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Sindacati
Archivio dal 1/2 al 31/5

 

Cigl, Cisl e Uil assicurano: “Nessun annullamento delle attività della Carime di Cosenza”

31/05 ''Non ci sono progetti finalizzati all'annullamento delle attivita' di Banca Carime e del Polo Bpu localizzate nell'area direzionale di Cosenza''. E' quanto scritto in una nota congiunta delle organizzazioni sindacali della Falcri, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Uil e Dircredito. ''E' necessario precisare - prosegue la nota - che gli assetti finali delle due Direzioni di Banca Carime, nonche' dei poli di Bpu dislocati su Bari e Cosenza, con le relative attivita' localizzate su ciascuna sede, discendono dai due piani industriali Bpu, presentati nel 2003 e nel 2004, le cui ricadute sui lavoratori sono disciplinate dagli accordi di Gruppo dell'agosto 2003 e del marzo 2005 che definiscono, anche, importanti garanzie sia per quanto riguarda la mobilita' dei lavoratori che il mantenimento delle attivita' sui poli coinvolti. Tali assetti, impegni e garanzie, peraltro, sono stati confermati dalla delegazione di Gruppo Bpu nel corso dell'incontro sindacale tenuto a Bergamo in data odierna''. ''Il Sindacato - e' aggiunto nella nota - vigilera' sulla corretta e completa applicazione di tali accordi, intervenendo con tutti gli strumenti a disposizione per bloccare qualunque disapplicazione degli stessi che dovesse intervenire da parte aziendale. A fronte, inoltre, della perdurante diffusione di notizie che creano allarme e sconcerto, il Sindacato chiede che Banca Carime in primis ma la stessa Capogruppo Bpu individuino strumenti e modalita' per garantire la corretta informazione sulle strategie che intendono perseguire nel mezzogiorno, finalizzate a garantire a Banca Carime il ruolo di banca di riferimento del territorio, rassicurando cosi' Istituzioni, Operatori economici ed i Risparmiatori, oltre che le Lavoratrici e i Lavoratori di Banca Carime, nel pieno rispetto degli accordi sottoscritti con i sindacati''.

La Sirti sferra l’ultimo colpo contro la Calabria.

30/05 “La Sirti negli ultimi dieci anni ha drasticamente ridotto gli organici passando da 500 a 74 lavoratori.” È qunato denuncia in una nota la UIL calabrese che aggiunge: “Ora la Sirti intende dare l’ultimo colpo nei confronti di una sparuta pattuglia di lavoratori. In questi giorni la Sirti ha attivato il ricorso alla Cassa Integrazione per un presunto calo di commesse da parte di Telecom Italia e congiuntamente ha avviato la procedura di trasferimento per alcune decine di lavoratori nella zona Nord del paese (Triveneto, Lombardia) Tutto ciò avviene utilizzando anche la pratica di subappalto per una parte di commesse che potrebbero essere lavorate da personale Sirti. Tale atteggiamento presuppone il totale abbandono della Sirti della Calabria dopo 50 anni di presenza. Il sindacato rivendica non solo il mantenimento ma anche il potenziamento delle strutture operanti in Calabria (Pianopoli, Cosenza e Gioia Tauro) con l’assegnazione da parte di Telecom Italia dell’attività di rete e sviluppo impianti in quanto, ad oggi, l’unica attività è solo quella relativa alla manutenzione della rete Telecom. I lavoratori sono stanchi di subire da oltre un decennio continue vessazioni, discriminazioni e lo spauracchio di un abbandono della Calabria da parte Sirti per favorire oltre realtà nazionali. Per tutto ciò, le RSU SIRTI, unitamente a FIM, FIOM, UILM e CGIL, CISL, UIL, chiedono l’attivazione di un tavolo di confronto con Telecom e la Regione per bloccare un processo che provocherebbe ulteriori tagli di posti di lavoro, in una Regione ad altissimo tasso di disoccupazione”.

Cannataro (Uila) “La Regione intervenga al Consorzio Sibari-Crati”

30/05 ''Idee per affrontare la questione del Consorzio Sibari-Crati c' e' ne sono, naturalmente, sappiamo che e' una situazione difficile che richiede tempo e soprattutto un impegno costante''. E' quanto sostiene in una nota il componente della segreteria provinciale della Uila-Uil di Cosenza, Pino Cannataro. ''La Uila - ha aggiunto - e' disponibile a svolgere, unitamente a tutto il sindacato confederale, un ruolo attivo e propositivo per condividere un percorso finalizzato al rilancio ed al risanamento del Sibari-Crati a condizione, pero', che nelle more di cio' le istituzioni regionali garantiscano almeno un periodo di copertura finanziaria per il pagamento dei lavoratori. Non vorremmo che sulla drammatica situazione del mancato pagamento di ben oltre nove mensilita', in mancanza di immediati e concreti segnali, esploda una conflittualita' estrema che finirebbe per mettere in discussione la prossima campagna irrigua''. Nella sede consortile di Cosenza si e' svolta l' assemblea dei lavoratori del Sibari-Crati, iscritti alla Uila-Uil, per discutere di aspetti organizzativi e per affrontare la situazione complessiva del Consorzio con particolare riferimento al mancato pagamento delle mensilita' maturate. All' assemblea hanno partecipato Pino Cannataro e Antonio De Gregorio della segreteria provinciale Uila e Salvatore Alberti della segreteria regionale del Filbi-Uila. Alla fine dei lavori, l' assemblea degli iscritti ha eletto i componenti della segreteria aziendale. Nel corso della riunione, ampio spazio e' stato dato ai problemi che ormai da tempo stanno affliggendo i lavoratori del Consorzio, in particolar modo l' attenzione e' stata posta nei confronti di quelle mensilita', che ormai da troppo tempo i lavoratori reclamano. Ne e' venuta fuori una situazione ormai insostenibile, dal momento che i lavoratori hanno maturato e non percepito nove mensilita' . La Uila-Uil nel condividere le forti preoccupazioni dei lavoratori e nel comprendere le ragioni del diffuso malcontento, ritiene ''non piu' procrastinabile - prosegue la nota della Uila-Uil - la questione del Sibari-Crati ed invita le Istituzioni regionali, in primis l' assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo e l' assessore all' economia Nicola Adamo, ad occuparsi della vicenda in modo concreto e definitivo che segni discontinuita' con quanto finora non fatto dalla precedente Giunta Regionale, soprattutto sul versante del risanamento finanziario del Sibari-Crati''.

Giaimo (UGL) “La situazione alle Ferrovie della Calabria sta deteriorandosi”

29/05 ''Sta' velocemente deteriorandosi la situazione alle Ferrovie della Calabria, dove la persecutoria protervia messa in atto per imporre un regolamento avanzamenti e promozioni infarcito di errori marchiani di cui a nessuno e' stato chiesto conto''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale dell'Ugl Autoferrotranvieri, Natale Giaimo. ''Certamente - ha aggiunto - la pedissequia osservanza del regolamento ha portato disagi anche all'utenza ma, inutile ricordarlo, questa e' una utenza che viene tartassata assai di piu' dalle condizioni in cui, da decenni, e' costretta a viaggiare per colpa dei disservizi aziendali e che subisce situazioni di scarsa sicurezza laddove la filosofia e l'attenzione aziendale persegue piu' la ricerca e l'individuazione delle responsabilita' che non la messa in atto di sistemi di prevenzione che diano maggiore sicurezza al sistema. Finalmente la gente si e' svegliata da un torpore che l'ha avvolta per alcuni decenni ed ha cominciato a capire l'importanza del trenino delle Calabro-Lucane che, tutte le mattine permette ai cittadini dei paesi piu' nascosti dell'entroterra di raggiungere la scuola od il lavoro con puntualita' quasi svizzera, puntualita' che i disagi di questi giorni non intaccano in quanto i Lavoratori sono pronti a riprendere a fare i sacrifici cui da sempre si sottopongono laddove la dirigenza aziendale e, anche e soprattutto, le istituzioni ed i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche allontanino, piu' con i fatti concreti che con le parole, lo spettro della chiusura che ormai aleggia sulla ferrovia''. ''Invitiamo - ha concluso - la dirigenza delle Ferrovie della Calabria, i rappresentanti degli utenti, i Prefetti delle province interessate, le Amministrazioni Provinciali stesse, i Sindaci, i Presidi, i rappresentanti delle aziende e dei commercianti, il Governo regionale ed i rappresentanti eletti dal popolo, assieme a chiunque altro sia effettivamente interessato alla sopravvivenza della ferrovia nella nostra Regione, a far si' che si tenga al piu' presto una Conferenza dei servizi sulla ferrovia secondaria in Calabria, per rilanciarne il ruolo e sfruttarne al meglio le tantissime potenzialita'''.

Sammarro (CGIL): “Il comune di Corigliano realizzi un patto sulla legalità”

27/05 ''Serve un patto sulla legalita' che dia fiducia e sicurezza sia ai cittadini sia alle imprese e diventi un forte elemento di contrasto alla micro e macro criminalita'''. E' quanto sostiene in una nota il segretario della Camera del Lavoro di Corigliano, Giuseppe Sammarro, circa alcune intimidazioni nei confronti di due commercianti. ''La Cgil - ha aggiunto - nel condannare fortemente gli atti malavitosi che si sono succeduti in questi ultimi tempi nella citta' di Corigliano e nell'esprimere tutta la sua solidarieta' alle vittime di questi incresciosi atti, invita le Istituzioni, le Forze dell'ordine, le parti sociali, ma soprattutto la societa' civile a mantenere alto il livello di guardia e rilancia l'istituzione di un tavolo permanente sulla legalita' che coinvolga le forze dell'ordine, la scuola, la Chiesa, i partiti e le associazioni''. Sammarro ha inoltre rivolto un invito al sindaco di Corigliano, Giovanbattista Genova, a promuovere un tavolo permanente sulla legalita' che dovra' essere ''elaborare - prosegue il sindacalista - un vero e proprio programma che tiene insieme le problematiche legate al disagio sociale, al degrado ambientale, alle politiche di accoglienza degli immigrati, alla prevenzione e al controllo del territorio''.

Cgil, Cisl e Uil: Oltre mille operai avviati con il progetto speciale fondo sollievo

26/05 L'ex fondo sollievo diventato Progetto Speciale Fondo sollievo scarl (societa' di emanazione Afor) ha ormai avviato al lavoro gli oltre 1000 operai di Acri, San Giovanni in Fiore, San Demetrio Corone, Longobucco e paesi della Comunita' Montana di Verbicaro, in provincia di Cosenza. Una gestione unitaria ed omogenea concretizzata grazie all'impegno combinato di Uila-Uil, Flai-Cgil, Fai-Cisl e dei consiglieri regionali Luigi Incarnato, Franco Pacenza e Nicola Adamo che nella fase finale dell'ultima legislatura del consiglio regionale della Calabria si sono adoperati per risolvere le istanze dei lavoratori. Dai primissimi giorni di maggio la struttura tecnico-amministrativa dell'Afor ha dovuto affrontare una vera e propria corsa contro il tempo per consentire l'avviamento al lavoro degli operai nell'ambito di tempi che consentissero l'effettuazione delle previste giornate lavorative. La prima impressione che ne ricavano le organizzazioni sindacali ''e' quella che la qualita' del lavoro degli operai va nella giusta direzione sia per quanto riguarda quello svolto all'interno della progettazione propria sia quello realizzabile, compatibilmente con il Ccnl e con una compartecipazione,nell'ambito di una seria concertazione con le amministrazioni locali''. Anche di questo i rappresentanti provinciali e regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno discusso, nella sede dell'Afor di Cosenza, con i rappresentanti della suddetta societa' convocata per affrontare argomenti relativi all'organizzazione del lavoro sui singoli territori e cantieri. Le tre organizzazioni sindacali di categoria, ''nel dare atto alla dirigenza di aver gestito, in maniera adeguata e veloce, le procedure per la costituzione della societa' e l'avviamento al lavoro'', hanno sottolineato che ''cio' e' stato possibile anche grazie al grande senso di responsabilita' e di collaborazione dei lavoratori e del sindacato il quale non si e' tirato indietro all'atto di condividere e concertare le modalita' di una prima organizzazione del lavoro necessaria al buon funzionamento delle attivita'''. Le organizzazioni sindacali dopo aver ribadito ''la validita' e la sostenibilita' di precedenti accordi hanno convenuto con la controparte di: confermare l'attuale, seppur temporanea, organizzazione di lavoro richiedendo ai singoli capi squadra la necessaria documentazione prevista per gli incarichi fiduciari con particolare riguardo ai carichi pendenti''. Inoltre hanno stabilito di continuare a tenere aperto il tavolo di confronto sull'ex fondo sollievo per affrontare le varie problematiche inerenti alle norme contrattuali. Ed infine di sollecitare le istituzioni regionali per un incontro a brevissima scadenza teso a discutere sulla effettiva dotazione finanziaria.

La CGIL Pollino incontra l’ass. Laudadio sul problema del nuovo caporalato

26/05 Il fenomeno del lavoro irregolare, in special modo il ''nuovo caporalato'' che ''va sempre piu' allargandosi e assume la veste di cooperative di produzione-lavoro che forniscono manodopera alle aziende agricole della Piana di Sibari-Cammarata'', e' stato al centro di un incontro tra una rappresentanza della segreteria comprensoriale della Flai-Cgil comprensoriale Pollino-Sibaritide-Tirreno e l' assessore al Lavoro della Provincia di Cosenza, Donatella Laudadio. ''I rappresentanti della Flai - e' scritto in un comunicato - hanno riferito a Laudadio che, in gran parte delle cooperative agricole, le violazioni contrattuali, sia di ordine normativo che salariale, sono pesanti e all' ordine del giorno e che i lavoratori interessati sono vittime di vessazioni e sottoposti a un vero e proprio ricatto occupazionale. Inoltre hanno ricordato l' iniziativa del settembre scorso che ha coinvolto le istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo, nonche' il Prefetto di Cosenza, il quale sensibile alla problematica, ha costituito un tavolo tecnico presso la Prefettura''. I sindacati, prosegue la nota, hanno chiesto all' assessore Laudadio ''di farsi promotrice di iniziative politiche e istituzionali e di coinvolgere l' assessore regionale all' Agricoltura e tutti gli attori, istituzioni, forze sociali comprese le associazioni datoriali di categoria, interessati alla questione e hanno anche illustrato la proposta avanzata nel luglio scorso, come sindacato unitario regionale, all' allora assessore regionale all' Agricoltura, Giovanni Dima, di inserire nella stesura dei bandi relativi alle misure a sostegno delle attivita' agricole e agroindustriali, la revoca delle agevolazioni e dei finanziamenti alle aziende che utilizzino lavoratori a nero o che non rispettano i contratti di lavoro vigenti''. Al termine dell' incontro i rappresentanti della Flai hanno evidenziato la disponibilita' del neo assessore regionale all' Agricoltura, Mario Pirillo, alla costituzione di un ''tavolo verde'' di concertazione sulle tematiche agricole e agroalimentari. ''L' assessore provinciale al Lavoro, allarmata dalle proporzioni dal fenomeno del lavoro irregolare - conclude il comunicato - si e' detta d' accordo che il sottosalario, il mancato rispetto dei contratti e l' utilizzo di lavoro irregolare, oltre a costituire una pratica moralmente e civilmente inaccettabile, costituisce una preoccupante concorrenza sleale nei confronti di quelle aziende che adempiono a tutti gli obblighi inerenti i normali rapporti di lavoro''. Laudadio, nell' evidenziare che la lotta al nuovo caporalato e' una battaglia di civilta' che va combattuta da tutti, nessuno escluso, si e' dichiarata disponibile a organizzare, a breve, un'iniziativa politica a livello regionale.

Fiore (CISL) “Vigili del fuoco in agitazione a Scalea”

26/05 “Quanto sta avvenendo presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Scalea ha dell’assurdo e del paradossale. Tutti certamente riconoscono la meritoria azione che i VV.FF svolgono sul territorio, spesso costretti a lavorare nelle condizioni più difficili, insalubri e a volte inumane per dipanare situazioni di difficoltà, per proteggere le persone nel momento autentico del bisogno”. E quanto dichiara il Segretario Territoriale dei Vigili del Fuoco Damiano Fiore in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa della CISL provinciale. “Purtroppo, prosegue il dirigente sindacale dei Vigili del Fuoco, quando a non essere messi nelle condizioni di sicurezza ed igiene, verso i quali operiamo con grande zelo, siamo noi stessi la vicenda assume contorni tragicomici e paradossali. Da tempo, continua Fiore, stiamo denunciando lo stato di immobilismo degli organi competenti sui problemi del distaccamento dei VV.FF di Scalea, dove alle evidenti carenze strutturali di uomini, mezzi e presidi si aggiungono le croniche anomalie di funzionamento del nostro immobile adibito a sede in termini di servizi igienici e locali salubri in ottemperanza al Dlgs 626/94. Per queste ragioni, conclude il Segretario Territoriale dei Vigili del Fuoco della CISL Damiano Fiore, ci siamo mossi con una serie di missive investendo il S.I.I.T di Sicilia-Calabria (Settore infrastrutture), il Direttore regionale dei VV.F, il Comandante Provinciale dei VV.F di Cosenza, i Ministri dell’Infrastrutture e dell’Interno Lunardi e Pisanu, i Segretari nazionali e regionali di Federazione per denunciare l’immobilismo che sta avvolgendo l’intera vicenda, che ci ha portato a dichiarare lo stato di agitazione e a non escludere ulteriori iniziative di lotta, al fine di sollecitare un intervento diretto e risolutivo della spinosa vicenda.”

La CGIL chiede un incontro urgente con la Regione per il porto di Gioia

25/05 ''La Cgil Calabria e la Cgil di Gioia Tauro ritengono urgente l' incontro con la Giunta Regionale per affrontare i tanti problemi che condizionano lo sviluppo del porto e dell' area industriale''. E' quanto sostengono in una nota congiunta i segretari della Cgil Nino Zumbo e Pasquale Larosa. ''Il confronto nell' incontro di lunedi' che il sottosegretario Nola e il presidente Loiero hanno tenuto con l' Autorita' portuale e i rappresentati degli Enti Locali e il Presidente dell' Asi di Reggio Calabria - hanno aggiunto - ha interessato, a quanto si e' appreso dalla stampa, solo l' istituzione della Dogana e la modifica della societa' di gestione dell' interporto. Il mancato confronto, in tutti questi anni di Governo del centrodestra, ha portato ad accumulare molti problemi che interessano l' operativa del porto per gli interventi infrastrutturali da realizzare e i servizi, in particolare della logistica che meritano la giusta attenzione''. ''Il porto di Gioia Tauro - hanno proseguito Zumbo e Larosa - ha necessita' di avere il Master Plan in modo tale che tutti gli interventi infrastrutturali di cui necessita siano realizzati in coerenza all' obiettivo di consolidamento e di sviluppo del porto. Se il porto di Gioia Tauro, come noi pensiamo, dovra' diventare la porta di ingresso del Mediterraneo e delle merci provenienti dai paesi Asiatici, oltre all' adeguamento dei Piazzali per aumentare la capienza dei container, occorre migliorare i fondali, la bocca di entrata del porto e valutare, a seguito dello studio di fattibilita', l' apertura di una nuova uscita a nord. E' altrettanto necessario l' impegno verso la logistica con il completamento dell' Interporto, l' adeguamento della societa' di gestione con la partecipazione di Trenitalia, altre imprese di carattere nazionale e internazionale e la realizzazione del ''Distretto della Logistica''. ''Il sindacato rivendica - hanno concluso Zumbo e Larosa - politiche adeguate per il porto di Gioia Tauro, per non trattare la chiusura di aziende o per assistere solo alla costruzioni di stabilimenti che non ospitano alcun posto di lavoro. La Cgil regionale e la Cgil di Gioia Tauro ritengono che un giusto, efficace e adeguato governo dell' area portuale e' possibile se sara' portato avanti un confronto sereno, di merito fra tutte le parti interessate, pur nella distinzioni dei ruoli, per creare sinergie e fare massa critica''.

Castagna (UIL) sul Ponte: “Loiero ha le idee chiare. Alcuni assessori no”

24/05 Per il Segretario Generale della UIL Calabrese,Roberto Castagna “Il Presidente Loiero dimostra di avere le idee chiare ma meno chiare sono le idee di alcuni Assessori” è quanto ribadito dal Segretario della UIL all’apertura dei lavori dell'Esecutivo Regionale tenutosi in qul di Lamezia Terme. “La questione Ponte - ha poi affermato Castagna - e' una delle prime contraddizioni che emergono nel rapporto tra alcuni Assessori e il Presidente. Bene ha fatto il Presidente Loiero a smentire alcune posizioni anche se il problema rimane e, al momento opportuno, va affrontato con grande equilibrio e altrettanta saggezza. La UIL, da tempi non sospetti, ha, sul piano nazionale e regionale, speso innumerevoli iniziative a favore della costruzione del Ponte sullo Stretto. Per la UIL Calabrese, oggi come ieri, l'opera non e' da considerarsi sostitutiva alle priorita' infrastrutturali che esistono sul territorio anzi diventa un vero e proprio acceleratore del completamento dell'Autostrada, dell'ammodernamento dei Porti e degli Aeroporti e una sicura spinta verso investimenti cospicui nelle Ferrovie per migliorare le tratte e garantire un moderno mezzo di comunicazione. Chi si oppone al Ponte, escludendo la nobile posizione degli Ambientalisti, anche se e' in buona fede, porta avanti una visione ottocentesca dello sviluppo e aiuta, inconsapevolmente, coloro che puntano ad un Sud arretrato e marginale nei futuri processi di sviluppo a livello mondiale. Sì, mondiale, inquanto un opera del genere avrebbe una visibilita' in tutto il pianeta, oltre che rappresentare un modo diverso di concepire lo sviluppo di un' area che, conseguenzialmente, richiede sostanziali modifiche strutturali e organizzative”. Castagna ha anche ribadito che “il Mezzogiorno, ma la Calabria in particolare, per uscire da una condizione di arretratezza atavica, ha bisogno anche di un effetto schock, di una rottura con una politica che, scientemente, anche sul versante del Turismo non vuole il Sud competitivo con il resto del Paese, e di conseguenza con il resto dell'Europa. Una spettacolare opera quale il Ponte, di sicuro diverrebbe, sul piano mondiale, attrattiva e collante di un turismo che, ben collegato alle riconosciute bellezze naturali, non sarebbe occasionale ma diffuso e pervasivo oltre la tradizionale stagionalita'. Per questi motivi, unitamente a tanti altri che sono stati ben rappresentati in iniziative e manifestazioni, le ragioni del Ponte sullo Stretto meritano, da parte del Presidente e della Giunta, una attenta valutazione e una scelta che sia coerente, non tanto con le esigenze di singoli partiti o movimenti, ma nell'interesse esclusivo dei Calabresi. Il Ponte non ha colori politici, visto che i consensi ci sono stati sia dal Governo nazionale di centro sinistra e successivamente dal Governo di centro destra. Pertanto, l'unica cosa da evitare e' di sacrificarlo sullo sfondo di piccoli interessi di natura ideologica-elettoralistica. “Al Presidente Loiero,quindi, l'invito ad affrontare con buon senso e autorevolezza un problema che, quanto prima, dato che le procedure sono gia' in movimento, richiedera' delle scelte e un adeguato protagonismo. Sul resto delle questioni, Castagna ha ribadito che, per la UIL, importante e' affrontare e superare il precariato dilagante; predisporre un Piano per il Lavoro capace di dare risposte concrete a chi cerca un lavoro ma altrettanto capace di frenare l'esodo dei circa diecimila diplomati e laureati che annualmente, dal 1995 ad oggi, lasciano la Calabria per altre regioni; un Piano per lo Sviluppo e il sostegno delle Imprese che contenga l'impegno alla costituzione dei Distretti Industriali; una politica a favore delle famiglie piu' deboli; una buona politica sanitaria; l'affidamento delle deleghe alle Provincie e ai Comuni e, contestualmente, una adeguata politica del personale; una politica ambientale capace di affrontare e risolvere i problemi relativi alla depurazione delle acque e alle esigenze energetiche presenti sul territorio; una politica di difesa e di manutenzione del territorio capace di valorizzare il lavoro indispensabile dei circa undicimila forestali. Queste le priorita' da affrontare, utilizzando il metodo della concertazione, strumento, quest'ultimo, che ha permesso al nostro paese di uscire da una condizione di grande crisi. In tale direzione, la UIL, attraverso aggiornamenti delle proprie elaborazioni e approfondimenti seminariali,dara' il suo contributo per la costruzione di proposte unitarie sui singoli argomenti che saranno oggetto di discussione nei prossimi incontri con il Governo Regionale.”

CISL: “La Regione risolva i problemi degli LSU-LPU”

24/05 Sono in stato di agitazione e di insoddisfazione, secondo la componente della segreteria regionale della Cisl, Rosetta Raso, i lavoratori Lsu-Lpu i cui rappresentanti incontreranno domani l'assessore regionale al Lavoro. Gli Lpu, inoltre, non percepiscono il sussidio dal mese di gennaio 2005 ed alcuni dal mese di dicembre 2004. ''Questo grave ed ingiustificato ritardo - sostiene in una nota Rosetta Raso - e' dovuto ad una delibera di compensazione fatta dalla ex Giunta regionale con la quale compensava agli Enti Locali interessati somme da destinare al pagamento dei sussidi per gli Lpu riportando un credito verso la Regione per mancata rendicontazione da parte degli Enti Locali. Questa delibera ha provocato un vero problema ed un autentico dramma per quanti non percepiscono il sussidio da 5 mesi o piu' in quanto i Comuni a seguito della delibera di compensazione di fatto si sono trovati a non avere le somme necessarie per il pagamento del sussidio corrente in quanto precedentemente utilizzate per il pagamento di una integrazione economica rapportata ad una maggiore prestazione di lavoro''. ''Il primo atto - prosegue la nota - che il nuovo Assessore al Lavoro dovra' risolvere e' il pagamento del Sussidio per i mesi Gennaio - Maggio 2005 agli LPU in quanto un contenzioso fra la Regione Calabria ed i Comuni interessati non puo' essere fatto pagare ai lavoratori ma deve essere, caso mai, risolto fra le parti con i mezzi legali a disposizione dell'uno o dell'altro. Quello successivo e' la proroga delle attivita' socialmente utili sino al 31-12-2005 in quanto nell'ultimo periodo si e' andati avanti a proroghe trimestrali ritornando indietro nel tempo. La sfida per la nuova Giunta regionale ed il nuovo Assessore e' forte ma e' possibile vincerla se tutti insieme si mettono all'opera per effettuare una seria programmazione di stabilizzazione che entro il 31dicembre del 2007 portera' alla stabilizzazione di tutti i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilita' per come prevede la legge regionale n. 20/03''. ''Chiediamo - ha concluso - con forza all'Assessore al Lavoro ed alla Giunta regionale di affrontare la problematica dei Lsu-Lpu con la tempestivita' che la gravita' del problema richiede. Questi lavoratori vivono con un sussidio di 480 euro al mese, per la maggior parte di loro hanno famiglie a carico e vivono in una condizione di quasi indigenza ed al limite della poverta' estrema''.

Ad Amantea il primo congresso CISL-Università

20/05 Si apre martedi', ad Amantea, per proseguire fino a giovedi', il primo congresso della federazione della Cisl Universita'. Nel corso dei lavori, grande attenzione sara' riservata ai problemi della docenza universitaria. Infatti, il congresso si svolge alla vigilia della discussione e votazione del disegno di legge governativo di riforma dello stato giuridico dei docenti universitari, in calendario dal 24 al 26 maggio nell'Aula della Camera. Inoltre, si affrontera' anche la questione delle vicende contrattuali del settore dell'alta formazione artistica e musicale e del comparto universitario, accordi ormai scaduti da quasi 18 mesi. Nella prima giornata del congresso, oltre a Marsilia, interverranno il segretario confederale della Cisl, Annamaria Furlan, Salvatore Venuta, rettore dell'universita' di Catanzaro, Ferdinando di Iorio, rettore dell'universita' dell'Aquila, Bruno Civello, direttore generale per l'Alta formazione artistica, musicale e coreutica del Miur, Luigi Sbarra, segretario generale Usr Calabria. Saranno, inoltre, presenti il vicesegretario generale della Flc-Cgil, Marco Broccati, e Alberto Civica, segretario generale Uilpa-Uil. ''Abbiamo scelto la Calabria come sede del nostro congresso -ha detto Antonio Marsilia, segretario generale della Cisl Universita'- per sottolineare come il mondo dell'universita' e della ricerca possa offrire un grande contributo di sviluppo democratico e solidale alle diverse aree del Paese e, in particolare, alle regioni del Mezzogiorno''. Il valore strategico del mondo universitario e del Meridione, denuncia Marsilia, sono pero' troppo spesso dimenticati. ''Il Paese ha la necessita' di dedicare maggiore attenzione alle problematiche del Sud -avverte- e, al contempo, di rivalutare il contributo del sistema universitario per il rilancio di territori svantaggiati. Deve essere fatta la scelta strategica di valorizzare il sistema universitario, o diventeremo un Paese senza innovazione che rischia un pesante arretramento. E i dati recenti sullo stato di recessione della nostra economia sono il primo grave campanello d'allarme''.

Siglato il contratto integrativo all’Arpacal

18/05 E' stato sottoscritto il contratto integrativo per il 2004 per il personale del comparto dipendente dell' Arpacal. Lo ha reso noto il segretario generale della Fps-Cisl della Calabria, Domenico Cubello. ''Dopo una lunga ed estenuante trattativa - e' scritto in una nota - sono stati definititi i fondi relativi al salario accessorio, recuperando risorse importanti e necessarie per riconoscere e valorizzare le professionalita' presenti all' interno dell' Agenzia. Sia per quanto riguarda l' istituto della produttivita' collettiva che per lo sviluppo economico di carriera sono stati raggiunti gli obiettivi che le parti sociali si erano prefisse ed in particolare la Cisl. E' stata infatti riconosciuta, a tutto il personale dipendente del comparto, una progressione orizzontale con decorrenza dall'1 gennaio 2004. ''Sono state inoltre messi in cantiere - conclude la nota - ulteriori momenti di confronto fra le parti per raggiungere una migliore qualita' dei servizi e della loro organizzazione. Da oggi sara' rivolta la medesima attenzione per giungere nel piu' breve tempo possibile alla definizione del contratto decentrato relativo all' area della Dirigenza''.

Convegno della CGIL sul welfare il 18 a Castrovillari

16/05 Il ''welfare che vogliamo'': e' questo il tema di un convegno in programma giovedi' prossimo a Castrovillari, organizzato dalla Cgil e dalle categorie della funzione pubblica e dello Spi del Comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno con il coinvolgimento di rappresentanti istituzionali e degli enti locali, dell' associazionismo laico e cattolico e con la presenza di Achille Passoni Segretario nazionale Cgil. ''E' possibile - si chiedono gli organizzatori in una nota - parlare di un welfare che sia corrispondente ai bisogni dei cittadini, dei lavoratori, dei pensionati e, soprattutto, delle fasce piu' deboli della nostra societa', dopo la 'cura' Berlusconi? Quali sono le azioni e/o interventi realizzati e le strutture nate sul nostro territorio in attuazione delle normative vigenti in materia di sanita', assistenza e cura alla persona? Come puo' intervenire il sindacato, con gli strumenti propri della contrattazione confederale territoriale e della contrattazione sociale, per migliorare un sistema rendendolo sempre piu' inclusivo e che guardi con maggiore attenzione alle fasce deboli del tessuto sociale? Qual e' il welfare che vogliamo? A queste domande tentera' di rispondere il convegno in programma''.

Soddisfazione della FLAI CGIL per l’accordo sul Mercure dell’Enel”

14/05 ''Salutiamo con viva soddisfazione l' accordo sottoscritto tra l' Enel e il Consorzio di Bonifica Pollino riguardante il conferimento di biomasse per il funzionamento della centrale del Mercure a Laino Borgo. E' un' iniziativa che avevamo piu' volte sollecitato ad ogni livello''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Vincenzo Laurito, segretario generale comprensoriale della Flai Cgil Pollino-Sibari-Tirreno. ''E' da apprezzare, in particolare - ha aggiunto Laurito - il comportamento del Consorzio di bonifica Pollino, unico ente in Calabria che ha saputo raccogliere le sollecitazioni provenienti dalla Flai-Cgil e sfruttare l' opportunita' fornitagli dall' Enel circa l' approvvigionamento di biomasse da utilizzare presso la centrale del Mercure''.

Riunione sul lavoro nero il 18 a Castrovillari

14/05 Le problematiche legate al lavoro nero, ai diritti dei lavoratori agricoli e alle forme subdole di lavoro all'interno delle cooperative agricole saranno al centro di una riunione di quadri e delegati di Cgil Cisl e Uil che si terra' mercoledi' 18 maggio a Castrovillari. A darne notizia e' Vincenzo Laurito, segretario generale comprensoriale della Flai Cgil. L' iniziativa fa seguito alla recente presentazione di un rapporto stilato dalla Cgil sul lavoro nero e le cooperative agricole dal quale e' venuto fuori un quadro allarmante sul fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori agricoli nel comprensorio. Intanto, il sindacato di categoria sara' impegnato la prossima settimana la risoluzione della vertenza che coinvolge i lavoratori agricoli dell'azienda ''Doria''. Il 17 maggio, infatti, e' stato fissato un incontro con il prefetto di Cosenza per discutere della questione scoppiata nei giorni scorsi dopo il mancato richiamo, da parte dell' azienda, di alcune lavoratrici stagionali utilizzate nelle attivita' agricole. ''Questo fatto - afferma Laurito - e' l'ennesima dimostrazione di come l' azienda 'Doria' considera i lavoratori e i loro diritti, ignorando il diritto alla riassunzione sancito dall'articolo 7 del contratto provinciale agricolo''.

Rapporto della FIT CISL sui trasporti: i treni locali ritardano di quasi 4 secondi a km

14/05 Un ritardo di tre secondi e sei decimi viene registrato per ogni chilometro da ogni treno del trasporto ferroviario locale in Italia. Lo afferma la Fit Cisl della Lombardia, che ha reso noti i dati relativi al primo trimestre del 2005. Detto cosi' sembrerebbe qualcosa di assolutamente trascurabile. Ma - fa notare il sindacato dei lavoratori dei trasporti aderenti alla Cisl, che ha elaborato e diffuso i dati - e' solo una media che tradotta, per esempio, su un viaggio di 100 chilometri fa gia' 6 minuti, e un'ora per ogni 1000 chilometri. Secondo il sindacato a stare peggio, almeno dal punto di vista della puntualita', sono i pendolari del Lazio che subiscono 98 minuti di ritardo medio ogni 1000 km di spostamenti, seguiti da Liguria (91), Piemonte (80), Lombardia (78), Campania (68), Emilia Romagna (64), Marche (62), Toscana (60), Umbria (58 ), Molise (45), Puglia (42), Calabria (40), Veneto (33), Trentino e Friuli (28) e Sardegna (20). La Lombardia guiderebbe invece la poco ambita classifica dei guasti ai locomotori, con 48 soccorsi richiesti ogni milione di chilometri percorsi nel 2005, e fatta pari a 32 la media nazionale. Il resto della classifica vede 42 guasti in Liguria e Friuli Venezia Giulia, 34 in Piemonte, 31 nelle Marche, 30 nel Lazio, 29 in Calabria e Toscana, 28 in Emilia Romagna e Campania, 27 in Toscana, 26 per Veneto e Abruzzo, 25 in Puglia, 18 in Sardegna. ''A conferma del fatto che il trasporto pendolari sia il fanalino di coda di Trenitalia - sostiene ancora Dario Balotta, segretario generale della Fit Cisl lombarda - c' e' il numero di guasti rilevati nel mese di marzo in confronto agli altri tre settori operativi dell'azienda ferroviaria''. Infatti su 2.178 guasti totali rilevati nel mese di marzo, 1.454 (il 66,8%) sono relativi al trasporto regionale, 412 (18,9%) alla rete ferroviaria, 28 (1,3%) al settore merci-cargo e 24 (1,1%) ai treni intercity. Infine 260 (l'11,9%) anomalie dipendono da 'eventi straordinari', come l'occupazione dei binari, il maltempo ecc.). Da questo quadro, secondo il sindacato, emerge la necessita' di un tempestivo e organico intervento.

