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Notizie di Politica
dal 18/12/04 al 2/1/05

 

Meduri (DL) “Quello di Maroni è un meschino ricatto”

02/01 ''Il ministro Maroni non si e' ancora ripreso dai postumi del Capodanno. Il meschino ricatto che intende mettere in atto sulla riforma degli ammortizzatori sociali, ponendola in alternativa alle risorse destinate al prosieguo dell'attivita' dei lavoratori forestali, e' cosa molto grave che pone la necessita' di un chiarimento in Parlamento''. E' quanto sostiene in una nota il parlamentare della Margherita Luigi Meduri, sulla vicenda dei lavoratori forestali. ''E' evidente - aggiunge - che sta cercando un alibi, di fronte all'assenza di risorse, per finanziare una riforma degna di questo nome. Del resto, il disegno di legge e' fermo da tre anni. Dove sono i Gasparri e gli Alemanno che avevano data per chiusa la partita? Di fronte all'ennesimo attacco - continua Meduri - e all' ennesima strumentalizzazione contro i lavoratori forestali, chiediamo alla giunta regionale di difendere la dignita' di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, cosa che doveva essere fatta all'indomani delle vergognose dichiarazioni del premier, e porre la questione in termini istituzionali perche' ne va della dignita' della intera comunita' calabrese, altrimenti tragga le conclusioni in merito alla propria inadeguatezza''. ''Maroni - conclude Meduri - doveva essere il ministro del dialogo sociale, invece nei fatti si dimostra solo il ministro del livore e della contrapposizione. Prima sull'articolo 18, ora sui forestali e sulla previdenza complementare''.

Ponzio (FI) “Oliverio attivi iniziative per valorizzare la Sila”

02/01 ''Il presidente Oliverio attivi iniziative di valorizzazione della Sila per quanto previsto dal nuovo Statuto della Fondazione Mediterranea''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianfranco Ponzio, circa le iniziative per la valorizzazione della Sila. ''E' in fase di partenza - ha aggiunto - il progetto di valorizzazione delle montagne patrocinato dalla Regione Calabria, con la partecipazione di tutte le regioni del Mediterraneo. Il progetto fortemente voluto dal direttore generale del dipartimento forestazione, Rosario Calvano, prevede un'azione di grande esaltazione delle montagne e, chiaramente, della Sila, che e' la vetta piu' alta di tutto il Mediterraneo. La fondazione potrebbe stanziare una somma annuale consistente, pari a 200 mila euro, per pubblicizzare le bellezze della Sila sulle televisioni nazionali o sui giornali di settore internazionale''. ''Si tratterebbe - ha concluso Ponzio - di una prima inversione di tendenza verso la Sila e di una buona partenza per una Fondazione che ci ha visto perplessi e ci vede ancora oggi osservatori attenti, circa il perseguimento delle finalita'
istituzionali''.

Dovrebbe essere Abramo il candidato alla Regione per la CDL

02/01 Berlusconi approfittera' degli ultimi scorci delle festivita' natalizie per studiare le prossime mosse della campagna elettorale. Va completato, infatti, il puzzle dei candidati alla presidenza delle Regioni in scadenza. Da sciogliere ci sono sempre i nodi di Calabria e Abruzzo. Per la prima casella dovrebbe essere ormai certo il nome di Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro. Mentre nel secondo caso, la partita e' tutta da giocare. In pole-position, c'e' sempre Giovanni Pace, presidente uscente della Regione abruzzese, anche se le voci sulla possibile candidatura del numero uno della Croce rossa, Maurizio Scelli, continuano a rincorrersi, nonostante le smentite del diretto interessato.

Pirilli (AN) spinge per la candidatura Fuda alla Regione

02/01 ''Per la presidenza della Regione la proposta reggina (Fuda ndr) e' quella che ci appare piu' probabile''. Lo ha detto l'europarlamentare e leader dell'associazione 'Zona Franca', Umberto Pirilli, nel corso di una assemblea svoltasi questa sera a Lamezia Terme ed alla quale hanno partecipato oltre trecento persone. All'iniziativa erano presenti anche il consigliere regionale Egidio Chiarella, ed i senatori di An Francesco Bevilacqua e Renato Meduri.''La proposta di Fuda - ha detto Chiarella - non deve essere vista come contrapposizione ad Abramo e Gentile ma per vincere le elezioni. Questo perche' la provincia di Reggio Calabria, sia per numero di votanti che per voti espressi, ci puo' far vincere le elezioni''. ''Non e' escluso - ha concluso Pirilli - che, come ha proposto Meduri, in occasione delle regionali possa esserci una lista di 'Zona Franca'''.

Gentile (FI) “Assurda l’idea delle gabbie salariali lanciata da Loiero”

02/01 ''Se il buongiorno si vede dal mattino, l'idea delle gabbie salariali lanciata dal candidato a Presidente del centrosinistra non solo e' assurda, ma rischia di essere il biglietto da visita di una regione retrograda''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, segretario della Commissione Finanze del Senato. ''Le gabbie salariali - ha aggiunto - sono il modello arcaico per eccellenza e rappresentano una misura che in tutti i paesi socialisti reali, dalla Cina al Vietnam, e' stata soppressa. Si tratta in pratica del motto: 'guadagnare poco, guadagnare tutti' e, in sostanza, significherebbe che ad un lavoratore cui spetterebbe uno stipendio mensile di 800 euro, ne sarebbero dati 400. In un momento di crisi derivante anche dalle speculazioni successive all'introduzione dell'euro la proposta Loiero e' cosi' arretrata da configurare una Regione di almeno 50 anni orsono. Proposte demagogiche ed inattuabili, intrise di statalismo ci farebbero realmente piombare nel quarto mondo''. ''Al modello Loiero - ha concluso - noi contrapponiamo il salario d'ingresso formativo e la flessibilita', strumenti in grado di ridurre ulteriormente la disoccupazione che nel 2000 era del 34% ed oggi e' del 24%. La Calabria che e' in testa alle classifiche per nascita di imprese e' molto piu' avanzata dell'idea caritatevole di Loiero che riabbraccia la teoria del plusvalore marxista: si lavora di piu' e si guadagna di meno. E' questo il nuovo che avanza?''.

Trematerra (Udc) “L’accordo di Industrie Riunite nuova opportunità di investimento per il Meridione”

02/01 ''L'accordo fra Thurm und Taxis ed Industrie Riunite, che prevede l'ingresso della filiale italiana della famosa banca tedesca nella spa di Paolo Scarfoglio Ferrara, e' un fatto importante: per noi potrebbe significare nuove opportunita' di investimento nel meridione''. E' quanto sostiene in una nota il senatore e segretario regionale dell'Udc, Gino Trematerra, componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama. ''Nel mio ruolo istituzionale di membro della commissione Lavoro ed in quello politico di responsabile dell'Udc calabrese e pugliese - ha aggiunto - mi attivero' per creare sinergie, anche attraverso Sviluppo Italia, che rendano possibili gli investimenti operativi nelle aree depresse del meridione. La creazione di una nuova struttura integrata - ha concluso - ci lascia ben sperare ed e' necessario che le regioni siano parte attiva di un processo di mediazione in grado di attrarre questo nuovo soggetto che promette bene, soprattutto per la serieta' dei due soci''.

Il coordinatore della CDL, Barile, destina il 20% della sua indennità ai terremotati

01/01 Il coordinatore della Cdl al Consiglio provinciale di Cosenza, Mimmo Barile, ha reso noto di aver aderito alla proposta del consigliere Gianfranco Ponzio, dando mandato all'ufficio ragioneria dell'amministrazione di trattenere il 20% dell'indennita' mensile, da destinare alle popolazioni asiatiche ed alle famiglie dei nostri connazionali deceduti a seguito del maremoto. "Rivolgo a tutti i colleghi consiglieri, al presidente Principe ed agli assessori - dice Barile - l'invito a fare altrettanto: possiamo anche presentare congiuntamente un odg in Consiglio. All'on. Oliverio, presidente della Giunta, che percepisce l'indennita' di parlamentare, l'invito ad agire nello stesso modo: se facciamo cosi', spegniamo le polemiche e diamo il senso signorile di effettuare beneficenza con i nostri soldi. Sono certo che Oliverio, Principe, gli assessori provinciali- conclude Barile - domani stesso si rivolgeranno all'ufficio ragioneria per fare la stessa cosa fatta da me, relativamente all'indennita' del mese di dicembre". Dopo l’iniziativa di Barile anche il Consigliere provinciale Corbelli ha proposto l’iniziativa chiedendo di estenderla in tutta Italia a Ministri e Sindaci. ''Si tratta - afferma Corbelli - di assicurare un piccolo sostegno rispondendo, cosi', alle richieste di aiuto che giungono pressanti dai paesi asiatici cosi' duramente colpiti dal maremoto''.

Aggredito il Premier Berlusconi. Solidarietà di Tassone e Chiaravalloti

01/01 Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato ferito con un cavalletto a Roma da un turista in Piazza Navona. Il feritore, un giovane muratore della provincia di Mantova, arreatto in un primo momento, è stato rilasciato in serata. Immediate le reazioni di solidarietà del sottosegretario Tassone e del Presidente della Regione Chiaravalloti:
Chiaravalloti: “Frutto di un clima di offese” - "Quando il clima di offesa, di falsita' e di ingiusti attacchi va talmente fuori proporzione, come nel caso dei tanti tentativi di screditare l'azione del presidente del Consiglio, non ci si puo' meravigliare se una mente malata si senta indotta a compiere un gesto insano". "Al presidente Berlusconi manifestiamo gli auguri piu' sinceri di pronta guarigione - fa sapere Chiaravalloti in una nota del portavoce - riconoscendo invece alla sua azione i giusti e dovuti meriti da una regione che in passato raccoglieva dai governi di centrosinistra solo promesse, poi mai mantenute, e che oggi sta raccogliendo i frutti delle intese intercorse con l'attuale Governo e dei programmi che la Calabria ha proposto e sta dimostrando di rispettare".
Tassone: “Conseguenza dell’odio sociale” - ''In tante occasioni, purtroppo, abbiamo modo di constatare che talune dichiarazioni politiche generano, anche inconsapevolmente, sentimenti che per taluni cittadini inneggiano all' odio sociale. In questo c' e' certamente responsabilita'''. Ha detto Mario Tassone, vicesegretario nazionale dell' Udc, facendo riferimento all' aggressione subita dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. ''Conoscendo la particolare umana sensibilita' del Presidente Berlusconi - aggiunge Tassone - penso che sia questa la vera amarezza che ha provato e prova in queste ore per il folle gesto. Tuttavia e' da apprezzare l' unanime condanna da parte di tutte le forze politiche. Al presidente Berlusconi va la mia piu' sincera solidarietà per il folle gesto di cui e' rimasto vittima la vigilia di Capodanno. Si tratta di un gesto esecrabile e da condannare fortemente poiche' il confronto e la dialettica politica non possono mai sfociare in violenza''.

Il discorso del Presidente Ciampi. Chiaravalloti: “Un giusto riconoscimento al Mezzogiorno”.

01/01 ''Il Mezzogiorno trova nelle parole del presidente Ciampi il giusto riconoscimento per l' impegno profuso in questi anni nel fare emergere le straordinarie potenzialita' di risorse umane e naturali sulle quali puo' contare il Paese''. Ad affermarlo e' il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, circa il discorso di fine anno del Capo dello Stato Per Chiaravalloti il ''Capo dello Stato ha opportunamente richiamato l' attenzione sulle nuove generazioni che crescono al sud, per le quali si riconosce la preparazione e l' ansia di dare prova delle proprie capacita'''. ''La Calabria si identifica perfettamente - sottolinea Chiaravalloti in una nota diffusa dal portavoce - nelle parole del presidente Ciampi oltre che per il richiamo alla solidarieta' tra i popoli e al senso alto della Patria, anche per il ruolo di cerniera che le viene riconosciuto tra il sud del mondo e l' oriente con il resto d' Europa''. ''E' in questo spirito - conclude Chiaravalloti - che attendiamo di accogliere presto in Calabria il Presidente della Repubblica per una visita gradita quanto attesa, in una regione dove l' orgoglio, la volonta' insieme ai buoni rapporti con il Governo e con il resto del Paese fanno da motore e spingono verso la 'ripresa'''.
Questo il discorso integrale del Presidente della Repubblica Ciampi:

Care Italiane, cari Italiani,
in ogni parte del mondo l'attesa serena del nuovo anno è stata funestata dall'immane disastro naturale nell'area dell'Oceano Indiano. Piangiamo i nostri morti, piangiamo migliaia e migliaia di morti di tante nazioni, lontane nello spazio, vicine nel lutto.
Di giorno in giorno, di ora in ora, il bilancio delle vittime e dei dispersi aumenta oltre ogni previsione. Tante famiglie italiane, e tanti cittadini di quelle terre, che vivono fra di noi, attendono in angoscia notizie.
Si impone una riflessione sul significato che ha, per tutti gli uomini, una tragedia senza precedenti nella nostra memoria, che stiamo tutti vivendo in modo diretto, attraverso le immagini della televisione. Mai come ora sentiamo che il mondo è uno, che le distanze che un tempo ci rendevano quasi indifferenti ad eventi tragici che si verificassero in un altro continente sono come cancellate; e che un disastro che ha colpito popolazioni lontane ha colpito tutti gli uomini.
Oggi siamo tutti impegnati in operazioni di soccorso. Si stanziano fondi, si inviano aiuti. Un mondo unito, forse per la prima volta nella storia, deve saper affrontare l'opera di assistenza, che dovrà protrarsi nel tempo, ai fini della ricostruzione dei territori colpiti dall'immane disastro.
Al di là dell'intervento in Asia, proponiamoci anche un impegno di lungo respiro, per affrontare i problemi della prevenzione, degli squilibri ambientali, delle regole che il mondo si deve dare per la difesa dell'ambiente.

Vorrei, come fossimo in famiglia - e per me l'Italia è una grande famiglia - parlarvi ora di altre vicende successe quest'anno. Anche questi eventi debbono essere visti nell'ottica di un cammino verso un mondo migliore.
L'evento dominante del 2004 è stato, per noi Italiani ed Europei, la firma a Roma del Trattato Costituzionale dell'Unione Europea, che oggi abbraccia 25 Paesi. E' un segnale di speranza, di pace, che l'Europa, già focolaio di guerre mondiali, ha lanciato dal Campidoglio a un mondo travagliato.
La generazione a cui io appartengo, che combatté e soffrì l'ultima e più grande strage della storia moderna, ha realizzato un sogno. Abbiamo portato in tutta Europa pace e democrazia. Noi ne siamo fieri, quando vediamo i nostri giovani vivere con tanta naturalezza la libertà e l'amicizia fra tutti gli europei. Ma l'opera va continuata: sta a voi giovani portarla a compimento.
L'Europa, l'Italia, guardino anche, con animo generoso, alla condizione di popoli assai meno fortunati dei nostri. Il nostro benessere ci impone la solidarietà. Non può esserci indifferenza per la sorte di altre nazioni che soffrono. Al di là delle immagini della catastrofe asiatica, se ne affacciano alla nostra mente altre, che pure vediamo ogni giorno, che ci documentano la sofferenza di popolazioni che ancora vivono, in Asia come in Africa, in disperata povertà, fra malattie - penso all'AIDS - che fanno strage di bambini e di adulti. Non è su questo terreno che può crescere vigoroso l'albero della pace mondiale.
E di fronte ai drammi dell'emigrazione, ricordiamo che tanti dei nostri padri furono emigranti. Rivolgiamoci con amicizia agli stranieri che vivono tra noi, osservando le nostre leggi.

Certo, anche in casa nostra c'è ancora tanto da fare: ingiustizie da correggere, giovani in cerca di lavoro. In Europa, in Italia, l'economia sta vivendo una fase di crescita stentata. E' diffusa una preoccupazione che frena sia l'aumento dei consumi delle famiglie, sia le nuove iniziative imprenditoriali. Quando il ritmo della crescita rallenta, Governo e Parlamento decidono come intervenire per ridargli vigore.
In un'economia quale quella italiana, ampiamente aperta all'estero, è fondamentale che l'impulso impresso giunga a provocare il rafforzamento dell'apparato produttivo, sì da accrescerne la produttività, renderlo più competitivo sul mercato interno e internazionale, fargli meglio affrontare la sfida della globalizzazione.
Affrontiamo questa sfida con fiducia. Ricordiamo quanti timori provammo, una generazione fa, quando entrammo nel Mercato Comune. Ma l'opportunità di un mercato più ampio, contro concorrenti più forti, ci stimolò a realizzare quello che fu chiamato il "miracolo italiano".

L'Italia di oggi è una delle maggiori potenze economiche del mondo; una nazione forte dell'originalità, da tutti riconosciuta, del "made in Italy"; una nazione all'avanguardia in molti campi, dalla medicina alla fisica, dall'astronomia all'aerospaziale; una nazione le cui imprese, anche piccole e medie, organizzate in distretti, sono spesso leader mondiali nella produzione di beni di consumo e di macchinari tecnologicamente avanzati.
Siamo tanto più forti quanto più sappiamo fare sistema, presentandoci al mondo con la nostra identità complessa di Paese ricco di cultura e di tradizioni, come di spirito d'innovazione e d'iniziativa.
Una politica di aperto, leale confronto tra istituzioni, imprenditori, lavoratori, che rilanci una capacità d'intesa che non mancò neppure in anni di grandi scontri ideologici, ci aiuterà a realizzare quello scatto di orgoglio, quel risveglio della fiducia di cui l'Italia ha bisogno.
Non ho dubbi che supereremo anche questa prova. Nel mio lungo viaggio nella provincia italiana, da Nord a Sud, trovo ovunque segni di promettente vitalità. Avverto anche la forza di affrontare con maggiore impegno problemi antichi, non ancora del tutto risolti. Primo fra tutti la questione del Mezzogiorno. Noi dobbiamo guardare al Mezzogiorno come alla nostra grande riserva di risorse umane e naturali, capace di dare una marcia in più al progresso della Nazione. E il Mezzogiorno può oggi contare su nuove generazioni ben preparate, ansiose di dar prova delle loro capacità. E può cogliere i vantaggi che gli derivano dall'essere la frontiera avanzata dell'Italia e dell'Europa verso il Sud del mondo e verso l'Oriente.

Dalle nostre coste meridionali, affacciate sul Mediterraneo, lo sguardo volge ai Paesi della riva Sud, con alle spalle l'Africa, in attesa, fra disperazione e speranza, del proprio riscatto; al Medio Oriente, i cui conflitti alimentano folli ideologie terroristiche.
Questa minaccia, rivolta al mondo intero, rischia di condurre all'impiego di quelle armi di distruzione di massa che l'uomo contemporaneo ha inventato, e che non è riuscito ad eliminare. E' una minaccia di catastrofi che possono superare anche i peggiori disastri naturali, come quello che stiamo vivendo.
Noi non dimentichiamo che con quelle terre, con quelle nazioni antiche, abbiamo avuto nei secoli un fertile interscambio di idee. Le nostre culture sono state anche protagoniste di storici scontri; ma, per lunghi periodi, hanno costruito insieme l'edificio della civiltà. Hanno radici comuni nelle grandi religioni monoteistiche, tra cui oggi sta emergendo un nuovo dialogo. Noi diciamo no ai conflitti fra civiltà. No alla sfida del terrorismo, che nulla può giustificare: nel nome di Dio non si uccide.

Il terrorismo va combattuto con l'azione concorde della comunità internazionale, e operando per migliorare le condizioni di vita dei popoli diseredati.

L'Italia è oggi impegnata per la pace su molti fronti. Ovunque siano presenti, nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq, i nostri militari, da tutti rispettati per competenza e per umanità, operano per il mantenimento della pace.
Anche per questo i nostri uomini in uniforme godono oggi più che mai dell'affetto e del rispetto di tutto il popolo italiano, che ha pianto unito i suoi caduti.
Altrettanto grandi sono la gratitudine e la fiducia di tutti nelle forze dell'ordine, che debbono poter contare sulla collaborazione dei cittadini nella loro quotidiana lotta contro la criminalità.

Oggi ci sentiamo Europei, ma anche orgogliosamente Italiani. Da tempo non era così forte l'attaccamento dei cittadini, in ogni parte d'Italia, ai simboli della nostra Nazione: il Tricolore, l'Inno risorgimentale di Mameli, la Costituzione.
Ovunque, dalle Alpi alla Sicilia, sento presente e crescente un forte patriottismo. Ad esso ho dato espressione, e ho trovato immediata, spontanea rispondenza.
Ha scritto Giuseppe Mazzini - di Lui ricorre nel 2005 il bicentenario -: "la Patria è, prima di ogni altra cosa, la coscienza della Patria". La consapevolezza di questo comune sentire deve esprimersi anche nel rispetto tra forze politiche diverse. La dialettica e i confronti sono essenziali alla democrazia. Ma la ricerca di convergenze e di soluzioni concordate è utile a tutti, è necessaria, specie quando si tratta delle regole fondamentali che guidano la nostra vita democratica.

Mi avvio a concludere. Come ogni anno, il mio primo augurio va a Sua Santità Giovanni Paolo II, che lancia ogni giorno nel mondo, raccogliendo tutte le sue forze, messaggi di pace, che toccano il cuore e che facciamo nostri.
A voi, cari compatrioti - in terra italiana e all'estero - il mio pensiero augurale si accompagna all'invito a ricordare, in questa serata che ci impegna a tante riflessioni sull'Italia, sull'Europa, sul mondo, quello che fu il Capodanno di sessant'anni fa, l'inizio del 1945. Gli anziani lo rievocano con sentimenti lieti e tristi.
Triste era, in quel duro inverno - anche per quelli tra noi che avevano la fortuna di trovarsi nell'Italia già liberata - il ricordo dei caduti; triste il pensiero delle sofferenze di chi viveva ancora nell'Italia occupata; di coloro che combattevano per restituirci la libertà; delle centinaia di migliaia di deportati, e di chi, perseguitato, affidava la propria salvezza alla solidarietà di tanti uomini giusti di ogni ceto, religiosi e laici, disposti a rischiare la loro vita pur di salvarlo.
Ma ci animava anche tanta speranza. Ci eravamo già posti all'opera per fare risorgere l'Italia dalle sue rovine. Nell'aspirazione alla libertà, l'Italia si ritrovava più unita di quanto avessimo osato sperare.
Guardavamo avanti, a quella che fu la primavera esaltante del '45, la primavera della Liberazione, che annunciava il ritorno alla democrazia, alle prime elezioni. Nei prossimi mesi ci prepariamo a celebrare, tutti insieme, i sessant'anni della nuova Italia democratica, libera, unita.

Proprio perché ho vivo dentro di me il ricordo delle straordinarie vicende che ha vissuto in gioventù la mia generazione, mi rivolgo ai giovani di oggi.
Non lasciatevi scorrere addosso passivamente i mesi e gli anni. Non lasciate modellare la vostra vita da vuote immagini, che non parlano al vostro cuore, alla vostra mente.
Siate artefici del vostro destino. Non disperate, non rassegnatevi mai. Affrontate il futuro con animo fiducioso, anche traendo forza dalla vita di famiglia, linfa della nostra società.
Coltivate gli interessi e le inclinazioni che sentite in voi. Impegnatevi nello studio, nelle attività a voi più congeniali.
Molto resta ancora da fare affinché la nostra amata Italia sia sempre più vicina a quell'ideale di Patria che i grandi della nostra storia, pensatori, poeti, filosofi, anche nei secoli più bui, hanno sognato e disegnato. Voi potete farlo, per voi e per i vostri figli.
E guardate lontano, oltre i nostri confini, perché siamo, perché siete tutti cittadini italiani, cittadini europei, cittadini del mondo.
Con questi sentimenti vi lascio alle vostre famiglie, alle vostre amicizie. Rinnovo, con tutto il cuore, l'augurio di fine anno. Possa l'anno nuovo portare serenità a tutti voi, alla nostra amata Italia.

Leone (FI) “In Calabria un grande primato quello delle imprese nate”

01/01 ''Un altro grande primato per la Calabria: il numero di imprese sorte piu' alto di tutta Italia: mi pare che se cio' sia avvenuto vuole dire che questa Giunta non ha lavorato cosi' male''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Gianfranco Leone. ''Ho inviato - ha aggiunto - una nota al presidente Chiaravalloti ed all'assessore all'industria, Pino Gentile ringraziandoli e dando loro atto di avere agito bene , sfruttando al massimo le risorse Por , in grado veramente di produrre ricchezza. Un'altra lettera l'ho inviata al vice-Presidente di Sviluppo Italia, Francesco Samengo, dandogli atto del grande lavoro svolto in questi anni in sinergia con la Regione, che ha determinato stimoli e possibilita' di intrapresa per i giovani''. Leone ha indicato '' nella valorizzazione dell'intrapresa, nel progetto sulla montagna di Rosario Calvano, nella riforma della salute e del piano delle opere pubbliche e nelle indicazioni progettuali di industria e turismo , le cose di grande portata del 2004''. ''Siamo ancora vivi - ha concluso Leone- ed intenzionati a vincere: all'on. Loiero ricordo che la partita e' ancora da giocare e noi siamo convinti di poterla vincere''.

Critelli (Pdci): “Ingiuriose le frasi del Premier sui forestali”

01/01 ''Siamo arrivati al paradosso, mi riferisco alle ultime affermazioni di Berlusconi sugli operai forestali della Calabria. Sentire dal Capo del Governo quelle frasi ingiuriose nei confronti di 11.000 operai forestali lascia veramente attoniti''. E' quanto sostiene in una nota il segretario della Federazione provinciale del Pdci di Catanzaro, Franco Critelli, circa le dichiarazioni del Presidente del consiglio sugli operai forestali. ''Quasi non si vorrebbe credere - ha aggiunto - che tali affermazioni giungono appunto da un Presidente del Consiglio, ma cosi' e' nostro malgrado. Affermare che si ''mettono a dimora le piante e poi sperare che gli incendi distruggano tutto per poter poi ripiantumare'' e' veramente assurdo. E sicuramente cosi' per il Berlusconi-pensiero, ma non e' cosi' per quanto riguarda gli operai calabresi, essi sono esecutori materiali di progetti che la Regione Calabria produce attraverso l' Afor o i consorzi di Bonifica, loro fanno semplicemente cio' che gli si chiede di fare niente di piu' e niente di meno. Sarebbe invece giusto prendersela con chi non e' capace di programmare una Forestazione produttiva, e di tutela del territorio, in questo caso il governo di centro destra in Calabria''. ''Vorrei ricordare - ha proseguito Critelli - alle rozze affermazione del Presidente che ci e' costato molto di piu' ricostruire il Piemonte alluvionato che aver salvaguardato il territorio calabrese da frane ed alluvioni e contestualmente aver dato un minimo di risposte a 11.000 famiglie calabresi. Caro Presidente stia pur certo che i calabresi tutti si ricorderanno di Lei e del suo partito alle prossime competizioni elettorali''.

Mistrorni (DL) “Ricordo al Premieri che l’opera dei forestali è fondamentale per la Calabria”

31/12 ''Va ricordato al Premier che l' opera degli idraulico forestali e' fondamentale per la Calabria, la cui superficie e' in gran parte boschiva, al fine di salvaguardare il territorio dal rischio idrogeologico''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Giuseppe Mistorni circa le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri sugli operai forestali. ''Piuttosto - ha aggiunto - in questi anni si e' sprecata l' occasione di rendere piu' produttiva la forestazione calabrese avviando le iniziative che nel 1994 il sottoscritto, da Assessore al ramo, aveva intrapreso quali: la meccanizzazione, la prevenzione degli incendi e l' inventario forestale''. ''Ha ragione il Presidente Chiaravalloti - ha proseguito Mistorni - quando afferma che la Giunta Regionale, pur dotata di uffici stampa e portavoci, difetta nel fornire informazioni. Infatti, il Presidente della Giunta e l' assessore alla forestazione Gallo non sono riusciti a rappresentare nei termini corretti ''il caso'' dei forestali Calabresi al Presidente del Consiglio dei Ministri. Ci auguriamo che le considerazioni espresse siano frutto delle personali convinzioni di Berlusconi e non siano condivise dal centrodestra calabrese''. ''Gli operai forestali - ha concluso - non hanno bisogno di augurarsi gli incendi per poter salvaguardare il posto di lavoro perche' non sono piu' stagionali ma lavoratori a tempo indeterminato''.

