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Pugno duro della CAF: respinte tutte le eccezioni

03/07 Dopo una riunione-fiume in camera di consiglio, durata sei ore e mezza, la Caf ha respinto tutte le eccezioni presentate in mattinata dalle difese, accogliendo solo quella di Cosimo Maria Ferri per il quale e' stato dichiarato il "difetto di giurisdizione". Termina cosi' la seconda giornata del maxi-processo allo stadio Olimpico, trascorsa con la presentazione e il successivo esame delle eccezioni, che ha portato la Commissione d'appello federale presieduta da Cesare Ruperto a sospendere la seduta per oltre sette ore, tra pausa-pranzo e camera di consiglio. Domani si riprendera' alle 9.30 con l'inizio del dibattimento. Per ora festeggia solo Cosimo Maria Ferri. Essendosi dimesso dopo il coinvolgimento nell'inchiesta su "calciopoli", non c'e' piu' il "rischio" che l'ex membro della commissione vertenze economiche della Figc possa ritesserarsi. Ferri esce cosi' dal maxi-processo, rimangono invece Luciano Moggi e Diego Della Valle. L'ex dg della Juventus - spiega la Caf - ha presentato le sue dimissioni prima dell'istruzione del procedimento e pertanto non incorre nel divieto di tesserarsi nuovamente alla Federcalcio: da qui l'interesse della Figc a chieder l'accertamento di eventuali violazioni del codice sportivo. Il presidente onorario della Fiorentina Della Valle, essendo anche socio di riferimento del club viola, e' tenuto all'osservanza nelle norme al pari di qualsiasi tesserato. Nessuno sconto, dunque, alla difesa da parte della Caf che ha dichiarato legittime le intercettazioni, in continuita' con il passato (caso Genoa). La competenza funzionale della stessa Caf e' fatta salva: le connessioni tra i dirigenti federali e gli altri deferiti comportano l'attrazione dell'intero procedimento alla Caf quale organo di prima istanza. Respinte le eccezioni sul commissario straordinario Rossi e sull'abbreviazione dei termini, la Caf non ha accolto le prove testimoniali e i testi presentati da Paolo Bergamo, Massimo De Santis, Claudio Lotito e la Lazio, Paolo Bertini, Franco Carraro, Pierluigi Pairetto e la Fiorentina. I difensori del club biancoceleste chiedeva la sospensione del processo in attesa della definizione del secondo troncone d'indagini sulle altre squadre coinvolte in "calciopoli". La Caf, trattandosi di questioni di merito, si e' riservata ogni decisione al riguardo, cosi' come in merito all'acquisizione degli atti relativi alla gara Reggina-Lazio. La mattinata era iniziata con l'ammissione come terzo interessato dell'Arezzo, che e' andato ad aggiungersi a Bologna, Brescia, Lecce, Messina e Treviso. Poi il via alla girandola delle eccezioni delle difese dei 4 club sotto accusa (Juventus, Fiorentina, Lazio e Milan) e dei 26 deferiti tra dirigenti, arbitri e guardalinee. Per primo e' toccato al legale di Luciano Moggi, Fulvio Gianaria, che ha chiesto l'esclusione dell'ex dg della Juve dal processo in quanto non piu' tesserato: "Moggi, avendo dato le dimissioni in presenza di un procedimento a suo carico, non puo' chiedere il ritesseramento". Stessa richiesta da parte dell'avvocato di Cosimo Maria Ferri, che faceva parte della commissione vertenze economiche della Figc. Particolarmente agguerrita la difesa della Lazio e del presidente Lotito, che ha invocato la sospensione del procedimento in presenza di una vera e propria "anomalia" rappresentata dalla suddivisione in due tronconi di "calciopoli": "Nel deferimento - ha spiegato l'avvocato Siniscalchi - non c'e' traccia della partita Reggina-Lazio, che fa parte del secondo filone di indagini. Eppure proprio da quella gara e non da Lazio-Brescia iniziarono le proteste di Lotito contro i torti arbitrali e la conseguente richiesta di protezione". I difensori del club biancoceleste ha inoltre contestato la decisione di commissariare la Federcalcio e due provvedimenti del commissario straordinario Guido Rossi: la riduzione dei termini processuali e la nomina di sei componenti della Caf dopo il giro di vite del Csm sui giudici togati. Da piu' parti, poi, e' stata avanzata l'eccezione sull'inutilizzabilita' delle intercettazioni. "Non c'e' stato un giudice penale - ha affermato l'avvocato Scalise, che difendere l'ex designatore Paolo Bergamo - che abbia considerato legittime le intercettazioni che sono state acquisite agli atti". Inoltre, secondo Ugolini, legale dell'arbitro Dondarini, "e' stato violato il contraddittorio accusa-difesa nella cernita delle intercettazioni, che sono state invece selezionate ad uso e consumo dell'accusa". Tutte le eccezioni sono state ritenute infondate dal procuratore federale Stefano Palazzi, per il quale la Caf e' competente "in ragione della qualita' soggettiva degli incolpati" e, in presenza di altri deferiti che non siano dirigenti federali, vale la regola della forza attrattiva secondo cui la sede idonea e' l'organo giudicante di livello piu' elevato. Secondo Palazzi l'abbreviazione dei termini "trova fondamento nell'articolo 29 comma 11 del Codice di giustizia sportiva, laddove c'e' necessita' di un rapido svolgimento dei procedimenti", mentre l'uso delle intercettazioni viene legittimato dalla legge 401 del 1989 sulla frode sportiva, "visto che le competizioni sportive rivestono un particolare interesse pubblico perche' oggetto di scommesse e concorsi pronostici". Il procuratore, che rappresenta l'accusa, si e' scatenato contro le richieste di nullita' di alcuni deferimenti. Le dimissioni di Moggi - a parere di Palazzi - non lo esentano dalle sue responsabilita' di fronte alla giustizia sportiva in quanto era un tesserato al momento dei fatti contestati. Quanto al presidente onorario della Fiorentina, Diego Della Valle, "essendo socio di riferimento del club viola automaticamente e' soggetto alla giurisdizione sportiva".