Cubello (Cisl) alla Giunta “Attuare la legge regionale 34/02”

13/05 ''Ci sembra che i primi atti, al di la' del dato formale e giuridico, forzato ma consentito, non hanno dato seguito al metodo assunto nel programma elettorale e non sono condivisibili dal punto di vista politico''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Fps-Cisl, Mimmo Cubello. ''Ci riferiamo - ha aggiunto - alla nuova struttura della Giunta Regionale, varata come primo atto dal Presidente Loiero che, aldilà della rivisitazione delle competenze assegnate ai vari assessorati, poteva e doveva essere oggetto di informazione preventiva con le organizzazioni sindacali, impegnate negli anni a sostenere gli stessi obbiettivi della Giunta attuale. Ci appare strana questa metodologia che non puo' essere giustificata dall' urgenza e va recuperata da una sospensiva dell' efficacia dell' atto di modifica della struttura organizzativa della Giunta Regionale, attivando subito il tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali''. ''Nel condividere - ha concluso - l' esigenza espressa dal Vice Presidente Nicola Adamo di procedere alla razionalizzazione della spesa, sollecitiamo un intervento su quanto denunciato da questa organizzazione sui trasferimenti e i inquadramenti illegittimi attivati dalla precedente Giunta Regionale, che e' una strada che non puo' essere ripercorsa se si vuole dare credibilita', trasparenza ed esempi positivi in una fase di attuazione della legge regionale 34/02, che riteniamo sia da attuare con immediatezza''.

Assemblee del pubblico impiego in tutta la Calabria

12/05 ''Riteniamo che ci siano le condizioni e che si debbano chiudere i rinnovi contrattuali in maniera positiva per i lavoratori e con la giusta attenzione verso i problemi generali del paese''. E' quanto sostiene Luigi Veraldi, segretario generale della Funzione pubblica-Cgil della Calabria, facendo riferimento alla vertenza dei lavoratori del pubblico impiego. ''Cgil, Cisl e Uil e tutti i sindacati dei settori pubblici - aggiunge Veraldi - hanno fatto ogni sforzo per dare finalmente una risposta positiva alle attese di milioni di lavoratori, lavoratrici e delle loro famiglie che vedono i contratti scaduti da tempo troppo lungo. Riteniamo inoltre che Confindustria commetta un errore gravissimo a interferire e condizionare l' esito dei negoziati, dicendo falsita' sui rapporti fra contratti pubblici e privati, anche perche' la soluzione prospettata si muove in linea con le conclusioni contrattuali definite dall' organizzazione degli imprenditori privati. In questo modo si assume una responsabilita' diretta molto pesante che determinera' un inasprimento di rapporto con l' intero movimento sindacale. Il Governo fino ad ora non ha consentito il conseguimento di una conclusione positiva dei contratti, in ragione di difficolta' e divisioni presenti al proprio interno, dopo che la delegazione governativa aveva considerato accettabile la mediazione. Chiediamo pertanto che il Governo dica una parola conclusiva sulla vicenda, con chiarezza se puo' e vuole firmare i contratti. Un si' o un no al punto finale della mediazione che per Cgil, Cisl e Uil non e' modificabile. Tocca in modo particolare al Presidente del Consiglio assumersi la responsabilita' della scelta, anche alla luce delle cose dette in Parlamento. E' in gioco la credibilita' del Governo come interlocutore affidabile e leale. Cgil, Cisl e Uil hanno ricevuto un mandato esplicito dall' assemblea dei delegati, alla presenza dei tre esecutivi confederali. In caso di risposta negativa, sara' esercitato il mandato in modo forte e adeguato alla straordinaria gravita' della situazione. ''. Veraldi rende noto inoltre che ''domani, in concomitanza con la riunione del Consiglio dei Ministri, anche in Calabria si terranno assemblee dei lavoratori in tutti i posti di lavoro della Pubblica amministrazione che serviranno ad un ulteriore sensibilizzazione rispetto alla mancata chiusura della vertenza e per ricevere un chiaro sostegno alla stessa a cura di tutte le istituzioni locali''.

CGIL: “La Regione assuma il governo del settore telecomunicazioni, per uscire dalla crisi”

12/05 Il Sindacato lavoratori della comunicazione e la Cgil regionale chiedono, in una nota, che ''la nuova Giunta regionale assuma il governo del settore delle telecomunicazioni per porre fine alla crisi del settore in Calabria e all'eccessiva presenza di lavoro irregolare''. ''A tal fine - e' detto ancora nel comunicato - e' anche importante la creazione di un 'Osservatorio' composto da rappresentanti del sindacato, della Regione e delle aziende del settore, con compiti di monitoraggio dell'andamento della filiera produttiva delle telecomunicazioni in Calabria''. Slc, Cgil e Rsu criticano, in particolare, la Telecom, accusando l' azienda di non svolgere una ''politica industriale di settore capace di arginare il crescente divario in termini di investimenti, di dotazioni infrastrutturali e di qualita' del servizio tra il nord ed il sud del Paese''. In un comunicato si fa anche riferimento alla ''crescente precarizzazione dei rapporti di lavoro, all' incremento del lavoro nero, all' esagerato ricorso alle esternalizzazioni, alle cessioni di rami d'azienda ed al peggioramento delle condizioni lavorative degli addetti. Si tratta di problematiche che, in assenza di un' adeguata programmazione nel settore delle telecomunicazioni e della societa' dell' informazione, hanno provocato in Calabria il trasferimento di importanti attivita' lavorative e di centri direzionali della Telecom verso altri territori del Mezzogiorno e del nord del Paese che presentano mercati piu' vantaggiosi. Per contrastare i processi negativi in atto, e' necessaria un' inversione di tendenza nelle politiche del settore delle comunicazioni attraverso un' adeguata programmazione e la decisione d' attuare un piano d' azione per migliorare le infrastrutture e le reti della comunicazione al fine di sviluppare l' economia della conoscenza, offrire un servizio di qualita' e migliorare la competitivita' del territorio calabrese. Emilio Miceli, segretario generale della Slc, in una dichiarazione, sottolinea ''l' importanza strategica del settore delle comunicazioni, soprattutto per una regione come la Calabria in ritardo di sviluppo. Gli strumenti messi in campo dal sindacato sono l' estensione del contratto comunicazioni alle imprese di call center, informatica e contenuti; il rafforzamento della normativa contrattuale; il miglioramento delle condizioni di lavoro; la diminuzione della precarieta' dei rapporti di lavoro; le risposte alle esigenze salariali ed inquadramentali ed il rafforzamento delle relazioni industriali, potenziando il ruolo delle Rsu e delle strutture territoriali''.

Sbarra (CISL) “Undicimila operai forestali per il controllo di 650.00 ettari di bosco non sono molti”

12/05 Bollati come categoria assistita, additati come simbolo degli sprechi consumati nel Mezzogiorno, spesso accusati di contiguita' con la malavita organizzata, gli 11.000 operai idraulico-forestali calabresi, protagonisti nel dicembre del 2004 di una mobilitazione che paralizzo' per alcuni giorni la Calabria, secondo la Cisl sono invece una grande risorsa economica. Ed anzi, afferma il segretario regionale Luigi Sbarra, "non e' vero che sono troppi". Alla vigilia dell'incontro dei sindacati con il nuovo presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, in programma a Catanzaro per lunedi' prossimo, il numero uno della confederazione sindacale cattolica invita il nuovo governo della regione ad avviare subito politiche di rilancio del comparto forestale e ad attivarsi con il governo nazionale per assicurare i finanziamenti necessari "al fine di evitare che quanto e' avvenuto nel dicembre scorso (quando il governo nego' i fondi ed i lavoratori scesero in piazza, ndr) possa ripetersi". La nuova Giunta regionale, dice Sbarra all'Agenzia Italia, "deve impegnarsi seriamente per una forestazione produttiva. Difenderemo il futuro degli 11.000 forestali calabresi con i denti. Guai a pensare che questo numero sia abnorme. Non siamo disponibili ad un ridimensionamento della forza lavoro e possiamo dimostrarlo con esempi concreti". Il numero uno della Cisl calabrese ricorda che l'80% della Calabria e' area montana e che la regione ha un patrimonio boschivo di oltre 650.000 ettari, con un territorio costantemente esposto al rischio del dissesto "come insegna - spiega - il caso di Cerzeto". Dunque, dice Sbarra, "non e' esagerata una forza lavoro di 11.000 persone, tanto piu' che dal 1984 ad oggi sono stati persi nel comparto ben 25.000 posti. Il problema vero - afferma il sindacalista - e' che occorre rendere questo settore produttivo, lavorando per filiere. Per esempio, sviluppando quella del legno e quella dell'energia legata all'impiego dei prodotti del sottobosco per le biomasse, a quella della valorizzazione delle foreste a fini turistico-ambientali e agroalimentari".

Castagna (UIL) “Ogni anno 10.000 giovani lasciano la Calabria”

11/05 Ci sono il dramma di una nuova emigrazione di massa verso il Centro-Nord ed il dilagare del lavoro nero, intrecciati a livelli di disoccupazione cronica ed alla costante estensione dell'area della poverta', dietro al crescente disagio sociale della Calabria. Roberto Castagna, segretario regionale della Uil, teme una deflagrazione delle tensioni ed invita il nuovo governo regionale ad approntare le giuste contromisure: "Ogni anno - spiega all'Agenzia Italia - 10.000 giovani calabresi diplomati o laureati lasciano la Calabria per tentare fortuna altrove. E non e' la manovalanza che si allontana, perche' se ne vanno i cervelli, la classe dirigente del futuro, coloro che dovrebbero programmare e garantirne il progresso di questa terra". E c'e' poi un paradosso: "In una situazione sociale sfilacciata – dice Castagna - l'unico collante e' rappresentato dal lavoro nero. I dati Istat indicano in 180.000 le posizioni irregolari, che garantiscono un reddito in una regione in cui 300.000 famiglie vivono sotto la soglia di sussistenza. Ma si tratta di un collante troppo debole, che prima o poi e' destinato a venire meno con il rischio di tensioni molto forti, al limite della ribellione. Esiste un sommerso esteso che copre gran parte della disoccupazione. Poi ci sono le pensioni che, sebbene falcidiate dal caro vita, sono in Calabria l'unico ammortizzatore sociale". Le risposte da dare dunque, sono urgenti ed il segretario della Uil invita il neo presidente Agazio Loiero a non perdere tempo, perche', il sindacato non e' disponibile a concedergli attenuanti: "Noi non faremo sconti a nessuno. Continueremo a fare il nostro mestiere, anche quello - avverte - conflittuale. C'e' bisogno di confronto, dopo cinque anni in cui non si e' potuto dialogare con l'istituzione regionale. Guardiamo con interesse alla nuova Giunta se e' intenzionata a lavorare bene. Diversamente saremo i primi a lottare. In cinque anni l'unica opposizione al governo Chiaravalloti l'ha esercitata il sindacato, con la Confindustria e con la Chiesa che di tanto in tanto e' scesa in campo ed ha detto la sua con determinazione”. Il primo problema da risolvere e' quello delle infrastrutture. "Si registrano ritardi enormi. Il problema dei cantieri sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria - afferma Castagna - rischia di penalizzare ancora per molti anni l'economia turistica. La Regione deve esercitare un monitoraggio costante sulle opere pubbliche, costituendo un vero e proprio osservatorio sui cantieri, e deve imporre ai livelli nazionali il completamento delle opere in corso". Castagna sposta poi l'attenzione sul lavoro precario: quello rappresentato dai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilita' "per i quali non si intravede una soluzione ne' immediata ne' in prospettiva" e quello ancora assicurata dai pochi poli produttivi della regione che rischiano di essere letteralmente cancellati: "Cio' - spiega -riguarda non solo il tradizionale comparto tessile, nel quale abbiamo una situazione di grande allarme e non solo nell'ambito della piccola e media impresa, l'unica presente in Calabria, ma c'e' il comparto informatico che rischia di subire contraccolpi enormi senza una risposta sia a livello centrale sia a livello regionale. Penso a Finsiel, Carisiel, l'ex Crai e la Dne, un pacchetto innovativo che sta rischiando di subire colpi mortali. C'e' una condizione di disagio e di poverta' aumentata negli ultimi anni, espressa da dati preoccupanti". Dunque, "occorrono misure forti per fare emergere il lavoro nero e ci vuole una politica di superamento graduale del precariato insieme ad una capacita' di rivendicare dal governo nazionale il completamento delle infrastrutture". Ma la nuova Giunta regionale, afferma Castagna, "deve in primo luogo rivisitare le proprie risorse, sia ordinarie che comunitarie, approntando un progetto di sviluppo capace di dare un segnale per l'occupazione in Calabria. Occorre sapere spendere bene i fondi che ci sono. Questa capacita' di spesa finora e' mancata. Occorre che questa Giunta riduca le spese, gli sprechi, come ha fatto ad esempio in Campania Bassolino, che ha ridotto le spese di palazzo ed ha destinato 250 euro in piu' alle famiglie che rientrano nella fascia di poverta'. Io penso che invece di continuare lo sperpero e le consulenze ultramilionarie volute dalla precedente Giunta, e facendo le cose con razionalita' e gradualita', si possono spendere meglio i soldi destinandoli a chi ne ha bisogno o incentivando quei giovani che invece preferisce andare fuori". Per quanto riguarda le prime mosse del nuovo governatore, Castagna si dice perplesso in ordine all'affidamento di alcune deleghe: "Se devo rispondere a caldo, qualche perplessita' ce l'ho" dice. "C'e' stata - sottolinea - una distribuzione non proprio mirata agli uomini disponibili e, nello stesso tempo, c'e' stata forse qualche redistribuzione di deleghe eccessiva. Ma di fronte alle cose concrete che si potranno fare, eviteremo di esprimere giudizi negativi sulla Giunta". Come primo segnale d'attenzione verso il mondo del lavoro, il segretario della Uil chiede alla Giunta regionale di istituzionalizzare il sistema della concertazione, rendendo operativo il Crel, il consiglio regionale dell'economia e del lavoro, organo di confronto fra il governo regionale e le parti sociali previsto dal nuovo statuto regionale. "Quella spiega - e' la sede che puo' consentire alla Giunta un confronto costante con tutti i soggetti dello sviluppo".

Pignataro (CGIL) “In Calabria quattro famiglie su dieci sono povere”

10/05 Quattro famiglie calabresi su dieci sono povere: e' questo il dato che preoccupa maggiormente la Cgil Calabria e che il segretario generale Fernando Pignataro intende portare al tavolo del confronto con la nuova Giunta regionale. Un dato che si inserisce in un processo di progressivo ridimensionamento della fragile intelaiatura che sorregge l'economia calabrese, costretta a misurarsi con altri indicatori negativi, come una percentuale di lavoro sommerso che arriva al 30%, ed una quota di export sul prodotto interno lordo fra i piu' bassi in Italia. "C'e' - dice Pignataro all'Agenzia Italia - un'economia stagnante a livello nazionale che ha qualche elemento di depressione a livello calabrese. Se in Italia non c'e' crescita, in Calabria siamo addirittura in una fase di decrescita. Siamo sicuramente al di sotto di una situazione nazionale gia' abbastanza preoccupante. In questo contesto il dato piu' significativo e' quello delle esportazioni. In questa regione si assiste ad un depauperamento dell'apparato produttivo, ad un processo di deindustrializzazione. Questo incide fortemente sull'altro dato preoccupante che riguarda la partita del lavoro. Fino alla meta' del 2004 - dice Pignataro - la ricaduta della programmazione negoziata e di alcuni incentivi alle imprese volute dai governi precedenti, come quelli destinati ai giovani imprenditori, hanno prodotto un effetto di aumento dell'occupazione. Ma da oltre un anno c'e' una inversione di tendenza e l'occupazione diminuisce. E' questa la ricaduta piu' immediata dell'impoverimento dell'apparato produttivo, della deindustrializzazione in atto, dell'abbandono della Calabria da parte di grandi aziende nazionali che operano nel settore pubblico, da Telecom alle Poste A fianco a questo elemento Pignataro pone il sommerso "che gli ultimi dati - osserva -danno oltre il 30%. Siamo in una situazione di grandissima difficolta', con un precariato che non trova risposte a causa delle ristrettezze di bilancio. Questo lo scenario a tinte fosche che abbiamo tratteggiato negli ultimi mesi. C'e' poi - aggiunge - un'altra peculiarita' calabrese: quattro famiglie su dieci hanno superato la soglia di poverta'. Insomma, il 40% delle famiglie calabresi e' povero, come dimostra il ricorso ad alcune forme di sollievo della poverta' per categorie che prima non ne avevano bisogno. Si e' impoverito il ceto medio calabrese". Da qui la necessita' di misure adeguate da parte del nuovo governo regionale: "Una prima cosa che noi chiediamo - dice Pignataro - e' la costituzione di una task force che ragioni su come affrontare le questioni che quotidianamente scoppiano, dal reddito alle aziende che chiudono. Occorre un salario minimo di inserimento che integri le misure esistenti a livello nazionale; una politica di welfare di grande inclusione ed una politica che veda di pari passo pubblico e privato per recuperare il precariato. Ma soprattutto occorrono politiche di incentivo a quelle aziende o a quei lavoratori interessati dal fenomeno del lavoro nero. Individuando e attivando in tempi rapidi i fondi necessari facendo leva sui fondi strutturali. Cosa da fare in tempi rapidi, sconvolgendo la burocrazia. Occorre individuare strategie, facendo un salto di qualita' verso un sistema di concertazione fattiva che individui punti di eccellenza". A questo proposito, il segretario della Cgil calabrese giudica favorevolmente alcune decisioni del Presidente della Regione in ordine alla distribuzione delle deleghe agli assessori, esprimendo riserve su altre."Noi - spiega – valutiamo positivamente alcuni accorpamenti, come quello relativo al lavoro ed alla formazione. Vi avremmo semmai aggiunto la pubblica istruzione per dare il segno di un percorso unico che va dall'istruzione, alla formazione ed al lavoro. Non comprendiamo invece alcune altre scelte, come la divisione di trasporti ed infrastrutture che continuano a rimanere separate, cosi' come il bilancio e la programmazione dei fondi strutturali, dato che questi ultimi sono un pezzo fondamentale della programmazione di questa ragione, non foss'altro perche' hanno ormai sostituito i fondi pubblici nella programmazione delle politiche di sviluppo. Ci sembra che queste scelte - osserva - rientrino piu' in una logica politica e siano servite piu' per far quadrare il cerchio che per avviare una logica di coordinamento seria". Pignataro critica, in particolare, la scelta di Vincenzo Falcone come delegato ( o "sottosegretario") ai fondi strutturali: "Un uomo - dice - sicuramente esperto, ma troppo legato alla vecchia gestione". Anche in merito alla delega per Gioia Tauro, pure affidata ad un "sottosegretario" alla presidenza, il leader della Cgil calabrese esprime riserve. "Io - spiega - avrei piuttosto pensato ad una delega per i punti d'eccellenza, o magari per le politiche legate all'area del Mediterraneo. Pero' puntare su un punto d'eccellenza come Gioia Tauro, riconoscendogli un ruolo guida, dopo che la Giunta regionale passata, non solo non e' riuscita nell'intento di collegare il porto all'entroterra, ma ha anche rischiato di perdere dei finanziamenti, sia comunque un fatto positivo".

Cavallaro (Cisal) “Il rapporto di Unioncamere evidenzia la diminuzione delle infrastrutture nel Sud”

10/05 ''Con il dato di Unioncamere sullo stato infrastrutturale del Paese, si alza un altro velo sulle vergogne d' Italia che scopre quanto sono state grandi le menzogne sulle politiche meridionaliste per lo sviluppo''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Francesco Cavallaro, segretario generale del sindacato Cisal. ''Sono dati assolutamente sconcertanti - ha aggiunto Cavallaro - considerato che denunciano, addirittura, una diminuzione delle dotazioni infrastrutturali nel sud negli ultimi 13 anni. Di questo si e' accorta in modo particolare la Calabria sui tre fronti del trasporto: stradale, aereo e portuale. Questa cruda realta' deve fare riflettere sui comportamenti dei Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni e che sulle politiche meridionali hanno sventolato iniziative e interventi soltanto a fini propagandistici. La situazione sulle condizioni di autentica emergenza economica e sociale del Mezzogiorno e delle isole maggiori deve essere responsabilmente presa in considerazione dalle istituzioni locali in coordinamento tra loro, cominciando dalle Regioni, che dovranno lanciare segnali forti di denuncia, di attenzione e d' iniziativa, soprattutto, verso l' Europa, associando in questo le forze sociali''. ''Non disgiunto dal problema infrastrutturale nel Mezzogiorno - ha concluso Cavallaro - e' quello del carovita e dell' occupazione, questioni che saranno al centro di iniziative particolari della Cisal che abbiamo annunciato il primo maggio, a Roma, in occasione della nostra manifestazione nazionale''.

Castagna (UIL): “Il Ponte sullo stretto non sostituisce la priorità delle infrastrutture”

09/05 La questione Ponte sullo Stretto torna a diventare una odiosa querelle nella quale tutto e il contrario di tutto si confronta in uno scenario quasi surreale. Il Segretario Generale della UIL calabrese, Roberto Castagna, da tempo sostiene la validita' dell'opera in quanto, aldila' delle legittime, o meno legittime, tesi contrarie, il Ponte di sicuro non sostituisce le priorita' infrastrutturali di cui la Calabria ha necessita' bensi' puo' rappresentare un acceleratore dell'avvio di ammodernamento e del completamento di strade, autostrade, porti, aeroporti e ferrovie senza le quali l'opera rappresenterebbe una vera e propria assurdita'. La questione Ponte, quindi, va inquadrata in un contesto a valle sapendo che a monte bisogna affrontare e risolvere i problemi infrastrutturali di base.
Ad avviso del Segretario della UIL, bisognerebbe, una volta per tutte, superare l'ottica del "manufatto" e della "grande opera ingegneristica" per affrontare i complessi problemi di assetto e di programmazione dell'intera area dello Stretto.
L'area dello Stretto di Messina, difatti, aldila' del Ponte,pone problematiche scientifiche e politiche molto piu' ampie che potrebbero essere definite come "le ragioni a terra"della questione e che, soprattutto, riguardano le potenzialita' di sviluppo dell'area e dell'intero Mezzogiorno - in un quadro ancor piu' vasto di relazioni internazionali rinnovate con i Paesi del bacino del Mediterraneo e con quelli in via di sviluppo- nonche' la qualita' territoriale e urbana delle citta' interessate.
Sono, quindi, da ricercare, necessariamente, nel breve e medio termine delle soluzioni adeguate che potenzino, ammodernino e specializzino le attuali attrezzature viarie e portuali (Reggio Calabria, Villa San Giovanni,Milazzo) in maniera tale da consentire ai centri principali dell'area dello Stretto il recupero urbano dei loro spazi, evitando cosi', il livello di congestionamento e il soffocamento provocato dai mezzi pesanti in transito.
Si realizzi un sistema di strutture nodali (interporti,centri merci, ecc.), ferroviarie e stradali in Calabria e Sicilia.
Si modifichi tecnologicamente e gestionalmente il sistema delle imprese, specie nel settore dei trasporti, capace di utilizzare i sistemi di ricerca e le enormi potenzialita' della Facolta' di Ingegneria dei trasporti dell'Universita' di Reggio Calabria, affinche' non si verifichino condizioni gravi di disequilibrio e marginalizzazione territoriale, economica e imprenditoriale a fronte del piu' grande Porto del Mediterraneo, quello di Gioia Tauro, che oltre all'importante attivita' di "transhipment" puo' rappresentare il volano di sviluppo dell'intera Regione, diventando non solo uno dei piu' grandi centri di traffico delle merci a livello mondiale quanto anche centro di lavorazione e commercializzazione di prodotti.
E ancora: si colleghino i vari poli di espansione produttiva e turistica e , infine, si incentivi la ricerca scientifica e tecnologica e la formazione permanente, creando un ambiente piu' favorevole e recettivo.

CISL “Positivo l’aumento dei collegamenti con la Sila”

09/05 Le segreteria provinciali della Ust-Cisl e quella della federazione dei trasporti (Fit) di Cosenza, in una nota, hanno espresso ''viva soddisfazione per l' implementazione dei servizi di collegamento pubblico delle Ferrovie della Calabria da e per la Sila''. ''Gia' a suo tempo - e' scritto nella nota congiunta - evidenziammo come servisse a poco decantare continuamente le tante bellezze del nostro territorio quando poi si faceva poco per rimuovere tutti quegli ostacoli che impedivano di rendere fruibili le nostre bellezze primi fra tutti i collegamenti con le aree di maggiore interesse. Dopo tante battaglie un primo importante passo e' stato fatto nella direzione del potenziamento dei collegamenti da e per la Sila con l' inserimento di due ulteriori corse quotidiane, una dalla citta' di San Giovanni in Fiore per Cosenza, al mattino, e l' altra dalla stessa citta' per San Giovanni in Fiore alla sera''. ''Quanto realizzato - si afferma nella nota - e' soltanto il primo obiettivo di un programma di impegno concreto che deve sensibilizzare tutti per far si' che i sistemi ambientali e l' inestimabile ricchezza culturale e storico-architettonica della nostra provincia entrino in una organica politica di valorizzazione, che deve comprendere collegamenti adeguati specie nei giorni di domenica e festivi, il potenziamento dei servizi complessivi e un' adeguata politica di marketing del territorio''.

Anastasio eletto segretario Generale Clacs CISL

09/05 Davanti ai delegati delle cinque province Calabresi, al Segretario Nazionale di categoria, Paolo Tesi, e al Segretario Generale della Cisl Calabria, Luigi Sbarra, si e' svolto il primo congresso regionale del CLACS-CISL. Angelo Anastasio e' stato eletto Segretario Generale, Francesco Colloca Segretario Generale Aggiunto, Michele Gigliotti, Luciano Vona e Daniela Fusaro componenti la Segreteria.

Il Segretario Generale della CISL Pezzotta in Calabria: “Sbagliata la politica economica”

06/05 ''Avevamo detto con molta chiarezza che se il Governo avesse assunto determinate posizioni come quelle assunte nella Finanziaria, ci saremmo trovati con un oscuramento del debito pubblico. La cosa e' avvenuta ed e' chiarissima. C' e' una politica economica, negli ultimi due, tre anni, sbagliata e i dati si vedono con molta chiarezza''. Cosi' il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, ha commentato, parlando con la stampa a Vibo, l' allarme sul deficit lanciato dalla Corte dei Conti. ''La relazione della Corte dei conti - ha aggiunto Pezzotta - non fa altro che confermare le critiche e le osservazioni che il sindacato aveva fatto dimostrando anche che quando il sindacato dice certe cose non e' per partito preso, perche' e' schierato. Il sindacato fa certe osservazioni perche' guarda la realta'. Anche il Governo, invece di avere sempre il dubbio che facciamo certi interventi perche' siamo contro o siamo amici dell' opposizione o non so quant' altro, dovrebbe tener conto delle nostre osservazioni perche' alla fine, come e' stato dimostrato in questi ultimi anni, si verificano sempre. Noi guardiamo la realta' dei fatti da un punto di vista particolare che e' quello degli interessi della gente normale, dei lavoratori, delle lavoratrici, dei piu' deboli, dei giovani, delle donne. Cioe' di coloro che hanno necessita' di avere un futuro sicuro. E' per quello che siamo molte volte critici. Perche' coloro che noi rappresentiamo devono rimanere in Italia a lavorare e abbiamo l' interesse ad avere un Paese che funzioni''.
Su bancarotta discorso inaccettabile
''Non possiamo fare discorsi sulla legalita' e poi allentare sulla bancarotta. Quello che stava passando era una cosa inaccettabile, irricevibile''. Cosi' il segretario generale della Cisl, Savio Pezzotta, ha commentato la decisione del Governo di abrogare l' emendamento al dl sulla competitiva' riguardante la bancarotta. ''L' ho detto anche ieri con molta chiarezza - ha sostenuto Pezzotta parlando con u giornalisti a Vibo Valentia - che sulla bancarotta bisogna essere rigorosi. La bancarotta e' un atto pesante che mette in luce che vi sono stati degli elementi illegali nella gestione economica''.
Sugli statali dal Governo nessuna risposta
''Dal Governo non abbiamo avuto ancora nessuna risposta''. Cosi' il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se vi fossero novita' per quanto riguarda l' incontro col governo per la definizione del contratto degli statali dopo l' ultimatum lanciato ieri dai sindacati. ''Siamo in attesa'' ha concluso Pezzotta.
Perl il mezzogiorno una politica di vantaggio
''Continuiamo a pensare che il Mezzogiorno sia un elemento centrale per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. Serve una politica di vantaggio sia dal punto di vista fiscale sia dal punto di vista del contesto''. A sostenerlo e' stato il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, oggi a Vibo Valentia. ''Siccome la legislatura va al termine - ha aggiunto Pezzotta - occorre scegliere uno o due obiettivi da realizzare in questo arco di tempo che e' estremamente breve. Gli obiettivi li stiamo ricercando insieme a Confindustria e appena li avremo individuati li renderemo pubblici''.

Sbarra “La Cisl impegnata in una grande prospettiva di sviluppo”

05/05 ''La Cisl e' fortemente impegnata a rilanciare una grande prospettiva di sviluppo, nonostante la forte escalation mafiosa che distrugge l' occupazione ed il lavoro e mortifica la dignita' dei singoli cittadini''. Lo ha detto il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra, nella relazione tenuta in apertura del congresso regionale dell' organizzazione. Domani, al congresso, interverra' il segretario generale, Savino Pezzotta. Sbarra ha fatto anche un riferimento a Papa Giovanni Paolo II, ricordandone le tre encicliche, definite ''importantissime'' sulle problematiche sociali. Il segretario generale della Cisl Calabria ha sottolineato anche ''la necessita' di un confronto democratico in una situazione in cui l' economia e la finanza si globalizzano sempre piu'. Per noi - ha aggiunto - un' Unione europea forte economicamente e politicamente, e salda sul piano dei principi e dei diritti delle persone, puo' essere un importante momento di coesione internazionale che contribuisca a costruire le basi di una convivenza politica che coniughi sviluppo economico e benessere sociale, definendo regole comuni che riguardino l' economia e la finanza in qualsiasi parte del mondo''. Sbarra ha anche detto che ''l' abbandono della concertazione e' una grande responsabilita' che si e' assunto il governo perche' ha rinunciato a forme di democrazia che potevano garantire un consenso sociale e ha limitato la ricerca del consenso al solo ambito degli interessi di partito. Questa strada porta la politica ad allontanarsi dalla societa' e dagli interessi dei cittadini''. Un riferimento il segretario della Cisl Calabria lo ha fatto anche alla Costituzione, sostenendo che ''deve essere modificata solo con maggioranze trasversali a quelle di turno. Per quanto ci riguarda, comunque, ribadiamo la nostra preferenza per un federalismo che esalti le vocazioni territoriali ed incentivi la responsabilita' fiscale e la correttezza amministrativa. Non serve l' assistenzialismo, ma l'esercizio della solidarieta' e dell' integrazione''. Affrontando il tema del Mezzogiorno, Sbarra ha detto che ''la sconfitta del centrodestra alle ultime elezioni e' il risultato di una mancata risposta a difficolta' crescenti che investono il nostro Paese dal punto di vista economico, sociale, produttivo ed occupazionale, da una ingiusta politica di redistribuzione della ricchezza interna, da un'economia asfittica e da un Sud senza lavoro''. ''Proprio al Sud - ha detto ancora Sbarra - si giochera' la partita decisiva delle prossime elezioni, del 2006 o prima. Lo scontento e' forte e giustificato. Per far riemergere il Mezzogiorno ci vogliono piu' iniziative private e piu' Stat. Stato inteso come bene pubblico in grado di fornire cio' che nessun privato, legale o criminale, potra' mai dare. Piu' Stato che programma, sceglie e controlla; piu' mercato che trova risorse, seleziona progetti, soddisfa domande e remunera capitali''. Sui temi relativi alla Calabria il segretario regionale della Cisl ha detto che ''questa e' una regione di grandi prospettive, che l' inerzia dei recenti governi non ha aiutato e 'il responso degli elettori e' stato di condanna e senz'appello. Occorre nuovo slancio e una spinta forte verso il cambiamento. Un nuovo patto dei calabresi per i calabresi. 'Dobbiamo smettere ha proseguito di guardare alla Calabria come ad un problema e fare leva sulle sue opportunita''. ''Gli elettori calabresi - ha concluso Sbarra - con il loro voto hanno decretato la fine dell' esperienza di centrodestra alla guida della Regione e hanno espresso un giudizio di totale fallimento del governo Chiravalloti che negli ultimi 5 anni con arroganza e colpevole responsabilita' ha sacrificato ed annullato il confronto e la concertazione con il sistema della rappresentanze sociali sui temi dello sviluppo economico, produttivo ed occupazionale''.
Naccarato: “Relazione di Sbarra di alto profilo”
''Una relazione davvero di alto livello culturale e politico che riafferma con forza il ruolo fondamentale che svolge la Cisl Calabria guidata con abilita', intelligenza, coerenza, tenacia da un leader di grande carisma come Luigi Sbarra''. Cosi' Paolo Naccarato, sottosegretario alla Presidenza della Regione per le riforme istituzionali, ha commentato la relazione del segretario generale della Cisl Calabria al congresso regionale dell' organizzazione. ''Si e' trattato - ha aggiunto Naccarato - di un esame consapevole della reale situazione di particolare difficolta' con le sue luci e le sue ombre in cui si ritrova la Calabria nel quadro di fondate e legittime preoccupazioni di dimensioni nazionali ed internazionali. Una relazione che non si puo' non condividere in larga parte. In particolare, tutta la parte relativa alle riforme istituzionali della relazione di Sbarra e' risultata molto convincente. Sbarra ha sottolineato i rischi enormi che si corrono se dovesse andare in porto la riforma della Costituzione all' esame del Parlamento. La sua relazione si e' ispirata a profondi valori, che mettono al centro l' uomo con i suoi bisogni ed i suoi doveri nel quadro del necessario riscatto e rilancio sul piano economico, sociale, civile e politico dell' intero Mezzogiorno, questione che rilancia giustamente in una dimensione nazionale ed europea la nostra

I Sindacati chiedono una nuova politica di sviluppo per le ferrovie

05/05 Rilanciare una nuova politica per lo sviluppo del trasporto ferroviario in Calabria: e' quanto chiedono in una nota i segretari regionali dei sindacati confederali ed autonomi del settore trasporti. Al presidente della giunta regionale ed ai parlamentari calabresi i sindacati chiedono di costituire un tavolo istituzionale attraverso il quale affrontare i problemi del trasporto ferroviario calabrese. ''Chiediamo - sostengono i sindacati - che il Gruppo Fs, nella elaborazione del nuovo Piano di Impresa, preveda le opportune correzioni per una diversa presenza sul territorio calabrese affinche' la ferrovia recuperi la sua funzione di asse portante per e nel nuovo sistema dei trasporti in Calabria. Con la politica aziendale avviata nei primi anni novanta si e' avuto la chiusura di quasi tutte le stazioni Fs dell'ex compartimento di Reggio Calabria, a seguito dell'attivazione del sistema di controllo del traffico ferroviario centralizzato che ha prodotto una considerevole riduzione del personale addetto alla circolazione nonche' un continuo degrado del patrimonio immobiliare della stazioni. La quantita' dei servizi ferroviari si e' andata via via assottigliando anche sul versante del traffico in ambito nazionale. A tutto cio' ha notevolmente contribuito la reiterata politica di ottimizzazione delle risorse che ha prodotto una evidente diminuzione dei collegamenti, in special modo sul versante Jonico, dove si continuano a registrare insensate scelte di politica aziendale, come quella gia' annunciata per giugno che prevede la sostituzione dei cosiddetti treni 'antenna' con 'servizi navetta regionali' che sicuramente saranno causa di notevoli disagi alla clientela costretta al cambio treno a Lamezia Terme''. Non meno preoccupante, per i segretari regionali di Filt-Cgil, Laura Neri; Fit-Cisl, Annibale Fiorenza; Uilt-Uil, Giovanni Itri; Fast-Confsal,Enzo Galluccio; Ugl-Ferrovie, Angelo Chirico; e Orsa, Francesco Piazza, e' la situazione sul fronte del trasporto merci dove da ''un'analisi sommaria del traffico merci effettuato sul territorio calabrese - sostengono i sindacalisti - si puo' facilmente desumere e quindi registrare il graduale disimpegno, ieri dalla Divisione Cargo ed oggi dalla Direzione Operativa Logistica che a pochi mesi dal suo insediamento e' stata capace di perdere il contratto per il trasporto della ''barbabietola'' prodotta nell'area del Crotonese e che per circa dieci anni e' stata una positiva attivita' che ha permesso di mantenere un discreto livello occupazionale accompagnato da alti indici di produzione''. ''Non possono essere - concludono le organizzazioni sindacali - trascurati o ulteriormente rinviati, gli investimenti che riguardano la sicurezza del trasporto ferroviario nella nostra regione dove, anche se negli ultimi incidenti ferroviari non si sono registrate conseguenze ancor piu' tragiche di quelle occorse, non possono non leggersi alcuni elementi inquietanti, ne' puo' sfuggire l'esigenza che alla continua riduzione delle risorse umane, che ha portato la nostra regione in vetta a tutti gli indici di produttivita', si contrapponga una efficace politica sulla sicurezza in grado di evitare che la contemporanea riduzione delle risorse umane nei diversi settori, in assenza di adeguate tecnologie, divenga motivo di insicurezza in quanto rende irreparabile un eventuale errore umano''.

