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Sport
Il calcio nel caos

 

Giraudo da Borrelli “Nessuna gara era preordinata”

12/06 Dovevano arrivare grosse rivelazioni, si invocava il pentito, la confessione, le accuse pesanti di un teste dell'ultima ora, alla fine il clima e' solo quello da ultimo giorno di scuola. La chiusura della prima trance dell'istruttoria dell'ufficio indagini su 'calciopoli' non ha regalato scossoni all'inchiesta: eppure davanti agli 007 federali era atteso Antonio Giraudo, l'unico, dopo il forfait di Luciano Moggi, rappresentante della Juventus, il club maggiormente sotto i riflettori di tutto lo scandalo. Ma l'ex amministratore delegato bianconero non ha spostato di molto l'ago della bilancia: circa tre ore davanti a Francesco Saverio Borrelli, nella palazzina di via Allegri, per non dire molto. Una difesa serrata anche personale, per spiegare che lui alla Juve aveva un ruolo troppo alto per potersi occupare di arbitri, e che comunque partite preconfezionate non esistevano. ''Mi occupavo di questioni societarie e non mi risulta che ci siano partite dal risultato preordinato'' avrebbe detto Giraudo a Borrelli. Quanto alle telefonate la difesa e' speculare a quella degli altri intercettati: chiacchierate che non hanno mai turbato l'andamento delle partite. Insomma nessuna cupola, nessuna associazione, nulla di nulla. L'uscita pero' dalla Figc appare nervosa, tanto da prendere i colori della fuga: Giraudo dribbla maldestramente i cronisti, si infila nel van che lo aspetta e ordina di mettere in moto. Resta dietro l'avvocato Luigi Chiappero, lo insegue e si infila nell'auto gia' in corsa. Nessuna dichiarazione, solo una battuta del Legale: ''Parleremo solo nelle aule dei Tribunali e vorremmo che tutti parlassero al processo''. ''Non sarebbe male se arrivasse una confessione'' aveva detto in mattinata Borrelli, ancora fiducioso di rompere il muro di omerta' eretto in questi giorni. Un copione del resto che si ripete da una settimana, da quando gli attori dell'inchiesta hanno cominciato a sfilare davanti agli inquirenti sportivi. Un mondo allucinante quello che gli 007 federali si sono trovati davanti. Neppure Dario Galati, il giovane dipendente della federazione che aveva chiesto di essere ascoltato e che sembrava potesse aiutare in maniera sostanziosa l'indagine, ha di fatto aiutato gli inquirenti: l'impiegato, un passato alla Can di serie C e una permanenza nella segreteria di Innocenzo Mazzini, finita con il suo allontanamento, si era offerto di collaborare con il pool di Borrelli. Il suo arrivo in Figc e' stato atteso a lungo, perche' Galati prima di essere ascoltato dagli 007 sportivi ha dovuto rendere la testimonianza anche ai carabinieri di via In Selci. Lo hanno fatto parlare di arbitri, ma anche per i militari si tratta di pesce piccolo. Davanti alla vice, la poliziotta Maria Jose' Falcicchia, Galati, accompagnato da due legali (tra cui la sorella Giulia) racconta soprattutto della sua esperienza, di certe ribellioni al 'sistema' pagate con ''vessazioni sul lavoro'' come spiega poi la sorella avvocato. Episodi pero' che non hanno entusiasmato gli inquirenti: poca roba che non permette di aggravare la situazione di persone e club coinvolti. In mattinata erano sfilati l'assistente Babini, Daddato, l'ex arbitro Francesco Soffritti (ha parlato molto del sorteggio e gli sarebbe stato chiesto perche' le palline, quella dell'arbitro e quella della partita assegnata, non venissero estratte contemporaneamente) e il team manager dell'Udinese, Lorenzo Toffolini, chiamato per la telefonata con Leonardo Meani del Milan. Il dirigente dei friulani ha detto che non si e' trattato di una difesa, perche' si trattava solo di circostanziare la verita'. La giornata si e' conclusa con l'audizione bis di Gianluca Paparesta: l'arbitro di Bari, gia' ascoltato per l'episodio in cui dopo Reggina-Juve sarebbe stato chiuso da Moggi nello spogliatoio, ha voluto fornire un supplemento al precedente interrogatorio perche' sarebbero emerse delle contraddizioni anche con la testimonianza resa un mese fa ai carabinieri. ''Resto una persona informata dei fatti. Quando finira' l'indagine, se l'Aia mi autorizza, rispondero' alle domande'' ha detto uscendo dopo altre quattro ore davanti al vice, Maurizio D'Andrea. Cala cosi' il sipario sulla prima fase dell'indagine: in fase di elaborazione la relazione che il pool fornira' al procuratore Stefano palazzi. Il passaggio di consegne (oggi stretta di mano in strada con Borrelli) tra giovedi' e venerdi': poi Palazzi lavorera' ai deferimenti e intorno al 26 giugno potrebbe andare in scena il maxiprocesso. Ma c'e' gia' chi, tra i club che si sentono parti lese di tutto lo scandalo, prepara le contromosse: appena arriveranno i deferimenti saranno molte le squadre in fila a presentare ricorsi per essere risarcite. Un processo nel processo che dara' ancora molto lavoro alle toghe sportive e non.

