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      Tra errori ed omissioni il Cosenza si lecca le ferite, rientra Nasti

       

      Massimo Zilli si fa spazio in area

       

      Tra errori ed omissioni il Cosenza si lecca le ferite, rientra Nasti

      11 set 22 Giornata di riposo per i calciatori del Cosenza calcio dopo la sconfitta interna contro il Bari, la prima in casa. Dopo la gara persa per uno a zero contro la squadra di Mignani il tecnico del Cosenza non nasconde la sua amarezza per la sconfitta arrivata dopo una dormita generale di tutto il reparto difensivo e soprattutto dopo le due clamorose occasioni mancate da Merola e Brignola. Una traversa che ancora trema e un secondo tempo da cancellare con un colpo secco di spugna. Il tecnico, però, ci ha messo anche del suo. Probabilmente il caldo. Togliendo Brescianini per inserire un evanescente Butic la squadra ha sofferto più del dovuto nella costruzione del gioco. Troppo tardi quando il coach ha buttato nella mischia, a dieci della fine, Giacomo Calò, tra l’altro non ancora in forma campionato. La mossa doveva servire a dare peso al fronte d’attacco. Ripetiamo: troppo tardi.

      Stessa squadra da 5 partite

      Il modulo preferito di Dionigi è il 4-3-3 ma ancora una volta, in casa per giunta, si ostina ad utilizzare la punta secca che è facilmente preda dei difensori. Infatti Larrivey è stato praticamente annullato da un ottimo De Cesare e raddoppiato ogni qual volta provava ad inserirsi. Senza una spalla duttile, ad esempio un Florenzi d’appoggio (ma non centrocampista) e con Brignola che parte da troppo lontano, il Cosenza è rimasto all’asciutto con i gol. Bene Merola che ha dimostrato di essere pronto agli inserimenti. Appena ha avuto un pallone giocabile ha subito puntato al bersaglio grosso. Ma prima un miracolo di Caprile e poi una deviazione sulla linea di Terranova gli hanno negato la gioia del gol. E poi aver tenuto in campo Florenzi nervoso e gravato di un giallo che pesa sull’economia della prossima gara per li rosso rimediato nel finale. Si andrà a Bolzano contro l’ex Bisoli (che ha tanta voglia di vendetta sportiva) senza una cartuccia importante della squadra. Eppure in panchina c’era un armadio dalle fattezze di Kornvig che in allenamento oltre a fisicità ha mostrato fiuto della porta e potenza sommate a qualità di gioco. Sarà pur vero che è arrivato all’ultimo momento ma un suo inserimento non guastava affatto.

      Le fasce e i giovani

      Intanto la partita ha detto anche che, oltre la lezione sottolineata dal tecnico, Martino a piede opposto ha fatto tanto bene. Ci ricorda un pò la vicenda Bittante, destro impiegato tanto a sinistra con buoni risultati, che farebbe al caso del Cosenza. Lo ricordiamo attualmente svincolato. Dicevamo delle fasce dove Rispoli è una garanzia. Con lui in campo esperienza e qualità da vendere. I giovani. Gozzi dimostra, purtroppo, che ha bisogno di rodaggio. Non ha le dimensioni di un campo grande nonostante l’ottima gamba sbaglia quello che viene chiesto: mettere la palla in area per bene. Non sappiamo l’entità dell’infortunio di Panico e se rientrerà a breve. Fino ad oggi non ha deluso. Ma Martino ha dimostrato di valere la maglia di titolare.

      Il reparto offensivo

      La notizia, intanto, è quella che finalmente Nasti ha finito il suo calvario e dopo aver risolto i problemi con il ginocchio da cui è definitivamente guarito, ha smaltito anche i postumi dei problemi con la caviglia e da domani sarà disponibile. Per il resto c’è da riflettere sulla mancanza di un attaccante di peso in avanti. Butic, forse fuori forma, al momento non garantisce quel peso necessario e Larrivey è desolatamente solo in area. Non può cercare palla e poi andare in porta. Serve almeno affiancargli almeno una seconda punta che faccia movimento e apra spazio in area, cosa che Massimo Zilli ha dimostrato di saper fare. In attesa di Nasti c’è la trasferta di Bolzano dopo la quale arriva una sosta che arriva a fagiolo per mettere a regime chi è arrivato per ultimo. Intanto la classifica dice che alla quinta giornata, come nella scorsa stagione, si contano 7 punti e la decima posizione. Dionigi deve ora far tesoro di quanto fatto e cambiare. Anche perché, come si dice in gergo, se nel calcio non cambi e proponi la stessa minestra, ti sgamano, sei prevedibile. Se poi levi la fantasia mentre giochi, vabbè, c’è da fare altre riflessioni.

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