La CGIL di Cosenza chiede agli iscritti quattro si per i referendum

05/05 ''La Cgil di Cosenza, dopo avere partecipato alla raccolta delle firme per far indire il referendum sulla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, dando un contributo importante al raggiungimento del numero di firme necessarie, da' indicazione agli iscritti e ai simpatizzanti di impegnarsi direttamente nelle iniziative di informazione per il referendum del 12 e 13 giugno''. E' quanto afferma, in una nota, la Cgil di Cosenza. 'Respingiamo la sollecitazione che viene da piu' parti - afferma ancora la Cgil - di disertare il voto, nella convinzione cosi' di non far raggiungere il quorum previsto dalla legge sui referendum, partendo dal presupposto che circa il 30% degli aventi diritto al voto organicamente non partecipa alla votazione. Il diritto al voto per tutti, e' la massima espressione di democrazia, strumento individuale inestimabile, per esprimere il proprio pensiero e, nella sua segretezza, libero da ogni condizionamento. La Cgil di Cosenza, dunque, e' per votare quattro si' ai referendum sulla fecondazione assistita''.

Savino Pezzotta al Congresso regionale della CISL

03/05 Si terra' il 5 e 6 maggio a Vibo Valentia il nono congresso regionale della Cisl. Le conclusioni dei lavori congressuali saranno affidate al segretario nazionale, Savino Pezzotta. Al congresso prenderanno parte 300 delegati provenienti dalle cinque Province della Calabria e dalle Federazioni Regionali di Categoria, in rappresentanza di oltre 170.000 iscritti. Nel corso dei lavori sara' affrontato il tema: ''Concertazione, Partecipazione, Sviluppo, Occupazione. Piu' Solidarieta', Piu' Legalita' per costruire la nuova Calabria''. Ai lavori della prima giornata sara' presente il segretario nazionale Confederale Gigi Bonfanti. La relazione della Segreteria sara' svolta da Luigi Sbarra, Segretario Generale Cisl Calabria, che si soffermera' sulle Tesi Confederali e sulla situazione Regionale. ''Saranno anche ribadite - e' scritto in una nota della Cisl - le linee strategiche d'azione che sono: Concertazione e Contrattazione a tutti i livelli per dare concrete soluzioni ai gravi problemi Economici e Sociali e confermando il modello partecipativo quale strumento essenziale del modo di fare sindacato. Solo cosi' si potra' puntare ad una dignitosa qualita' della vita, concretizzando Politiche Sociali che valorizzino la famiglia e garantiscano interventi a sostegno delle fasce piu' deboli. Sara' pure necessario intervenire costantemente sulla leva fiscale degli Enti Locali, sulla dinamica dei prezzi e delle tariffe dei servizi a domanda per evitare aumenti indiscriminati e superiori al tasso di inflazione programmato''. ''Alla nuova Giunta Regionale - prosegue - sara' chiesto l'avvio di corrette relazioni sindacali, aprendo da subito un tavolo di trattative sui problemi piu' urgenti che riguardano lo Sviluppo e l' Occupazione , la Sanita' e la Legalita' . Inoltre si dovra' dare piena attuazione alle Politiche di Decentramento, assicurando agli Enti Locali, contestualmente alle deleghe, l'assegnazione delle risorse finanziarie e umane. L'auspicio e' che si creino da subito le condizioni per il confronto e la concertazione tra Governo Regionale, Sindacato ed Imprese. A tale scopo la Cisl considera importante la rapida approvazione della Legge Regionale Istitutiva del Consiglio Regionale dell'Economia e del Lavoro gia' previsto dallo Statuto Regionale. Il Sindacato e' fortemente impegnato per rilanciare attraverso la Concertazione e la Partecipazione la battaglia per lo Sviluppo ed il Lavoro e per costruire nella solidarieta' e nella legalita' una nuova e diversa prospettiva di crescita della nostra Regione''. ''Disponibilita' quindi al dialogo - conclude la nota - ed al confronto ma anche severita' e determinazione nel raggiungimento degli obiettivi legati alla Crescita Economica , allo Sviluppo ed alla Occupazione in Calabria''.

Il primo maggio i sindacati a Nardodipace davanti lo stabilimento della Cassarese

29/04 Cgil, Cisl e Uil si mobilitano per il Primo Maggio in favore della Cassarese, l' industria dolciaria, fondata da una cooperativa composta da giovani, distrutta nei giorni scorsi da un attentato incendiario. Davanti allo stabilimento si terra' la manifestazione centrale promossa da Cgil, Cisl e Uil nella provincia di Vibo Valentia in occasione della Festa dei lavoratori. Un' iniziativa cui i sindacati confederali attribuiscono una forte valenza simbolica ''per ribadire il diritto allo sviluppo ed al lavoro e contro le pressioni della criminalita'''. Alla manifestazione davanti alla Cassarese interverra' il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra, che parlera' anche a nome dei segretari generali di Cgil e Uil, Fernando Pignataro e Roberto Castagna. Nel corso dell' iniziativa interverranno anche i segretari generali della provincia di Vibo Valentia di Cgil e Uil, Raffaele Mammoliti e Luciano Prestia. ''Mentre il sindacato nazionale celebra la Festa del lavoro a Scampia per riproporre i temi dello sviluppo e della legalita' e della sicurezza nel Paese e nel Mezzogiorno - ha detto Luigi Sbarra - il sindacato confederale calabrese sara' a Nardodipace, che rappresenta simbolicamente la piazza ideale per rilanciare, in occasione della Festa del Primo maggio, l' iniziativa politica e sociale e la battaglia sindacale per lo sviluppo, il lavoro, la legalita' e la sicurezza in Calabria. Un filo invisibile, dunque, terra' insieme domenica Scampia e Nardodipace per rilanciare con forza il nostro no alla violenza, alla prevericazione ed alle intimidazioni della mafia, che rappresenta un ostacolo per lo sviluppo economico e produttivo, una minaccia per le istituzioni democratiche ed un fenomeno che distrugge lavoro ed occupazione, mettendo in discussione i diritti e le liberta' della nostra comunita'''. ''Il primo maggio - ha concluso Sbarra - saremo dunque a Nardodipace per denunciare l' attacco della mafia che ha distrutto l' industria dolciaria Cassarese, mettendo in discussione il lavoro di tante famiglie, cosi' come il 21 maggio saremo a Lamezia Terme per una grande manifestazione regionale per rilanciare la nostra iniziativa contro la mafia e per la legalita', lo sviluppo ed il lavoro in Calabria''.

Castagna (UIL) “Da Loiero ci aspettiamo una inversione di rotta radicale”

29/04 “Il Governo Berlusconi bis giustifica una sua riedizione con un impegno straordinario sul Mezzogiorno, oltre che sui problemi della famiglia e delle imprese.
Il nuovo Governo Regionale si appresta ad entrare in attivita', pienamente suffragato da un voto largamente maggioritario e, di conseguenza, carico di tante attese. Due condizioni che dovrebbero, sulla carta, prefigurare un momento importante e positivo per la Calabria.” Questo il commento del Segretario Generale della UIL Calabria, Roberto Castagna ,a conclusione del Direttivo Provinciale della UIL reggina. Castagna, pero', prosegue sollecitando i responsabili nazionali e regionali a passare dalle parole ai fatti. Mi auguro che lo sviluppo del Sud non venga pensato solo attraverso l'allungamento delle concessioni dei beni demaniali al contrario si punti a creare una rete del turismo investendo in servizi e formazione e soprattutto ad allungare i periodi di attivita' oltre i mesi estivi. Piuttosto che sovvenzionare piccoli alberghi che sono aperti due mesi l'anno, bisognerebbe che il governo promuova un accordo con le compagnie aeree per regalare viaggi ai turisti stranieri nei periodi di aprile ed ottobre con particolare attenzione verso destinazioni balneari nel Sud.
Inoltre, proceda alla costituzione di una o piu' Banche del Sud capaci di ridare ruolo e fiato ad una economia esasperatamente colonizzata e penalizzante; attui una fiscalita' aggiuntiva e straordinaria; impegni maggiori investimenti pubblici e privati; realizzi un intervento sociale all'altezza dei bisogni che la Calabria ed il Mezzogiorno nel suo complesso rivendica; intervenga sul versante della sicurezza per sottrarre l'imprenditoria dalla morsa dell'intimidazione mafiosa alla quale e' costretta.
Questo e' cio' che ci aspettiamo dal Governo nazionale e su queste impostazioni non faremo mancare il nostro contributo.
Sul versante regionale, l'attesa e' grande poiche' siamo difronte ad un cambio di guardia fortemente voluto dalla UIL e da tutto il Sindacato.
In piena autonomia, la UIL ha fatto tutto cio' che era possibile fare per costruire un rapporto con la Giunta di centro destra. Il risultato e' sotto gli occhi di tutti: la Giunta di centro destra non ha paragoni in termini di inefficienza, incapacita' e incomunicabilita' con la societa' calabrese.
Il Sindacato e' stato, unitamente alla Chiesa e alla Confindustria, uno dei pochi soggetti che ha combattuto il malgoverno del centro destra.
Oggi ci aspettiamo una inversione di rotta radicale.
In primis, dopo i ragionevoli tempi che occorrono per la formazione della Giunta, ci aspettiamo l'apertura del confronto sulle questioni che interessano i lavoratori, i pensionati, i precari e i disoccupati calabresi.
Siamo rispettosi dei tempi che occorrono ma altrettanto rigorosi sulle questioni che bisognera' affrontare. Come UIL, riteniamo che sara' necessario predisporre una scaletta di priorita' partendo da una analisi che fa emergere che la societa' calabrese, piu' di altre realta' regionali, e' segnata da un impoverimento che tocca il quaranta per cento della popolazione e dalla piu' alta percentuale di disoccupazione presente in Europa.
Questi dati, da soli indicano le emergenze e pretendono segnali adeguati.
Come UIL, ci presenteremo con proposte e con la volonta' di contribuire a costruire un futuro migliore per i cittadini calabresi.
Al Presidente Loiero chiederemo un tavolo di confronto con Confindustria e le altre Categorie produttive sui problemi dello sviluppo, del rilancio produttivo e sulla necessita' di predisporre la messa in sicurezza degli imprenditori e dei cittadini calabresi.
Presenteremo una proposta unitaria sul Lavoro e l'occupazione; un programma sul sociale e precise proposte sulla Sanita'.
Queste, unitamente ad altre, saranno gli argomenti che metteremo in cantiere per contribuire a modificare la situazione calabrese.
Siamo convinti di trovarci difronte ad un nuovo scenario tuttavia, da Sindacato che rivendica la propria autonomia possiamo rassicurare che, anche questa volta, non faremo sconti a nessuno.

Belcastro (CISL) “Che il primo maggio serva a sottolineare le vere emergenze”

29/04 ''E' necessario riflettere sulla delicata fase economica e sociale che sta attraversando la provincia di Cosenza chiamando la societa' civile a non perdere la speranza, a non demordere, a lottare e ritrovare le nobili ragioni di un impegno che in passato ha regalato al nostro territorio momenti autentici di crescita civile e confronto democratico''. E' quanto afferma Giuseppe Belcastro, segretario generale della Cisl di Cosenza, in una dichiarazione sul primo maggio. 'Non possiamo dimenticare - sostiene Belcastro - come questa importante ricorrenza diventa occasione per tutti noi, per l' universo dei lavoratori, per le forze democratiche e la societa' civile, per sottolineare le emergenze vere della nostra economia e i drammi sociali che si determinano in seguito alla cronica mancanza di lavoro, alla presenza nel territorio di decine di migliaia di disoccupati, di lavoratori irregolari, di precari tra cui spiccano gli Lsu e Lpu e gli interinali, alla chiusura di importanti presidi industriali che hanno fatto la nostra storia economica, quali il tessile, il bosco-legno, il calzaturiero, l' informatico''. Per il segretario provinciale della Cisl di Cosenza ''a questi drammi si congiungono quelli prodotti da una situazione anziana ormai sulla soglia dell' insostenibilita', con migliaia di pensionati al minimo alle prese in questi anni con l' effetto del carovita, con la difficile condizione degli incapienti, dei non autosufficienti, e con lo scivolamento verso la soglia della poverta' di sempre piu' vasti strati sociali''. ''Bisogna prendere atto - conclude Belcastro - che esiste ancora una questione meridionale aperta che investe piu' che mai l' intero paese e i suoi equilibri. Per questo e' necessario avviare a tutti i livelli una riflessione di alto e profondo spessore etico e culturale che, al di la' delle mere logiche di appartenenza politica, possa innalzare il tono del livello politico nella regione e, nonostante non esistono soluzioni tecniche da offrire, guardare agli insegnamenti della dottrina sociale per illuminare e sollecitare la coscienza di ciascuno ad operare scelte coerenti con la responsabilita' che ciascun uomo ha in quanto uomo''.

Zumbo (CGIL) “Impegnati in una nuova stagione contrattuale”

29/04 La Cgil Calabria ''e' impegnata in una nuova stagione contrattuale per ampliare i diritti, le tutele e per elevare il potere d' acquisto dei salari e delle pensioni che nel corso di questi anni e' stato eroso dal mancato recupero dell' inflazione reale e dall' aumento indiscriminato della pressione fiscale''. A sostenerlo e' stato Nino Zumbo, della segreteria regionale della Cgil. ''A tal fine - ha aggiunto Zumbo - e' indispensabile rinnovare i contratti nazionali di lavoro, in particolare del pubblico impiego e della scuola che sono scaduti da tempo e a livello regionale attivare una continua vertenzialita' per rinnovare e ampliare la contrattazione decentrata di secondo livello in tutte le aziende, i siti e le filiere produttive presenti in Calabria. Nel seminario della Cgil regionale sulla struttura contrattuale i dirigenti e le Rsu della Cgil hanno discusso di come rafforzare la funzione del contratto collettivo nazionale di lavoro perche' sia effettivamente 'autorita' salariale e autorita' normativa'''. ''Il contratto - ha sostenuto Zumbo - deve garantire il potere d' acquisto attraverso la redistribuzione della produttivita' di settore, il recupero dell' inflazione reale e normare l' orario di lavoro, i diritti d' informazione e gli inquadramenti professionali. Dovra' anche contenere normative di rimando che regolano la contrattazione di secondo livello per quanto concerne il lavoro precario e flessibile, gli orari e l' organizzazione de lavoro. La contrattazione decentrata deve redistribuire i livelli di produttivita' raggiunti in funzione degli obiettivi prefissati a livello di azienda, di sito o di filiera produttiva. Deve contrattare i turni e i carichi di lavoro e gli avanzamenti professionali''. ''La Cgil calabrese - ha sostenuto Zumbo - ritiene che occorre qualificare e rafforzare sia la contrattazione nazionale che quella decentrata per rendere esigibili i diritti dei lavoratori e ampliare le tutele, in particolare per i lavoratori atipici e precari. Inoltre, ritiene che occorre sviluppare il confronto con la Regione sui livelli di pressione fiscale (tariffe di interesse regionale, addizionale Irpef e ticket sui medicinali) e con gli altri enti locali sulle imposte locali (Ici, addizionale Irpef) e sulle tariffe dei servizi di pubblica utilita' allo scopo di aumentare il potere d' acquisto dei lavoratori e dei pensionati e di migliorare le condizioni di vita dei calabresi''. ''La Cgil - ha concluso Zumbo - contesta le scelte del Governo Berlusconi per la mancata restituzione del Fiscal Drag ai lavoratori, il mancato rinnovo dei contratti collettivi di lavoro pubblici e la riduzione dei trasferimenti agli enti locali. Inoltre contesta le improvvisate e insensate dichiarazioni del vice premier Tremonti e del ministro Micciche' per la vendita delle spiagge e per aprire case da gioco nel Sud e invita il nuovo Governo Berlusconi a prendere seriamente in considerazione il progetto per lo sviluppo e la crescita del Mezzogiorno avanzato da sindacato, Confindustria e altre organizzazioni''.

Delegazione della CGIL di Cosenza a Scampia per il primo maggio

29/04 Una delegazione della Cgil di Cosenza sara' presente alla manifestazione nazionale unitaria che quest'anno i sindacati confederali hanno deciso di tenere nel quartiere Scampia, a Napoli, sui temi dello sviluppo e della legalita'. ''Contemporaneamente - e' detto in un comunicato - saranno tante le iniziative promosse nel nostro territorio a partire da Longobucco, Paola e Spezzano Sila nelle quali si affronteranno anche i temi sociali e del lavoro. La festa del Primo Maggio sara' per noi l' ennesima occasione per discutere, sensibilizzare, dare voce ai lavoratori, ai pensionati, ai disoccupati, agli inoccupati, ai precari, agli immigrati. Dedicheremo specifiche attenzioni agli sforzi necessari per accrescere il protagonismo dei lavoratori e consolidare la rappresentativita' del nostro sindacato, dei suoi servizi a tutela dei diritti collettivi e dei singoli, nel territorio e nei luoghi di lavoro. Il quadro economico e sociale in cui agiamo e' terribile. Gli effetti nefasti delle politiche nazionali si fanno sentire con assoluta virulenza: cio' che altrove e declino qui da noi e' desertificazione, poverta' crescente, fuga. Tuttavia il risultato della competizione elettorale delle regionali scorse ha aperto scenari incoraggianti. Il centrosinistra che governera' la maggior parte delle Regioni, in primo luogo in Calabria, e' chiamato ad uno sforzo programmatico radicalmente alternativo alle politiche berlusconiane''.

Sciopero indetto dall’UGL Ministeri per il 1° maggio

29/04 Colosseo chiuso per sciopero il 1 maggio, come pure la Domus Aurea, I Fori Imperiali ed altri siti archeologici di Roma. Ad annunciarlo e' l'Ugl Ministeri che ha proclamato lo stato di agitazione nazionale per protestare contro i tagli dei 5% agli organici dei ministeri. E se a Roma si chiudera' l'area archeologica, sottolinea il sindacato, a Napoli e in Calabria verranno organizzati presidi nei Tribunali. Sul banco degli imputati il governo, accusato di ''poca attenzione'' verso la pubblica amministrazione: ''Il 'taglio' degli organici - dice il responsabile nazionale della Ugl statali Giulio Del Bon - messo insieme al blocco delle assunzioni, agli sproporzionati carichi di lavoro, ai ritardi e alle riduzioni delle procedure di riqualificazione e ad uno stentato rinnovo contrattuale dimostra solo una cosa: lo scarsa attenzione del Governo verso la Pubblica Amministrazione e la contestuale caduta dell' efficienza della macchina statale''. Un problema che coinvolge anche il settore della giustizia, sottolinea la responsabile nazionale della Ugl ministeri Paola Saraceni : ''ci si lamenta dei tempi lunghi della giustizia pero' si riduce l'organico senza tener conto dei carichi di lavoro e, questo, puo' solo portare allulteriore allungamento dei tempi''. Quanto ai Beni Culturali : ''Si parla tanto di puntare sul turismo e sui Beni Culturali aumentando i tempi e gli spazi di fruizione di musei e aree archeologiche - conclude la sindacalista - pero' il personale e' sempre lo stesso, i precari aspettano una stabilizzazione che non avviene ed anche li' si dovranno fare i conti con i 'tagli'. Non ci meravigliamo poi se per protesta all'archeologica di Roma non si aprira' per il 1 maggio''.

Giuseppe Sammarro nuovo responsabile della Camera del lavoro di Corigliano

29/04 Giuseppe Sammarro e' il nuovo responsabile della Camera del lavoro di Corigliano. Sammarro, gia' responsabile per un decennio della Cgil cassanese, subentra ad Angelo Sposato, eletto pochi giorni fa componente della segreteria comprensoriale Pollino-Sibari-Tirreno. Il passaggio di consegna e' avvenuto nel corso di un' assemblea di quadri e delegati alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale comprensoriale, Antonio Granata, il segretario organizzativo comprensoriale, Franco Pignataro, e il segretario confederale Franco Spingola. Sammarro, dopo aver ringraziato chi lo ha voluto alla guida della Cgil coriglianese, ha invitato tutti ''a impegnarsi affinche' la Camera del Lavoro di Corigliano sia sempre punto di riferimento per tutti con un invito particolare alla partecipazione dei giovani alle attivita' della Cgil''.

Festa del primo maggio del comprensorio del Pollino a Trebisacce

28/04 Si terra' a Trebisacce la festa del Primo Maggio organizzata dalla Cgil - Comprensorio Pollino - Sibari Tirreno. Le motivazioni che hanno portato alla scelta del luogo dove si svolgera' la festa dei lavoratori sono state illustrate stamane nel corso di una conferenza stampa. Alla manifestazione interverra' il Segretario Generale della Cgil - Comprensorio Pollino - Sibari Tirreno, Antonio Granata, il Segretario CGIL Alto Ionio Gino Scirchio, ed il Responsabile Organizzativo della CGIL Comprensoriale Franco Pignataro. ''Non e' affatto casuale - e' stato detto nel corso della conferenza stampa - la scelta di tenere la festa del Lavoro a Trebisacce, considerato il capoluogo dell' Alto Ionio cosentino. E' innanzitutto una volonta' forte della Confederazione, affermare con questa manifestazione, l' attenzione per una zona della nostra Calabria dove piu' evidenti sono i guasti della politica nazionale che unita a quella degli ultimi dieci anni portata avanti dalla Regione Calabria, hanno determinato tassi di disoccupazione altissimi, abbandono totale delle aree interne, insicurezza e sfiducia, mancanza assoluta di un sistema di viabilita' e di infrastrutture che avrebbero certamente aiutato un processo di sviluppo di cui tutta l' area necessita.La Cgil quindi non poteva non essere qui''. ''Ed anche in questa zona - ha detto il segretario generale, Antonio Granata - la camera del lavoro di Trebisacce svolge un ruolo di primissimo piano, per i diritti e la tutela dei lavoratori, delle lavoratrici, e dei pensionati, proponendosi come punto di aggregazione e di emancipazione che hanno fatto si che anche da questa zona, si siano avuti momenti alti di partecipazione e condivisione per i temi quali la mobilitazione a Roma contro l' abolizione dell' art. 18, o sul tema della Pace''. A Trebisacce i festeggiamenti inizieranno con la banda musicale e proseguiranno con un concerto di musica jazz/blues. Nel corso della giornata saranno allestiti vari stand che proporranno i prodotti tipici locali e stand di libri, spazi per bambini con clown e trampolieri, e spettacoli teatrali di burattini originali, momenti di riflessioni con interventi autorevoli di dirigenti della Cgil, per finire poi con un altro concerto di tutt' altro genere musicale.

I sindacati scrivono a Loiero per l’emergenza acqua “Programmare un azione strutturale”

27/04 I vertici di Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovati oggi a Lamezia Terme per discutere del ciclo integrato delle acque. Nel corso dell' incontro, presieduto dai responsabili regionali di settore, Nino Zumbo (Cgil), Raffaele Blandino (Cisl) e Bruno Marte (Uil), oltre a fare il punto sulla situazione, e' stato anche approvato il testo di una lettera aperta inviata al presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, per chiedere un incontro ''per affrontare le emergenze e programmare le azioni per una soluzione strutturale delle problematiche''. Una questione, quella del ciclo integrato delle acque, che diventa di particolare attualita', specie perche' si e' alle porte della stagione estiva ed e' forte la preoccupazione per la situazione in cui sara' il mare calabrese, specie dopo quanto accaduto nell' estate 2004. Per i sindacati non vi e' dubbio che ''l' organizzazione di tipo industriale per la gestione pubblica delle acque e' un processo inarrestabile che dovra' essere portato avanti con determinazione, con il confronto fra tutti i soggetti interessati e con la massima trasparenza, per attuare giuste strategie in grado di raggiungere gli obiettivi di: maggiore qualita' della risorsa e del servizio di distribuzione, tariffe modeste e omogenee e il mantenimento e potenziamento dei livelli occupazionali''. Durante l' assemblea sono stati diversi i nodi messi sul tappeto, partendo da un dato a giudizio dei sindacati sostanziale e, cioe', che ''Cgil, Cisl e Uil considerano, per la Calabria, l' acqua una risorsa di grande valore strategico ai fini di un maggiore uso civile e per le attivita' economiche. Pertanto - hanno proseguito i sindacalisti - queste organizzazioni ritengono fondamentale l' attuazione della legge Galli, la quale considera la disponibilita' della risorsa acqua come non illimitata ed infinita, ma un bene da salvaguardare ed utilizzare in base a criteri di solidarieta', poiche' si tratta di un bene primario, quindi di grande valore sociale e percio' di interesse pubblico. La Regione Calabria pur avendo recepito con legge regionale 10/97 la legge Galli e stipulato l' Accordo di programma sul ciclo integrato delle acque nell' anno 1999, ha maturato notevoli e colpevoli ritardi che stanno provocando gravi danni al processo di riorganizzazione, innovazione ed ammodernamento, teso a dare ai cittadini un servizio di qualita', efficiente ed efficace''. L' attivo regionale di Cgil, Cisl e Uil ha anche denunciato ''lo stallo nell' attuazione dell' Accordo di programma sul ciclo integrato delle acque sia per la realizzazione delle opere previste (completamento delle dighe dell' Alaco, del Menta, dell' Alto Esaro, delle reti di distribuzione primaria e secondaria, degli acquedotti esterni ed interni ai centri abitati e degli impianti di depurazione e del collettamento e scarico finale delle acque), sia per quanto concerne la piena operativita' della Sorical e delle Autorita' di bacino (Ato)''. Zumbo, Blandino e Marte hanno anche ricordato quanto accaduto negli ultimi anni in Calabria: ''La mancata capacita' di coordinamento e di determinazione dell' ex Giunta Chiaravalloti, in questi ultimi anni - hanno sostenuto - ha comportato anche ritardi inaccettabili nell' attuazione degli interventi previsti dalle misure 1.1 e 1.2 del Por ed a un peggioramento del servizio idrico e della depurazione che e' quasi prossimo al collasso. La Sorical, inoltre, e' divenuta operativa solo nel novembre del 2004, dopo circa 3 anni dalla sua costituzione, ed ancora oggi non ha internalizzato le attivita' assumendo i lavoratori alle dirette dipendenze. Ancora peggiore - hanno concluso - si presenta la situazione operativa degli Ato che, ancora, non hanno introdotto modifiche nella gestione del ciclo integrato delle acque per passare al gestore unico, ne hanno realizzato tutti gli interventi, sulla rete e sui depuratori, tesi alla valorizzazione di questa importante risorsa, con il fine di migliorare il servizio all' utenza''.

Sbarra (CISL) “L’Enel continua a penalizzare la Calabria”

27/04 ''L' Enel, in questi anni, ha realizzato una politica punitiva verso il Mezzogiorno e la Calabria tagliata fuori dai grandi investimenti in innovazione, ricerca, modernizzazione delle reti elettriche e dalla continua riduzione della forza lavoro incentivata ad abbandonare anzitempo l' attivita' lavorativa e non riequilibrata con nuova occupazione''. A sostenerlo e' stato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, a margine del congresso regionale dei Lavoratori elettrici iscritti al sindacato. ''La conseguenza di tale dissennata strategia aziendale - ha aggiunto Sbarra - e' la bassa qualita' del servizio elettrico fornito ai clienti, siano essi imprese oppure utenze domestiche nonostante la bolletta elettrica e' la piu' costosa dei Paesi della Unione Europea in barba ai processi di privatizzazione e liberalizzazione che dovevano produrre la riduzione del costo della energia''. Sbarra ha criticato le scelte di politica industriale e organizzativa dell' Enel che in Calabria ''continua ad indebolire la presenza sul territorio a causa delle frequenti e progressive chiusure di zone, unita' operative, nuclei esterni. L' Azienda - ha proseguito il segretario della Cisl - nel colpevole silenzio delle Istituzioni locali e regionali riduce investimenti e programmi di intervento nelle aree produzione e distribuzione provocando danni enormi e rilevanti non solo all' economia della regione ma anche alle prospettive di sviluppo della occupazione''. ''La Cisl Calabrese - ha sostenuto Sbarra - tagliata fuori per responsabilita' della precedente Giunta regionale, tranne qualche scampolo di confronto, dalla discussione sul Piano energetico regionale chiede al nuovo Governo regionale una forte assunzione di responsabilita' per avviare un confronto con Enel al fine di verificare progetti, programmi, investimenti a favore della Calabria ed anche per ostacolare le eccessive esternalizzazioni dei servizi che comprimono i livelli occupazionali diretti e molte volte favoriscono il lavoro nero con ricadute negative sulla efficienza della qualita' e della quantita' dei servizi''. ''Il sindacato confederale unitario - ha concluso Sbarra - deve rivendicare il dialogo ed il confronto con l' Azienda, partendo dallo sciopero gia' programmato per i prossimi giorni, per rilanciare ulteriormente la vertenzialita', la contrattazione con Enel e per riportare al centro delle scelte di politica industriale il tema della crescita e dello sviluppo dei servizi elettrici non solo per migliorare l' efficienza degli stessi ma anche per elevare le condizioni di attrattivita' del territorio ai fini degli investimenti pubblici e privati''.

Venerdì quattro ore di sciopero dei lavoratori ENEL indetto dai sindacati

27/04 ''Pessimi standard della qualita' del servizio, drastica riduzione degli investimenti, progressivo abbandono del territorio, assenza di manutenzione degli impianti di media e bassa tensione, mancanza di un adeguato turn over nel personale tecnico ed operativo, carichi di lavoro estenuanti per i pochi addetti rimasti, scarsita' di strutture e personale commerciale su tutto il territorio regionale''. Sono questi i motivi che hanno indotto le segreterie provinciali di Fnle-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia a proclamare quattro ore di sciopero dei lavoratori dell' Enel per venerdi' prossimo. ''L' Enel - e' scritto in un documento dei sindacati - e' l' unica societa' a distribuire energia elettrica in regime di monopolio nella nostra regione. In termini di servizio elettrico erogato, la Calabria sopporta: il doppio dei minuti di interruzioni per cliente all' anno rispetto alle regioni del Nord; piu' del doppio del numero delle interruzioni per cliente all' anno rispetto alla media delle altre regioni d' Italia, come conseguenza degli scarsi investimenti per adeguamento degli impianti (linee con anzianita' di anche 30 anni e con utilizzo di tecnologie obsolete) e del ridotto numero di risorse impegnate, anche in rapporto all' orografia del territorio (operai reperibili che intervengono per la riparazione dei guasti)''. ''Non e' una semplice vertenza di categoria - conclude il documento dei sindacati - ma e' soprattutto la rivendicazione del diritto dei cittadini calabresi di esigere, a parita' di tariffe, un servizio elettrico pubblico di pari livello qualitativo rispetto alle altre regioni del paese. Ed e' anche la rivendicazione di un territorio che chiede di dotarsi di adeguate infrastrutture per poter attrarre investimenti e, finalmente, rilanciare sviluppo ed economia''.

I Sindacati riuniti a Lamezia dibattono sul settore idrico

26/04 ''Efficienza e produttivita' nel settore idrico - La risorsa acqua, il processo di riforma, la gestione del sistema depurativo in Calabria'': e' il tema dell'attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil della Calabria, convocato perdomani a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. I lavori saranno introdotti da Nino Zumbo della Cgil, mentre la conclusioni saranno tratte da Raffaele Blandino della Cisl. Mentre l'attivo sara' presieduto da Bruno Marte della Uil. Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil denunciano ''la situazione di stallo nell'attuazione dell'accordo di programma sul ciclo integrato delle acque e per la realizzazione delle opere previste'', e nello stesso tempo rivendicano ''la piena funzionalita' degli Ato e il passaggio alla gestione unica del ciclo integrato'', e ritengono urgente ''una particolare attenzione al settore della depurazione delle acque''. Inoltre, Cgil Cisl Uil della Calabria definiscono ''gravi i ritardi nel processo di internalizazzione delle attivita' previsti dal piano industriale Sorical e la conseguente assunzione deilavoratori interessati''. Le Segreterie regionali di Cgil Cgil Uil chiedono ancora che ''la nuova giunta regionale che si insediera' a giorni recuperi in tutta questa materia una grande capacita' di governo al fine di superare ritardi che hanno arrecato seri danni allosviluppo della Calabria''.