I nove punti dell’ordinanza di Ruperto

Questa l'ordinanza con cui la Caf ha respinto la maggior parte delle eccezioni delle difese al termine di sei ore di camera di consiglio.
I. In ordine alla legittimita' di questo collegio giudicante, osserva: a)Che esiste un provvedimento formale di nomina di tutti i suoi componenti, provenienti da un organo, quale il Commissario Straordinario, anch'esso investito con un formale provvedimento efficace, i cui presupposti di legittimita' sfuggono al sindacato di questo Collegio; b) che il Commissario Straordinario ha pacificamente tutti i poteri spettanti al Presidente Federale, al Consiglio Federale ed al Comitato di Gestione, giusta quanto risulta alla deliberazione 16 maggio 2006 n.222 della Giunta del Coni, ratificata dal Consiglio Nazionale con deliberazione n.1332 del 31 maggio 2006.
II. In ordine alla competenza funzionale di questo Collegio giudicante, osserva: a) che l'art.31, comma 1, ultima parte, e l'art. 26, comma 1, ultima parte, CGS prevedono che la CAF e' giudice di prima istanza in ordine ai procedimenti disciplinari riguardanti i dirigenti federali, con norme specifiche rispetto alla norma generale contenuta nell'art.10, comma 6, NOIF, la quale attribuisce la competenza alla Corte federale in ordine alla violazione di norme statutarie o regolamentari da parte dei dirigenti federali; b) che l'evidente connessione fra i fatti contestati ai vari soggetti deferiti, stante anche l'interferenza fra le loro reciproche posizioni, comporta l'attrazione dell'intero provvedimento alla competenza della CAF quale organo di prima istanza, in applicazione del principio generale espresso sia nell'art.37, comma 1, sia nell'art.28, comma 7, CGS; c) che quanto detto sub a) e b) investe anche la posizione degli arbitri, ai sensi dell'art.29, comma 7, Statuto Federale e dell'art.3, comma 1, Regolamento AIA, entrambi i quali rinviano all'art.30, comma 3, dello stesso Statuto federale.
III: In ordine alla giurisdizione di questo Collegio, contestata dai deferiti Luciano Moggi, Cosimo Maria Ferri e Diego Della Valle, osserva: a) che Luciano Moggi, come e' pacifico, si e' dimesso prima dell'instaurazione del procedimento disciplinare, per cui egli non incorre nel divieto di nuovo tesseramento previsto sia dall'art.36, comma 7, NOIF, sia dall'art.25 dei Principi fondamentali degli Statuti delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e delle associazioni benemerite, stabiliti dal Consiglio Nazionale del CONI con deliberazione del 23 marzo 2004. Conseguenzialmente permane nei suoi confronti l'interesse della FIGC ad ottenere un provvedimento che accerti l'eventuale responsabilita' del deferito in ordine ai fatti contestati e, dunque, non puo' non persistere l'operativita' del vincolo da lui assunto con la costituzione del rapporto associativo, a norma dell'art.27, comma 2, Statuto federale; b) che, al contrario, detto interesse e' venuto meno nei confronti di Cosimo Maria Ferri, il quale, essendosi dimesso dopo l'instaurazione del procedimento disciplinare, e' incorso in modo definitivo nel divieto di far parte dell'ordinamento sportivo in ogni sua articolazione, ai sensi delle suddette disposizioni; c) che Diego Della Valle, essendo al mome nto dei fatti contestati, oltre che presidente onorario della A.C.F. Fiorentina S.p.A, anche socio di riferimento della medesima, era, in quanto tale, tenuto, all'osservanza dello Statuto, delle norme federali e di ogni altra disposizione applicabile, per cui non potrebbe non essere responsabile della eventuale loro violazione, ai sensi degli artt. 1 e 14 C.G.S.
IV. In ordine alla dedotta nullita' dipendente dalla pretesa illegittimita' del provvedimento di abbreviazione dei termini procedurali per illecito sportivo, disciplinare e amministrativo (C.U. n.12 del 15 giugno 2006), osserva: a) che tale provvedimento ha carattere generale ed e' stato emanato, come da prassi, in evidente relazione alla necessita', indicata dall'art.29, comma 11, CGS, cui e' stato fatto espresso riferimento, di una celere conclusione dei procedimenti, considerate le particolari esigenze sportive ed organizzative delle competizioni, le quali sono da ritenere sempre presenti nelle fase intercorrente fra la fine della stagione sportiva in corso e l'inizio di quella successiva; b) che i comunicati ufficiali si presumono conosciuti a far data dalla loro pubblicazione, nella specie avvenuta in data 15 giugno 2006, quindi anteriormente all'instaurazione del presente procedimento, le cui parti, dunque, non erano identificabili; c) che non rileva la mancata previsione di un termine finale di efficacia del provvedimento di abbreviazione, poiche', secondo prassi, i provvedimenti come quello in esame vengono revocati allorquando cessino le esigenze di carattere generale sopra ricordate. Cosi' prosegue l'ordinanza.
V. In ordine alle eccepite nullita' dell'atto di deferimento per genericita' delle contestazioni, osserva che gli elementi fattuali contenuti nell'atto stesso sono idonei a individuare con sufficiente grado di chiarezza gli addebiti contestati.
VI. In ordine alle richieste di sospensione del procedimento sino alla definizione di altre indagini in corso relativamente al campionato 2004-2005, osserva che trattasi di questioni attinenti non alla pregiudizialita' fra procedimenti, bensi' direttamente al merito, per cui va riservata ogni decisione al riguardo; cosi' come va riservata quella attinente alla richiesta di acquisizione di atti relativi alle partite Reggina-Lazio e Lecce-Parma.
VII. In ordine alla dedotta mancanza di contestazione di aggravanti a carico delle societa' Lazio e Fiorentina, e' sufficiente, allo stato, prendere atto dei chiarimenti forniti in udienza dalla Procura federale, riservando al definitivo ogni decisione sul punto.
VIII. In ordine alla eccepita inutilizzabilita' delle intercettazioni telefoniche in atti, osserva che gli argomenti addotti dalle difese delle parti non appaiono idonei, allo stato, a giustificare l'abbandono dell'orientamento sinora seguito da questa Commissione, la quale ha costantemente ritenuto utilizzabili nel procedimento per illecito sportivo le intercettazioni telefoniche acquisite in un procedimenti penale.
IX. In ordine alle prove testimoniali dedotte da Bergamo, De Santis, Lotito e S.S. Lazio, Bertini, Carrrao, Pairetto, A.C.F. Fiorentina, osserva che trattasi di richieste inammissibili per genericita' della formulazione dei relativi capitoli e comunque perche' attinenti a circostanze non conferenti ai fini del decidere; cosi' come irrilevanti, allo stato, si rivelano gli altri mezzi di prova dei quali e' stata richiesta l'ammissione con le depositate memorie. P.Q.M. in accoglimento dell'eccezione di Cosimo Maria Ferri, dichiara il difetto di giurisdizione di questa Commissione nei suoi confronti; rigetta tutte le altre formulate eccezioni di rito, salve le riserve di cui in motivazione; rigetta le proposte istanze istruttorie, salva sempre la riserva di cui in motivazione; dichiara utilizzabili nel presente procedimento le intercettazioni telefoniche assunte agli atti; dichiara aperto il dibattimento e ne rinvia la prosecuzione a domani, 4 luglio 2006, ore 9,30.