Ascoltato il dipendente della Federcalcio Galati “Chi si oppone viene vessato”

Si è conclusa alle 19,20 l'audizione del dipendente della Federcalcio Dario Galati, ex segretario del vicepresidente Innocenzo Mazzini. Galati è uscito dalla sede di via Po accompagnato dal suo legale. "Il mio assistito ha avuto problemi nell'ambito lavorativo fino a due giorni fa - ha spiegato l'avvocato Giulia Galati - è la dimostrazione che chi si oppone a un sistema viene vessato". Galati non ha risposto a chi gli chiedeva se avesse presentato della documentazione a sostegno delle sue parole. "Diremo tutto alla chiusura dell'indagine", ha aggiunto il legale.

Anche la Samp nell’indagine

12/06 Con l'audizione dell'arbitro Gianluca Paparesta, durata 4 ore e mezza, e' terminata la giornata di indagini su "calciopoli". "Continuo a essere solo una persona informata sui fatti - ha detto Paparesta -. Parlero' appena finiranno le indagini". Nella giornata di oggi sarebbe emerso anche il coinvolgimento della Sampdoria, relativamente alla partita interna contro la Fiorentina del campionato 2004/05, finita 3-0 e arbitrata da Dondarini. Indagini sul match sono svolte dai pm di Napoli. Francesco Saverio Borrelli ha chiuso in bellezza quello che dovrebbe essere l'ultimo giorno di interrogatori dell'ufficio indagini Figc. L'"ospite d'onore" e' stato l'ex amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo. Il primo ad arrivare in via Allegri, in compagnia dell'avvocato Luigi Chiappero, e' stato l'ex dirigente bianconero, sentito per tre ore sulle intercettazioni che lo vedono protagonista assieme a Moggi. Giraudo, secondo i pm di Napoli che indagano sugli illeciti nel mondo del calcio, sarebbe uno dei capi di quella famosa "cupola" che avrebbe manipolato il campionato 2004/05. "Parleremo solo nelle aule dei tribunali", si e' limitato a dire il vecchio ad della Juve, all'uscita degli uffici federali. Paparesta si e' ripresentato dopo l'audizione, durata quattro ore, di cinque giorni fa. In realta' sarebbe stato lo stesso direttore di gara barese a chiedere di essere risentito, perche' nel corso del precedente interrogatorio, centrato sul "sequesto di persona" operato da Moggi e Giraudo nell'autunno 2004 dopo Reggina-Juve, sarebbero emerse delle contraddizioni che Paparesta teneva a chiarire. Nel pomeriggio e' stata anche la volta di Dario Galati, ex segretario di Innocenzo Mazzini e presentatosi spontaneamente per chiarire alcune vicende legate alla Federcalcio. In questo ultimo giorno di interrogatori gli 007 federali hanno sentito in via Po anche il guardialinee Fabrizio Babini, l'ex arbitro Francesco Soffritti, l'osservatore dell'Aia Pasquale D'Addato. Con loro, ascoltato per tre ore e mezzo, anche il team manager dell'Udinese Lorenzo Toffolini, protagonista della famosa telefonata con l'addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani, finita anche sulle pagine de "La Stampa". "E' stato un colloquio sereno e tranquillo", ha dichiarato Toffolini all'uscita e il suo avvocato ha sottolineato come siano stati forniti "risposte e chiarimenti su temi e contenuti" delle intercettazioni. Borrelli, tra un interrogatorio e un altro, ha incrociato Stefano Palazzi, procuratore federale, che dalla prossima settimana valutera' il rapporto che sta per essere scritto dal pool dell'ufficio indagini. "Noi ci proponiamo di presentare la relazione entro la fine della settimana - sono state le parole dell'ex procuratore generale di Milano - Speriamo di riuscirci. Con Giraudo colloquio interessante? Questo lo valuteranno i giudici". Oggi, intanto, si e' tenuto il consiglio di Lega a Milano. Adriano Galliani, a dispetto di quanto supposto da diversi addetti ai lavori, non ha presentato le dimissioni dalla presidenza e dalla riunione e' emersa la volonta' di costituire un comitato di 5 presidenti, tre di A e due di B, che si occupi di riscrivere le regole della Lega stessa. In casa Juve, l'ad Carlo Sant'Albano ribadisce che il nuovo progetto bianconero "ha l'obiettivo di riportare il calcio al centro, di assicurare il primato dei nostri valori su tutto e di creare un circolo virtuoso tra etica, successi sportivi e risultati economici". Intanto Pietro Folena, presidente della commissione cultura che presto si occupera' dello scandalo calciopoli, esclude al momento l'ipotesi di un'inchiesta parlamentare ("rischia di sovrapporsi a quelle penali e sportive") e conferma invece che l'orientamento e' quello di "deliberare nei prossimi giorni un supplemento di indagine conoscitiva rispetto a quella della scorsa legislatura, per supportare il lavoro delle autorita' dello sport e di governo e parlamento, e da concludere entro settembre".

