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Sport
Il calcio nel caos

 

Continuano le difese: Il Milan contrattacca e la Lazio si proclama innocente.

06/07 Nel maxiprocesso al calcio celebrato allo stadio Olimpico la palla passa alla difesa del club rossonero: dopo l'ammissione della Juventus arrivata a sorpresa ieri sera con conseguente tentativo di patteggiamento, il pool di legali che si sono divisi le difese di Adriano Galliani, Leonardo Meani, l'addetto agli arbitri del club di via Turati che compare nelle telefonate intercettate, e lo stesso Milan, respinge al mittente ogni addebito. Una posizione che si pone in netto contrasto con quella tenuta dalla società bianconera, e che è uniforme nel dire che l'accusa formulata dal procuratore federale (stop di due anni per Galliani, 5 per Meani con proposta di radiazione e retrocessione in B con 3 punti di penalizzazione della squadra) si fonda su un fatto insussistente. Si parte intanto nel circoscrivere il ruolo di Meani, ridotto a quello di "un precario", che come tale se avesse avuto la capacità di "raccomandare il Milan agli assistenti" se ne sarebbe vantato con la dirigenza rossonera. Con enfasi retorica è l'avvocato di Galliani, Marco De Luca, che sferra l'attacco e celebra il Milan. 'Nel Dna del Milan c'é il rispetto delle regole, non altro" dice il legale. La difesa a 360 gradi del Milan passa anche per quella del suo dirigente: "Due anni di inibizione per 1'45" di telefonata - dice l'avvocato - in cui peraltro non ha avallato la condotta di Meani. Insomma quell'avallo non sussiste". Il pathos però è riservato tutto alla difesa accalorata del Milan stesso. "La Juventus ha detto di essere una società cambiata - dice De Luca - noi no, siamo gli stessi di ieri e anche di domani, sicuri della nostra innocenza. Siamo quelli che a questa federazione abbiamo portato i trofei più numerosi. E siamo orgoglioso di essere il Milan". Solo una frase dall'avvocato storico del club, Leonardo Cantamessa: "Resta lo stupore per una sanzione che non ha riscontro nei fatti". La mattinata è stata dedicata, oltre alla difesa di Meani e del Milan, a quella di altri in qualche modo legati alla posizione dei rossoneri. L'ex designatore dei guardalinee, Gennaro Mazzei, che compare nelle telefonate con Meani: per lui il legale, Giuseppe Fonisto, ha chiesto il proscioglimento da ogni addebito perché il fatto non sussiste, in considerazione del fatto che lo stesso Mazzei "aveva solo un ruolo tecnico". Sulla stessa linea le difese dei due assistenti deferiti, Claudio Puglisi e Fabrizio Babini (anche loro intercettati con Meani): la richiesta è stata del proscioglimento con formula piena. Articolata la difesa di Franco Carraro: il professor Giovanni Verde ha sostanzialmente insistito su un unico punto. E cioé che gli interventi di Carraro emersi nelle telefonate finite sotto inchiesta erano quelli di un presidente della Figc atti a "difendere l'istituzione". Carraro "era vigilante del corretto andamento delle cose". A propria discolpa l'avvocato porta la telefonata con Paolo Bergamo: "Una testimonianza contro che invece è la prova del suo rigore, perché Carraro pretende da Bergamo un resoconto perché non è soddisfatto degli arbitraggi e minaccia di far cessare, come poi avverrà, l'attività dello stesso designatore". "E' stata montata un'incolpazione che non meritava di essere coltivata. A lui interessa affermare la sua correttezza di uomo di sport. Per cui richiedo il suo proscioglimento", ha concluso Verde. Prima del via dell'udienza la Lazio aveva annunciato battaglia: in netto contrasto con la posizione dei bianconeri, il club di Lotito ha già detto che non ammetterà nulla e che si batterà per l'assoluzione piena.

