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      Cosenza-Benevento, le pagelle: difesa da vergogna

       

       

      Cosenza-Benevento, le pagelle: difesa da vergogna

      09 feb 20 Non era certo questa la partita che doveva fare la differenza. Certo. Il Benvento oltre ad essere la corazzata dei record della serie B, 17 punti di distacco sulla seconda la dicono tutta sull'organico in mano a Inzaghi, è anche la squadra che fuori casa ha perso una sola gara vantado il record di vittorie fuori dalle mura amiche fino ad oggi: sette, inclusa quella di questa sera. Ma c'è modo e modo di perdere. Vedere il Cosenza fermo sulle gambe nel primo tempo come un pugile suonato oltre che umilante per i tifosi e tutti i cosentini e umiliante per gli uomini scesi in campo. Quarantacinque minuti senza palle e senza mordente con gli avversari che hanno fatto la differenza tecnicamente e tatticamente. Addirittra Inzaghi si è preso i lusso di mettere una mezzala sul centrale difensivo per dare spazio agli attaccanti che in velocità e tecnica hanno surcalassato i giocatori del Cosenza. Una situazione imbarazzante. Sarà che Inzaghi ha puntato su di un primo tempo arrembante per poi pagare dazio nella ripresa. Ma neanche con l'uomo in più e i sanniti quasi allo stremo il Cosenza trova la forza di metterla dentro. Sarà la qualità a fare la differenza, la sfortuna (ogni partita da cinque gare a questa parte?), la situazione contingente di una rosa che non offre quelle scelte necessarie ad un camponato di serie B, fatto sta che oggi il Cosenza ha mostrato tutta la sua mediocrità. Altro che rosa di tutto rispetto. Lo dice la classifica, lo dicono i risultati, lo dice il campo dopo la partita di oggi. Sembra quasi che la squadra non segua più l'allenatore. Ci vorremmo sbagliare ma i fasti della scorsa stagione, l'entusiasmo, la voglia di combattere sembrano spenti, svaniti nel nulla, solo lontani ricordi. Rimangono 15 gare e servono 24 punti per salvarsi. Cioè 8 partite da vincere. Lo stiamo scrivendo da un mese che bisogna vincerne almeno una ma da allora sono arrivate solo 5 sconfitte. Ora basta. E' il momento di cambiare e trovare un mago con la bacchetta magica perchè la situazione è arrivata davvero al capolinea. Con la difesa che è il peggior reparto mai schierato sul campo del Marulla la squadra paga per errori dei singoli ancora una volta l'intera posta in palio. Chi ha accettato questa situazione faccia una rifessione a voce alta. Perchè se si è preferito avere una squadra senza carattere e senza una identità, questi sono i risultati.

      Saracco 6 Entra e non fa rimpiangere affatto Perina. Decisivo su due tiri di Sau e su di un tiro cross di Letizia
      Capela 5 Alterna prestazioni buoni ad altre proprio mediocri, come quelal di oggi, due errori che stavano per costare altre marcature.
      Monaco 5 Anche oggi una lentezza esasperante e un paio di palloni sfuggiti che stavano per combinare una frittata.
      Idda 5 Rimane coinvolto nel grigiore dei compagni.
      Casasola 5.5 In calo rispetto alla gara di Pescara. Nel finae però prova a spingere e cercare soluzioni con buoni palloni per i compagni.
      Bruccini 6 Suel sue spalle il peso del centrocampo. Spacca legna e prova a mettere una pezza alle sfuriate dei campani spezzando e riproponendo gioco.
      Prezioso 5 Anche per lui un calo rispetto alla gara di Pescara che non ha giustificazioni.
      D'Orazio 5.5 Parte malissimo regalando il pallone del gol degli ospiti. Poi prova a metterci una pezza nella ripresa.
      Baez 5.5 E' sempre un enigma da decifrare. Alterna assist da ulo con errori gravi nell'uno contro uno.
      Asencio 5.5 Gli attaccanti per fare gol hanno bisogno di assit, cross o quantomeno palloni da giocare. Lui invece non è mai stato servito .
      Pierini 5.5 Che abbia qualità nessuno lo mette in dubbio. Il fatto che è giovane lo limita perchè a volte si perde sul più bello quando dovrebbe piazzare a bitta sembra sgonfiarsi.
      Lazaar 6 Entra al posto di D'Orazio e prende letteralmente a cannonate la porta di Montipò. Non ha fortuna.
      Broh 6 Entra e mette ordine a centrocampo, oltre che grinta.
      Machach 5.5 Anche oggi s'innamora un pò troppo del pallone. Buoni spunti ma dovrebbe dialogare di più con i compagni.
      Braglia 5 Cinque sconfitte di fiia. Nella ripresa l'uomo in più favorisce la pressione dei suoi ma non si trova una soluzione valida per avere ragione della squadra avversaria. Di solito un allenatore in questa situazione molla perchè se la squadra non ti segue c'è poco da fare.

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