Accolta l’istanza dei difensori di Ferri

03/07 Respinte tutte le eccezioni tranne una, da domani si fa sul serio. La seconda, lunga giornata del processo al calcio esaurisce il capitolo preliminare. Alla fine, fa festa solo Cosimo Maria Ferri: l'ex componente della commissione vertenze economiche della Figc si e' dimesso dopo il deferimento e non verra' sottoposto a procedimento disciplinare perche' l'ordinamento sportivo non gli consentira' di procedere ad un ulteriore tesseramento. Per il resto, dopo quasi 7 ore di camera di consiglio, la Caf ha replicato con una serie di 'no' alle istanze dei legali della difesa: nessuna sospensione del processo, le intercettazioni sono considerate ammissibili, la Commissione d'appello federale puo' giudicare gli arbitri, Luciano Moggi e Diego Della Valle non eviteranno il procedimento disciplinare. Allo stato, poi, come ha tenuto a sottolineare il presidente Cesare Ruperto, sono considerate inammissibili prove e testimoni. Dopo il prologo di giovedi' scorso, oggi i riflettori sull'aula allestita all'interno dello stadio Olimpico si sono accesi di nuovo alle 9.30 di oggi. Davanti alla Caf dirigenti, tesserati e arbitri. Esordio per i fratelli Andrea e Diego Della Valle, assenti nella prima udienza, e 'cravatta titolare' per l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, tornato al tradizionale giallo dopo l'insolito blu scuro scelto qualche giorno fa. Assente l'ex presidente federale Franco Carraro, ranghi quasi completi tra i rappresentanti del mondo arbitrale: spiccano l'ex designatore Paolo Bergamo e i fischietti Massimo De Santis e Gianluca Paparesta. Ad aprire le ostilita', dopo l'appello eseguito dal presidente Ruperto, e' stato Fulvio Gianaria, legale di Luciano Moggi. ''C'e' un difetto di giurisdizione assoluto'', ha detto l'avvocato riferendosi alla posizione dell'ex direttore generale bianconero. ''Moggi si e' dimesso il 16 maggio e, secondo quanto prevede la stessa giustizia sportiva, non e' ammissibile un procedimento nei confronti di un soggetto che ormai e' un ex tesserato. Le dimissioni hanno gli stessi effetti della radiazione. E' impossibile il tesseramento in futuro in costanza di dimissioni''. Subito dopo, ha preso la parola Vincenzo Siniscalchi, legale della Lazio. ''La prima eccezione e' di carattere pregiudiziale. Come abbiamo il diritto di difenderci per quello che abbiamo fatto, abbiamo anche il diritto di acquisire la prova storica relativa alla partita Reggina-Lazio del 30 gennaio 2005, e non Lazio-Brescia, come si fa risalire dal deferimento''. La richiesta di sospensione e' stata rigettata: La Caf, pero', e' pronta a valutare, eventualmente, nuovo materiale prodotto dall'ufficio indagini. Il collegio giudicante ha detto 'no' anche a Gian Michele Gentile, altro componente della difesa della Lazio, che ha evidenziato ''il vizio genetico nel commissariamento della Figc''. ''Le dimissioni dell'ex presidente federale Franco Carraro e dell'ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini non consentivano il Commissariamento della Figc, perche' gli organi dimissionari rimangono in carica in prorogatio per l'ordinaria amministrazione e devono convocare l'assemblea per nuove elezioni. Il vizio genetico si ripercuote sulle successive azioni del Commissario Guido Rossi''. L'avvocato Gentile, in particolare, ha contestato la riduzione dei termini processuali e la legittimita' della composizione della Commissione d'appello federale e la nomina di 6 membri della Commissione, compresa quella del presidente Cesare Ruperto. Secondo il legale, il giudizio di primo grado dovrebbe essere di competenza dei vecchi componenti della Commissione. Respinta anche l'istanza di Silvia Morescanti, legale dell'arbitro Massimo De Santis, secondo cui ''non e' la Caf l'organo che deve giudicare i direttori di gara deferiti''. Bocciata la richiesta, ribadita oggi da Gaetano Scalise, legale dell'ex designatore Bergamo, di escludere le intercettazioni dal dibattimento. ''Voi -ha detto l'avvocato rivolgendosi all'organo giudicante- dovreste dichiarare ammissibili intercettazioni su cui non ci sono nemmeno i decreti della magistratura. Se questa corte disponesse dei decreti della magistratura ordinaria a sostegno dell'ammissibilita' delle intercettazioni -ha aggiunto Scalise - non potrebbe comunque considerarle ammissibili. A maggior ragione, non puo' farlo visto che questi decreti non ci sono''. Giornata positiva, quindi, per il procuratore federale Stefano Palazzi, che dopo aver ascoltato i legali dei deferiti, in tarda mattinata ha replicato in maniera perentoria: ''Riteniamo tutte le eccezioni prive di fondamento''. A fine giornata, ha avuto ragione su quasi tutta la linea. L'accusa, nel suo intervento, ha esposto in maniera analitica le proprie argomentazioni. Mezz'ora per ribattere punto su punto, senza alzarsi mai dalla sedia e senza alzare mai il tono della voce. La Caf si e' ritirata in Camera di Consiglio dopo una breve pausa pranzo. L'udienza, che avrebbe dovuto ricominciare alle 16, e' ripresa solo alle 19.45. In serata, la lettura dell'ordinanza in nove punti che ha bocciato la quasi totalita' delle eccezioni. ''Ci vediamo domani alle 9.30'', ha concluso Ruperto.