Il Milan scarica Meani e la Fiorentina decide di non parlare

06/07 Si concludera' domani il dibattimento davanti alla Caf nel giudizio di primo grado del maxi-processo sul calcio. Mancano le ultime sette arringhe difensive (tra cui quelle di Moggi, della Lazio, dell'ex vicepresidente federale Mazzini e dell'arbitro De Santis) prima che la Commissione presieduta da Cesare Ruperto si ritiri in camera di consiglio per preparare la sentenza che dovrebbe essere resa pubblica lunedi' o martedi'. Oggi e' stato il turno del Milan difendersi dall'accusa d'illecito sportivo per responsabilita' oggettiva. Il procuratore Palazzi ha chiesto la retrocessione in B con 3 punti di penalita', ma i difensori rossoneri hanno sottolineato il ruolo marginale del dirigente addetto agli arbitri Leonardo Meani, soltanto un "precario" nella macchina societaria del Milan. "Non avendo una situazione stabile - spiega l'avvocato Maco De Luca, difensore dell'amministratore delegato Galliani - sarebbe stato interesse di Meani vantarsi con Galliani di aver ottenuto la designazione di Puglisi per Milan-Chievo, ma non lo fa perche' quel risultato non l'ha mai ottenuto. Non e' costume ne' di Meani ne' del Milan muoversi per ottenere guardalinee". E lo stesso Galliani "non puo' essere incolpato per la violazione dell'articolo 1 perche' non ha avallato la presunta condotta sleale di Meani". Ci ha pensato poi il legale di Meani, Edda Gandossi, a liquidare le conversazioni del suo assistito con il vice commissario Can Mazzei ed i guardalinee Babini e Puglisi, come "elefonate tra amici, con un linguaggio da spogliatoio, da caserma". La difesa dell'ex presidente federale Franco Carraro ha parlato di "assenza del dolo specifico". "Carraro non era l'amico privato di Lotito - ha detto l'avvocato Giovanni Verde - ha solo svolto la sua funzione istituzionale". La telefonata del 1 febbraio 2005 (prima di Lazio-Brescia) con il designatore Bergamo, a cui Carraro avrebbe chiesto un intervento a favore della Lazio, rientra secondo Verde nei compiti del presidente della Figc, che "ai sensi dello Statuto aveva responsabilita' diretta sul buon andamento degli arbitraggi". La Fiorentina ha rinunciato all'arringa difensiva presentando solo delle note d'udienza. Quindi, c'e' stato l'affondo dell'avvocato Giorgio Merlone, legale dell'ex designatore Pairetto, che ha attaccato la versione resa da Manfredi Martino (ex segretario della Can) che aveva parlato di sorteggi arbitrali truccati: "E' un'illazione gratuita e indimostrabile. Era il giornalista ad estrarre la palla gialla relativa all'arbitro, il designatore doveva essere un fenomeno per capire quale palla gialla stava per esser estratta ed in un nanosecondo afferrare la palla verde o rossa della partita". E le cene di Lanese con Moggi? "Non dobbiamo scandalizzarci - ha affermato il legale dell'ex presidente dell'Aia, Giuseppe Arrico' - perche' Lanese partecipava a quegli incontri nell'interesse dell'Associazione arbitrale. Il ruolo del presidente e' politico e in quella fase si giocava un momento fondamentale della vita dell'Aia". Agguerriti i legali della Lazio che oggi hanno sostenuto l'arringa in difesa del presidente Lotito. L'avvocato Gianmichele Gentile ha puntato il dito contro la deposizione di Cosimo Maria Ferri in merito a Chievo-Lazio, una delle presunte gare combinate. Quanto ai "favoritismi" di Carraro, Gentile ricorda che "Lotito non conosceva nemmeno il numero del suo cellulare e quindi mancava un'intimita' tale da far nascere un rapporto illecito".

