. Il calcio è questo.