Palazzi respinge le eccezioni

Prima giornata vera del processo a calciopoli, ed è subito botta e risposta tra le difese e l'accusa. Dopo il rinvio di tre giorni, entra nel vivo il dibattimento che vede alla sbarra quattro club (Juventus, Lazio, Milan e Fiorentina) e 26 tra dirigenti ed arbitri: alle 9,30 il presidente della Caf, Cesare Ruperto ha aperto i lavori. Appello di rito con assenti illustri: non sono presenti in aula Franco Carraro, Innocenzo Mazzini e l'ex designatore Paolo Bergamo. Presenti invece i due fratelli Della Valle, deferiti insieme alla Fiorentina. Ammesso al processo anche l'Arezzo, il sesto club dopo Messina, Lecce, Brescia, Bologna e Treviso a chiedere di entrare nel dibattimento come terzo interessato: la Caf, che già venerdì aveva dato il via libera alle altre società, ha detto sì anche al club toscano. Poi la parola passa ai legali per le eccezioni già annunciate: le difese fanno muro e contestano la competenza della Caf in particolare nel giudizio degli arbitri. Gli avvocati dei direttori di gara rinviati a giudizio chiedono infatti che gli assistiti siano sottoposti agli organi giudicanti interni all'associazione arbitri. Altro punto su cui fanno leva le difese è l'uso delle intercettazioni: in particolare è il legale di Paolo Dondarini ad aver presentato sull'argomento la memoria difensiva più articolata. Nelle prime due ore del processo allo scandalo del pallone, massiccio l'intervento della Lazio: ben tre i legali a prendere la parola in difesa del club e del presidente Claudio Lotito. Tre le eccezioni sollevate: la prima si scaglia contro la divisione in due porzioni dell'inchiesta. Nella seconda, secondo quanto ha detto l'avv. Vittorio Siniscalchi, rientra la Reggina, la cui posizione non andava svincolata da quella dei primi quattro club già incolpati. Ma la Lazio contesta anche la nomina a commissario dela Figc di Guido Rossi perché le "dimissioni di Franco Carraro e Innocenzo Mazzini non consentivano il commissariamento" ha detto l'avvocato Gentile, che parla di 'vizio genetico del commissariamento''. Ma c'é anche qualche voce fuori dal coro, come quella dell'avvocato Aurelio Gironda, difensore di Paparesta che chiede invece di respingere 'l'eccezione di incompetenza della Caf sugli arbitri. Io voglio che Paparesta sia giudicato dalla Caf". E dopo una breve pausa concessa dal collegio giudicante, per la prima volta prende la parola l'accusa: il procuratore Palazzi, leggi alla mano, respinge punto per punto tutte le eccezioni sollevate. Dice che Moggi può essere sottoposto a giudizio e che il difetto di giurisdizione sollevato non "trova applicazione" perché deve rispondere di fatti commessi quando era nel pieno della titolarità. Così anche Diego Della Valle deve essere sottoposto a giudizio in quanto socio di associazione equiparato ai soci che controllano le società di capitale. Quanto alle intercettazioni contestate dalle difese, Palazzi le definisce, sempre leggi alla mano, prova a tutti gli effetti e che gli incolpati non hanno mai disconosciuto le conversazioni. Insomma respinte al mittente le tante richieste dei legali, ora sarà il collegio presieduto da Cesare Ruperto a pronunciarsi. Prima camera di consiglio della giornata. Il processo riprende alle 16 e fino alle 19 entrerà nel vivo il dibattimento.

I legali chiedono di escludere le intercettazioni ma Palazzi ribadisce la loro validità

Escludere dal procedimento il 'sale' di tutta l'inchiesta: le intercettazioni. Dopo le prime schermaglie e le eccezioni minori, gli avvocati degli imputati al processo per lo scandalo del calcio hanno avanzato quella che é la loro principale richiesta. Presentata, infatti, praticamente da tutti i 26 deferiti e le quattro società. Tra l'altro, ne hanno parlato nel loro intervento il legale della Lazio Ugo Longo, quello dell'arbitro Dondarini, Ugolini, e l'avvocato Scalise, che difende l'ex designatore Paolo Bergamo. Proprio quest'ultimo ha citato l'articolo 271 del codice di procedura penale per sottolineare "l'inutilizzabilità " delle intercettazioni "realizzate fuori dalle occasioni consentite". "Ci troviamo in una situazione paradossale - è la tesi avanzata da Scalise - voi dovreste dichiarare utilizzabili alcune intercettazioni che avete acquisito nel fascicolo, senza però che un giudice penale le abbia dichiarate legittime". Di fronte "ad un divieto esplicito, sfornite di qualunque autorizzazione e non verificate da nessuno - continua dunque Scalise - le intercettazioni diventerebbero elemento probatorio, e ciò contrasta con ogni regola processuale".
Le intercettazioni telefoniche possono essere usate come prova nel giudizio sportivo. Il procuratore federale Stefano Palazzi, nel suo primo intervento al processo a 'calciopoli' respinge le eccezioni sollevate dalle difese: dopo aver detto che la Caf è l'organo preposto per giudicare, Palazzi ha sottolineato che "le intercettazioni sono rilevanti come fatto storico e che tutti gli incolpati non hanno disconosciuto il fatto storico delle intercettazioni e che pertanto le conversazioni possano essere utilizzate". Insomma le intercettazioni sono "un mezzo di prova" ed esiste "un'autonomia di giudizio e utilizzazione di qualsiasi tipo di prova".

