La Vibonese doveva giocare in C, lo dice la Corte D'Appello. Caffo chiede indennizzo

29 mag 18 La Corte d’Appello Federale ha accolto il ricorso della Vibonese disponendo l'ultimo posto e la retrocessione del Messina nello scorso campionato di Lega Pro (2016/17). Per la seconda volta. Avvenne anche lo scorso 24 agosto ma la sentenza non venne mai applicata per l'opposizione della Figc e della Lega Pro. Ora la Vibonese farà ulteriore ricorso per l'indennizzo visto che avrebbe dovuto partecipare alla serie C di quest'anno. I rossoblu, però, hanno partecipato alla serie D, vincendola, ed ora chiedono il conto. "Abbiamo perso un anno che - ha dichiarato il l presidente Pippo Caffo – per noi poteva essere importante e nuovamente la Caf ha stabilito la fondatezza del nostro ricorso. Precisi segnali in tal senso erano arrivati anche dal Tar del Lazio. Abbiamo passato mesi a registrare silenzi, dinieghi, rifiuti e ricorsi che non avevano motivo di esistere. Sono contentissimo. L’avevo detto che saremmo andati avanti fino in fondo e così è stato. Giustizia è fatta. E adesso? Faremo quel che c’è da fare nelle sedi competenti".

La Corte Federeale ha dato ragine al ricorso della Vibonese "avverso la declaratoria di infondatezza e inammissibilità del ricorso proposto ex artt. 30 e 32 C.G.S. CONI, nei confronti della Società ACR Messina (Delibera del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare - Com. Uff. n. 51/TFN del 22.3.2018)". Lo stesso è stato "accolto, annullando la decisione impugnata, e, per l’effetto, è stato disposto il posizionamento della società ACR Messina all’ultimo posto in classifica del campionato di Lega Pro, girone C, nella stagione sportiva 2016/2017".