Folena “Ridicolo parlare di processo sommario”

06/07 ''Mi pare che vi sia uno strano clima a proposito del processo sportivo dell'Olimpico''. E' l'opinione di Pietro Folena, deputato del Prc e presidente della commissione Cultura della Camera. Folena, che ha promosso in commissione un'indagine conoscitiva su 'calciopoli', prende le distanze da quanti in questi giorni hanno parlato di un processo troppo veloce e sommario in riferimento al procedimento davanti alla Caf: ''In generale la giustizia ha bisogno che la politica non interferisca. Nel caso specifico occorre rispettare l'autonomia degli organi giurisdizionali del calcio - sottolinea Folena - e non porsi davanti a questo processo come se fosse un procedimento penale. Qui nessuno va in galera, le garanzie ci sono anche se sono differenti da quelle di un processo penale''. ''Ne' si puo' invocare l'impegno della Nazionale - osserva Folena - Anzi, proprio le prestazioni degli Azzurri dimostrano come esista un calcio davvero agonistico in grado di rappresentare un Paese che si aspetta giustizia e rigore dal processo in corso. La Nazionale sta riscattando la nostra immagine all'estero mentre un'amnistia sarebbe la solita soluzione 'all'italiana' che provocherebbe l'indignazione di tutto il calcio internazionale''. ''Sarebbe distruttivo per l'immagine dell'Italia e del suo calcio se la giustizia sportiva fosse meno ferma con qualcuno - prosegue Folena - se si facesse condizionare dalla 'opportunita' politica', dalle pressioni esterne. Migliaia di calciatori e centinaia di team rendono il nostro calcio uno sport popolare nel quale milioni di italiani si identificano. A questi tifosi e alle migliaia di tesserati e' dovuta una risposta su quanto accaduto''. ''La questione dei tempi - sottolinea Folena - e' a mio parere del tutto fuori luogo. Il commissario Rossi e' riuscito ad avere una proroga dalla Uefa ai fini della partecipazione dei club italiani alle coppe europee, per avere il tempo di celebrare il processo. Ma non si puo' perdere altro tempo, perche' le scadenze incombono e serve fare chiarezza subito. Altrimenti le squadre italiane rischiano di rimanere fuori dalle competizioni internazionali o addirittura rischia di non celebrarsi il campionato, facendo cosi' pagare a tanti le responsabilita' di pochi. Sarebbe una vergogna difficilmente sopportabile. Del resto ci si lamenta della lentezza della giustizia e del lassismo, poi quando dei magistrati sono rapidi si parla di processi sommari. E' ridicolo''. ''Quello che serve ora - conclude Folena - e' lasciare ai giudici della Caf la possibilita' di giudicare serenamente e rapidamente. Prima sara' fatta giustizia, prima potremo metterci alle spalle questa pessima pagina dello sport. Alla politica spetta solo fare buone leggi che impediscano il ripetersi di quanto accaduto, affrontando i nodi dei diritti televisivi, della quotazione delle societa' e dei procuratori dei calciatori, cosa che la commissione cultura ha in animo di fare sulla base dell'indagine che e' stata appena avviata''.

Il legale di Carraro “Ha difeso le istituzioni, va prosciolto”

Ogni intervento fatto da Franco Carraro è stato messo in atto "per difendere l'istituzione e non certo per andare contro di lei". E dunque "va prosciolto" da ogni addebito. Lo chiede l'avvocato Giovanni Verde, legale dell'ex presidente della Federcalcio nel processo a Calciopoli. Secondo Verde manca "l'intenzione, il dolo specifico" che configuri l'illecito sportivo dell'ex numero uno della Figc. "I suoi interventi - dice Verde alla Caf - sono istituzionali, compatibili con il suo ruolo di presidente della Figc. Un'attività con cui si voleva evitare l'ingiustizia sportiva, non certo provocarla". Il legale ha poi sostenuto che attorno a Carraro "si è montata un' incolpazione che non meritava di essere coltivata" e per questo l'auspico è che vi sia un "giudizio attento e scrupolo per la ricerca della verità processuale". Quel che interessa a Carraro, ha concluso, è soprattutto che "sia affermata la sua correttezza di uomo di sport".