Fortugno (Margherita) “Le parole di Berlusconi offendono tutti i calabresi”

31/12 ''Le affermazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa di fine anno, non solo offendono i lavoratori forestali ma dovrebbero suscitare la reazione di tutti i calabresi'': lo sostiene Francesco Fortugno, consigliere regionale della Margherita. ''Quando si fanno affermazioni gratuite e del tutto infondate - prosegue Fortugno - solo per pagare il dazio al proprio alleato di Governo, la Lega Nord, senza invece valutare i benefici effetti che il lavoro di undicimila forestali sul territorio della nostra Regione ha portato, si cerca di stravolgere la realta' e questo non si puo' accettare. Forse ci si e' dimenticati che la Calabria, per la propria conformazione geomorfologica, e' a grave rischio di dissesti idrogeologici ed e' grazie al lavoro dei 'nostri' forestali se, negli ultimi anni, i danni apportati dal maltempo e dalle alluvioni sono diminuiti notevolmente''. Secondo Fortugno ''forse questo non interessa a chi non vive sul nostro territorio dato che si vuole nominare commissario ad acta per questa situazione il ministro delle Riforme, On. Roberto Calderoli, della Lega Nord, per avviare quel processo che, secondo le intenzioni del Governo, dovrebbe smantellare il settore forestale, mettendo a rischio undicimila posti di lavoro e vanificando cio' che gia' e' stato fatto per mettere in sicurezza interi territori''. ''Circa l' accusa, fatta spesso da questo governo di centro-destra, secondo cui i lavoratori forestali oltre ad essere inutili siano anche dei piromani - sostiene ancora Fortugno - direi che e' ora di finirla di accusare chi svolge il proprio lavoro con dedizione e coscienza, anche se percependo lo stipendio con ritardi non accettabili in uno stato civile, con luoghi comuni creati ad arte da chi ha interesse a dividere l' Italia piuttosto che badare alla sorte degli italiani''.

Il 2 a Lamezia si riunisce l’associazione di centrodestra “Zona Franca”

31/12 Amministratori, dirigenti politici, esponenti delle forze sociali e culturali del centrodestra parteciperanno domenica 2 gennaio a Lamezia Terme ad un' assemblea indetta dall' associazione ''Zona Franca'' presieduta dall' europarlamentare di An Umberto Pirilli. ''L' iniziativa assunta dall' associazione 'Zona Franca' - affermano, in una nota congiunta, i sindaci di Rosarno, Giacomo Saccomanno; di Seminara Antonio Marafioti e di Taurianova, Rocco Biase - e' da ritenersi di estrema importanza per il cambiamento delle metodologie politiche e per consentire una vasta partecipazione della base''. ''L' assemblea - sostengono Saccomanno, Marafioti e Biase - consente e concede la possibilita' per tutti coloro che intendono dare un contributo attivo alla programmazione ed alla scelta delle priorita' di poter partecipare direttamente e fornire un piccolo, ma certamente validissimo, sostegno alla costruzione della futura politica regionale''. ''A differenza dell' assemblea della sinistra che ha discusso solo della individuazione di un candidato alla presidenza della Giunta regionale gia' indicato e conosciuto comunque - e' scritto nella nota - la riunione fissata da 'Zona Franca' vuole essere, invece, un luogo di libero dibattito ove ognuno puo' affermare il proprio pensiero e le proprie idee, senza alcun lacciolo partitico, ma semplicemente con la liberta' piu' piena del proprio intimo sentimento. Un momento fondamentale per la consacrazione effettiva della democrazia, nel senso piu' puro, ed, anche, un modo per verificare le esigenze del territorio e la volonta' di questo, in relazione, appunto, alla nuova collocazione della Calabria in un mondo ormai globalizzato''.

Berlusconi riaccende la miccia dei forestali “Piantano alberi e si augurano incendio”: coro di proteste.

30/12 Esternazione di Silvio Berlusconi sulla soluzione trovata quest' anno per gli 11 mila forestali calabresi indicata come non definitiva, perche' e' indispensabile trovare ''un altro lavoro certo e stabile col quale questi cittadini potranno sfamare le loro famiglie''. Nella conferenza stampa di fine anno, il premier Silvio Berlusconi ha confermato la validita' della decisione di affidare al ministro leghista Calderoli il commissariamento dei forestali, il cui lavoro ha detto di considerare ''fittizio''. Per questo motivo Berlusconi ritiene che si tratti di un impoverimento assoluto del Paese, che ''rende inaccettabile lasciare questa situazione senza tentare altre soluzioni''. Per il premier, in definitiva, quanto il governo ha fatto sui forestali ''non e' certamente un auto-goal ma testimonia la volonta' di non lasciare come sono situazione incancrenite''. Secondo Berlusconi non si puo' accettare una situazione nella quale i forestali ''mettono a dimora le piante e nello stesso tempo si augurano un incendio''. Non lo avesse mai detto e come un lampo a ciel sereno sono piovute critiche dal monto politico e sindacale.

L’Udeur calabrese conferma l’uscita dalla GAD. Loiero e Minniti ricuciono

30/12 Si e' riunito l'ufficio politico regionale dei Popolari-Udeur della Calabria, convocato dal commissario Antonio Borrello per un esame della situazione politica alla luce della unanime decisione assunta dal consiglio nazionale del partito che ha deliberato l'uscita dalla Grande alleanza democratica per attestarsi su una posizione di autonomia a tutti i livelli. Presenti i consiglieri regionali Morrone, Tripodi, Torchia, il senatore Filippelli, gli ex parlamentari Lamacchia e Veneto, l'assessore provinciale di Cosenza Morcavallo e la dirigente Vita Lentini, il dibattito ha sviluppato la "convinta adesione e l'incondizionato sostegno alla linea politica del partito nella particolare fase che registra sul versante del centro-sinistra il chiaro tentativo di ostacolare il rafforzamento dell'area centrale dello schieramento, la indisponibilita' a definire un programma e un percorso condiviso verso le regionali 2005 e le politiche 2006, l'altezzosa sottovalutazione del ruolo politico e dell'insediamento elettorale del partito". I Popolari-Udeur della Calabria "sono fortemente impegnati a rilanciare con decisione la propria azione politica per riaffermare la validita' e l'insostituibilita' di una presenza che intende realizzare un progetto di crescita e di sviluppo a favore della Calabria". Si' e' deciso,infine, di continuare la stagione congressuale apertasi a Reggio Calabria, con la celebrazione dei congressi provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, del congresso regionale che avra' luogo a Lamezia Terme il 30 gennaio 2005, in vista dell'appuntamento del congresso nazionale gia' fissato per i giorni dal 18 al 20 febbraio 2005 a Napoli.
''Sono convinto, conoscendolo ed avendo lavorato con lui per tanti anni, che Mastella non andra' via dal centrosinistra''. Ha affermato a Falerna, Agazio Loiero, vicepresidente dei deputati della Margherita e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria. ''Ne sono covinto - ha aggiunto Loiero - perche' Mastella e' un animale politico e non riesco a vedere per lui la piu' piccola delle convenienze a schierarsi col centrodestra. Riconosco a Mastella grandi qualita' politiche. Per questo sono convinto che alla fine restera' con noi. Non credo per nulla, peraltro, che l' Udeur si sia posto definitivamente fuori dal centrosinistra. Mastella e' stato durissimo sia col centrosinistra che col centrosinistra. Ma i ponti con noi non sono stati tagliati e sono convinto, come raccontano anche i giornali, che e' in corso un lavorio sotterraneo per riportare l' Udeur nell' ambito del centrosinistra. Un lavoro sicuramente difficile perche' quando ci sono delle cesure poi la ripresa del dialogo e del confronto e' piu' faticosa ed all' inizio necessariamente piu' sotterranea''. ''In Calabria, in particolare, per quanto ci riguarda - ha detto ancora Loiero - con l' Udeur non abbiamo mai voluto tagliare i ponti ed abbiamo sempre guardato al partito di Mastella con grande attenzione e con la speranza di poterlo riportare nell' alveo del centrosinistra''.
''Per quanto mi riguarda considero essenziale, non oggi ma da sempre, il contributo che l' Udeur da' alla coalizione di centrosinistra in Italia ed in Calabria, dove, peraltro, col partito di Mastella permangono buoni rapporti''. Lo ha detto Marco Minniti, deputato dei Ds e portavoce in Calabria della Gad, a Falerna. ''L' auspicio e l' impegno della Gad calabrese - ha aggiunto Minniti - e' che il problema dei rapporti con l' Udeur a livello nazionale sia risolto il piu' rapidamente possibile perche' il contributo del partito di Mastella e' politicamente determinante. Si tratta dunque di lavorare operativamente affinche' i problemi siano risolti. L' impegno mio e di Agazio Loiero, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale della Calabria, e' assolutamente coerente con questa impostazione''.

Loiero incontra gli alleati della GAD a Falerna e fa gli auguri per il quinquennio

30/12 Agazio Loiero ha incontrato i rappresentanti dei partiti della GAD in un albergo di Falerna. Nell’incontro, una sorta di quartier generale pre elettorale, il candidato per il centrosinistra alle regionali ha spronato tutti alla prossima campagna elettorale oramai già in atto: ''Gli auguri che ci scambiamo stamattina non valgono soltanto per il 2005, ma per il prossimo quinquennio, per il periodo cioe' in cui ci auguriamo che il centrosinistra guidera' la Regione dopo avere vinto le elezioni della prossima primavera''. Con Loiero c’è l’inseparabile e deus ex machina dell’operazione elettorale del centro sinistra, nonché portavoce della Gad calabrese, Marco Minniti. Entrambi sono soddisfatti. Secondo loro sarà una marcia trionfale perché la vittoria è quasi scontata, anche se bisogna ancora lavorare. Il centrodestra è visibilmente in affanno ed il vantaggio si tocca con mano. Intanto la macchina elettorale di Loiero e' in pieno movimento. Il vicepresidente dei deputati della Margherita sta lavorando intensamente. I contatti, gli incontri, gli scambi di vedute con gli alleati si stanno facendo sempre piu' frenetici. Un lavoro che il 4 gennaio registrera' un momento significativo con l' incontro gia' fissato a Catanzaro, nella sede della Cgil, con i segretari regionali dei sindacati confederali. Loiero gli auguri per il 2005, nel suo intervento, li rivolge comunque non soltanto a suoi alleati, ma ''a tutti i calabresi perche' in questa regione - spiega - ci sono mondi di sofferenza che non appartengono soltanto al centrosinistra, ma anche al centrodestra. Chi si candida alla Presidenza della Regione deve guardare a tutta la Calabria e non soltanto ai suoi potenziali elettori. E per quanto mi riguarda, se saro' eletto, guardero' a tutta la Calabria ed a tutti i calabresi. Per questo il mio augurio e' rivolto a tutti. Non non offriamo ai calabresi mirabilie e sogni, ma stiamo raccogliendo ugualmente importanti consensi, come emerge anche da alcuni sondaggi, che sono l' effetto della grande delusione che i calabresi hanno subito votando per il centrodestra. Tanto che si stanno avvicinando a noi anche settori dello stesso elettorato della Casa della liberta'''. Loiero è entusiasta e rivolge un ringraziamento a tutti, compresa la stampa, ''che si segue - dice - con grande attenzione e di cui gradiamo anche le critiche perche' ci aiutano a migliorare''. Quindi fa un appello generale all' unita' che ha tutta l' aria di un discorso d' insediamento. ''La Calabria - dice Loiero - ha bisogno di unita' e di lasciarsi alle spalle le lacerazioni e le divisioni del passato. Dobbiamo scoprire tutti la nostra appartenenza a questa regione''. E poi aggiunge, con un pizzico d’orgoglio ''Come centrosinistra in Calabria siamo stati in grado di lanciare un segnale importante anche a livello nazionale che sara' seguito anche in altre regioni come la Puglia. E questo e' per noi motivo di grande soddisfazione''. All’incontro erano presenti gli esponenti di Unità socialista, del PSE, ma non Cesare Marini impegnato al Senato per le votazioni sulla finanziaria, ci dicono. Ma nessun dubbio sulla compattezza della coalizione da parte di Marco Minniti che afferma: “Il centrosinistra in Calabria non soltanto e' un' alleanza forte, ma i rapporti al suo interno sono improntati alla massima collaborazione e solidarieta'. La nostra e' una coalizione che non e' la somma di tanti partiti, ma una grande alleanza politica che che fa dell' identita' e dell' autonomia delle singole formazioni un motivo di ricchezza e non di contraddizione o di conflitto. Il vantaggio temporale che stiamo accumulando rispetto al centrodestra e' tutto fieno in cascina che non potra' che esserci utile. C' e' un orientamento favorevole nei nostri confronti dell' opinione pubblica calabrese.''. Minniti sottolinea ancora una volta l' importanza della scelta fatta a Lamezia Terme ''sulla base - dice - di una procudura democratica molto ampia e sicuramente convincente. Questo ha consolidato i rapporti all' interno della coalizione. Siamo partiti con il piede giusto e continuiamo a camminare con un' andatura spedita, resa ancora piu' evidente dalle difficolta' che sta incontrando la Casa delle liberta' per la scelta del suo candidato''.

La solidarietà a Caligiuri, per la mancata nomina, da Pittelli e Leone

30/12 Quando tutto lasciava pensare che la nomina dell’ex coordinatore e fondatore di Forza Italia in Calabria stesse andando in porto, si è invece materializzata l’amara sorpresa. Nelle liste delle nomine dei nuovi sottosegretari, del nome di Gegè Caligiuri neanche l’ombra. Questo fatto ha infastidito i vertici regionali del partito degli azzurri che hanno espresso la loro delusione per bocca del coordinatore regionale Pittelli che in una lettera ha scritto al Presidente Berlusconi : ''La deputazione calabrese di Forza Italia, pur prendendo atto con grande rispetto delle scelte da te operate all' atto della nomina dei nuovi sottosegretari di Stato - scrive Pittelli al premier - desidera esprimerti la profonda delusione per la mancata attribuzione, attraverso l' attesa investitura di Giovambattista Caligiuri, di una nuova rappresentanza governativa. L' amico Caligiuri, fondatore del partito in Calabria, puo' contribuire in maniera significativa al riequilibio della politica calabrese, oggi fortemente sbilanciata in favore di altri partiti della maggioranza rappresentati ai livelli governativi piu' alti. Confidiamo che la tua saggia riflessione possa condurre, nel difficile momento elettorale, al soddisfacimento dell' esigenza rappresentata alla tua attenzione''.
Dello stesso avviso il capogruppo regionale di Forza Italia alla Regione Gianfranco Leone che ha espresso la sua piu' sincera solidarietà all' on. Giovambattista Caligiuri per l' ennesima mortificazione subita per la mancata nomina a sottosegretario''. Caligiuri e' stato il fondatore di Forza Italia in Calabria e fino a pochi mesi fa anche coordinatore regionale del partito.

Minniti (DS) “Tarda il contropiede della CDL alle regionali”

30/12 ''Sulla scelta del candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali il famoso contropiede annunciato dal ministro Gasparri tarda ad arrivare''. Lo ha detto Marco Minniti, deputato dei Ds e portavoce della Gad della Calabria, parlando con i giornalisti a Falerna. ''Dopo la decisione di candidare Agazio Loiero presa il 28 novembre scorso dall' Assemblea dei grandi elettori del centrosinistra - ha aggiunto Minniti - Gasparri aveva detto che il centrodestra, riguardo la scelta del suo candidato, preferiva agire in contropiede. Mi sembra pero', sinceramente, che si tratti a questo punto di un contropiede molto ma molto ritardato''.

Naccarato “Mi auguro che la legge elettorale venga approvata”

30/12 ''Mi auguro sinceramente che la legge elettorale venga approvata anche perche' tengo molto che si sancisca, pena l'inammissibilita' delle liste, il principio delle pari opportunita'. Ho gia' detto che se si usa il buon senso l'accordo credo ci sia gia'. Se si vuole forzare, bisogna che si trovi una maggioranza assoluta che voti le forzature ed i vari articoli''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della commissione autoriforme, Paolo Naccarato, circa l'approvazione della nuova legge elettorale per le regionali. ''Gli argomenti - ha aggiunto - per sostenere uno sbarramento al 3% ed oltre possono essere legittimamente ben altri. Anche perche' non vorrei che temi delicati che investono il funzionamento del sistema democratico vengano talvolta affrontati con una certa approssimazione o avendo piu' riguardo per le proprie convenienze. La risposta vera al problema dei monogruppi non e' tanto nella legge elettorale, quanto nella approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio Regionale. Insieme ai colleghi Bova e Pezzimenti abbiamo presentato fin dall'estate scorsa un testo. In quelle norme che tra l'altro potevano gia' essere state approvate nei mesi scorsi, vi sono tutte le risposte agli eccessi ed alle disfunzioni che di tanto in tanto con polemiche spesso ingenerose si tirano in ballo. Si approvi subito il Regolamento e vedra' se, per gli effetti che produce, non ho ragione io, e specificatamente in relazione ai monogruppi''. Circa la designazione del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Naccarato ha detto che ''non so se e' cosi' imminente. Anzi, pensandoci bene credo che su questa decisione pesi cio' che faranno Mastella e i suoi dell'Udeur. Mi rendo conto che i tempi stringono davvero anzi, per molti versi la CdL e' enormemente in ritardo, e non vorrei che di questo passo si finisca con l'avere alle prossime elezioni un candidato unico. Potra' vincere le elezioni chi sapra' essere protagonista del cambiamento; chi abbandonando furbizie, rendite di posizione e cattive abitudini sapra' far affermare in Calabria una nuova mentalita'. Insomma, chi sapra' scommettere su un futuro positivo per la nostra terra, perseguendo con trasparenza ed efficacia una reale modernizzazione di tutto il tessuto sociale ed economico calabrese''. Sulle polemiche con l'assessore regionale Zavettieri, Naccarato ha poi evidenziato che ''sono stato costretto a difendermi da attacchi che ho considerato davvero ingenerosi ed ingiusti. Mi dispiace - ha aggiunto - che Saverio non sia diventato Sottosegretario. Il Presidente Cossiga e' un genio. Anzi un genio e un profeta ed anche un grande teologo laico come di recente lo ha definito il Cardinale Ratzinger. E' il mio maestro. Quasi sempre le cose che dice molto prima si avverano puntualmente. Prima lo contrastano e poi finiscono per dargli sistematicamente ragione. Si legga quanto e' straordinariamente attuale cio' che scrisse l'allora Presidente della Repubblica in un messaggio che invio' alle Camere nel 1991 sulle riforme istituzionali. Rimarra' davvero sbalordito. Ed anche sulla Calabria mi ha fatto le sue previsioni: pero' non le svelo''.

Fiamma Tricolore: “Oliverio e Corbelli non cercate di speculare su tutto”

30/12 Continua la polemica sull’iniziativa di Oliverio e Corbelli. Questa volta è la Fiamma Tricolore cosentina a mettere il dito nella piaga. Recita la nota diffusa quest’oggi: “WANTED: Oliverio e Corbelli cercano l'uomo ,raffigurato nella foto apparsa sui giornali,con in braccio un bambino mentre esce dalle acque del maremoto .Lo cercano perchè mossi da umana bontà , vogliono aiutarlo economicamente! Che cazzata !
In una immane tragedia come quella che ha sconvolto tanti paesi e provocato decine di migliaia di vittime il tandem Oliverio-Corbelli cerca una persona per dare il suo generoso aiuto .
Il tutto però pubblicizzato a dovere sui media!
Nel Paradiso delle vacanze ,trasformatosi di colpo in inferno, sono state decine di migliaia le vittime ma loro , i più buoni di Cosenza, d'Italia e forse del mondo intero, ne cercano uno in particolare .
E sono decisi a tutto pur di riuscirvi.
Spenderanno anche centinaia di euro per riuscire nel loro intento e per potere poi annunciare dalle pagine dei giornali e dalle televisioni che sono stati proprio loro ad aiutare quella persona.
Che brutto modo di fare carità!
Sono tanti coloro che sono rimasti senza casa e senza nulla! Ma il tandem si è già attivato (hanno dichiarato il gatto e la volpe ) in collaborazione con altre organizzazioni umanitarie ed operatori televisivi per rintracciare l'uomo con in braccio il bambino .
In un momento in cui ci sono migliaia di persone bisognose d'aiuto loro ne cercano solo due e sperano presto di riuscire a trovarli per potere magari raggiungerli e farsi fotografare assieme a loro .
E quelle foto farebbero poi il giro del mondo!
Quanta è più bella la solidarietà dei tanti , che in silenzio ,dal loro cellulare, hanno inviato un sms al 48580.
Oliverio e Corbelli :abbiate la bontà di tacere !Non cercate di speculare su tutto!”

Rifondazione sostiene l’iniziativa di solidarietà di Oliverio

30/12 Il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista alla Provincia di Cosenza stigmatizza con forza il comportamento e la polemica, messi in atto dai Consiglieri Provinciali Vincenzo Adamo, Leonardo Trento, Tonino Belmonte e Antonio Ruffolo, nei confronti del Presidente della Provincia On. Gerardo Mario Oliverio.
Biagio Diana, Presidente del Gruppo di Rifondazione Comunista, e Marino Reda, nel sottolinearne la correttezza amministrativa, ribadiscono il più ampio sostegno e la condivisione del nobile gesto che ha ispirato il Presidente dell’Ente Provincia a devolvere l’indennità, a lui spettante dalla funzione di parlamentare, a favore di un intervento umanitario per le popolazioni colpite dal maremoto dell’Asia meridionale.
“Si tratta di una iniziativa di grande valore e di profonda solidarietà -hanno specificato i due Consiglieri di Rifondazione Comunista Biagio Diana e Marino Reda- che sottende ad un’alta sensibilità verso vicende così drammatiche verificatesi in una parte del mondo e che deve vedere tutte le coscienze mobilitate in soccorso di chi soffre”.
“Per quanto, appunto, considerato, sentiamo la necessità imperativa -concludono i due Consiglieri di Rifondazione- non solo di associarci al nobile gesto di solidarietà del Presidente Oliverio, ma anche di devolvere, dal canto nostro, il gettone di presenza della seduta dell’ultimo Consiglio Provinciale a favore di quelle sfortunate popolazioni”.

Pirillo (Margherita) “In Calabria solo scorribande elettoralistiche del centrodestra”

30/12 Dichiarazione del consigliere regionale della Marghertita Maro Pirillo: “Con stupore registriamo i tempestivi interventi di autorevoli rappresentanti istituzionali su alcune importanti questioni che interessano il nostro territorio. I provvedimenti adottati dal governo centrale e da quello regionale certamente non risolvono gli innumerevoli problemi presenti in Calabria. Le ultime scorribande elettoralistiche della maggioranza di centrodestra sono un fumoso tentativo di Berlusconi, Chiaravalloti e compagni in tema di occupazione e sviluppo, in questi ultimi mesi che precedono le elezioni. Dopo un oblio durato oltre quattro anni, nel corso dei quali il governo centrale ha riposto nel dimenticatoio del Palazzo tutte le emergenze che interessano la Calabria, un suo autorevole rappresentante, il sottosegretario Santelli, è intervenuto nel giro di poche ore “bollando” alcune iniziative in termini di economia e di occupazione, dedicate solo ad una parte del territorio, mistificando quindi una realtà che mostra di non conoscere. Tali iniziative, tutte, potevano essere realizzate con il Por Calabria che presenta adeguata disponibilità, e destinare invece dette risorse alla difesa delle coste o al miglioramento della viabilità del tirreno cosentino. Ciò non è stato possibile forse per una concorrenza all’interno delle correnti dei partiti del centrodestra. I calabresi, e nello specifico i cittadini del tirreno cosentino, si augurano solo che l’artificioso trionfalismo mediatico di iniziative tese “allo sviluppo della locale economia”, come traspare dal contratto di programma, non si traduca nell’ennesima beffa preelettorale, l’ulteriore presa in giro di un governo di centrodestra, ostaggio perenne dell’antimeridionalismo della Lega. Non ricordo una decisa presa di posizione del sottosegretario quando Berlusconi ha umiliato la Calabria con la nomina del ministro Calderoli quale commissario per l’emergenza forestali, e né ricordo di aver visto, durante le assemblee o incontri decisi in tema di crisi del settore tessile, la Santelli, né il suo segretario particolare (sempre pronto invece a presenziare gli insediamenti di neo direttori generali dell’Asl). Nei momenti di crisi alla Marlane, alla Foderauto, al polo tessile di Cetraro e di Castrovillari, nessun intervento è stato registrato da alcun esponente di centrodestra, neanche solo di accorata solidarietà. La maggioranza di governo non può continuare ad illudere di finte speranze i cittadini ed i lavoratori calabresi, alimentando il clientelismo, l’assistenzialismo e gli sprechi nella pubblica amministrazione, come è accaduto con il Piano di azione annuale (2003) e triennale per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori Lsu e Lpu, che certamente non risolve gli innumerevoli problemi dei lavoratori precari. La Calabria non ha di certo bisogno delle “svolazzanti scorrerie mediatiche” di chi, invece di impegnarsi alla difesa dei posti di lavoro, parla di “politica del personale più flessibile” che in altri termini vuol dire disoccupazione e perdita di posti di lavoro."

Progetto Calabrie prende forma: Convocato per l’8 gennaio il primo congresso organizzativo regionale

29/12 Si è svolta ieri a Lamezia una riunione di Progetto Calabrie in vista dell’attivo regionale convocato per sabato 8 gennaio allo scopo di eleggere gli organismi dirigenti statutari e di definire gli impegni elettorali che il Movimento potrà assumere. Nel corso dell’incontro si è manifestata una generale preoccupazione per l’attuale stato dell’Alleanza che i due partiti maggiori hanno portato sulla soglia di una pericolosa crisi.
La FED, nata per unire i riformisti e stabilizzare la più vasta unità del centrosinistra, è stata trasformata in uno strumento per la spartizione ed il controllo del potere; in una sede per prevaricare sugli alleati; in una gabbia per gli stessi promotori minori, SDI e Repubblicani. Nasce da questi comportamenti il malessere esploso, per ragioni diverse, nell’UdEUR ed in Puglia e, soprattutto, la posizione che Prodi è stato costretto ad assumere per non rimanere ostaggio degli apparati e per conservare un’anima al centrosinistra.
Se i partiti, DS e Margherita in primo luogo, non rifletteranno sulle conseguenze dei loro atti e se Prodi non verrà messo subito nelle condizioni di esercitare pienamente la sua leadership, sarà impossibile elaborare una linea politica ed ideale davvero alternativa al berlusconismo, in grado di esprimere l’ansia di rinnovamento e di mobilitare le passioni, le energie e gli interessi popolari. La crisi diverrebbe irrecuperabile e le forze più aperte al nuovo sarebbero costrette e riconsiderare collocazione e ruolo all’interno dello schieramento di centrosinistra.
In questo senso Progetto Calabrie rivolge ad amici e simpatizzanti l’appello ad una mobilitazione critica e ad generoso sforzo organizzativo, finanziario e di disponibilità personale per potere costruire insieme un’esperienza innovativa sul piano politico e del governo della Regione.

Nucara nominato viceministro per l’ambiente.

29/12 Il Presidente Berlusconi ha portato questa sera la lista dei nuovi sottosegretari al suo Governo al Presidente Ciampi. Nella lista, in molti, si aspettavano la nomina dell’ex coordinatore regionale di Forza Italia, GiovanBattista Caligiuri, ma la nomina non c’è stata. Però c’è stata la nomina di una altro calabrese, che ha avuto la promozione sul campo. Si tratta del reggino Francesco Nucara nominato viceministro per l’Ambiente.La nomina ufficilae avverrà domani mattina al Quirinale dove i neo sottosegretari e viceministri firmeranno l'incarico davanti al Presidente dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
Nel 2001 è stato eletto segretario del Pri, riconoscimento per una vita spesa per il partito, al quale è iscritto dal 1963. Il sottosegretario dell'Ambiente, Francesco Nucara è nato a Reggio Calabria il 3 aprile 1940. Laureato in Scienze statistiche ed attuariali e in Architettura, e giornalista, dal 1962 ha ricoperto la carica di funzionario della Cassa per il Mezzogiorno, dove dal dicembre 1976 al marzo 1977 ha svolto l'attività di segretario della commissione Bilancio e programmazione finanziaria. Sempre all'interno della Cassa per il Mezzogiorno, nell'aprile del 1977 Nucara è stato chiamato a collaborare con il responsabile del 'Progetto Speciale 26', per la predisposizione di strumenti di analisi volti ad individuare ''il complesso ottimale degli interventi da realizzare nell'ambito della formulazione del piano di utilizzazione intersettoriale delle acque di Calabria''. Nel luglio del 1983, Nucara ha iniziato il suo percorso politico alla Camera dei Deputati: è stato eletto nella liste del Partito Repubblicano italiano per tre legislature, restando in carica fino all'aprile del 1994. Durante il suo mandato parlamentare, ha fatto parte della commissione Finanze e Tesoro; inoltre, è stato segretario della commissione Industria, segretario e vicepresidente della commissione bicamerale per il Mezzogiorno. E' stato relatore del disegno di legge sulle società di Ingegneria e sulla riconversione delle fabbriche di armi, rimanendo in carica come Sottosegretario fino all'aprile 1991. Nel luglio 1989 l'esponente del Pri è stato nominato Sottosegretario ai Lavori Pubblici. Dal 1963 ad oggi, ha ricoperto anche numerosi incarichi nel Pri, tra cui quella di segretario regionale della Calabria, di responsabile dell'ufficio Mezzogiorno e Aree depresse del Centro Nord, di segretario organizzativo nazionale.