Blatter “Trovati i problemi ora si va verso le soluzioni”

12/06 "I problemi dell'Italia sono stati identificati, adesso andiamo verso le soluzioni". Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky il presidente della Fifa Joseph Blatter, a pochi minuti dal via di Italia-Ghana. Blatter ha speso parole di grande stima ed ammirazione nei confronti del commissario Guido Rossi. "L'ho incontrato due volte -ha detto Blatter- e mi ha dato l'impressione di avere una grande personalita', serena, di un uomo che con la sua esperienza economica e sportiva riuscira' a fare bene". Blatter e' convinto che sul campo l'Italia cerchera' di far dimenticare i problemi attuali del calcio italiano. "In questo momento difficile per l'organizzazione del calcio in Italia, la presenza della squadra azzurra al Mondiale e' molto importante. Noi sappiamo quanto e' forte il calcio italiano in generale ma adesso sono sicuro che la squadra voglia presentare un calcio d'attacco, moderno e dimostrare a tutti i tifosi del calcio italiano che i problemi che esistono in questo momento sono gia' passati". Blatter ha anche aggiunto, che oltre al commissario Rossi, ha anche incontrato "la Ministro Melandri, con la quale abbiamo fatto un breve discorso, ma con la quale nelle prossime settimane quando la squadra azzurra andra' avanti nella competizione faremo una riunione".