Il Legale di Messina “pieno proscioglimento”. Siparietto di Ruperto

06/07 Il pieno proscioglimento "per ridare dignità a due atleti di spessore internazionale". Questa la richiesta del legale dell'arbitro Domenico Messina, l'avvocato Antonio Cirillo che davanti alla Caf ha rappresentato anche l'altro direttore di gara, Pasquale Rodomonti. "C'é la totale estraneità ai fatti " ha ribadito l'avvocato. E l'inizio della breve arringa del difensore napoletano è stata l'occasione di un siparietto con il presidente Cesare Ruperto. "Con il professore non abbiamo la stessa stoffa culturale" ha detto Cirillo professando umiltà nel prendere la parola dopo l'avvocato di Franco Carraro, il professor Giovanni Verde. Immediata la replica di Ruperto: "Ma noi ci adattiamo a tutti e senza nemmeno il sorbetto... Sa quando si passa dalla carne al pesce c'é bisogno del sorbetto".

Il Legale di Pairetto si scaglia contro l’ex segretario della CAN

06/07 "Non c'é stata alcuna alterazione del sorteggio". L'avvocato di Pierluigi Pairetto, Giorgio Merlone, ha puntato su questo elemento la difesa dell'ex designatore nel maxiprocesso del calcio. In particolare il legale piemontese si scaglia contro la testimonianza di Manfredi Martino, l'ex segretario della Can ascoltato dai Carabinieri e dall'ufficio indagini di Borrelli, che aveva gettato dei sospetti su griglie, palline e sospetti. "Non è serio dare credibilità a un personaggio così - dice l'avvocato Merlone - e noi siamo qui come delinquenti. Martino non ha alcun elemento per dimostrare ciò che sta dicendo. In sostanza abbiamo dato credito alla ricostruzione di questo poveretto e io mi dispero quando ho l'impressione di non riuscire a dimostrare ciò che invece è pacifico. Il procuratore forse con una bacchetta magica ha trasformato un mero sospetto come scritto nella relazione di Borrelli in certezza". Merlone tira in ballo anche il procuratore di Torino, Umberto Maddalena, che avrebbe "fatto la Tac al sorteggio" nella prima inchiesta fatta nel capoluogo piemontese che finì con l'archiviazione.

Il legale di Lanese: “deve essere prosciolto”

"Tullio Lanese deve essere prosciolto". Si ripete il coro unanime dei difensori di tutti gli incolpati del processo in corso all'Olimpico: anche l'avvocato dell'ex presidente dell'Aia, l'avvocato Giuseppe Aricò, ha chiesto per il suo assistito il proscioglimento dall'accusa di illecito sportivo. "Magari si può pensare all'articolo 1 (quello della slealtà sportiva ndr), ma non sarà una nostra richiesta". Quanto alle cene con Pairetto e Bergamo a cui prendeva parte anche Moggi, Lanese partecipava in quanto presidente dell'associazione italiana arbitri. La difesa ha poi fatto leva sull'operato di Lanese nel corso della sua gestione dell'associazione: in particolare il fatto che l'Aia è diventata la sesta componente federale, con diritto di voto nell'assemblea elettiva della Figc. "Lanese è stato un buon presidente dell'Aia - ha detto l'avvocato Aricò - eletto con il 92% dei voti. Lanese ha portato l'Aia a un risultato storico di cui tutti gli altri beneficeranno". La difesa di Lanese ha anche fatto capire che se ci sarà atto di condanna, farà ricorso.

La Fiorentina tace e presenta delle memorie difensive

Brevissima arringa della difesa della Fiorentina per chiedere la "piena assoluzione" della società viola. L'avvocato Giuseppe Morbidelli ha parlato per pochi istanti a nome di tutti i dirigenti viola coinvolti - dunque non solo per la società ma anche per i fratelli Della Valle e Mencucci - e ha consegnato alla Caf delle note d'udienza, riservandosi poi la possibilità di replicare se dovessero emergere nuovi elementi nel corso del dibattimento. "Confermiamo - ha concluso Morbidelli - le nostre conclusioni di piena assoluzione di tutti i nostri assistiti".