Chiaravalloti ancora in corsa per la CDL

29/12 Sara' il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi a scegliere il candidato della Casa delle Liberta' alla presidenza delle Giunta Regionale della Calabria. A farlo intuire, è stato proprio il presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Chiravalloti, che al momento resta il candidato per il centrodestra. Chiarvalloti, infatti, fino a quando il presidente del Consiglio ''non trovera' il nuovo candidato'' non deve ''assolutamente sentirsi libero''. Se lo trovera' Berlusconi a Chiaravalloti offrira' altre collaborazione perche' ''non vuole privarsi del suo apporto''. E per quanto riguarda il numero dei candidati Chiaravalloti confessa che ''al momento ci sono piu' candidati alla presidenza che elettori. Sono circa 25 - commenta ironicamente - i candidati alla presidenza della giunta regionale. Ci sono candidature sommerse, di quelle che devono esplodere alla fine. Candidature che devono risultare i salvatori della Patria, ecc. Io - conclude - conto ancora di parlarne con la Casa delle Liberta' perche' Berlusconi non mi ha liberato quando gli ho chiesto sommessamente di essere tenuto fuori''.

Pappaterra (SDI) : “Il Governo ha accolto un odg che estende alla Calabria gli interventi per il sisma dell’80”

29/12 Il Governo, in sede di approvazione della Finanziaria per il 2005, ha accolto un ordine del giorno che punta ad estendere anche alla regione Calabria la prosecuzione degli interventi di ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto del 1980. ''Tali benefici - ha sostenuto l' on. Domenico Pappaterra, dello Sdi - erano limitati solo alle regioni Basilicata e Campania, mentre i comuni calabresi danneggiati, dove sono ancora aperte le graduatorie per le opere di ricostruzione pubblica e privata, erano stati esclusi. Con l' approvazione dell' odg il Governo si e' impegnato a reperire le risorse necessarie per proseguire e terminare gli interventi nei territori calabresi colpiti dal sisma''. A giudizio di Pappaterra, che ha accolto con soddisfazione l' impegno del Governo, con questa scelta l' esecutivo ''dovra' adoperarsi per eliminare questa ingiusta discriminazione. Infatti - ha aggiunto - nel mentre sono stati inseriti i comuni della Basilicata e della Campania colpiti dal sisma del 1980, i comuni delle regioni Marche ed Umbria danneggiati dal terremoto del 1997 e per ultimo i Comuni delle province di Brescia e delle regioni Sardegna e Friuli Venezia Giulia colpiti dagli eventi sismici di novembre e dicembre 2004, la Calabria e' stata pressoche' dimenticata pur essendo stata teatro nel 1980, nel 1982 e nel 1998 di eventi calamitosi per i quali ancora oggi i cittadini pagano un alto prezzo''. ''Questa sottovalutazione - ha aggiunto Pappaterra - non puo' che essere ascritta al totale disinteresse della Regione verso questi problemi che non ha ritenuto di far sentire la propria voce come hanno fatto invece le altre Regioni inserite nella Legge Finanziaria. D' altronde non c'e' da meravigliarsi di tutto cio': non e' un caso che anche i fondi per i Forestali calabresi erano stati cancellati dalla Legge Finanziaria e solo la vibrante protesta dei lavoratori, ha costretto il Governo a riconsiderare tale decisione. Mi auguro che il Governo non faccia cadere nel dimenticatoio questo impegno che ha assunto. A tale scopo invito tutti i sindaci dei Comuni interessati a fare pressioni affinche' l' impegno venga mantenuto''.

La Fondazione Filosa impegnata nel proporre un manifesto politico per il centro destra

29/12 ''Le reazioni positive giunte da partiti, associazioni culturali, movimenti, ci inducono a proseguire in un lavoro di elaborazione culturale e programmatica da sottoporre pubblicamente a tutti, con l' obiettivo di definire cosa sia l' area laico-cristiana che si chiama centrodestra in Calabria''. Ad affermarlo, in una nota, sono Mario Campanella ed Arnaldo Golletti, della Fondazione Luigi Filosa. ''Il nostro manifesto - e' scritto nella nota della Fondazione - sara' un grande punto interrogativo in mezzo al quale dare senso alle parole piu' diverse: da coalizione a identita', da destra a cattolicesimo politico, da riformismo ad alternativa sociale: riteniamo che sia un modo futurista, ma anche rispettoso, per consentire una partecipazione che fissi i contenuti e la sintesi da dare ad un'area che si sente orfana, in Calabria, di un progetto comune. E' inutile sottolineare che non vogliamo fare un partito, ma piuttosto verificare se le sensibilita' dei partiti e dei movimenti, certo non rappresentati in gran parte da chi ha responsabilita' di segreterie, che si richiamano alla Cdl possa orientare un ragionamento di autocritica e di reimpostazione''. ''Nel proscenio politico calabrese - prosegue la nota - si sono affermate delle novita', ma sono circoscrivibili al nuovo Psi e ad Alternativa Sociale per l' area del centrodestra. Movimenti a prima vista diversi, ma certamente meritevoli di attenzione politica, nati dal nulla e cresciuti perche' coscienti dell' importanza di concetti come politica, pari dignita' e rapporto partecipativo con la comunita'. Guardare al futuro avendo consapevolezza di essere in un secolo diverso dal novecento serve a capire che gli steccati sono concezioni che l' opinione pubblica definisce arcaici. Dare la colpa della crisi del centrodestra calabrese al maggioritario significherebbe continuare con un alibi improponibile, mentre e' giusto conoscere altri motivi''. ''Ripercorrere i motivi dello stare insieme - conclude la nota - e' un percorso che va assegnato non solo ai partiti, ma a noi interessa capire le opzioni culturali, il senso di meritocrazia, la territorialita', la capitalizzazione e l' identita' di una traccia governativa''.

Oliverio: “Polemiche strumentali e incomprensibili”

29/12 ''Giudico del tutto strumentale e percio' condannabile, oltre che incomprensibile, la polemica sollevata da alcuni consiglieri provinciali circa l'opera umanitaria che abbiamo messo in campo e per la quale abbiamo chiesto aiuto''. Lo afferma il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, rispondendo ai consiglieri provinciali Vincenzo Adamo, Antonio Ruffolo, Leonardo Trento e Tonino Belmonte, che ieri lo avevano criticato in merito all'iniziativa di beneficenza a favore a favore delle zone colpite dal maremoto in Asia. Oliverio ribadisce che ''l'indennita' spettante al Presidente della Provincia, determinata dalla funzione di Parlamentare'' sara' utilizzata per ''interventi sociali di particolare rilevanza e significato'', anche se spiega ancora Oliverio, ''avrei potuto fare altre scelte'' che non ha fatto perche' ritiene ''importante sviluppare un'azione, sia pure nei limiti delle risorse finanziarie della Provincia, in direzione di aree di sofferenza sociale e di qualificazione sul terreno umanitario e della solidarieta' attiva''. ''Le polemiche di alcuni consiglieri provinciali, sono gratuite e fuori luogo. Non meritano - commenta Oliverio - risposte perche' si commentano da sole data la pretestuosita' e la pregiudizialita' che le anima. La nostra azione sul fronte della solidarieta' e del sostegno a quanti hanno bisogno di attenzione e di cura sara' sempre piu' forte e tendera' a mobilitare forze sociali ed istituzionali ad ogni livello''. A tal proposito il Presidente della Provincia di Cosenza rende noto che ''assieme a noi sono mobilitate in queste ore, a sostegno delle vittime della catastrofe asiatica, numerose associazioni ed organizzazioni non governative ma anche istituzioni come la Regione, numerosi Comuni, singole personalita'''. Oliverio suggerisce, ''almeno su questo terreno, di non svilire e non immiserire con meschine polemiche una iniziativa che ha un valore alto e che si pone, in primo luogo, l'obiettivo di destare attenzione e sensibilita' verso vicende drammatiche che meritano rispetto ed impegno coscienzioso e civile''.

Solidarietà della Giunta provinciale al Presidente Oliverio

29/12 La Giunta Provinciale di Cosenza, all’unanimità, e gli assessori provinciali, singolarmente, esprimono la più ferma indignazione per alcune isolate ed incomprensibili prese di posizione nei confronti delle iniziative sociali ed umanitarie assunte dal Presidente, On. Mario Oliverio.
La Giunta Provinciale conferma la piena ed assoluta condivisione per gli atti di liberalità assunti dal Presidente, sia per l’Oasi Francescana che per la tragedia dell’Asia sudorientale, che assumono un valore di altissima sensibilità e di pregnante significato morale che onorano la Giunta, il Consiglio Provinciale e l’intera Provincia cosentina.
Peraltro il giusto risalto dato dalla stampa nazionale all’iniziativa spontanea ed umanitaria del Presidente per la tragedia dell’Asia e la proporzione immane che va assumendo il disastro naturale ora per ora, confermano la piena legittimità e giustificano la immediatezza della reazione di grande solidarietà umana e civile del Presidente della Provincia, che rappresenta pur sempre il punto di riferimento politico e amministrativo dell’intero territorio provinciale.
La Giunta, alfine, stigmatizza la posizione, spesso volutamente strumentale ed enfatizzata, di quanti tardano a cogliere il nuovo indirizzo ed il nuovo modello democratico della Provincia di Cosenza, che vuole gestire il primato di provincia più estesa ed importante d’Italia sui temi e sulle problematiche più attuali nazionali ed internazionali, inserendo la Provincia di Cosenza in un contesto politico-istituzionale-economico-sociale ben più ampio dei confini territoriali provinciali e regionali.

Consiglieri della Provincia di Cosenza chiedono ad Oliverio di evitare etichette di benefattori: è polemica

28/12 E’ stata una nota stampa diffusa questa mattina dai consiglieri provinciali Vincenzo Adamo (PSE), Antonio Belmonte (Margherita), Antonio Ruffolo (PSE) e Leonardo Trento (SDI), a far scatenare una polemica sulla opportunità di utilizzare etichette sulla beneficenza. I quattro consiglieri avevano dichiarato: “La catastrofe che ha colpito l'Asia sudorientale, il grado di povertà di quelle zone, se si escludono i villaggi turistici, il rischio di epidemie, le difficoltà ambientali di mezzi e strutture adeguate a fronteggiare il dramma occorso, rendono evidenti, laddove ce ne fosse bisogno, le diverse realtà di un pianeta, la diversa distribuzione di ricchezza e povertà. Intervenire è obbligo imperativo della comunità internazionale, delle associazioni umanitarie, di tutti quanti sentono di mostrare concreta solidarietà a vittime e superstiti dell'immane tragedia. Qualcuno un giorno scrisse "non dire alla destra cosa fa la sinistra". Ciò che non deve essere fatto, mai, e soprattutto ora, è utilizzare episodi funesti per etichettarsi benefattori attraverso l'uso di soldi di un'intera collettività e, soprattutto, attraverso artifizi contabili e nominalistici di cui il Presidente potrebbe fare a meno. Tutti sanno che l'on. Mario Oliverio, Presidente della Provincia e deputato di questa repubblica, per il divieto di cumulo previsto dalla legge dello Stato, non può disporre di due indennità; l'indennità che gli sarebbe spettata come Presidente della Provincia è indisponibile e non può essere devoluta a chicchessia, né a comunità di volontariato né alle vittime dell'Asia sudorientale; il Presidente Oliverio può fare beneficenza come e quando vuole ma, se decide di farlo, con la propria indennità allora vuol dire che la fa con quella che gli spetta per espletare il mandato di parlamentare della Repubblica italiana. Se invece, così come sta facendo, questa la fa con i soldi della Provincia deve avere il buon senso di dire ai cittadini che quelli non sono soldi che sottrae alla propria indennità ma dal Bilancio della Provincia di Cosenza. Ci auguriamo che la Giunta Provinciale prima ed il Consiglio poi dispongano un congruo contributo a favore di chi soffre, non solo in Asia sudorientale, magari sottraendo tali risorse ad alcune voci di spesa eccessivamente onerose, senza mettere la firma ma in maniera del tutto impersonale e veramente istituzionale!!!”.
- Immediata la replica di due consiglieri dello Sdi, Aieta e Federico, che per primi replicano: “Nell' ottica per la quale ogni occasione - beneficenza, interventi, dichiarazioni - e' buona per criticare, alcuni consiglieri si destreggiano male in una parabola confusa in cui le citazioni bibliche vanno a braccetto con la demagogia pura. I quattro consiglieri provinciali - hanno aggiunto Aieta e Federico - prima apprezzano la necessita' della beneficenza e poi condannano quella di Mario Oliverio che, primo fra tutti i Presidenti di Province italiane (che stanno mobilitandosi senza subire attacchi strumentali, immaginiamo) ha immediatamente sentito il dovere di chiamare a raccolta tutti per aiutare le vittime di una catastrofe, partendo da un proprio apporto. Sia ben chiaro ed una volta per tutte: i fondi destinati ad iniziative solidali sono indennita' risparmiate che la Provincia poteva non utilizzare o utilizzare diversamente, per uno spettacolo, un contributo ad una sagra o altro. E' stato giudicato meglio aiutare chi e' in effettiva difficolta'''. ''Mettendo - hanno proseguito - ovviamente la firma cui i censori fanno riferimento, come richiesto proprio dal ruolo istituzionale ricoperto. E poi: l' azione di governo della Provincia di Cosenza, della quale la linea solidale e' tra quelle privilegiate, con quali fondi dovrebbe concretizzarsi? Lo chiediamo ai consiglieri che, evidentemente, ancora non hanno ben chiari meccanismi e funzioni dell'Ente per cui hanno sposato la missione di gridare agli inesistenti scandali''.
- A seguire i capigruppo alla Provincia dei DS, Magorno, e della Margherita, Tonnara, chiedono lumi, in una nota congiunta, circa la richiesta dei quattro consiglieri di maggioranza.
''Non capiamo affatto il senso del duro attacco che alcuni consiglieri provinciali hanno lanciato contro l' iniziativa umanitaria messa in campo dal presidente Oliverio a favore delle popolazioni vittime del maremoto''. Nella dichiarazione i due esponenti manifestano ''totale solidarieta''' a Oliverio e parlano di ''polemica vile, banale e priva di ogni valenza politica''. ''Noi pensiamo - e' scritto nella dichiarazione - che un Ente debba intervenire come ha fatto il presidente Oliverio, con grande senso di responsabilita' e solidarieta', in tragedie che pesano su di tutti. Pensiamo anche che l' onorevole Oliverio non sia stato il solo a mobilitarsi. Ma mentre quello che altrove e' stato motivo di plauso e condivisione per Adamo, Ruffolo, Trento e Belmonte e' pretesto di attacco che tira ancora in ballo la superata questione dell' indennita' che, e' del tutto chiaro, e' oggetto di una scelta piena e legittima''. ''Non troviamo altra ragione per l' intervento in questione - sottolineano Magorno e Tonnara - se non immaginare che quello che probabilmente mette in difficolta' i consiglieri e' che il presidente della Provincia si sia mosso tra i primi in Italia ed anche bene, se l' iniziativa e' stata apprezzata e sostenuta ovunque. Crediamo che non siano trovate pubblicitarie come non crediamo che i consiglieri abbiano compreso proprio il senso della solidarieta' intesa come linea di governo''. Per i capigruppo di Ds e Margherita alla Provincia di Cosenza ''quello che e' certo che speculare sul bene, sul giusto, sul corretto agire di una Amministrazione ci sembra volgare, condannabile oltre che assolutamente deleterio per il prestigio dell' Ente stesso''.
- Infine il consigliere Mario Caligiuri dell’Udeur, vice presidente del Consiglio provinciale stigmatizza il comportamento dei quattro suoi colleghi affermando: ''Stigmatizziamo duramente l' atteggiamento dei consiglieri Adamo, Ruffolo, Trento e Belmonte che utilizzano una iniziativa nobile per gettare fango sul presidente Oliverio, cui va tutta la nostra piu' piena solidarieta'''. ''Ci ha sorpreso non poco l' intervento - prosegue Caligiuri - anche perche' la complicata argomentazione, relativa alla questione dell' indennita' destinata come fondo di solidarieta', si classifica per quello che e', e cioe' un tentativo di strumentalizzare un pretesto qualsiasi, non importa se esso e' di alto valore''. Per Caligiuri, inoltre, ''appare di bassa lega quello che i consiglieri affermano e la questione che trascinano. Ci auguriamo che un atteggiamento piu' costruttivo possa concorrere a costruire una immagine positiva della Provincia di Cosenza, che smetta di essere soffocata in polemiche che non hanno niente di politico''.

Preoccupazione nella GAD per l’uscita di Mastella. Veneto: "uscita fatto naturale"

28/12 Sono pronti a ricostruire nuove alleanze al centro dopo che il Consiglio nazionale ha sancito la decisione dei Popolari-Udeur di presentarsi da soli alle prossime elezioni regionali, fuori dall'alleanza con la Gad, fanno sapere dalla stanza dei bottoni dell’Udeur i maggiori elementi di spicco del partito. Ma c’è ancora chi tenta l’ultima carta della mediazione, come l’on. Gerardo Bianco (DL) che ammette l’errore affermando che ''non aver riconosciuto uno spazio di rappresentanza a Mastella è stato un errore che va riparato''. Tuttavia, secondo l'esponente popolare dei Dl, ''Mastella dovrebbe compiere un atto di coraggio: cercare un punto di incontro con la Margherita al Sud in vista delle elezioni regionali. Anzi, ritengo che sarebbe stata opportuna una vera e propria fusione in Campania, Calabria e Basilicata per individuare e sostenere candidati comuni''. L'operazione avrebbe un senso perchè ''Udeur e Margherita sfiorano al Sud la potenzialità elettorale della Dc. Parlando più in generale -prosegue l'ex segretario dei Popolari- non riesco proprio a capire la critica che viene fatta a chi vuole impegnarsi per ricostituire un soggetto politico di centro. Il centro -insiste Bianco- non ha più una sua autonomia anche a causa della pessima polarizzazione determinata, all'interno e tra gli schieramenti, dal sistema elettorale maggioritario''.
Ma nell’Udeur calabrese si è pronti all’estrema soluzione come afferma Armando Veneto , ex deputato, dell'Udeur, ora membro del consiglio nazionale di Alleanza Popolare - Udeur, responsabile nazionale dei problemi dello Stato e componente dell'Ufficio politico. ''L'uscita dalla Gad e' un fatto naturale, dopo la presa d'atto dell'insufficiente considerazione con cui il centro viene guardato e del quale la Fed pretende il monopolio''. Secondo Veneto ''la ripresa dell'autonomia implica, per prima cosa una scelta per la Calabria. Il che significa -conclude - mettere da parte interessi personali e di partito e lavorare per una Calabria nuova. Valuteremo su questa proposta politica, ogni possibilita' di alleanza''.
Il segretario dello SDI Boselli rincara la dose ed aggiunge in una intervista sul Mattino : ''Democratici di sinistra e Margherita hanno voluto tutte le presidenze ma ora non resta che assegnare la Basilicata a Mastella''. Boselli chiama gli alleati all'accordo con l'Udeur ''prima che lo strappo diventi irrimediabile''. ''I due partiti principali -continua Boselli con il quotidiano diretto da Mario Orfeo- hanno impostato, secondo me, fin dal principio male questa vicenda''.
Intanto Vannino Chiti, coordinatore della segreteria dei Ds, e Franco Marini, segretario organizzativo della Margherita, si sono incontrati con i capigruppo dell'Udeur di Camera e Senato, Nuccio Cusumano e Mauro Fabris. Al centro dell'incontro le ragioni che hanno portato ieri il Consiglio nazionale dell'Udeur a decidere l'uscita del partito dalla Grande Alleanza Democratica e a scegliere di correre da solo alle regionali. La riunione - sempre a quanto si apprende - e' servita ad avviare una discussione sulle richieste avanzate dall'Udeur agli alleati, ma non e' stata conclusiva.
Su Mastella è anche interessato il centrodestra e il capogruppo di An alla Camera Ignazio la Russa, ha affermato: ''Il modo migliore per aiutare Mastella in questo momento e' di non fare nessuna pressione, anche perche' con Mastella le pressioni non servono. Mastella ha un suo percorso di origine - ha aggiunto La Russa - per il quale ho sempre giudicato innaturale la sua posizione all' interno del Centrosinistra. D' altra parte - continua l' esponente di An - ho sempre preferito Mastella, molto chiaro nelle sue posizioni, rispetto a chi ammanta con parole nobili voltafaccia politici ben piu' gravi. Mastella dice semplicemente che in politica e' meglio stare al governo, piuttosto che all' opposizione. E al governo - sostiene La Russa - naturalmente preferisce stare con chi ha progetti piu' simili al suo percorso di origine''. Al cronista che gli domandava se ci fosse da parte di An alcuna pregiudiziale ad una alleanza per le realta' locali per le prossime regionali, La Russa ha replicato: ''Assolutamente no, noi non l' abbiamo mai posta''.
Ma non cessano gli appelli provenienti da entrambi gli schieramenti nei confronti del partito del Campanile.. ''In questo momento -dice il capogruppo alla Camera Nuccio Cusumano- siamo in una fase di attesa serena, che sarà utile per ridefinire il ruolo e i compiti di un partito di centro all'interno di un sistema politico bipolare''. ''Allo stato -aggiunge l'esponente del partito del Campanile- non ci sono novità. Tuttavia, se le dichiarazioni che tutti abbiamo letto ieri e oggi non sono pure declamazioni mediatiche ma sono il portato delle riflessioni responsabili dei vertici del centrosinistra, allora ci attendiamo degli atti conseguenti''. Auspicio espresso anche dal presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio: ''Dalle difficoltà di questi giorni -dice il leader del Sole che ride- può e deve scaturire un accordo più solido per le prossime Regionali e per le elezioni politiche del 2006''. ''Dobbiamo cogliere questo momento di crisi come un'opportunità per definire delle regole condivise ed un più solido accordo politico. L'alleanza di centrosinistra ha la responsabilità di costruire un'alternativa di governo credibile rispetto ad un centrodestra pericoloso e dannoso che sta affossando il Paese''. Sul fronte Ds, parole importanti arrivano dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino: ''Bisogna continuare a lavorare nelle prossime ore e nei prossimi giorni per dare risposte giuste su temi posti da Mastella a cominciare da una più forte rappresentanza del Mezzogiorno. Non bisogna dare per scontato che esca dalla Grande alleanza democratica''. Per l'esponente della Quercia ''ci sono spazi e possibilità perchè l'Udeur sia nella Grande allenza democratica e ci stia nella maniera giusta in quanto rappresentante di una forza importante di centro.Una coalizione deve dimostrare di essere tale e tenere conto della varie posizioni. E' un momento difficile ma bisogna fare di tutto perchè Mastella rimanga ,l'Udeur è essenziale per tutto il centrosinistra''. ''I vertici del centrosinistra -ammonisce il capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera Pino Sgobio- devono affrontare la questione politica posta da Clemente Mastella. L'Udeur è ormai parte integrante dell'alleanza e non può essere lasciata alle sirene della destra''. Sirene che naturalmente fanno sentire la loro voce. ''Occorre guardare con attenzione alle scelte dell'Udeur -sottolinea il viceministro per il Commercio con l'Estero Adolfo Urso,di An- che mettono a nudo il re Prodi e la sua politica di appiattimento nei confronti dei neo-comunisti''. ''Mastella -aggiunge l'esponente di via della Scrofa- è sempre stato un corpo estraneo alla sinistra; in alcuni casi necessario, sopportato, ma sempre mal digerito. Non va pertanto esclusa a priori l'ipotesi di accordi locali, laddove vi siano le condizioni politiche e soprattutto la piena condivisione dei programmi di governo, per le elezioni regionali''. ''Prodi esce da questa vicenda ancora più delegittimato –afferma invece la vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera Isabella Bertolini- Ha preso in giro Mastella per tanti mesi e ora si nasconde dietro un assordante silenzio. D'altronde, quelli della Gad quando parlano fanno solo chiacchiere inutili e non saranno mai in grado di governare il Paese. Il segretario del Campanile dovrebbe averlo già imparato a sue spese'' Ma la decisione dei Popolari-Udeur riapre anche il dibattito sul futuro del bipolarismo e sulla possibilità di rinascita di un grande centro in grado di porsi come ago della bilancia tra i due schieramenti. La scelta di Mastella, commenta Francesco Cossiga, ''è l'inevitabile conseguenza di un uso egemonico di uno squilibrato sistema elettorale maggioritario, con il quale si vuole ridurre a forzata unità ciò che è diverso''. ''Con l'attuale legge elettorale -commenta l'ex segretario del Ppi Gerardo Bianco- l'idea di un centro autonomo, di una terza via moderata non è realizzabile. A meno che Mastella non pensi ad una lunga marcia, come quella che ha portato i liberali inglesi a trasformarsi da forza residuale, in un partito con un largo consenso. Uno spazio esiste, a patto che Mastella non intenda passare subito all'incasso ma appoggiando, ad esempio, l'idea di un partito autonomista di centro al Sud immaginato da Ciriaco De Mita. Il soggetto politico di riferimento è la Dc bavarese che, nel caso italiano, dovrebbe federarsi con la Margherita''. ''L'ipotesi più verosimile -commenta Enzo Carra. della Margherita- è che l'Udeur sceglierà di appoggiare un candidato presidente del centrodestra in una Regione, e un candidato del centrosinistra in un'altra. Più che l'ago della bilancia, attualizzerei per Mastella la 'politica dei due forni'''. ''Penso che lo spazio per un terzo polo o una terza forza -afferma Sergio D'Antoni- non esista. I tentativi fatti dimostrano chegli italiani hanno scelto con convinzione la via bipolare e io l'ho sperimentato sulla mia pelle, quando nel 2001 naufragò l'esperienza di Democrazia Europea''. E allora occorre che la Gad riallacci i legami con i Popolari Udeur: ''l'iniziativa -dice l'ex segretario della Cisl-deve arrivare dai partiti ma anche Prodi deve fare la sua parte e far pesare la sua volontà''. Nel dibattito si inserisce anche 'Il Riformista' che in un editoriale che sara' pubblicato domani si chiede ''Perche' Prodi non parla?'. E racconta: ''Dicono che Clemente Mastella, il giorno di Santo Stefano, avesse chiesto una dichiarazione formale di Prodi da offrire al suo partito, qualcosa che riconoscesse la piena partecipazione dell'Udeur alla Gad e la par condicio con le altre componenti. Quella dichiarazione non è arrivata, e Mastella ha consumato lo strappo, seppur rammendabile''. ''L'episodio - scrive il quotidiano diretto da Antonio Polito - segnala un aspetto alquanto misterioso della strategia di comunicazione del leader della Gad: il silenzio in cui sembra essersi chiuso da qualche tempo. Nel caso di Mastella, la ragione può essere comprensibile. Gli strateghi di Prodi, l'inner circle di amici fidati e appassionati che da sempre lo circonda, gli consiglia, di sfruttare insomma al meglio l'autorevolezza che la sua lunga esperienza europea certamente gli consegna, e che per molti è il suo migliore asset elettorale. La cosa crea più di un problema ai leader di partito, che si aspetterebbero da lui le soluzioni e le mediazioni. Ma ha una uua ratio''. ''Spero che qualcuno stia facendo qualcosa per ricucire lo strappo con Mastella, ma a me non risulta'', auspica invece il vice presidente della Camera e deputato Ds Fabio Mussi che fa notare: ''ultimamente nella Gad sono tutti preoccupati per chi sta al volante, ma non vorrei che nel frattempo si perdessero le ruote''. ''La politica degli affetti e delle mani tese in questo momento servono a poco. Noi abbiamo posto una questione politica molto chiara e primaria: una riorganizzazione del centrosinistra. Vogliamo sapere si fa o no'', gli risponde a distanza Paolo Cirino Pomicino, fermo sulle sue posizioni.

Summit di fine anno della GAD a Falerna giovedì 30

28/12 Lo scambio degli auguri per il 2005 sara' lo spunto di un incontro che Agazio Loiero avra' giovedi' prossimo, 30 dicembre, a Falerna, con i rappresentanti dei partiti del centrosinistra che sostengono la sua candidatura alla presidenza della Giunta regionale. Loiero, in particolare, incontrera' i parlamentari, i consiglieri regionali, i presidenti delle Amministrazioni provinciali, i sindaci ed i dirigenti dei partiti.

