Cosenza ingenuo accarezza la vittoria con la Spal ma finisce 2-2

05 apr 22 Cosenza cazzuto ma un pelino ingenuo. Al termine della gara, poi, non riesce a sbollire la rabbia creando più danno che altro. L’arbitro ci mette del suo con una gara a senso unico ma i Lupi protestano troppo e invitano a nozze un fischietto pronto a sanzionare anche gli spettatori della curva ospiti. Incredibile ma vero il signor Minelli da Varese, città vicino Monza, al termine della gara con le squadre sulla via dello spogliatoio trova il coraggio, dopo una partita diretta non proprio al meglio, di mostrare due rossi a giocatori del Cosenza che non hanno neanche protestato. Un professionista non dovrebbe fare l’ultrà in campo ma mettersi da parte. Aspettare che sbolliscano gli animi. E’ la prima volta che vediamo ignorato il buon senso. Non si era mai visto prima. Alla fine il Cosenza recrimina sui tre punti persi ma ci mette del suo con errori di gioventù venuti da due promesse che hanno un futuro garantito. Matosevic, che para un rigore ma poi si fa scivolare la palla in porta (bastava piegare la gamba insegnano gli allenatori) e poi sulla punizione dal limite si piazza troppo lontano dal primo palo dove Esposito indirizza la sfera. Mettiamoci pure la barriera che non salta di testa. Venturi, che cresce ma ci mette del suo con un fallo inutile al limite dell’area a due minuti dal termine, in vantaggio di una rete. Fallo cercato ed ottenuto da Dickman che propizia l’insperato pari della Spal. Alla fine si torna a casa con la consapevolezza di avere la capacità di giocarsele tutte come delle finali, fino a fine stagione. Un punto è meglio di niente. Ma la rabbia è tanta per come è arrivato il pari. Soprattutto per le occasioni mancate da Larrivey e Laura. Ci sta. Rimane l’amaro dell’ennesima gara portata in vantaggio fino a pochi secondi dalla fine (la terza dopo Crotone e Lecce) e la consapevolezza che gli arbitri di questa stagione devono fare ancora gavetta prima di essere spediti a dirigere gare delicate che possono valere una stagione. La Spal? Non pervenuta. Un rigore neutralizzato da Matosevic concesso dopo appena 40 secondi con Liotti che spinge Mancosu in area e un tiro di Dickman senza pretese che sfugge al portiere croato. Poi con il vantaggio di un uomo la squadra di Venturato&Tacopina prova il pressing ma il Cosenza difende bene. Fino al minuto 92 e all’ingenuo fallo di Venturi. Una grinta che rispecchia quella dell’allenatore in panchina, Bisoli ora dovrà inventarsi qualcosa per la gara di domenica contro il Monza. Mancheranno mezzo difesa, Rigione e Camporese, e Larrivey oltre ai dubbi su Caso conciato per le feste a suon di calcioni da parte di Da Riva e Vicari. Quando dici calci invece di calcio. A fine gara Goretti promette guerra, e guerra sia. Sportivamente parlando, ovvio. Sei gare quattro delle quali in casa con Monza, Benevento, Pordenone e Cittadella. La pressione del pubblico è importante, soprattutto se si presentano fischietti del genere. Tutto è ancora possibile. Come si dice, col coltello tra i denti: mors tua vita mea!

Spal-Cosenza 2-2
RETI: 41′ Camporese, 46′ Dickmann, 49′ Caso, 93′ Esposito

SPAL (4-3-1-2): Alfonso 6, Dickmann 6.5, Capradossi, Vicari 5.5, Tripaldelli 5; Zanellato 5.5, Viviani 6 (46′ Esposito), Da Riva 5.5 (62′ Pinato); Mancosu 5 (84′ D’Orazio); Melchiorri 5 (62′ Finotto), Vido 5 (62′ Latte Lath 5) . A disp.: Almici, Thiam, Meccariello, Crociata, Colombo, Mora, Celia All.: Venturato 5.5
COSENZA (3-5-2): Matosevic 6; Camporese 6.5, Venturi 6-, Rigione 6; Situm 6.5, Gerbo 6.5 (19′ st Kongolo 6), Carraro 6 (19′ st Palmiero 6), Florenzi 7, Liotti 6.5 (19′ st Di Pardo 6); Laura 6+ (1′ st Caso 7, 44′ st Pandolfi SV), Larrivey 6. A disp.: Vigorito, Vaisanen, Sy, Vallocchia, Zilli, Hristov, Ndoj All.: Bisoli 6.5
ARBITRO: Minelli di Varese 4
Spettatori: 4338 paganti (di cui 265 ospiti)
Angoli 5-1
Ammoniti: 9′ Tripaldelli, 58′ Larrivey, 61′ Carraro, 74′ Dickmann, 79′ Matosevic, 92′ Venturi
Espulsioni: 78′ Larrivey, 79′ Chiodi (Vice-Allenatore), Dopo fine gara Camporese e Rigione
Recupero: 0 pt - 5′ st

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