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      Cortinovis al Cosenza, è ufficiale. Domani gara senza ultrà

       

       

      Cortinovis al Cosenza, è ufficiale. Domani gara senza ultrà

      14 gen 23 Come praticamente strombazzato ieri sera un pò da tutte le parti Cortinovis è un nuovo calciatore del Cosenza Calcio. Il gioiellino dell'Atalanta che aveva provato a spiccare il salto in serie A dopo una buona stagione con la Reggina riparte da Cosenza dopo che all'ombra dell'Arena non aveva trovato spazio e, anzi, era stato fermato da un inforttunio. Da sottolineare che il giovane 21enne che ha percorso tutta la carriera delle Nazionali giovanili era stato anche adocchiato da Mister Mancini per uno stage, stage a cui non potè partecipare per via dell'infortunio. Oggi la rifinitura con la squadra e la possibilityà, già da domani, di debuttare in rossoblu con la maglia numero 72.

      Nel frattempo la protesta degli ultrà si farà sentire anche domani dagli spalti dove il gruppo degli ANNI 80 e quelli della curva Sud hanno annunciato che lascieranno vuoto il loro settore. Di seguito le note diffusa sui social:

      Anni 80

      È ancora qua, non vuole andare via.
      L’anno nuovo, purtroppo, è iniziato com’era finito il vecchio e così ci ritroviamo, ancora una volta, a fare i conti con Gargamella. Ma la misura ormai è colma e gli animi della tifoseria sono sempre più esasperati. Sono anni che questo presidente ha trasformato il Cosenza Calcio in una barzelletta. Il film di gennaio è sempre lo stesso, visto e rivisto: tanti giocatori che rifiutano di venire a giocare al soldo di questa proprietà e trattative solo per calciatori a fine carriera o per scarti di altre realtà, anche meno blasonate di Cosenza.
      Come se ciò non bastasse, non solo il patron non ha mai chiesto scusa alla tifoseria, ma ha sempre reagito con indifferenza e superbia, arrivando anche a far multare chi ha osato contestarlo o, peggio ancora, a minacciare daspo societari per colpire i tifosi dissidenti. Un atteggiamento vergognoso e vigliacco. Abbiamo deciso di restare in silenzio nei primi quindici minuti della gara contro l’Ascoli ma, evidentemente, nemmeno questo è bastato a scalfire l’arroganza di questo proprietario che, forse, dovrebbe cercarsi un altro hobby.
      Dopo averglielo ribadito in tutti i modi e con ogni tipo di protesta, comunichiamo che domenica, in occasione del match contro il Benevento, non saremo presenti e lasceremo vuoto il posto che occupiamo abitualmente nella Curva Nord “Massimiliano Catena”.
      Forse, nel silenzio rumoroso di uno stadio svuotato della nostra presenza, il presidente e i suoi lacchè capiranno finalmente l’importanza di una tifoseria come la nostra che merita molto di più dello scempio di questa società. Il Cosenza è la nostra vita e non smetteremo mai di sostenerlo, nelle modalità che riterremo più opportune, ma la nostra pazienza verso questa società è finita. Senza se e senza ma.

      Curva SUD

      Come ben sapete il nostro motto è sempre stato “You’ll never walk alone”, lo abbiamo dimostrato in ogni stadio a partire dalla polvere dei campetti di periferia della serie D. Non abbiamo mai badato a calciatori che vanno e vengono, di risultati infausti la nostra storia è piena. Quello che contestiamo è l’atteggiamento di una società, con a capo uno pseudo presidente che è lì solo per gli interessi personali , che ad ogni richiesta della tifoseria ha risposto sempre con strafottenza e menefreghismo, con un silenzio assordante, con la solita mancanza di progettualità e con le minacce di sanzioni. Piuttosto che avere un confronto con la tifoseria Guarascio preferisce brindare con la Digos. Questo la dice lunga anche su come è gestito l'ordine pubblico in occasione delle partite. Un ordine pubblico che si permette addirittura di chiudere intere arterie nei pressi dello stadio persino con tifoserie gemellate creando disagi a chi viene ad applaudire i propri beniamini. Un intero popolo è stato offeso nonostante i sacrifici che si fanno per seguire un amore che rappresenta una fuga anche dai problemi della vita quotidiana. Padri che, accompagnando i figli a vedere una semplice partita di calcio, si sono trovati di fronte i tutori dell’ordine che si sono permessi di perquisire dei semplici bambini rei di avere una sciarpa al collo. Settantenni che si sono visti sequestrare un semplice ombrello durante una giornata di pioggia. Tutto questo è inaccettabile, come sono inaccettabili le multe, le diffide che spesso arrivano per motivi assurdi ed i DASPO societari usati per tappare la bocca a chi chiedeva democraticamente un cambio di rotta. Ci hanno tolto la nostra gioia più grande che, aldilà dei risultati, era il piacere di stare insieme con goliardia e passione vietandoci persino di entrare delle coreografie fatte e acquistate con i nostri sacrifici. Non pensavamo di arrivare a questa decisione molto sofferta e veramente dibattuta fra tutte le anime ed i gruppi che compongono la vecchia e gloriosa Curva Sud ma domenica non entreremo allo stadio. La protesta non si fermerà qui, lo ribadiamo questura e società devono mettersi in testa che non hanno il diritto di mettere i piedi sulla testa di un intero popolo. Il Cosenza è di chi lo ama, nei prossimi giorni continueremo ad alzare la voce e protestare anche per le strade della città.
      ULTRA’ COSENZA 1978 CURVA SUD

      © RIPRODUZIONE RISERVATA

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