Loiero a Grimaldi l’8 gennaio con Mancini e Minniti

28/12 Agazio Loiero, Giacomo Mancini e Marco Minniti saranno gli ospiti della manifestazione dal titolo "Un'Alleanza per vincere nel Savuto e in Calabria" che si svolgerà nella sala consiliare del comune di Grimaldi sabato 8 gennaio alle ore 17.L'iniziativa è stata fortemente voluta dal sindaco di Grimaldi Pino Albo insieme ai sindaci di Belsito, Nino De Rose, e di Malito, Mario Guzzo Foliaro. I tre dirigenti del Pse-Lista Mancini hanno inteso creare un'occasione di confronto tra l'onorevole Agazio Loiero, candidato a presidente dell'Alleanza e tutti gli amministratori e i dirigenti dei partiti di centrosinistra e la cittadinanza di un territorio dalle enormi potenzialità che ha patito nel corso degli ultimi anni più degli altri la scarsa attenzione da parte del governo della destra. L'Alleanza che ambisce a conquistare il governo della regione deve partire da dove ha fallito la destra e nel Savuto, che in Giacomo Mancini ha un deputato capace di dare voce alle sue ansie e alle sue speranze e che è considerato un punto di riferimento importante dagli amministratori e dai cittadini, può trovare anche la collaborazione di una nuova e preparata classe dirigente che è stata capace di ripartire dopo la sconfitta del 2001, riconquistando presidi importanti come la guida della Comunità Montana, con la presidenza riconfermata pochi giorni fa, di Anna Aurora Colosimo. La presenza di Marco Minniti, che è stato determinante nella definizione della candidatura a presidente della coalizione, nobilita la manifestazione e rappresenta un ulteriore riconoscimento del buon lavoro svolto dal centrosinistra nel territorio del Savuto.

Veneto (Udeur) “Il centro moderato è scomparso dalla coalizione”

''Il nostro malessere durava da tempo e non e' stato motivato dall' attribuzione della candidatura per la presidenza di una Regione bensi' dalla scomparsa progressiva del centro moderato dalla coalizione del centrosinistra, voluta appositamente da Ds e Margherita''. Lo ha detto, in una dichiarazione, Armando Veneto, responsabile dei Problemi dello Stato dell' Udeur. ''Si tratta di una situazione - ha aggiunto Veneto - determinata dalla progressiva perdita della linea socialdemocratica all' interno dello schieramento di centrosinistra. C e' da considerare anche che Prodi non ha mai voluto essere un leader del centro, lasciandosi appiattire sulle posizioni estreme dei Verdi e di Bertinotti. Una situazione che ha determinato inevitabilmente la competizione tra Ds e Margherita, che pero' in precedenti occasioni, vedi la designazione di Agazio Loiero per la candidatura alla presidenza della Giunta regionale in Calabria, non avevano avuto difficolta' ad accordarsi, facendo fuori tutti gli altri partiti della coalizione''.

Perrelli (Liberaldemocratici) “Riconciliare la società con la politica”

28/12 ''C' e' molto da fare e molto da rinnovare nei riguardi dei mutamenti e dei vecchi scarponi, ma se i partiti politici del centrosinistra non trovano la buona volonta' del dialogo e tutti subiscono la suggestione delle proprie proposte la situazione e' destinata a peggiorare e la dialettica tra i partiti diventa improduttiva''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale del partito dei Liberaldemocratici, Tonino Perrelli. ''Ci sono censure morali - ha aggiunto - che vanno ascoltate, ma ci sono aggressioni che vanno rifiutate: oggi da pulpiti diversi si fanno prediche uguali con il rischio che gli opposti si incontrino su un bersaglio comune che siamo noi Patto dei Liberaldemocratici. Riconciliare la societa' con la politica deve costituire il primo interesse dei politici di centrosinistra, della Grande Alleanza Democratica, perche' altrimenti eventuali separazioni prolificano le frammentazioni ''da bassalega'' i liberalismi ed i partiti devono rinunciare tutti a qualcosa per guadagnare tutti in termini di credibilita' di sviluppo e di comunicazione. Speriamo che la Nascita che si e' manifestata agli uomini di buona volonta' ci aiuti ad essere veramente di Buona Volonta', nell'obbedire al mondo che riceveremo di rappresentare, per servire''. ''Portiamo - ha proseguito Perrelli - per la fine di questo anno, al Bambino che e' nato, il disagio di essere insufficienti al modo e la promessa di cercare di corrispondere meglio alla causa che abbiamo intrapreso. Chiediamo perdono se osiamo dirci cristiani in case piene di ricchezza mentre c' e' chi muore di fame. Chiediamo perdono alla fine di quest' anno che muore, se con crudele discernimento mondano, facciamo questione di classi sociali, di ceti politici e di altre cose del genere, mentre tutti gli uomini sono una cosa sola. Chiediamogli perdono, alla fine dell'anno, se non siamo come Lui volle essere, e cioe' poveri, pronti a pagare di persona per le colpe altrui, raminghi per aiutare gli altri''. ''Questa e' la grande sfida - ha concluso - la grande scommessa dei Pattisti Liberaldemocratici e chiediamo all' elettore calabrese di collaborare alla creazione di una Calabria, punto forte di questo nuovo progetto e del proprio impegno''.

Galati (NPSi) denuncia irregolarità in Fincalabra: “Violata la legge istitutiva e aumentati i costi”

27/12 Il capogruppo del Nuovo Psi nel Consiglio regionale, Francesco Galati, ha presentato un' interrogazione al presidente della Giunta regionale in cui fa riferimento ad alcune questioni riguardanti la Fincalabra. ''E' a conoscenza il Presidente della Regione - chiede Galati nell' interrogazione - che, attraverso recenti modifiche statutarie che violano la legge regionale, il Presidente di Fincalabra ha provveduto alla costituzione di due nuove societa', una denominata Fincalabra Investimenti Spa, di cui la stessa Fincalabra detiene il 100 per cento del capitale sociale, e l' altra denominata Fincalabra Garanzie Spa, di cui Fincalabra detiene il 95 per cento del capitale sociale, nonostante in quest'ultima avrebbero dovuto partecipare banche ed enti locali?. Galati parla di ''violazioni della legge istitutiva di Fincalabra '' da parte del Consiglio di amministrazione. Non ravvisa, il presidente Chiaravalloti, nella costituzione delle due nuove societa', aventi identiche finalita' operative di Fincalabra Spa, una mera duplicazione di costi derivanti, oltre che dai necessari investimenti per il funzionamento delle stesse, anche dai costi certi derivanti dalle nomine gia' effettuata di ben 14 Consiglieri di Amministrazione, dieci sindaci e due Direttori Generali?''. Il capogruppo del Nuovo Psi chiede anche se il presidente Chiaravalloti ''e' a conoscenza del fatto che i presidenti delle due nuove societa' sono, rispettivamente, l' assessore regionale alle attivita' produttive, Giuseppe Gentile, incompatibile, e l' ex assessore regionale Emmanuele Emanuele? Ed e' a conoscenza il Presidente della Regione che l'amministratore delegato di una delle due societa' e' l'attuale Presidente in prorogatio di Fincalabra Spa ed il Presidente del collegio sindacale e' un membro, anch'egli in prorogatio, dell'attuale collegio sindacale di Fincalabra?''. ''La societa' Fincalabra spa - rileva Francesco Galati - e' stata costituita il 22 dicembre del 1989, con la legge regionale n.7 del 30 aprile del 1984, ai sensi dell'art. 69 dello Statuto della Regione, per concorrere, nel quadro della politica di programmazione economica, allo sviluppo economico e sociale della Calabria. L 'atto costitutivo, all'articolo 3, ed il relativo Statuto sociale, all'articolo 5 titolo II, prevedevano, rispettivamente: 'Per il compimento dello scopo sociale la Fincalabra spa puo' assumere partecipazioni minoritarie nelle societa' di capitale, nelle societa' cooperative e nei consorzi di piccole e medie dimensione gia' costituiti e/o da costituire...'' e ''ciascuna delle partecipazioni previste al punto 4 dell'articolo precedente non potra' superare il 35 per cento del capitale delle societa' di cui Fincalabra spa venga a far parte. Tale limite potra' essere elevato fino al 49 per cento quando si tratta di societa' cui partecipano, in misura complessiva superiore al 20 per cento del suo capitale, anche enti pubblici o privati dai primi controllati. La Fincalabra spa non potra' impegnare per i suoi interventi in una sola societa' una somma complessiva superiore al 15 per cento del proprio patrimonio, fermi comunque i limiti di cui al precedente comma''. ''Considerato - sostiene Galati - che gli articoli sopra richiamati nei due atti pubblici rispettano il contenuto nonche' i limiti di quanto fissato dall'articolo 2 della legge regionale del 30 aprile 1984 istitutiva di Fincalabra e che, inoltre, nel corso della vita sociale, anche se si e' proceduto a modificare lo Statuto originario, tali modifiche non hanno mai alterato i dettati previsti dalla legge istitutiva ed in particolare finalita', compiti, funzioni nonche' limiti di partecipazioni di Fincalabra in altre societa', desta scalpore e allarme apprendere che il Consiglio d' amministrazione, illecitamente, ha sottoposto all' approvazione dell' assemblea dei soci la modifica dell' esercizio sociale prorogando, di fatto, lo stesso dal 31 dicembre del 2003 al 30 giugno del 2004 con un allungamento di 6 mesi del termine naturale e che ha anche inteso stravolgere le finalita', i compiti e le funzioni sancite dalla legge regionale. In particolare - aggiunge Galati - tra le modifiche predisposte dall' attuale Consiglio di amministrazione - e sottoposte all'approvazione dell'assemblea straordinaria dei soci tenutasi il 28 settembre scorso, risultano quelle relative alle forme di partecipazioni in societa'. Si tratta di modifiche palesemente in contrasto con la legge istitutiva di Fincalabra che fissa limiti ben precisi alle modalita' operative della stessa, prioritariamente al fine di evitare la concentrazione degli interventi e del relativo rischio in un numero limitato di societa'. Senza dire che, ancorche' tali modifiche statutarie siano in contrasto con la legge istitutiva, esse alterano radicalmente i limiti fissati nella legge che solo il Consiglio regionale puo' modificare''.

Meduri (DL) “La finanziaria non affronta alcun problema reale”

27/12 ''Questa Finanziaria, di cui il Governo, umiliando pervicacemente il Parlamento, impone l' approvazione a colpi di fiducia, non affronta alcun problema reale del Paese''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Luigi Meduri, deputato della Margherita. ''In particolare - aggiunge Meduri - il Mezzogiorno resta il grande assente. Sin da novembre sindacati e Confindustria hanno siglato un documento di rilancio per il sud, indicando anche le principali questioni da affrontare, ma il Governo sino ad ora non ha avuto nemmeno il tempo per leggerlo. Il Governo ha perfino tentato di sottrarre le risorse destinate ai forestali ed ai braccianti agricoli, un comportamento a dir poco vergognoso, sconfitto grazie alla lotta dei lavoratori che hanno dovuto bloccare la regione per avere la certezza di proseguire la loro attivita'. Tutta l' azione dell' esecutivo porta al disagio sociale ed alla demoralizzazione e non e' certo per caso che sia ripartita anche in Calabria l' emigrazione interna. Questa realta' sara' resa ancora piu' difficile da gennaio, quando torneranno ad aumentare le tariffe di autostrade, luce e gas e lo stesso avverra' per le ferrovie. E' ora di finirla con questa politica - conclude - noi daremo fiducia e speranza di riscatto ad un Paese che ha bisogno di un' altra politica''.

Fondazione Filosa: “la CDL calabrese ha perso la bussola”

26/12 ''LA Cdl ha perso la bussola e vive uno stato di confusione di identita' che rischia non solo di farle perdere le elezioni regionali, ma di produrre disorientamento e disaggregazione. Tutto questo e' il risultato di una lunga involuzione dirigenziale''. Ad affermarlo sono i responsabili della Fondazione Luigi Filona in una nota diffusa alla stampa. ''Una confusione - si afferma nella nota - che nasce da un processo di arretramento rispetto alla costruzione di una politica di contaminazioni ed espressione di un collateralismo che e' sotto gli occhi di tutti. L' elettorato della Cdl e' confuso e non vede una politica delle diversita' integrata nelle sue componenti laiche, cristiane e di destra, ma solo un improbabile insieme di interessi mal difesi. Per dirla con Groucho Marx, i dirigenti altolocati della Cdl sono come quei libri che, pur valendo poco, stanno in cima alle librerie. Anche le cose buone realizzate durante l' esperienza di governo regionale, come alcune leggi di riforma e l' azione di dirigenti di settore illuminati, pensiamo alla protezione civile, vengono nascoste da una contrapposizione interna fine a se stessa e dall' assenza di entusiasmo politico''. ''La Cdl in Calabria - prosegue la nota della Fondazione Filosa - non sa intercettare l' azione del Governo centrale e vive di luce riflessa, delegando ogni suo destino a quello della coalizione centrale. Se non ci fosse da dire che molti dirigenti sono dilettanti allo sbaraglio si penserebbe ad una linea di 'collaborazione con il nemico' che si nota guardando l' accentramento di poteri e funzioni a chi non rappresenta nessuna delle componenti. I buoni dirigenti non mancano, cosi' come non mancano le buone leggi e pensiamo all' estensione della Sabatini alle piccole e medie imprese, alla legge per il ritorno dei cervelli ed a tante altre cose, ma senza una politica d' insieme si disperdere un patrimonio culturale. Se non si prende consapevolezza di questo, si arrivera' ad una desertificazione che allontanera' ancora di piu' l' elettorato''.

Anche in Lombardia i socialisti verso una lista unica.

24/12 ''Il problema e' la politica e non Riccardo Sarfatti, candidato della GAD, al quale andra' comunque tutto il nostro sostegno''. La dichiarazione e' del senatore dello Sdi, Roberto Biscardini. ''La vicenda lombarda - aggiunge - dimostra che la cosiddetta Federazione Riformista si esaurisce in un rapporto a due fra Ds e Margherita. Alcuni dirigenti dello Sdi si erano illusi di poter candidare Pia Locatelli, cosi' come in Calabria lo Sdi si era illuso di poter candidare Cesare Marini''. ''Adesso non bisogna perdere altro tempo - conclude Biscardini - e bisogna prepararci, come nelle altre regioni, a presentare la nostra lista. Una lista di Unita' Socialista per unire tutti i socialisti che stanno a sinistra. Poco importa che Ds e Margherita decideranno o meno di presentasi come fecero cinque anni fa insieme con la loro lista''.

De Michelis con Zavettieri da Berlusconi caldeggiano la candidatura Abramo per la CDL

23/12 Il segretario del Nuovo Psi Gianni De Michelis si e' incontrato oggi pomeriggio con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e al centro del loro colloquio c'e' stata la situazione politica calabrese, dopo che il partito del Garofano ha annunciato il divorzio dalla Cdl con il congresso regionale che e' stato tenuto sabato e domenica scorsi. De Michelis, accompagnato dal segretario calabrese del Nuovo Psi Saverio Zavettieri, ha esposto al premier le condizioni che i socialisti pongono per riprendere l'alleanza con il centrodestra in Calabria, visto che ritengono impraticabile un'intesa con la Gad (''Non possiamo certo appoggiare la candidatura di Agazio Loiero'', ha affermato il segretario del Nuovo Psi dopo l'incontro con Berlusconi). ''Abbiamo sottolineato la necessita' - ha spiegato De Michelis al cronista che lo ha raggiunto telefonicamente - di una legge elettorale che eviti la frantumazione che abbiamo oggi in Calabria, con 21 gruppi per 43 consiglieri regionali. E il centrosinistra si appresta a presentare 16 liste per le regionali''. L'altra questione cruciale posta da De Michelis e Zavettieri a Berlusconi e' quella di una ''candidatura sostenibile'' della Cdl alla presidenza della Regione. Il nome caldeggiato dal Nuovo Psi e' quello dell'attuale sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. Silvio Berlusconi, a quanto e' dato capire, ha recepito le argomentazioni del Nuovo Psi, riservandosi di parlarne anche con gli altri alleati della Cdl. Sull’incontro poi Zavettieri, attuale assessore regionale alla Cultura, dimissionario, ha precisato: ''Non c' e' stata nessuna trattativa. Questo incontro era programmato almeno da dieci giorni, quindi precedentemente al congresso regionale del Nuovo Psi e alle mie dimissioni''. ''De Michelis, e non e' una battuta - ha aggiunto Zavettieri - ci teneva a farmi conoscere di persona Berlusconi perche' non lo conoscevo''. Zavettieri ha confermato che nel corso dell' incontro si e' parlato della situazione calabrese e dei motivi che lo hanno spinto a dimettersi dalla Giunta di centrodestra dopo che il congresso regionale del partito, celebrato domenica scorsa, aveva sancito di avviare ''le pratiche di divorzio'' dalla Cdl. ''Berlusconi - ha sostenuto l' assessore - ha ascoltato le questioni che sono state poste, non ha esercitato alcuna pressione nei nostri confronti, ha accettato il confronto sui punti che abbiamo sollevato ed ha auspicato che si creino le condizioni per far restare i socialisti nella casa delle liberta'. Non si e' parlato di candidature, di meccanismi o di altro. Di positivo c' e' che della Calabria si sta occupando personalmente Berlusconi. E questo credo sia un fatto comunque positivo''.

Casini: "La Camera commemorerà i 90 anni di Giacomo Mancini nel 2006"

23/12 Il novantesimo anniversario della nascita di Giacomo Mancini, ex segretario nazionale del PSI, piu' volte ministro, deputato dalla I alla X legislatura, piu' volte sindaco di Cosenza, sara' celebrato nel 2006 dalla Camera dei Deputati. Lo ha comunicato il presidente Pier Ferdinando Casini al nipote omonimo dell'esponente socialista, che da' notizia dell'iniziativa con un comunicato. Giacomo Mancini jr, a sua volta deputato, ringrazia inoltre Enrico Boselli e Ugo Intini per la proposta di pubblicare i discorsi parlamentari del nonno, sostenuta anche da Luciano Violante. “Ringrazio di cuore Enrico Boselli e Ugo Intini per aver preso l'iniziativa e Luciano Violante per averla autorevolmente sostenuta. La pubblicazione dei discorsi parlamentari di Giacomo Mancini rappresenta un importante omaggio alla sua lunga e fervida azione politica e di governo. Sono grato al Presidente Casini che mi ha confermato la volontà di celebrare adeguatamente nel 2006 il novantesimo anniversario della sua nascita e di voler promuovere insieme a Giorgio Napolitano, Presidente della Fondazione Camera dei Deputati, la pubblicazione dei suoi interventi in aula. Sono convinto che queste prestigiose iniziative saranno apprezzate da tutti i socialisti che si sono identificati nelle battaglie coraggiose di Giacomo Mancini e da tutti i democratici che hanno condiviso il suo impegno a difesa dei diritti di libertà. Penso, poi, che l'intervento di tre tra i più importanti dirigenti della sinistra italiana sia stato accolto con soddisfazione dai cittadini di Cosenza che da mesi registrano con fastidio gli oltraggi postumi alla sua azione di sindaco amato e stimato da tutta la città.”. Il padre di Giacomo Junior, Pietro Mancini, figlio di Giacomo ed anche lui ex Sindaco di Cosenza, ha ringraziato a sua volta Boselli ed Intini, il segretario dello SDI cosentino Genise e l’avv. Paolini con la seguente dichiarazione: “Va sottolineata, positivamente, la richiesta, rivolta al presidente di Montecitorio, on. Casini, dai dirigenti dello SDI, Boselli e Intini, di pubblicare, a cura della Camera dei deputati, i discorsi parlamentari di Giacomo Mancini, nell' imminenza del centenario della nascita di mio padre. Cosi' come è significativa, anche se postuma, la dichiarazione con la quale Violante, che fu, come tutti ricordano, un accanito avversario politico dell' ex segretario del PSI, si è associato alla richiesta a Casini dei deputati socialisti. E' doveroso rivolgere il mio ringraziamento al presidente del gruppo dei DS alla Camera, con il quale anch' io ho polemizzato, su temi politici e sulla giustizia, oltre che agli amici dello SDI. Spero che l' esternazione dell' on. Violante sia letta e meditata, con attenzione, dai dirigenti cosentini della Quercia, i quali, di recente, dimostrando cattivo gusto, oltre che scarso senso politico, hanno voluto coinvolgere la memoria di Giacomo Mancini nelle loro piccole e meschine diatribe, giustamente censurate dagli amici Mimmo Genise ed Enzo Paolini, che ringrazio sentitamente.”

Calderoli al Consiglio dei Ministri:“Faremo il Cantone Calabro”. Zavettieri replica: “se è capace gli faremo un monumento”

23/12 ''Abbiamo cominciato a mettere a punto il 2005. Vinceremo le Regionali e poi le Politiche, e cercheremo di dare un dispiacere a Prodi''. Lo dice il ministro per le Riforme Roberto Calderoli all' uscita dall' incontro avuto con il presidente del Consiglio a Palazzo Grazioli. ''Stiamo preparando un bel pacchetto per la Calabria. Ne faremo una Svizzera, anzi - ironizza il ministro - il Cantone Calabro''. A conferma che durante il pranzo con gli europarlamentari di Forza Italia si e' parlato anche di Regionali, erano arrivate in precedenza le parole del leader del Nuovo PSI, Gianni De Michelis, che aveva dichiarato ai giornalisti: con Berlusconi ''abbiamo parlato solo di Calabria''. La prima replica non si è fatta attendere ed è venuta proprio da Saverio Zavettieri, le cui scelte degli ultimi giorni, hanno fatto aprire la discussione politica tra De Michelis e Berlusconi. Zavettieri ha risposto altrettanto ironicamente al Ministro Calderoli ''Se e' capace di fare un cantone svizzero della Calabria vuol dire che gli faremo un monumento''. Zavettieri era a Roma e si e' incontrato con Berlusconi subito dopo. L’incontro ha messo a fuoco i problemi degli ultimi giorni riguardanti le dimissioni di Zavettieri da assessore e la scelta del candidato del centro destra per le regionali.Inoltre, Calderoli, in una intervista rilasciata nel pomeriggio a radio Padania, ha parlato dei forestali calabresi. ''Nel pomeriggio abbiamo parlato con il presidente del Consiglio anche della vicenda Calabria e mi ha ribadito che c'e' necessita' della presenza di un Commissario e che nella fattispecie sia io a svolgere questo ruolo, al di la' delle polemiche che ci sono state negli ultimi giorni''. ''La nomina - ha detto ancora Calderoli commentando le perplessita' espresse dal ministro Gianni Alemanno - credo che non spetti a nessun altro che al presidente del Consiglio. Questa nomina e' stata confermata non solo prima della sua partenza per gli Stati Uniti ma anche oggi pomeriggio''. ''Stiamo gia' lavorando - ha proseguito il ministro delle Riforme - proprio per preparare un progetto che non vada a penalizzare nessuno ma addirittura sia un'occasione di rilancio''.

Chiaravalloti “Io, Abramo e Fuda ancora in corsa per la Presidenza”

23/12 Da Cosenza, dov'era oggi per firmare il PRU della città, il presidente della Regione Giuseppe Chiaravalloti ha commentato le voci di queste ultime ore sulla scelta del suo successore. In merito alle notizie di stampa secondo cui sarebbero in discesa le quotazioni del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e del presidente della Provincia di Reggio Calabria Pietro Fuda, Chiaravalloti ha detto di credere "che ancora non sia fuori nessuno". Secondo il presidente uscente, sono in corsa sia lui stesso ("Perché non dovrei esserlo?", ha detto), sia Fuda e Abramo sia l'assessore regionale al Turismo Giuseppe Gentile. In ogni caso, si tratta di uomini tutti iscritti a Forza Italia o, nel caso di Abramo, indipendenti con simpatie Azzurre. "Penso- ha aggiunto Chiaravalloti- che il problema non sia così drammatico per come viene percepito dall'opinione pubblica. Più angosciosa mi è sembrata la vicenda dell'opposizione che ha lasciato morti, cadaveri, lacerazionià auguro che la scelta all'interno della CdL sia molto più semplice. Penso - ha concluso - che nell'arco di queste feste si arriverà a una decisione".

Margherita: “Le liste elettorali saranno predisposte dagli organi territoriali competenti”

23/12 Si sono riunite congiuntamente oggi a Falerna, presso l’Hotel Eurolido, l’Assemblea regionale della Margherita calabrese e la Consulta regionale dei Presidenti dei circoli del partito.
L’incontro, che ha visto una folta partecipazione, è stato aperto dal Presidente regionale del partito Mario Laganà, il quale ha presentato all’Assemblea le proposte per l’elaborazione dello Statuto del partito regionale. In particolare, Laganà ha sottolineato il punto che riguarda la formazione delle liste della Margherita e che riconosce l’autonomia politica degli organi collegiali a livello territoriale, tenendo conto dei deliberati del partito nazionale e regionale. Il documento di indirizzo approvato, infatti, prevede che le proposte in merito alle candidature spettino al livello territoriale di competenza. Le candidature dovranno poi essere approvate e ratificate dalla Direzione regionale. I criteri indicati sono i principi di trasparenza, moralità, appartenenza al partito e di legittimazione territoriale delle candidature per le elezioni regionali e nazionali.
L’on. Agazio Loiero, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ha sottolineato, nel suo intervento, come il 2005 può essere un anno decisivo per cambiare la classe politica dirigente. Si apre – ha detto Loiero – un percorso importante per ridare speranza alla nostra gente, in una Calabria che ha la disoccupazione giovanile e femminile più elevata in Italia.
Nella sua relazione, approvata dall’Assemblea, il Coordinatore regionale della Margherita, Franco Bruno, ha ripreso il tema della speranza: ridare speranza, ha detto, non è compito solo della politica, ma essa deve fare la sua parte per ricreare un clima di fiducia.
La scelta di Loiero come candidato alla presidenza, ha proseguito Bruno, è stata il frutto di un metodo convincente ed innovativo seguito dalla GAD in Calabria, un metodo che ha consentito di scegliere con il candidato una griglia politico-programmatica convincente e di coinvolgere importanti segmenti di società civile, settori della società che non sopportano più il peso di insufficienze politiche e amministrative penalizzanti.
L’anno che è trascorso, ha proseguito Franco Bruno, è stato ricco di risultati importanti per la Margherita. Almeno due devono essere citati: la Margherita è diventata punto di riferimento nella politica calabrese; è stato messo in moto un meccanismo che – con il massimo coinvolgimento – ha portato Loiero alla candidatura alla Presidenza.
Restano alcune questioni aperte. Anzitutto, l’unità della coalizione, che è un valore per il quale bisogna dare risposte convincenti alle esigenze politiche dell’UDEUR, forza fondamentale del centrosinistra calabrese, alla quale i livelli nazionali devono dare un’attenzione concreta. Poi, la necessità di un passaggio politico decisivo: la costruzione della FED, la federazione in cui in Calabria si ritroveranno forze politiche importanti oltre quelle già presenti a livello nazionale. Per questo impegno, ha sottolineato Franco Bruno, la Margherita – che ha una funzione di equilibrio - deve essere generosa: occorre, infatti, creare strutture stabili. La Calabria – ha concluso il Coordinatore regionale – è una risorsa di sviluppo inesplorata: il problema meridionale deve essere riproposto in termini nuovi, considerando il Sud appunto come una risorsa. L’Assemblea si è conclusa con l’approvazione di una mozione del movimento giovanile della Margherita per il riconoscimento del movimento stesso nello Statuto regionale: si tratta, infatti, di una realtà consistente e ricca, con i suoi 2.741 iscritti in età compresa tra i 14 e i 29 anni, pari al 22,9 per cento degli aderenti al partito in Calabria.