Si va verso la riscrittura del regolamento. A luglio assemblea di Lega

12/06 Il pallone malato ha una storica e forse irripetibile occasione per cambiare tutto. Oppure quasi niente. Dipendera', in prima battuta, da Massimo Cellino (Cagliari), Riccardo Garrone (Sampdoria), Rosella Sensi (Roma), Vincenzo Matarrese (Bari) e Maurizio Riccardi (Piacenza). Sono loro i cinque membri nominati oggi dal Consiglio di Lega delegati a formare il Comitato Costituente che dovra' riscrivere il nuovo regolamento della Lega. Detto cosi' puo' sembrare anche un espediente per rinviare i problemi, per un 'ne parliamo' che in altre occasioni ha creato - per abortirli subito dopo - progetti come le due Leghe separate di A e di B che solo qualche mese fa erano ''decisioni irrevocabili'' e che invece sono definitivamente accantonati. E invece puo' essere il giorno della rinascita, o della nascita di un calcio nuovo, se la riscrittura del regolamento incidera' davvero. Perche' il regolamento della Lega e' l' ossatura del gioco del calcio e prevede praticamente tutto, dalla governance (cioe' come si elegge e chi possono essere il Presidente e i componenti degli organismi, se deve essere un rappresentante di societa' oppure un manager esterno, se puo' essere l'una o l'altra cosa) alla divisione dei diritti e dei proventi, vero terreno di tutti gli scontri, al numero delle squadre che giocano in A e in B. Insomma potenzialmente 'il libro dei sogni' di quelli che in questi anni a cambiare ci avevano provato senza ottenere risultati, ed erano stati tanti, per citare solo gli ultimi Diego Della Valle o Maurizio Zamparini. Oppure ancora quei Riccardo Garrone e Maurizio Riccardi che adesso possono provare a mettere per iscritto le loro tesi, in una 'Costituente' che mette loro accanto Massimo Cellino, Rosella Sensi indicata per 'le grandi' - visto che la Juve non e' piu' nel Consiglio, l'Inter non c'era oggi, e Galliani come Presidente ha ritenuto giusto non esserci - e un vecchio navigatore del calcio come Vincenzo Matarrese. Li aspetta un'estate senza vacanze e solo alla fine, quando sottoporranno il loro lavoro all'assemblea sovrana, sapranno se avranno compiuto una rivoluzione o confezionato una semplice aspirina. E devono fare anche in fretta, entro la fine di luglio, partendo da un foglio teoricamente in bianco. Come aiuto gli e' stato consegnato un elenco di problemi da affrontare, e i regolamenti delle principali Leghe estere. Intanto i club vanno avanti avanti cosi' e, forse, non potrebbe proprio essere diversamente. A cominciare da Adriano Galliani che ha confermato di non avere intenzione di dimettersi dalla presidenza della Lega. Anzi ha ribadito per l'ennesima volta che le sue dimissioni da presidente della Lega non ci saranno in ogni caso. ''Se il nuovo regolamento dira' che non puo' esserci un presidente dirigente di societa', ci sara' un nuovo presidente, ma anche in quel caso non sarebbero dimissioni, semplicemente verrebbero meno i miei requisiti'', ha sottolineato. E ancora: ''In molti mi chiedono di continuare a fare il presidente della Lega e di rinunciare ad una carica nel Milan. Ma se essere amministratore dei rossoneri mi impedira' di essere presidente della Lega, me ne andro' dalla Lega''. Il che pero' puo' anche voler dire che, se il ritrovato presidente del Milan, Silvio Berlusconi, decidesse di privarsi del suo amministratore delegato, a quel punto Galliani potrebbe, senza impedimenti, continuare a guidare la Lega, compito nel quale tutti (amici e avversari) gli danno atto di grande competenza e capacita'. In ogni caso l'assemblea di luglio dovra' ratificare o meno le modifiche del regolamento proposte 'dai costituenti', ma non potra' essere elettiva. Quella, giocoforza, sarebbe comunque una fase successiva. E Calciopoli? Oggi si e' fatto conto che non ci sia affatto. ''Non se n'e' parlato''. ''La giustizia sportiva deve fare il suo corso - ha spiegato Galliani - ma noi dobbiamo continuare a lavorare sulle nostre competenze e a quegli adempimenti che non possono essere elusi, ne' rimandati''. Insomma, la giustizia e' a latere, il calcio deve andare avanti.

Galliani “Metteremo a punto l’ipotesi di riscrivere le regole”

Arriva quasi per ultimo, intorno alle 15:00, il presidente Adriano Galliani, ovviamente il più atteso a questo Consiglio di Lega perché proprio dalla sua relazione potrà prendere l' avvio la discussione di oggi. Adriano Galliani non è però disposto ad anticipare nulla, anzi fa capire che nessuna decisione è dietro l' angolo. "Ne parliamo dopo questo Consiglio - dice - e dopo quelli che si susseguiranno quest'estate". Galliani spiega che il lavoro per scrivere le regole e quel famoso 'codice etico' che deve ripulire l' immagine del calcio è, in pratica, ancora una pagina bianca: "ne parliamo oggi per la prima volta, metteremo a punto delle ipotesi e poi dovremo portarle in assemblea". In altre parole non c'e da aspettarsi novità anche perché, sottolinea più volte Galliani, il Consiglio propone ma solo l' assemblea delle 42 società decide. E questo vale anche per ogni ipotesi di avvicendamenti e di manager esterno. Di urgenza nel riscrivere le regole parla anche Rosella Sensi: "in questo momento la cosa più importante - afferma l' amministratore delegato della Roma - è che tutte le società siano unite e compatte per lavorare e dare un po' di credibilità a questo calcio". Un lavoro nel quale "la Roma ce la metterà tutta". Rosella Sensi non ha un' opinione su chi debba in questo momento condurre la transizione in Lega Calcio o, meglio, non la esprime. "Noi non abbiamo preso posizione - afferma - ci interessa che le società lavorino e siano d'accordo. Perché io ho paura - conclude - che come credibilità proprio non ci siamo più". Infine un laconico "non ne so nulla", alla domanda sulla vicenda della 'italianizzazione' di Cafu per il quale il presidente della Roma Franco Sensi è finito sotto processo a Roma.

