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      Ministro Spadafora: ripresa serie A sentiero stretto. Diversi presidenti contrari

       

       

      Ministro Spadafora: ripresa serie A sentiero stretto. Diversi presidenti contrari

      29 apr 20 Tra oggi e domani ci sarà audizione con Cts e Figc ma si restringe sempre di più il sentiero che porta alla ripresa del campionato di serie A che si avvia verso lo stop definitivo come accaduto in Francia e in Olanda.A d affemarlo è il Ministro dello Sport Vicnenzo Spadafora nel corso di una trasmissione su La7. "Il protocollo presentato non era sufficiente, ecco perché non abbiamo consentito da subito la ripresa degli allenamenti che" precisa il Ministro "non significa assolutamente la ripresa del campionato, ma sarebbe un segnale importante soprattutto per i calciatori che sono fermi ormai da tante settimane. Io vedo un sentiero molto stretto per la ripresa del campionato". Giocare a porte chiuse, poi, -aggiungiamo noi- non è proprio il massimo per uno sport che si basa sulla passione del pubblico.

      Entro tre giorni si potrà stabilire se partire

      "Al massimo entro questa settimana il Comitato tecnico-scientifico ci dirà se il protocollo è attuabile o meno. Entro tre giorni al massimo potremo dire se la Serie A può ripartire con gli allenamenti per il 18 maggio. Fra oggi e domattina ci saranno una serie di audizioni sul protocollo presso il Comitato tecnico-scientifico, poi si capirà", ha spiegato il ministro Vincenzo Spadafora. "E' fuori di dubbio che, se dovesse riprendere il campionato, le partite si giocheranno a porte chiuse - ha sottolineato -. Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A, il criterio indicato dal Comitato tecnico-scientifico era di contingentare i numeri, negli sport individuali abbiamo esteso la possibilità degli allenamenti ai prof e non prof ritenuti di rilevanza nazionale dal Coni, che poi sono poche migliaia di persone. Non abbiamo esteso la riapertura al calcio, perché il protocollo non è stato ritenuto sufficiente". "Io non cerco rischio zero, perché rischio zero non lo possiamo cercare come Paese, ho semplicemente chiesto al Comitato tecnico-scientifico che il protocollo proposto dalla Figc fosse quantomeno attuabile - le parole di Spadafora -. Siamo così sicuri che tutta la quantità di tamponi richiesta, e si dice di poter fare per tutti i calciatori, sia possibile? E poi, il protocollo è applicabile anche per le serie minori del calcio? So che il calcio produce un fatturato e soprattutto paga tasse allo Stato che consentono di alimentare il fondo con cui finanziamo tutti gli altri sport. Sarei un folle a demonizzare il calcio, perché vuol dire che l'anno prossimo non ci sarebbero le risorse per finanziare le altre discipline sportive; da ministro dovrei rispondere a questa cosa gravissima". "Però - ha concluso - tutti dobbiamo fare dei passi avanti e non avere fretta sulle date dei campionati. Io oggi non posso dire se a metà giugno riprenderanno i campionati. Non ne possiamo avere certezza".

      Ma i no potrebbero arrivare dai presidenti

      "Comincio a percepire, leggendo alcune dichiarazioni, che probabilmente nei prossimi giorni - visto che ci sarà anche una riunione straordinaria della Lega - potremmo avere una sorpresa, perché secondo me potrebbe essere anche la maggioranza dei presidenti dei club a chiederci di sospendere e di prepararsi invece nel migliore dei modi al nuovo campionato".

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