Polemica tra Nuovo PSI e Naccarato sulla legge elettorale

23/12 ''Per conto di chi parla Paolo Naccarato e perche' tenta maldestramente di sminuire e definire trash come le sorelle Lecciso, l' attivita', i programmi e le idee del Nuovo Psi? Se rispondesse sinceramente a questa nostra domanda saremmo anche pronti a perdonarlo per le avventatezze che si e' permesso di esprimere nei confronti del nostro Partito''. E' quanto si afferma in una nota diffusa dalla segreteria regionale del Nuovo Psi. ''Del resto - prosegue la nota - al nostro recente congresso regionale di Lamezia, Naccarato non era presente e quindi non ha potuto ascoltare le attenzioni e gli apprezzamenti unanimi che ci sono pervenuti da parte delle delegazioni dei partiti della Cdl e anche dallo Sdi. Insomma gli potremmo anche concedere le attenuanti generiche, sebbene non sarebbe scusabile il suo atteggiamento di vilipendio gratuito e infondato, nonostante le dichiarazioni di amicizia e di stima, sue personali, nei confronti dell' On. Zavettieri. E poi, suvvia, e' Natale! Assai probabilmente, quindi, nessuno gli ha mai riferito dell' andamento entusiasmante e ricco di alti contenuti della due giorni di Lamezia''. ''Presumibilmente, pero', - prosegue la nota della segreteria regionale del Nuovo Psi - qualcuno gli ha imposto, pardon, lo ha invitato, a dileggiare il Nuovo Psi e i suoi massimi dirigenti. Ma chi? Perche'? Ce lo dica, il consigliere Naccarato''. Per la segreteria del Nuovo Psi ''non c' e' stato alcun attacco da parte del Nuovo Psi alla persona del presidente della Commissione per la riforma elettorale, piuttosto alla sua conduzione dei lavori, per altro legittima e fondata, visto che si era registrata una unanimita' sui quattro punti in discussione nella sottocommissione e poi si erano verificate la clamorosa bocciatura e non assunzione degli stessi punti a livello di Commissione''.
Risponde subito alle critiche Naccarato che afferma ''La segreteria regionale del Nuovo Psi, organo impersonale, dimostra di non conoscermi affatto''. ''Sono comunque pronto - aggiunge Naccarato - a rispondere alla domanda posta senza alcun problema. Mi si chiede 'per conto di chi parla Paolo Naccarato?': della mia coscienza e della verita', piaccia o non piaccia. Si rassegni, dunque, la segreteria regionale del Nuovo Psi e non si tormenti in domande inutili, se ne e' capace. Abbia invece l' umilta' di riconoscere che ha sbagliato, facendo la cosa piu' semplice che sanno fare gli uomini: chiedere scusa''.

Pirillo (Margherita) “Il provvedimento per gli LSU della Regione, fumoso tentativo elettoralistico”

23/12 Intervento On. Mario Pirillo in merito al Piano di azione annuale (2003) e triennale per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori Lsu e Lpu. “ Il provvedimento tampone adottato dal governo calabrese tradotto nel Piano di azione annuale (2003) e triennale per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori Lsu e Lpu, certamente non risolve gli innumerevoli problemi dei lavoratori precari. Gli atti della maggioranza di centrodestra sono un fumoso tentativo elettoralistico che si accompagna alle ultime scorrerie di Chiaravalloti e compagni in tema di occupazione e sviluppo. Prova ne è che non è bastata una intera legislatura per indicare alcune sostanziali norme che stabilizzassero gli oltre 8000 operai. Ben presto i lavoratori capiranno le sostanziali differenze tra quanto promesso e ciò che verrà attuato, e torneranno a far sentire la propria voce. La maggioranza non può continuare ad illudere di finte speranze i lavoratori calabresi, alimentando il clientelismo, l’assistenzialismo e gli sprechi nella pubblica amministrazione. L’impegno che il governo regionale ha assunto nei confronti del popolo calabrese sarà pagato a caro prezzo. Considerata la delicatezza del momento, confidiamo nella saggezza dei calabresi che sapranno dare il giusto valore alle pindariche evoluzioni di un esecutivo giunto ormai alla sua fine. All’indomani della consultazione elettorale, il nostro impegno sarà indirizzato appunto a dare una certezza al futuro occupazionale di tutti i lavoratori precari. Restiamo fiduciosi di un gesto concreto da parte dell’intera maggioranza, teso verso un atto di responsabilità e di rispetto nei confronti delle famiglie calabresi.

Trematerra (UDC) “Concluso il risanamento del consorzio di bonifica di Cosenza”

23/12 ''Voglio rivolgere un ringraziamento all' amico assessore Giovanni Dima ed a coloro che hanno gestito il consorzio di bonifica di Cosenza negli ultimi quattro anni: il risanamento e' stato portato a termine e, credo, entro il 27 il commissario liquidatore avra' le somme disponibili per pagare i numerosi creditori''. Ad affermarlo, in una nota, e' stato il sen. Gino Trematerra. ''Se i debiti sono stati ridotti ed oggi arrivano a pagamento - ha aggiunto Trematerra - il merito non puo' che essere dell' assessore competente e di quelli che hanno gestito il consorzio. Adesso molti creditori, fra i quelli tanti pensionati, disporranno delle somme che avanzano e si potra' rilanciare bene il Consorzio: penso che entro il 27 le somme saranno a disposizione''.

La Sinistra Giovanile di Cosenza ha eletto Apa segretario provinciale

23/12 Giovanni Apa e' il nuovo segretario provinciale della Sinistra giovanile di Cosenza. Apa, 27 anni, studente dell' Universita' della Calabria, e' stato eletto al termine del terzo congresso provinciale dell' organizzazione giovanile dei Democratici di sinistra. All' assise ha partecipato, tra gli altri, il segretario nazionale della Sinistra giovanile, Stefano Fancelli.

Zavettieri formalizza le sue dimissioni in Giunta. Chiaravalloti lo invita a restare.

22/12 Ha formalizzato oggi pomeriggio le sue dimissioni da assessore il leader del Nuovo Psi calabrese, Saverio Zavettieri, dando cosi' seguito a quanto deciso dal congresso regionale del suo partito sabato e domenica scorsi che aveva sancito la linea dell' autonomia dal centrodestra. Zavettieri, che e' titolare delle deleghe alla cultura e alla pubblica istruzione, ha depositato e protocollato la lettera di dimissioni alla presidenza della Regione, a Catanzaro, e stasera ne ha discusso alla riunione di Giunta, ''Sono fermo - ha detto Zavettieri - a quanto detto domenica nel mio intervento al congresso''. I margini di manovra per cercare di fare rientrare Zavettieri nell'alleanza sono cosi' legati alle tre condizioni poste dai socialisti: programma, legge elettorale e candidato presidente. Sui contenuti della lettera, Zavettieri, ha detto stasera che ''reca puntualmente i deliberati del congresso regionale di Lamezia Terme. In particolare - ha aggiunto - in materia di legge elettorale, riteniamo come socialisti irremovibile la cancellazione del listino insieme all' inserimento dello sbarramento del 3%''. Sulla legge elettorale, che il Nuovo Psi considera una condizione imprescindibile, non c'e' alcun accordo mentre sul candidato presidente della Cdl in Calabria sono in corso incontri a vari livelli, soprattutto romani, tra i leader della coalizione. Una decisione potrebbe giungere tra Natale e Capodanno.
Il primo commento di Chiaravalloti è stato: ''Ho preso atto della comunicazione dell'assessore Saverio Zavettieri con cui si rende nota la sua decisione di dimettersi dall' esecutivo regionale. Da parte mia, pur ribadendo stima e fiducia all'assessore Zavettieri per il lavoro svolto finora, mi faro' carico di rispondere con una missiva all' assessore dove spieghero' le mie opinioni sulla vicenda''. L'argomento e' stato al centro della riunione della Giunta. ''Le questioni sollevate dall' assessore Saverio Zavettieri - ha concluso Chiaravalloti - rimangono comunque in primo piano nell' agenda politica regionale''. Il Presidente della Regione Chiaravalloti, prima di iniziare la Giunta in cui Zavettieri ha formulato le dimissioni aveva dichiarato ''A Zavettieri rivolgero', comunque, l' invito a continuare a lavorare con la stessa sagacia di sempre''. La lettera di dimissioni e' gia' stata protocollata alla Presidenza della Regione, a Catanzaro, e stasera Zavettieri l’ha portata ufficialmente in Giunta. Prima ancora della presentazione formale della lettera di dimissioni il Presidente Chiaravalloti aveva annunciato, in una dichiarazione raccolta in mattinata, di non sapere nulla della cosa “racchiusa in un ambito meramente politico”. ''Non ho ancora ricevuto alcuna comunicazione – aveva detto stamani Chiaravalloti - ma ritengo che si tratti di una vicenda che attiene alla dialettica tra i partiti e che lambisce, molto alla lontana, l' istituzione nel suo complesso'' ''Staremo a sentire quale e' la posizione dell'assessore Zavettieri - ha aggiunto Chiaravalloti - ad ogni modo, per quanto riguarda gli assetti istituzionali, credo che sia auspicabile che egli rimanga al suo posto proseguendo un'opera peraltro condotta con molto impegno e sagacia finora per mantenere quest'impegno anche nel finale della legislatura. Se dovesse insistere e se le ragioni di dialettica interna dovessero prevalere, correremo ai ripari''. Circa gli eventuali margini di recupero rispetto alla decisione manifestata dall'assessore, il presidente Chiaravalloti ha detto di non essere in grado di rispondere. ''Con Zavettieri non ho parlato - ha detto - ma gli faro' presente come la dialettica istituzionale sia molto piu' ampia e vasta e richieda atteggiamenti di maggiore responsabilita' rispetto a quella che e' la dialettica politica''.

Chiesta la pubblicazione dei discorsi parlamentari di Giacomo Mancini Sr

22/12 Enrico Boselli, Presidente Nazionale dello Sdi, e Ugo Intini, Presidente del Gruppo parlamentare, hanno scritto al Presidente della Camera dei Deputati per sollecitare la pubblicazione dei discorsi parlamentari di Giacomo Mancini.
"Il 21 aprile 2006 - scrivono Boselli e Intini a Casini - ricorrerà il novantesimo anniversario della nascita del leader socialista. E' nostra intenzione ricordare l'azione di dirigente socialista e l'opera di uomo di Governo, promuovendo iniziative in concerto con la Fondazione a lui intitolata. Nato nel 1916, fin da giovanissimo è militante socialista, sull'esempio del padre, Pietro Mancini, uno dei principali testimoni del socialismo nel sud fin dagli anni precedenti alla prima guerra mondiale, poi deputato prima del fascismo e quindi, per l'ultima volta, deputato socialista all'Assemblea Costituente. Giacomo Mancini partecipa alla resistenza Roma e alla rifondazione del Partito Socialista italiano. Viene eletto per la prima volta in parlamento nel 1948 e vi sarà confermato ininterrottamente fino al 1992. Dopo il 1956, segue Nenni e appoggia la battaglia autonomista per l'allontanamento dal PCI e poi, per il passaggio dell'Italia politica verso il centrosinistra. Dei governi di centrosinistra organici sarà prima Ministro della Sanità e poi Ministro dei Lavori Pubblici. Dopo il fallimento dell'unificazione con il PSDI, nel 1969, Mancini diventa segretario del PSI e propone un rapporto più critico con la DC che porta il PSI ad entrare e ad uscire dagli esecutivi fino al 1972. Negli anni successivi, quelli dell'emergenza, Mancini contribuisce a portare Bettino Craxi alla guida del PSI, al tempo stesso propone la battaglia contro il terrorismo che non leda la normale dialettica democratica e non sacrifichi le possibilità di esprimere il proprio disaccordo. Nella seconda metà degli anni ottanta, sostiene le battaglie di moralizzazione all'interno del suo partito e al tempo stesso è mosso dalla preoccupazione per il distacco tra cittadini e politica. Fino alla morte avvenuta nel 2002 Mancini si impegnerà come Sindaco di Cosenza. La pubblicazione dei discorsi di Giacomo Mancini fornirà un contributo alla valorizzazione di una storia, quella del socialismo di governo, riformista e riformatore, attento all'argomento dell'uguaglianza e dei diritti sociali, senza per questo sacrificare i diritti individuali. Per conoscere meglio la sua figura ma anche per valorizzare quella storia del socialismo e del meridione a cui Mancini ha dedicato le battaglie della sua vita politica, è nata di recente a Cosenza la Fondazione Giacomo Mancini.
Per il capogruppo dei DS alla Camera, Luciano Violante, la pubblicazione dei discorsi è un giusto riconoscimento. "E' auspicabile che la richiesta formulata dai Presidenti Enrico Boselli e Ugo Intini di pubblicare i discorsi di Giacomo Mancini venga accolta dalla Presidenza della Camera” ha dichiarato Violante. “Si tratterebbe di un giusto riconoscimento al pensiero politico di un uomo che molto fece per la modernizzazione dell'Italia. Inoltre, la pubblicazione dei suoi discorsi parlamentari metterebbe a disposizione degli studiosi un patrimonio culturale di grande rilievo per comprendere le linee di svolgimento delle idee democratiche nel nostro Paese. La vita di Giacomo Mancini, segretario del PSI, deputato per piu' di cinquanta anni, piu' volte ministro della Repubblica fa parte della storia piu' alta dei gruppi dirigenti del nostro Paese. Il suo impegno per l'autonomia del Partito, per la severa costruzione di una capacita' di governo della sinistra, per evitare il distacco della vita politica dai bisogni dei cittadini sono stati esemplari per la costruzione di un progetto socialista democratico e riformatore. L'impegno tenace per lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno, la capacita' di dedicarsi fino alla fine ai suoi concittadini come sindaco di Cosenza ne fanno una delle figure piu' rappresentative della storia politica della Repubblica".

In Abruzzo approvata in piena notte la legge elettorale, definita illegale dalla Margherita

22/12 ''Neanche Berlusconi aveva mai osato tanto, ma la paura fa 90'': lo afferma in una nota Giuseppe Fioroni, Responsabile Enti Locali della Margherita, secondo il quale la paura del centrodestra in Abruzzo e' pari al tasso di illegalita'. Cio' che e' avvenuto stanotte ad opera della maggioranza di centrodestra al Consiglio regionale in Abruzzo e' semplicemente inqualificabile: un blitz nella notte ha portato all'approvazione della modifica della legge elettorale per tentare di impedire la candidatura del principale candidato del centro sinistra, tenendo un atteggiamento opposto a quello tenuto dalla Cdl in Calabria, dove e' rimasta la sola incompatibilita' per i sindaci''. ''Ma in Calabria - prosegue Fioroni - il candidato alla presidenza della Regione e' il signor Sergio Abramo, sindaco in carica di Catanzaro! Neanche Berlusconi aveva osato tanto e cioe' cambiare le regole del gioco mentre c'e' una gara in corso introducendo una norma palesemente creata per colpire l'unico avversario. A colpi di maggioranza, alle 4 di notte, e' passata la legge che, per tutti, e' gia' detta la anti-D'Alfonso.Noi non staremo a guardare questo scempio e, visto che anche sul piano della legittimita' Costituzionale la questione e' dubbia, faremo tutto quanto e' in nostro potere per ripristinare la legalita'''.

Trematerra (Udc) “Calabria in crescita e forte flessione della disoccupazione”

22/12 ''I dati della Calabria sono in crescita, anche se permangono veri coni d' ombra che richiederebbero un impegno bipartisan per una risoluzione non piu' differibile''. Lo ha affermato il sen. Gino Trematerra, segretario regionale dell' Udc. ''C' e' una forte flessione della disoccupazione - afferma Trematerra - e siamo fiduciosi nell' attesa che partano molti programmi di investimento, ma bisogna dare il giusto merito ad alcune strutture, come sviluppo Italia, che hanno fatto un lavoro incessante nel periodo 98-2004: senza Francesco Samengo, dubito che si si sarebbe cosi' impegnata per la Calabria. C' e' un problema di burocrazia ostativa che non deve diventare un alibi per la classe politica. Fino a quando esistono dirigenti competenti come Rosario Calvano, direttore generale della forestazione, va tutto bene, ma se ci sono burocrati e calcolatori che frenano, il dramma diventa incontenibile''. ''Ci vuole maggiore coraggio - conclude Trematerra - ed il potere politico dovrebbe essere deciso e concreto, ma spesso abdica il suo mandato democratico in favore di logiche non comprensibili. Per una crescita maggiore bisognerebbe realmente snellire l' apparato burocratico ed avere il coraggio di andare sino in fondo nelle scelte di rinnovamento''.

Perrelli (Liberlademocratici) “A Natale perso il desiderio della gioia”

22/12 ''Il Natale di Colui che ci porto' la gioia, passera' forse per noi senza che noi incontriamo Lui, ne' proviamo le gioie e continueremo a vivere come un gregge oscuro nella notte buia tra il vano dolore e la morte dolorosa''. E quanto scrive, in una nota, Tonino Perrelli, coordinatore regionale del Partito dei Liberaldemocratici. ''Il Natale, come accade di ogni avvenimento piu' solenne - afferma Perrelli - e come accade del sole, ci impedisce proprio la visione netta della sua stessa luce. La tradizione del Natale si e' venuta facendo cosi' vasta e molteplice e cosi' varia da paese a paese in questa nostra Calabria che ci vorrebbe uno storico che faccia di questo tema il lavoro della sua vita. Ma a noi non debbono tanto importare quelle che il Signore chiamava le tradizioni seniorum quanto la Parola di Dio, ed in questo caso 'la Parola di Dio che si e' fatta Carne ed abita in mezzo a noi'. Ecco le istanze del Natale, ed ecco dove dobbiamo dirigere con esattezza la nostra attenzione. Un' attenzione non intellettuale soltanto, ma condivisa da tutto il nostro essere. E' la nostra disgrazia, questa, di soffermarci sempre a cio' che e' esteriore del cristianesimo e spendervi intorno tutta la nostra attenzione, fin ad esaurirla. Quando andiamo a sentire una predica, uscendo parliamo del pulpito, del predicatore, della sua voce, dei suoi pensieri, ma e' raro che parliamo di quel che ci ha detto. Analogamente per il Natale: cosa non facciamo in questi giorni. Auguri, doni, spese sopra spese, viaggi e spassi, lussi inconsueti; tutto cio' non e' nell' essenza del Natale, ma d' altra parte sarebbe stolto e iniquo proibire e condannare quelle che sono le espressioni umane della letizia. Ma a volte non c' e' una misura e questa misura non e' una cosa accidentale, ma puo' toccare la coscienza fino a ferirla. Si puo' giungere a frequentare con qualche compiutezza le grandi cerimonie e i riti della Chiesa in questi giorni, ma tale frequenza puo' essere soltanto un' attrazione dello spettacolo e della novita' di natura non solo diversa ma opposta''. ''Il cristiano vero - prosegue Perrelli - sotto la magnificenza e le solennita' dei riti, mette al sicuro la sostanza del suo vivere: assiste alla Santa Messa, si confessa, si accosta alla Comunione. Questo e' molto e diremmo che e' tutto se e' compiuto con reale adesione e non soltanto in forza di una consuetudine cara e familiare. Il Natale e' il Natale e cioe' una festa singolare tra tutte le altre feste cristiane, ed esige dunque qualcosa di singolare anche e soprattutto nell' anima nostra. Una visita ai malati ed ai poveri, non gia' tra la solennita' di una carita' ufficiale e rumorosa bensi' in privato. Il Signore sempre, come la notte in cui nacque, e' dove non e' il mondo: in una stalla, tra l' indigenza e la miseria, tra la disattenzione e il freddo ed il buio. Sappiamo benissimo, quindi, dove lo troveremo e chiediamogli perdono se osiamo dirci cristiani in case ridondanti di ricchezza, mentre a due passi da noi c' e' chi muore di fame. Chiediamogli perdono se col crudele discernimento mondano facciamo questione di classe sociale o scelta politica mentre tutti gli uomini sono una cosa sola. Chiediamogli perdono se non siamo come Lui volle essere, e cioe' poveri, pronti a pagare di persona per le colpe altrui, raminghi e perseguitati. E poi uno sguardo al presepio, grazioso e terribile: Gesu' non parlava ancora ed era gia' Maestro degli uomini. Insomma nel Natale dei poveri. Signore Gesu', nasci davvero in ciascuno di noi e nascera' la gioia: siamo cosi' poveri di gioia che ne abbiamo persino perso il desiderio''.

Pizzimenti e Pisano minacciano di non partecipare ai consigli regionali se passa lo sbarramento al 3%

22/12 I consiglieri regionali Giuseppe Pezzimenti e Vincenzo Pisano non parteciperanno piu' a nessuna seduta del Consiglio ''qualora si volesse ancora insistere nel proporre il 3% come sbarramento alla legge elettorale''. Lo hanno sostenuto gli stessi consiglieri in una dichiarazione congiunta nella quale si afferma che ''con un ennesimo atto di responsabilita' concorreremo, seppur senza molti convincimenti, ad assicurare la nostra presenza in aula al Consiglio di oggi per approvare l' esercizio provvisorio, un atto quasi dovuto nei confronti dei cittadini della Calabria, e per il provvedimento che riguarda il piano di stabilizzazione degli Lsu e Lpu''. Tornando alla legge elettorale, Pezzimenti e Pisano hanno sostenuto che il ''presidente della Commissione riforme, Paolo Naccarato, ha portato a termine, con la totale condivisione in primo luogo di Forza Italia, una mediazione che ha prodotto il cosiddetto testo Naccarato che, come e' emerso anche nell' ultima riunione di ieri, e' condiviso da quasi l' intero Consiglio e che prevede uno sbarramento al 2%. Siamo certi - hanno aggiunto - che il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele e Gianfranco Leone, capogruppo di Forza Italia, cosi' come ci hanno comunicato nella serata di ieri, manterranno fede al solenne impegno assunto e cioe' che Forza Italia non votera' a favore di emendamenti che prevedranno uno sbarramento superiore al 2%. Ed in ogni caso Forza Italia si e' fatta garante che non ci saranno colpi di mano in aula in tema di legge elettorale e che dovra' passare sempre al vaglio preventivo della Commissione Riforme''. ''A questo impegno - hanno concluso Pezzimenti e Pisano - noi intendiamo prestare fede e non concorreremo in nessun momento ad assumere decisioni di natura diversa. Apprezziamo e ringraziamo, infine, il collega Naccarato anche per l' impegno che ha assunto di non assicurare il suo voto favorevole a nessun sbarramento diverso da quello del testo da lui stesso proposto''.

Borrello (Udeur) e Galati (NPsi) chiedono l’abolizione del listino e lo sbarramento al 3%

21/12 In una dichiarazione congiunta, i consiglieri Antonio Borrello e Francesco Galati hanno dichiarato quanto segue: “Non daremo il nostro voto ad una legge elettorale regionale che non preveda questi requisiti: l’abolizione del listino, la possibilità che anche le province più piccole possano coprire i seggi assegnati in base al numero degli abitanti e l’introduzione del principio costituzionale delle pari opportunità dell’elettorato passivo”. Inoltre, per Galati condizione imprescindibile è che “la legge preveda lo sbarramento delle liste al 3%”. Il consigliere Borrello, per quanto riguarda lo sbarramento, si dichiara “disponibile ad un confronto con le forze politiche presenti in Consiglio”.

Gasparri: “Il finanziamento di 800 milioni del CIPE per la Calabria mostra l’interesse del Governo”

21/12 ''Il finanziamento di 800 milioni di euro approvato dal Cipe e destinato alla Calabria e' il segno del concreto interesse del Governo per lo sviluppo della regione''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri. ''Con i nuovi fondi - aggiunge Gasparri - si punta soprattutto a ridurre il divario infrastrutturale ed a creare nuove opportunita' occupazionali. Ben 675 milioni di euro, infatti, serviranno per realizzare un importante lotto dell' autostrada A/3, tra Scilla e Villa San Giovanni, che garantira' velocita' nei trasporti e miglioramento della logistica. L' altra risorsa sulla quale il Governo punta molto e' il turismo. Con i fondi del Cipe saranno finanziati due importanti contratti di programma, Tirreno Sviluppo e Sviluppo Italia Turismo, per un investimento complessivo di 270 milioni di euro. Con questi stanziamenti si punta all' ammodernamento e alla realizzazione di nuove strutture ricettive. Il ritorno in termini occupazionali sara' considerevole. E' previsto l' impiego di oltre mille unita'. La volonta' del Governo c' e' tutta. Nel caso del contratto di Sviluppo Italia Turismo, in particolare, il Governo non solo finanzia il progetto, ma fa anche da catalizzatore nella realizzazione dei poli turistici integrati previsti dall' investimento''. ''Ora - conclude il Ministro delle Comunicazioni - bisogna trovare interlocutori capaci e che abbiano volonta' con i quali poter realizzare i nostri progetti''.

Tripodi (Pdci) “Grave l’assenza di An in Commissione Riforme”

21/12 ''Consideriamo assai grave l'assenza del gruppo di Alleanza nazionale dalla riunione odierna della Commissione per le riforme convocata per discutere della legge elettorale''. Lo sostiene, in una dichiarazione, Michelangelo Tripodi, capogruppo dei Comunisti italiani in Consiglio regionale. ''Si tratta - secondo Tripodi - di un' assenza inaccettabile, anche perche' An, attraverso il vicepresidente del Consiglio, Rizza, ha presentato un emendamento con cui chiede l' introduzione di uno sbarramento del 3 per cento per le liste che parteciperanno alla prossima competizione elettorale: una proposta indecente sul piano democratico in quanto vorrebbe colpire il pluralismo e la rappresentanza. La defezione di An dal dibattito sulla legge elettorale dimostra che s' intende a tutti i costi realizzare un colpo di mano sulla legge elettorale, che rappresenta, e' bene ricordarlo, il cuore di ogni sistema democratico. Sara', pertanto, utile che ciascuna forza politica tenga conto dell' estrema delicatezza del tema ed assuma una posizione politica chiara e netta, improntata a grande responsabilita' istituzionale. Nessuno puo' pensare di manipolare le regole, o permettere che cio' sia fatto quando la partita e' gia' cominciata e si e' gia' in campagna elettorale. E' altrettanto assurdo soltanto ipotizzare, come pure e' stato fatto, che i sindaci non possano, chissa' per quali ragioni, partecipare come candidati alle elezioni regionali''.

De Rose: “La CDL ha amministrato bene alla Regione”

21/12 ''La CDL ha amministrato complessivamente bene, anche se sono stati commessi errori di comunicazione e di sostanza: penso allo spoil system che non e' mai esistito''. E' quanto sostiene in una nota il leader dell'opposizione in consiglio comunale a Cosenza, Umberto De Rose. ''Se penso - ha aggiunto - ad alcune nomine di sottogoverno ed a qualche assessore tecnico che e' in Giunta mi viene da ridere quando sento parlare di regime: ci sono segmenti considerevoli della sinistra che hanno governato e governano: Ato, Aterp ed altro ancora ne sono una dimostrazione. Mi auguro che il centrosinistra se vince abbia la stessa generosita' dimostrata dai nostri governatori''. ''Questo assunto ha mortificato - ha concluso De Rose - la classe dirigente di centrodestra che c'e' ed esiste : ma non l'hanno mai scovata''.

L’ANCI calabrese a favore dei Sindaci in consiglio regionale

21/12 La polemica sulla partecipazione dei Sindaci alle elezioni regionali si arricchisce dell’intervento del vicepresidente dell’ANCI calabrese Franco Iacucci che ha dichiarato ''Non si comprende bene ne' il fondamento razionale ne' quello politico della proposta lanciata da Leone e Rizza circa l' incompatibilita' di cariche fra Sindaci e Consiglieri regionali'', circa la proposta dei consiglieri regionali Leone e Rizza. ''Secondo questa impostazione - ha aggiunto - che sembra materializzarsi dal nulla, che ne e' del sacrosanto principio della rappresentanza che trova il momento piu' significativo nell'elezione del Sindaco, il primo fra i tramiti tra cittadini e Stato? Quale sarebbe il peccato originale che deve essere scontato dai Sindaci? O, forse, piu' logicamente, siamo dinanzi ad un tentativo di ingessare la vita politica, la democrazia ad uso e consumo spregiudicato di pochi? Quel che e' certo e' che siamo di fronte ad un tentativo grave di bloccare il rinnovamento e di attuare discriminazioni che respingiamo e contro le quali ci batteremo''. ''Ci aspettiamo inoltre - ha concluso - che il Consiglio regionale che sta per riunirsi possa fare chiarezza intorno ad una vicenda che, al momento, ne ha ben poca''.

Occhiuto (Udc) “Nessun ostacolo ai Sindaci che vogliono partecipare alle regionali”

21/12 ''Non voterei mai una legge che impedisca ai sindaci l' accesso al Consiglio regionale''. Lo ha detto il consigliere regionale e componente della commissione autoriforme, Roberto Occhiuto, dell'Udc. ''Sono - ha aggiunto - assolutamente, irriducibilmente, contrario che ai sindaci calabresi, che in molti casi rappresentano la parte migliore della societa' politica della regione, sia impedito di partecipare alle prossime elezioni''. ''La legge elettorale - ha concluso Occhiuto - non puo' essere pretesto per garantire corporative posizioni di privilegio o per consumare lotte interne alle coalizioni, ma come ogni riforma istituzionale deve essere improntata ai principi di democrazia e di libera partecipazione''.