Sbarra (CISL) “Occorre l’impegno di tutti per il rilancio della forestazione”

22/04 ''Occorre un forte impegno di tutti: Regione, Afor, Consorzi di Bonifica, Enti Locali, per rilanciare il settore della Forestazione in Calabria, aumentare il grado di produttivita' dello stesso, costruire il nuovo profilo di una politica autenticamente centrata nel processo di valorizzazione ed integrazione del patrimonio agricolo-forestale con quello ambientale e turistico, migliorare gli interventi di difesa del suolo, di bonifica e manutenzione del territorio, innovare la programmazione per realizzare la filiera del legno e dell' energia attraverso le biomasse, prevedere progetti che puntino al ripopolamento delle zone interne ed a una utilizzazione vera della montagna e del bosco''. A sostenerlo e' stato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl Calabria al Congresso Regionale della Fai-Cisl. ''Gli attacchi durissimi verso la forestazione calabrese operati dal Governo e dalla Lega - ha aggiunto Sbarra - impongono un salto di qualita' nel governo e nella gestione del settore che deve aumentare il grado di efficienza, di operativita', di modernizzazione finalizzata a rendere piu' produttivo il settore. La Cisl chiede al nuovo Governo della Regione una svolta profonda nella Forestazione capace di introdurre elementi di trasparenza nella gestione nonche' chiarezza nei ruoli e nelle competenze. Infatti e' necessario separare la gestione degli interventi di natura tecnica (Afor) da quelli legati alla responsabilita' politica che spetta alla Regione che deve assolvere a compiti e funzioni di programmazione, indirizzo, controllo e legislazione''. ''La Giunta - ha proseguito Sbarra - deve immediatamente recuperare un confronto con il Governo per avere certezza dei finanziamenti e delle risorse necessarie per garantire la prosecuzione delle attivita' di forestazione per il 2006 e la conseguente difesa dei livelli occupazionali degli 11.000 lavoratori forestali. La forestazione deve uscire definitivamente dal livello di provvisorieta' degli interventi e per questo serve una Regione che sappia contrattare con il Governo un percorso nuovo e diverso per una strategia di rilancio del settore che garantisca un Piano quinquennale di finanziamenti e risorse; la Programmazione di medio e lungo termine che superi la frammentarieta' e la precarieta'; la difesa della forza lavoro che non puo' scendere al di sotto dei 10.000 addetti''. ''Occorre inoltre - ha concluso Sbarra - che la Regione rafforzi e valorizzi la politica agricola quale elemento centrale dello sviluppo e della crescita economica della Calabria sostenendo attraverso la programmazione e la progettualita' la realizzazione delle filiere dell' olio e dei salumi che partendo dalla produzione, dalla trasformazione, dalla commercializzazione aiutino la ripresa della occupazione in Calabria''.

Sindacato FABI : “Alla Carime-BPU non è cambiato nulla rispetto agli accordi”

22/04 ''Allo stato delle cose per i colleghi Carime distaccati sul polo di Bpu nulla e' cambiato rispetto agli accordi sottoscritti, che vedono salvaguardati almeno 250 posti di lavoro, senza nessuna mobilita' per i lavoratori che allo scopo hanno visto migrare attivita' del Gruppo presso il Polo di Bari/Cosenza''. A sostenerlo e' il segretario responsabile del coordinamento Fabi di Banca Carime, Ortenzio Mariano Russo, in merito ad alcune notizie di stampa. ''Considerato che la nostra organizzazione - ha sostenuto Russo - rappresenta sia nel Polo Bpu di Cosenza/Bari che nell' intero Gruppo un apprezzabile numero di lavoratori e considerato che sia quando parliamo di Carime che quando sottoscriviamo accordi riteniamo di rappresentare tutti i tremila lavoratori, avvertiamo la necessita' di ripristinare un clima sereno e corretto. Noi quando stipuliamo accordi li rispettiamo e li onoriamo, con conseguente assunzione di responsabilita', percio' allo stato delle cose per i colleghi Carime distaccati sul polo di BPU nulla e' cambiato. Nel rigettare ogni strumentalizzazione, qualora dalla controparte non ci fosse uguale rispetto degli accordi, la Fabi non indugera' nel mettere in atto tutte le iniziative necessarie a tutela dei lavoratori''. ''Gli accordi raggiunti in Bpu - ha concluso Russo - rappresentano garanzie e tutele che non si possono sottovalutare. Condanna chi vuole creare un clima di terrore sfruttando il discorso sul progetto 'Piano sportelli' ancora in una fase di studio iniziale che non sappiamo se vedra' la luce prima del completamento del Piano 2005/2007. Piano che a fronte di un esodo volontario incentivato, prevede oltre 170 assunzioni con contratto a tempo indeterminato (83 giovani gia' assunti) consentendo un ricambio generazionale che sta, sicuramente, producendo dei benefici non trascurabili all' interno del territorio. Inoltre, in questo primo semestre saranno assunti altri 47 giovani diplomati/laureati con contratto minimo 18 mesi ed altri 21 con contratto almeno di 3 mesi per consentire ai colleghi in servizio di usufruire delle ferie''.

Pignataro (CGIL) “Dalla nuova Giunta regionale vogliamo segnali immediati”

22/04 ''Alla Giunta regionale lanciamo oggi, come direttivo della Cgil, un messaggio chiaro: vogliamo segnali precisi, segnali immediati su ticket, decentramento, scelta di una compagine di qualita', accorpamento di alcuni assessorati perche' si affrontano politiche attive del lavoro per evitare che ci sia una logica clientelare che prevale''. E' quanto ha detto il segretario generale della Cgil Calabria, Fernando Pignataro, nel corso della riunione del direttivo regionale del suo sindacato. ''Oggi c'e' bisogno - ha aggiunto - di segnali netti chiari che riguardano, ad esempio la burocrazia e questo splafonamento delle consulenze. Su questo devono esserci dei segnali che vadano nella direzione del sindacato, delle parti sociali, ma anche della cittadinanza calabrese che ha bisogno di capire in tempi rapidi, immediatamente l'inversione di tendenza che si puo' operare. Infine chiediamo, cosa che abbiamo gia' fatto nei giorni precedenti ottenendo anche risposte positive, che la Regione non si isoli, ma che ragioni con le altre Regioni meridionali. E la riunione che si tiene il 3 a Napoli tra i presidenti delle Regioni meridionali e' un fatto importante. Noi faremo la nostra parte perche' ci sia dalle imprese, dalle autonomie locali, dal sindacato, dalla Regione una richiesta forte progettuale di un intervento trasversale nei confronti del Mezzogiorno che deve essere considerato una grande opportunita', soprattutto in funzione del nuovo Mediterraneo del 2010''. Nel corso del suo intervento Fernando Pignataro ha affrontato anche i temi di politica nazionale partendo dal risultato elettorale ottenuto dal centrosinistra nelle elezioni regionali. ''Mi pare evidente - ha proseguito Pignataro - che si e' trattato di un voto elettorale omogeneo e nazionale che ha manifestato un dissenso ed una maggioranza del popolo italiano che non condivide e non ha condiviso queste politiche di governo, per cui c'e' stata una vittoria del centrosinistra su tutto il livello nazionale. Anche nelle regioni in cui ha vinto il centrodestra si e' comunque registrato un avanzamento di oltre dieci punti percentuali. Noi riteniamo che uno degli elementi fondamentali di questa vittoria sia stata l'assenza di confronto voluta dalla compagine precedente che non si e' resa conto della gravita' della situazione, del bisogno di fare massa critica e di avviare politiche concertative con il sistema delle imprese, il sistema delle autonomie locali, il partenariato sociale''. ''C'e' bisogno - ha concluso Pignataro - di riprendere in tempi rapidi un confronto che non sia solo metodo e che non si disbrighi in un'idea concertativa tutta sulle emergenze. Noi crediamo che ci sia bisogno di un protocollo di relazioni, per stabilire ruoli, competenze, soprattutto il ruolo del sindacato e del partenariato sociale ed economico, che si affrontino le questioni delle emergenze con una task force che puo' intervenire in tempi rapidi sulle tante questioni calabresi ma che ci sia un tavolo delle relazioni, un tavolo strategico in cui si fanno le scelte vere''.

CGIL “Fatto importante il disinsabbiamento dello Stombi”

22/04 ''Il percorso che, ci auguriamo, portera' al disinsabbiamento e alla conseguente navigabilita' del canale degli Stombi con la fruizione del porto turistico, da parte dei residenti e diportisti di nazioni diverse, e' un fatto di grande importanza''. Lo ha detto Nino Rubini, segretario della Camera del Lavoro della Cgil di Cassano allo Ionio. Per Rubini la determinazione ''inverte la tendenza negativa, che si sarebbe registrata, a fronte di un ulteriore fermo di un anno con danno irreversibile per lo sviluppo dell' intero comprensorio della Sibaritide''. ''L' avvio a soluzione della problematica degli Stombi unitamente all' assicurazione da parte dell' amministrazione comunale di una stagione normale a Marina di Sibari non puo' - sostiene ancora il segretario della Camera del Lavoro cassanese - essere esaustivo dei tanti problemi che insistono sul territorio e che meritano di essere ripresi e affrontati nel merito. E' per questo che la Cgil, per il rispetto che ha delle istituzioni, ha chiesto un incontro al capo dell' amministrazione comunale per fare il punto sulle tante problematiche aperte con un confronto di merito da portare, necessariamente, ai tavoli di altri livelli istituzionali e tracciare un percorso che, con gradualita', porti a decisioni responsabili e definite''.

Quattro ore di sciopero del personale ENEL della Calabria per il 29 aprile

21/04 Uno sciopero di quattro ore del personale dell'Enel della Calabria e' stato proclamanto da Cgil, Cisl e Uil del settore energia per il 29 aprile. Lo sciopero, che interessa i lavoratori di Enel Distribuzione Spa, di Terni Spa e di Enel Ape Srl, sara' cosi' articolato: ultime quattro ore lavorative per i lavoratori della provincia di Reggio Calabria; prime quattro ore lavorative per i lavoratori delle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. “Saranno previste - e' scritto in una nota - conseguenze negative nell' erogazione dell' energia elettrica alla clientela, il servizio telefonico Prontoenel 800 900 800 potrebbe risentire del prolungarsi dei tempi di attesa in coda''.

Sindacati: “Dalla Carime esigiamo il rispetto degli impegni”

21/04 ''Esigiamo il rispetto degli impegni e ci aspettiamo che, contrariamente al passato, il territorio e la classe politica meridionale sappiano affiancare il sindacato ed i Lavoratori di Banca Carime e, se sara' necessario, scendere in campo per difendere il ruolo e la funzione di quella che e' ancora oggi la piu' importante e presente Banca meridionale''. E' quanto sostiene in una nota il coordinamento sindacale di Banca Carime. ''Preso atto - prosegue la nota del coordinamento sindacale - del nuovo assetto organizzativo delle Banche reti (piano industriale 2005/2007) definito dai vertici del Gruppo, sono riuscite, dopo un lungo e difficile confronto che ha visto anche momenti di grande tensione ed il blocco delle trattative a livello delle singole aziende, a disciplinare e contenere le ricadute sui Lavoratori mediante un accordo che, in assenza di tutele preventive, pone un limite a tutta la mobilita', mantiene in vita tutte le salvaguardie rivenienti dal Contratto Nazionale di Lavoro, garantisce il rientro dei lavoratori in precedenza trasferiti a distanze maggiori, prevede specifici ed accurati percorsi di riconversione per il personale interessato da mobilita' professionale''. ''Relativamente - e' aggiunto nella nota - alle uscite incentivate, il sindacato ha definito un protocollo che oltre a garantire l'assoluta volontarieta' nella scelta del lavoratore interessato, prevede tutta una serie di premi economici per coloro che intendessero aderire all'opzione. Inoltre, non corrisponde a verita' l'asserzione che l'Inps, avendo raggiunto il tetto delle 10.000 domande da ''gestire secondo i previgenti parametri pensionistici'' avrebbe chiuso i rapporti con Carime. Va, poi, precisato che le uscite gia' verificatesi negli scorsi mesi in Banca Carime hanno coinvolto in modo proporzionale l'intera rete meridionale, senza presentare punte in determinate regioni piuttosto che in altre e che l'accordo in argomento e' stato presentato ai Lavoratori di Carime nel corso delle recenti assemblee tenute per il nuovo Contratto Nazionale di Lavoro, ottenendo la totalita' dei consensi da parte degli intervenuti''.

Castagna (UIL) “Bisogna lavorare tutti assieme per superare le difficoltà della Calabria”

20/04 “Necessario avviare una vera e propria fase di cambiamento”, questo il commento del Segretario Generale della UIL Calabrese, Roberto Castagna. “Il voto ha dichiaratamente espresso la voglia di un cambiamento radicale nelle politiche di governo”. Ad avviso del Segretario della UIL, i veri protagonisti del risultato elettorale non sono i Partiti bensi' gli Elettori, che hanno dato una sonora lezione al Governo di centro destra e lanciato un serio monito a chi si appresta a governare. Il Sindacato, in completa autonomia, ha svolto una opposizione senza cedimenti nei confronti del governo.Tre soli soggetti hanno veramente animato, in questi anni, la scena politica calabrese: la Chiesa, il Sindacato e la Confindustria. I rappresentanti del governo con superficialita' non hanno tenuto conto delle sollecitazioni fatte mentre l'elettorato ha abbondantemente capito. Ora bisogna mettersi a lavorare tutti insieme anche se con ruoli e responsabilita' diverse. Tutti insieme perche' le difficolta' presenti in Calabria sono di notevole gravita' e, pertanto, straordinarie debbono essere le forze e l'impegno da mettere in campo. Bisognera' partire dalle cose piu' semplici per aggredire e risolvere le cose piu' complesse. Lavoro, superamento della precarieta', sostegno ai piu' deboli, velocizzazione nel completamento delle Infrastrutture, sburocratizzazione, decentramento delle deleghe, sicurezza ed una Sanita' piu' rispondente alle esigenze dei cittadini, dovranno essere i primi punti da affrontare e risolvere. In questa direzione la UIL non fara' mancare il proprio contributo per una Calabria migliore anzi normale.

Venerdì 22 comitato direttivo regionale della CGIL

20/04 ''Le priorita', le proposte, le iniziative del sindacato nella nuova fase che si e' aperta nella vita politica della regione e dell' intero Mezzogiorno saranno al centro, venerdi', di una riunione del comitato direttivo regionale della Cgil. ''La Calabria - e' detto in una nota della segreteria regionale della Cgil - ha bisogno di voltare pagina e di affrontare con nettezza le grandi questioni irrisolte del lavoro, della lotta alla precarieta', del suo apparato produttivo sempre piu' asfittico e in difficolta', di un welfare ancora incapace di tutelare a pieno diritti e coesione sociale. Servono scelte chiare in direzione della legalita' e della trasparenza amministrativa - prosegue il comunicato - e un metodo di governo fondato sul confronto e l' interlocuzione permanente con tutte le forze sociali. Esattamente il contrario della disastrosa esperienza di governo che tanti guasti ha prodotto e che la Calabria, che non si e' rassegnata ed in questi anni si e' mobilitata sulle proposte del sindacato, ha saputo lasciarsi alle spalle''.

Cubello confermato segretario regionale della CISL FPS

19/04 Sara' ancora Domenico Cubello a guidare la Fps-Cisl calabrese. L' investitura e' giunta al termine del secondo congresso regionale. Due giorni di dibattito che ha visto i delegati dell' organizzazione dei lavoratori dei pubblici servizi aderenti alla Cisl confrontarsi sui i temi piu' scottanti che interessano la loro categoria. Questioni che saranno al centro dell' azione di Cubello, riconfermato nella carica dalla totalita' dell' assemblea, che ha riconosciuto cosi' l' ottimo lavoro svolto in questi anni dalla segreteria uscente. ''Il governo della Cdl - ha sostenuto il segretario regionale della Cisl, Luigi Sbarra - si e' assunto la responsabilita' di evitare il confronto con il sindacato. Una chiusura che ha prodotto delle riforme (previdenziale, dello stato sociale, della scuola, della Costituzione) laceranti. Senza contare la devolution, un sistema voluto dalla Lega che spacca il Paese. Al contrario, si e' rimasti indifferenti di fronte all' impennata del costo della vita e alla drastica diminuzione del potere d' acquisto di salari, stipendi e pensioni. La Cisl chiede al nuovo governatore Agazio Loiero un impegno concreto nella lotta alla disoccupazione giovanile''. ''In passato, nonostante le tante professionalita' presenti in Calabria - ha concluso Sbarra - si e' fatto ricorso a consulenze specialistiche esterne. Occorre cambiare rotta, valorizzare le capacita' dei giovani calabresi e ripartire dalla concertazione. Insomma, servono progetti di sviluppo condivisi per rilanciare la crescita e il lavoro in Calabria''.

CGIL “La regione affronti i problemi del trasporto ferroviario”

18/04 Fronteggiare i problemi del trasporto ferroviario in Calabria: e' questo il pressante e perentorio invito rivolto dalla Filt-Cgil della Calabria ai vertici istituzionali della regione che stanno per insediarsi. ''Spenti i riflettori sui risultati elettorali - sostiene la responsabile regionale del settore ferrovieri della Filt-Cgil, Laura Neri - occorre che il mondo politico concentri tutte le proprie energie nella risoluzione dei mille problemi insoluti della Calabria fra i quali spicca quello legato alla mobilita' dei cittadini e delle merci, che nega al territorio qualsiasi opportunita' di sviluppo. Se anche il comparto dei trasporti attraversa un momento difficile per le evidenti difficolta' di costruire, sulle ceneri di un sistema che non armonizzava competenze, risorse ed esigenze di mobilita', un nuovo modello di relazione tra i vari soggetti che concorrono alla realizzazione del trasporto, le forze politiche e sociali della regione non possono esimersi dall'esercitare il ruolo di propulsori di idee e di progetti che contemperino sviluppo, mobilita' e tutele''. ''E' necessario - ha proseguito - che si guardi alla Calabria in un'ottica piu' ampia, quale avamposto naturale dell'Italia nel Mediterraneo: dove entro il 2010 si avra' una zona di libero scambio delle merci, che si auspica divenga anche zona di libero scambio di culture e saperi diversi. In quest' ottica il porto di Gioia Tauro potra' sicuramente incarnare, con tutta la sua imponenza, un'occasione di crescita economico-sociale non soltanto per la regione Calabria ma per tutto il paese. Ma occorre che accanto alle idee di largo respiro si avvii una coerente politica dei trasporti che elabori un progetto di mobilita' delle persone e delle merci ''sostenibile'', che realizzi cioe' sinergie tra le diverse modalita' di trasporto per produrre la necessaria integrazione tra i diversi vettori''. ''Rivendichiamo - ha concluso Neri - la centralita' del trasporto ferroviario nonche' la necessita' di fermare la politica di abbandono e di degrado del Gruppo Fs nella nostra regione. Serve pertanto l'impegno dei nuovi vertici istituzionali sul tema dei trasporti al fine di realizzare un progetto di sviluppo del trasporto ferroviario in Calabria che valorizzi le potenzialita' del territorio e salvaguardi adeguati standard di sicurezza dell'esercizio e del lavoro''.

Vertici nazionali della Ugl Statali in assemblea in Calabria

18/04 Due giorni di assemblee e discussione su rinnovi contrattuali e piattaforma per il sud sono stati programmati dai dirigenti nazionali della Ugl Statali. Nel corso degli incontri saranno affrontati i temi riguardante la lotta agli sprechi, occupazione e modernizzazione della Pubblica amministrazione che, secondo la Ugl, rappresentano i punti di partenza per evitare che il divario tra nord e sud diventi incolmabile. Per il 20 e il 21 aprile si terra' una riunione dei vertici nazionale della Ugl Statali per discutere di contratto del Pubblico Impiego, Giustizia e Beni Culturali. Previste una serie di assemblee il 20 aprile nel Tribunale di Lamezia Terme dalle 9.15 alle 11.15; nella Corte di Appello di Catanzaro dalle 12.15. Sempre il 20, nella sede Utl-Ugl di Catanzaro ci sara' una riunione di Coordinamento con la partecipazione del segretario nazionale Ugl Statali, Giulio Del Bon; del responsabile Ugl Ministeri, Paola Saraceni, del segretario regionale Ugl Statali Calabria, Fabio Schiavone, del presidente dell'Anipa, Raffaele Pinto e del coordinatore nazionale Ugl Beni Culturali, Renato Petra. Il 21 aprile dalle 10.15 alle 12.15 e' prevista un' assemblea del personale al Tribunale di Paola. ''La Calabria e il sud - ha detto il segretario regionale della Ugl Statali della Calabria, Fabio Schiavone - hanno bisogno di un'attenzione molto particolare non solo in termine di rinnovi contrattuali ma anche come occupazione e qualita' della vita negli ambienti lavorativi. Lo Stato partendo proprio dalla lotta agli sprechi, deve investire nelle regioni meridionali con una politica di modernizzazione ed efficienza della Pubblica Amministrazione e rilancio occupazionale. Diversamente il divario tra nord e sud continuera' ad aumentare indipendentemente dai miserabili aumenti stipendiali che il Governo vorrebbe mettere nel piatto dei rinnovi contrattuali''.

Preoccupazione della CGIL per il depauperamento delle Ferrovie della Calabria

16/04 I segretari provinciali della Filt-Cgil, Claudio Sposato, e della Camera del Lavoro di Cosenza, Massimo Covello, esprimono forte preoccupazione per ''i segnali di depauperamento strutturale della sede di Cosenza delle Ferrovie della Calabria. Ci risulta che con scelte incomprensibili ed assolutamente negative l' amministratore unico intende trasferire da Cosenza a Catanzaro settori vitali dell'azienda''. ''Riteniamo - hanno aggiunto - che questo sia l'ennesimo segnale negativo di spoliazione di uno dei presidi industriali piu' importanti della citta' e rischia di compromettere il futuro di una delle Aziende di Trasporto piu' importante della nostra Regione. La logica di indebolire l'azienda incominciando a destrutturate il suo potenziale territoriale dimostra in modo chiaro quale sono le reali intenzioni del nuovo Amministratore: demolire i tanti sacrifici fatti, negli ultimi anni, per riavviare l'Azienda verso il suo risanamento e il suo rilancio. La scelta del Dott. Scali ci sembra inopportuna e sicuramente sbagliata, intanto sul metodo. Intraprendere la strada di un decisionismo d'accatto, in questa fase rasenta il ridicolo e connota l'assoluta assenza di conoscenza della storia di Fdc dove pur con criticita' relazionali comunque mai si e' disconosciuto il ruolo delle organizzazioni sindacali, prova ne sia il recentissimo e positivo accordo integrativo aziendale col quale sono stati recuperati ritardi contrattuali notevoli''. ''Le Ferrovie della Calabria - hanno proseguito - e' una azienda, un patrimonio di Cosenza e Calabrese ed il sindacato non permettera' a nessuno di affossarla, introducendo capziosamente conflitti territoriali. Le Ferrovie della Calabria stanno gia' pagando duramente gli errori delle politiche economiche del governo nazionale , che, nell'esigenza di tappare i buchi di bilancio , non interviene in modo adeguato a completare il risanamento aziendale. L'attivismo del Ministero si nota esclusivamente nel nominare Amministratori che rispondono alle logiche politiche del Governo. Le Ferrovie della Calabria hanno elaborato ed investito nel nostro territorio progetti importanti di sviluppo''. La Filt-Cgil e la Camera del Lavoro hanno chiesto l'intervento del Presidente della Provincia, del Sindaco di Cosenza e del neoeletto presidente della Regione Agazio Loiero per ''contrastare - hanno concluso - questi disegni scellerati e dare a Fdc un vertice manageriale adeguato ai bisogni dell'azienda e della Regione''.

CGIL: “Eliminare i ticket, sono una tassa sulla salute”

15/04 ''I ticket rappresentano la negazione dell'universalismo. Sono sostanzialmente una tassa sulla salute, su chi ha bisogno ma, proprio in quel frangente, deve pagare qualcosa in piu'. Quindi, i ticket sono anche la negazione del diritto alla salute''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale dello Spi-Cgil della Calabria, Orlando Bonadies, facendo riferimento ad alcune dichiarazioni del presidente eletto della Regione, Agazio Loiero, circa i ticket sanitari. ''I ticket - ha aggiunto Bonadies - non costituiscono la soluzione dei problemi economici del nostro sistema sanitario ma solo una penalizzazione nei confronti di chi ha bisogno del sistema stesso. Ecco perche' noi riteniamo che il segnale di una inversione di tendenza, rispetto al passato, debba proprio cominciare dai ticket. Abbiamo detto chiaramente che siamo contrari alla loro applicazione; abbiamo anche riscontrato che eravamo tutti d'accordo su questo. Dunque, il segnale va dato subito perche' e' un segnale della volonta' di voltare pagina''. ''Naturalmente - ha concluso - nelle pagine successive va scritto dell'altro: dal problema delle liste di attesa a quello dell'emigrazione sanitaria, che rappresentano per noi le prime emergenze in tema di diritto alla salute ma, sui ticket, i cittadini calabresi difficilmente potrebbero comprendere le ragioni di una marcia indietro''.

Amato confermato segretario FIT CISL

14/04 Antonio Amato e' stato confermato segretario generale della Federazione italiana trasporti della Cisl della Calabria. La conferma e' stata decisa a conclusione dell' ottavo congresso dell' organizzazione, svoltosi a Lamezia Terme, cui hanno partecipato il segretario nazionale della Fit-Cisl, Claudio Claudiani, ed il segretario generale della Cisl della Calabria, Luigi Sbarra. Segretario generale aggiunto e' stato eletto Annibale Fiorenza. I delegati hanno anche nominato i 39 componenti del nuovo Consiglio generale.

Assegnate le deleghe ai componenti della segreteria CISL di Cosenza

14/04 Il segretario generale della Cisl di Cosenza Giuseppe Belcastro ha assegnato le deleghe ai componenti dell' organismo di vertice del sindacato scaturito dal congresso del 15 e 16 marzo scorsi. Lo riferisce una nota dell'organizzazione sindacale. Secondo il nuovo organigramma Belcastro manterra' la competenza sui settori delle politiche generali, coordinamento dei servizi, politiche agricole, pensionati; mentre il neo segretario Alessandro Nucci si occupera' di politiche della pubblica amministrazione, credito, postali, politiche per la scuola, universita', ricerca, giustizia, sanita', vigili del fuoco, mercato del lavoro, formazione, coordinamento donne e politiche tariffarie. Paolo Tramonti, invece, curera' le politiche organizzative, l' industria, i trasporti, l' ambiente, l' energia, il commercio, l' artigianato, il turismo, la responsabilita' del personale e della sede, le politiche dell' immigrazione. ''Il ciclone elettorale dei giorni scorsi - ha commentato Belcastro - evidenzia ancora una volta l' imprescindibilita' del valore della concertazione come pratica necessaria, e non solo, per aggredire i mali endemici della nostra terra''. Lo sostiene in una nota Giuseppe Belcastro, segretario generale della Cisl di Cosenza. ''Le gravi emergenze sociali del territorio, l' allargamento dell' area di poverta', la mancanza di lavoro, la ripresa dell' emigrazione, lo smantellamento del sistema economico - ha aggiunto - devono aumentare la consapevolezza nel mondo politico, che e' difficile governare senza l' apporto responsabile e costruttivo delle organizzazioni sociali''.

Spingola (CGIL) “Necessaria una verifica dello stato di attuazione dei Por”

13/04 ''Una verifica dello stato di attuazione dei Por si rende necessaria''. Lo afferma Francesco Spingola, segretario comprensoriale della Cgil Pollino Sibaritide. ''Il tema dei Por - sottolinea Spingola - risulta di cruciale importanza per l' intera regione e diventa la scommessa su cui le nuove istituzioni (Regione e comuni) dovranno misurarsi. La corretta utilizzazione di queste risorse puo' determinare i destini di un territorio in termini di crescita strutturale, con riferimento al miglioramento complessivo delle aree omogenee in cui sono stati organizzati i Pit. Nella fase attuale, che e' terminale rispetto alla prima tranche dei fondi strutturali europei e' fondamentale la verifica dello stato dell' arte, condizione che pone tutti i soggetti in grado di intervenire non solo sulla spesa ma anche in virtu' della preparazione della nuova fase di programmazione che si prospetta e che non potra' e dovra' ripetere errori, pastoie burocratiche e strumentalizzazioni come quelli creati e voluti dalla Giunta Regionale Chiaravalloti''. Secondo Spingola ''e' importante che si riprenda la discussione in una fase delicata del suo sviluppo, che presenta condizioni di grande rilievo come il costruendo Distretto agroalimentare della sibaritide e grandi potenzialita' legate alle aree protette quale il Parco nazionale del Pollino. Dalla corretta e coerente utilizzazione delle risorse dipende il cambiamento e l'avanzamento sociale, culturale ed economico di un' area territoriale, di una citta' e delle comunita' ad esse legate''.

A Vibo il secondo congresso regionale della FPS CISL

13/04 Si svolgera' lunedi' e martedi' prossimi, a Vibo Valentia, il secondo congresso regionale della Fps Cisl che avra' come tema ''Un sogno... una Calabria normale. Le 'funzioni pubbliche' al servizio dello sviluppo, della Federazione dei lavoratori del pubblico impiego e dei Servizi, della Calabria''. ''Non e' un momento facile per il pubblico impiego - afferma il segretario regionale, Domenico Cubello - al quale non vengono riconosciuti i grandi progressi fatti sul piano della professionalita' e della produttivita' e vengono negati i rinnovi contrattuali, finalizzati esclusivamente al mantenimento del potere di acquisto delle retribuzioni, eroso da un' inflazione che viaggia ben al di sopra delle propagandistiche affermazioni governative. Eppure, in questo clima difficile, la Fps puo' stilare un bilancio certamente positivo del suo primo quadriennio di vita. Adesioni in crescita e risultati brillanti alle elezioni per il rinnovo delle Rsu in tutti i posti di lavoro, nelle quali le liste della Cisl hanno ottenuto oltre il 35% dei suffragi in Calabria''. Al congresso parteciperanno il segretario generale nazionale della Fps, Rino Tarelli, l' aggiunto Marco Lombardo e il segretario generale della Cisl calabrese, Luigi Sbarra.

Gli ex LSU presidiano la sede del Parco del Pollino

11/04 Un presidio della sede del Parco nazionale del Pollino: e' la prima delle iniziative di proteste decise oggi, durante una assemblea alla quale hanno partecipato rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata e Calabria, per sostenere la vertenza dei 334 ex lavoratori socialmente utili del Parco del Pollino che ''da tre mesi non percepiscono alcuna retribuzione''. L' assemblea, che si e' tenuta oggi, ha deciso di ''tenere un presidio della sede del parco in attesa di sviluppi degli eventi''. ''E' del tutto evidente - e' scritto in una nota congiunta dei sindacati - che in mancanza di certezze da parte dell'azienda sul pagamento delle retribuzioni non si esclude di intensificare la lotta passando dal presidio all' occupazione del parco''. Secondo Cgil, Cisl e Uil, ''una netta inversione di tendenza si rende ineluttabile con l'assunzione di drastiche decisioni da parte dei ministeri del lavoro e dell' ambiente e delle due regioni, Basilicata e Calabria''. ''Solo risposte chiare e certe - concludono i sindacati di categoria - protranno riportare la calma tra i lavoratori e ripristinare quel clima di serenita' utile a far fare passi in avanti al progetto. Il tutto, comunque, passa attraverso l'immediato pagamento delle retribuzioni arretrate''.

CGIL “L’ente Parco del Pollino non ama non dare conto delle sue scelte”

11/04 ''Come e' ormai del tutto evidente, l' attuale amministrazione dell' Ente Parco del Pollino, non ama dare conto e far conoscere le scelte e le decisioni che assume''. E' quanto sostiene in una nota il dipartimento Ambiente e territorio della Cgil di Castrovillari. ''Mal sopporta - prosegue la nota - le richieste di informazioni o di incontro per provare a risolvere problemi, per migliorare, pure quando se ne offrono le possibilita', la propria azione amministrativa, per garantire, con la partecipazione ed il coinvolgimento del territorio, un governo vero ed utile di un'area delicata ed importante come quella del Parco Nazionale del Pollino. In tanti documenti che pure l' Ente parco ha sottoscritto, in cui e' affermata l' idea di un Parco produttivo ed orientato allo sviluppo, e' assunto l' impegno che tutte le iniziative da portare avanti nel suo territorio debbono considerare prioritariamente la necessita' di valorizzare le risorse e le conoscenze ed esperienze locali''. ''Perche' - e' scritto ancora nella nota - nel caso del progetto di ricerca sulla fauna del nostro territorio, che prevede comunque un contributo consistente dell' Ente Parco, si e' scelto, la strada di escludere le competenze e le professionalita' locali? Perche' non si e' voluto neanche rispondere a legittime richieste di motivazioni da parte del sindacato? Perche' si e' voluto irresponsabilmente disperdere un patrimonio di conoscenze e di esperienze, affidando alla lontana Universita' di Roma, in virtu' di chissa' quali legami, la gestione di questo progetto?. Si e' persa una importante occasione per dimostrare, invece, una diversa e moderna cultura del territorio. Senza utilizzare lo sciagurato paravento della legge 30 sul mercato del lavoro, riteniamo potevano e dovevano essere impegnati i ricercatori locali che con tanta competenza e passione, ma anche con diritto, avevano lavorato dall' inizio alla riuscita di questo progetto''. ''Provi il presidente Fino - conclude la nota - a dare una seria risposta pubblica a queste domande. Provi a spiegare perche' ha ritenuto inutile un serio confronto col sindacato e provi a dire come puo' un siffatto atteggiamento realizzare i propositi di un Ente parco al servizio del territorio e del suo sviluppo''.

Iniziative annunziate dai sindacati per gli ex LSU del Parco del Pollino

08/04 ''Dal primo gennaio 2005 i 334 ex LSU del Parco del Pollino non percepiscono alcun emolumento nella completa indifferenza del Parco, delle due regioni e dei ministeri del lavoro e dell'ambiente'': lo hanno detto, in una nota le segreterie di Basilicata e Calabria di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno annunciato, ''in mancanza di certezze sul pagamento delle retribuzioni arretrate attiveranno iniziative di lotta sul territorio del parco''. ''Per una valutazione con i lavoratori - e' scritto nella nota - e per decidere le modalita' delle iniziative di lotta da intraprendere, il sindacato ha convocato una assemblea per l'11 aprile 2005, presso la sede del Parco del Pollino, dalle ore 11 alle ore 14''. Nella nota, inoltre, i sindacati di categoria hanno chiesto che ''si faccia chiarezza sul comportamento ingiustificabile della societa' Duemila spa, che continua a non rispettare le scadenze per il pagamento delle retribuzioni''. ''Cgil, Cisl e Uil di categoria - continua la nota - stigmatizzano questo comportamento e denunciano con forza le inadempienze della societa', e richiamano l'Ente committente ad assumere iniziative conseguenti nel rispetto dei contenuti della Convenzione''.

