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Notizie di Politica
dal 9 al 26 ottobre

 

Zuccherini (Prc) :”Serve un passo indietro sulla candidatura alla Regione”

26/10 Per la scelta del candidato de lcentro-sinistra alla presidenza della Giunta regionale della Calabria ''e' opportuno che i partiti compiano un passo indietro''. Lo ha dichiarato Stefano Zuccherini, componente della direzione nazionale di Rifondazione Comunista, nonche' commissario regionale del partito. L'esponente comunista, che partecipera' a Roma ad una riunione con i segretari regionali dei partiti della coalizione e con i responsabili nazionali degli enti locali, anticipa la posizione del suo partito. ''E' giusto - dice - riconsegnare alle forze politiche e sociali della Calabria criteri di scelta piu' partecipativi. Sotto questo aspetto, mi sembra apprezzabile l'ipotesi formulata dai Ds, che hanno proposto un'assemblea di 1.000 delegati, espressione di partiti e movimenti, per la scelta di un candidato e di un programma condivisi. Mi sembra - dice Zuccherini - che questo sarebbe un modo efficace per tenere insieme il ruolo dei partiti ed il necessario coinvolgimento delle organizzazioni di massa''.

L’Udeur pronta a correre da sola in Calabria

26/10 ''Stiamo valutando l'ipotesi di correre da soli in Calabria qualora non si dovesse realizzare, come noi invece auspichiamo, l'unita' della coalizione su di un candidato condiviso e su di un programma che riporti la questione Calabria a questione centrale del Paese'': lo afferma il senatore Nicodemo Filippelli, segretario nazionale organizzativo dei Popolari-Udeur.

Gemelli (UDC) propone la federazione del PPE

26/10 L'ex eurodeputato Nino Gemelli (Udc), condivide l'idea lanciata dal Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro Rosario Colace e del Consigliere Comunale. Fulvio Scarpino, ''tesa a impiantare un laboratorio per la costituzione della federazione del Ppe''. Secondo l'ex euro parlamentare l'iniziativa e' ''estremamente stimolante'', anche perche' spiega ''le condizioni delle nostre realta' comunali, provinciali e regionali meritano un surplus di responsabilita' che ci consenta di assicurare una iniziativa, superando gli schematismi di unbipolarismo difficile'', anche attraverso l' aggregazione di ''partitie movimenti che hanno affinita' per nascita, cultura e prospettiva'', per poi ''allearsi poi con partiti con cui si condivide un programma elettorale''. Per questo, secondo Gemelli, ''e' naturale, e' normale scegliere di costituire la federazione del Ppe in Calabria''. Non farlo significa, per l'ex deputato europeo, ''essere sotto tutela, non aver nessuna iniziativa adeguata alla realta' calabrese, non sentire le necessita' della Calabria che chiama i partiti alla responsabilita'''.Gemelli suggerisce, di ''stimolare Forza Italia a riflettere su tale opportunita', a coglierla anche per rinforzare la spinta evolutiva e di rinnovamento che ha caratterizzato il suo impegno e la ragione delle costruzioni della Casa della liberta'''. A giudizio di Gemelli ''una nuova aggregazione portera' sicuramente linfa nuova''. Ed a tal proposito l'ex deputato europeo ricorda le suppletive di ieri che pur non essendo ''un test politico valido, ma quando nel Collegio di Bossi vince il candidato dell'Ulivo e nel collegio di Mussolini vince ugualmente il candidato dell'Ulivo allora bisogna riflettere''. Per l'esponente regionale dell'Udc, ''sara' forse necessario un riporto di governo; sicuramente bisogna ripensare a nuove aggregazioni che adottino culture di riferimento e mantengano le distinzioni caratterizzanti. Stanno facendo bene i socialisti a tentare un loro percorso aggregativo ; facciamo male noi a non fare altrettanto''. Secondo Gemelli ''non si tratta di rigenerare la 'balena bianca' non ci sono gli uomini , non e' piu' il tempo, il pensiero si e' evoluto, il contesto e' cambiato''. Si tratta pero', conclude, ''di aggregare quanti condividano quei valori che hanno al centro la persona e privilegiano l'umanesimo integrale. Siamo in ritardo sulle scadenze regionali bisogna affrettarsi''.