E’ polemica tra Leone, Rizza e Adamo che sostiene “Nessuna incompatibilità tra Sindaco e consigliere regionale”

21/12 ''Gli onorevoli Leone e Rizza non sanno quel che dicono o non si rendono conto, magari sono anche ignari dei contenuti della proposta di legge che hanno sottoscritto e presentato''. Lo afferma il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, in una dichiarazione. ''Un testo - aggiunge Adamo - che, per quanto confuso e scritto male, vorrei che i calabresi leggessero. In ogni caso, confrontiamoci nel merito al di la' di ogni confusione, di ogni emendamento presentato e poi forse corretto. La legislazione vigente prevede gia' ora l' incompatibilita' per i presidenti delle province e per i sindaci con la carica di consigliere regionale. Tale incompatibilita' e' estesa anche per la carica di presidente della Giunta regionale dal momento che il presidente e' eletto contestualmente consigliere regionale. Se e' vero che Leone e Rizza propongono per questo caso la incompatibilita' e non la ineleggibilita' potevano anche risparmiarsi la presentazione di un testo di legge regionale perche' la questione e' gia' normata. Invece cosi' non e' stato. Non c' e' alcuna incompatibilita' allo stato, inoltre, per i presidenti delle province e per i sindaci a ricoprire la carica di assessore regionale. Leone e Rizza vogliono invece anche impedire che un sindaco o un presidente di provincia esercitino tale funzione e testualmente in maniera perentoria affermano che ''non possono ricoprire i sindaci ed i presidenti tale incarico''. Come Ds sosteniamo, invece, la compatibilita' delle funzioni. In una regione come la nostra dove non e' esistita alcuna cooperazione istituzionale, dove non c' e' traccia di un sistema istituzionale dal carattere regionale sarebbe il caso, se l' autonomia statutaria lo consente, di abrogare anche la incompatibilita' tra la carica di consigliere regionale e quella di presidente delle province e dei sindaci''.

Leone (FI) e Rizza (AN) replicano ad Adamo. “La sinistra vuole andare a votare senza legge elettorale”

21/12 Conclusi i lavori della Commissione per l’Autoriforma, il capogruppo consiliare di Forza Italia, Gianfranco Leone e il vicepresidente del Consiglio, Domenico Rizza (AN) hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni. “Prendiamo atto - ha affermato Leone - che l’onorevole Adamo, da sempre garantista, nella sua triplice veste di consigliere regionale, segretario regionale dei Ds e forse di futuro sindaco di qualche città calabrese vuole mantenere la posizione di controllore e controllato eliminando l’incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di consigliere regionale.”
“Circa poi - ha aggiunto l’esponente politico di Forza Italia - la sua volontà di aprire un confronto sul testo che giace in Commissione dal lontano 11 ottobre e che i calabresi possono trovare comodamente sul sito internet del Consiglio, da buon demonizzatore per cultura e appartenenza, il ‘Nostro’ inizia il confronto sulla stampa, anziché in Commissione, con una sequela di insulti.” “Nel merito, poi - aggiunge il vicepresidente del Consiglio, Rizza -, si continua a confondere, artatamente, l’ineleggibilità con l’incompatibilità nel tentativo di distogliere l’attenzione dal problema principale che è quello della formulazione di una nuova legge elettorale sia pure minimale che recuperi positivamente e in parte concluda la stagione delle riforme istituzionali. La sinistra, insomma. è questa la mia netta impressione, intenderebbe andare alle elezioni senza dotare la Regione di una legge elettorale che preveda una soglia di sbarramento. Una scelta, questa, dettata dall’esigenza di compiacere gli alleati minori, i cosiddetti ‘cespugli’ dell’ulivo”.

Napoli (DS) “Crotone esclusa dai priani di intervento sulla ss106”

21/12 Il consigliere regionale Giuseppe Napoli (Ds) ha rilasciato la seguente dichiarazione :“Ancora una volta il territorio della provincia di Crotone subisce uno smacco dalla ‘illogica’ politica degli interventi previsti per i lavori di ammodernamento della S.S. 106 Ionica. Come risulta dalla Relazione sullo stato della progettazione della stessa Statale ionica a cura di ANAS S.p.a., ‘nel corso delle conferenze di servizi tenute dal Compartimento della Viabilità per la Calabria e dal Ministero dei lavori pubblici… si è ritenuto opportuno suddividere l’intera tratta della S.S. 106 Ionica in megalotti omogenei di più ampio respiro progettuale’.
Dalla delibera CIPE del 20.12.2004 risultano i seguenti dati: per il megalotto Palizzi, è stato stanziato un importo di 134 milioni di Euro (interamente finanziato), per il megalotto Catanzaro, sono stati stanziati 740 milioni di Euro. Terzo ed ultimo intervento quello che ha riguardato il megalotto Locri, interamente finanziato per 450 milioni di Euro. Per l’ennesima volta Crotone viene, dunque, esclusa dai piani di intervento operativi inseriti nel programma di completamento delle progettazioni sulla S.S. 106 e da qualsiasi altro intervento di natura strutturale. Ciò risulta inconcepibile nel momento in cui il territorio crotonese, seppure attanagliato da grave crisi, tenta il proprio riscatto economico-sociale”.

Bernaudo “Banca regionale: Che il prossimo governo regionale attui una sana politica del credito “

21/12 “Per rilanciare l’economia calabrese occorre considerare in modo serio la costituzione di una banca regionale in grado di ridare ossigeno al tessuto produttivo e, al tempo stesso, arginare gli effetti di una gestione del credito che ha prodotto l’impoverimento della Calabria e il ricorso all’usura di tanti calabresi”. E’ quanto sostiene il leader storico della destra cosentina, Roberto Bernaudo, a seguito della crisi economica che investe la Calabria. “Per giungere a questo traguardo - ha poi precisato- la Calabria dovrà però prima cambiare quella classe politica che per anni è stata non solo incapace di risolvere i problemi, ma di individuarli”. Una classe politica che secondo Bernaudo è rimasta “inerte pur conoscendo lo stato di emergenza sociale di questa regione, e che nulla ha fatto se non favorire interessi lontani dai calabresi e molto vicini a Roma”. Bernaudo ha ricordato come già alle scorse elezioni regionali, sotto la bandiera della Fiamma tricolore, partito con cui sfiorò l’elezione a palazzo san Giorgio, “avevamo posto come condizione indispensabile di alleanza con il centrodestra, la costituzione di una banca regionale, proposta che rimase puntualmente lettera morta, per poi vederla riproposta da Forza Italia e da Tremonti”. E proprio sulla ribancarizzazione del Sud proposta da Tremonti che Bernaudo si sofferma in modo critico: “La recente attenzione di Tremonti verso il sud – afferma - non può che essere accolta con soddisfazione. Tuttavia permangono dei dubbi sulla reale volontà di impegno per un Sud verso cui l’ex ministro dell’Economia è stato il detrattore più accanito: si ricordi l’asse con la Lega di Bossi o il taglio dei fondi destinati al Mezzogiorno, non ultimo quello dei nostri forestali". E si chiede "cosa abbia spinto, dunque, il neo coordinatore di Forza Italia in questa sua campagna non è dato comprensibile, se non palesemente strumentale, dal momento che l’iniziativa viene proposta all’indomani del suo defenestramento dal governo. Non solo. Tremonti spieghi ai meridionali ed ai calabresi in particolare, come mai oggi, nella finanziaria, sono stati stanziati solo 500 mila euro a fronte dei 5 milioni di euro previsti per il piano di fattibilità per le banche regionali; e se è vero che la restante somma sia stata destinata alla sua Valtellina. In ogni caso ben venga ogni iniziativa di livello come questa perché significa affrontare concretamente i temi di uno sviluppo tanto atteso. I calabresi sappiano - conclude Bernaudo - che un ennesimo governo regionale, sia esso di destra o di sinistra, senza attuare una sana politica del credito, rischia di favorire ancora una volta lo straricco nord”.

Per giovedì 23 assemblea regionale della Margherita a Falerna

21/12 L’Assemblea regionale della Margherita calabrese e la Consulta regionale dei Presidenti dei circoli del partito si riuniranno congiuntamente giovedì 23 dicembre alle ore 16.00 a Falerna, presso l’Hotel Eurolido. Durante l’incontro, convocato dal Presidente Mario Laganà e dal Coordinatore Franco Bruno, si procederà all’esame della situazione politica regionale alla luce degli ultimi sviluppi e saranno comunicate le proposte sullo statuto del partito in Calabria.

Pisano (Pri) e Pizzimenti (Liberal Sgabi) a favore della proposta Naccarato per lo sbarramento al 2%

21/12 A margine della seduta della Commissione per l’Autoriforma, il capogruppo del Pri, Vincenzo Pisano e il presidente del gruppo Liberal Sgarbi, Giuseppe Pezzimenti hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “La testardaggine di An e, cosa strana, del Nuovo Psi, sta facendo evolvere in senso negativo l’approvazione di una nuova legge elettorale. Vi è un accordo larghissimo a convergere sull’ultima “proposta Naccarato” che prevede uno sbarramento del 2%. Ostinarsi a volere imporre, contro tutto e tutti, un assurdo inasprimento di tale sbarramento al 3% equivale ad assumersi la responsabilità di impedire l’approvazione di una nuova legge elettorale. Lo diciamo chiaramente alla Calabria e naturalmente rifletteremo nelle prossime settimane sulle possibili conseguenze politiche che ciò determina fin da ora”.

Interrogazione di Pirillo (Margherita) sulla chiusura dello sportello dell’Ufficio entrate di Amantea

21/12 Il consigliere regionale e capogruppo della Margherita, On. Mario Pirillo ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente della Giunta Regionale in merito alla chiusura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate di Amantea - ex Ufficio del Registro del Ministero delle Finanze. “Il Ministero delle Finanze, Agenzia delle Entrate – scrive l’On. Pirillo nell’interrogazione - per una razionalizzazione dei suoi uffici periferici, accompagnata da una presunta economia di spesa o di budget, ha disposto la chiusura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate, già ex Ufficio del Registro, ubicato nella città di Amantea. La chiusura dello storico Ufficio di Amantea, che serve un considerevole bacino di utenza, secondo il capogruppo della Margherita in consiglio regionale, è avvenuta in sordina e senza alcun preavviso anche nei riguardi dei rappresentanti istituzionali delle comunità locali, che con la chiusura dell’ufficio si sono visti scippati e sottratti un servizio pubblico dalla radici molto lontane. A questo disagio si aggiunge il disappunto dei dipendenti che si vedranno costretti ad una forzosa mobilità verso altre sedi”.
“Il decentramento degli Uffici amministrativi – scrive ancora Pirillo - è stato avviato con successo da molti Enti (Inps, Catasto, Uffici del Lavoro ecc.) mediante l’attivazione di sportelli comprensoriali che consentono una diffusione capillare dei servizi in favore delle popolazioni. La soppressione dello sportello di Amantea, invece, per come operato dell’Agenzia delle Entrate, si colloca in palese controtendenza a questa nuova esigenza di rendere facilmente fruibile i servizi della burocrazia offrendoli senza disagi ai potenziali cittadini – utenti”.
L’On. Pirillo si chiede “quali iniziative intende intraprendere il Presidente della Giunta Regionale per consentire l’immediata riapertura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate ad Amantea, al fine di rendere meno gravosi i disagi dei tantissimi utenti che usufruiscono da più tempo del relativo servizio”.

Soriero (DS) “Le pressioni per ufficializzare la candidatura Abramo non bastano”

21/12 Per Pino Soriero, della Direzione nazionale DS, ''le pressioni convulse per ufficializzare la candidatura di Abramo evidentemente non bastano a quadrare il cerchio ne' a nascondere la crisi evidente che si e' accumulata dentro la Casa delle liberta'.Ma tutto cio' non puo' affatto tranquillizzare il centrosinistra.Si richiede anzi a questo punto una riflessione tempestiva e piu' attenta, per i DS e per tutto il centro sinistra per delineare un progetto di alto profilo, politico e culturale, sulla citta' capoluogo di regione e sull'intera area centrale. Questa volta il centrosinistra non puo' sbagliare perche', ora piu' che mai,la sfida su Catanzaro coincide con le prospettive di un futuro per la Calabria. La comunita' provinciale e' stata ridotta a brandelli nella contrapposizione tra le citta' e, all'interno di ognuna di esse, tra pezzi di territorio isolati e diffidenti.Un segnale importante arriva dal centrosinistra lametino: l'intesa unitaria sulla candidatura a sindaco avviene nel segno di una linea di programma che ha fatto arretrare la spinta verso la creazione di una nuova provincia.Va accelerata la riflessione sul ruolo di Catanzaro! Cos'altro deve succedere in questa citta' ? lo scandalo della '' Cittadella'', il sequestro dell'ospedale, la contrapposizione tra l'universita' pubblica e le strutture sanitarie pubbliche, lo scempio del territorio, la farsa del cambio di destinazione nell'uso di tanti edifici, le inchieste della magistratura sulla gestione del Comune e su alcune decisioni imposte dal sindaco.Non sono bastate , come noi sosteniamo da tempo, alcune opere pubbliche per dare un senso a questa citta'. Anzi si avverte oggi in termini ancora piu' laceranti la mancanza di una funzione , di un ruolo, vorrei dire di una vera e propria ''missione'' per la citta' cui lo Statuto regionale affida compiti importantissimi. Spetta al centrosinistra farsi carico di un progetto complessivo per la Regione e per il Comune''.

Chiarella (AN) soddisfatto dell’ANAS

21/12 In merito ai lavori della Commissione “Politica Istituzionale”, il presidente Egidio Chiarella ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La riunione di oggi ha rappresentato un autentico esempio di collaborazione istituzionale tra i vari livelli amministrativi e i vertici dell’Anas, esaltando le esigenze reali del territorio che, attraverso i sindaci presenti, hanno trovato risposte concrete e dirette da parte del direttore generale dell’Anas, ingegnere Bartoli, del responsabile dell’Ufficio progetti SS 106, Nobili e del Capo compartimento Anas Calabria, ingegnere Celia. Mi ritengo soddisfatto anche perché le informazioni sullo stato dei lavori dell’A3, SS 106 e trasversale delle Serre sono risultate soddisfacenti e aprono prospettive più concrete e reali sulla definizione di questi lavori interminabili”.

Secondo Pacenza (DS) “L’Anas non convince per niente”

21/12 “L’Anas non convince per niente! Infatti continua ad indicare il 2008 come data di ultimazione dei lavori della Sa-Rc, mentre a tutt’oggi vi sono tratti per cui mancano persino i progetti preliminari”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, a proposito dell’audizione in prima Commissione dei vertici dell’Anas. “Sui due corridoi calabresi, la Sa-Rc e la “106” - aggiunge l’esponente del centrosinistra - mancano ancora certezze progettuali e finanziarie. Lo stesso riavviamento dei lotti sospesi per varie ragioni non è ancora definito, eppure si tratta di ben sei lotti ancora da rassegnare. Le stesse condizioni disastrose in cui versa attualmente il tracciato autostradale calabrese non ha trovato risposte adeguate. Forte è stata la sollecitazione all’Anas perché garantisca strumenti di preselezione adeguate e di tutela di qualsiasi infiltrazione mafiosa”.
A proposito del corridoio ionico, Pacenza ha sostenuto: “Manca ancora il progetto generale di massima dell’autostrada Taranto-Reggio Calabria, proprio per superare la logica dei lotti e delle varianti. Solo per due lotti c’è la disponibilità finanziaria mentre per il resto non ci sono certezze”.

Giudizio positivo di Leone (FI) dall’incontro con i vertici Anas

21/12 Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Gianfranco Leone, a margine dei lavori della seduta straordinaria della Commissione consiliare “Politica Istituzionale”, ha rilasciato la dichiarazione che si riporta qui di seguito.“L’incontro in prima Commissione con i vertici nazionali dell’Anas ha evidenziato i risultati positivi dell’azione di governo nazionale e regionale.I dati economici, l’esposizione dei progetti in cantiere e soprattutto i finanziamenti già concessi per l’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria e della 106 ionica, fanno ben sperare circa il recupero del ritardo strutturale accumulato dalla Calabria in questi ultimi venti anni. Questo recupero strutturale, unitamente agli sforzi compiuti con lo sviluppo del settore turistico e l’ammodernamento del comparto agricolo, hanno segnato positivamente questa Legislatura che va a concludersi e che, unitamente al dato Istat di diminuzione della disoccupazione, ha un bilancio positivo per il centrodestra e tutta la Casa delle Libertà”.

Morrone (Udeur) “Perplessità sull’assegnazione dei lavori dell’ANAS”

21/12 Ai margini dei lavori della Commissione “Politica Istituzionale”, il capogruppo di Alleanza popolare, Ennio Morrone, che è anche vicepresidente della prima Commissione, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La riunione odierna è stata molto utile in quanto si inserisce nella scia di una indagine conoscitiva legata al Piano regionale dei Trasporti di cui io sono il relatore. Sicuramente, vi è una maggiore attenzione da parte dell’Anas per quanto riguarda i tempi di esecuzione dei lavori e la percorribilità. Restano invece le perplessità per l’aggiudicazione dei nuovi lavori da parte di imprese coinvolte nell’operazione Tamburo”.

De Michelis (NPsi): “Socialisti calabresi verso l’autonomia”

20/12 ''Le conclusioni del congresso regionale calabrese del Nuovo PSI e il colloquio con le altre forze della Casa delle Liberta' in Calabria, anche e soprattutto attraverso le dimissioni dell'assessore Zavettieri in Calabria, rappresentano il primo, vero esempio concreto della strategia politica del Nuovo PSI. Lo afferma il segretario nazionale del Nuovo Psi, Gianni De Michelis. Questo nuovo corso, sottolinea De Michelis, ''costituira' la bussola che ci guidera' nella lunga campagna elettorale che si e' aperta in questi giorni e che durera' fino alle politiche del 2006''. ''I socialisti calabresi - spiega l'esponente socialista - sono in assoluta sintonia col gruppo dirigente nazionale del Nuovo PSI e da un lato, escludono ogni possibile alleanza con la GAD e qualsiasi convergenza col candidato collegato, onorevole Loiero, dall'altro hanno presentato le condizioni alle quali loro intendono rinnovare il patto con le altre forze della Casa delle Liberta' calabrese''. ''Qualora tali condizioni, che non sono legate ad interessi di parte ma alla governabilita' stessa della Regione Calabria - prosegue De Michelis - non dovessero trovare piena corresponsione, i socialisti riformisti calabresi sarebbero pronti ad affrontare le elezioni regionali in piena autonomia''. ''Se il gruppo dirigente dello Sdi, del PSI e di Socialismo e Liberta' in Calabria dovesse rinunciare, come sembra, a far valere il peso dell'identita' socialista, ci pensera' il Nuovo PSI - conclude il segretario socialista - ad offrire a tutti gli elettori che si identificano nel socialismo riformista un punto di riferimento convincente ed equilibrato''.

Naccarato (Cdl) attacca Zavettieri (NPsi) “Le dimissioni prima si danno e poi si annunciano”

20/12 ''Come spesso accade il Nuovo PSI sbaglia bersaglio: non avendo evidentemente la forza e la capacita' di persuadere i grandi partiti politici che fanno parte della Cdl rispetto alle proprie tesi, trovano piu' comodo prendersela con il Naccarato di turno''. E' quanto sostiene in una nota il presidente della commissione riforme, Paolo Naccarato, facendo riferimento alle dimissioni da assessore regionale di Saverio Zavettieri. ''Tutto cio' dimostrando - ha aggiunto - quanto sono deboli con i forti, quanto sono risibili e deboli evidentemente le argomentazioni che avanzano, cercando di esaltarle tanto da tenere un congresso quasi monotematico che francamente sara' parso, a piu' di uno, uno spreco. Tuttavia ho notoriamente molta simpatia per Zavettieri e continuero' ad averla magari anche contro la sua stessa volonta'. Ma il ''potente'' Assessore Zavettieri che lancia ombre pesanti sul centrodestra addirittura lasciando intendere che questo schieramento non e' estraneo, come egli ha dichiarato, all'attentato che ha subito alcuni mesi fa, mi lascia veramente esterrefatto e mi chiedo per quali motivi in tutti questi anni e soprattutto negli ultimi mesi e' rimasto al suo posto di assessore regionale in grado di orientare fortemente l'azione dell'intera Giunta e non abbia pensato di lasciare la propria poltrona molto prima, anziche' lucrare politicamente posizioni di vantaggio per il suo partito a discapito prevalentemente di Forza Italia che alle ultime elezioni europee ha avuto un risultato davvero deludente inversamente proporzionale a quello avuto dal Nuovo Psi''. ''E sono davvero rammaricato - ha proseguito Naccarato - per il mio carissimo amico Sergio Abramo, persona di cui ho enorme stima e considerazione e le cui capacita' sono note perche' in questo quadro essere il candidato che Zavettieri vuole imporre a tutti e a tutti i costi, nel mentre accusa gli stessi alleati che dovrebbero votare Abramo di avere tentato di ammazzarlo e non solo politicamente. Questo mi sembra una cosa che non sta ne' in cielo ne' in terra e di cui gli unici a pagarne le spese saranno purtroppo gli elettori del centrodestra che, pur essendo in Calabria una larga maggioranza, proprio a causa di questi ed altri motivi, finiranno con l'esser clamorosamente messi in minoranza alle prossime elezioni regionali. E mi stupisce dunque che un uomo di particolare fiuto politico come Sergio Abramo si presti ad una cosi' clamorosa strumentalizzazione. Non sono pero' affatto stupito degli attacchi e delle provocazioni che sono giunti dal Congresso del Nuovo Partito Socialista''. Il Presidente della commissione riforme ha poi evidenziato che ''Saverio Zavettieri, uomo sicuramente di ricercata intelligenza e astuzia politica, non e' certo nuovo a 'sparate ad effetto', pensando di riuscire a fare di volta in volta o l'incantatore di serpenti o il deus ex machina. Ricordo che gia' una volta fu promotore di una fantomatica riunione dei Segretari Regionali della Casa delle Liberta' che si concluse con la perentoria richiesta di mie dimissioni con l'intento di bloccare definitivamente l'iter del nuovo Statuto regionale. Ed in effetti egli e' coerente con la sua singolare figura di riformista conservatore con una forte, anzi irrefrenabile propensione ad atteggiarsi a regista. Anche questa volta nei miei riguardi ha steccato, ma questa forse e' piu' clamorosa perche' gli iscritti al suo partito potranno facilmente chiedergli conto del perche' il Nuovo Psi a cominciare dal Lazio, e comunque in tutti i luoghi dove esiste, e' su una linea completamente opposta alla sua sia sul tema degli Statuti che delle leggi elettorali regionali''. ''Tanto e' vero - ha ricordato - che molto prudentemente il segretario del suo partito Gianni De Michelis si e' ben guardato da addentrarsi su questo spinoso tema. Siamo forse in presenza dei misteri dell'opportunismo? In ogni caso io che vengo da tutt'altra scuola, so che le dimissioni prima si danno e poi si annunciano e soprattutto che esse devono essere irrevocabili perche' possono sempre essere respinte''. ''Comunque non dimentico - ha concluso - che noi che ci chiamiamo Paolo e crediamo al valore catartico della Strada di Damasco, tendiamo sempre una mano verso coloro che non sanno quel che fanno... e soprattutto quel che dicono...''.

Pittelli (FI) apprezza il lavoro di Naccarato e dichiara “Strumentali le critiche dei socialisti sulla legge regionale”

20/12 ''Sul piano personale desidero formulare la stima e l' apprezzamento per Paolo Naccarato, presidente della Commissione Riforme, per il contributo positivo alla predisposizione di un' organica proposta della Casa delle Liberta' di una legge regionale per le prossime elezioni del 2005''. A sostenerlo e' stato il coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli. ''Non comprendo - ha aggiunto Pittelli - impostazioni diverse perche' per la verita' bisogna dire che la Regione Calabria e' stata protagonista, con grande apprezzamenti, sulle riforme statutarie essendo stata proprio la prima a redigere il nuovo statuto regionale con il voto favorevole della maggioranza, ivi compreso il Partito Socialista. Proprio Forza Italia, e il mio predecessore in particolare, Caligiuri, volle proprio Naccarato quale presidente dell' importante commissione e oggi Forza Italia, ma credo l' intera Casa delle Liberta' piu' in generale, puo' andare fiera del lavoro che e' stato brillantemente portato a conclusione e che, forse un po' tardivamente o un po' strumentalmente, il Partito Socialista cerca di rappresentare in modo contraddittorio e come un fatto negativo''. ''La verita' - ha concluso Pittelli - e' che la Commissione Riforme ha lavorato molto bene e io penso che anche la legge regionale che dovra' essere attuata dai membri di questa Commissione assumera' il sapore di un fatto estremamente positivo per il futuro della Calabria''.

Loiero incontra il Forum del Terzo Settore

20/12 Incontro tra il candidato alla prossime elezioni regionali del centro sinistra, On. Agazio Loiero, ed il Forum del Terzo Settore, rappresentato dal portavoce dr. Salvatore Maesano e dalla Vice Presidente dr.ssa Marcella Russo. L'incontro, programmato per la definizione del programma di governo regionale, e' stato voluto fortemente da Loiero, che ha posto in cima alla sua agenda i problemi del disagio e del bisogno che attanagliano la nostra Regione. I rappresentanti del Forum, dopo aver illustrato le peculiarita' dell'Associazione Calabrese, che riunisce gran parte delle Associazioni di utilita' pubblica, delle Organizzazioni di volontariato, delle Centrali cooperative e delle Fonazioni, che operano nell'universo del sociale, hanno sottolineato lo scarso interesse che sino ad oggi la Politica calabrese ha avuto nei confronti del Terzo Settore e dell'Economia Sociale. I contributi del Forum, piu' volte espressi sui tavoli di rappresentanza, non hanno poi trovato seguito nella reale attuazione dei programmi regionali. L'on. Loiero ha dimostrato un notevole interesse sulle problematiche esposte dai rappresentanti del Forum, anticipando che il programma di governo e le risorse regionali attribuiranno un ruolo importante alle problematiche sociali, che oramai nella nostra Regione hanno assunto un fenomeno preoccupante: all'antica poverta' ed indigenza si e' sommato un nuovo e crescente disagio che oramai coinvolge anche il ceto medio. Continuando, Loiero ha affermato che in questo lungo cammino fara' quanto possibile per incontrare tutto il variegato universo che opera nel sociale. I rappresentanti del Forum, che nei prossimi giorni avvieranno un'approfondita discussione con tutti gli associati, hanno promesso che, alla fine del confronto, sara' proposto un vero e proprio Manifesto del Forum del terzo Settore della Calabria.In conclusione l'on. Loiero ha preso atto delle richieste dei vertici del Forum ribadendo la sua ferma intenzione e della coalizione che rappresenta, a non far cadere nel nulle le proposte ed i suggerimenti che verranno da tale mondo, in modo da garantire strumenti attuativi in grado di dare le giuste risposte ai cittadini calabresi che da tanto inascoltati attendono. Nel prossimo incontro, che si terra' mercoledi' 22 dicembre, l'on. Loiero incontrera' la Confindustria Calabrese.

Regionali: Nicola Adamo (DS) prende un abbaglio sulla candidatura Abramo e Rizza (AN) e Leone (FI) lo smentiscono.

20/12 Il Segretario regionale dei DS Nicola Adamo aveva rilasciato nel pomeriggio una sostenuta dichiarazione contro la CDL sullo, poi sconfessato, impedimento della candidatura del Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo alla carica di Governatore della Calabria come rappresentante del centro-destra. ''An e Forza Italia in Consiglio regionale vorrebbero fare approvare le norme elettorali finalizzate ad interessi di parte o addirittura tendenti a condizionare le decisioni dello stesso schieramento di centrodestra per la scelta del candidato presidente. Pensano ad una legge elettorale ad usum delphini. In questo caso il fine sarebbe quello di impedire la candidatura alla presidenza della Giunta regionale di Sergio Abramo per il centrodestra''. ''Infatti a firma dei consiglieri Rizza e Leone - dice Adamo - nella qualita' di capigruppo di An e Forza Italia e' stata presentata una norma che, testualmente, recita ''non possono ricoprire la carica di presidente della Giunta e di membro della Giunta regionale il presidente, gli assessori e i consiglieri provinciali, nonche' il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali''. Si vuole utilizzare la legge elettorale per determinare forti condizionamenti nelle decisioni del Polo. Questa e' la prova che e' sempre meno oggettivo e trasparente il clima entro il quale il centrodestra vorrebbe approvare la legge elettorale''.
Immediata la replica dei due consiglieri che smentiscono di fattpo la dichiarazione di Adamo. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Rizza (An) sottolinea la distrazione di Adamo affermando ““Debbo purtroppo constatare che il collega Adamo, evidentemente in tutt’altre faccende affaccendato, non ponga la dovuta attenzione ai testi normativi a lui sottoposti. Tant’è che, clamorosamente, ha confuso la incompatibilità con la ineleggibilità, come si può evincere dal testo di legge elettorale da lui stesso citato. Evidentemente, il clima elettorale fa velo su tutto”.
A seguire anche quella del presidente del gruppo consiliare regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone che ha testualmente dichiarato in una nota “Mi dispiace, ma il collega Adamo, dei Ds, forse distratto da altre vicende, non si sia accorto che in pari data della presentazione del testo di legge a cui fa riferimento, con protocollo 2927 della Segreteria del Consiglio regionale, è stato presentato l’emendamento che cancella le parole “consiglieri provinciali e i consiglieri comunali”. Allo stesso, raccomandiamo per il futuro, attenzione tra incompatibilità ed ineleggibilità”.