Granata (CGIL) “Il Paese chiede il cambiamento delle politiche economiche e sociali”

08/04 ''Il Paese, in maniera evidente, ha espresso un dissenso rispetto alla politica del Governo. In Calabria si e' votato per il rinnovo del Consiglio regionale e di importanti Consigli comunali, ma l' intreccio col dato politico e' innegabile. Il Paese chiede che siano cambiate le politiche economiche e sociali''. Cosi' il segretario generale della Cgil del comprensorio Pollino-Sibari-Tirreno, Antonio Granata, ha commentato i risultati della tornata elettorale del 3 e 4 aprile. ''Questo voto - ha aggiunto - potrebbe aprire una fase nuova: quanto prima deve essere ristabilita una sintonia tra volonta' dei cittadini e gli indirizzi e le scelte di Governo. In particolare, per quanto riguarda la Calabria, assume un grande valore il fatto che il presidente Loiero sia stato eletto con quasi il 60% di preferenze. Questo significa che il lavoro fatto in campagna elettorale e' stato premiato. Un risultato di tale portata dovra' determinare anche un clima di dialogo e concertazione che si dovra' instaurare subito dopo l' insediamento della nuova Giunta regionale. Dovra' essere una scelta che rompa con il recente passato e che assuma la rappresentanza degli interessi come dato politico irreversibile''. ''E' del tutto evidente - ha proseguito Granata - che la vittoria del centrosinistra di per se non risolve i problemi della nostra Regione o del nostro territorio, a prescindere dalla rappresentanza territoriale o meno in seno al Consiglio regionale. Il quadro drammatico che come organizzazione sindacale abbiamo messo in evidenza rimane per intero. La schiacciante vittoria del centrosinistra e del suo Presidente caricano il Governo della Calabria di ulteriori responsabilita'. Non solo, gli consentono anche meno alibi rispetto alla necessita' di portare avanti con determinazione le scelte di innovazione di cui si sente il bisogno''. ''La Cgil, sulla base delle proposte avanzate durante la campagna elettorale - ha concluso Granata - non manchera' di fare la sua parte in piena autonomia, per ottenere l' obiettivo comune di aprire una fase di nuovo sviluppo fondato sul rilancio delle attivita' produttive, sulla competitivita', sulla coesione sociale e sulla sostenibilita' ambientale e del modello di welfare''.

CISL, sui servizi sociali decisioni della regione senza concertazione

01/04 'L' ultimo segnale della tendenza della Regione, peraltro consolidata in decenni, a pronunciare affermazioni ed assumere decisioni fuori da ogni logica di approfondimento culturale, metodologico e al di fuori di tavoli permanenti di concertazione con le forze sociali ed il mondo del non profit, si e' avuto recentemente in occasione della presentazione della Bozza del 'Piano regionale degli interventi e servizi sociali 2004-2006' e, poi, della deliberazione di Giunta con la quale e' stato approvato il piano prima del definitivo esame da parte del Consiglio''. A sostenerlo sono stati i componenti delle segreterie confederali di Fnp-Cisl, Sacco, Cisl, Blandino, e Fps-Cisl, Cubello. ''Appare alquanto distorsivo e destinato a consumarsi nell' informalita' di prassi istituzionali-pubbliche che possiamo immaginare sensibili, al massimo, alle sollecitazioni dei partiti politici - hanno sostenuto i tre sindacalisti - questo metodo di lavoro della Regione che oppone, di fatto, alle norme positive, scelte ed orientamenti completamente diversi. C' e' un altro elemento da sottolineare che deriva dalla scarsa propensione della Regione a tener conto delle osservazioni, valutazioni e deduzioni della Cisl riguardo 'l' integrazione socio-sanitaria'. Sia la legge 11/2004 relativa al Piano regionale per la salute 2004-2006 che la legge 23/2003 sulla 'realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali', hanno tralasciato, colpevolmente, l' esame della disciplina dell' integrazione socio-sanitaria, argomento questo che, nell' analisi del Sindacato, appare ai primi posti della gerarchia dei bisogni individuali e collettivi. Infatti, pur essendo prevista nelle due leggi, l' integrazione socio-sanitaria non puo' allo stato funzionare in Calabria per mancanza di norme giuridiche che fissino criteri precisi e dettagliati, e cio' in particolare, per quanto riguarda il collegamento concreto fra il settore della sanita' ed il settore dei servizi sociali''. ''Il Piano della salute gia' approvato, la legge n. 23/2003 ed il Piano sociale nella attuale formulazione non definitiva, da noi non condivisa - hanno aggiunto i sindacalisti Cisl - si qualificano per la mancanza di alcun substrato di effettivita' e concretezza, dato questo che ostacola la possibilita' di un cambio di rotta nel modello di vita degli anziani. Il sindacato unitario ha sempre sottolineato l' utilita' dei tavoli di lavoro permanenti fra le componenti del variegato mondo del sociale ed il Governo regionale, senza con cio' snaturare la legittimita' del diritto dovere del potere pubblico a scegliere, ad adottare provvedimenti che, in quanto diretti a modificare la sfera dei diritti dei cittadini devono essere ponderati ed esaminati in una visione concreta e globale dell' interesse pubblico''. ''Al nuovo Governo regionale - hanno concluso i sindacalisti - saranno poste sul tappeto le priorita', per l' apertura della stagione della concertazione, ed in particolare: la lotta al carovita ed il recupero del potere d' acquisto delle pensioni; la tutela particolare e specifica delle persone non autosufficienti con la creazione di un fondo regionale ad hoc; lo svolgimento di compiti e funzioni da parte delle strutture pubbliche, con il ricorso alla privatizzazione di servizi e prestazioni in via del tutto eccezionale''.

La FP CGIL organizza un presidio davanti la sede della Giunta regionale

29/03 Un presidio dinanzi alla sede della giunta regionale e' stato organizzato per mercoledì dalla Fp-Cgil Calabria per sollecitare la delibera che riguarda le unita' lavorative in servizio presso aziende pubbliche e accreditate relativamente alla formazione di operatori socio sanitari. Il presidio si svolgera' in concomitanza con la riunione della giunta regionale. ''L'approvazione della delibera - e' scritto in una nota della Fp-Cgil della Calabria - era previsto da un apposito accordo del 2 febbraio scorso tra le organizzazioni sindacali e il servizio formazione continua dell'assessorato regionale alla sanita'. Sulla vicenda si denuncia un ritardo ritenuto non piu' giustificabile in considerazione della necessita' di rispondere ad esigenze contrattuali del personale, sia delle strutture pubbliche che di quelle accreditate, e per gli obblighi derivanti dalla vigente normativa rispetto all'accreditamento delle stesse strutture nel servizio sanitario regionale. Ormai dal 2002 si attende una soluzione che ad oggi non intravediamo e che ha fatto registrare una lentezza procedurale che evidenzia per intero la grave responsabilita' della Giunta Regionale''. ''La F.P. Cgil e gli operatori - conclude la nota - protesteranno al fine di ottenere la rettifica della delibera 291 del 2002 e per far si che siano avviate, nel piu' breve tempo possibile, le attivita' di formazione e quindi si dia riscontro ad un diritto dei lavoratori e contestualmente risposte certe all'esigenze della collettivita' in termini di erogazione di una migliore qualita' dei servizi sanitari''.

La CGIL non firma il contratto integrativo del personale regionale

25/03 La Fp-Cgil e le Rsu/Fp-Cgil non hanno sottoscritto il contratto decentrato integrativo del personale di comparto della Regione Calabria. Lo si e' appreso da una nota del Responsabile Enti Locali Tonino Meliti e dal segretario generale della Fp-Cgil, Gigi Veraldi. ''Di fronte allo sbandieramento - e' scritto in una nota - dal sapore prettamente elettorale della firma di un Accordo in difesa dei lavoratori regionali, riteniamo necessario chiarire il perche' la Cgil non solo non ha sottoscritto lo stesso, ma ritiene che rispetto alle questioni sollevate vi siano gravi motivi anche ostativi rispetto alla stessa applicazione del Contratto Integrativo. Tali gravi motivi erano gia' ben noti all'Amministrazione Regionale per essere stati dalla Fp-Cgil contestati a partire dalla definizione contrattuale dell'anno 2003''. ''A tutt'oggi - prosegue la nota - non c'e' chiarezza e trasparenza nel rendicontare come sono stati impegnati quasi due milioni di euro per progetti di produttivita'. Non si conoscono quanti incarichi di posizione organizzativa sono stati attribuiti, in quali settori e servizi, per quali finalita' e per quali obiettivi. Non sono stati ancora attivati i percorsi di formazione ed aggiornamento professionale utili per migliorare la qualita' dell' organizzazione amministrativa e necessari ai fini di una completa e corretta valutazione per l'assegnazione dei compensi previsti dal contratto decentrato in questione''. ''Sono quindi fondate - conclude la nota - le riserve manifestate dalla Fp-Cgil nel non sottoscrivere il contratto decentrato, condizionando la propria firma alla chiarezza ed alla trasparenza che necessita' sulla problematica sopra citata nonche' su altri problemi di carattere contrattuale; non acconsentiamo a stipulare un contratto qualsiasi, ma pretendiamo che questo sia uno degli strumenti per perseguire il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza della macchina amministrativa regionale''.

Castagna (UIL): “La riforma è una babele costituzionale. Attivarsi coi i referendum per cancellarla”

25/03 Il testo di legge approvato al Senato relativo alla riforma costituzionale e' per la Uil Calabria una sorta di ''babele costituzionale che rischia di' provocare danni irreparabili al paese ed in particolare ad una realta' del Sud come quella calabrese''. E' quanto sostiene in una nota il segretario della Uil Calabria, Roberto Castagna. ''Nel merito - ha aggiunto - siamo fortemente perplessi sull'istituzione di un Senato federale che riconoscendo alle rappresentanze delle Regioni solo il voto consultivo assegnerebbe alle stesse un ruolo meramente simbolico.Lo stesso iter per la formazione delle leggi appare cosi' complesso e tortuoso da rendere impraticabile, se non addirittura impossibile, l'approvazione delle leggi stesse.Relativamente, poi, alle competenze esclusive in materia di ''Tutela della salute'', assisteremmo ad una differenziazione delle pari opportunita' in tema di usufruibilita' dei diritti civili e sociali con il rischio di creare una diseguaglianza territoriale Cosi' come incomprensibile e incondivisibile la materia dell'Istruzione che risulta frammentata in tre competenze: statale, concorrente e regionale''. ''Ci riteniamo fortemente mobilitati - ha proseguito Castagna - per evitare che il Mezzogiorno, e la Calabria in particolare, subiscano una ennesima mortificazione ed una vera e propria emarginazione sul piano economico e sociale. La Riforma approvata nel 2001 certamente e' da considerare 'difettosa' tuttavia non ha intaccato l'impianto di Stato democratico voluto dalla originaria Carta Costituzionale, e ha salvaguardato, sul piano dei principio, sull'intero territorio nazionale, i diritti inviolabili dei cittadini''. ''L'attuale disegno di legge di riforma - ha concluso - rischia di portare alla 'costituzionalizzazione della non eguaglianza' e pertanto bisognera' impegnarsi attivamente affinche' il referendum porti alla cancellazione di una Legge che, ad essere ottimisti, e' confusa e pericolosa''.

Cisl: “Sottoscritto il contratto integrativo per i dipendenti regionali”

E' stato sottoscritto l'accordo tra la Regione Calabria, le Rsu e le organizzazioni sindacali per l' applicazione del contratto di lavoro integrativo 2004 per i dipendenti dell'Ente. Lo si e' appreso dal segretario della Fps Cisl - dipendenti regionali di Reggio Calabria e componente dell'esecutivo della Rsu, Adolfo Romeo. ''Piena soddisfazione - sostiene Romeo - per la sigla dell'accordo perche' va a beneficio di tutti i dipendenti regionali. Auspichiamo che al piu' presto vengano rese note le restanti graduatorie del concorso di progressione verticale per le carriere D1 e D3. Esprimo soddisfazione anche perche' l' intesa con la Regione Calabria e' avvenuta mentre a Roma sono riprese le trattative tra il governo ed i sindacati di categoria per giungere all'approvazione del biennio economico 2004-2005''. La riunione tra la Regione Calabria e i sindacati con all' ordine del giorno la stipula del contrattato integrativo 2004 e' avvenuta a Catanzaro, nella sede dell' assessorato al personale. L' accordo prevede le progressioni orizzontali per le diverse categorie di dipendenti dalla A alla D e tutte le indennita' contenuto nel contratto collettivo di lavoro nazionale. ''Per quanto riguarda l' indennita' di docenza - ha aggiunto Romeo - dopo accesa discussione, si e' deciso di applicare l' art. 34 commi 1 e 2 del contratto nazionale di lavoro. E' innovativa l' introduzione dell' indennita' di responsabilita' per i dipendenti appartenenti alle categorie B e C''. Nel corso della trattativa e' stato fatto riferimento ai punti contenuti nel documento approvato all' unanimita' nei giorni scorsi dall' assemblea dei delegati Rsu. Al termine della riunione e' stato sottoscritto il documento che porta le firme oltre ai delegati Rsu anche dei rappresentanti sindacali intervenuti di Cisl-Fps, Uil - funzione pubblica, Dicap, Rdb, Csa e Ugl.

Costituito il centro patronati calabresi (Cepa)

22/03 A Lamezia Terme e' stato costituito il Centro patronati regionale della Calabria (Cepa) formato dalle Acli, dall' Inas-Cisl, dall' Inca-Cgil, dall' Ital-Uil. Il Centro, e' scritto in un comunicato, ''rappresenta l' articolazione dell' analoga struttura Nazionale e avra' il compito di respingere i continui attacchi ai patronati da parte di alcune forze politiche nazionali d' entrambe le coalizioni tramite il coinvolgimento di tutti i parlamentari calabresi; collaborare col nuovo Governo regionale sui temi di competenza dei patronati attinenti al welfare locale; ricercare insistentemente la collaborazione preventiva dell' Inps, dell' Inail, dell' Inpdap e delle Asl, al fine concorrere a migliorare i processi produttivi degli Istituti previdenziali e assistenziali, in modo che tutti i lavoratori e i cittadini possano avere erogati i diritti spettanti in misura esatta e nel minor tempo possibile''. La responsabilita' del coordinamento e' stata affidata per un anno a Francesco Russo dell' Inas-Cisl Calabria e, a rotazione, sara' ricoperta dagli altri componenti del Cepa.

I Sindacati denunciano assunzioni clientelari tra i forestali

22/03 I segretari generali regionali di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, della Calabria, Michele Presta, Giuseppe Gualteri, Nino Merlino, con un comunicato, denunciano''con grande preoccupazione, fatti di sfacciato clientelismo, di superficialita', di malcostume nella direzione e nella gestione da parte degli enti gestori e dell'assessorato alla forestazione''. Il clima elettorale con l'approssimarsi della scadenza per le elezioni regionali, affermano i sindacalisti, ''sta determinando una situazionedi malcontento generale fra gli undicimila lavoratori forestali, per una condizione sempre piu' intollerante e pericolosa per la corretta amministrazione nel settore della forestazione''. Cgil, Cisl e Uil denunciano che ''si dispensano qualifiche e passaggi di livello, a gruppi di lavoratori, in modo del tutto arbitrario e discrezionale, in dispregio e contro le norme contrattuali vigenti. Si costituiscono squadre di pronto intervento facendo produrre domande per la partecipazione a singoli lavoratori, mancando di avvisare tutti gli interessati, e senza consultare le organizzazioni sindacali cosi' come prescritto dal contratto regionale''. ''Si fanno promesse di assunzione - affermano i tre sindacati - nel settore della forestazione, pur sapendo che la Legge 442 vieta di poter procedere a qualsiasi tipo di nuova assunzione e percio' mentendo e prendendo in giro i giovani ed i disoccupati. Si continua con la vergogna del mancato pagamento dei salari maturati, registrando ritardi ingiusti ed ingiustificati. Si trasgrediscono e non si rispettano accordi sottoscritti fra le parti (quello del 14 febbraio), soprattutto da parte dell'Afor , creando cosi' enormi disagi alle maestranze ed arrecando grave nocumento alla corretta esecuzione dei lavori''. Eppure, sempre secondo i sindacati, ''i fatti dei mesi scorsi e le lotte dei lavoratori forestali, che avevano portato all'attenzione nazionale un grande problema, avrebbero dovuto insegnare ed obbligare ad avere verso la forestazione in Calabria un atteggiamento serio e responsabile. Le questioni appena denunciate vanno nella direzione opposta, continuando nella vecchia logica assistenziale e clientelare,aggravata in questa fase dalla vicenda elettorale, nel tentativo strumentale, quanto vacuo, di carpire qualche voto mettendo pero' cosi' a repentaglio il futuro di migliaia di lavoratori''. Le organizzazioni sindacali lanciano quindi un appello ai lavoratori ed all'opinione pubblica affinche' mantengano ''un atteggiamento di vigilanza e di respingere tutti i tentativi di strumentalizzazione e di irresponsabilita'''.

La Fit-Cisl a sostegno del Ponte sullo Stretto

21/03 La Fit Cisl rinnova il suo sostegno al progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina e, piu' in generale ''la realizzazione dei corridoi plurimodali europei''. Lo ribadisce l'organizzazione sindacale in una nota in cui si sottolinea che tale progetto ''si inserisce in questo grande rinnovamento strategico delle reti di trasporto''. Per la Fit Cisl, infatti, ''si tratta di opere indispensabili per consentire all'Italia di recuperare il gap che la separa dal resto d'Europa, nel settore cruciale della mobilita', che costituisce la chiave di volta della competitivita' economica per la Penisola e il quadrante mediterraneo''.

Angeletti (UIL) “Il calo dell’occupazione conferma che l’economia non cresce”

21/03 ''Il calo dell' occupazione nel Paese ed in particolare nel Mezzogiorno d' Italia e' la conferma del fatto che la nostra economia non cresce abbastanza ed e' questo il vero problema che abbiamo''. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, a Rossano, margine della presentazione del libro autobiografico del segretario provinciale di Cosenza, Benedetto Di Iacovo. ''Se non si cresce in economia - ha aggiunto - non si creano posti di lavoro e soprattutto non si creano buoni posti di lavoro. Questo e' il vero problema del nostro Paese, quello su cui bisognerebbe impegnarsi a partire ovviamente dal Governo''. ''Noi abbiamo bisogno di far si' che il patto di stabilita' e di crescita diventi soprattutto di crescita''. ''Il Patto di stabilita' in discussione al Parlamento Europeo - ha concluso - per me va bene, soprattutto se lo cambiano come pare che abbiano deciso di fare. Era ora!''

Zumbo (CGIL) “Il porto di Gioia offre grandi opportunità”

19/03 ''Il porto di Gioia Tauro ha una posizione di centralita' nel bacino del Mediterraneo e nell' ambito delle rotte commerciali mondiali e, pertanto, offre grandi opportunita' per il paese e per la Calabria''. E' quanto affermano Nino Zumbo, della segreteria regionale Cgil e Salvatore Larocca della segreteria comprensoriale della Piana in un promemoria consegnato a Romano Prodi in occasione della visita di oggi a Gioia Tauro. ''Il porto, infatti, - sostengono Zumbo e Larocca - costituisce uno snodo strategico nell' organizzazione logistica dei piu' grandi operatori del transhipment che dovranno affrontare l' aumento notevole dei volumi di traffico ipotizzato nel medio periodo. Il porto di Gioia Tauro a circa 10 anni dall' inizio dall' insediamento della Contship Italia con la firma dell' Accordo di programma del 29 luglio del '94 e' diventato il primo porto del Mediterraneo e il secondo porto d' Europa per la movimentazione di container (Circa 3,3 milioni nell' anno 2004). Nell' ambito dell' area portuale trovano occupazione circa 2000 lavoratori fra diretti e indiretti. La Regione pero', nella legislatura che sta per concludersi, - sottolineano i due sindacalisti - non e' stata capace ne' di aggiornare il Piano regionale dei Trasporti, ne' di elaborare un Piano regionale della Logistica per aiutare e consolidare il successo del porto''. ''In questi anni - proseguono Zumbo e Larocca - il sindacato e' stato privato di qualsiasi confronto sui problemi del porto di Gioia Tauro e della Calabria sia con la Giunta regionale che con il Governo nazionale. Abbiamo assistito e assistiamo alla politica degli annunci che non si e' mai trasformata in fatti concreti''. Il documento pro-memoria consegnato a Prodi contiene, inoltre , indicazioni circa il livello di eccellenza del porto; l' impatto dell' infrastruttura sul territorio locale e regionale; la realizzazione del deposito doganale; la cablatura dell' area e il potenziamento dei servizi di informatica e telematica; il completamento e la gestione dell' interporto; la sicurezza e la legalita'; un sistema di governance e l' insediamento dei servizi terziari.

All’Emiliana Tessile sorgerà un polo oncologico. Risolta la crisi occupazionale

17/03 E' stata risolta la vertenza dell' Emiliana tessile di Cetraro che aveva messo a rischio 37 lavoratori. Dopo una lettera del presidente della Provincia, Mario Oliverio, alla task force sull' occupazione si e' svolta a Roma, sotto la presidenza di Gianfranco Borghini, un incontro tra le parti. A conclusione del confronto e' stato siglato l' accordo per la cessione dell' area e dell' immobile dell' Emiliana tessile alla societa' Vela Latina Srl che costruira' un polo oncologico con 20 posti letto per malati terminali impegnandosi ad assumere da subito i 37 lavoratori dell' ex Maglieria. All' incontro erano presenti gli imprenditori Angelo Marani dell' Emiliana Tessile; Citrigno e Aquino della societa' ''Vela latina Srl''; l' assessore provinciale Donatella Laudadio; i dirigenti sindacali Giuseppe Mammi' (Femca Cisl), Antonio Benvenuto (Uilta), Marcello Scorzo Filtea Cgil e Franco Mazza segretario comprensoriale della Cgil. ''La nuova societa' - e' scritto nel verbale siglato - ha confermato quanto previsto dal verbale d' accordo dell' 8 novembre 2004 ribadendo l' impegno sin da subito ad assumere tutti gli attuali dipendenti dell' Emiliana tessile a tempo indeterminato e senza effettuare periodo di prova. Gli stessi dipendenti contestualmente cessano il rapporto di lavoro con l' Emiliana tessile. Contestualmente al trasferimento dell' immobile vengono effettuati i licenziamenti e le riassunzioni. Immediatamente dopo l' Emiliana tessile ritirera' i macchinari e le attrezzature come indicato nel contratto preliminare di acquisto''. ''La coerenza e la determinatezza del sindacato a tutti i livelli e il supporto costante dei lavoratori che rischiavano il prossimo 4 aprile il licenziamento collettivo - ha commentato Franco Mazza - hanno fatto si' che senza demagogie, ma con la consapevolezza di tutelare gli interessi dei lavoratori si raggiungesse la rioccupazione stabile che puo' e deve garantire una prospettiva ottimistica di rilancio e di sicurezza del futuro''. Soddisfatto anche Marcello Scorzo il quale ha messo in rilievo ''che quando c' e' l' unita' sindacale si raggiungono risultati positivi anche se travagliati e frutto di dure giornate di lotta. In questo caso - ha concluso - con la guida dei sindacati unitari e delle istituzioni interessate a tale processo si e' fatto in modo che fossero garantiti i livelli occupazionali dell' area del polo tessile di Cetraro''. Durante l' incontro romano, sempre richiesto da Oliverio, si e' discusso anche dei 191 lavoratori del reparto della Tessitura della Marlane di Praia a Mare, che e' stato chiuso circa due anni fa, e della Mdc di Castrovillari con 300 lavoratori a rischio di licenziamento. Per entrambe le realta' e' stato convenuto il rilancio con la conversione in altre attivita' produttive salvaguardando i livelli occupazionali, ma per la definizione delle rispettive vertenze il tavolo di riunione e' stato aggiornato a mercoledi' 23 prossimo.

Stato di agitazione al Consorzio Ferro Sparviero

17/03 I lavoratori del Consorzio di Bonifica ''Ferro e Sparviero'' di Trebisacce proclamano lo stato d'agitazione. ''Dopo un'accesa e infuocata assemblea, i lavoratori addetti all' irrigazione e reti scolanti del consorzio trebisaccese, alla presenza dei rappresentanti sindacali della Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e dell' Ugl agroalimentare, alla luce delle mancate risposte da parte del Consiglio d'amministrazione del ''Ferro e Sparviero'', riunitosi in data 16 marzo scorso, proclamano lo stato d'agitazione permanente che verra' attuato presso la sede consortile'', questo e' quanto scrivono Antonio Gaetani (Flai - Cgil), Michele Altieri (Fai - Cisl), Antonio De Gregorio e Piero Cucci (Uila-Uil) e Pietro Civale (Ugl) in una lettera indirizzata al presidente del Consorzio ''Ferro e Sparviero'', alla presidenza della giunta regionale, all' assessorato regionale all' Agricoltura, al commissario straordinario del consorzio di bonifica ''Sibari Crati'' e, per conoscenza, al Prefetto di Cosenza. ''I lavoratori all' unanimita', delusi e amareggiati - continua la lettera - hanno assunto tale drastica decisione dopo una lunga serie di incontri e confronti ai vari livelli istituzionali sia consortili che regionali all' interno dei quali dovevano essere individuati quei percorsi e quelle soluzioni promesse che avevano sbloccato la protesta di ottobre scorso. I lavoratori, altresi', contestano la gestione clientelare che si configuri con le modalita' di assunzione parziale degli addetti che intende adottare il vertice del consorzio''. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali, ''preoccupati dallo stato di ingovernabilita' della delicata vertenza che rischia, ancora una volta, di creare seri problemi di ordine pubblico'' - alla fine, chiedono ai destinatari della missiva - un urgente incontro presso la sede del ''Ferro e Sparviero'' per lunedi' 21 marzo allo scopo di scongiurare iniziative di proteste che potrebbero creare grosse difficolta' all' agricoltura del territorio e a tutta la comunita' locale''.

Operai forestali incontrano il responsabile Afor di Castrovillari

17/03 Una delegazione di lavoratori idraulico forestali, guidata dai segretari comprensoriali della Flai-Cgil, Antonio Gaetani e Vincenzo Laurito, e dal segretario della Uila-Uil, Fedele Schifino, hanno incontrato il responsabile dell' Afor di Castrovillari, Giovanni Morano. ''I lavoratori - e' scritto in un comunicato delle organizzazioni sindacali - nell'esprimere tutto il loro rammarico per come vengono tuttora utilizzati, nonostante le vicende del dicembre scorso, hanno chiesto una loro diversa e produttiva utilizzazione''. A tal proposito, i lavoratori e i sindacalisti hanno suggerito al responsabile della sede Afor un utilizzo degli idraulico forestali operanti nel comprensorio del Pollino in progetti tendenti allo sviluppo della ''filiera legno'', in progetti mirati a combattere la ''Processionaria'' che sta distruggendo boschi di conifere, o in progetti tesi alla difesa e alla salvaguardia del territorio. Sia i lavoratori che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno suggerito al responsabile dell' sede Afor la valorizzazione e la messa in sicurezza di alcune strade di notevole interesse turistico, come la Saracena-Novacco. ''A tale scopo, la stessa amministrazione comunale di Saracena, guidata dal sindaco Domenico Metaponte - e' scritto nel comunicato - si e' detta disponibile, con un protocollo sottoscritto con l' Afor di Castrovillari, a fornire il materiale e i mezzi meccanici necessari''. Il responsabile dell' Afor, nell' apprezzare la volonta' espressa dai lavoratori, e' scritto nella nota, si e' dichiarato piu' che disponibile a prendere in seria considerazione le ipotesi avanzate nel corso dell' incontro per una diversa utilizzazione degli idraulico forestali. Nel corso dell' incontro i lavoratori hanno, altresi', sollecitato la consegna del materiale antinfortunistico in ottemperanza alla legge 626/94.

Belcastro rieletto segretario provinciale della CISL

16/03 Il consiglio generale della Ust-Cisl di Cosenza ha riconfermato Giuseppe Belcastro nella carica di segretario provinciale. In qualita' di componenti di segreteria sono stati eletti Paolo Tramonti, nel suo caso si tratta di riconferma, e Sandro Nucci. L'elezione e' avvenuta al termine del dibattito e degli interventi del segretario generale della Cisl calabrese, Luigi Sbarra, e del segretario confederale nazionale, Raffaele Bonanni.

Sbarra (CISL) “Chi vincerà le regionali si impegni con il sindacato per un patto per lo sviluppo”

16/03 ''La Provincia di Cosenza e' quella che negli ultimi anni, piu' di altri, ha pagato un prezzo altissimo in termini di perdita di migliaia di posti di lavoro nei diversi comparti economici e produttivi ed un progressivo indebolimento del tessuto industriale che va urgentemente sviluppato e rilanciato''. E' quanto ha sostenuto Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl a margine del settimo Congresso provinciale della Cisl cosentina. ''Da anni - ha aggiunto Sbarra - la Cisl rivendica un patto per lo sviluppo ed il lavoro in Calabria. Il Governo regionale ha fatto finta di non sentire dimostrando in questo modo l' assoluta insensibilita' rispetto i temi della crescita economica e della occupazione. Chiunque vincera' le prossime elezioni regionali dovra' impegnarsi con il sindacato confederale e con il sistema delle imprese per negoziare, attraverso il confronto e la concertazione, un patto per lo sviluppo, l' economia ed il lavoro da sottoscrivere nei primi 100 giorni della nuova legislatura. Un moderno progetto di sviluppo in Calabria che punti essenzialmente su cinque grandi questioni''. Tra queste Sbarra ha indicato ''una politica per il lavoro e la formazione che valorizzi l' enorme capitale umano presente e che dia prospettive ai 200 mila disoccupati, ai 190 mila lavoratori in nero, ai 30 mila precari; una moderna strategia per le politiche attive capace di frenare l' enorme tasso di mobilita' di giovani diplomati e laureati che riprendono a migliaia la via dell' emigrazione per trovare altrove forme di realizzazione professionale e lavorativa. Un lusso - ha proseguito Sbarra - che la Calabria non si puo' permettere perche' passa dal processo di valorizzazione delle tante risorse intellettuali della Regione la prospettiva di crescita e di sviluppo della Calabria. Una politica industriale capace di frenare il processo di deindustrializzazione da tempo presente rilanciando il tessuto produttivo della regione (industria, agricoltura, turismo, artigianato), individuando territori, selezionando filiere, concentrando risorse ed investimenti, puntando decisamente sui Distretti Industriali''. Per il segretario della Cisl e' poi necessaria ''una politica che chiami alle proprie responsabilita' verso i nostri territori le grandi aziende di servizi quali Enel, Telecom, Poste, Trenitalia, Eni i quali devono rilanciare investimenti e programmi industriali riequilibrando le dinamiche occupazionali per recuperare i tantissimi posti di lavoro persi negli ultimi anni; una nuova politica sociale per interpretare e rispondere alle vecchie e nuove poverta': infanzia, adolescenza, anziani, immigrati, disabili che orienti scelte ed interventi verso la famiglia, l' assistenza, il diritto alla salute e si ponga obiettivi concreti su come allargare nella solidarieta' l' area della inclusione sociale; una politica per la legalita' e la sicurezza che contrasti lo strapotere della criminalita' organizzata restituendo serenita' ai cittadini ed alle comunita', che valorizzi e rafforzi l' immagine e le condizioni di attrattivita' dei nostri territori ai fini degli investimenti pubblici e privati; una politica, infine, per la valorizzazione delle tante risorse naturali e culturali della Regione che sappia puntare e scommettere, investendo risorse finanziarie e sviluppando progettualita' vere, su agroalimentare, ambiente, forestazione, artigianato, turismo''.

Sciopero del Pubblico Impiego, la CGIL invita ad una massiccia partecipazione

16/03 Un invito ai lavoratori pubblici ad aderire ''in maniera massiccia allo sciopero del 18 ed alla relativa manifestazione che si svolgera' a Roma nella stessa giornata'' e' rivolto dal segretario generale della Fp-Cgil della Calabria, Luigi Veraldi. Lo sciopero e' stato proclamato per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro. ''I dipendenti pubblici calabresi - e' scritto in una nota - denunciano il loro ulteriore disagio derivante da un contesto regionale fortemente arretrato dove oltre all' attacco reddituale derivante dal mancato adeguamento salariale si concretizza un esautoramento del sistema dei diritti correlati al lavoro pubblico ed all' attivita' della Pubblica Amministrazione che mettono a repentaglio il sistema delle protezioni sociali con esternalizzazioni e privatizzazioni di servizi pubblici e continuano ad alimentare sacche di precarizzazione proprio nel settore della pubblica amministrazione''. ''Invitiamo - prosegue la nota - i lavoratori pubblici calabresi ad una massiccia adesione allo sciopero che nonostante le garanzie previste per l' erogazione dei servizi pubblici essenziali provochera' disagi alla collettivita' calabrese che, comunque fino ad oggi ha avuto garantiti quei servizi, nonostante il grave ritardo negli adeguamenti salariali di quindici mesi e comunque grazie al grande senso di responsabilita' dei lavoratori che si vedono costretti all'azione di lotta per il riconoscimento di un proprio diritto e che indirettamente servira' per garantire e migliorare le risposte in tema di diritti di cittadinanza dei calabresi''.

Belcastro (CISL) “Colmare il divario infrastrutturale della Calabria”

16/03 I problemi della Calabria sono stati al centro della relazione del segretario generale della Cisl di Cosenza, Giuseppe Belcastro, nel corso del settimo congresso provinciale del sindacato. Belcastro ha ricordato ''la crisi del comparto industriale con il declino di alcuni settori tradizionali quali il tessile, il calzaturiero, il bosco-legno, l' informatico, il telematico,; i problemi di sicurezza e legalita', del credito. A questi problemi - ha aggiunto Belcastro - si sommano i danni causati dall' abbandono dal nostro territorio dei grandi gruppi a partecipazione pubblica quali Enel, Anas, Poste, Ferrovie, Telecom con il taglio consistente degli organici''. Belcastro ha concluso la sua relazione con una serie di proposte: ''completamento del divario infrastrutturale con l' ammodernamento della A3, della statale 106, il porto di Corigliano e l' aeroporto di Sibari, la messa in sicurezza del territorio, cultura della prevenzione, miglioramento e snellimento burocratico, adozione di una fiscalita' di vantaggio, una politica industriale adeguata ai problemi, la realizzazione delle aree urbane di Cosenza-Rende e Corigliano-Rossano, l' Interazione fra Universita' e territorio per porre fine alla fuga delle intelligenze, l' innovazione, una sanita' moderna ed efficienze con la realizzazione di Poli di eccellenza''. Proposte specifiche, inoltre, sono state avanzate per le aree interne, ''potenziamento delle aree e delle riserve naturali, una politica di mantenimento delle popolazioni in montagna e di rilancio turistico attraverso i parchi e l' adozione dei marchi di qualita' per l' identificazione dei nostri prodotti; e per le aree costiere rilancio del tessile e dei settori in crisi, il completamento dei porti tra cui quello di Corigliano per includere il territorio nelle direttrici di collegamento internazionale in vista della creazione dell' area di libero scambio euro-mediterranea, una rete ferroviaria adeguata, la valorizzazione e la messa in rete del grande patrimonio archeologico, artistico e culturale presente''.