Gentile (FI) “Tutelare i bambini nelle separazioni conflittuali”

26/10 ''I rapporti conflittuali nelle separazione causano, com'e' stato detto, 83 morti l'anno, ma ci sono ancora tanti altri drammi che non emergono e che riguardano soprattutto i bambini privati dei loro diritti''. E' quanto sostiene in una nota il senatore di Forza Italia, Antonio Gentile, che ha presentato nei mesi scorsi un Ddl di riforma della legge sulle separazioni. ''Tutelare i bambini - ha aggiunto Gentile - significa intervenire nelle liti, nelle lacerazioni giudiziarie che sventrano le famiglie senza lasciare nulla di costruttivo ai figli. La separazione e il divorzio sono due leggi di assoluta civilta', ma la legislazione probabilmente non aveva previsto che ci fosse questa enorme massa di separazioni. Mi sembra che il 94% dei bambini affidati alle mamme sia un'esagerazione: se fosse stato l'85% avrei detto che era una percentuale giusta, perche' in condizioni ideali, di confronto, nessuno mette in dubbio che la mamma sia il genitore adatto per l'affidamento del minore. Ho saputo di casi in cui il padre (e non si trattava di persone snaturate) per tre mesi o addirittura per un anno non ha potuto vedere i figli: questo e' un esempio da non perseguire''. ''Ho realizzato un lavoro editoriale - ha concluso Gentile - si tratta di un racconto su una vicenda di un padre che non vede il figlio. Ritengo fondamentale costruire percorsi di mediazione familiare che intervengano sul disagio e che mettano i bambini al centro di ogni discorso di tutela''.

Borrello (Udeur) “Noi proponiamo Armando Veneto”

26/10 ''Occorre individuare con assoluta certezza, la squadra di governo e l' organigramma indispensabile per dare gambe alle idee ed ai programmi e, infine, l' individuazione del candidato alla Presidenza rispetto alla quale abbiamo ribadito la nostra proposta che vede nell' on. Veneto l' uomo su cui puntare per l' indispensabile cambiamento''. E' quanto ha detto il commissario di Ap-Udeur, Antonio Borrello, circa le candidature per le prossime regionali. Borrello ha affrontato l'argomento relativo alle candidature anche in occasione della riunione dell'ufficio politico che si e' riunito a Lamezia Terme ed al quale hanno partecipato il senatore Filippelli, i consiglieri regionali Morrone, Torchia, Pasquale Tripodi, gli ex parlamentari Bergamo, La Macchia e Veneto, il vice commissario regionale Mario Nigro, il Presidente del comitato provinciale di Catanzaro del Partito Cerminara. ''Abbiamo discusso - ha detto Borrello - della gravita' che la mafia rappresenta per una regione debole come la nostra e della recrudescenza delle minacce ai danni di amministratori pubblici, segno che lo Stato deve fare di piu' consegnando alla giustizia i colpevoli''. ''Sui temi di piu' stringente attualita' politica - ha aggiunto Borrello - la posizione del mio partito, in stretta correlazione con quanto asserisce Mastella, e' nota: chiediamo parita' di trattamento e rispetto per le nostre posizioni politiche, la nostra storia e la nostra forte determinazione a dare una svolta a questa regione sfortunata che da cinque anni e' lasciata sola, priva di ogni autorevole rappresentanza sia in Italia sia in Europa. Tutti abbiamo convenuto sul percorso da seguire senza perdere altro tempo utile: rapidamente il centrosinistra, anche alla luce dell' ottimo risultato conseguito nel voto suppletivo di ieri, deve presentare alla Calabria una progettualita' esaustiva delle cose da farsi, ad incominciare da un progetto d' urto a favore della occupazione alla piu' razionale ed organica utilizzazione dei fondi destinati ai servizi sociali''.

Barile: “Bilancio fallimentare della Giunta Oliverio sull’emergenza lavoro”