Naccarato propone lo sbarramento al 2%. I socialisti: “Non votiamo se non c’è il 3% e l’abolizione del listino”

20/12 La Commissione regionale per l’Autoriforma presieduta dal Paolo Naccarato, ha deciso di aggiornare i propri lavori a domani, martedì 21 dicembre, alle ore 14,30. La decisione è scaturita dopo la presentazione di un nuovo progetto di legge per l’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale dello stesso presidente Naccarato, e di un emendamento allo stesso pdl, depositato dal vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Rizza. Il progetto di legge Naccarato, così recita:
art. 1 – Per l’elezione del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale trovano applicazione le vigenti disposizioni statali per l’elezione dei Presidenti e dei Consigli delle Regioni a Statuto Ordinario, integrate dalle disposizioni di cui ai successivi articoli.
Art. 2 – In deroga all’art.2, comma 1, della legge 17 febbraio 1968, n.108, il numero dei Consiglieri è fissato in cinquanta, fatta salva l’applicazione dell’art. 15, commi 13 e 14, della legge 17 febbraio 1968, n.108, così come modificata dalla legge 23 febbraio 1995, n. 43, e dell’art. 5, comma 1, della legge costituzionale 22 novembre 1999, n.1.
Art. 3 – Fermo rimanendo quanto disposto all’art.7 della legge 23 febbraio 1995, n. 43, non sono ammesse al riparto dei seggi le liste provinciali il cui gruppo, ancorché collegato ad una lista regionale che ha superato la percentuale del 5% , abbia ottenuto, nell’intera regione, meno del 2% dei voti validi.
Art. 4 – Al fine di assicurare la parità di accesso alle cariche elettive degli uomini e delle donne, ai sensi degli artt. 51e 117, comma 7, della Costituzione, le liste elettorali devono comprendere, a pena l’inammissibilità, candidati di entrambi i sessi.
A questo testo, il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Rizza(An), ha formalizzato un emendamento, sottoscritto anche dal presidente del gruppo regionale di An, Egidio Chiarella, che così recita:
“Emendamento all’art. 3 del progetto di legge: al rigo 3, dopo le parole “la percentuale del” sostituire “5” con “6”; al rigo 4, dopo le parole “meno del” sostituire “2” con “3”.
A margine dei lavori della Commissione per l’Autoriforma, il capogruppo del Nuovo Psi, Francesco Galati ha dichiarato: “La nuova legge elettorale potrà essere approvata con il voto dei socialisti se ci sarà lo sbarramento del 3% per le singole liste; l’abolizione del listino; l’introduzione del principio della pari opportunità. Non ho ritenuto di esprimere alcun giudizio sulla cosiddetta “proposta di legge Naccarato”, in quanto progetto di legge non poteva definirsi, poichè non era stato presentato nei termini e con i modi previsti dal Regolamento e cioè non era stato precedentemente annunciato in Aula ed assegnato alla Commissione”.

Appello dei gruppi consiliari regionali del centrosinistra a favore dell’Udeur

20/12 I gruppi consiliari regionali del Centrosinistra, a margine dei lavori della Commissione per l’Autoriforma, hanno sottoscritto la seguente dichiarazione “I gruppi consiliari regionali del centrosinistra della Calabria, fortemente preoccupati per il rischio che si possa determinare una lacerazione insanabile della nostra coalizione tale da mettere a repentaglio i risultati delle prossime elezioni regionali, chiedono a Romano Prodi ed a tutti i segretari nazionali dei partiti di definire positivamente le questioni politiche poste dall’on. Clemente Mastella, riconoscendone la validità e la legittimità”. Seguono le firme di: Nicola Adamo(Ds); Mario Pirillo(Margherita); Luigi Incarnato(Sdi); Damiano Guagliardi(Rifondazione comunista); Michelangelo Tripodi(Pdci) e Diego Tommasi(Verdi).

I Liberali del PLI offrono un loro candidato per la coalizione della CDL

20/12 In una nota della Direzione regionale del Partito Liberale Italiano, che esorta la coalizione della CDL a scegliere il candidato a presidente, i liberali mettono a disposizione un proprio candidato . Recita la nota: “I Liberali calabresi, alla luce della situazione di stallo che imbriglia il dibattito politico sul prossimo appuntamento elettorale, esortano i Partiti della Casa delle Libertà alla scelta del candidato alla Presidenza della Regione. Ad ormai pochissimi mesi dalla competizione amministrativa, questa scelta appare ormai improcrastinabile e necessaria. Memori degli errori del passato, di scelte prese frettolosamente, di candidati designati all’ultimo minuto, è indispensabile predisporre un programma elettorale adeguato che innovi nella continuità l’esperienza di questa Giunta Regionale e che concretizzi l’ufficializzazione del candidato che dovrà affrontare la prossima competizione regionale contro il transfuga Loiero. Il silenzio che circonda la coalizione di centrodestra genera, nei cittadini, incertezza e confusione offrendo un quadro che destabilizza l’efficacia dell’azione di governo che ha caratterizzato questa Giunta sminuendone il ruolo. E’ necessario fronteggiare questo centrosinistra confuso ed allo sbando, che si regge in piedi solo dalla sete di potere (sono parole di Loiero!), con un candidato forte e con un programma chiaro e moderno. Il Partito Liberale Italiano, quale autentico custode dei valori liberali, pretendendo la stesura del programma elettorale, chiede che in esso vengano inserite quelle riforme necessarie che ad essi si ispirano e di cui la Calabria ha assolutamente bisogno. I Liberali calabresi, alla luce del silenzio assordante dei propri alleati, mettono a disposizione della Casa delle Libertà un proprio candidato alla Presidenza della Regione, superando così la situazione di impasse in cui versa la coalizione di centrodestra.”

Meduri (DL) “AN e Lega litigano ed a rimetterci sono i forestali”

20/12 ''Alla Cdl io suggerirei di fare delle primarie per stabilire chi deve fare il commissario per i forestali calabresi. Ma un bel candidato dell'Udc non c'e' ? e Forza Italia non ha nessuno da proporre, magari Brunetta?''. Cosi' Luigi Meduri commenta ironicamente le polemiche nel centrodestra innescate dalla nomina di Calderoli a commissario per i forestali. ''La verita' - prosegue Meduri - e' che tra pregiudizi e strumentalizzazioni a rimetterci sono i forestali perche' non si parla di programmazione e di finalizzazioni delle risorse''. ''Siamo semplicemente di fronte all'ennesimo braccio di ferro, tutto interno alla maggioranza, in cui Lega e An - conclude l'esponente dielle - si scontrano per altri motivi a causa di una verifica politica mai chiusa per la quale le poltrone non bastano mai''.

Nucara (Pri) scrive a Calderoli (lega): Il vero problema è la predisposizione del Ministro

20/12 ''Il vero problema non e' se tu farai il Commissario. Il vero problema sara' la tua predisposizione politica. Se sara' quella giusta, e mi auguro di si', quando arriverai a conoscere meglio la situazione potrai anche essere d' aiuto alla Calabria. I calabresi non sanno 'Volare', ma sanno apprezzare''. Lo afferma il segretario del Pri, Francesco Nucara, in una lettera al ministro Roberto Calderoli, nominato commissario per la forestazione in Calabria. ''Ho letto con attenzione - scrive Nucara a Calderoli - il tuo intervento sul Corriere della Sera. Ho avuto modo di apprezzare, nel corso di quest' ultimo anno, il tuo equilibrio e il senso laico che ti accompagna nell' affrontare i problemi che via via emergono all' interno della maggioranza. Tuttavia l' animus con cui affronti il problema degli idraulico-forestali calabresi non e' esattamente in linea con le doti di equilibrio che ti riconosco. Fai confusione quando mischi il problema meridionale con il problema della Calabria. Come a tutti noto, non ho alcuna simpatia politica per l' attuale governo della Regione Calabria, ma questo non inficia minimamente il mio pensiero sul problema che tu poni''. ''Nel corso dell' ultimo vertice a Palazzo Chigi - aggiunge Nucara - ti sei battuto vigorosamente per aumentare risorse a riparazione dei danni causati dal 'cosiddetto' terremoto di Brescia. Hai chiesto e ottenuto che sul relativo capitolo di spesa fossero aggiunti ulteriori 30 milioni di euro ai 20 gia' previsti. Non avendo avuto notizie di disastri ne' di crolli di fabbricati, mi e' facile dedurre che i 50 milioni di euro saranno una spesa iperbolica per riparare danni il cui valore reale sara' di molto inferiore alla portata della posta in bilancio. Cio' detto, so bene che il problema dei forestali calabresi esiste ed e' annoso. Partiamo dall' alluvione che ha colpito la Calabria nel 1952. Vi furono centinaia di morti. Dopo il lungo processo di forestazione e di relativa manutenzione la Calabria, grazie all' impegno dello Stato e di questi tanto maldestramente vituperati lavoratori, non soffre di simili problemi. Certo negli anni passati il numero dei forestali aveva raggiunto le 35.000 unita', oggi pero' sono poco piu' di 10.000. Cio' dimostra che i calabresi sanno valutare gli oneri insostenibili e porvi rimedio. Ne' vale il tuo ragionamento sulla base del quale i forestali calabresi sono in numero superiore a quelli di tutt' Italia. Potrei citare decine e decine di statistiche per dirti in quanti settori (infrastrutture, costo del credito bancario, occupazione) il tuo Nord supera e sopravanza il mio Sud e la mia Calabria''. ''Molti parlamentari nel corso della discussione sulla Legge Finanziaria - conclude - avevano deciso di affrontare il problema con un emendamento teso a reperire le adeguate risorse finanziarie a favore dei forestali, firmato e appoggiato da maggioranza e opposizione. A tutti consigliai di lasciar perdere l' emendamento e di trovare un contatto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Se i calabresi e in particolare i lavoratori forestali debbono ringraziare qualcuno, questi e' Gianni Letta, che ha letteralmente imposto la soluzione''.

Associazione “Per il Sud”: “Forestali, il Governo schiaffeggia la Calabria”

20/12 ''La protesta dei forestali e' rientrata. Il Governo, pare, abbia trovato i fondi necessari a garantirne la retribuzione, ma vuole gestirli direttamente attraverso un Commissario, il ministro Roberto Calderoli, leghista. Con una mano si da con l' altra si schiaffeggia. E la Regione subisce''. A sostenerlo e' l' associazione politica ''Per il Sud'', di recente costituzione. ''Quando ancora si paventavano le eclatanti forme di protesta - e' scritto in un comunicato dell' Associazione - i media nazionali hanno gareggiato nel disinformare gli italiani sulle vere motivazioni che stavano alla base della reazione dei lavoratori. Alcuni opinionisti di nota fama, paragonavano i forestali ai finti invalidi: 'un esercito di nullafacenti; uno ogni kmq di bosco; ben undicimila zavorre sulle spalle dei bravi italiani che lavorano onestamente, soprattutto nelle fabbriche del nord'. Ma noi sapevamo, e sappiamo, che non e' cosi'. Per esempio, se ci domandassimo quanti lavoratori calabresi sono emigrati al Nord per lavorare nelle 'oneste' fabbriche padane o nei gelidi cantieri edili, sapremmo gia' rispondere agli incompetenti (o furbi?) opinionisti che questi rasentano i due milioni e che, pertanto, una bella quota percentuale, a due cifre, del prodotto interno lordo della 'paludania' e', di fatto, frutto del sudore calabrese e quindi, ammesso e non concesso che quei undicimila forestali godessero di particolari elargizioni, queste non sarebbero che una piccola quota della ricchezza prodotta dai loro fratelli emigrati. In realta' i forestali lavorano per costruire strade, ponti lignei, argini di fiumi, massicciate, servizi antincendio e mantengono pulito il bosco controllandone la crescita''. ''Sono troppi gli undicimila forestali calabresi? Non e' accertato - prosegue il movimento Per il Sud - ma sarebbe opportuno che chi esprime queste valutazioni avesse la compiacenza di segnalare anche i numeri che riguardano le regioni del nord. Quello che sappiamo e' che i forestali esistono praticamente da sempre; sono tutt' uno con la foresta preglaciale. Si hanno loro notizie a partire dall' indigena popolazione degli italici che abitava questa meravigliosa regione quando al di sopra del Po i pochi ruminanti esistenti si nutrivano di muschi e licheni. All' epoca della Magna Grecia i loro servigi per l' approvvigionamento di pregiato legname da naviglio erano lautamente compensati. Persino Annibale pote' sfuggire all' Africano, imbarcandosi da una spiaggia nei pressi di Soverato, grazie al loro aiuto nel reperimento del legname e nella ricostruzione della flotta. Il lungo periodo di egemonia romana non turbo' l' attivita' di questi volenterosi boscaioli. E fu sempre cosi' durante l' evo antico fino a giungere ai giorni nostri. Gia' sotto gli Angioini i forestali assistevano le cosiddette fonderie itineranti che producevano il ferro. Durante l' aureo periodo borbonico, e soprattutto sotto l' illuminato governo di Ferdinando II, le fonderie calabresi erano diventate una vera e propria industria strategica e producevano profilati, lamiere, binari, tubi, armi e persino valvole per l' industria strategica. La Calabria contribuiva, quale prima produttrice incontrastata del Regno delle Due Sicilie, per oltre 20 mila quintali di acciaio dolce prodotto all' anno. Poi vi fu l' unita' d' Italia, la chiusura delle fabbriche calabresi e, quindi, l' emigrazione''. ''La pulizia di migliaia e migliaia di ettari di bosco - prosegue la nota - produceva il legno che veniva trasformato nel carbone necessario ai processi di fusione dei minerali di ferro e di ghisa. Gia' 200 anni fa la Calabria rispettava le direttive europee di oggi producendo energia da fonti rinnovabili, e per di piu' per produrre il ferro. Oggi gli eredi di quei fortunati forestali anziche' il ferro potrebbero produrre energia, energia elettrica da fonte rinnovabile, tanta energia da illuminare a giorno tutto il Sud. Speriamo che qualcuno capisca''.

La lista dei consumatori in Calabria correrà d sola

20/12 Anche in Calabria, alle prossime elezioni regionali, Listaconsumatori correra' da sola. Il movimento, e' scritto in un comunicato, ''nato per fornire alla categoria dei consumatori una rappresentanza politica e che alle scorse europee ha ottenuto nelle 3 circoscrizioni di presenza l'1% dei voti dei cittadini (con l'1,9% a Catania e 1,3% a Roma), ha deciso di presentare propri candidati nelle varie regioni, per portare avanti le istanze degli utenti-consumatori nelle varie zone del paese''. ''Niente legge sul risparmio - prosegue la nota - niente legge sul doppio cartellino dei prezzi, ingrosso e dettaglio, nessuna misura per consentire di liberalizzare i saldi tutto l' anno, ortofrutta con ricarichi dal 400 al 1000% dall' origine alla tavola mentre gli agricoltori muoiono di fame, sanita' in crisi con liste di attesa di mesi. Questi alcuni dei motivi che hanno spinto Listaconsumatori a presentarsi in modo autonomo alle prossime regionali, senza cioe' appoggiare alcun partito di destra o di sinistra, finora dimostratisi deludenti sotto tutti i profili. Nella CdL, come nell' Ulivo, si litiga su tutto facendo una campagna che ignora i problemi dei cittadini, ma mira solo e demolire questo o quel politico, questo o quel provvedimento, attraverso l'aggressione delle persone''. Tre gli obiettivi di Listaconsumatori alle prossime elezioni: ''misure contro il caro-vita, blocco delle accise sulla benzina e legge sul risparmio che tuteli gli utenti contro la vendita di titoli spazzatura da parte delle banche, con effetti retroattivi circa le responsabilita' degli istituti di credito''.

Congressi DS in Calabria, Adamo (DS) giovedì incontra la stampa a lamezia

20/12 Il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, incontrera' giovedì 23 alle 11,30 all’Hotel Lamezia di Lamezia Terme la stampa per fare il punto sull' organizzazione dei congressi di federazione e di quello regionale del Partito. I congressi di federazione dovrebbero svolgersi in due tranche, una prima l' 8 e 9 gennaio e la seconda tra il 14 ed il 16 gennaio. I temi riguardanti l' organizzazione dei congressi sono stati stamani al centro di una riunione cui hanno partecipato, oltre ad Adamo, Lillo Zappia, responsabile organizzativo regionale, Enzo Lauria, coordinatore della segreteria regionale del partito e i segretari delle federazioni provinciali dei Ds.

Il 29 inaugurazione di una sezione del PDCI con l’on. Sgobio a S.Agata d’Esaro

Sara' il capogruppo alla Camera del Pdci, Pino Sgobio, ad inaugurare la nuova sezione del partito a Sant'Agata d'Esaro che sara' dedicata ad Enrico Berlinguer. La cerimonia si svolgera' il 29 dicembre alle ore 18,00. All' inaugurazione parteciperanno inoltre il segretario provinciale del Pdci della Federazione di Cosenza, Antonio Morrone, e il segretario della Sezione, Luca Branda. ''La nascita di questa Sezione - ha detto Sgobio - per il nostro Partito, e' un fatto importante, perche' avviene in un paese del meridione e perche' rappresenta lo sforzo di tantissimi giovani del luogo. Segno evidente che per il nostro Partito la questione meridionale e la questione giovanile sono punti dirimenti del nostro agire politico''.

Il Nuovo PSI lascia la CDL. Zavettieri si dimette da Assessore regionale.

19/12 ''Restituiamo alla casa delle liberta' tutto quello che ci ha dato in dote, a cominciare dalla mia carica di assessore''. Lo ha detto l'assessore regionale alla cultura, Saverio Zavettieri, nel corso del suo intervento durante il congresso regionale del Nuovo Psi della Calabria. Le dimissioni, secondo quanto annunciato da Zavettieri, saranno presentate ufficialmente tra due giorni, in occasione della riunione della giunta regionale. Con l'annuncio dato questa sera Zavettieri ha sancito quel ''divorzio'' dalla Cdl annunciato ieri in apertura del congresso regionale del partito. ''C'e' una maggioranza disattenta e disinteressata. Chiaravalloti e' stato imbrogliato e imbrigliato''. Ha poi affermato Zavettieri, nel corso del suo intervento al congresso regionale Tra i motivi che hanno portato Zavettieri alle dimissioni c'e' anche quello relativo allo statuto regionale la cui approvazione e' stata ''all'insegna - ha detto - della proliferazione degli organi regionali. Il numero dei consiglieri e' aumentato e gli organismi pure. E tutto perche' i nostri non badano a spese. A due mesi dall'entrata in vigore dello statuto tutto resta come prima''. L'assessore regionale ha poi espresso dure critiche al sistema maggioritario ed ha evidenziato che la nuova legge elettorale ''dovra' prevedere uno sbarramento di almeno il 3% e l'abolizione totale del listino. L'elettorato, nelle ultime elezioni, ha premiato la politica del Nuovo Psi che ha incrementato i consensi passando dal 3% al 7% dei voti. E questo risultato non lascia tranquilli la Cdl e la Gad''. Sul candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Zavettieri ha detto che ''il candidato ancora non e' stato formalizzato. Noi abbiamo posto questioni molto forti: un programma di svolta non un programma qualunque che affronti i problemi degli Enti che debbono essere agenzie di sviluppo e non carrozzoni che sprecano denaro pubblico''. Al termine dell'intervento Zavettieri ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti al congresso regionale del Nuovo Psi tra i quali anche il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe essere il prossimo candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria. In serata è poi arrivato l’imprimatur del segretario nazionale del partito Gianni De Michelis che ha dichiarato : ''La scelta di Zavettieri di dimettersi da assessore regionale rispecchia l'andamento del congresso e il sentire della base ed io ne prendo atto''. Il dado è tratto.

De Michelis (NPsi) “Il futuro sta in un partito socialista unico”

19/12 ''L'unica scelta da fare e' di stare nel medesimo partito. Noi siamo pronti a farlo, gli altri no. Vedo che lo Sdi ha un'altra direzione di marcia, che va verso questo fantomatico partito riformista, indicato da Prodi, e che comporta lo scioglimento dello Sdi''. E' quanto ha detto il segretario del Nuovo Psi, Gianni De Michelis, stamani a Lamezia Terme per il congresso regionale del Nuovo PSI, sull'unita' dei socialisti, sottolineando che il passato e il futuro dei socialisti e' a sinistra, anche se questo ''non ha nulla a che vedere con la scelta delle alleanza in una situazione confusa''. ''Gli altri gruppi o gruppetti - ha aggiunto - sono realta' ormai prive di una identita' politica nazionale. Non l'ha il Pse di Giacomo Mancini a Cosenza, ne' queste associazioni, tipo ''socialismo e liberta''', organizzazioni che nella migliore delle ipotesi hanno dimensione locale. L'unico partito socialista non puo' che essere il partito socialista italiano, e non puo' che avere il simbolo del garofano''. ''Questo lo diremo con forza a gennaio - ha precisato De Michelis - al nostro congresso nazionale e credo che dopo il nostro congresso bisognera' che parliamo il linguaggio della verita' e della chiarezza: chi sta nel Psi e' socialista, chi non c'e' non puo' essere definito tale''. ''Il Nuovo Psi - ha spiegato - e' un partito di sinistra quindi il suo presente, il suo passato ed il suo futuro non possono che essere a sinistra. Questo non ha nulla a che vedere, pero', con le scelte delle alleanze in una situazione confusa, anomala ed atipica come quella italiana''. ''E' difficile definire - ha aggiunto - quella che non sappiamo come si chiama, la Gad, un'alleanza di sinistra e nemmeno di centrosinistra perche' ha al suo interno forze molto molto diverse e, tra l'altro, separate da profonde differenze non solo di potere, ma anche di programmi. Basti pensare alla differenza tra la cosiddetta parte riformista del centrosinistra e la cosiddetta sinistra massimalista o alternativa. Cosi' come naturalmente anche il cosiddetto centrodestra e' una cosa molto complessa e molto confusa, divisa da profonde differenze. Basti pensare all'atteggiamento che la Lega sta avendo in questi giorni su una questione decisiva di politica internazionale quale e' l'ingresso della Turchia in Europa''. ''In questo contesto complesso - ha proseguito De Michelis - noi siamo stati in questi anni e siamo probabilmente e resteremo in questa fase della politica italiana all'interno dell'alleanza della Casa delle liberta'. Tutto sommato noi pensiamo di potere lavorare meglio nella collocazione attuale anche se, naturalmente, intendiamo farlo in piena autonomia. Non e' una scelta di campo strategica. E, naturalmente, non e' nemmeno una scelta gratuita, a differenza del 2001, quando questa scelta la facemmo soprattutto nel nostro interesse e, quindi, senza contropartite. Oggi e' una scelta, lo dimostreremo verso queste elezioni regionali, che dovra' essere negoziata seriamente sul piano organigrammatico e sul piano programmatico''. ''Nel caso che questi negoziati - ha concluso - non dessero risultati per noi ritenuti soddisfacenti ovviamente noi siamo pronti a cominciare a smantellare il bipolarismo nella direzione piu' difficile dal punto di vista pratico cioe' anche prendendo una posizione diversificata dall'uno e dall'altro polo''. De Michelis, che nel suo intervento al Congresso ha toccato tutti i temi della politica nazionale ha parlato ulla vicenda della nomina di Calderoli commissario dei forestali affermando: ''Nella riunione in cui si e' parlato della nomina di Calderoli noi abbiamo espresso il nostro dissenso. L'avevo presa, devo dire onestamente, quasi come una battuta''. ''La ragione pratica - ha aggiunto - e' stata quella di risolvere il problema dei forestali visto che c'era un'opposizione della Lega su una misura che non piace a nessuno e che era in qualche modo inevitabile. Se il problema dei forestali va affrontato e risolto non lo si puo' risolvere, come dire, d'un colpo, passando all'opposto''. ''Siccome i fondi - ha concluso De Michelis - andavano presi, appunto, ad un ministro leghista, Berlusconi ha ritenuto di fare un compromesso del genere. Credo che finira' un una bolla di sapone''.
Sull’allargamento della UE alla Turchia “Dimensione mediterranea dell’Europa” - ''Noi siamo d'accordo e siamo soddisfatti del fatto che l'Italia abbia giocato un ruolo attivo in questa direzione''. ha detto Gianni De Michelis circa l'apertura dei negoziati per l' adesione della Turchia all'Unione Europea. ''Siamo a favore - ha aggiunto - per una ragione di fondo che corrisponde all'interesse nazionale dell'Italia e del Sud dell'Italia in modo particolare. Noi riteniamo che l'Unione europea debba consolidarsi nei prossimi anni con una forte dimensione Mediterranea e l'ingresso della Turchia nell'Ue significa un rafforzamento irreversibile della dimensione mediterranea dell'Europa''. ''Questo corrisponde - ha concluso De Michelis - anche e soprattutto all'interesse dell'Italia e del meridione del nostro Paese''.

Galati (NPsi) “Lo Sdi ha sbagliato a rinunciare al candidato. Ora sarebbe stato strategico”

19/12 ''E' stato un grave errore quello compiuto dalla dirigenza regionale dello Sdi, di avere rinunciato alla candidatura di un socialista alla guida dello schieramento di centrosinistra, ipotesi che avrebbe certamente cambiato lo scenario e probabilmente condizionato le nostre scelte''. Lo ha detto il capogruppo del Nuovo Psi in consiglio regionale, Francesco Galati, nel corso del suo intervento durante il congresso regionale del partito. Galati si e' poi augurato che il diaologo con lo Sdi prosegua anche dopo le elezioni ed ha poi affrontato il tema relativo ai rapporti con gli alleati del centrodestra: ''so bene che questo congresso e' chiamato a verificare se esistono ancora le condizioni per un'alleanza con la Casa delle liberta' che finora ci ha profondamente delusi. Io penso che la condizione essenziale sia una sola: una svolta profonda, chiaramente percepibile dall'elettorato. Se oggi il nostro partito ha l'ambizione di rappresentare la Calabria che vuole cambiare, la Calabria del programma e della modernizzazione, della lotta agli sprechi ed alla crimnalita', non puo' aderire certamente ad un'alleanza che ripropone gli stessi sistemi e gli stessi uomini. Ci vogliono impegni precisi per un programma di svolta che tocchi tutti i nervi scoperti della crisi calabrese''. ''Ci vuole un candidato presidente - ha detto infine Galati - che rappresenti queste esigenze, che sia egli stesso un candidato di svolta, che garantisca la pari dignita' tra le forze politiche ma che, soprattutto, incarni una marcata discontinuita' con il governo regionale uscente''.

Tommasi (Verdi) “Scaduti i termini per completare l’iter della legge elettorale”

19/12 ''Riteniamo oramai scaduto il tempo utile per completare l'iter delle riforme istituzionali nella nostra regione''. E' quanto sostiene in una nota il capogruppo dei Verdi in consiglio regionale, Diego Tommasi. ''Lo sforzo che abbiamo compiuto in sede istituzionale - ha aggiunto - in questo ultimo periodo ci sembra che si sia vanificato. Pare che all'orizzonte si affaccino le ombre del passato che pensano piu' agli interessi personali e non a quello di dare alla Calabria una nuova legge elettorale al passo con il nuovo statuto evitando di eleggere consiglieri regionali per decreto, e d'altro canto impedire agli elettori calabresi di eleggere i propri rappresentanti con motivazioni poco comprensibili''. ''Pertanto con queste premesse - ha concluso Tommasi - sara' impossibile portare a compimento sia la riforma elettorale sia le incompatibilita' e le ineleggibilita', cambiare le regole del gioco a partita iniziata non e' possibile per nessuno in un contesto realmente democratico''.

Mercoledì il Congresso della Sinistra Giovanile dei DS

19/12 Si terra' mercoledi' mattina nella sala di rappresentanza del municipio di Cosenza il Terzo Congresso Provinciale della Sinistra giovanile dei Ds, che avra' per tema ''1500 volontari per costruire il futuro della Calabria''. Nel corso del congresso sara' eletto il nuovo segretario provinciale che succedera' a Salvatore Modesto, attualmente nominato responsabile organizzazione della segreteria provinciale dei Ds, e la nuova direzione provinciale della Sinistra giovanile, che sara' l'organo di rappresentanza dei 40 circoli della Sinistra giovanile presenti sul territorio della provincia cosentina. Sono stati invitati a dare il loro contributo ai lavori del congresso il sindaco di Cosenza, Eva Catizone, il segretario provinciale Ds Mario Franchino, il presidente della Provincia Mario Oliverio, il segretario regionale Ds Nicola Adamo,le associazioni politiche giovanili del centrosinistra.

