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      Cosenza già al lavoro, classifica bugiarda

       

       

      Cosenza già al lavoro, classifica bugiarda

      31 ott 18 Cosa si dicevano parlando fitto fitto, questo pomeriggio sotto la pioggia, durante l'allenamento il DS Trinchera, sotto l'ombrello, e il Mister Braglia, sotto l'acqua? Solo loro lo sanno. Certo l'argomento doveva essere interessante, visto come discettevano di gusto. Probabilmente facevano il conto dei punti che mancano in classifica. Una classifica bugiarda che vede il Cosenza a quota 8, incluso nella griglia dei play out invece di abitare in piani più alti con aria più salubre. E si, dopo nove gare il Cosenza ha affrontato uno spaccato di squadre della B che vanno dalla testa alla coda. Facendo i conti alla carlona, e dopo aver visto tutto le partite, nove quelli che mancano all'appello. Due con Ascoli, Carpi, Livorno e Pescara ed uno con il Brescia. In mezzo pasticci, errori arbitrali, papere e cotillon. La squadra di Braglia ha sempre fatto la partita ed ha sempre divertito, menando le danze. Lo dimostra il crescente numero di spettatori che segue la squadra tra le mura amiche e in trasferta. Ieri, martedì, giornata di lavoro con tempo incerto, 7000 persone non si sono volute perdere lo spettacolo. Il Cosenza diverte ed ha i numeri giusti per salvarsi. Nonostante le polemiche e gli errori di gioventù come l'ultimo di Cerofolini che, se avesse avuto un pizzico di esperienza in più, invece di tenere la palla ferma sulla linea per mostrarla a tutti, l'avrebbe dovuta subito allontanare. Ma non per bleffare, per evitare quello che poi è successo: scatenare il dubbio. Certo il signor Guccini ci ha messo del suo: lontano 15 metri senza alcuna prospettiva ha preso la decisione per l'assitente Robilotta che in linea non aveva affatto puntato la bandierina verso il centro campo. Una decisione, quella dell'arbitro, frutto più di un errore di valutazione che di altro. Però di questi errori il Cosenza ne sta decisamente subendo troppi. Così come il rigore negato per la palla fermata col braccio da Balzano in piena area di rigore. Protestare? Con chi? Magari preoccuparsi di una organizzazione interna sarebbe più opportuno. Che ne so, magari un accompagnatore degli arbitri, o un DG, che abbia indossato la giacchetta nera non sarebbe male. La Serie B è un altro pianeta e il buon calcio che esprime sta appassionando tutta la città. Braglia ne è l'artefice principale. Dappertutto il tema di discussione è il gol assegnato al Pescara e i portieri. Siamo sicuri che anche di questo avranno parlato coach e DG. Intanto sul campo hanno lavorato, sotto la pioggia, soltanto quelli che non hanno giocato o hanno gicato poco. Prima lunga sessione in palestra per tutti. Più lunga per quanti hanno giocato che hanno sostenuto esercizi defatiganti. Dall'infermeria qualche dubbio. Su tutti la condizione di maniero che ha subito una leggera distorsione. I medici contano di rimetterlo in sesto. Lui, assieme a Palmiero e Idda, stava poggiato al muro del Sanvitino a guardare Baclet e Di Piazza sbuffare sotto una pioggerellina fastidiosa. Bruccini ha ancora dolore alla spalla e non si sa se lo staff medico riuscirà a metterlo in sesto per la delicata gara di sabato contro il Palermo. Stesso discorso per D'Orazio che sta lavorando con il fisioterapista. Per lui, probabilmente, il recupero è più difficile, anche se i medici rossoblu altre volte ci hanno sorpreso con i "miracoli". Braglia, come di consueto sempre pronto alla battuta, pizzicava qui e li i giocatori fuori dal campo. Qualche risata per smorzare un po la tensione della gara di ieri. Un pari arrivato di rapina con giallo finale. Sul campo intanto Perina e Saracco venivano allenati da Fischetti mentre Occhiuzzi con i suoi inseparabili fogli dopo qualche allungo seguiva la partitella a campo ridotto. Sui portieri nessuna novità di rilievo. La prestazione di Cerofolini non è dispiaciuta al tecnico che molto probabilmente lo riposizionerà in porta sabato al "Barbera". Intanto ci giungono le lamentele di quanti hanno dovuto fare la fila prima della partita lamentando un solo varco aperto per curva sud e tribuna B. Situazione che ha portato ad entrare con una mezz'ora di ritardo sugli spalti. Detto questo per domani è prevista una sola seduta e poi la partenza per la Sicilia. Viaggio lungo e così la rifinitura verrà fatta proprio in Trinacria. Cosa ha preparato per sabato il tecnico? Tutto dipende da come i giocatori risponderanno domani. Tre gare in sette giorni non sono un "pasticcino" da mandaregiù facile per nessuno. Il Cosenza è chiamato ad un esame di maturità contro i rosanero. E nello stadio che ha visto le gare dei mondiali ci sarà una nuova gara da affrontare nel migliore dei modi. Il Cosenza fino ad oggi non ha deluso. Magari è in credito con la fortuna. Ma prima o poi quanto tolto dovrebbe tornare. Come si dice, la palla gira. E fino ad oggi il Cosenza la palla la fa girare bene.

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