Di Pietro “Nessun colpo di spugna”

"No ai colpi di spugna, la gente non lo capirebbe". Lo ha dteto Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, ora al Governo. "La politica, pero', maggioranza e opposizione - continua Di Pietro in una intervista alla Gazzetta dello Sport - dfeve stare al suo posto, cioe' fuori. E lasciare che il caclio faccia i suoi processi, senza intervenire. Borrelli non ha bisogno di consigli, ma se posso dargliene uno, gli suggerirei di evitare di fare di tutta l'erba un fascio. Io procederei per stralci: prima le posizioni piu' acclarate, quelli i cui uomini e sociaeta' sono coinvolti senza ombra di dubbio. Poi andrei avanti con le altre posizioni, quelle su cui c'e' da lavorare. Una vittoria al Mondiale ci aiuterebbe a restituire credibilita' al calcio. ma guai, poi, a seppellire gli scandali. Nulla puo' ridimensionare quanto e' successo. Nessuna clemenza per chi ha sbagliato, tantomeno per la Juvwe, anche se io sono e resto juventino".

Sacchi “Non giusto fare giustizialismo”

"Non e' giusto fare giustizialismo, anche se quello che e'capitato in Italia e' tragico". Lo ha detto Arrigo Sacchi, a Radio Anch'Io, in riferimento allo scandalo calciopoli. "Noi che vivevamo dentro vedevamo arbitri con poca serenita', che molti definivano sudditanza psicologica. Io avevo tolto l'ultima parola. Capivamo che c'era qualcosa che non era nella normalita'. Capitava che i controllori erano nominati dai controllati e questa e' una cosa anomala. Se ci sono stati degli errori i colpevoli siamo tutti: giocatori, stampa, gli stessi tifosi, dirigenti, tutti coloro che non hanno denunciato. Non possiamo lavarci la coscienza con la nazionale".

Campana “Tutto il sistema deve rigenerarsi”

12/06 "La giustizia sportiva ha dei mezzi limitati tanto e' vero che si sta procedendo a livello di giustizia sportiva ma basandosi su intercettazioni telefoniche consentite solo nel caso di responsabilita' penali". Lo ha dichiarato Sergio Campana, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (Aic), ai microfoni di "Gr Parlamento-La Politica nel Pallone". "Il calcio deve assolutamente rigenerarsi - ha aggiunto Campana - non sono d'accordo che bisogna riscrivere le regole. Bastarebbe rispettare l'Articolo 1 della giustizia sportiva, articolo che e' stato violato sicuramente. Serve la forza di superare questo momento assolutamente letale. Certamente e' stato dimostrato che c'e' una classe di dirigenti di tutte le qualita'. La gente e' molto delusa da tutto quello che e' successo: il primo punto di partenza e' la nostra nazionale. Una prestazione di grande dignita' potrebbe essere l'inizio di un percorso di recupero e riscatto. La convocazione da Rossi me l'aspetto ma credo che in questo momento Rossi si sia preoccupato delle emergenze assolute ma mi risulta che abbia una certa considerazione come componente credibile. Un punto positivo credo sia stata la nomina a vicecommissario di Demetrio Albertini, ex calciatore e consigliere Aic". "Non ci sono calciatori convolti direttamente in questa vicenda - tiene a precisare Campana - da quando siamo nel governo federale la nostra preoccupazione e' stata quella di fare applicare le regola nel momento in cui si controllano i bilanci. Il futuro per la prossima stagione per l'Aic? E' un documento che presenteramo a Rossi che vede delle proposte che riguardano la categoria come la riduzione dell'attivita' agonistica, poi un controllo assolutamente severo e rigoroso del problema doping e credo prima di tutto che si debba ritornare alla gestione collettiva dei diritti tv. Rimettere in discussione le S.p.A di calcio con fine di lucro o quotate in borsa ma soprattutto la ridistribuzione delle risorse in misura piu' equa. Non e' possibile che ci siano due-tre societa' che incassano venti, trenta volte in percentuale superiore rispetto alle altre societa'. Si deve creare un sistema perche' il calcio sta incassando quanto mai nella sua storia e mai come adesso ci sono societa' in crisi. Serve un controllo dei bilanci non solo per l'iscrizione ai campionati ma durante la stagione con controlli trimenstrali o quadirmetrali per evitare di arrivare alla fine con i problemi che tutti sappiamo". "La Nazionale? Normalmente rappresenta la nostra bandiera - chiude Campana - in questo momento credo che deve essere un punto di riferimento. Hoo avuto la sensazione che considerano il campionato del mondo come occasione e responsabilita' di posare il primo mattone per la ricostruzione del calcio"

Pescante “Dopo i mondiali il punto con Guido Rossi”