Dal 15 il Congresso territoriale della CISL

12/03 “PARTECIPAZIONE – SVILUPPPO – SOLIDARIETA’” è il tema del VII Congresso Territoriale della CISL di Cosenza che si svolgerà presso l’HOTEL S. FRANCESCO DI RENDE nei giorni 15 e 16 Marzo.
Il VII° Congresso della CISL – si legge in una nota del Sindacato - prende il via in uno scenario in cui si stanno rendendo sempre più evidenti i caratteri e la portata dei processi di globalizzazione che investono tanto gli aspetti economici e l’internazionalizzazione dei mercati, quanto quelli politici e sociali.
Questi processi, dichiara il Segretario generale della CISL Giuseppe Belcastro, chiamano ad interrogarsi il Sindacato e a riflettere sulla propria esperienza e ne mettono in discussione i tradizionali termini di riferimento, in cui dobbiamo cogliere tutta la complessità se vogliamo evitare un declino politico.
Nonostante le difficoltà dell’attuale momento, sostiene Belcastro, la CISL di Cosenza ha saputo fronteggiare i cambiamenti con grande intelligenza e acume tattico, con visibilità mediatica e proposta politica forte, consolidando i rapporti tra le Federazioni, rafforzando la presenza sul territorio con i servizi del PATRONATO e del CAAF e estendendo la rappresentanza verso le nuove aree di esclusione.
I quattro anni che ci lasciamo alle spalle, evidenzia Belcastro, sono stati difficili e incerti. Anni in cui il sindacato ha dovuto fronteggiare tante emergenze, con lo smantellamento dei presidi industriali storici, il problema dei redditi bassi, i pensionati al minimo, il progressivo indebolimento del ceto medio, la disoccupazione crescente. A fronte di tutto ciò il Sindacato Confederale ha ripetutamente chiamato a raccolta i lavoratori, con continue azioni di lotta che hanno raggiunto il punto più alto con l’avvincente vertenza dei forestali calabresi.
Il Congresso del 15 e del 16 marzo, che eleggerà il gruppo dirigente che guiderà la CISL per i prossimi quattro anni, rappresenta un’occasione importante per dibattere approfonditamente questi temi
Ai lavori congressuali parteciperanno il Segretario Generale della CISL calabrese Luigi Sbarra e al Segretario Confederale Raffaele Bonanni.

CGIL “Varare un piano nazionale contro la povertà”

10/01 Un Piano nazionale contro la poverta' e per l' inclusione sociale che contenga provvedimenti concreti, impegni di spesa certi e tempi di attuazione altrettanto definiti in modo da integrare le politiche assistenziali con le politiche del lavoro: e' quanto chiede la Cgil che ha scelto la Calabria, fanalino di coda delle classifiche europee e italiane, per accendere i riflettori sui mali generati dall' impoverimento delle famiglie e dalla progressiva riduzione del welfare. A Catanzaro, dirigenti sindacali provenienti da diverse regioni, esperti e ricercatori si sono ritrovati per discutere di ''Lotta alla poverta' e all' esclusione'' e per richiamare l' attenzione sulla legge finanziaria 2005 che, secondo la Cgil, smantella il welfare riducendo le risorse a disposizione, indebolendo la rete dei servizi e non intervenendo sulle emergenze sociali. In particolare, le preoccupazioni della Cgil, si concentano sui tagli operati al fondo nazionale per le politiche sociali decurtato di 700 milioni di euro. E ancora: dal quadro offerto e' emerso che oltre due milioni di persone e le loro famiglie, in Italia, non sono autosufficienti; che l' 11% circa di famiglie in condizioni di poverta' relativa e 4,9% in condizioni di disagio estremo e che e' scomparso l' assegno familiare per il secondo figlio. ''Il Paese nel suo insieme - ha detto il segretario confederale della Cgil, Achille Passoni - si sta impoverendo. I numeri della poverta' assoluta sono enormi e quelli della poverta' relativa fanno paura ancora di piu'. Adesso - ha aggiunto Passoni - sta emergendo una fascia di persone che, prima, aveva un reddito o da lavoro o da pensione, anche modesto, ma che consentiva di vivere, mentre oggi quello stesso reddito da lavoro o da pensione non basta piu'''. Per il segretario confederale della Cgil delegato alle tematiche del welfare ''i fattori determinanti dell' impoverimento in atto sono tanti: dal diminuito potere di acquisto dei salari e delle pensioni all' aumento sproporzionato degli affitti. Proprio gli affitti stanno diventando l' elemento che drammatizza il reddito delle persone. Il tutto unito al fatto che il lavoro quando c' e' e' precario e non da' certezzeo prospettive per il futuro. All' impoverimento materiale - sottolinea Passoni - si aggiunge pertanto anche una sensazione di incertezza. Il futuro non sai piu' che cos' e' e cosa ti riservera'''. ''E' significativo - ha detto Pignataro - che la Cgil nazionale abbia scelto la Calabria come dato emblematico di una situazione delicata e difficile complessivamente. Nel complesso dei dati drammatici che riguardano la situazione economica della regione, e' allarmante il dato secondo cui il 41,1% delle famiglie calabresi sono definite povere o a rischio di poverta'. Da questa realta', dunque, - ha sostenuto Pignataro - si tenta di ripartire con una proposta complessiva di livello nazionale, di un Piano nazionale di lotta alla poverta' e all' esclusione sociale che sia incisivo, credibile e con una copertura finanziaria adeguata''. Secondo il segretario generale della Cgil calabrese, ''e' necessario attuare un piano che abbia come elemento fondante quello di unire fortemente le politiche del welfare con quelle del lavoro. Tutto cio' assieme alla riforma degli ammortizzatori sociali; all' istituzione del fondo di non autosufficienza e rirpristino del reddito minimo d' inserimento. Misure che abbiano, insomma, un doppio obiettivo: affrontare e contrastare la poverta' estrema che c' e' gia', per evitare che diventi definitiva, e impedire che si verifichi il superamento della soglia critica per persone e famiglie che sono in difficolta' dinanzi al rischio di perdere il posto di lavoro e per tutto cio' che rende ormai molto vulnerabile la situazione di centinaia di famiglie calabresi e meridionali''.

Amerino confermato segretario scuola CISL provincia di Csoenza

10/03 Enrico Amerino e' stato confermato all' unanimita' segretario generale della Cisl Scuola della provincia di Cosenza a conclusione del congresso di categoria. Amerino e' segretario dal 2003 e la sua conferma determina il mantenimento della carica per i prossimi quattro anni. Il congresso, secondo quanto riferisce una nota, non ha eletto la segreteria in attesa che venga accordata la delega per costituire un organismo con piu' di tre segretari. Si e' comunque provveduto all' elezione del Consiglio generale, del Collegio dei sindaci e dei delegati al Congresso regionale del sindacato.

Uil Provincia: “Valorizzare le risorse dell’Ente”

09/03 Giuseppe Longobardi, rappresentante della Uil alla Provincia di Cosenza, ha scritto una lettera aperta, tra gli altri, al presidente dell' Ente e all' assessore al Personale per manifestare la propria disponibilita'. “In un periodo in cui si ha sempre più bisogno di Amministrazioni Pubbliche che, in un quadro di maggiore autonomia, siano in grado di adottare strategie e strumenti per il governo del cambiamento, con l’obiettivo di raggiungere risultati che siano visibili e duraturi, appare indispensabile utilizzare al meglio le “RISORSE” disponibili.” Dice la lettera aperta di Longobardi- “Una attenta quanto efficace politica del cambiamento e dell’innovazione della P.A. –continua la mssiva - passa inevitabilmente attraverso un programma di sviluppo e valorizzazione del personale da attuare mediante la creazione di specifiche condizioni che possano incidere sul sistema sociale interno, sulle relazioni interpersonali e sulla cultura organizzativa. Lavorare in una organizzazione che favorisca gli scambi, la trasparenza, la visibilità del lavoro, è una condizione che favorisce il miglioramento delle prestazioni e, di conseguenza, dei servizi offerti. La capacità di attivarsi non soltanto per raggiungere gli obiettivi di efficacia e di produttività, certamente da non sottovalutare, ma anche per realizzare e mantenere un benessere fisico e psicologico delle persone attraverso la valorizzazione delle risorse umane e dei rapporti interpersonali, il miglioramento dell’ambiente fisico, della circolazione delle informazioni, dell’organizzazione delle attività lavorative e dell’equità del trattamento economico fa parte di quell’importante processo, ormai da tempo avviato, di innovazione delle P.A.
La ricerca di un equilibrio tra le diverse esigenze di tutti coloro che contribuiscono al suo funzionamento (l’organo politico, i dirigenti, i funzionari, i dipendenti, le parti sociali e culturali i fruitori) suggerisce di orientare gli sforzi verso la sostenibilità dei rapporti tra le persone e tra le persone e le istituzioni e di orientare il programma di sviluppo ed organizzazione del lavoro verso la qualità della vita.
Da sempre le persone sono al centro dei servizi pubblici e da sempre la qualità del prodotto finale dipende, in larga misura, dalle qualità professionali e personali del “dipendente” che spesso sopperisce con il suo impegno e con lavoro qualificato anche a carenze strutturali e difficoltà operative.
Occorre, quindi, migliorare la qualità del lavoro, fornire nuove opportunità di sviluppo professionale, investire su relazioni interne più salde e capaci di produrre significati e valori condivisi, riconoscere le caratteristiche individuali, individuare un sistema di incentivi da riconoscere al personale per il conseguimento degli obiettivi (economico, di visibilità ecc.), definire criteri e percorsi chiari per responsabilità, carriera, premi, ecc. che vengano esplicitati e resi pubblici e attraverso i quali sia data a tutti ed in ugual misura, la possibilità di accedervi.
In altre parole equità di trattamento a livello retributivo, di assegnazione di responsabilità, di promozione del personale.
È su questi punti che la UIL intende confrontarsi, anche in un pubblico convegno, e impegnarsi per gettare le basi di un percorso di valorizzazione e di gestione delle risorse umane che tenga conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti, affinché si raggiunga quel grado di efficacia e di efficienza dell’Amministrazione, da tutti auspicato.”

Pagata una mensilità ai lavoratori LSU del Parco del Pollino

09/03 I sindacati di Cgil, Cisl e Uil del settore dei servizi di Basilicata e Calabria hanno definito ''uno spiraglio'' il pagamento di una delle quattro retribuzioni arretrate del 2004 ai 334 ex lsu del Parco del Pollino. E' ''un ritardo inammissibile - lamentano i sindacati - che ha messo a dura prova la pazienza dei lavoratori che per quattro mesi si sono visti negare un diritto fondamentale, nella completa indifferenza dei responsabili della societa', del Parco e delle Istituzioni locali, a partire dalle due regioni di Basilicata e Calabria. I lavoratori - sostengono i sindacati - sono stanchi di essere presi in giro con continui rinvii e con riunioni del tutto inutili che non fanno fare passi in avanti alla vertenza: non si puo' continuare a scaricare responsabilita' su altri, ognuno se ne assuma le proprie e si mettano in campo, una volta per tutte iniziative concrete che diano una diversa prospettiva a questa esperienza di sviluppo per il Parco del Pollino''. Per richiamare ''tutti i soggetti istituzionali e la societa' di gestione del progetto, ad una diversa sensibilita', e per riportare alla giusta dimensione il ruolo di coordinamento del Presidente del Parco'', i sindacati hanno convocato una assemblea di tutti i lavoratori per venerdi' 11 marzo (ore 12,00, sede del Parco), per decidere ''eventuali iniziative di lotta da intraprendere a sostegno di un netto cambiamento di rotta ad una vertenza che rischia di naufragare miseramente''.

Sindacati: Sui PIT è mancata la concertazione

09/03 Le organizzazioni sindacali e di categoria, in una nota inviata al presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, ed al Ministero delle Finanze e dell'Economia, evidenziano l'assenza di informazioni da parte dell' autorita' di gestione del Por Calabria sui risultati della valutazione e negoziazione dei Piani Integrati Territoriali. “I soggetti del partenariato evidenziano l'assenza di informazioni da parte dell'Autorità di Gestione del POR Calabria sui risultati della valutazione e negoziazione dei Piani Integrati Territoriali” evidenzai il comunicato che prosegue: “Sottolineano, inoltre, la mancata concertazione dell'Accordo di Programma per l'attuazione degli stessi PIT e il mancato confronto sulle reali disponibilità finanziarie per singola misura e azione rispetto alle richieste avanzate dai territori. Il partenariato ritiene i PIT strumenti importanti per l'attuazione del POR Calabria e per lo sviluppo del territorio dal basso ed è per questo che dalla data di approvazione del POR ( anno 2000) e del suo Complemento di Programmazione ( anno 2001) ha insistito prima per l'approvazione delle linee guida ( anni 2002 e 2003) e poi per l'attuazione che sta registrando consistenti ritardi, dato che sono trascorsi oltre quattro anni dall'approvazione del Programma Operativo. L'assenza di informazioni da parte dell'Autorità di Gestione a seguito della valutazione e negoziazione dei PIT è motivo di forti preoccupazioni per il partenariato per quanto concerne:

- La coerenza degli interventi rispetto all'idea strategica di ogni singolo PIT;

- Il grado di integrazione fra le operazioni decise.

Il partenariato esprime, perciò, la necessità di seguire e monitorare costantemente le varie fasi dei PIT anche nella loro fase di attuazione attraverso una concertazione seria e finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo integrato e strategico che gli stessi si prefiggono. E' altresì fondamentale che l'Amministrazione regionale certifichi la reale disponibilità delle risorse finanziarie per singola misura e azione rispetto alle richieste avanzate da ogni singolo PIT e all'ammontare complessivo di tutti i Progetti Integrati per ridurre al minimo il rischio di una mancata realizzazione delle operazioni previste ed eventualmente predisporre le conseguenti modifiche al POR e al Complemento di Programmazione per le eventuali compensazioni.
Il partenariato anche per i Piani Integrati Aree Rurali ( PIAR) sottolinea l'assenza di informazioni sulla loro valutazione e negoziazione e chiede, come ha già fatto nei Comitati di Sorveglianza del POR Calabria, la garanzia dell'erogazione delle risorse finanziarie relative alle due triennalità ( 2000-2003 ? 2003-2006), allo scopo di favorire gli interventi nelle aree rurali della Calabria che sono soggette ad un progressivo spopolamento ed a conseguenti disagi sociali.
Le preoccupazioni esposte dal partenariato sono state discusse e condivise anche dall'ANCI Calabria in occasione dell'incontro tenutosi lo scorso 23 febbraio presso la sede della stessa associazione .
Il partenariato, per i motivi sopraesposti, chiede di ripristinare la concertazione per quanto concerne l'attuazione dei PIT sia a livello regionale che nelle consulte di ogni singolo PIT.
La capacità di attuazione dei PIT e l'impatto sul territorio e sullo sviluppo complessivo possono essere migliorati anche attraverso la costituzione e il consolidamento della rete del partenariato istituzionale e sociale che è la forza determinante per l'accompagnamento di un vero processo di sviluppo dal basso.

Eletto il nuovo direttivo dei bancari Fiba/Cisl

09/03 La federazione dei bancari della Cisl ha provveduto all' elezione del nuovo direttivo nel corso del sesto congresso territoriale Fiba-Cisl svoltosi oggi. L' attenzione, e' scritto in un comunicato, e' stata incentrata sulle tutele professionali e sui diritti della categoria, sulle problematiche del credito, considerato elemento centrale e strategico per uno sviluppo compatibile e socialmente durevole. ''Partendo dalla constatazione che il lavoro bancario e' diventato sempre piu' difficile e logorante - e' scritto nella nota della Cisl - si e' sviluppato il tema della politica commerciale esasperata delle aziende, interessate a continui processi di concentrazione, con distruzione di professionalita' e conoscenze, con ritmi e condizioni di lavoro insostenibili, con accentuato squilibrio del sistema e crisi dell' area creditizia meridionale''. Al riguardo, e' stato sottolineato che nel Mezzogiorno l' accesso al credito risulta particolarmente difficoltoso e i tassi permangono a livelli notevolmente piu' alti rispetto a quelli del Nord, in funzione del maggior rischio. ''La proposta politica della Fiba-Cisl - prosegue la nota - e' stata e rimane fortemente indirizzata, oltre, che alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori, al riequilibrio territoriale Nord-Sud. Il Congresso ha ribadito che il Sud del Paese ha indispensabile necessita' di un sistema creditizio e finanziario capace di svolgere un ruolo di consulenza alla imprese e sostegno allo sviluppo economico e sociale, investendo sul territorio nel quale opera, pur conseguendo minori utili. Il Congresso ha espresso la preoccupazione che una linea di tendenza che continuasse a vedere la redditivita' delle aziende bancarie come unico obiettivo avrebbe un costo altissimo in termini di marginalizzazione delle aree meridionali. I miglioramenti dei rapporti tra sistema creditizio e imprese nel Mezzogiorno costituiscono, nella fase attuale, una priorita'''. Il Congresso ha poi proceduto all' elezione del nuovo Direttivo che risulta cosi' composto: segretario generale Pietro Nevone; segretario generale aggiunto Francesco Meomartini; segretario Claudio Lucchetti; componenti Francesco Altomare, Francesco Bartone, Ida Selene Broccolo Tommasi, Oscar Caracciolo, Francesco Cardamone, Bartolomeo Costa, Luigi Galizia, Silvia Mangone, Pasquale Marciano', Maurizio Rodighiero, Ferdinando Sergio, Antonio Zangari; sindaci effettivi Luciano Cozza, Roberto Lo Sardo, Luigi Caiaro; sindaci supplenti Antonio Sposato, Emiliana Aceto.

Manifestazione nazionale sulla povertà organizzata dalla CGIL in Calabria

08/03 La Calabria ospitera' una manifestazione a carattere nazionale promossa dalla Cgil sul tema del contrasto alla poverta' ed alla esclusione sociale. L' iniziativa e' in programma giovedi' prossimo a Catanzaro. ''La scelta della Calabria come sede dell' iniziativa - ha sostenuto Vera Lamonica, segretario regionale della Cgil - serve a sottolineare come la consistenza del fenomeno, gia' alta nel Paese, raggiunge le punte piu' alte nella nostra regione, dove una famiglia su tre, secondo i dati di tutte le ricerche, puo' considerarsi povera. Tali dati, se accompagnati ai diffusi ed ancora sostanzialmente sconosciuti fenomeni di impoverimento che interessano strati sociali in passato immuni dal rischio, delineano una vera e propria emergenza sociale alla quale e' necessario guardare con piu' attenzione per costruire risposte adeguate. La poverta' non e' solo ridotta capacita' di accedere ai consumi, e' anche causa, e nello stesso tempo conseguenza, di esclusione da reti relazionali inclusive, da scarse capacita' di accesso ai beni pubblici fondamentali, da lontananza estrema da percorsi formativi e di inserimento lavorativo, da disoccupazione, precariato, sottosalario e lavoro nero, esclusione delle donne dal mercato del lavoro''. Secondo Lamonica ''c' e' un processo di crescita preoccupante in particolare del numero di bambini e di adolescenti che vivono in famiglie povere, e che quindi ipotecano fortemente non solo il presente, ma il futuro. Non c' e' dubbio - ha aggiunto - che costruire una risposta adeguata a questa problematica comporta la messa in discussione del complesso delle politiche economiche, che vanno orientate alla crescita dell' occupazione ed alla lotta alla precarieta' ed al sommerso, e delle politiche di welfare, che debbono ridare centralita' ed efficacia all' assistenza sociale, alla scuola, alla salute, ai servizi pubblici all' impiego, al sostegno delle responsabilita' familiari, a politiche per la casa, alla prevenzione del disagio giovanile, a nuovi ammortizzatori sociali''. Ad avviso dell' esponente della Cgil occorre pero' ''anche uno strumento d' urto. La sperimentazione del reddito minimo di inserimento - ha proseguito - andava in questa direzione, anche se di esso vanno analizzate luci ed ombre, soprattutto in Calabria dove le fallimentari politiche della Giunta regionale non hanno consentito l' inserimento del sussidio in una rete di servizi di accompagnamento che lo rendesse strumento per il superamento della poverta' e non solo erogazione monetaria. La scelta del governo di cancellarne la sperimentazione, sostituendolo con il iettatorio reddito di ultima istanza, peraltro mai realizzato, ha interrotto un processo positivo che avrebbe dovuto portare alla correzione delle insufficienze ed alla sua generalizzazione''. La Cgil ha quindi riproposto alle forze del centrosinistra impegnate nella competizione regionale ''l' esigenza di una proposta compiuta, che tenga insieme scelte nazionali e politiche di welfare regionali e locali. Rivendichiamo - ha sostenuto Lamonica - un Piano nazionale di azione contro la poverta' e l' esclusione che presuppone interventi di tipo strutturale in particolare sul mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali, un allargamento degli interventi di politiche sociali, investimenti su tutta la filiera della formazione, ma che sceglie con determinazione anche il sostegno di integrazione al reddito alle famiglie in difficolta'. Al centrosinistra proponiamo di scegliere come asse della sua strategia di orientare tutta la sua azione alla concentrazione di risorse e programmi per aumentare i livelli di occupazione e contrastare la precarieta' e di assumere le politiche di welfare non come un costo ma come una opportunita' per lo stesso sviluppo. Questo significa affrontare con coraggio non soltanto il nodo delle risorse, ma soprattutto quello dell' efficienza delle amministrazioni regionale e locale, della qualificazione degli operatori, della razionalizzazione della spesa e della sua sottrazione alla rete degli affari e del consenso politico. Non pensiamo - ha concluso Lamonica - che possa caricarsi sul bilancio della Regione il costo del sostegno al reddito che chiediamo, e' necessario che esso sia assunto nella fiscalita' generale del Paese, ma la regione puo' e deve assolvere al suo compito istituzionale di costruzione della rete sociale e scegliendo la programmazione per obiettivi come metodo e come vincolo. Bisogna anche dotarsi di strumenti nuovi: sarebbe utile la costruzione di un Osservatorio regionale capace di comprendere le dinamiche e le trasformazioni in corso e quindi di predisporre ipotesi di intervento''.

Crisi del tessile: Riunione dei sindacati alla Marlane di Praia

08/03 Al fine di un attento esame della situazione relativa alla Marlane di Praia a Mare si è tenuta presso i locali di quello stabilimento una riunione tra le segreterie regionali di CGIL CISL e UIL le RSU e le segreterie territoriali e di categoria. Sono emerse tutte le difficoltà che sta vivendo la struttura industriale, sono stati ribaditi i numerosi interrogativi sul suo destino e su quello di centinaia di lavoratori che ogni giorno di più vedono aumentare l’incertezza per il proprio futuro, è emersa con chiarezza la forte preoccupazione sulla strategia industriale del gruppo Marzotto che, da segnali precisi, non sembra attribuire a quella fabbrica l’interesse necessario, con tutti i rischi che questa valutazione comporta. E’ stata rimarcata l’esigenza del rispetto pieno dell’accordo ultimo sottoscritto in sede di ministero delle attività produttive che oltre alla realizzazione di un progetto di riconversione industriale per il reparto di tessitura, prevedeva il potenziamento per quello di filatura attraverso nuovi investimenti mirati al rilancio produttivo in termini di qualità e di quantità. Nulla di tutto ciò è avvenuto, si assiste invece ad un deterioramento del clima interno incentivato dagli atteggiamenti della direzione aziendale che anche attraverso comportamenti provocatori nei confronti delle rappresentanze sindacali interne punta a spaccare il fronte dei lavoratori. “All’incontro di giorno nove p.v. è necessario pretendere il pieno rispetto degli impegni” ha rimarcato il segretario generale della CGIL calabrese Fernando PIGNATARO, presente alla riunione, “recuperando intorno alla vertenza l’attenzione ed il sostegno del territorio e dei suoi livelli istituzionali, la Marlane rappresenta una partita di importanza fondamentale il cui esito condizionerà il futuro economico di quella realtà”.

Massiccia l’adesione allo sciopero dei lavoratori Sorical

07/03 Sono stati numerosi, secondo le organizzazioni sindacali, i lavoratori della Sorical che hanno aderito allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. ''Il sindacato e i lavoratori - e' scritto in una nota dei sindacati - con lo sciopero di oggi vogliono porre fine agli eccessivi e continui ritardi e indecisioni nel processo di innovazione gestionale del settore idrico regionale per l' importanza strategica che riveste nell' uso civile e nelle attivita' produttive. La Sorical e' divenuta operativa solo dal punto di vista amministrativo il primo di novembre 2004, anche se e' stata costituita a febbraio del 2003, ma ancora non si e' data una struttura organizzativa con il relativo personale in grado di migliorare la gestione e il servizio idrico regionale''. ''Anzi - prosegue la nota - la gestione del servizio e' peggiorata e parte dei lavoratori dipendenti dalle ditte appaltatrici non percepiscono il salario da alcuni mesi. Occorre una discontinuita' operativa con passato al fine di migliorare la qualita' della risorsa idrica calabrese per renderla potabile in tutto il territorio regionale e per garantire, congiuntamente agli Ato, l' erogazione continua, senza interruzioni. Per il raggiungimento di detti obiettivi Sorical dovra' divenire realmente operativa con una organizzazione aziendale indicando le professionalita' occorrenti e modificare il Piano di Industriale allo scopo di attivare da subito l' internalizzazione delle attivita' e quindi il passaggio dei lavoratori alle dirette dipendenze''.

CGIL “Inaccettabili i fondi FS per il Ponte sullo Stretto”

07/03 La Filt-Cgil della Calabria ritiene ''inaccettabile - e' scritto in una nota - l'enorme impegno finanziario del Gruppo FS che, attraverso una Convenzione con la Societa' Stretto di Messina, e' obbligato al pagamento di un canone annuo per circa 100 milioni di euro nonche' alla realizzazione delle opere di raccordo alla rete ferroviaria tradizionale, contribuendo cosi' in maniera rilevante alla realizzazione del Ponte sullo Stretto''. Le categorie della Filt e della Filcams e la Cgil della Calabria hanno deciso di aderire alla manifestazione nazionale promossa da Legambiente contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto. La protesta si terra' sabato mattina nella piazza antistante la stazione ferrroviaria di Reggio Calabria. ''Per il sindacato - sostiene il segretario regionale della Filt-Cgil, Laura Neri - la convenzione assorbirebbe una quota rilevantissima di investimenti che potrebbero impiegarsi per migliorare e potenziare l'attuale rete ferroviaria, in special modo nel mezzogiorno. Rete ferroviaria che, com'e' noto, versa in condizioni di notevole degrado e che e' ancora, in larga parte del mezzogiorno, a binario unico e non elettrificata. Con l'adesione a questa iniziativa il sindacato vuole, peraltro, riaffermare con forza la necessita' di dotare la Calabria delle Infrastrutture Ferroviarie necessarie per realizzare un moderno sistema di trasporto evitando, cosi' come e' avvenuto con la sottoscrizione del verbale d'Intesa tra la Regione Calabria e la Societa' Rfi Spa del dicembre scorso, di perpetrare finanziamenti per opere non pianificate''. La segreteria regionale della Filt-Cgil annuncia, inoltre, che l' 11 Marzo saranno realizzate iniziative di protesta nei pressi delle stazioni di Cosenza, Crotone, Roccella Jonica e Gioia Tauro, nel corso delle quali saranno illustrate ''situazioni esemplari di degrado della rete e del servizio ferroviario nella nostra regione''. ''Rispetto alle continue mobilitazioni - prosegue Neri - dei singoli cittadini, dei Comitati e dei Sindaci, che reclamano a gran voce servizi ferroviari efficienti ed un infrastruttura adeguata alle esigenze di mobilita' dei cittadini, la linea ferroviaria Jonica rappresenta, ancor oggi, l'ennesima questione irrisolta. Gli impegni sottoscritti nelle sedi istituzionali non hanno sortito alcun effetto positivo sul piano della quantita' e qualita' dei servizi ferroviari''. ''Occorre - ha concluso - una coerente politica dei trasporti che attraverso mirati investimenti sull'infrastruttura e sul materiale rotabile, nonche' con incentivi e adeguate politiche tariffarie, rilanci la linea ferroviaria Jonica onde assicurare la necessaria continuita' territoriale con il resto del paese''.

Proclamato dalla triplice per lunedì lo sciopero di lavoratori Sorical

05/03 Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato per dopodomani, lunedi', uno sciopero dei lavoratori impegnati nel ciclo integrato delle acque interessati alla vertenza della Sorical, la societa' cui la Regione ha affidato la gestione del settore. L' iniziativa, secondo quanto e' detto in una nota dei sindacati, ''e' stata promossa per affermare un nuovo modello gestionale; salvaguardare i livelli occupazionali, attraverso l' immediata attuazione del protocollo d'intesa del 23 luglio 2003, e costruire moderne relazioni sindacali e migliorare la qualita' del servizio. La mobilitazione dei lavoratori si e' resa necessaria, inoltre, per denunciare gli inaccettabili ritardi accumulati per la internalizzazione delle attivita' individuate dal Piano industriale e per le contestuali assunzioni del personale interessato e contro le assunzioni discrezionali e clientelari operati da Sorical''. Una manifestazione, in coincidenza con lo sciopero, si terra' a Catanzaro davanti la sede della Sorical, mentre negli altri capoluoghi di provincia i lavoratori effettueranno presidi davanti alle Prefetture.

CGIL “Rilanciare la rete delle associazioni e dei movimenti per combattere il disagio sociale”

03/03 Lunedì 28 Febbraio scorso presso la sede comprensoriale si è tenuto il comitato direttivo della Camera del lavoro di Cosenza. Dopo avere provveduto all'approvazione del bilancio consuntivo 2004 si è sviluppata una proficua discussione sulla fase politico-sindacale.Il C.D. ha inteso rinnovare l'appello per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena e di tutti i sequestrati in Iraq. Cosi come è stato ribadito il no alla guerra in Iraq e la richiesta di ritiro della truppe a partire da quelle Italiane. Il Cd. ha espresso solidarietà all'assessore al welfare del Comune di Cosenza Dr. Giovanni Serra, fatto oggetto nei giorni scorsi di una intimidazione inaccettabile. La Camera del Lavoro aderisce all'appello lanciato da diverse associazioni dell'area urbana per una grande iniziativa di solidarietà e parteciperà con una propria delegazione alla manifestazione di Mercoledì 2 Marzo. La nefasta politica economica del Governo nazionale, la fallita e degenerata politica della giunta di centro destra alla regione hanno alimentato forti processi di disgregazione e di disagio sociale. In questo contesto è forte il pericolo della ripresa di strumentalizzazioni assistenzialistiche e clientelari cosi come più vulnerabile si fanno le condizioni del tessuto sociale alle speculazioni criminali e mafiose. Forte deve essere la risposta democratica e civile. Fondamentale il rilancio di un protagonismo sociale della rete delle associazioni, dei movimenti, che pure in questi anni a Cosenza ha saputo affermarsi anche per rivendicare diritti democratici e programmi per una diversa concezione della vita pubblica. Le istituzioni democratiche, a partire dal Comune di Cosenza, hanno il dovere politico di rilanciare la loro azione di governo dei problemi economici e sociali della città e dell'area urbana. Il comitato direttivo con grande senso di responsabilità e con grande fermezza ritiene necessario ed urgente avviare un confronto complessivo con l'amministrazione Comunale, la cui azione si mostra, da troppo tempo ormai, appannata da “logiche politiciste” incomprensibili. Welfare, diritti sociali e sicurezza; qualità urbana e mobilità; apparato produttivo e reti di servizi; lavoro e lavori, ecc. sono questioni da troppo tempo derubricate . Tanto più oggi che siamo entrati in una competizione elettorale importantissima per il governo della regione, il centro/sinistra laddove è forza di governo come nelle istituzioni più importanti del nostro territorio, a partire dallo stesso ente Provincia, deve mostrare tutte le sue capacità di alternativa programmatica e di pratica partecipata del governo, al centro/destra. Proprio la definizione di un programma concreto e radicale, a partire dai temi su indicati, unito ad un profondo rinnovamento della propria rappresentanza politica è quanto il direttivo della CGIL auspica dalle scelte dei partiti del centro sinistra, per l' elezioni regionali ed è stato il motivo per il quale la Camera del lavoro è stata tra i protagonisti della iniziativa nei mesi scorsi di Progetto Calabria. La sensazione, che vorremmo smentita, invece ci fa apparire logorata la spinta propulsiva fortemente innovativa introdotta con l'assemblea dei grandi elettori di Lametia T. Sconfiggere il centro destra in Calabria e poi a Roma, nella sua cultura di governo, nella sua pratica neoliberista, nella sua logica autoritaria: sono questi i cambiamenti che ci aspettiamo. Su questi temi il Comitato direttivo impegna tutte le strutture del comprensorio ad alimentare l'iniziativa nei prossimi giorni.

Con la Impregilo a rischio quasi 40mila posti di lavoro in Italia

02/03 Se la Impregilo non si salvasse per l'occupazione in Italia sarebbe ''una tragedia'': sono in gioco tra i 30 e i 40 mila posti di lavoro, in pratica ''una piccola Fiat''. A commentare così la situazione in cui versa il gruppo delle costruzioni, da tempo alle prese con una difficile situazione finanziaria, sono Lanfranco Vari della segreteria nazionale della Filca Cisl, Donato Ciddìo della Feneal Uil e Mauro Macchiesi della Fillea Cgil, i sindacalisti che seguono la vicenda Impregilo per contodelle rispettive organizzazioni di categoria. ''Impregilo -spiega Ciddìo- ha 5.178 dipendenti diretti in Italia e 6.225 all'estero, 11.703 in totale. A questi va aggiunto un indotto di circa 30mila persone, considerando anche i fornitori. Per il Paese sarebbe un grosso colpo: è una delle poche imprese davvero in grado di fare buchi e gallerie''. Le conseguenze di un eventuale mancato salvataggio della Impregilo ''sarebbero tragiche -aggiunge Vari della Filca Cisl- anche perché la Impregilo è impegnata in tutti i grandi lavori: dalla Tav alla Salerno Reggio Calabria, dal Passante di Mestre all'Università della Calabria.

L’8 e 9 marzo sciopero dei traghetti FS nello stretto di Messina

02/03 Uno sciopero di 24 ore per protestare contro ''il degrado della flotta, la mancanza di un piano di investimenti e la scarsa attenzione ai temi della sicurezza della navigazione'' e' stato indetto dal Sindacato autonomo stato maggiore navi traghetto (Sasmant) delle Ferrovie dello Stato in servizio nello Stretto di Messina. L' astensione dal lavoro comincera' alle 21 di martedi' 8 marzo, e si concludera' allo stessa ora dell' indomani. ''La manifestazione - afferma il comandante Pino Sebastiano, presidente del Sasmant - punta a esprimere un forte dissenso per la nuova riduzione delle tabelle di armamento nelle navi bi-direzionali operata dalla Rete ferroviaria italiana senza rispettare gli accordi sindacali sottoscritti''. Secondo il sindacato l' iniziativa ''oltre a un rilevante problema occupazionale, con il taglio di 35 posti di lavoro, determina anche un abbassamento dei livelli di sicurezza e qualita' finora garantita dai traghetti delle Ferrovie dello Stato''.

La CGIL ricorda Mimmo Garofalo venerdì pomeriggio al Rendano

02/03 ''Mimmo Garofalo: etica e pratica sociale di un riformista'': e' questo il tema di un incontro che si terra' venerdi' pomeriggio nel teatro Rendano a Cosenza. La manifestazione e' stata organizzata nell'ambito del decennale della morte del sen. Garofalo. All'iniziativa promossa in collaborazione tra la Camera del Lavoro e l'associazione 'La Citta' Futura' e' prevista la partecipazione del sindaco Eva Catizone, del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, del prof. Mimmo Cerzosimo, dell' on. Bruno Trentin, dell'on. Vincenzo Visco, del segretario della Camera del lavoro, Massimo Covello.