Le carte per il divorzio sono pronte. Nuovo PSI verso l’autonomia socialista

18/12 “L’ultimatum è scaduto stasera” ha detto Chieffallo ai giornalisti parlando del rapporto con la coalizione di centro destra “a cui sono state chieste precise garanzie sulla legge elettorale, ma non sono pervenute”. Con queste parole il segretario regionale formalizza l’uscita dalla Cdl che dovrebbe essere, a meno di colpi di scena, ratificata domani sera alla conclusione del congresso regionale del Nuovo PSI. Ma una uscita non per andare a sinistra, ma per rafforzare e ricostruire quell’area socialista, divisa da una diaspora, che a tanti sembrava impossibile. Tutta la politica regionale, ed anche quella nazionale, aspetta questo verdetto. Evidentemente la freschezza politica dei socialisti, vero motore del riformismo e delle iniziative politiche importanti del Paese, sono tenuti nella giusta considerazione. Un ago della bilancia che potrebbe modificare sensibilmente gli equilibri attuali. Di questo ne sono consci tutti i socialisti. Sia quelli del centro sinistra, che hanno finalmente riscoperto la loro identità trattando da soli con il candidato Loiero, nella settimana scorsa, giusto a sottolineare la loro autonomia politica, sia quelli che ora sono opportunamente schierati con la Cdl. Un rebus grande come la politica italiana. Una riscoperta della politica per la politica, valori che in questi ultimi tempi sono da ricercare con il lanternino. Ma a Lamezia la politica, come sempre in casa socialista, l’ha fatta da padrone. Al congresso la prima giornata è passata con gli interventi degli ospiti politici, quello di Crinò, di Chieffallo e Bobo Crazi. C'era anche il senatore dello Sdi, Cesare Marini, tra gli ospiti. Una presenza, questa, che non e' passata inosservata al segretario regionale del Nuovo Psi, Leopoldo Chieffallo, che, nel corso della sua relazione, non ha mancato di rivolgersi al ''compagno Marini'' per chiedergli: ''dove sta la Sinistra?''. Da qui un vero e proprio invito al senatore dello Sdi a camminare insieme. Immediata, come prevedibile, la replica di Marini che, intervenendo e ricevendo anche qualche applauso, nel parlare di un rapporto particolare che lo lega a Saverio Zavettieri con il quale ha combattuto in passato grandi battaglie, ha fatto notare che ''la politica deve essere vista come rischio permanente perche' l'affermazione di un'idea non e' percorrere una strada burocratica, ma e' percorrere una strada e correre rischi. Saverio Zavettieri nel mese di luglio - ha proseguito - mi disse che se noi saremmo stati capaci di fare l'Unita' socialista lui sarebbe stato con noi''. ''Ho avuto la fortuna - ha concluso Marini - di incontrare persone che come me hanno accettato di correre il rischio. Adesso dovete dircelo voi se intendete varcare il fiume. Fra di noi ci sono alcune scelte che ci hanno accomunato. Il vostro programma e' un porgramma ottimo che fa bene alla Calabria. Non mi riguarda da che parte farete le elezioni perche' sono sicuro che il giorno dopo ci incontreremo''. Quanto detto dal senatore dello Sdi e' stato commentato da Zavettieri secondo il quale ''Marini e' molto onesto nel senso che alla fine ha concluso che i socialisti ci ritroviamo sui contenuti, nel senso che ci sono tante cose che ci uniscono, l'esperienza, la cultura riformista, il modo di affrontare i problemi per dare le risposte che si posono dare sulle questioni dello sviluppo. Ha detto che e' molto d'accordo sul nostro programma e che lo trova ottimo. La legge elettorale l'abbiamo presentata insieme''. ''Marini ci ha ricordato che c'e' il bipolarismo - ha concluso Zavettieri - e noi stiamo con la sinistra anche se soffriamo rispetto alla possibilita' di portare avanti dei contenuti. Io aggiungo che la priorita' e' quella dei programmi e se noi socialisti alleati della Casa delle liberta' e loro socialisti dello Sdi alleati del centrosinistra si rendono conto che i loro programmi, che la loro impostazione non la possono fare valere all'interno degli schieramenti forse e' naturale che si mettano insieme''.
Nel suo intervento Chieffallo, ha detto “siamo insoddisfatti dei due schieramenti”
''i socialisti, preoccupati, manifestano insoddisfazione verso i partiti sia del centrodestra che del centrosinistra che, tutti ripiegati su se stessi e condizionati dei loro problemi interni, non hanno colto a pieno la gravita' del momento politico che la Regione sta attraversando'' ha affermato il segretario regionale. ''Se e' vero - ha aggiunto - che nessun partito, come gia' detto, ha ancora proposto, al di la' dello slogan di convenienza, una riflessione programmatica a seguito di un'analisi seria dei mali della Regione''. Chieffallo ha successivamente elencato quelli che sono i punti che i socialisti ritengono fondamentali per rimanere nella maggioranza: approvazione di una nuova legge elettorale che comprenda l'abolizione del listino, lo sbarramento minimo al 3%, il premio di maggioranza, la designazione e la scelta di un presidente di garanzia, un programma puntuale e condiviso sulle scelte di fondo per uno sviluppo sostenibile della Calabria. ''Questioni - ha concluso - poste sin dal mese di luglio ed alle quali ancora non abbiamo avuto risposte da qui l'annuncio del possibile divorzio da questa maggioranza dato dal compagno Saverio Zavettieri che non puo' essere considerato un atto di prepotenza unilaterale, ne' come malevolmente si vuol far passare, un atto di ricatto, ma una decisione meditata, necessitata ove non dovessero verificarsi le condizioni minime dello stare insieme che per i socialisti sono, e' bene ribadirlo, la difesa degli interessi della Calabria e dei calabresi''.
Di ampio respiro l’intervento dell’on. Bobo Craxi, vicesegretario del partito che si è soffermato sui punti programmatici ed ha evidenziato i pericoli dell’allargamento della UE per la Calabria e per l’Italia e chiedendo anche per questo un rafforzamento della formazione socialista.
''Dobbiamo cominciare a pensare che l' allargamento dell' Europa rendera' piu' evidenti i ritardi delle zone e delle nazioni piu' arretrate''. ''E' per questo motivo - ha aggiunto - che si rende urgente, per la Calabria e per l'Italia, la ricostruzione di una robusta formazione autenticamente socialista, che sappia coniugare il rilancio dello sviluppo economico e, nel contempo, governare le difficolta' di alcuni territori con spirito manageriale ma senza abbandonarle ad un assistenzialismo privo di regole e di controllo''. ''Solo cosi' - ha concluso Craxi - il Sud d'Italia potra' avviarsi a divenire il Nord del bacino mediterraneo, condividendo il proprio sviluppo anche con quei Paesi, come la Turchia, che meritano di entrare nell'Unione europea''.
Le considerazioni sulla prima giornata sono di Zavettieri “ci avviamo verso il divorzio”
''Domani ci sara' il dibattito congressuale ed io, ovviamente avviero' le pratiche per il divorzio, poi la parola passera' agli altri''. E' sostiene l'assessore regionale Saverio Zavettieri che, nonostante quelle che lui stesso definisce apertura da parte del coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, ritiene che, ''allo stato degli atti, non ci sono le condizioni per mantenere questa alleanza''. Sul candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Zavettieri ha detto che ''il candidato ancora non e' stato formalizzato. Noi abbiamo posto questioni molto forti: un programma di svolta non un programma qualunque che affronti i problemi degli Enti che debbono essere agenzie di sviluppo e non carrozzoni che sprecano denaro pubblico. Abbiamo posto il problema della legge elettorale, non per interesse nostro, ma per interesse della regione. Il candidato a presidente viene solo dopo. Io ho ascoltato l'intervento di Pittelli. Debbo dire che lo apprezzo molto per le aperture fatte ai socialisti, per il riconoscimento al ruolo dei socialisti, che vengono considerati essenziali nella Casa delle liberta'''. ''Ed ho apprezzato - ha concluso Zavettieri - l'apertura al programma che ha assunto anche sulla legge elettorale: per la prima volta parla della soglia del 3% che e' la proposta dei socialisti. Sul listino dice: dobbiamo discutere pero', poi, il listino va insieme con la soglia di sbarramento per evitare la frammentazione. Ma questa apertura, da sola non basta''.

Craxi (NuovoPSI) “Nomina di Calderoli, idea non geniale”

18/12 ''La nomina del ministro Calderoli a commissario dei forestali calabresi non e' stata un' idea particolarmente geniale, ma sarebbe sbagliato se rinfocolassimo una polemica che tutto sommato e' solo ideologica''. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme, il vicesegretario del Nuovo Psi, Bobo Craxi. ''Per quanto mi riguarda - ha aggiunto Craxi - ho ben chiara una cosa, e cioe' che dietro ogni forestale c' e' un nucleo familiare. Uno stipendio, dunque, vale per quattro persone. Non bisogna dimenticare che il giorno in cui decidessimo di tagliare questo che e' considerato un ramo secco, noi faremmo cadere dal ramo il forestale con tutta la sua famiglia. Si tratta di una questione molto delicata per la quale sconsiglio di fare battute di carattere propagandistico e xenofobo''. ''Mi auguro che i calabresi - ha concluso Craxi - accolgano Calderoli con il rispetto che si deve ad un Ministro della Repubblica e mi auguro che Calderoli si comporti con i calabresi con il rispetto che si deve ad una grande regione come la Calabria''.

Consiglieri di centrosinistra chiedono la sospensione della nomina a dirigente regionale dell’Arch. Frasca

18/12 La sospensione del decreto di nomina dell' arch. Stefania Frasca a dirigente di settore e responsabile dell' Uoa progetti complessi della Regione Calabria, e' stata chiesta dai consiglieri di centrosinistra che in una interrogazione ai presidenti del Consiglio regionale, Luigi Fedele, e della Giunta, Giuseppe Chiaravalloti, ricordano come sia pendente un processo nei loro confronti avviato proprio dopo una denuncia per diffamazione presentata dall' arch. Frasca. ''La denuncia - e' scritto nell' interrogazione - si motiverebbe contro lo svolgimento dell' esercizio delle funzioni istituzionali proprie dell' attivita' del Consigliere regionale. Infatti la contestazione e' rivolta, in particolare, agli interventi in Aula dei Consiglieri durante lo svolgimento di una seduta del Consiglio Regionale specificatamente dedicata ai temi riguardanti la vicenda della realizzazione della Cittadella regionale. In seguito a tale denuncia e' in corso di svolgimento un processo penale a carico dei Consiglieri regionali perche' presumibili rei di aver provocato danni morali e materiali all' arch. Stefania Frasca. Tali danni sarebbero riscontrabili, innanzitutto, nella mancata nomina, a suo tempo da parte della Giunta Regionale, dell' arch. Frasca a Dirigente regionale. Fu la stessa Giunta, in sede di autotutela, a ritenere illegittimo il procedimento amministrativo di cui tra gli altri si riscontrava la responsabilita' dell' arch. Frasca. L' adozione di tale provvedimento di autotutela ha rappresentato la decisione di revisione delle pratica di acquisto del terreno e delle modalita' di realizzazione della Cittadella regionale''. I consiglieri di opposizione alla Regione hanno quindi sostenuto di avere saputo della nomina, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione, dell' arch. Frasca a dirigente di settore e responsabile dell' Uoa progetti complessi. Gli esponenti del centrosinistra hanno chiesto quindi al Presidente della Giunta Regionale ''se non ritenga opportuno di sospendere l' emissione del decreto di nomina in attesa della conclusione del processo penale in corso, considerato che tale nomina avviene in tempi e modalita' da cui si potrebbe evincere una oggettiva incompatibilita' di tipo etico-istituzionale rispetto al contesto determinatosi''. L' interrogazione e' firmata dai consiglieri Nicola Adamo, Ennio Morrone, Franco Amendola, Antonio Borrello, Franco Pacenza, Giuseppe Bova, Mario Pirillo, Franco Fortugno, Diego Tommasi, Luigi Incarnato, Giuseppe Torchia, Giuseppe Mistorni, Michelangelo Tripodi e Pasquale Tripodi.

Da lunedì iniziano gli incontri per la stesura del programma della GAD

18/12 Comincia lunedi' mattina a Lamezia il cammino del candidato a presidente della Regione per il centrosinistra, Agazio Loiero. Loiero, dopo essere stato designato, dall' assemblea dei grandi elettori della coalizione, avviera' una serie di confronti per la stesura del programma di governo. ''E' questa - e' scritto in un comunicato - la grande novita': il candidato, insieme ai partiti della coalizione, mettera' a punto un dettagliato programma, condiviso con tutti i soggetti che partecipano alla vita economica, sociale e culturale della Regione. Inizia cosi' quello che lo stesso Loiero ha definito 'il cammino di ascolto', convinto che sia finita la stagione del decisionismo e che vada riaperta al piu' presto la strada ''della concertazione, del dialogo e delle scelte condivise''. ''In un periodo cosi' difficile per l' intera nazione - prosegue la nota - gli effetti negativi della politica di centrodestra si incominciano a toccare con mano, specie nelle Regioni meridionali, e tra queste soprattutto in Calabria. Per troppo tempo il governo regionale della Cdl ha accettato con servilismo le scellerate scelte imposte soprattutto dalla Lega, che hanno visto il loro culmine nella grottesca nomina del ministro Calderoli a commissario straordinario per la questione dei forestali. Con una decisione, cha ai piu' e' apparsa ridicola, lo stesso governo di centrodestra ha commissariato in un sol colpo il ministro delle Politiche agricole Alemanno, di An, ed il presidente Chiaravalloti, di Fi''. Loiero, prosegue la nota, ''convinto della necessita' di dare inizio ad una nuova stagione, incontrera' tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria, industriali, commercianti, artigiani, agricoltori, i sindacati, gli ordini professionali, la scuola, l' universita' e le organizzazioni e gli enti che operano nel sociale''. Lunedi', a Lamezia, il candidato del centrosinistra incontrera' per primo il Forum del Terzo Settore della Calabria, che riunisce le piu' importanti organizzazioni che operano nell' area del sociale e del disagio. ''La scelta di avere come primo interlocutore il mondo del sociale - conclude il comunicato - non e' una scelta di poco conto, ha un peso assai significativo e fa intravedere quale saranno le politiche che Loiero intendera' portare avanti per risollevare le sorti di questa trascurata terra di Calabria''.

La GAD calabrese pensa ad un ricorso al Tar contro la nomina di Calderoli

18/12 ‘'Ricorriamo al Tar del Lazio contro la nomina di Calderoli a commissario per la forestazione calabrese e se ci sono violazioni costituzionali andiamo davanti la Consulta''. E' la proposta di Donato Veraldi, senatore della Margherita, nel corso di un incontro convocato dal centrosinistra per discutere della vicenda dei forestali e della Finanziaria. Veraldi ha anche espresso l' auspicio che la prossima riunione ''si possa fare nella piu' grande delle piazze esistenti e non al chiuso'' ed ha sollecitato la coalizione ad informare la cittadinanza su quale e' il suo pensiero su questo come su altri argomenti. ''Facciamo spot pubblicitari sulle tv private - ha detto Veraldi - e tappezziamo i muri dei comuni calabresi con nostri manifesti''. Di ''capovolgere l'impostazione che ha seguito sia il governo nazionale che la Giunta regionale'', ha parlato Marco Minniti, responsabile del Dipartimento problemi dello Stato dei Ds, secondo il quale ''i forestali calabresi non sono un problema ne' della Calabria ne' del Paese, ma sono una risorsa. Il vero problema della Calabria e' l' assetto idrogeologico del suo territorio''. Minniti ha quindi sottolineato l' importanza di dare vita ad un piano triennale per far si' che i forestali diventino ''una risorsa produttiva''. Cesare Marini, senatore dello Sdi, ha attaccato il Governo per il modo in cui ha gestito la questione forestali. ''La nomina di Calderoli - ha sostenuto - fa comprendere in che stato confusionale sia il governo, all' interno del quale l' asse portante e' l' accordo con la Lega''. Quindi, parlando della Finanziaria, Marini ha ricordato che ''il Mezzogiorno, che aveva fatto registrare nella seconda meta' degli anni '90 tassi di crescita superiori a quelli del resto del Paese, ha subito negli ultimi anni il contraccolpo di una sciatta politica meridionalistica del Governo''. Marini ha poi sostenuto che ''i risultati negativi sono stati immediati e nel 2003 gli investimenti hanno avuto una contrazione nell' ordine del -0,8%, dovuta soprattutto alla flessione della spesa in attrezzature, macchinari e mezzi di trasporto. C' e' poi l' impoverimento delle famiglie. Una ricerca informa che il 48% avrebbe fatto ricorso all' indebitamento durante il 2004''. ''Quello che non si vuole capire in Calabria e in Italia - ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Agazio Loiero - e' che mille Soverato non sono avvenute solo per opera degli operai forestali. Non si vede quasi mai il lavoro in positivo. Per quanto riguarda la nomina di Calderoli, - ha aggiunto - ci opponiamo in maniera ferma perche' quello e' stato un compromesso. Non erano in grado di fare l' emendamento perche' la Lega lo bloccava e allora per non mandare ancora una volta, di fatto, in crisi il Governo, hanno scelto Calderoli. Questo e' un oltraggio per la Calabria''. Il segretario generale della Cgil Calabria, Fernando Pignataro, infine, ha chiesto le dimissioni del presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, e dell' assessore alla Forestazione, Dionisio Gallo, che, di fatto, con la nomina di Calderoli, sarebbero stati ''delegittimati'' dal Governo.

Nasce “Calabria dei valori”

18/12 L'associazione politica e culturale CALABRIA DEI VALORI, di recente costituita, verrà presentata ufficialmente con una conferenza stampa che si terrà lunedì prossimo, 20 dicembre, alle ore 11.00, presso la sede di Via Roma 57 a Cosenza. Nel corso dell'incontro il Presidente dell'associazione, dott. Domenico Plastina, il Presidente del Collegio di Garanzia, Avv. Giacomo Anelli, e la Tesoriera, Patrizia Monaco, presenteranno caratteri, struttura e finalità dell'iniziativa, che intende rilanciare, dopo le laceranti polemiche degli ultimi mesi, un'iniziativa culturale e politica strettamente ancorata ai principi proclamati nella Carta dei Valori, redatta dall'On. Antonio Di Pietro e fortemente caratterizzata da una irrevocabile scelta di campo a favore del progetto politico di centrosinistra, a tutti i livelli. E' annunciata la presenza, tra gli altri, del dott. Angelo Forte, consigliere provinciale di Italia dei Valori, e del prof. Giovanni Maruca, che è stato fino al 4 dicembre scorso segretario provinciale del partito dipietrista.

Donnici (IDV) “Il Ministro Calderoli non ha nessun ruolo e nessun potere nella vicenda dei forestali”

18/12 ''Il ministro Calderoli vale politicamente per quello che e', cioe' nulla. Continuare a considerarlo controparte nella vicenda dei lavoratori idraulico forestali significa dargli ruolo e potere che non ha''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, a margine dell'incontro della Gad svoltasti a Lamezia. ''Il problema - ha aggiunto - e' la sconcertante sudditanza di Chiaravalloti e dell'assessore Gallo nei confronti delle politiche coloniali del governo Berlusconi, in danno dei calabresi e della Calabria. E' evidente che il commissariamento del settore dimostra quanta considerazione abbia Berlusconi della sua classe dirigente calabrese. Con una semplice mossa e' riuscito a dare un contentino agli 11.000 lavoratori, a scaricare sui prossimi governi le responsabilita' di una risposta strutturale, ad umiliare i suoi alleati scomodi (An e Udc) a salvare la faccia alla Lega''. ''Ma Italia dei Valori - conclude Donnici - non stara' al gioco delle tre carte e denuncera', anche con iniziative clamorose, le responsabilita' del Governatore della Calabria, dei proconsoli romani della Cdl, di ministri e viceministri nostrani''.

Naccarato “Che il candidato della CDL non sia frutto di campanilismi”

18/12 ''Non credo che il candidato del centrodestra a Presidente della Regione debba essere frutto di una impostazione campanilistica''. A sostenerlo e' stato il presidente della Commissione Riforme della Regione, Paolo Naccarato, parlando al Convegno promosso da ''Zona Franca'', l' associazione politico culturale che fa capo a Umberto Pirilli. ''E' sbagliata - ha aggiunto Naccarato - la contrapposizione tra territori, cosi' come e' sbagliato, da questo punto di vista, pensare che un determinato territorio possa avere l' esclusiva, in regime di monopolio. Anche perche' se passasse questa impostazione mi si dovrebbe spiegare perche' non un candidato di Cosenza che e' la provincia piu' grande, o anche di Crotone o di Vibo Valentia. E questo ragionamento, lo dico qui a Reggio Calabria, davanti ad una platea che mi sembra esser largamente schierata fra i suoi sostenitori, nulla vuole togliere al candidato Pietro Fuda che sicuramente e' un candidato insidiosissimo. Ma di fronte alle evidenti difficolta' che provocano un colpevole ritardo nella designazione del candidato Presidente, mi chiedo se la Casa delle Liberta' non si attrezza per fare anch' essa, a questo punto, una grande kermesse rappresentativa di tutte le articolazioni della societa' civile e politica, in modo da consentire una investitura dalla base al miglior candidato possibile''. ''Del resto - ha proseguito Naccarato - bisogna avere la forte capacita' di innovare, bisogna in maniera credibile, essere protagonisti del cambiamento. Ma bisogna soprattutto cambiare mentalita', abbandonare le furbizie o le rendite di posizione, abbandonare le tante cattive abitudini che hanno pesato e pesano come macigni sulla possibilita' di sviluppo della nostra Regione e dare una forte spinta verso la modernizzazione all'insegna della trasparenza e dell' efficienza. E' su questo che a mio parere si gioca la grande scommessa sul futuro della nostra Regione. E vincera' - ha concluso Naccarato - chi sapra' esser piu' convincente anche su questi temi, portatore di un progetto organico di crescita sotto tutti i punti di vista della nostra Regione, e questa grande sfida che e' davanti a noi pesera' in modo decisivo sugli equilibri politici futuri''.

Pappaterra (Sdi) “Riunione a Roma sugli LSU del Pollino, un passo avanti”

18/12 ''La riunione di Roma ha rappresentato un buon passo in avanti''. E' quanto ha detto il deputato dello Sdi Domenico Pappaterra dopo l' incontro al Ministero del Lavoro sulla vertenza dei lavoratori socialmente utili del Parco del Pollino. ''E' un cammino - ha aggiunto - che va tutto verificato nelle sue varie fasi, ma non v' e' dubbio che va salutato positivamente il fatto che, finalmente, tutti i soggetti istituzionali interessati hanno espresso la loro disponibilita' a proseguire un' esperienza progettuale che in questi anni con tutti i suoi limiti organizzativi, ha consentito a centinaia di giovani di incontrare per la prima volta il lavoro. Certamente la strategia di rilancio decisa a Roma, per essere attuata, necessita di alcune decisioni immediate che riguardano in primo luogo la revoca delle procedure di mobilita' avviate dalla societa' ''2000 SpA'' e in secondo luogo la volonta' delle due Regioni a deliberare le modalita' operative e finanziarie con cui rilanciare il progetto''. ''Resta il rammarico - ha proseguito Pappaterra - che questo passaggio si sarebbe potuto consumare con diverso anticipo senza pervenire alle lettere di licenziamento, ove la nostra Regione avesse fatto fino in fondo la sua parte. E' stata necessaria la dura lotta dei lavoratori e l' aver portato in sede parlamentare il problema, per costringere l' assessore regionale al Lavoro a fare fino in fondo il suo dovere che altro non e' se non quello di concorrere, con la stessa convinzione con cui in questi anni lo ha fatto la Regione Basilicata, alla stabilizzazione dei lavoratori attraverso la creazione di una societa' mista
pubblico-privato ed in questa direzione sara' determinante il ruolo di assistenza da parte di Italia Lavoro''. ''Ai lavoratori - ha concluso Pappaterra - chiediamo di attendere con serenita' e speranza le iniziative dei prossimi giorni e nello stesso tempo di vigilare insieme ai rappresentanti sindacali ed istituzionali, affinche' gli impegni assunti al Ministero del Welfare vengano rispettati e realizzati con immediatezza, onde poter consentire agli stessi di riprendere le loro attivita' nei settori piu' pertinenti alle finalita' di un territorio che tanti anni fa e' stato destinato ad area protetta''.

Perugini soddisfatto dell’avvio della Fondazione Euromediterranea

18/12 Il significato politico dell' approvazione dello Statuto della Fondazione Euromediterranea da parte del Consiglio provinciale e' stato sottolineato dal vice presidente dell' ente, Salvatore Perugini, il quale ha evidenziato che non si sono registrati voti contrari. ''Si e', cosi', dato - ha sostenuto Perugini in una dichiarazione - l' avvio formale alla iniziativa voluta dal presidente Mario Oliverio, inserita tra i punti qualificanti del suo programma elettorale. La circostanza assume particolare rilievo sotto diversi profili. In primo luogo l' approvazione senza voti contrari, e' indice di grande sensibilita' politica del Consiglio provinciale di Cosenza e di forte sinergia tra l' Organo collegiale ed il presidente. Il metodo partecipativo e democratico che ha guidato i lavori consiliari, esalta e valorizza il ruolo delle istituzioni e delle forze politiche presenti che, pur nella distinzione dei ruoli di maggioranza e minoranza, hanno dimostrato di voler guidare i processi di novita' e di modernita' che l' Amministrazione provinciale intende perseguire al servizio del territorio''. In secondo luogo, a giudizio di Perugini, l' istituenda Fondazione, ''cui hanno gia' dato informale adesione autorevoli istituzioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali, rappresenta uno strumento agile e dinamico sicuramente in grado di promuovere lo sviluppo nel bacino del Mediterraneo, aprendo la strada a nuovi rapporti e relazioni e prospettive''. Inoltre, per il vice presidente della Provincia di Cosenza, ''le opportunita' che saranno intercettate, partendo dalle diversita', dalle esigenze di pace, dell' incontro tra i popoli, dalla esaltazione e dal rispetto delle identita' e delle tradizioni, dallo scambio ed arricchimento sociale, civile, economico, pongono al centro della attenzione e delle proposte progettuali un nuovo modo di interpretare e valorizzare le grandi risorse culturali della nostra provincia''. ''E' sicuramente - ha sostenuto Perugini - il tentativo di allargare i nostri orizzonti, di esaltare le qualita' dei nostri territori, della nostra gente recuperando, in un circuito virtuoso di autosviluppo, energie troppo spesso trascurate e sopite. Certo, molta strada si dovra' ancora percorrere, molto impegno si dovra' profondere, tante sinergie si dovranno concretizzare. Ma l' avvio e' sicuramente soddisfacente ed incoraggiante e stimola l' entusiasmo e la passione che devono caratterizzare e connotare la nostra azione civile e sociale e politica. La provincia di Cosenza, nella nuova Europa allargata - ha concluso - ha l' ambizione e le capacita' di svolgere un ruolo da protagonista in un contesto Mediterraneo in cui affondano le nostre radici''.

Palmieri (PLI) “Riserve sulla candidatura della Cdl. No allo sbarramento nelle regionali. ”

18/12 In una nota del Segretario regionale del Partito Liberale Italiano, Ciro Palmieri, si esprimono riserve per la candidatura della CDL per le regionali e per lo sbarramento proposto nella nuova stesura della legge elettorale. “Il Partito Liberale Italiano della Calabria esprime pesanti riserve – si legge nel documento di Palmieri - sul metodo finora seguito nel predisporre la candidatura alla Presidenza e le proposte di modifica della legge elettorale. Contesta infatti il mancato coinvolgimento degli alleati al dibattito in corso in seno alla CdL. Auspica che si ripristinino forme di concreta collaborazione con tutte le componenti della CdL in tempi rapidi, data l'imminenza degli impegni elettorali. Dichiara la propria contrarietà a talune proposte unilaterali volte a introdurre sbarramenti palesemente lesivi dell'identità e della rappresentanza delle forze politiche minori. Si rammarica – conclude la nota - della mancata designazione, a tutt'oggi, del candidato alla Presidenza della Regione da parte del centro-destra. Ritiene infatti che questo ritardo provochi disorientamento e disaffezione fra gli elettori.”

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