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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Notizie dalla Regione
Il Presidente Bova incontra i Carabinieri: “Una certezza dello Stato” 01/06 ''L' Arma e' l' emblema del lealismo verso le Istituzioni.
E' una delle certezze del nostro Stato: un punto di riferimento per
i cittadini e per tutto l' ordinamento italiano''. Il presidente del
Consiglio regionale, Giuseppe Bova, ha espresso in questi termini
la gratitudine della comunita' calabrese nei confronti dei Carabinieri,
nel corso dell' incontro avuto stamani a palazzo Campanella con il
colonnello Antonio Fiano, comandante provinciale dell' Arma a Reggio
Calabria. L' appuntamento istituzionale e' servito per una prima presa
di contatto tra i vertici dell' Assise regionale e quelli dell' Arma
territoriale. ''Il cordiale colloquio, e' scritto in un comunicato
- non soltanto ha riguardato l' ordine pubblico, per assicurare il
quale e' grande lo sforzo prodotto ogni giorno dai Carabinieri, ma
ha anche toccato la storia e la storiografia, con un vasto ed affascinante
excursus che il Presidente del Consiglio regionale ed il col. Fiano
hanno compiuto risalendo fino alle radici dello Stato italiano e alla
nascita della Benemerita''. ''I Carabinieri - ha evidenziato Bova
- rappresentano un robusto baluardo a tutela del principio di legalita',
che fonda e permea di se' la nostra Repubblica: i calabresi entrano
in contatto con questi tutori dell' ordine pubblico ogni giorno''.
Secondo il Presidente dell' Assemblea, ''da un lato i grandi risultati
ottenuti anche in campo internazionale da strutture d' elite, come
il Reparto operativo speciale, infondono fiducia nei cittadini; dall'
altro progetti ben riusciti, quali il servizio Porta a porta e il
Carabiniere di quartiere, rendono visibili e prossime alla gente queste
figure di fondamentale importanza per la nostra realta' sociale''.
Loiero sui fondi UE: il veto italiano eviterebbe la perdita di 6 miliardi di euro Disappunto di Pietro Mancini per la nomina del Portavoce del Presidente Loiero 01/06 “A dirigere il suo mega- ufficio stampa ( 15 persone,
credo che non ne disponga neppure George W. Bush alla Casa Bianca
! ), il presidente della Calabria, Agazio Loiero, ha chiamato un giornalista,
ex corrispondente de " La Repubblica ", che purtroppo ricordo
molto bene”. E’ quanto afferma in una nota l’ex
Sindaco di Cosenza Pietro Mancini. “Costui - prosegue Mancini
- fu, infatti, il solerte " megafono ", sulle pagine di
un quotidiano locale, che allora dirigeva, del procuratore di Reggio
Calabria, Boemi, all' epoca dell' allucinante e vergognosa montatura
giudiziaria, organizzata contro Giacomo Mancini. Una vicenda, che
venne archiviata, nel novembre del 1999, da un onesto e scrupoloso
giudice di Catanzaro, Vincenzo Calderazzo, da poco tempo scomparso,
ma che provocò terribili sofferenze al leader socialista e
ai suoi familiari. Loiero, che si è sempre dichiarato un grande
estimatore dell' ex segretario del PSI e che in campagna elettorale
ha chiesto e ottenuto il sostegno e i voti dei socialisti calabresi,
anche quelli del PSE, il partito fondato da Mancini, avrebbe, forse,
potuto almeno riflettere, prima di imbarcare in Regione, con un lauto
stipendio, l' amico del persecutore del sindaco di Cosenza”.