Si apre il mercato, Borrelli invoca il rispetto delle regole

"Non credo che il mercato cambi solo perché io sono presente oggi all'apertura ufficiale. Mi interessava esserci. La mia presenza è una raccomandazione che vuole ricordare a tutti l'importanza delle regole non solo nel calcio". Francesco Saverio Borrelli, ex procuratore generale di Milano e attuale capo dell'ufficio indagini della Federcalcio, ha commentato così, con i giornalisti, la sua presenza al Quark, l'albergo che da oggi, e fino al 7, ospita la prima fase delle trattative per i trasferimenti di calciatori. Borrelli, accompagnato dal suo vice De Feo, ha partecipato alla cerimonia d'apertura e ha tagliato il nastro inaugurale. In un breve intervento ha affermato: "non vorrei che la presenza dell'ufficio indagini venisse vista come la presenza di un castigamatti o sentita come il tintinnio di manette. Tutt'altro. Io pongo l'accento sulla serietà e il rispetto verso la regole". E' qui per ribadire che il mercato si fa in questo albergo e non in altri hotel? hanno chiesto i giornalisti a Borrelli. "Non voglio fare contrapposizioni tra alberghi ma è chiaro che il mercato si fa nelle sedi che secondo l'ordinamento sono preposte a farlo". A proposito del maxi processo, è stato un inizio faticoso? "Non mi sembra sia stato un inizio faticoso. Ci sono state delle richieste da parte dei deferiti e dei loro difensori giuste e accettabili di avere un tempo minimo per consultare la grande massa di atti trasmessi dal procuratore federale alle Caf". Saranno rispettati i tempi, secondo lei? "Mi auguro di sì, ma bisogna stare molto attenti: i giudici non possono essere incalzati. Ci sono tempi tecnici di maturazione e di meditazione che non possono essere compressi al di là del ragionevole". Sempre sul rispetto dei tempi, Borrelli ha aggiunto: "Se non si creano forme di ostruzionismo nel procedere nella fase processuale i tempi potrebbero essere rispettati. Le forme di ostruzionismo non giovano a nessuno. E' nell'interesse di tutti che queste posizioni vangano chiarite". E' stata ridimensionata la posizione del Milan? "E' stata solo marginalmente ridimensionata. Ma questo fa parte della fisiologia dei rapporti tra i vari segmenti del procedimento". L'ufficio indagini come sta procedendo oggi con il lavoro? "Continua il suo lavoro. Un flusso continuo di attività che impegna il nostro ufficio. Posso dire che opereremo ancora qualche audizione nel corso della settimana ventura". Si stupirebbe nel vedere dei ripescaggi? gli è stato infine chiesto, con riferimento alle possibili ripercussioni delle sentenze. "No, non mi stupirei" ha replicato Borrelli.

Ministro Melandri “Facciamo fare alla giustizia il suo corso”

03/07 "Credo che tutti dovremmo astenerci da giudizi sull'esito del processo, facciamo fare alla giustizia il suo corso". E' questo l'auspicio, ai microfoni de "La Politica nel Pallone - Gr Parlamento", del Ministro per le Politiche Giovanili e per le Attivita' Sportive Giovanna Melandri a proposito del maxiprocesso su calciopoli. "Ho apprezzato le parole di John Elkann, che ha detto che la Juve accettera' qualsiasi verdetto - continua la Melandri - e questo e' l'atteggiamento serio da avere in questa fase". Il ministro auspica la permanenza di Guido Rossi perche' "ci sono le regole da riscrivere di pertinenza della Figc, che riguardano la giustizia sportiva, il funzionamento del sistema arbitrale e questo e' il compito che spetta al commissario". Elogiato anche il lavoro dell'ufficio indagini della Federcalcio ("si e' lavorato nel rispetto dei tempi e con un'attenzione, una serieta' utile a far voltare pagina al calcio italiano"), la Melandri si pronuncia anche sulle dimissioni di De Lise dalla presidenza della Corte Federale: "credo che ogni gesto che va nella direzione di sgomberare il campo da possibili strumentalizzazione sia da apprezzare". Il ministro ha poi ribadito quanto detto nelle scorse settimane e cioe' che bisogna "rivedere l'attuale legislazione in materia di diritti tv. Sono passati un po' di anni dall'approvazione di quella norma - spiega la Melandri - e ci sono stati degli effetti collaterali indesiderati dal meccanismo di negoziazione individuale". Il ministro chiede di rivedere anche il meccanismo di mutualita' anche perche', "per voltare pagina si deve prendere atto che il calcio italiano ha vissuto in una bolla finanziaria fatta di molte componenti, come i diritti televisivi ma anche gli aspetti relativi ai livelli degli ingaggi dei giocatori. Sono convinta - dice la Melandri - che da questa bolla il calcio italiano ed europeo possano uscire".

Garofani (DL) “Pericolosa la richiesta sulla inutilizzabilità delle intercettazioni”

03/07 "Ritengo che la richiesta presentata da tutti i 26 deferiti e le quattro societa' di calcio sulla inutilizzabilita' delle intercettazioni telefoniche sia pericolosa e un decisivo passo indietro nella risoluzione del processo. Sarebbe grave che non venissero presi in considerazione i fatti emersi dalle intercettazioni pubblicate sui giornali nell'ambito dello scandalo calcio". Lo dichiara l'on. Francesco Saverio Garofani della Margherita. "Senza voler assolutamente entrare nel merito del giudizio su cui sono chiamati a decidere gli organi competenti nella loro totale autonomia > osserva Garofani - e' opportuno ricordare che senza le intercettazioni non sarebbero venuti alla luce gli innumerevoli scandali, gli interessi ed il giro di soldi che hanno infangato il gioco del calcio". "Per dare vita ad un dibattito coerente e produttivo sarebbe opportuno guardare all'estero. Negli Stati Uniti, ad esempio, in piu' casi, da ultimo in occasione della tragedia causata dall'uragano Katrina, le intercettazioni telefoniche si sono rivelate fondamentali per l'identificazione delle responsabilita' nella gestione dell'unita' di crisi". "E' evidente che qui si parla di calcio e non di Katrina, - osserva l'on. della Margherita - ma in ogni caso, grazie esclusivamente all'utilizzo delle intercettazioni le responsabilita' di coloro che hanno screditato uno dei giochi piu' seguiti e amati dagli italiani sono sotto gli occhi di tutti". "Fermo restando la condanna ad un uso indiscriminato e selvaggio delle intercettazioni, - conclude Garofani - ritengo che quanto emerso dalle stesse sia di fondamentale importanza per fare pulizia e riconsegnare il calcio ai veri sportivi".

