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      Cosenza, tifosi in piazza, cessione societaria sospesa

       

       

      Cosenza, tifosi in piazza, cessione societaria sospesa

      21 mag 21 Mentre i tifosi scendono in piazza per protestare contro la scriteriata gestione, dirigenziale e sportiva, dell'ultima stagione calcistica del Cosenza Calcio, le trattative per la cessione delle quote societarie ad altra proprietà registrano una battuta d'arresto. A fermarle i le notizie che vi avevamo anticipato giorni fa e che prendono sempre più corpo di due società di B al momento a rischio iscrizione. Si tratta di una neopromossa e di una blasonata scesa dalla serie A. Trattative frenetiche si registrano anche lì per un cambio societario ma i debiti sembrano essere tali che portano tutte allo stesso rischio di vedere oscurato il futuro. Così DS e allenatori coinvolti cincischiano e si prendono tempo nonostante le rassicurazioni dei relativi patron. La pandemia e la mancanza di incassi ha prosciugato le casse di queste compagini e i debiti verso fornitori, dipendnti ed anche calciatori stessi, diventano un fardello pesante. Come si sa la Lega ha il controllo delle varie situazioni economiche e tutto sarebbe al vaglio dei dirigentipreposti. Così alcuni contatti che si concretizzati, o presunti tali, per rilevare il Cosenza, appuntamenti fissati per abboccamento delle parti nella prossima stettimana sono stati congelati. Addirittura una cordata qualificata con imprenditori locali di spicco si sarebbe messa in attesa a guardare l'evolvere della situazione. Di nomi e improbabili acquirenti ne stanno girando a iosa. Ma al momento non c'è altro che "sondaggi" di terreno. A nostro avvisto questa situazione di un eventuale rispescaggio sembra più un "desiderata" che una situazione reale. E' vero, come spiegavamo prima, che ci sono in particolare due società di B (anche una terza per essere precisi) con importanti problemi economici, ma è anche vero che chi detiene le stesse non ha alcuna intenzione di "mollare l'osso". L'iscrizione alla prossima stagione comporta un impegno economico a cui bisogna far subito fronte, ed è anche vero che i debiti se non sanati accendono la spia rossa degli organi di controllo e impedirebbero qualunque tentativo di iscrizione. Ma il problema fondamentale per Cosenza è che la piazza , come accaduto oggi, è irretita a tal punto che non vede affatto di buon occhio la permanenza dell'attuale proprietà. Il sindaco della città ha tentato una prima mediazione ma ad oggi non si registrano passi avanti. Bisognerà aspettare anche le eventuali decisioni dei palazzi del calcio perchè un conto è vendere una società di C e un conto è venderne una di B. Ma poi, dopo le ultime notizie, c'è davvero la volontà da parte di Guarascio cedere la mano? A ben vedere non sembra affatto. Gli appuntamenti richiesti e mai confermati e gli incontri per iniziare discussioni saltati ne sono la conferma.

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