Pessotto stabile. Al suo capezzale arriva Boniperti. I medici “Tappe normali del decorso”

06/07 Prosegue la degenza di Gianluca Pessotto all'ospedale "Le Molinette" di Torino. Le condizioni dell'ex calciatore bianconero, attualmente team manager della Juve, sono sostanzialmente invariate rispetto a ieri. Prosegue la ventilazione assistita e questa mattina e' stata eseguita la tracheostomia. A causa della persistenza della pneumotorace destro e' stato inserito un secondo tubo di drenaggio, persistono segni di sofferenza epatica ed una modesta ipertermia intermittente. Pessotto e' sonnolento anche per effetto dei farmaci ma risvegliabile e cosciente. La prognosi rimane riservata. "Non sente dolori - hanno dichiarato i sanitari dell'ospedale "Le Molinette" di Torino - e l'unica cosa che gli possiamo chidere al momento. Il decorso e' quello di un traumatizzato normale, se si espandera' il pneumotorace il processo di svezzamento dalla maccina che lo aiuta a respirare non dovrebbe essere lungo". Ancora cauto ottimismo, quindi, da parte dei medici. Intanto, anche nella giornata di oggi, "Pesso" ha ricevuto visite. Questa mattina il Presidente Onorario della Juventus, Giampiero Boniperti, si e' reato all'ospedale "Le Molinette" ed ha raggiunto la stanza occupata dall'ex giocatore. Boniperti, che nei giorni scorso ha spento 78 candeline, al termine della visita ha dichiarato: "Ho visto bene Gianluca, spero innanzitutto che si riprenda e che lo faccia bene. Ormai il peggio sembra passato, lo aspettiamo tutti con grande gioia". Ha raggiunto il nosocomio torinese anche l'ex "bandiera" della Juventus, Beppe Furino. Al fianco di Pessotto c'e' sempre la moglie Reana ed alcuni parenti. Domani le condizioni mediche di Gianluca saranno ancora valutate con attenzione dallo staff medico dell'ospedale torinese. Pessotto ha voglia di recuperare in fretta e domenica prossima, giorno della finale dell'Italia al Mondiale contro la Francia, spera di vedere all'opera i suoi ex compagni d'azzurro e bianconero. E in caso di vittoria la dedica del gruppo di Lippi sarebbe proprio per "Pesso".
Sono stabili le condizioni di Gianluca Pessotto. I dati clinici inducono all'ottimismo, ma la sua partita con la vita non e' ancora finita e la prognosi rimane riservata. A dirlo sono i medici che lo stanno seguendo all'ospedale Molinette di Torino. L'ex calciatore non sara' estubato a breve e prosegue la ventilazione assistita. ''Sono normali le tappe del suo decorso'', ha detto Pierpaolo Donadio, il primario di Rianimazione. Il bollettino medico del pomeriggio parla di condizioni invariate rispetto a ieri. Stamattina e' stata eseguita la tracheostomia. Si tratta - ha spiegato Pierpaolo Donadio - di un metodo ''che permette di andare avanti con la ventilazione assistita per un tempo indefinito''. Per consentire l'operazione, e' stata aumentata la somministrazione di sedativi. Pessotto e' comunque cosciente e reagisce quando viene stimolato. Permangono i segni di sofferenza epatica e la febbre a intermittenza.

 

Servizi precedenti

05/07 Ruperto tiene tutti a posto: “Ora veniamo al sodo”. E’ il turno delle difese: La Juve chiede esplicitamente la B. Lotito e Della Valle no. Ministro Melandri “Nessun complotto politico. I successi non cancellano scandali”. Rossi “La giustizia farà il suo corso”. Da Carraro a Lotito le difese danno il meglio di se. Pessotto vuol vedere la finale. Conte gli porta la notizia. Condizioni stazionarie.

04/07 Richieste pesanti di Palazzi: Juve in C, Milan Fiorentina e Lazio in B, fuori dirigenti e arbitri coinvolti. Ruperto “Non ci sono tempi predeterminati”. Reazioni di Mazzini. Berlusconi, De Sisti, De Santis, Pairetto, Paparesta, Tagliavento, Ingargiola, Galliani, Chiamparino. Addio ad una generazione di arbitri. Leggero peggioramento per Pessotto, ma i medici sono ottimisti. Capello lo va a trovare.

03/07 Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni. I nove punti dell’ordinanza di Ruperto. I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità. Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole. Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre e anche Nedved.

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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