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      Nel derby dei calci le reti rimangono inviolate tra Cosenza e Catanzaro

       

       

      Nel derby dei calci le reti rimangono inviolate tra Cosenza e Catanzaro

      08 apr 18 Non riesce al Cosenza di sfondare la barricata alzata da Pancaro per portare via un punto salvezza dal Marulla. I giallorossi arrivano e si chiudono in un 5-4-1 con Infantino lasciato solo a sfriculiare Pascali e compagni per tutto il primo tempo. Più che di calcio si commentano i calici nella prima metà gara. Il Cosenza che prova a trovare gli spazi e il Catanzaro che puntualmente chiude tutti i varchi. E’ successo con la Reggina, con il Siracusa, con l’Akragas. In casa il Cosenza non riesce a reagire contro le squadre rinunciatarie che innalzano barriere pur di non fra giocare gli avversari. Su 45 minuti se ne giocano più o meno 15.Una non partita che l’undici di Braglia, nonostante l’impegno, soffre maledettamente. B raglia si presenta con il collaudassimo 3-5-1-1 con Mungo a supporto di Perez. Dall’altra parte Pancaro si schiera a specchio con Maita a supporto di Infantino. Sulle fasce sono subito sportellate tra Corsi e Zanini e ttra D’Orazio e Sabato prima, poi con Riggio. Pancaro decide per il non gioco e invece di costruire qualcosa di buono blocca sul nascere l’iniziativa rossoblu. Addirittura anche Bruccini viene ingabbiato e Palmiero deve fare straordinari per giocare i palloni visto il pressing costante a cui viene sottoposto. Con questo scenario Braglia si sbraccia ma Perez non sembra essere l’attaccante promesso. Irritano le sue scivolate. “Ci sto lavorando” dirà poi a fine gara il tecnico toscano a proposito all’attaccante che anche oggi ha deluso le aspettative. Sotto accusa anche oggi rimane la fase offensiva cel Cosenza che, lo ripetiamo, con le squadre a linea “Maginot” non ha una soluzione valida per andare a rete. Dopo la noia del primo tempo nella ripresa il tecnico prova a vicnerla sacrificando prima Palmiero per Tutino, modellando un 3-4-1-2 con Mungo dietro Perez e Tutino, poi togliendo Mungo e Perez per un 3-4-3 con Baclet e Okereke ad affiancare Tutino. E’ il modulo preferito di Braglia. Il volto della gara cambia, Okereke da la profondità necessaria ma spreca anche lui, per la sua giovane età, due occasioni ghiotte. Baclet non è da meno e sulla sua percussione c’è spazio per Calamai che però non trova il pertugio. Finisce con i fischi del pubblico per un’altro pareggio casalingo di una squadra che vince fuori ma che dal 21 gennaio, gara col Matera, non riesce a vincere in casa. Oggi non c’erano scusanti ne di terreno ne di altro. Braglia dovrà rivedere i suoi piani perché nelle prossime 4 gare due sono in casa. Una contro il Rende e l’altra contro il Trapani. Nel frattempo si prepara uno scontro play off contro la Sicula Leonzio domenica prossima. Sperando che nel cercare la medicina, il paziente …

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