Il legale di Bergamo “Processi sportivi sono sommari”

03/07 "Processo sommario? I processi sportivi sono basati sulla sommarietà, anche se la Corte attuale ha tutte le qualità per poter giudicare bene". E' quanto ha dichiarato il legale dell' ex designatore Paolo Bergamo, avv.Scalise. Anche quest' ultimo ha voluto approfittare della pausa imposta dal giudice Ruperto, in quanto fino alle 16 sarà in camera di consiglio per vagliare tutte le eccezioni sollevate dalla difesa. L' avv.Scalise, tra l' altro, è stato uno dei più incisivi in aula. "Ricorso al Tar? Potrebbe essere un' ipotesi se le cose non dovessero andare come dovrebbero andare". Poco dopo si è fermato a parlare con i cronisti anche il legale del Bologna, Mattia Grassani, che ha spiegato: "Entro il fine settimana, secondo me, si arriverà ad un giudizio, nonostante ci siano tante sospensioni. Palazzi? Lui ha un' enorme pressione, bisogna rispettare il lavoro che deve fare".

Il legale della Lazio assicura “Vedrete che la procura ha esagerato”

03/07 ''Piano piano che andiamo avanti vedrete che c'e' stata una esagerazione da parte della Procura federale''. E' quanto ha detto al termine della seduta odierna della Caf l' avvocato della Lazio, Gianmichele Gentile. I legali del club biancoceleste esultano e si dichiarano ''ottimisti e fiduciosi'' sull' esito del processo, anche perche' il fatto di poter considerare durante lo stesso processo la partita Reggina-Lazio, seppur sia tuttora sotto indagine, e' ''un elemento fondamentale''. ''Sapevamo - ha aggiunto Gentile - che le eccezioni sarebbero state respinte, ma per noi era un atto dovuto, anche se la testimonianza del giudice Ferri per noi era importante''. Poco prima di andare via all' avv. Gentile viene chiesto un parere sulla dichiarazione di Guido Rossi sulla possibilita' di dare al primo grado della Caf un giudizio definitivo. ''Ognuno puo' dire e pensare quello che vuole - ha detto il legale della Lazio riferendosi a Guido Rossi - vedremo piu' avanti se tutto cio' potra' essere legittimo o meno''.

Stabili le condizioni di Pessotto. In visita la madre

03/07 Rimangono sostanzialmente stabili le condizioni di Gianluca Pessotto, l'attuale team manager della Juventus ricoverato all'ospedale "Le Molinette" da ormai una settimana. L'ex giocatore ha trascorso una notte tranquilla e serena anche se e' rimasto sostanzialmente invariato il bollettino diramato dai medici che si stanno prendendo cura di lui. "Pesso" mantiene lo stato di coscienza, sotto blanda sedazione. I quadri clinici sono buoni, lo svezzamento dalla ventilazione strumentale prosegue regolarmente, rimane intubato e continua a non poter parlare. Per questa settimana non e' previsto alcun intervento e la prognosi resta riservata. Il professor Pier Paolo Donadio, primario del reparto di Rianimazione, parla di "un discreto ottimisto", perche' oggi, di fatto, c'e' stata una stabilizzazione delle condizioni dell'ex giocatore, ieri in lieve miglioramento. "Ma la partita di domani non la potra' vedere - precisa Donadio, che vuole evitare la diffusione di notizie false - La finale dei Mondiali? Per allora sara' ancora qui da noi, ma forse potra' vedere la partita". Il primario ha anche spiegato che a Pessotto non e' stata detta ancora la verita' sui motivi che lo hanno portato in ospedale. I medici si sono limitati a dirgli che e' stato vittima di un incidente, lasciando in futuro il compito di raccontargli come sono andate le cose a uno psicologo. Il nuovo comunicato stampa e' atteso per domani alle 14.30 ma oggi, intanto, il team manager bianconero ha ricevuto la prima visita della madre. La donna, profondamente scossa, ha aspettato una settimana prima di recarsi dal figlio, dal quale e' stata riconosciuta, ma il dolore e' ancora enorme e all'uscita dall'ospedale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Pessotto, inoltre, ha ricevuto anche le visite da parte di compagni di squadra e amici. In mattinata e' arrivato Pavel Nedved, che dopo l'avventura mondiale con la Repubblica Ceca e' volato a Torino dal "Professorino". Visita anche da parte di Massimo Giletti, tifosissimo della Juve, e dell'ex difensore bianconero Pablo Montero, una delle presenza costanti nella camera di Pessotto. Per lui anche un telegramma da parte di Enrico Chiesa, suo compagno a Francia '98: "tutto il Siena - si legge - insieme al suo capitano fa un grande in bocca al lupo all'ex giocatore juventino".