Castagna (UIL) “L’analisi Eurispes mostra una Calabria in condizioni di difficile recupero”

28/02 ''L' analisi e il sondaggio sulla situazione della Calabria, fatta dal presidente dell' Eurispes, Raffaele Rio, dimostra, ancora una volta, come la lenta crescita economica e la scarsa competitivita' pone la Calabria in una condizione di difficile recupero del pesante divario gia' esistente con il resto del paese''. A sostenerlo e' il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna, che in una dichiarazione parla di ''una Calabria fortemente segnata da problemi morali, da divisioni profonde e da una classe dirigente prevalentemente impegnata a risolvere problemi ed interessi ristretti e di carattere personale''. ''Il processo di ammodernamento della Calabria - aggiunge Castagna - si e' fermato agli inizi degli anni '80. Da allora ad oggi, tranne alcuni casi di eccellenza, la societa' calabrese ha collezionato una lunga serie di insuccessi sia sul piano economico che sociale. Lunghissima la lista dei posti di lavoro persi a causa di ristrutturazioni, riorganizzazioni e smantellamenti degli apparati produttivi e di servizi delle grandi Aziende pubbliche e private. Nel mondo del lavoro, poi, il precariato in gran parte si e' sostituito al lavoro buono. La criminalita', nonostante il coraggioso lavoro delle forze dell' ordine, e' cresciuta in modo spaventoso. La sicurezza ha lasciato il posto alla paura e all' incertezza'. Uno scenario preoccupante che, se non affrontato adeguatamente, rischia di collassare completamente la stessa vita democratica''. Per il segretario della Uil bisogna, da subito, ''costruire le condizioni per una grande azione di tutte le forze in campo per recuperare le divisioni e rilanciare un grande progetto di risanamento morale, economico e sociale''. ''Le elezioni regionali - ha concluso Castagna - possono essere una occasione per offrire dei buoni candidati e per tracciare buone idee e buoni progetti da realizzare. Tuttavia il segnale da lanciare, da entrambi gli schieramenti, dovrebbe essere un impegno comune su lavoro, sviluppo e lotta alla criminalita'. Su questi temi, la Uil sara' fortemente impegnata a fungere da collante tra forze diverse poiche' solo una grande e straordinaria coesione tra le forze in campo puo' far sperare in un concreto cambiamento''.

CGIL: “La Giunta regionale prima di congedarsi non si risparmia nelle operazioni clientelari”

25/02 ''Prima di congedarsi definitivamente dai calabresi la Giunta Chiaravalloti non si risparmia nelle operazioni clientelari 'dando tutta se stessa ', come annunciato nei manifesti elettorali'': lo sostengono in una dichiarazione congiunta Luigi Veraldi e Antonio Meliti, rispettivamente segretario regionale Funzione Pubblica Cgil e responsabile enti locali della stessa sigla sindacale. ''In questi giorni - proseguono Veraldi e Meliti - un numero imprecisato di dipendenti di varie amministrazioni, aziende sanitarie, consorzi ed aziende private vengono trasferiti nei ruoli organici della Regione, con provvedimenti che hanno del miracoloso in quanto a velocita' di esecuzione che avviene in due-tre giorni dalla presentazione della richiesta. E poi dicono che la burocrazia e' lenta. Trasferimenti di dirigenti e personale di varie qualifiche, non escluse quelle sanitarie o altre che nulla hanno a che vedere con le professionalita' occorrenti al funzionamento dell' Ente regione''. ''Tutto cio' - sostengono ancora i due sindacalisti - mentre si ritardano definizione e pubblicazione delle graduatorie relative alle selezioni interne che tantissimi dipendenti regionali hanno da tempo effettuato, per vedersi riconoscere il passaggio ad una qualifica superiore, il cui posto in organico, forse, troveranno gia' occupato da qualche trasferito in periodo elettorale''. Per Veraldi e Meliti ''si trasferisce indiscriminatamente ed in maniera illegittima mentre contemporaneamente viene approvato il Bilancio di previsione per l' anno 2005 che tra l' altro, contiene misure per favorire l' esodo incentivato di centinaia di dipendenti regionali con lo scopo di contenere in misura significativa la spesa per il personale regionale che supera le 4 mila unita'. Da una parte con l' esodo incentivato, dunque, si dice di voler contenere la spesa per il personale e, dall' altro, si aumenta il numero del personale gia' esistente attraverso trasferimenti illegittimi che non si conciliano neanche con il previsto taglio agli organici degli enti contenuto nella ultima Finanziaria approvata dal Governo nazionale del centro-destra''. ''Il sempre annunciato, propagandato e mai avviato decentramento amministrativo, delle deleghe, risorse umane e finanziarie a Comuni e Province - concludono Veraldi e Meliti - subisce una ulteriore mazzata; invece di avviare il decentramento si agisce nel senso opposto, nella piu' bieca delle logiche clientelari e di accentramento del potere di spesa''.

Svolto il congresso di base Anas CISL/FIT

25/02 ''Il quadriennio appena concluso si e' rivelato per la Cisl all' interno dell' Anas tra i piu' positivi in termini di proselitismo. Per il prossimo l' obiettivo politico sara' quello di traghettare le esperienze e le capacita' dell' Anas all' interno della Fit Cisl regionale affinche' vengano affrontate e trattate in maniera globale e integrate tutte le problematiche del settore''. Lo ha sostenuto Rosario Fuoco, segretario provinciale Fit Cisl Rosario Fuoco in occasione del congresso di base Anas svoltosi stamane a Cosenza. ''La proposta della Cisl - ha aggiunto Fuoco - e' quella di rilanciare le strutture Anas territorialmente competenti come l' Ufficio per l' Autostrada Salerno Reggio Calabria e il Compartimento per la viabilita' della Calabria attraverso la reperibilita' sul mercato del lavoro delle specifiche professionalita' ad integrazione delle risorse e del know-how consolidato, non trascurando il segnale recente di alcune province calabresi che hanno deliberato il rientro delle strade cedute nel '98 all' Anas''.

Triplice: Contratti del pubblico impiego scaduti da 14 mesi: “Situazione insostenibile”

24/02 ''I contratti dei lavoratori pubblici sono ormai scaduti da quattordici mesi e ancora oggi non giungono dalle controparti segnali di concreta disponibilita' ad aprire i tavoli negoziali. La situazione e' sempre piu' insostenibile e senza giustificazione alcuna: occorre mettere in campo ogni sforzo affinche' si apra al piu' presto il negoziato per il rinnovo dei contratti sulla base delle richieste avanzate unitariamente da Cgil Cisl Uil''. A sostenerlo sono i segretari regionali di Fp-Cgil, Veraldi, Fps-Cisl, Cubello, Uil-Fpl, Caparello e Uil-Pa, Cantafio, in merito allo sciopero nazionale del pubblico impiego proclamato per il 18 marzo prossimo con una manifestazione a Roma. ''Le risorse stanziate nella finanziaria - sostengono i sindacalisti - non consentono neppure di recuperare il potere d' acquisto delle retribuzioni, ne' di assicurare quelle per lo sviluppo di una effettiva contrattazione decentrata, che gia' sconta una fase difficile per la pretesa di numerose amministrazioni di scaricare sui fondi contrattuali la riduzione delle risorse. Deve inoltre essere garantito il puntuale rispetto delle decorrenze degli incrementi economici relativi al biennio 2004-2005. Per contro la finanziaria ha previsto una serie di misure, ben lontane dalle politiche attive per il lavoro e l' occupazione che il sindacato chiede da anni, che impongono un blocco indiscriminato delle assunzioni nel triennio 2005-2007 e l' obbligo per tutte le amministrazioni di ridurre le dotazioni organiche del 5% entro aprile 2005''. ''Continua e si aggrava - proseguono i sindacalisti - il tentativo di ridurre i livelli quantitativi e qualitativi dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali, con l' inevitabile conseguenza del venir meno progressivo delle tutele e dei servizi che costituiscono l' insieme dello Stato sociale a garanzia dei cittadini, a partire dai meno abbienti e dai piu' deboli. Le misure adottate nella Finanziaria nei confronti delle Regioni e degli Enti locali costituiscono una grave ed indebita limitazione dell' autonomia e della responsabilita' delle amministrazioni locali di organizzare e gestire a favore dei propri cittadini i servizi di competenza. Si incentiva cosi' il massiccio e spesso indiscriminato ricorso alle forme precarie di lavoro, alle esternalizzazioni e privatizzazioni. Cgil Cisl e Uil sono in campo con forza per contrastare questo attacco al lavoro pubblico e al ruolo della Pubblica amministrazione nell' erogazione dei servizi ai cittadini''. ''Lottiamo - sostengono i giornalisti - per il rinnovo dei contratti e per il futuro del lavoro pubblico con il senso di responsabilita' proprio del sindacato confederale, consapevoli che non e' ulteriormente rimandabile una sollecita e positiva chiusura dei rinnovi contrattuali, a fronte della sempre piu' difficile situazione dei lavoratori pubblici e delle loro famiglie, che vedono diminuito ogni giorno il reale potere d'acquisto dei loro stipendi. In questa fase della mobilitazione, mirata a richiamare ai propri doveri e alle proprie responsabilita' anche le Regioni, le Province e i Comuni - concludono i sindacalisti - sono fondamentali il sostegno compatto e la grande partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, che nelle recenti consultazioni per il rinnovo delle Rsu hanno assegnato a Cgil, Cisl e Uil un grande riconoscimento di rappresentativita' e un accresciuto consenso''.

Nuova ricerca della CISL per monitorare il costo di tributi e tariffe nei maggiori centri della provincia

24/02 Si e' costituito, nella sede della CISL di Cosenza, il comitato scientifico per rilevare il sistema dei tributi e delle tariffe adottate nei principali centri della nostra provincia. Quest'anno, sostiene il Segretario generale della CISL di Cosenza Giuseppe Belcastro, la ricerca, che aderisce ad un progetto nazionale di monitoraggio insieme all'ISFEL - Istituto di Studi e Ricerche dell'Emilia Romagna, avra' il compito di rilevare in alcuni significativi centri della nostra Provincia, tra cui la citta' capoluogo, sia le aliquote dei tributi locali tra cui addizionale comunale, addizionale regionale, aliquota ICI, costo del servizio idrico, della depurazione, dei rifiuti solidi urbani, del gas, sia i costi dei servizi a domanda individuale, biglietto autobus urbano (con il costo dei relativi abbonamenti settimanale e mensile), il costo del servizio scuola-bus, del servizio mensa, il ticket sulle prestazioni Sanitarie.La ricerca, sottolinea, Belcastro che segue un'analogo studio che la stessa CISL nazionale ha avviato nelle diverse province italiane nel 2003, tra cui anche la nostra, ed i cui risultati sono stati pubblicati nel corso del 2004, si muove nella consapevolezza che una giusta indagine conoscitiva, in tal senso, diventa un utile strumento di conoscenza indispensabile per le nostre strutture nella fase di interlocuzione, confronto, concertazione e contrattazione con le controparti sia pubbliche sia private. Per tali ragioni, ribadisce Belcastro, abbiamo potenziato il nostro comitato scientifico e di ricerca affidando, come in passato, al Responsabile del Centro Studi della CISL Franco Marano il coordinamento dell'intera attivita'. Tale studio, evidenzia il coordinatore della ricerca Marano, acquisisce rilievo e centralita' se riferito alla crescita di peso, responsabilita' e autodeterminazione assegnata alle autonomie locali dal decentramento istituzionale in atto (c.d. federalismo fiscale e amministrativo), che dotera' l'Istituzione locale di sempre maggiore autonomia amministrativa, finanziaria e contabile con relative ripercussioni in materia di tributi locali, tariffe e servizi a domanda individuale. Con questo studio, vogliamo evitare, conclude Marano, la fuga in avanti nel nostro territorio delle dinamiche tariffarie, che sovente provoca aumenti che vanno oltre il tasso di inflazione programmato, creando difficolta' al potere reale di acquisto dei salari, dei redditi e delle pensioni piu' di quanto l'attuale situazione congiunturale stiano determinando, intrappolandoli in una morsa di imposizione fiscale centrale da una parte e una differente politica di imposizione tariffaria e di tributi a livello periferico. Conoscere con precisione gli andamenti dei tributi e delle tariffe locali, conclude Marano, puo' rappresentare uno strumento valido per tutelare e difendere i lavoratori e i pensionati, oltre a rappresentare un modo ''informato'' di sedersi al tavolo delle discussioni e del confronto.

Granata (CGIL) “Lo sviluppo di Cosenza e provincia affidato allo spontaneismo privato”

24/02 ''Lo sviluppo economico della Piana di Sibari-Cammarata e piu' complessivamente della Provincia di Cosenza e della Regione e' sostanzialmente affidata allo spontaneismo dell'iniziativa privata. Passata la fase della programmazione negoziata, colpevolmente affossata dalla giunta Chiaravalloti, ma che bisogna assolutamente riprendere, dello sviluppo cosiddetto dal basso, che tante aspettative aveva suscitato e che registra un bilancio, tra luci e ombre, sostanzialmente positivo, siamo in assenza di un progetto di sviluppo regionale''. Lo afferma in una nota il segretario generale della Cgil del Pollino, Antonio Granata. Secondo Granata ''il ruolo degli enti locali e' insufficiente ed inefficace, i soggetti istituzionali che operano nel territorio, consorzio Asi, societa' consortili dei patti territoriali, le iniziative Leader, i Pit, operano a comparti stagni non avendo progetti e programmi condivisi, ne una visione strategica e unitaria del territorio, mancano infine soggetti istituzionali la cui missione sia quella di contribuire a dinamizzare le politiche di sviluppo locale, di realizzare studi e ricerche sul marketing territoriale, di offrire servizi di assistenza alle imprese sane che vogliono puntare ai mercati nazionali e internazionali''. Negli ultimi anni, inoltre, aggiunge Granata, ''non si sono registrati segnali di attenzione da parte dei governi nazionale e regionale. Anzi. Lo snaturamento e lo svuotamento della 488, le pressanti richieste che le organizzazioni sindacali e le associazioniiIndustriali hanno avanzato per sollecitare interventi risolutivi dei problemi esistenti sono sempre e colpevolmente cadute nel vuoto. La necessita' e l'urgenza di riflettere e porre rimedio al deficitario ruolo e alle insufficienti funzioni svolte dall'Asi, sembra un problema che riguardi altre responsabilita' e non gia' quelle della Regione e del suo ruolo di ente di programmazione''. Granata auspica che il nuovo governo regionale ''si ponga come una priorita' l'obiettivo di dotare la Calabria di una legge che permetta di individuare aggregazioni produttive specialistiche( i distretti industriali ), e di tentare per questa via, anche in Calabria, di sfruttare il vantaggio competitivo di avere le cosiddette aziende traino''. In questo contesto la Cgil ribadisce ''la necessita' di attivare un osservatorio regionale con diramazioni provinciali, come soggetti coordinatori che assumano il ruolo di deterrente ad operazioni illegali e contemporaneamente diventino supporto per le imprese che vogliono investire sui territori. Siamo convinti che per realizzare cio' non ci sia bisogno delle Asi cosi' come le abbiamo conosciute, ne tanto meno di dirigenti che occupano postazioni di grande responsabilita' senza averne le dovute competenze. Anche la lottizzazione puo' essere votata alla qualita'''. Granata esprime la ''totale disponibilita''' della Cgil ad avviare un confronto di merito con tutte le istituzioni e con le associazioni datoriali ''che pero' deve essere scevro da pregiudizi. Nella Piana di Sibari, ma in tutta la Regione, - dice - c'e' bisogno di piu' servizi, di piu' agricoltura di qualita', di maggiore rispetto per l'ambiente, di serie politiche infrastrutturali che attraggano flussi turistici consistenti, ma anche di un reticolo di industrie piccole e medie che mettano la Calabria in rete con il resto del Paese, dell'Europa e del Mediterraneo dentro quelle politiche che debbono necessariamente essere integrate''.

Mario Sinopoli (CGIL) eletto nella direzione nazionale della FIOM

24/02 Mario Sinopoli, Segretario regionale della FIOM-CGIL, e' stato eletto nella Direzione Nazionale della FIOM. L'elezione e' avvenuta nella riunione del Comitato Centrale tenutosi ieri a Roma. E' la prima volta in oltre cento anni di vita della piu' grande categoria dell'Industria della CGIL, che un dirigente dei metalmeccanici calabresi entra a far parte del massimo Organismo Dirigente della FIOM Nazionale.

Il segretario della FAI-CISL di Cosenza Russo “Puntare alla stabilizzazione degli ex fondo sollievo”

24/02 Il segretario generale della Fai Cisl di Cosenza, Tonino Russo ha manifestato, in una nota, ''grande soddisfazione per la felice conclusione della vertenza relativa ai circa 1600 lavoratori impegnati nel Fondo Globale (ex Fondo Sollievo)''. ''Quanto conquistato - ha sostenuto Russo - e' il coronamento del percorso definito tra sindacato e lavoratori nel corso di un attivo unitario tra Cgil-Cisl-Uil nel novembre scorso nel quale il segretario generale della Cisl calabrese, Luigi Sbarra, chiedeva con forza l' affidamento all'Afor dei circa 1600 lavoratori. Valutiamo l' accordo odierno estremamente positivo in quanto se da una parte permette che un unico Ente gestore, l' Afor nella fattispecie, va a gestire i lavoratori del Fondo globale attraverso un omogeneo utilizzo e inquadramento contrattuale che e' quello di 'idraulici forestali', dall'altra si va ad evitare lo spopolamento delle aree interne e dei comuni montani mantenendo queste professionalita' sul territorio''. ''Per questi lavoratori, che hanno maturato oltre 20 anni di esperienza - ha detto ancora il segretario provinciale Fai Cisl - chiediamo che si avviino efficaci programmi di utilizzazione con progetti e interventi innovativi finalizzati alla loro definitiva stabilizzazione''. L' intesa raggiunta nella vertenza, e' detto ancora nella nota della Cisl, e' stata favorevolmente salutata anche dal segretario generale della Cisl provinciale di Cosenza, Giuseppe Belcastro.

La CGIL contro il sommerso propone un Osservatorio sui grandi cantieri

26/02 Mettere sotto 'la lente d'ingrandimento' nove grandi opere per controllarne i tempi di realizzazione, i flussi finanziari e le modalita' con le quali sono eseguiti i lavori. Nasce con questo obiettivo l'Osservatorio, promosso dalla Fillea-Cgil, che denuncia la crescente diffusione del lavoro nero e del caporalato organizzato anche nei cantieri del Nord. L'iniziativa e' stata annunciata durante il convegno ''Grandi cantieri e qualita' delle costruzioni. Torino-Milano: l'altra faccia della medaglia'', al quale hanno partecipato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, il segretario generale della Fillea, Franco Martini, il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, l'assessore al Lavoro di Torino, Tom Dealessandri, il procuratore aggiunto a Torino Raffaele Guariniello e Don Ciotti. Sotto osservazione sono l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, il passante ferroviario di Palermo, la statale Jonica, il Mose di Venezia, la statale Romea, il nodo autostradale di Bologna, la riqualificazione della E 45 e l'autostrada Bolzano-Verona- Parma-La Spezia. L'obiettivo e' andare oltre la denuncia: ''vogliamo anche dare il nostro contributo - ha detto Epifani - perche' il settore possa attraversare una fase migliore, soprattutto per quanto riguarda le condizioni di lavoro. Il comparto edile cresce da otto anni e abbiamo una normativa matura, eppure non si riesce a frenare l'illegalita''. In questa prospettiva Torino e Milano, dove si stanno realizzando importanti strutture, come le opere olimpiche nella prima e la Fiera nella seconda, sono state assunte come terreni di sperimentazione per provare a costruire 'Cantieri di qualita''. ''Vogliamo rilanciare gli obiettivi della trasparenza, della legalita', della qualificazione del settore'', ha sottolineato Franco Martini, segretario generale della Fillea, per il quale ''non c'e' automatismo fra crescita economica e qualita' dello sviluppo se non c'e' un'iniziativa comune pubblica e privata''. I controlli pero' sono insufficienti, ha spiegato Guariniello, ''e nei cantieri c'e' la tentazione di aggirare le norme'': e ad aggravare la situazione ''c'e' l'insidia di una depenalizzazione strisciante'', nonostante i passi avanti compiuti, con il Testo Unico sui lavori pubblici che entrera' in vigore il 30 giugno. Don Ciotti ha parlato di ''una crescente diffusione nel Paese di una cultura dell'illegalita', con la dignita' umana che viene lesa e calpestata''', ma ha espresso la convinzione che Torino e Milano ''abbiano gli anticorpi per reagire''.

La CGIL ricorda Mimmo Garofalo

22/02 In una nota del segretario della Camera del Lavoro di Cosenza, Massimo Covello, il ricordo del compianto senatore Mimmo Garofalo: “Il 23 febbraio ricorre il decennale della morte del senatore Carmine “Mimmo” Garofalo. Egli è stato uno dei principali protagonisti sociali e politici, nell’ultimo quarto del secolo scorso, della intera Regione, purtroppo prematuramente scomparso. Prima di tutto Sindacalista straordinario per qualità e rigore morale, ha segnato della sua personalità e delle sue idee tanti episodi della storia sociale, riuscendo poi a riportarle interamente nella sua importante esperienza parlamentare. Per molti lavoratori, rappresentanti e quadri sindacali, ma anche per tanti amministratori e dirigenti politici non solo del suo partito, continua a rimanere un punto di riferimento ideale saldo, un esempio forte. In suo ricordo, per tracciarne un profilo umano e politico, come Camera del Lavoro abbiamo inteso dedicargli un inserto nel numero in uscita del nostro giornale “La Voce dei Lavori”. Ai familiari, un abbraccio affettuoso e commosso nel ricordo indelebile di Mimmo.”

La CGIL affronta la vertenza dei lavoratori del fondo globale

22/02 Il Comitato Direttivo della Flai Cgil del Comprensorio Sibari - Pollino- Tirreno, riunitosi a Castrovillari, in provincia di Cosenza, alla presenza del segretariogenerale della Flai regionale, Michele Presta, del segretario regionale della Cgil comprensoriale, Antonio Granata, e di Vincenzo Laurito, segretario generale della Flai territoriale, che ha svolto larelazione introduttiva, ha esaminato la vertenza dei lavoratori del fondo globale. La Flai valuta ''poco decorosa la corsa apertasi per la paternita' di un percorso ancora tutto da costruire; esprime perplessita' sulla reale dotazione finanziaria e lancia l'allarme per una nuova possibile manovra che rischia di illudere, ancora una volta,centinaia di lavoratori''. Il sindacato ''ritiene contraddittorio l'affidamento della gestione all'Afor (Azienda forestale regionale) che, unitariamente e a tutti i livelli, e' stata dichiarata fallimentare ed inadeguata nella gestione ordinaria della forza lavoroforestale, tant'e' che Cgil - Cisl - Uil e le categorie interessate hanno da tempo chiesto alla regione un profondo ripensamento su tutta la gestione della forestazione anche per quanto riguarda i consorzi dibonifica per la non sempre cristallina gestione''. Il sindacato ritiene altresi' che i lavoratori del fondo globale ''debbono essere considerati un valore aggiunto non solo per i comuni dove essi sono presenti, ma per l'intero territorio sottostante che e' nelle disponibilita' dalla Comunita' Montane, che laddove hanno operato hanno dimostrato capacita' gestionali e una maggiore sinergia tra i comuni, in questo contesto i lavoratori possono essere utilizzati con criteri di produttivita' e processi gestionali innovativi stante il fatto, oggettivamente riconosciuto, che non si puo' dare un giudizio negativo sull'Afor e contemporaneamente puntare ad un suo irrobustimento''. ''Non e' in discussione -sottolinea il sindacato- la legittima decisione del Consiglio regionale (peraltro decisione assunta in zona Cesarini e sull'onta di una scarsa riflessione improntata a meri calcoli elettorali). Viceversa - si fa rilevare - e' auspicabile una piu' proficua utilizzazione della forza lavoro, che ha bisogno di piu'stabilita' e meno precarieta'. Non e' detto che la condivisa lotta per la stabilizzazione debba avvenire necessariamente attraverso strumentirivelatisi fallimentari e percio' non idonei, che rischiano di sopravvivere a loro stessi nonostante il conclamato fallimento''. La Flai ''impegna la struttura e la confederazione a chiedere un incontro di carattere regionale per assumere orientamenti unitari e non prevaricanti''.

Malara (CISL) “L’aeroporto di Lamezia è abbandonato a logiche privatistiche”

22/02 ''Lo scalo di Lamezia Terme e' oramai abbandonato ai dettami miopi di una logica gestionale privatistica ed accentratrice''. E' quanto sostiene in una nota il segretario regionale della Fit-Cisl, Antonio Malara, circa la situazione dello scalo aeroportuale di Lamezia Terme. ''La dirigenza della Sacal - ha aggiunto - appiattita sotto la figura dominante del presidente e ossequiosa dei suoi preferiti ha oramai abbandonato lo scalo e i suoi dipendenti a se stesso, un destino che ci appare infausto. Gia' piu' volte avevamo messo in luce come si erano concentrate nelle mani di pochi, ma non buoni, responsabilita' che venivano gestite con assoluta incompetenza e noncuranza ma solo seguendo interessi personali e a volte addirittura superficiali. La scelta dei responsabili di settore a cui affidare la sorte di un'area e dunque dei suoi lavoratori nonche' delle infrastrutture e dei servizi resi al pubblico e' un operazione difficilissima, soprattutto per un azienda che vanta certificati di qualita' e certificazioni da parte degli Enti dello Stato e che si avvia alla gestione totale''. ''Proprio in questa fase cruciale - ha proseguito Malara - vicini alle elezioni politiche e alla scadenza del mandato del Presidente della Sacal, si teme che qualche atto definitivo quanto sconsiderato possa essere compiuto; i soliti beni informati parlano di livelli importanti che potenzierebbero il potere concesso dall' attuale presidente a qualcuno!!! Senza volere seguire chiacchiere e dicerie, ma restando sempre bene attenti, non possiamo non rendere pubblico il nostro dissenso qualora cio' avvenisse: consolidare le scelte della gestione del personale operate dall' attuale dirigenza significa condannare l' aeroporto alla sua lenta agonia. Si continuerebbe a 'volicchiare' con difficolta', facendo 'spallucce' e addossando le colpe di negligenza a qualcun altro, chiacchierando di un continuo piano di miglioramento e potenziamento della qualita', come se la famigerata qualita' fosse un lunghissima strada senza fine''. ''Il valore di un'azienda - ha concluso - e' fatto da scelte gestionali oculate anche se impopolari, in fondo si ricerca la professionalita' che crea qualita' e non dei capipopolo incapaci ma simpatici''.

Al via la mobilitazione dei sindacati per il rinnovo dei contratti

18/02 Le segreterie regionali di Fp-Cgil, Fps-Cisl e Uil-Fpl e Uil-Pa si mobilitano in preparazione dello sciopero generale di categoria dei dipendenti del pubblico impiego previsto per il prossimo 18 marzo a sostegno della vertenza per il mancato rinnovo del contratto nazionale. In particolare, e' detto in una nota, i sindacati di categoria hanno indetto una conferenza stampa che si terra' il 24 febbraio a Lamezia Terme alla presenza dei segretari generali regionali Fernando Pignataro (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Roberto Castagna (Uil). Nell' occasione, e' scritto in un comunicato, ''sara' ribadito lo stato di disagio dei lavoratori pubblici calabresi derivante dalla mancata copertura dell' inflazione sui salari con l' ulteriore preoccupazione riguardante la grave condizione in cui versa la pubblica amministrazione della nostra Regione, penalizzata dai pesanti tagli ai trasferimenti di risorse previsti dalla finanziaria 2005, che mettono in discussione l' erogazione dei servizi pubblici ai cittadini e costituiscono un grave attentato ai gia' precari diritti di cittadinanza dei calabresi''. Nell' ambito delle iniziative di lotta sono previste manifestazioni e sit-in davanti alle Prefetture e alle istituzioni locali (Regione, Province e Comuni).

Sciopero di due ore delle Ferrovie della Calabria il 1 marzo indetto dalla UGL

18/02 Uno sciopero di due ore del personale di stazione, compresi gli agenti di manovra, delle Ferrovie della Calabria in servizio tra Soveria Mannelli e Catanzaro Lido e' stato proclamato dalla 5 alle 7 del primo marzo dalla segreteria regionale dell' Ugl-autoferrotramvieri. A renderlo noto e' stato lo stesso sindacato. In occasione dello sciopero saranno rispettati i treni compresi nei servizi minimi garantiti dalla legge e, nel lasso di tempo dell' astensione, sara' assicurato l' arrivo a destinazione dei treni gia' partiti dalla stazione di origine all' orario di inizio dello sciopero, mentre resteranno soppressi tutti i treni in partenza dopo tale orario. ''Premesso - ha sostenuto l' Ugl - che state attivate le procedure relative alle due fasi di raffreddamento in merito alla vertenza del personale delle stazioni operante nel comprensorio di Catanzaro sulla tratta Soveria Mannelli-Catanzaro Lido e che l' Azienda ha dimostrato di non voler affrontare con i rappresentanti dei lavoratori le problematiche relative allo spreco di risorse umane e di professionalita' innestati a seguito della attivazione del sistema della Dco, su cui si innesta anche la problematica relativa alle conclamate carenze di organico, l' Ugl si vede costretta, vista la non posizione presa dall' Azienda, a proclamare una prima astensione dal servizio''.

Spataro (CGIL) “La pesca un settore da non sottovalutare”

14/02 ''Le istituzioni, in una regione con piu' di 700 chilometri di costa, non dovrebbero sottovalutare l'importanza che assumono le attivita' dirette o collegate alla pesca''. Lo sostiene il Segretario regionale della FlaiCgil della Calabria, Antonio Spataro, secondo il quale ''un interventonel settore e' quanto meno necessario ed urgente anche in considerazione delle normative comunitarie sempre e piu' indirizzate verso la riduzione dello sforzo di pesca, che se da un lato hanno notevolmente ridimensionato la nostra flotta, dall'altro hanno legato il prelievo dal mare a piu' alti livelli di qualita' e sicurezza alimentare oltre a promuovere e sostenere le attivita' di acquicoltura e marinocoltura''.

Crisi industriale: martedì la CISL di Cosenza sarà all'assemblea quadri di Milano

13/02 ''Tre settimane dopo i Consigli Generali unitari e la grande Assemblea di quadri e delegati dedicata alla situazione del Mezzogiorno, CGIL-CISl-UIL riprendono la riflessione legata a sviluppo e competitivita' nel Paese''. E' quanto dichiara il Segretario Generale della UST-CISL di Cosenza Giuseppe Belcastro. ''Martedi' prossimo - continua Belcastro - si svolgera' la seconda assemblea unitaria di quadri e delegati che a Milano dibattera' sulle crisi industriali che attanagliano il Paese. Un'occasione, secondo la CISL cosentina, utile e importante per rilanciare con forza le grandi sofferenze in cui versa l'economia del nostro territorio e l'intero comparto industriale con la crisi di molti di quei comparti che hanno fatto la storia economica della nostra Regione quali: il Bosco-Legno, il Tessile, il Meccanico, dell'Informatico, del Calzaturiero. Dalla FIAT, alle acciaierie di Terni, continua Tramonti, passando per le conclamate difficolta' del settore tessile e delle imprese manifatturiere, non c'e' settore della nostra economia e area geografica che non sia interessata dai fenomeni di ristrutturazione. D'altro lato il futuro non sembra roseo, se si pensa che la stessa Confindustria , in un suo recente studio, paventa il rischio di una chiusura del 60 % delle aziende nell'arco dei prossimi 5 anni, Si impone a questo punto una netta inversione di tendenza nell'azione del Governo che, al di la' delle dichiarazioni di qualche suo Ministro, ha di fatto abbandonato il Mezzogiorno e la Calabria al suo destino. E' da piu' tempo che la CISL sollecita l'attuazione di politiche di sviluppo in grado di rilanciare quest'area del paese convinti che l'Italia potra' vincere le sfide della competizione se avra' la capacita' e la forza di rilanciare il sud e di farne una questione nazionale.In questo senso, la CISL da tempo rinnova la proposta di intervenire attraverso un pacchetto di interventi specifici che includono: l'introduzione di una fiscalita' di vantaggio, l'adeguamento della rete delle infrastrutture materiali ed immateriali, il ripristino delle leggi di incentivazione, il rilancio della programmazione negoziata, la semplificazione della burocrazia, il problema del credito, i temi della legalita' e della sicurezza e della moralizzazione della vita pubblica. Questi temi, continua la nota della CISL, saranno oggetto di riflessione nella Assemblea milanese e serviranno per riposizionare la stessa azione del sindacato nazionale sulla questione Mezzogiorno a conferma di un impegno forte che la CISL da piu' tempo sta portando avanti sui delicati tempi della competitivita', del riequilibrio territoriale e dello sviluppo. A questo appuntamento, conclude il Segretario Generale della CISL provinciale Giuseppe Belcastro, la CISL di Cosenza sara' presente con una qualificata rappresentanza e con un apposito documento per mettere in evidenza le croniche difficolta' della nostra terra' e i rischi nel fare impresa, nonche' per testimoniare le ragioni di una terra' in cui il livello di abbandono politico e di emarginazione ha raggiunto livelli non degni di una nazione civile, con il rischio evidente di una ripresa della conflittualita' sociale''.

Crisi industriale in Calabria, la Cisl si mobilita

12/02 Mobilitazione della CISL Calabrese in vista della grande manifestazione nazionale sulla crisi del settore industriale italiano che si svolgerà a Milano il prossimo 15 Febbraio.
Centinaia di lavoratori calabresi raggiungeranno la Città di Milano per gridare No all’ulteriore processo di desertificazione industriale e produttiva che sta investendo la Calabria e la Provincia di Cosenza in modo particolare.
Secondo Antonio Ferrari – Segretario Organizzativo dell’USR CISL Calabria, con delega all’industria – l’appuntamento di Milano rappresenta una tappa fondamentale per tutto il Sindacato Confederale, chiamato a contrastare la situazione di declino in cui versano quasi tutti i comparti produttivi del nostro Paese.
Alle migliaia di posti di lavoro persi nelle roccaforti storiche dell’industria italiana si aggiungono quelli, altrettanto numericamente elevati, già svaniti nella nostra Regione dove il già debole apparato produttivo esistente sta subendo, in modo inarrestabile, un progressivo smantellamento con la cancellazione di intere filiere produttive.
Le province più colpite, in particolare Cosenza e Reggio Calabria, stanno subendo colpi durissimi in termini di perdita di occupazione: dal tessile, al manifatturiero, all’informatica, al calzaturiero, all’energia è tutto un susseguirsi di crisi aziendali che hanno già prodotto, solo nell’ultimo anno, una contrazione calcolata in un migliaio di addetti già espulsi dal circuito produttivo.
Proprio per questo CGIL – CISL e UIL Nazionali e CONFINDUSTRIA nei mesi scorsi hanno messo al centro del protocollo d’intesa, sottoscritto per il rilancio del sistema-Italia, la questione del Mezzogiorno, non più visto come area marginale e di sottosviluppo ma, così come ogni giorno non si stanca di sottolineare il Presidente della Repubblica Ciampi, come una vera e propria risorsa da mettere a disposizione dell’intera Nazione.
In questo senso – prosegue Ferrari – la CISL Calabrese ritiene sbagliata e dannosa l’ultima Legge Finanziaria varata dal Governo, la cui logica antimeridionale va completamente capovolta. Non ammissibile che importanti misure legislative agevolative vengono addirittura cancellate: è il caso delle Legge 488 che viene di fatto snaturata della sua funzione a causa dell’abolizione del fondo perduto, così come è altrettanto grave l’aver messo da parte la programmazione negoziata, che pure aveva dato importanti risultati.
La CISL Calabrese – sostiene Ferrari – è invece fortemente convinta, in accordo con la segreteria nazionale, che se davvero si vuole valorizzare il Mezzogiorno e la Calabria, e superare limiti e carenze, bisogna ripartire dal rilancio del partenariato sociale e istituzionale mettendo in campo un mix di politiche di settore e territoriali in grado di innalzare il grado di efficienza e innovazione del sistema economico e per questo è fondamentale ripristinare tutti gli strumenti della programmazione negoziata e di concertazione territoriale.
Patti Territoriali, contratti d’area, accordi di programma, PIT, piani di risanamento dei centri urbani rappresentano l’asse strategico su cui, a parere della CISL, vanno mobilitate e canalizzate risorse umane e materiali in un quadro di programmazione organica coerente con le vocazioni dei territori.
In questo contesto la CISL ribadisce che il modello dei distretti industriali sia quello da assumere per un ordinato e corretto processo di sviluppo all’interno del quale valorizzare i singoli comprensori, a secondo delle loro specifiche peculiarità. Nel caso della provincia di Cosenza il Tirreno per la filiera del tessile, l’area di Piano Lago per il manifatturiero e per la piccola impresa, la piana di Sibari per l’agroindustria, l’area urbana cosentina per la ricerca e l’innovazione tecnologica sono sicuramente i punti di eccellenza su cui far ruotare e rilanciare l’intero sistema economico della provincia.
Ferrari – chiede infine – una forte assunzione di responsabilità anche delle istituzioni locali chiamati a recitare con maggiore impegno e protagonismo la battaglia insieme al sindacato per la difesa del già fragile tessuto industriale e produttivo.
Le Province in primo luogo – a cominciare da quella di Cosenza guidata dal Presidente Oliverio molto sensibile ai temi sociali e dello sviluppo – dovrebbero attivare “cabine di regia” non solo per un monitoraggio ed una verifica di tutte le situazioni di crisi e per l’analisi dello stato di attuazione di tutti gli strumenti legati alla Programmazione Negoziata ma anche per concertare con il sistema delle imprese e con il sindacato confederale una nuova e moderna strategia finalizzata a contenere , frenare e bloccare il pauroso deficit di programmazione industriale ed a rivendicare maggiore attenzione dello Stato e della classe dirigente locale.
Su questi temi, sul processo inarrestabile di declino industriale e produttivo nonché sulla gravissima e difficile situazione che sta attraversando la nostra Regione – conclude Ferrari -, la CISL Calabrese ha relazionato dettagliatamente, nel corso di un apposito incontro, al Segretario Generale Savino Pezzotta, il quale ha assicurato che le questioni del Mezzogiorno, e della Calabria in particolare, saranno al centro della Manifestazione Nazionale che si terrà il prossimo 15 Febbraio a Milano e dell’agenda delle priorità della CISL nazionale.