12/06 "Credo sia fondamentale, magari dopo i Mondiali, organizzare un incontro con il commissario straordinario della Federcalcio Guido Rossi per capire a che punto siamo con la situazione e i tempi. Francamente questo scandalo ha lasciato tutti sgomenti, siamo arrivati a questo punto e non basta fare denuncie ma capire se non ci sono strumenti sufficienti per controllare, se ci dovevano essere norme anche legislative piu' strette". Lo ha dichiarato ai microfoni di "Gr Parlamento-La politica nel Pallone", l'Onorevole Mario Pescante. "Sono stati rubati dei sogni, sporcate le bandiere, bisogna recuperare il credito e la fiducia, riavvicinare milioni e milioni di appassionati al calcio e per far questo non puo' fallire questa inchiesta ma nessuna invocazione di giustizia sommaria ma di severita' si', poi in fretta per ricostruire con regole nuove e una dirigenza rinnovata. Mai come oggi certe persone si facciano da parte totalmente. Servono energie nuove e nel calcio ce ne sono". Una battuta sul primo impegno della Nazionale con il Ghana ai Mondiali. "E' una situazione non facile, il Ghana potrebbe farsi valere - chiude Pescante - siamo un po' preoccupati, l'Africa e' una nuova realta' emergente, speriamo di non trovarci davanti a sorprese".

Borrelli “Spero di consegnare la relazione entro la settimana”

12/06 Stretta di mano con il procuratore federale a meta' strada tra via Allegri e via Po. E' il gesto simbolico che testimonia il passaggio di consegne a breve tra Francesco Saverio Borrelli e il procuratore federale Stefano Palazzi: il capo dell'ufficio indagini ha confermato di volere completare la relazione su 'calciopoli' entro la settimana, relazione che verra' consegnata proprio a Palazzi. ''Noi ci proponiamo di presentare la relazione in questa settimana - ha ribadito Borrelli - speriamo di poterlo fare''. Poi la palla passera' a Palazzi che dovra' far scattare i deferimenti per gli attori dell'inchiesta e per i club coinvolti. Intanto stamattina e' stata la giornata di Antonio Giraudo: tre ore di interrogatorio per l'ex amministratore delegato della Juve, l'unico della societa' bianconera ad essersi presentato davanti all'ufficio indagini. ''Se abbiamo ottenuto qualcosa di interessante da Giraudo? Lo vedranno i giudici'' ha detto Borrelli. Quanto alla testimonianza di un dipendente della Federazione che ha deciso di presentarsi spontaneamente davanti agli 007 federali Borrelli non si sbilancia: ''Non mi aspetto nulla di particolare, e' lui che si e' offerto vediamo che cosa ci viene a dire''.

Il PM chiede la condanna di Sensi a 10 mesi e Cafu a 9 per i passaporti

12/06 Dieci mesi di reclusione per il presidente della Roma Franco Sensi e nove mesi per Marcos Evangelista (Cafu). Sono le richieste di condanna fatte dal pm Angelantonio Racanelli a conclusione della requisitoria nel processo scaturito dall' inchiesta sulle irregolarità dell' italianizzazione di alcuni calciatori. Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto anche la condanna del calciatore Gustavo Bartelt (9 mesi), del padre Oscar (1 anno), della moglie di Cafù Regina Feliciano (9 mesi), del procuratore brasiliano Cristoforo Colombo (1 anno e 3 mesi), della dipendente della Roma Rosangela Monteiro (9 mesi), del funzionario comunale Sergio Garulli (1 anno). La condanna a 9 mesi di reclusione è stata chiesta anche per i calciatori Mauricio Hector Pineda, Mauro Esteban Navas, Jorge Roberto Quinteros e Celso Ayala. Per il viceconsole italiano di San Isidro Enrico Meauro è stata chiesta la condanna a un anno e mezzo di reclusione, mentre per l' impiegato dello stesso consolato Gabriele Greco 2 anni. Tre anni di reclusione sono stati chiesti dal pm Racanelli per la traduttrice argentina Maria Elena Tedaldi, mentre 9 mesi al suo collaboratore Ilario Camaiani. Due sole le assoluzione totali chieste dal rappresentante della pubblica accusa: nei confronti di Giuseppe Lucisano e Sergio Meatta, due funzionari comunali. Per gli altri imputati ci sono state anche richieste di parziale assoluzione relativamente a singole contestazioni.

