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      Il Crotone chiede il rinvio in A di prime 2 gare Chievo intanto deferito

       

       

      Il Crotone chiede il rinvio in A di prime 2 gare Chievo intanto deferito

      03 ago 18 Rinviare le prime due gare del Chievo nel campionato di Serie A e la prima del Crotone in Serie B "per consentire alla Giustizia sportiva di pronunciarsi sul caso della plusvalenze della formazione veneta". É la richiesta che il Crotone calcio ha inoltrato, tramite gli avvocati Elio Manica e Giancarlo Pittelli, alla Figc in seguito al rigetto della richiesta della stessa società, deciso ieri dalla stessa Federazione, di rinviare l'inizio dei campionati. La nuova richiesta del Crotone è legata "a motivi di opportunità in relazione al fatto che i due gradi di giudizio della giustizia sportiva porterebbero ad una pronuncia dei giudici in tempi incompatibili con l'inizio del campionato di serie A. Il tutto - scrivono gli avvocati Manica e Pittelli - al fine di un effettivo ripristino della legalità violata in danno del Crotone e per scongiurare l'irrimediabile danno cagionato alla società dalla conduzione del procedimento sportivo". I due legali del Crotone sottolineano, in particolare, "l'evidente frustrazione del significato e degli effetti della sanzione certa che sarà irrogata nei confronti della società deferita e della possibilità per questa di partecipare al campionato della massima serie in maniera illegittima per la quarta volta". Il Crotone ribadisce anche la richiesta di "deroga alla clausola compromissoria per potersi rivolgere dopo le decisioni della giustizia sportiva anche alla giustizia ordinaria ai fini del risarcimento dei danni subiti".

      Deferito il Chievo e Campedelli. Il procuratore della Figc ed il procuratore federale aggiunto hanno deferito al Tribunale federale nazionale - Sezione Disciplinare, il Chievo, il suo presidente Luca Campedelli ed i dirigenti Piero e Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli, Antonio Cordioli in merito alla vicenda delle plusvalenze fittizie. Il 25 luglio scorso il Tribunale nazionale della Federcalcio aveva dichiarato l'improcedibilità 'per vizio di forma' nei confronti del Chievo per la mancata audizione (che lo stesso Campedelli aveva richiesto) e aveva restituito gli atti alla Procura federale, che ha istruito un nuovo procedimento. Campedelli doveva essere ascoltato nei giorni scorsi ma il dirigente veneto ha mandato certificato medico per giustificare la sua assenza alla audizione.

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