“Anche questa vicenda - conclude la nota - conferma che, in
politica, come nella vita, la riconoscenza, al pari del doveroso rispetto
delle persone scomparse, soprattutto di quelle che, come Giacomo Mancini,
hanno onorato la Calabria e la Politica, è merce tremendamente
rara” Corbelli: “In Calabria servono esperti per lo sviluppo” 01/06 ''La Calabria piu' che di portavoce e di mega uffici stampa
ha bisogno di amministratori, di esperti delle politiche comunitarie
che lavorino, in Calabria e a Bruxelles, per utilizzare e non far
perdere i fondi europei, tutte le opportunita' e creare cosi' le condizioni
di sviluppo, reale e concreto''. E' quanto sostiene in una nota il
leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. ''Per la Calabria
- ha aggiunto - temo invece che si prepari un futuro inquietante,
un Regime con un monocolore politico-mediatico di Loiero che domina
incontrastato senza alcuna opposizione''. Sarra (An) “Lo spoil system è frutto di scarsa conoscenza normativa” 01/06 ''Al di la' delle valutazioni di etica politica la vicenda dello spoil system mette a nudo una serie di aberrazioni sul piano del diritto che tradiscono alternativamente, o in maniera concorrente, scarsa conoscenza del sistema normativo e bassissima considerazione per lo stesso''. Lo afferma Alberto Sarra, consigliere regionale di An, secondo cui la legge sullo spoil system ''e' frutto di arroganza politica e scarsa conoscenza normativa''. ''Giova ricordare - sostiene Sarra - che gran parte degli incarichi di vertice regionali sono stati conferiti tramite contratti di diritto privato. A chi abbia un minimo di conoscenza specifica non sfugge che la decadenza di tali contratti e' un' ipotesi tipizzata dalla legge solo nei casi di incompatibilita' pregressa o sopravvenuta. La competenza residuale, per quanto non previsto nei singoli contratti, e' demandata al codice civile, i cui dettami, non possono certo essere modificati o, peggio, mortificati da una legge regionale''. A parere di Sarra ''i profili di incostituzionalita' palese della normativa regionale approvata sono molteplici e, in conseguenza di tutto cio', il caos e la paralisi amministrativa sono dietro l' angolo, con naturale e successivo aggravio di spese che ricadra' sulle casse della Regione. Una paralisi che, tra l' altro, portera' alla gravissima conseguenza della perdita di ingenti risorse comunitarie''. ''Quando alla frenesia politica di fare piazza pulita indiscriminata del passato - sostiene ancora il consigliere di An - si aggiunge una inadeguata conoscenza del panorama normativo nel quale tutti siamo obbligati a muoverci vengono fuori, come in questo caso, dei mostri amministrativi. Tra qualche mese, quando i danni per la collettivita' saranno evidenti e, soprattutto, irrimediabili, i fatti ci daranno, amaramente ragione. Ma sara' un giorno triste. Per tutti''. Caruso (AN) propone al Presidente Loiero un patto di legislatura 01/06 ''L' on. Loiero deve dire se intende governare condividendo con l' opposizione, non solo quella consiliare, alcuni momenti o se intende procedere a colpi di machete: conoscendolo, so che se passasse questa seconda opzione sarebbe da addebitare alle pressioni di alcuni cespugli che pensano, forse, di essere immortali: ma la politica gira...''. A sostenerlo, in una nota, e' Roberto Caruso, deputato di Alleanza Nazionale che propone tra maggioranza e opposizione la stipula di un ''patto di legislatura''. ''La dimostrazione - prosegue Caruso - l' avremo quando saranno scelte altre individualita' e potremo verificare realmente se saranno espressione di un pluralismo culturale''. Nel comunicato il deputato di An, che afferma di ''stimare personalmente Loiero'', mette in guardia il presidente dall' ''integralismo di partiti piccoli e di uomini partito, che vivono sotto l' effetto continuo della revanche e che non sono espressione di una cultura politica istituzionale''. Per Caruso la proposta al presidente Loiero e' quella di ''una sorta di patto di legislatura che serva anche a ridisegnare funzioni e compiti politici ed a recuperare le risorse intellettuali della regione: gli errori di Chiaravalloti possono essere non solo emulati, ma addirittura superati se si concede spazio a chi non ha cultura di Governo e non coltiva rapporti fecondi con l' opposizione, alla luce del sole e nel rispetto delle reciproche funzioni''.
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del 28/01/2004
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