Il Commissario Rossi in ritiro con gli Azzurri

Il commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, è arrivato nel primo pomeriggio dall' Italia e si è subito recato nell' albergo al centro di Hannover, dove è in ritiro la Nazionale italiana di calcio, per un breve saluto prima della partita di esordio, Italia-Ghana. Rossi è giunto all' albergo azzurro poco prima delle 15 per salutare la squadra. In serata allo stadio è attesa anche il ministro dello Sport, Giovanna Melandri.

Pirlo dopo il golL’Italia strapazza il Ghana e parte col piede giusto: Lippi “E’ andata nel migliore dei modi”. Dujkovic “L’Italia ha meritato la vittoria”. Blatter “La migliore partita finora”

 

Servizi precedenti

10/06 Calcio nel caos: Borrelli si concede una pausa. Il Presidente Cellino “Rossi chieda consigli ai presidenti onesti”. Secondo il legale di Lotito il campionato slitta a dicembre. Del Piero “Spero che per la Juve si risolva nel migliore dei modi” L’assistente Titomanlio: “Pronti a collaborare”

09/06 Calcio nel caos: Borrelli contro un “muro difensivo concordato”. Maxi audizione con Meani (Milan): quasi otto ore. Non esiste alcun super teste. Tre ore di interrogatorio per Carraro e tre anche per Pieroni. Pirrone replica a Bergamo: “Io scarso e onesto, lui invece?”. Catricalà “Presto regole per i procuratori”. Adiconsum presenta uno studio sugli errori arbitrali dal 2002 al 2004. Avv. Coppi: “Il Coni potrebbe costituirsi parte civile”

08/06 Calcio nel caos: Bergamo interrogato per nove ore “Fatto fuori da Pairetto e Lanese”. Per Pairetto sei ore di interrogatorio. Moggi dice no a Borrelli. Oggi tocca a Carraro. Della Valle “Non abbiamo fatto nulla di strano”. L’AIA rigetta il ricorso di De Santis: non andrà ai mondiali. Galliani ascoltato per due ore. L’Antitrust collabora con Rossi

07/06 Calcio nel caos: Interrogatori fiume per De Santis e Paparesta. Borrelli: “Nessun pentito. Entro 10 giorni la relazione alla Procura sportiva”. La Commissione Cultura della Camera avvierà un indagine. Pirrone: “Già da tempo denunciavo pressioni”. Gaucci Jr: “C’è ancora paura della ‘cupola’

06/06 Calcio nel caos: Borrelli mette sotto torchio gli arbitri. No Intertoto per il calcio italiano. E Rossi incassa l’ok di Uefa e Fifa. Corioni: “Girando la mente, Galliani gli obbediva”. Lazio e Juve nel mirino di Borrelli. Rossi incontra Galliani: Nessuna accordo sulla gestione della Lega. Blatter “Felice della reazione delle autorità italiane”

05/06 Calcio nel caos: Borrelli a tutto campo, vuol vederci chiaro su tutto. E il Coni ricorre alla Caf per la sentenza su Agricola per il doping. Mazzarri ascoltato dal PM di Napoli. Cesare Geronzi ascoltato per due ore dai PM. L’ex segretaria della CAN, Fazi, non risponde. Pelè “Spero che la giustizia punisca tutti”. Blatter “Ci vogliono arbitri professionisti”

04/06 Calcio nel caos: Borrelli in azione: L'arbitro Pirrone interrogato per tre ore. Il Milan si ribella: “Una campagna contro”. Lite in un bar per calciopoli, ci scappa il morto

03/06 Calcio nel caos: Cannavaro e Trezeguet interrogati dai PM a Roma. La Procura di Torino vuol riaprire l’inchiesta sulle designazioni. Undici giorni per rifondare la Juve. Somma “Non cambia nulla. Moggi resterà sempre un grande”

02/06 Calcio nel caos: Il procuratore Borrelli pronto per il maxiprocesso. Ombre sulla partita Udinese-Milan del 2005: Galliani e Pozzo non ci stanno. Galliani: “Siamo stati danneggiati”. Il Legale di Moggi replica a Galliani “Ha letto tutte le intercettazioni?”. Spalletti in procura a Napoli.

01/06 Calcio nel caos: Il commissario Rossi: “Una situazione che non pensavo così grave”. Secondo l’ex vicecapo dell’Ufficio indagini Juve e Fiorentina in B. Galliani pronto a lasciare. Preziosi sentito dalla Procura di Napoli. Nevio Scala: “Tutto deprimente. Con gli azzurri si può andare avanti”.

