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      Cosenza al bivio, quattro ceffoni dal Siracusa cancellano il progetto Fontana

       

       

      Cosenza al bivio, quattro ceffoni dal Siracusa cancellano il progetto Fontana

      24 set 17 Sembra la fine di un progetto. E forse lo è. Lasciando da parte la passione e le speranze, condite si da belle idee ma poco produttive, i numeri disegnano un quadro impietoso della situazione del Cosenza dopo la brutta sconfitta di Siracusa. Due soli punti dopo cinque gare di campionato. Dieci gol subiti che fanno una media di due gol presi a partita e solo quattro realizzati, di cui due nell’ultima gara. Un disastro. Non c’è pazienza che tenga. La squadra non va bene e l’assetto tattico non funziona. A dirlo non siamo noi ma la classifica. Un punto in casa ed un punto fuori casa oltre all’eliminazione dalla Coppa Italia. Bilancio drastico e insufficiente. Al di la dei gol subiti il gioco non è produttivo. Sullo sfondo mugugni dello spogliatoio e malcontenti. Prestazioni dei singoli che, nonostante la preparazione, sono molto al di sotto del loro standard. Insomma il progetto Fontana non funziona. A Siracusa, intanto, viene fuori un’altra verità ai più sconosciuta. A fine partita Sandomenico intervistato confessa candidamente di essere stato messo da parte a Castellammare di Stabia proprio da Fontana e aggiunge “Il calcio è come una ruota che gira”. Proprio lui con i suoi due gol condanna il Cosenza ad una sconfitta incredibile. Una vendetta insomma. E la paura è quella che serpeggia. Partiti con due gol in avanti il Cosenza per venti minuti fa vedere di essere padrone del campo. Primo gol fortuito ma arrivato con la perseveranza di Bruccini che ruba palla alla difesa che pasticcia davanti la porta, secondo gol capolavoro di Caccavallo che pesca Mungo in ottima posizione e porta a due le reti dopo appena 13 minuti di gara. Finita qui? Macchè. Da fuori l’anziano sudamericano ex Cosenza in serie D, Spinelli, gonfia le speranze di casa prendendo una traversa con un tiro dai trenta metri. Il Cosenza replica subito con Bruccini che in mischia non riesce a mettere dentro il pallone del 3 a 0. Come dire: quando premiamo ci siamo. Siamo al ventesimo. A questo punto sembra spegnersi la luce. Come se il Cosenza avesse dato lezione di calcio e si mettesse alla finestra. Prima Magnani di testa fa le prove sul palo sinistro di Perina poi un’altro ex rossoblu, Lele Catania, si beve prima Idda a centrocampo, in netto ritardo, e poi come il miglior Statella si porta quasi sul fondo per un cross, di sinistro, lui che è destro , pennellato per la testa di Grillo che, solissimo, la mette in porta sul palo di Perina. Esplode il De Simone. Neanche tre minuti e Pascali sulla linea di testa salva un gol a Perina battuto cadendo, tra l’altro, malamente e sbattendo la testa al palo. Alla mezzora la prima mossa che fa perdere mordente ai lupi. Mendicino, che fino a quel momento teneva alta la squadra, si fa male e zoppica vistosamente. Entra al suo posto Baclet. Scelta obbligata. C’è il tempo per provare un tiro da fuori con Palmiero e poi ancora Catania sale in cattedra. Come un ragazzino buca la difesa e solo in area trafigge Perina con una botta centrale. Due a due in soli 36 minuti. Si cambia campo e qui avviene un’altra mossa, a nostro avviso, non proprio azzeccata. Palmiero, che fino a quel momento era tra i migliori dei suoi deve lasciare posto a Loviso. Mossa programmata. Il centrocampista fa il suo anche se la velocità non è il suo forte. Dopo 4 minuti Baclet ha il pallone del nuovo vantaggio. Solo davanti al portiere di testa la prende male e invece di schiacciare in porta la spizzica alta sopra la traversa. Mister Bianco sente puzza di bruciato e notando i corridoi sulla sinistra del Cosenza mette l’uomo che potrebbe fare la differenza. Fuori Grillo, dentro Sandomenico. La mossa che gli farà vincere la partita. In campo scoppia qualche scintilla. Spinelli e Loviso si beccano il giallo dopo scambi di cortesie. Ma intanto Sandomenco scalda il piede su punizione mandando fuori di poco al 16’ della ripresa. Fontana a questo punto della gara da una mossa agli avversari. Toglie Caccavallo, vera spina nel fianco degli aretusei, e mete Pinna. Un attaccante per un terzino? Coprirsi? Bho. Non sembra. Arriva così il primo gol di Sandomenico con una palla persa a centrocampo el la difesa che invece di spazzare fa rimpallare la palla proprio nei piedi di Sandomenico. L’esterno non crede ai suoi occhi, se ne va, e piazza una botta sul palo lontano di Perina. La palla carambola da palo in palo e poi s’insacca. Incredibile. Dallo 0-2 al 3 a 2. Siamo al minuto 72. Ci sono quasi venti minuti per reagire. L’unica nota per il Lupi è una punizione dai trenta metri di Loviso che la mette sul palo esterno della porta del Siracusa dove non arriva nessun giocatore del Cosenza. ri-incredibile. La palla esce fuori mogia mogia senza che nessuno la toccasse. Dopo un minuto Baclet, ancora lui, ha l’occasione per pareggiare ma incredibilmente la palla viene salvata sulla linea. I cambi che seguono sono solo di confusione, fuori Bruccini e Pascali, due che hanno spaccato la partita, dentro Statella e Liguori, con il risultato che Sandomenico, nel secondo minuto di recupero, da una classica azione sulla fascia sinistra del Cosenza, quella del grande buco, arriva un pallone al centro dell’area e l'ex Juve Stabia la mette dentro. Quattro a due e stadio "De Simone" in festa. Cosenza messo giù dalla neopromossa Siracusa, che ringrazia. La barca Cosenza affonda senza remissioni di peccati. Troppo pochi, anche se belli, 20 minuti di gioco. Ma poi nient’altro. Classifica inguaiata e voci che escono dalla società che parlano di tre gare di riflessione. Altro che aspettare, qua si corre il rischio di perdere il malato. Significa che, come ventilato, se si aspettano altre tre gare nessun altro allenatore vorrà venire al capezzale di un moribondo inguaiato in classifica. Una situazione incredibile che ha troppi punti oscuri. Fontana avrà si grandi idee ma, da come sembra, non ha una buona gestione dello spogliatoio. Arriva il Catania. In questa situazione sarebbe da folli concedere tre punti (che poi sarebbero sei, tre in meno a te tre in più a loro) proprio alla squadra che, sulla carta, dovrebbe essere la diretta concorrente per la lotta al vertice. Ma sarà poi così?

      --- Siracusa-Cosenza 4-2 (cronaca gara)

      --- Serie C/C 5a, risultati, classifica, prossima

      Mirko Bruccini

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      Mirko Bruccini Mirko Bruccini

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      Il gol

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