Polti sud in stato di agitazione

10/02 In una comunicato a firma delle RSU della Polti Sud, della Fiom CGIL di Cosenza e della CGIL di Cosenza si proclama lo stato di agitazione dei lavoratori dell’azienda di Piano Lago. Recita infatti la nota “Mercoledì 9 febbraio si è tenuta, presso lo stabilimento di Figline Vegliaturo, l’assemblea dei lavoratori della POLTI sud convocata dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria. All’assemblea hanno partecipato il segretario della FIOM CGIL di Cosenza Vladimiro Sacco ed il segretario della Camera del Lavoro di Cosenza Massimo Covello. La discussione ha registrato che non sono cambiate le condizioni di vita all’interno della fabbrica sebbene, dopo il forte confronto degli ultimi mesi, la proprietà avesse preso impegno, anche in sede istituzionale, di trovare soluzioni ad un tavolo negoziale. Rimangono sempre insostenibili le condizioni lavorative che sottopongono i lavoratori a ritmi di lavoro che ne minano le condizioni di salute. Ma più di questo ci sembra oramai evidente l’intenzione della proprietà di disimpegno dell’insediamento di Figline. Infatti mentre il sindacato ha posto sempre la necessità del confronto e delle verifiche opportune per meglio garantire la qualità e la sicurezza sul luogo di lavoro, alla ripresa dalla pausa estiva, l’azienda ha ritenuto migliore la scorciatoia del disimpegno produttivo nel reparto “plastica” richiedendo subito dopo la cassa integrazione. E mentre ad ottobre ci si aspettava la ripresa produttiva, per le consuete vendite di fine anno, l’azienda disimpegna la produzione di qualche decina di prodotti che rappresentavano la massa critica del fatturato annuo. Naturalmente la proprietà subito dopo dispone la richiesta di ulteriore cassa integrazione per il venir meno della attività produttiva. Contemporaneamente si incrocia un ulteriore intervento che, inconsapevolmente, diventa elemento di ritardo al confronto sindacale, l’arrivo della magistratura. L’indagine su fatti che coinvolgono direttamente lo stabilimento POLTI sud determina il sequestro di atti e tra questi il piano della sicurezza. Tale sequestro non solo ha bloccato il confronto sindacale ma ha anche impedito che avvenissero le verifiche istituzionali richieste per l’accertamento sulle condizioni di salute dei lavoratori. La FIOM CGIL di Cosenza nel confronto con l’azienda ha manifestato la evidente incongruenza nell’atteggiamento aziendale e, alla determinazione di voler proseguire nel collocare i lavoratori in cassa non solo non ha sottoscritto l’accordo, ma ha anche presentato ricorso all’INPS per contestarne la sua autorizzazione. Per altro si deve registrare che nel collocare i lavoratori in cassa i criteri di oggettività sono stati lontani dal pensiero aziendale, che ha pensato di far valere personalizzazioni nella collocazione, guardando con attenzione a quei lavoratori che lottano per i diritti in fabbrica. È stata altresì richiesta la convocazione di tutto il gruppo POLTI con le organizzazioni sindacali presso il Ministero delle Attività Produttive affinché, finalmente, l’azienda non possa sottrarsi a dichiarare quale è il suo piano industriale e le sue intenzioni per il mantenimento del sito industriale anche alla luce dei cospicui finanziamenti pubblici che la POLTI sud ha ricevuto nel corso degli anni. Anche al fine di accelerare la convocazione ministeriale la RSU e la CGIL di Cosenza hanno sollecitato l’intervento della Amministrazione Provinciale per tramite dell’Assessore Provinciale al Mercato del Lavoro, affinché intraprenda i passi istituzionali per accelerare i tempi della convocazione. Una ultima considerazione è stata fatta sulla opportunità del sequestro del piano della sicurezza da parte della magistratura. Nel rispettare in pieno il lavoro del Magistrato che deve svolgere il suo lavoro fino in fondo, ci si chiede se non sia il caso, per l’urgenza e la necessità di poter garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, di consentire alle istituzioni sanitarie di poter svolgere i propri accertamenti, consentendo quindi anche il prosieguo del confronto sindacale che necessità anche di tali accertamenti. L’Assemblea ha deciso che laddove non si ottengano riscontri positivi fin dai prossimi giorni di dare mandato alla R.S.U. e alle strutture sindacali di voler intraprendere ogni iniziativa a partire dalla immediata proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori.

Pignataro (CGIL) “Foderauto: Premiati gli sforzi del sindacato”

10/02 ''I risultati dell' incontro di ieri per la Foderauto di Belvedere dimostrano ancora una volta che con la tenacia, il sostegno dei lavoratori e delle loro lotte ed il coinvolgimento delle istituzioni locali il sindacato riesce ad invertire e correggere situazioni molto difficili e rischiose''. Lo afferma, in una dichiarazione, Fernando Pignataro, segretario generale della Cgil Calabria. ''Questa vertenza - aggiunge Pignataro - dimostra anche l' importanza della determinazione degli imprenditori nel difendere da protagonisti quanto hanno creato e le garanzie che danno in questo senso le imprese locali. Troppe aziende tessili facenti capo a grandi gruppi nazionali condizionate dalla congiuntura internazionale del settore sono state dismesse. Foderauto ha evitato quel destino grazie, soprattutto, alla risposta del sindacato e dei lavoratori che con forti mobilitazioni sono riusciti ad ottenere adeguati tavoli di trattativa che hanno scongiurato il disimpegno della committente Lear, garantendo cosi' un congruo volume di commesse''. Secondo Pignataro, ''e' necessario adesso continuare a vigilare attentamente e pretendere che tutti gli impegni assunti vengano rispettati, esigendo che il governo nazionale eserciti fino in fondo il ruolo che gli compete, in primo luogo di garante di quegli accordi. La proprieta', da parte sua, deve mantenere gli attuali livelli occupazionali, e la Regione dovra' guardare a questa fabbrica come la realta' produttiva piu' grande del settore vitale per l' economia di quel territorio. Questo risultato motiva ancora di piu' il sindacato a proseguire la sua azione, tesa a difendere con tutti i mezzi democratici le realta' produttive del tessile e del manifatturiero calabrese''.

Zumbo (CGIL) “Lo sciopero dei treni in Calabria protesta per chiedere investimenti”

10/02 ''Lo sciopero dei ferrovieri ha un grande valore perche' loro rivendicano il diritto di lavorare in tranquillita' e in sicurezza e per i cittadini che dovranno usufruire di servizi sicuri. E' uno sciopero di civilta' contro l' inadeguatezza del Governo''. E' quanto sostiene in una nota Nino Zumbo, componente della segreteria regionale della Cgil, circa lo sciopero dei ferrovieri. ''La Cgil e le altre organizzazioni sindacali - ha aggiunto - soprattutto in Calabria e' da molti anni che rivendicano una nuova politica degli investimenti per la manutenzione, per aumentare i livelli di sicurezza della circolazione dei treni e per potenziare le infrastrutture ferroviarie soprattutto sulla linea ferrata Ionica, sopratutto in attesa della realizzazione dell' Alta Capacita' ferroviaria. Le politiche del Governo centrale, di Rfi e di Trenitalia hanno invece puntato al taglio degli investimenti, alla riduzione dei servizi e in particolare alla progressiva riduzione del personale''. ''Oggi i ferrovieri - ha proseguito Zumbo - sono costretti a lavorare con carichi di lavoro e ritmi forsennati. Il Governo regionale, pure se continuamente chiamato in causa, non ha avuto la capacita' di opporsi al degrado della struttura ferroviaria Calabrese e al taglio dei servizi ed ancora e' privo di una politica dei trasporti che sviluppi il sistema ferroviario. Lo sciopero dei ferrovieri, oltre ad interessare il problema della sicurezza e della qualificazione dell' infrastruttura e dei servizi ferrovieri, e' stato dichiarato entro i termini previsti dalla legge sul diritto di sciopero ed e' pertanto legittimo''. ''E' per questo - ha concluso - che le decisioni della Commissione Nazionale di Garanzia e del Ministro Lunardi sono del tutto strumentali, inopportune ed acquisiscono un sapore meramente intimidatorio verso la liberta' del diritto di sciopero dei ferrovieri''.

Castagna (UIL) “Enel riduce la sua presenza in Calabria”

09/02 Telecom, Ferrovie e Poste, anche l'Enel tenta in Calabria di sferrare l'ennesimo colpo alla gia' fragile struttura dell' area rete e dell'area commerciale, diminuendo drasticamente gli investimenti e mettendo in forse i posti di lavoro mentre nelle altre Regioni continua ad assumere. Tutto cio' avviene nella piu' completa disattenzione del Governo Regionale''. E' quanto sostiene in una nota il segretario generale della Uil Calabria, Roberto Castagna. ''Dopo il lungo black-out in Sila - ha aggiunto - dovuto anche alle responsabilita' specifiche di altri Enti, cio' che emerge e' una scarsa qualita' del servizio dovuta ad una politica che si basa su meno investimenti, meno manutenzione, meno organici da impegnare sul territorio. Localita' come S.Giovanni in Fiore ed Acri rischiano di subire interruzioni del servizio se non si punta ad adeguare il personale e a dotarlo di attrezzature e mezzi speciali. Moltissimi comuni sono continuamente soggetti ad un servizio a singhiozzo e in diverse aree le aziende non possono contare su un servizio adeguato ed efficiente nonostante la Calabria risulta essere produttrice ed esportatrice di energia nel Nord del paese''. ''Una situazione estremamente grave - ha proseguito Castagna - che, se dovesse perdurare, potrebbe provocare danni irreparabili alla gia' fragile economia della regione. La questione energia in Calabria deve diventare una questione centrale per le forze politiche ed istituzionali. Senza un servizio efficiente e di qualita' non e' possibile immaginare lo sviluppo della regione. Come Sindacato siamo fortemente impegnati a far cambiare politica all'Azienda ma le Istituzioni non possono stare a guardare''. ''Dall'Enel - ha concluso - ci aspettiamo risposte concrete diversamente apriremo un forte contenzioso che non esclude proteste e manifestazioni di carattere popolare''.

Sbarra (CISL) “Qualì’ il futuro dell’ENEL?”

09/02 Luigi Sbarra, Segretario Generale Cisl Calabria, all' attivo dei delegati ha sostenuto che il Sindacato ed i lavoratori ''hanno il diritto di sapere quale sara' il futuro dell' Azienda Enel in Calabria, quale servizio pubblico si intende garantire e come si migliora la qualita', come mai la nostra Regione e' tagliata fuori da investimenti e programmi per il rifacimento e la manutenzione delle linee, con quali tempi si supera il forte divario tra la Calabria ed il resto del paese dal punto di vista dell' efficienza dei servizi e come si supera l' assurda contraddizione nascente dal fatto che i calabresi continuano a pagare bollette sempre piu' care in cambio del peggiore servizio elettrico del paese''. ''I due aspiranti governatori della Calabria Loiero ed Abramo farebbero bene - ha detto Sbarra - ad inserire nei loro programmi elettorali impegni precisi per rappresentare e pretendere dalla Aziende di Servizi Nazionali investimenti, programmi e maggiori risorse umane e finanziarie per accompagnare lo sviluppo della Calabria ed anche per garantire servizi piu' efficienti ai cittadini calabresi''.Sbarra ha parlato di ''politiche sciagurate delle grandi Aziende Nazionali che, nel colpevole silenzio del Governo Nazionale e della Giunta Regionale della Calabria, non perdono occasione di attivare riorganizzazioni, ristrutturazioni e privatizzazioni facendo pagare i costi al mezzogiorno ed alla Calabria con continue chiusure di strutture, impianti, presidi industriali,nuclei operativi, agenzie distruggendo in tal modo migliaia di posti di lavoro.Tutto cio' sta avvenendo in Telecom, Enel, Poste, Ferrovie dello Stato che si allontanano progressivamente dalla Calabria, riducono investimenti e risorse, tagliano la occupazione ma soprattutto mettono a rischio la prospettiva di crescita e di sviluppo del tessuto produttivo dei nostri territori non adeguatamente infrastrutturati per poter attrarre investimenti pubblici e privati''. Sbarra si e' detto ''convinto della necessita' di aprire una grande vertenza con l' Enel e con le altre Aziende di Servizi per verificare programmi, progetti, risorse ed investimenti in Calabria, per rimettere al centro delle rivendicazioni sindacali il tema del riequilibrio occupazionale considerato che negli ultimi anni migliaia di posti di lavoro sono stati tagliati nella nostra Regione.Occorre a tale scopo costruire una grande alleanza tra il sindacato, le istituzioni locali, il mondo dell' impresa, le associazioni dei consumatori per costringere Enel, Telecom, Poste a riconsiderare scelte e programmi estremamente penalizzanti verso la Calabria garantendo alla nostra Regione le stesse opportunita' di crescita e di sviluppo, di qualita' dei servizi offerti alle altre regioni del paese''.

Per i sindacati il comparto energetico in Calabria è in grave crisi

09/02 C' erano anche i vertici regionali dei sindacati confederali all' attivo regionale dei lavoratori elettrici calabresi che si sono riuniti a Lamezia alla presenza dei segretari nazionali di categoria di Fnle Cgil (Francesco Fontanella), Flaei Cisl (Arsenio Carosi) e Uilcem Uil (Giuseppe Musella) per analizzare la situazione del comparto energia in Calabria e decidere eventuali iniziative di mobilitazione. ''Quello elettrico - ha spiegato Luigi Valente, segretario regionale generale della Fnle-Cgil - e' un comparto che registra un gap infastrutturale ancora significativo, tale da frenare qualsiasi iniziativa e da rendere poco attrattivo un territorio che ha bisogno di nuove iniziative produttive. Le responsabilita' di tale situazione sono del Governo, i cui interessi in politica energetica sono soltanto quelli di fare cassa attraverso i dividendi delle aziende, e della Regione che, con un piano energetico in discussione da piu' di due anni, e' totalmente carente per quanto riguarda un' analisi vera dei problemi energetici''. Secondo Roberto Castagna, segretario generale della Uil Calabria, ''la nostra regione rischia di essere un black out complessivo e continuo perche' ci sono zone dove l'energia arriva a singhiozzo''. Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl Calabria, ha sottolineato la ''necessita' di creare una grande alleanza con il sistema delle imprese e con le istituzioni locali, mentre la Regione deve alzare la voce per esercitare un' azione forte di pressione istituzionale sul governo ed in particolare sull' Enel al fine di richiamarla alle sue responsabilita'''. Nino Zumbo, della Cgil, ha detto che ''e' importante imporre una discussione all'Enel ed alla prossima Giunta regionale al fine di realizzare quelle politiche che fino adesso non ci sono state''.

Tramonti e Ferrari (CISL) “L’accordo per la Foderauto un primo passo per il rilancio dell’azienda”

09/02 ''L' accordo sottoscritto a Roma per la Foderauto rappresenta un primo risultato positivo sulla strada del rilancio e del risanamento dell' azienda''. E' quanto sostengono, in una dichiarazione, Paolo Tramonti, segretario generale della Cisl di Cosenza, ed Antonio Ferrari, componente la segreteria regionale dello stesso sindacato. ''A questo proposito - aggiungono Tramonti e Ferrari - tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella vicenda dovranno rispettare gli impegni assunti. In particolare, per quanto riguarda la Foderauto, va sottolineato come i due anni di riorganizzazione aziendale previsti, secondo quanto contenuto nell' accordo quadro, dovranno essere capitalizzati al massimo affinche', con il concorso del Governo e della Regione, si possa effettivamente cambiare pagina, dando cosi' una prospettiva stabile all'azienda. In questo senso si dovra' procedere rapidamente alla diversificazione delle attivita' produttive prevedendo adeguati e coerenti processi formativi del personale, di per se' gia' altamente qualificati. Proprio per questo anche il previsto ricorso agli ammortizzatori sociali dovra' essere finalizzato al mantenimento di tutti i livelli occupazionali esistenti''.

La CGIL denuncia: “Calabria ultima nei servizi ai disabili”

08/02 In nessuna regione italiana e' garantita agli anziani non autosufficienti una copertura soddisfacente ai loro bisogni. Lo denuncia lo Spi-Cgil che oggi ha presentato una ricerca sui modelli regionali di welfare per la categoria. Si stima che, in Italia, fra la meta' ed i due terzi degli anziani non autosufficienti non ricevono un aiuto adeguato rispetto alle loro esigenze. L'indagine - coordinata da Emmanuele Pavolini, docente di Sociologica economica alla'Universita' Politecnica delle Marche - sottolinea che in ogni regione italiana si rileva un gap: e' massimo in Calabria, Sicilia, Campania e Sardegna; e' minimo, in Veneto, in Emilia Romagna, nelle province di Trento e Bolzano. L'Italia si contraddistingue come il paese piu' vecchio del mondo. L'incidenza degli anziani over 65 e' del 18,2% sulla popolazione generale contro il 16,8% dell'Ue. Nel 2050, l' Italia, insieme alla Spagna, superera' la soglia del 40% di anziani sulla popolazione. Per l'Istat, sono 2 milioni gli anziani con problemi di disabilita'. Il livello di copertura ai bisogni di non autosufficienza in Italia in generale e nelle singole regioni in particolare - precisa l'indagine dello Spi-Cgil che elabora dati dell'Istat (2004) e del ministero della salute (2003) - e' ancora insoddisfacente. Non vi e' regione, neanche fra quelle con il grado piu' alto di copertura, in grado di offrire effettivamente una rete di servizi ed interventi sufficientemente vasta. A fronte di una presenza di anziani non autosufficienti stimata in media nel 12,2% della popolazione, l' indagine individua il gap fra domanda e offerta in un indice che va dal 4,7 della provincia di Trento (il dato piu' basso) all'11,2 della Calabria (il dato piu' alto). Mediamente il gap a livello nazionale e' del 7,6. Confermata la tendenza classica fra il nord, meglio servito, e il centro sud, piu' in difficolta'. In alcuni contesti regionali i servizi domiciliari e residenziali non raggiungono neanche l'1% della popolazione anziana. Probabilmente, ipotizzano i ricercatori, non si sta andando verso 20 sistemi di welfare regionali per la non autosufficienza ma sicuramente il livello di aggregazione di 3-4 macrogruppi (Nord-Ovest/centro, nord-est, sud) e' gia' una realta' da alcuni anni ed il processo federalistico potrebbe accrescere tali diversificazioni. Ed ancora. Il livello di diversificazione degli interventi sui territorio e' tale che con difficolta' vi sara' un'effettiva capacita' di riequilibrio nel medio periodo. In questo quadro, per i ricercatori, l'ipotesi di introdurre un fondo nazionali ''potrebbe di per se' non essere sufficiente''. Potrebbe essere integrata da proposte di copertura piu' di tipo solidaristico basati sulla fiscalita' generale attraverso addizionali Irpef e Irpeg. Servirebbe, inoltre, considerare non tanto la copertura assicurabile tramite il fondo ma anche l'intensita' di tale copertura oltre che la questione delle forme di supporto alle famiglie e l'individualizzazione di percorsi di cura. Questa la tabella sulla copertura della non autosufficienza dei sistemi regionali.
Livello copertura pubblica socio sanitaria (tra parentesi la differenza tra domanda e offerta)
- PROV. TRENTO 7,5 (4,7)
- VENETO 7,4 (4,8)
- EMILIA-ROMAGNA 7,6 (4,6)
- PROV. BOLZANO 6,8 (5,4)
- FRIULI V.G. 7,6 (4,6)
- LOMBARDIA 5,7 (6,5)
- VALLE D'AOSTA 6,2 (6)
- TOSCANA 5,1 (7,1)
- LIGURIA 4,5 (7,7)
- ITALIA 4,6 (7,6)
- MARCHE 4,2 (8)
- PIEMONTE 5,5 (6,7)
- UMBRIA 3,1 (9,1)
- LAZIO 3,2 (9)
- BASILICATA 2,8 (9,4)
- MOLISE 2,7 (9,5)
- ABRUZZO 2,3 (9,9)
- PUGLIA 2,4 (9,8)
- SARDEGNA 2,2 (10)
- CAMPANIA 1,3 (10,9)
- SICILIA 1,5 (10,7)
- CALABRIA 1 (11,2)

Servono investimenti sugli impianti elettrici in Calabria

07/02 Attivo dei quadri sindacali calabresi del settore energia con i rappresentanti delle segreterie nazionali di categoria e i segretari generali Fernando Pignataro (Cgil), Luigi Sbarra (Cisl) e Roberto Castagna (Uil) mercoledi', a Lamezia Terme, sul tema ''il diritto dei cittadini calabresi ad un servizio elettrico di qualita''' ''Gli eventi verificatisi a fine dicembre sull' altopiano silano ed in diverse altre zone della Calabria - e' scritto in una nota di Cgil,Cisl e Uil - hanno ancora una volta messo a nudo la fragilita' del sistema elettrico della Regione. La pessima qualita' del servizio elettrico pubblico che continua ad essere fornito ai cittadini calabresi non puo' piu' essere accettata''. I vertici sindacali, secondo quanto anticipato, chiederanno adeguati investimenti per l' ammodernamento degli impianti; manutenzioni preventive e periodiche che mettano in sicurezza gli impianti da eventi climatici purtroppo ricorrenti e risorse sufficienti per la loro gestione.

La Uil chiede la pubblicazione immediata delle selezioni verticali dei dipendenti regionali

07/02 La pubblicazione immediata delle graduatorie delle selezioni verticali ripartite per singole categorie contrattuali dei dipendenti regionali, e' stata sollecitata in una nota dai componenti in quota Uil della Rsu della Regione Calabria e da Francesco Caparello della segreteria regionale Uil Fpl, nella quale si chiede, inoltre, l' immediata convocazione di una riunione della delegazione trattante per la sottoscrizione del contratto integrativo decentrato siglato nello scorso novembre. ''Cio' - e' scritto nella nota - al fine di consentire la conseguente collocazione giuridica dei dipendenti interessati nella nuova posizione contrattuale, nei tempi strettamente necessari. Uil-Fpl pone la necessita' di definire con urgenza sia le 'progressioni verticali' sia il contratto decentrato integrativo 2004. Soprattutto - e' scritto nella nota - perche' contestualmente deve essere attivato un tavolo per la definizione delle regole con le quali circa la meta' dei dipendenti regionali, in conseguenza del trasferimento delle deleghe alle Province ed agli Enti Locali, sara' trasferito alle dipendenze di questi ultimi, lasciando alla Regione una struttura burocratica snella, funzionale ed efficiente, finalizzata esclusivamente alle nuove competenze demandatele dalla legge sul decentramento amministrativo''.

Di Iacovo “Il reparto tessile cosentino fa registrare un continuo stillicidio di posti di lavoro”

04/01 Si fa sempre piu' difficile la situazione dei lavoratori del polo tessile cosentino. L'allarme e' stanto lanciato dal segretario generale della Uil di Cosenza, Benedetto Di Iacovo, in occasione dei lavori del direttivo della Uilta provinciale, svoltisi a Scalea. Nella sua introduzione Di Iacovo non ha nascosto le sue forti preoccupazioni per lo stato di crisi del settore "che fa registrare - ha detto - un continuo stillicidio di posti di lavoro". Di Iacovo ha espresso rammarico per l'ennesimo "no" della Lear al piano di rilancio della Foderauto, azienda che produce tappezzeria per l'industria automobilistica con sede a Belvedere Marittimo, stigmatizzando "l'inutilita' e la debolezza del ruolo svolto dal responsabile della "Task Force" Ganfranco Borghini, una persona - ha detto - pronta per tutte le stagioni con la testa sempre al Nord. Per quanto riguarda la Marlane di Praia a Mare Di Iacovo alle preoccupazioni di incertezza per il futuro, ha aggiunto la denuncia di "vere e proprie vessazioni verso lavoratori e delegati sindacali, sino a configurare vere e proprie azioni di comportamento antisindacale, che si sta valutando - ha sottolineato – di intraprendere come azioni legali verso l'Azienda praiese". Di "nubi ed interrogativi forti" DiIacovo ha parlato, infine, in riferimento all'Emiliana Tessiledi Cetraro. "A Cetraro - ha tuonato Di Iacovo - si stanno consumando azioni non proprio lecite di cui va dato conto ai lavoratori ed alla popolazione cetrarese. E comunque – ha concluso Di Iacovo - non consentiremo a nessuno di fare affari sui lavoratori. Per il segretario nazionale generale della Uilta, Pasquale Rossetti, "il settore sta attraversando un momento non buono e farne le spese sono proprio le aziende e l'occupazione nel Sud. La Uilta nazionale - ha aggiunto - fara' di tutto per contrastare questa tendenza e sara' al fianco dei lavoratori calabresi pronta a sostenere l'occupazione e il diritto, di questa importante realta' meridionale, a vivere un processo di sviluppo industriale. Seguiremo per questo con attenzione i processi in atto alla Marlane, puntando a sviluppare le attivita' alternative senza subire ulteriori smantellamenti di attivita' nel settore tessile. Altrettanta attenzione - ha assicurato - dedicheremo alla Foderauto per far si che la Lear non dismetta il suo impegno in calabria".

Antonio Benvenuto eletto segretario Uil tessili

04/02 Su proposta del segretario generale della Uil di Cosenza, Benedetto Di Iacovo, il direttivo provinciale ha eletto Antonio Benvenuto nuovo segretario della Uil Tessili - Abbigliamento - Calzaturieri (Uilta). Benvenuto sostituisce Vincenzo Marino oggetto di provvedimento di commissariamento da parte del segretario generale Benedetto Di Iacovo. Nel corso dei lavori e' stato eletto anche un direttivo composto da 18 delegati ed una segreteria provinciale composta da: Antonio Benvenuto - Segretario Responsabile, Gianvincenzo Petrassi - Vice Segretario, Giancarla Dulcetti, Pietro Ugolino e Mario Stabile componenti.

Sbarra: “Sindacato in salute. Aumentati di quasi il 5% gli iscritti alla CISL nel 2004.”

03/02 Nel 2004 la Cisl Calabrese ha registrato 7.500 iscritti in piu' rispetto all' anno precedente, segnando un aumento in percentuale del 4,7% che porta il totale degli aderenti a quota 170 mila. A sostenerlo e' Luigi Sbarra, segretario generale Cisl Calabria che, in una dichiarazione esprime ''grande soddisfazione per l' andamento delle politiche associative nel 2004''. ''Il percorso di crescita degli aderenti prosegue - afferma Sbarra - mentre si realizza un altro importante risultato sul versante delle politiche di proselitismo che vedono aumentare gli iscritti fra i lavoratori attivi ma anche tra i pensionati.Piu' di 150 mila sono invece i lavoratori, cittadini, pensionati che nel 2004 si sono rivolti alle strutture di servizio della Cisl per farsi assistere e tutelare rispetto alle problematiche che riguardano l'assistenza previdenziale (Inas) fiscale (Caaf Cisl) consumatori (Adiconsum) inquilini (Sicet) immigrati (Anolf) tempo libero (Etsi)''. ''E' necessario - sostiene il segretario della Cisl calabrese - proseguire con maggiore intensita' e determinazione nel difficile compito di rappresentanza degli interessi dei lavoratori, pensionati e dei disoccupati calabresi ed a lavorare con maggiore impegno e responsabilita' per conseguire risultati sempre piu' significativi. Viene premiata dai risultati di adesione e consenso alla nostra organizzazione l' impostazione politica e sociale della Cisl calabrese sempre impegnata a sostenere attraverso la concertazione, la contrattazione e la partecipazione una prospettiva vera ed autentica di sviluppo, di crescita economica e sociale, di difesa ed incremento del lavoro e della occupazione nella nostra regione''. A parere di Sbarra emerge ''una Cisl in salute che, forte del valore dell' autonomia dalla politica, dai governi e dalle controparti private, intende affermare attraverso il protagonismo sociale l' esigenza di offrire orientamenti, ricostruire speranze, guardare al futuro come orizzonte possibile di crescita e di sviluppo''. Secondo le cifre fornite dal segretario generale, la Cisl calabrese e' cresciuta fra i lavoratori attivi di 3.500 adesioni e tra i pensionati con piu' 4.000 soci. In crescita, i settori Servizi, Pubblica Amministrazione, Agro-Alimentare. Tra gli attivi avanzano ed aumentano la loro rappresentanza anche le Federazioni del Pubblico Impiego, Edili, Commercio, Scuola, Bancari, Trasporti, Postali, Telefonici, Atipici. A livello territoriale, poi, si registrano incrementi in tutte le province.

Il 24 riunione dei delegati Cgil Cisl e Uil sui forestali

02/02 Una riunione di tutti i delegati sindacali dei forestali della Calabria nel corso della quale saranno decise una serie di iniziative in favore del settore della forestazione. E' quanto emerso dalla riunione dell'esecutivo regionale unitario di FLai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil. I segretari regionali delle tre categorie sindacali, Michele Presta, Giuseppe Gualtieri e Nino Merlino, hanno fissato al 24 febbraio la data della riunione dei delegati ed hanno approvato un documento nel quale si evidenzia che ''la discussione che si e' sviluppata subito dopo la chiusura della vertenza, a tutti i livelli, e su gran parte dei mezzi di comunicazione di massa, comprese alcune trasmissioni televisive, (vedi Ballaro'), hanno letteralmente deformato la realta', descrivendo una intera categoria in termini dispregiativi e denigratori''. L'esecutivo unitario delle tre categorie sindacali di Cgil, Cisl e Uil ''respinge - prosegue il documento - il tentativo in atto in Calabria ed a livello Nazionale di far finta che in queste settimane non sia successo niente e che tutto possa continuare come se nulla fosse, continuando cioe' con la vecchia logica senza una progettazione seria per le opere da realizzare, senza un piano strategico e di lungo respiro, che per davvero segni una svolta, eliminando forme di assistenzialismo e di sfacciato clientelismo''. ''Sui corsi di formazione di 1.200 persone - evidenziano i sindacati - e per l'accordo firmato a suo tempo da Cgil Cisl e Uil e le rispettive categorie, si sta polemizzando e discutendo, a volte anche in modo strumentale, di una cosa inesistente. E' arrivato il momento di riflettere attentamente sull'esperienza finora realizzata da parte dell'Afor sull'uso delle risorse (gravi sono le dichiarazioni del Presidente Macri' a proposito di Reggio Calabria, che si faccia piena luce e subito) e dei lavoratori e se non bisogna ripensare a qualcosa di nuovo e di diverso per la gestione del settore della forestazione. Riteniamo indispensabile che si discuta immediatamente sulle schede progettuali per le opere da realizzare nel 2005 e che si utilizzino i lavoratori in modo serio e produttivo ridefinendo l'organizzazione del lavoro. Sul pagamento dei salari maturati va' rispettato l'accodo gia' sottoscritto e che prevede il saldo entro il 27 di ogni mese''. ''E' assolutamente urgente e necessario - concludono i sindacati - che in prossimita' delle elezioni regionali si tengano degli incontri specifici con i candidati presidenti per riproporre tutte le questioni che riguardano gli 11.000 forestali e le loro famiglie, per l'impatto che una cosa di queste dimensioni ha sullo sviluppo e l'economia della Calabria''.

I Sindacati consegneranno un dossier sulle inadempienze del blocco della A3 a Ciampi

01/02 Da quattro anni non arrivano fondi per il completamento dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. La denuncia e' delle organizzazioni sindacali dei lavoratori edili Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil che stanno preparando un apposito dossier sull'arteria rimasta bloccata in questi giorni dall'ondata di maltempo, da consegnare al Capo dello Stato nel corso della sua visita a Salerno. In particolare, le organizzazioni sindacali sottolineano che dal 1997 al 2001 sono stati assegnati 2359,23 milioni di euro tra fondi Cipe e quota comunitaria; di questi 1409 milioni sono stati utilizzati, 445 sono destinati al maxilotto e 500 milioni restano inutilizzati. Inoltre, secondo gli esponenti sindacali, a queste somme vanno aggiunti mille milioni di euro che erano gia' stati chiesti come quota di sostegno comunitaria e di cui al momento non si sa nulla. "Si dovrebbe fare chiarezza sul destino della Salerno-Reggio Calabria - afferma Luigi Ciancio, segretario provinciale della Feneal-Uil -. Mancano certezze sia sui fondi che sulle procedure. Anche l'esperimento tentato con il contraente generale e', infatti, fallito. Infatti, dopo un anno e mezzo dall'avvio dei lavori del maxilotto Athena Lucana-Sicignano degli Alburni, siamo a meno del 10% dei lavori eseguiti". A suo dire, poi, il protocollo contro le infiltrazioni mafiose "non e' mai stato attuato". "Sul tanto decantato maxilotto - aggiunge - ci sono 4 o 5 cantieri aperti ed una cinquantina di microcantieri dove non esiste un minimo di controllo e vivibilita' con orari di lavoro e norme contrattuali al di fuori di ogni regola". "Chiediamo a Ciampi - affermano i segretari delle tre organizzazioni Luigi Ciancio, Gerardo Ceres e Michele di Vece - di intervenire presso il Governo affinche' la Salerno-Reggio Calabria diventi un'emergenza nazionale, anche per evitare quanto accaduto in questi giorni".

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Video intervista a Pagliuso, accompagnato dal Presidente Domma, dopo la donazione delle quote. Presidente è lecito sperare? Il filmato

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