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      Vittoria amara per il Cosenza che esce dalla Coppa Italia

       

       

      Vittoria amara per il Cosenza che esce dalla Coppa Italia

      14 mar 18 La vittoria più amara quella che oggi il Cosenza ha stabilito contro la Viterbese. Amaro il calice da bere come l’uscita dalla Coppa Italia proprio all’ultima tappa prima della finale. Serviva un miracolo per ribaltare l’ingisuta sconfitta dell’andata macchiata dalla vergognosa prestazione del signor Proietti da Terni. Ribaltare il 3 a 1 non era poi la fine del mondo ma tra il dire e il fare ci stanno di mezzo tanti ma tanti errori sottoposta. Un primo tempo da incorniciare per i Lupi che passano in vantaggio e si mangiano almeno due occasioni clamorose sottoporta. Nella ripresa il calo. Forse aspettato, forse no, ma letale. Letale l’ex Calderini che saluta con una foto su Istargram il suo “amato” San Vito. Lacrime da coccodrillo. Ne avrebbe potuto fare a meno. Ma lui era chiamato a difendere la maglia di quel signor Camilli che per spocchia aveva dichiarato, e l’ha fatto, di non voler venire a Cosenza e di voler vedere la partita in TV. Gli ha fatto eco tutta la squadra che inopinatamente non si presentano in sala stampa per il dopo partita. Tamarri. E meno male che lo sport doveva unire. Ma coon tale presidente non ci si poteva aspettare di meglio. Così i “tamarri” vanno in finale dove li attende l’Alessandria. Il Cosenza doveva mettere a segno due reti per passare il turno ma non doveva prenderne nessuna. E invece Calderini ha trasformato in gol l’univo vero tiro in porta della sua squadra. Jefferson è libero sulla sinistra del Cosenza di mettere un pallone facile facile in area all’unico calciatore che sa tirare in porta veramente, Calderini, che marcato, si fa per dire, da Palmiero, la mette tra palo e portiere. Una mazzata che stende il Cosenza e i quasi tremila spettatori presenti sugli spalti. Pochi per un obiettivo importante come la finale di Coppa Italia di Serie C. Poco dopo Jefferson non ne approfitta e si mangia un gol facile facile. E’ Perez sui titoli di coda, tra la melina dei cascatori ospiti, che si sblocca ad un minuto dal termine. Ci sono altri quattro minuti da giocare ma è tutta una pantomima degli ospiti che si buttano a terra e addirittura uno esce in barella. Che si fa per portare via un risultato. Di positivo c’è che in gol sono andati due attaccanti, Tutino e Perez, che finalmente si sbloccano e fanno ben sperare per questo finale di campionato. E già, lunedì ritorna il campionato con un avversario di tutto rispetto: il Lecce di quel Liverani che è già in “campagna elettorale”. Domenica dopo la gara ha beccato Braglia con una dihirazione fuori luogo e non richiesta, sugli arbitraggi. Come avvelenare il clima prima di una gara importante. Ma tant’è. Il Cosenza, almeno oggi, non ha preso nessun cartellino, segno che il nervosismo delle scorse gare è stato messo da parte. Dicevamo bene, ma davvero, il primo tempo con quattro palle nitide messe sottoposta e un solo gol realizzato. Al contrario del secondo tempo dove la stanchezza si è fatta sentire. Ma la “nuttata” è passata. Ci sono cinque giorni per recuperare e poi l’infrasettimanale, è in linea con tutte le altre squadre. Giocando tutte il livello di stanchezza è spalmato su tutto il girone. Tra le note positive, ed in questo siamo in linea con Braglia, il bel Cosenza visto nel primo tempo col nuovo modulo molto più aggressivo. Un segnale positivo che fa ben sperare per la gara contro il Lecce. Così come la bella prestazione di Boniotti che si propone pari pari per una maglia da titolare sull’esterno destro. Nel finale c’è gloria anche per Braglia jr. Una mossa che ha fatto storcere il muso a tanti ma che vista la lingua di fuori di molti era a due minuti al termine, il premio ad un giovanotto che lavora tanto in settimana. Poi invece è arrivato il gol di Perez che ha rimesso in gioco il Cosenza ma l’autobus parcheggiato da Sottili davanti la sua area non si è spostato di un millimetro, anzi, ha sgonfiato le gomme buttandosi a terra. Questa è. Continua il campionato e bisogna riprendere a scalare la classifica. A cominciare da lunedì.

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