Arriva anche Nevded a visitare Gianluca

Condizioni cliniche stabili, per Gian Luca Pessotto, ricoverato da martedi' scorso al reparto di rianimazione delle Molinette di Torino. Ma e' una stabilita' che fa ben sperare, visto che si e' aggiunto un altro giorno di stato di coscienza, mentre il bollettino medico diffuso nel pomeriggio e' confortante anche sulla funzionalita' emodinamica, renale e neurologica. Ancora tre giorni senza insorgenza di complicanze e Pessotto potrebbe riacquisire l'autonomia respiratoria, tappa fondamentale per essere dichiarato fuori pericolo. L'iter della guarigione, comunque, e' ancora lungo, anche se i medici sottolineano che lo ''svezzamento'', cioe' il progressivo distacco dalla macchina che lo aiuta a respirare, procede bene e la notte che ha passato il giocatore viene definita ''tranquilla'', sotto l'effetto dei sedativi. Il dato piu' confortante, come hanno spiegato i disponibili medici dell'equipe diretta da Pier Paolo Donadio, e' che l'ex giocatore juventino reagisce, sia pure a gesti, a ogni sollecitazione che gli arrivi dall'esterno, sia da sanitari che da familiari, al punto di scegliere, con un gesto della mano, anche i tempi delle visite. E' praticamente escluso pero' che Pessotto possa seguire in televisione la finale Mondiale di domenica, tanto meno la partita dell'Italia domani sera e hanno escluso che l'ex terzino venga sottoposto a intervento chirurgico in settimana. Oggi al capezzale del bianconero e' arrivato Pavel Nedved, abbastanza sconvolto dall'accaduto e, per la prima volta, la madre del team manager bianconero, mentre l'inseparabile Montero continua a 'vegliare' sull'amico a tempo pieno. I familiari hanno rivolto un ringraziamento particolarmente sentito e spontaneo a tre medici del reparto che hanno seguito il paziente, Vai (l'aiuto di Donadio), Muratore e Fini. Domani e' previsto nel primo pomeriggio il bollettino medico, una prassi quotidiana che la direzione dell'ospedale ha deciso di attuare fino a quando Pessotto sara' fuori pericolo, per evitare notizie totalmente infondate rimbalzate qua e la' nei giorni scorsi in una deriva pericolosa per la delicatezza della situazione in cui sono coinvolti il giocatore e la sua famiglia. ''Ogni notizia che non esca dal bollettino medico - hanno precisato in questi giorni i sanitari dell'ospedale - e' priva totalmente di fondamento''.

Servizi precedenti

02/07: Si parte, pronti per il maxiprocesso al calcio. Avvocati all’attacco. Pessotto migliora. I medici ottimisti. Montero torna dall’Uruguay per il suo amico Pessotto.

01/07: Il Presidente della corte federale, De Lise, si autosospende. Week end tranquillo prima del maxiprocesso. Pessotto migliora, apre gli occhi e riconosce le persone. La moglie “Sono più sollevata”. A Torino la giornata dell’orgoglio bianconero, in 20.000 in corteo. Secondo un indagine Moggi colpevole del calciopoli e Del Piero con Elkann fautori della rinascita della Juve

30/06 Secondo i legali di Bergamo e Pairetto, intercettazioni inutilizzabili nel processo. Entro il 26 luglio il nuovo presidente di Lega (che non sarà un presidente di club) e nuove regole. La Lazio contesta la nomina di Rossi. Si affilano le armi per il processo. Galliani assicura “Tutti i club di A e B sono in regola”. Il rinvio non preoccupa la UEFA. Cellino: I dirigenti abbiano diritto a difendersi. Quadro clinico grave per Pessotto, ma lui resiste.

29/06: Il processo al calcio parte ma viene rinviato a lunedì. Si inseriscono cinque club. Ministro Melandri “Nessuna amnistia, dal processo mi aspetto giustizia. Moggi doveva presentarsi”. Il Codacons chiede la diretta TV del processo. Quattro club a rischio. Rossi: “Nessuna sorpresa, tempi rispettati”. Le memorie difensive e le istanze dei club. Dattilo: “Dopo la gogna nessuno parla della mia estraneità”. Parte la nuova Juve. Per Pessotto un cauto ottimismo

28/06 Parte il maxiprocesso su ‘calciopoli’. Borrelli “Nessuno screzio con Palazzi. Spero tempi rapidi per il processo”. Delio Rossi “Il processo non cambierà il giudizio dei tifosi”. Aliberti “La Covisoc un sistema truccato”. Foti “La Reggina indipendente da Juve e Moggi”. Gazzoni pronto a costituirsi parte civile. De Santis vuole denunciare Ancelotti. Migliora lievemente Pessotto. La moglie chiede rispetto. L’Antitrust diffida Mediaset per i diritti TV “Solo sul digitale terrestre”

27/06 Ripartita a pieni giri l’indagine di Borrelli. Cellino batte i pugni. Moggi in TV attacca Carraro e le lobby del pallone. Moratti chiede trasparenza. Perquisita la sede del Sora. Pessotto vola giù dall’abbaino della sede della Juve: è gravissimo. L’anno più nero della Juve. Baldini “Sostituire anche Palazzi”. La Commissione cultura della Camera vara il programma di indagine. GEA: A Roma le audizioni di Capello e Giraudo

26/06 Riparte l’inchiesta di Borrelli con le comprimarie, sentito l’Arezzo. Arriva il processo, i legali della difesa cercano scappatoie. Tronchetti Provera d’accordo con Moratti “Gli scudetti agli onesti”. Ancora un mese da presidente di Lega per Galliani. Piazzola “Indagate su Zeman”. Baldini “Cambiate le persone in ufficio indagini ma non è cambiato il giudice Palazzi”. Le memorie di fensive di Juve, Milan, lazio e Fiorentina

25/06 Moratti “Un colpo di spugna sarebbe molto grave. Sentenze esemplari o vado all'estero”. Lolli “Nessun colpo di spugna, le inchieste avanzano”. D’Ambrosio “No all’amnistia. Lo scandalo è grave”. Confermate le cene a casa di Giraudo con Pairetto, Bergamo e Moggi. Bergamo “Meani si interessava per conto di Galliani”. Carlo Piazzola “Allontanato dal sistema. Il mondo del calcio deve chiedere scusa a Sensi ”

24/06 Lunedì Borrelli riprende il lavoro. Nel suo mirino le iscrizioni ai campionati e i diritti TV. Commissario Rossi “Potrei cambiare il format dei campionati. Vietate le vendite dei marchi”. Gazzoni (Bologna) “Iscrizioni fasulle per anni”. Corbelli si costituisce parte civile contro Carraro e Della Valle. De Santis al contrattacco. Il Financial Times scettico sulla retrocessione della Juve. Le conclusioni dell’inchiesta di Borrelli

