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    Il Cosenza non punge e lascia i tre punti all'ex Rigoli

    L'occasione di Vutov

     

    Il Cosenza non punge e lascia i tre punti all'ex Rigoli

    31 gen 16 Polveri bagnate così come il campo inzuppato d'acqua dove è impossibile giocare al calcio. Il Cosenza, squadra tecnica e performante, scivola così in una sconfitta venuta fuori dall'unico tiro in porta della formazione agrigentina. L'ex Rigoli lascia fare al Cosenza ed imposta la sua gara aspettando l'occasione, l'errore, che puntualmente arriva su di uno scivolone di tutta la difesa. Campi del genere puniscono oltre modo squadre tecniche come il Cosenza. Terreno gibboso e pieno di zone senza erba che si trasforma in campo di pattinaggio. Fino a qui le attenuanti. Dall'altra parte bisogna evidenziare le colpe di un attacco che costruendo molto non punge affatto. E' vero che il portiere di casa, il bravo Vono, il migliore dei suoi, ha parato di tutto. Ma è anche vero che il Cosenza ha dovuto fare i conti con assenze pesanti. Non si può concedere a nesun avversario assenze come quelle di Statella, Caccetta, La Mantia, Criaco e Pinna. Non sono scusanti. Purtroppo. E' la realtà di questa gara. E fa rabbia ancor di più il fatto che l'occasione sarebbe stata proprizia per puntare decisamente al vertice della classifica. Roselli era pensieroso prima della gara. A ragione. Ma più di questo non si può fare. Con Cavallaro e Ciancio a mezzo servizio, il palermitano non ha autonomia per tutta la gara, il difensore gioca con un'infiltarzione per la botta all'alluce, i Lupi pagano caro l'aver giocato tre gare in otto giorni. Gare tirate che alla fine pesano sulla condizione. Perchè se nel primo tempo si sarebbe potuto riempir la porta avversaria di gol nella seconda frazione di gioco gli uomini di Roselli si spengono man mano che il tempo passa. La panchina corta vuol dire questo. Quattro baby seduti di fianco a De Angelis sono la dimensione del Cosenza di oggi. Nessuna polemica per carità. L'organico è questo e i fatti stanno dando ragione al DS Meluso visto che due della linea verde stanno meritando i galloni da prima squadra. Fiordilino e Vutov però hanno qualità che in campi del genere si perdono e dove serve esperienza, la tecnica e la buona volontà non bastano. Una sconfitta che non è niente di irreparabile, parliamoci chiaro. Grazie al pari delle prime quattro in buona sostanza i Lupi perdono solo un punto rimanendo saldamente ancorati al trenino dei play off. Non serve fare polemiche o declamare accuse ingiuste a chicchessia. Serve tenere insieme l'ambiente perchè già da subito, con due gare consecutive in casa, cè la possibilità di scalare di nuovo la classifica. Però serve la comunione d'intenti. L'unione di tutte le forze. I musi lunghi vanno bene fino a domenica sera. Ci stanno. Ma da luendì bisogna riprendere a lavorare con impegno. Non tutti i campi sono come quello di Agrigento. Non tutte le squadre vincono con l'unico tiro in porta della partita. Ora ci sono due settimane di passione. Due gare che possono dare il la, la seconda è la più attesa dell'anno, a qualcosa di importante. Ma per farlo serve l'aiuto di tutti. Chiudiamo ricordando, e lo meritano, l'accoglienza e la gentilezza ricevuta dalla società agrigentina. Un'ospitalità gradita così come le parole dell'ex tecnico rossoblu, Pino Rigoli, che a fine gara, quasi con il groppone in gola, non dimentica la bella avventura vissuta al San Vito-Marulla "Si chiama così adesso vero?". Signori si nasce ma Signori lo si rimane sempre quando lo si è per davvero. Complimenti Mister. Ad maiora.

    AKRAGAS-COSENZA 1-0
    Rete: 48' Zibert

    AKRAGAS (4-3-3): Vono; Grea, Muscat, Thiago Cazè (90′ Candiano), Capuano; Zibert, Dyulgerov, Vicente; Madonia (80′ Aloi), Di Piazza (68′ Cristaldi), Salandria. A disp.: Maurantonio, Fiore, Di Grazia, Mauri, Leonetti, Lo Monaco. All.: Rigoli
    COSENZA (4-4-2): Perina; Corsi, Tedeschi, Blondett, Ciancio (59′ Raimondi); Guerriera (87′ Di Somma), Arrigoni, Fiordilino, Cavallaro; Vutov, Arrighini. A disp.: Saracco, Novello, Bilotta, Minardi. All.: De Angelis (sostituisce lo squalificato Roselli)
    ARBITRO: Giovani di Grosseto
    Spettatori circa 2500 con una sessantina di sostenitori rossoblu.
    Ammonito: Dyulgerov
    Angoli: 4-4 (4-3)
    Recupero: 2′ pt – 5+1′ st

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    Mister Roselli Mister bRaglia

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