Il Cosenza torna a far punti e spettacolo in casa fermando la corazzata Brescia

05 feb 22 Chi ha avuto torto è sicuramente chi ha deciso di disertare il campo. Presidenti e allenatori passano, così come i giocatori, ma la squadra della tua città è sempre il tuo cuore, la tua anima per cui soffri, fai chilometri, e difendi ad ogni costo in qualsiasi situazione. Ma ognuno è libero di fare le sue scelte, di protestare come meglio crede. Il calcio a volte divide. Il Cosenza oggi ha dato spettacolo. Hai voglia a puntare il dito su cambi e tattiche dell’allenatore, mai come ora, sulla graticola. Non è una difesa d’ufficio. Non ne ha certo bisogno. Lui si difende da solo nelle conferenze stampa, eventualmente. Non ha bisogno di paggi. Chi racconta le partite lo fa al meglio della sua capacità di vedere e riportare quanto accade in campo.

Ed oggi è accaduto che la quart’ultima in classifica ha fermato la terza. Una supercorazzata con un organico da far tremare i polsi. Ma al San Vito Marulla nessuno ha tremato degli undici scesi in campo. Tre i nuovi innesti, cinque con Hristov e Liotti. I tre che hanno fatto la differenza. Occhiuzzi li ha mandati subito in campo appena sbarcati dai lidi del calciomercato. Ha riadattato la squadra in meno di una settimana ed ha pure sfiorato il colpaccio. Ma ha anche rischiato di perderla. Si sa, a pagare è sempre il tecnico quando le cose non vanno bene e l’ultimatum, se così vogliano chiamarlo, era fissato per oggi. E poi per sabato prossimo e sabato l’altro ancora. Insomma fin quando non arriva la prima debacle.

Oggi è andata bene. Anzi benissimo. Il Cosenza arresta l’emorragia di sconfitte casalinghe e aggiunge un punto alla sua classifica. Con un Laura semplicemente mostruoso in campo. L’aggettivo è tutto meritato. E Kongolo, preso in giro dai più per il suo nome, tanti i commenti di chi apre bocca senza neanche sapere di cosa parla, un vero e proprio Mandingo del calcio che mette in campo una energia dirompente. Il tutto coordinato, finché l’arbitro lo ha lasciato in campo, da uno Ndoj che non ha certo bisogno della nostra presentazione. Insomma Occhiuzzi esce dall’imbuto della scelta obbligata Palmiero-Carraro e mette in campo la coppia Palmiero-Ndoj che fa la differenza. Non a caso la spinta del Cosenza si argina con l’uscita dell’albanese. Sembra quasi che la squadra si fermi.

Occhiuzzi trova la quadra mettendo un fresco Di Pardo che lascia a bocca aperta anche il più restio ai commenti positivi. L’esterno spinge e copre allo stesso tempo tenendo viva la fascia sinistra. Ma chi fa davvero paura agli ospiti è il francese Laura, che è devastante. Prende a tunnel gli avversari serve una pulita palla gol in area che Liotti spreca. Si beve anche il portiere e trova il pide malandrino di Mangraviti che gli nega la gioia del gol. Duetta con Kongolo e offre alla squadra tantissime giocate di qualità, tenendola sempre alta. Con un Larrivey, appena sbarcato dall’altro continente, saranno “uccelli non zuccherati” per tutti. Per lui dieci minuti di partita. Il tempo di esibirsi in un colpo di testa in elevazione e in un paio di giocate al limite dell’area avversaria con la grinta di un mastino pronto a scattare e sfoderare la zampata vincente.

Dall’altra parte Inzaghi ha una corazzata che è rimasta a guardare per quasi tutto il primo tempo. Non si aspettava un Cosenza del genere. Forte nelle ripartenza, quadrato in difesa e con fonti di gioco ispirate. Intanto per la gara di Vicenza proprio il centrocampo verrà penalizzato perchè Ndoj e Carraro saranno squalificati e dovranno saltare la trasferta. Voca, che ha preso un pestone sulla caviglia, ha chiuso la gara dopo aver mandato giù un antidolorifico. Pe lui si aspetta l’esito degli esami medici. Vicenza, già, una trasferta che è uno scontro diretto. I veneti hanno rinforzato la squadra anche con quel Da Cruz inseguito per tutto gennaio da Goretti ed aspettano il Cosenza con il dente avvelenato. Intanto i Lupi incassano il secondo risultato utile consecutivo e muovono la classifica. Certo, ora servono le vittorie, i tre punti perchè bisogna scrollarsi di dosso la parte bassa della classifica. Ora Goretti ha portato quello che serviva, giocatori validi e motivati. L’ultima mossa è quella di mettere assieme tutti i pezzi. Non c’è bisogno di molto per capirlo: solo insieme, tutti insieme, si possono raggiungere i risultati.

Tabellino:

Cosenza-Brescia 0-0

COSENZA (3-5-2): Matosevic 7; Hristov 6, Rigione 6, Vaisanen 6.5; Situm 6.5, Kongolo 6.5 (21′ st Voca 6), Palmiero 6.5 (21′ st Carraro 6), Ndoj 6, Liotti 5.5 (7′ st Di Pardo 6.5); Laura 7 (35′ st Larrivey 6), Caso 6.5 (35′ st Boultam 6). A disposizione: Sarri, Pandolfi, Venturi, Sy, Camporese, Bittante, Florenzi. All. Occhiuzzi 6.5
BRESCIA (4-3-2-1): Joronen 6.5; Sabelli 6, Cistana 6, Adorni, 4.5 Pajac; Bertagnoli (8′ pt Mangraviti), Bisoli 6.5, Van de Looi 6 (35′ st Jagiello SV); Leris 7 (35′ st Proia SV), Tramoni 6 (21′ st Palacio 6); Ayé 5 (1′ st Moreo 5). A disposizione: Andrenacci, Karacic, Bajic, Huard, Behrami, Andreoli, Papetti. All. Inzaghi 5
ARBITRO: Aureliano di Bologna 4.5
Spettatori: 1.649 di cui 77 ospiti (Incasso di € 11.580). Ammoniti: 27′ Ndoj, 36′ Caso, 84′ Proia, 86′ Carraro.
Espulsi: al 4′ Adorni; al 32′ per doppia ammonizione Ndoj.
Angoli: 4-5 (4-3).
Recupero: 2′ pt; - 5′ st.

le pagelle: Matosevic e Laura migliori in campo

Cosenza-Brescia 0-0, Mister Occhiuzzi (VIDEO)

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