23/06 Dopo i deferimenti spazio alla difesa. De Santis attacca Ancelotti. Abete “Il mondo del calcio attende giustizia”. Blatter: “In Italia situazione seria ma Rossi e Borrelli sono preparati”. Il processo partirà il 29 giugno. Galliani “Ma quale secessione del calcio”. Della Valle “Siamo innocenti”. I sociologi sentenziano: Il calcio un business e non più uno sport

22/06 Scattano i deferimenti. Nel calderone Juve, Milan, Fiorentina e Lazio. Galliani lascia la Lega. Le accuse e i nomi. Costituito il collegio giudicante. La Juve: verificheremo le accuse. La Fiorentina pronta a difendersi. Berlusconi “Mai avuto vantaggi in campo”. Garrone “Giorni difficili, ma la Sampdoria è fuori”. Speculazioni in borsa: in rialzo i titoli di Lazio, Juve e Milan

21/06 Domani i deferimenti, Di Sebastiano segretario della FIGC. Ghirelli si dimette. Abete: Il deferimento dopo le 18 segno di buon senso. Lippi “Non so niente dei deferimenti”. La Porta (Barça) “Moggi in Spagna non potrebbe esistere”. Berlusconi: “Il Milan defraudato”. Perquisita la sede dello Standard Liegi. Zamparini (Palermo) “Faremo la Champions League”

20/06 Cominciano i deferimenti, in moto gli avvocati. I parlamentari scrivono a Rossi “Ora ripescaggi trasparenti”. Prosegue l’indagine disciplinare del CSM sui magistrati coinvolti in calciopoli. De Santis a Matrix racconta la sua verità. Caselli ribatte a De Santis “Mai parlato di arbitri con lui”. Oriali: “Gli scudetti revocati non interessano all’Inter”. Il Ministro Amato ironizza “Mi spiace che il ‘Toro’ non possa incontrare la Juve”. Gattuso “Assurdo andare in B per un trapianto di capelli”

19/06 Borrelli chiude l’inchiesta con una relazione di 180 pagine. Ora tocca a Palazzi “Il calcio deve rimanere imprevedibile. Il sistema può guarire”. A rischio la sponsorizzazione degli arbitri. Quattro arresti per il caso Gaucci. Andreotti “Qualcuno pagherà dazio”. Zamparini (Palermo) “Si torni al sorteggio integrale”

18/06 Si tirano le somme. Dal Palazzo fanno sapere che useranno il pugno di ferro. In attesa della relazione di Borrelli. Gentile (FI) alla procura di Napoli “Sentire Pagliuso sulla estromissione del Cosenza”. Il Genoa va in B, ma Preziosi non festeggia “Troppa rabbia”. 30 mila tifosi rossoblu festeggiano la fine di un incubo

17/06 Il difensore Antonaccio denuncia su di un libro la “realtà oscura” della serie C. “Corruzioni, compromessi e ricatti”. L'ex Presidente del Cosenza, Pagliuso, aspetta la chiamata del Procuratore Borrelli (Video con intervista) anche per la C. Il Procuratore Borrelli prepara le relazioni. Nella prima tranche d’inchiesta ci sono Juve, Lazio, Fiorentina, Milan, Samp. Petrucci “Di amnistia non se ne parla proprio”

16/06 Ripresi gli interrogatori, sentiti Garrone e Marotta. Rossi completa la CAF. Processo vicino. Dai politci tifosi del Torino un no all’amnistia: “Ed ora restituiteci lo scudetto del 1927” . Dalla CAF alla Corte Federale rito abbreviato. Stabiliti tempi e modalità del processo. Secondo Adiconsum falsato il 30% delle partite del campionato 2003/04. La Fiorentina replica a Preziosi: “La cena con Moggi c’è stata, ma nessuna festa”. Cellino (Cagliari) “Mi auguro che tutto sia un grosso errore. Serve una presidenza super-partes”

15/06 Il calabrese Ruperto nominato presidente della CAF. Pagliuso (Cosenza) “Adeguarsi allo strapotere Juve dava privilegi”. Chiesta audizione a Borrelli. Il CSM vieta ai magistrati di occuparsi di giustizia sportiva. Revocati tutti gli incarichi. Ministro Melandri “Si va verso la vendita collettiva dei diritti televisivi”. Rossi “Se Galliani è in conflitto di interessi non è un mio problema”.

14/06 Il Commissario Rossi nomina Agnolin commissario dell’Associazione Arbitri. Casarin “L’arbitro torni ad essere l’uomo misterioso”. L’azzeramento della CAF è questione di ore. Si va verso la nomina di Ruperto. Pagliuso chiede la riammissione in serie B del Cosenza Calcio 1914. Intercettazioni sui PM. Paparesta si difende: “Carriera stroncata se denunciavo l’irruzione di Moggi”. Prosegue l’inchiesta GEA. A Napoli prosegue l’inchiesta stralcio che riguarda giudici e polizia. La Juve ricomincia da Cobolli Gigli e Tardelli

13/06 Chiuso il primo filone di indagini. Il Presidente della Corte d’Appello Federale, Martellino, si difende. Processo doppio. Si allarga l’inchiesta del CSM. Mercoledì le decisioni del plenum. Abete e De Rossi: Nessuna amnistia anche se vinciamo. Buffon “Bello sudare la maglia per l’Italia”. I favori della “cupola” alla Lazio. La Juve riparte voltando pagina in fretta: nuovo Cda.

12/06 Girando da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”. Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”. Anche la Samp nell’indagine. Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”. La Lega va verso la riscrittura del regolamento. E poi Galliani, Sacchi, Di Pietro, Campana, Pescante.

11/06 Una domenica tranquilla. Lunedì Giraudo da Borrelli. Il Legale di Titomanlio “Nessun muro di reticenza”. Trezeguet “Aspettiamo la giustizia sportiva”. Gli sponsor della Juve ripongono la loro fiducia nella società

10/06 Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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