31/05 Calcio nel caos: Lotito ai PM: “Lazio pulita”. Il difensore di Moggi: “Il Milan il vero potere”. I rossoneri "Manovre diversive". Petrucci “Voltiamo pagina, torniamo a parlare di sport”. Verdone “Di fronte allo scandalo del calcio mi vergogno di essere italiano”. Zeman “Io alla Juve? Non potrei. Ipotesi Baggio? sarebbe solo per immagine”.

29-30/05 Calcio nel caos: Caso Gea,sentito l'arbitro cosentino Palmieri: “Mai rilasciato interviste”. Lazio nei guai: aggiotaggio per Lotito. Niente incarichi sportivi per i magistrati del CSM. Avv. Grassani “Milan in B, ipotesi per ora non ipotizzabile”. Del Piero “Orgoglioso di essere juventino”. V.Franza "Ipotesi A per il Messina". Ieri sentito Della Valle.

28/05 Calcio nel caos: Per Borrelli una settimana intensa. Bonfrisco “Paparesta fuori dalle regole”. Gattuso: “Qualcuno sputa nel piatto”.

27/05 Calcio nel caos: L’inchiesta entra nel vivo. Borrelli al lavoro e Lippi difende il figlio. Commissario Rossi: “Sconti per nessuno”. Sacchi e Agnolin: “Chi ha sbagliato paghi”. Lippi: “In Italia chi è indagato è già condannato”. Peruzzi accusa: “Moggi il pastore e noi il gregge”.

26/05 Calcio nel caos: Gli atti passano a Borrelli: Parte ufficialmente “Piedi Puliti”. Galliani rimane solo, si dimette Zamparini. Gigi Riva: “Beckembauer ha parlato da bambino”. Cossiga: “Tangentopoli era più onesta”. Sacchi: “Torniamo al calcio di prima, senza banchieri e politica”. Il figlio di Lippi indagato a Roma e Milano.

25/05 Calcio nel caos: Interrogatori a Napoli e Roma e perquisizioni della GdF. Cannavaro ci ripensa. Albertini: “Pensavo ci fosse sudditanza psicologica, invece...”. Cecchi Gori “Affossato perchè scomodo. I 5 anni più brutti della mia vita”. Licenza Uefa per 14 club: manca la Lazio. I tiofosi si costituiscono parte civile. Gli ex vogliono Boniperti presidente della Juve

24/05 Calcio nel caos: La Lega Calcio cerca nuove regole. Alla Gea e ad Alessandro Moggi oltre il 10% del mercato delle procure. Conti: “Lotta al conflitto d’interessi”. La Finanza nella sede del Crotone e della Reggina. Buffon in Procura. Galliani confermato in Lega. Cannavaro: “Gli scudetti della Juve, meritati”

23/05 Calcio nel caos: Il commissario della FIGC, Rossi, nomina il procuratore Borrelli capo ufficio indagini. Scatta “Piedi puliti”. A Napoli sfilano i testi. perquisita la sede della Torres

22/05 Calcio nel caos: Lippi rimane al suo posto. Moggi cita Berlusconi. Chieste le dimissioni di Galliani che le respinge, l’inchiesta va avanti. Moggi: “Un’imboscata di Galliani”. Guido Rossi: “Beckenbauer ne approfitta”. Avv. Stagliano “La Juve in B”

21/05 Calcio nel caos: Moggi ebbe un ruolo importante nelle elezioni di Carraro e Galliani. Tardelli replica a Beckenbauer “Anche in Germania c’è il marcio”. Chieste le dimissioni di Lippi. Le intercettazioni di De Santis

20/05 Calcio nel caos: Il potere assoluto di Moggi. Ora è fuga dalla Gea. Si dimette anche il Generale Attardi. Beckembauer: L’Italia la pagherà ai Mondiali. Le tifoserie di Messina, Crotone e Reggina non ci stanno

19/05 Calcio nel caos: La Gea controllava anche Reggina, Livorno e Siena. Gazzoni: “Le dimissioni di Carraro sono finte”. Interrogati Lippi e Zeman. Si dimette il Generale Pappa

18/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi fa piazza pulita. Le intercettazioni di Carraro e Moggi che preparavano le elezioni in Lega. Menzionato Pisanu. Sospesi nove arbitri, la Finanza a casa di Moggi e nella sede della Juve

17/05 Calcio nel caos: Il Commissario Rossi al lavoro. Spunta il filone doping. Dopo il vertice delle Procure, nuovi accertamenti. Definite le competenze delle Procure di Roma e Napoli.

16/05 Calcio nel caos: Guido Rossi commissario della FIGC chiamato a sistemare il calcio e le sue regole. Petrucci rassicura Lippi “Verrò a trovarti con Rossi”.

 

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