26/10 E’ Un bilancio fallimentare quello della Giunta Oliverio in merito all’emergenza lavoro nella Provincia di Cosenza. Lo ha dichiarato Mimmo Barile, coordinatore della Casa delle Libertà in Consiglio provinciale. <<Non mi risulta – spiega Barile - che uno solo dei tanti punti di crisi occupazionale del territorio sia stato affrontato e risolto. Si potrebbero citare diversi casi–continua-, la vicenda di Intersiel e Carisiel, per esempio, non è certamente una situazione di crisi nuova. Eppure per far intervenire, tardivamente ed in maniera inefficace, il Presidente Oliverio c’è addirittura voluto un duro richiamo della Rsu dell’Intersiel. Ma ancora, non si possono dimenticare i trecento dipendenti della cooperativa “Paolo Cappello”, che è l’impresa appaltatrice dei lavori di pulizia degli uffici di Banca Carime, che oggi sono lasciati soli in una difficile vertenza che mette a rischio il loro posto di lavoro. Infine ma l’elenco è ben più lungo, c’è la delicatissima situazione della azienda Foderauto, altra importante realtà produttiva che attraversa uno stato di profonda crisi e che necessita di interventi urgenti da parte dell’Istituzione Provinciale per trovare la soluzione opportuna a scongiurare eventuali licenziamenti. La Giunta Oliverio deve immediatamente cambiar registro e porre l’emergenza occupazione al primo punto del suo programma di governo. Questo, però, - conclude Mimmo Barile - deve essere fatto non a parole, oppure scaricando le responsabilità su altri, ma attraverso provvedimenti concreti e con una idea di sviluppo moderna di cui, fino a questo momento, non abbiamo visto alcuna traccia>>.

Il Presidente Oliverio scrive a Chiaravalloti e alla Telecom “Sulla vertenza Carisiel intervenga la Regione”

26/10 ''Stiamo decisamente al fianco dei lavoratori della Carisiel S.p.A che in questi giorni stanno manifestando tutto il loro disagio e la fondata preoccupazione per la perdita del posto di lavoro''. E' quanto scrive il presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ai lavoratori della Carisiel Sistemi Informativi elettronici per il settore creditizio e Finanziario di Rende che hanno avviato una vertenza contro i tagli annunciati da Telecom. Il presidente Oliverio ha inviato anche un telegramma al Presidente della giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, nel quale si chiede che la Regione si faccia promotrice di un tavolo per la risoluzione della vertenza ed un'altro all'amministratore delegato della Telecom, Carlo Buora, sollecitando disponibilita' verso il recupero delle intenzioni espresse a danno delle unita' lavorative. ''Di questa ennesima vertenza - ha aggiunto Oliverio ai lavoratori - colpisce la ragionevolezza dei toni e la civile presa di posizione. In un tempo in cui tutto e' gridato, sottoposto al rumore dello scandalo, la lotta sacrosanta di personale qualificato deve arrivare alla coscienza di tutti. La Calabria ha bisogno dei lavoratori Carisiel; la Telecom ha bisogno di operatori del settore che si sono formati con competenze elevate. Telecom deve abbandonare la sterile azione mercantilistica dell' utile che sacrifica possibili investimenti in materiale umano, la spietata logica selettiva non deve trovare ragione di esistere in un territorio in cui si puo' e si deve investire''. Il presidente della Provincia di Cosenza ha poi aggiunto che ''soprattutto il Sud ha visto formarsi negli ultimi anni una grande area di utilizzo informatico nella quale sono richiesti servizi sempre piu' specifici. Spazi e mercato possono esserci, la gestione potrebbe contare su professionisti. Occorre pertanto aprire immediatamente un confronto che ridisegni i piani aziendali. A tal fine, riteniamo che Telecom debba assumere impegni chiari in direzione degli investimenti nella nostra regione''. ''La Giunta Regionale - ha concluso - deve assumere iniziative adeguate per promuovere un tavolo di confronto con la proprieta' e le organizzazioni sindacali. La Provincia fara' la propria parte per difendere un patrimonio di professionalita' ed una prospettiva di sviluppo di settori avanzati e qualificati delle attivita' produttive. A tal proposito abbiamo chiesto al Presidente Chiaravalloti di promuovere un incontro sulla vicenda Carisiel ed a Telecom di dare disponibilita' alla soluzione positiva della vicenda''.

Domani nuovo vertice della CDL a Roma per i candidati alle regionali

26/10 Nuovo vertice di maggioranza, domani mattina alle 9,30, sulle elezioni regionali. Il nuovo appuntamento della Cdl, a quanto si apprende, sarebbe stato deciso nell'incontro di oggi a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e i leader dei partiti della coalizione. I problemi da risolvere riguarderebbero in particolare l'Abruzzo e la Calabria.

Barile e Ponzio presentano un Odg sui problemi di collegamento tra UNICAL e comuni limitrofi

26/10 E’ stato presentato dai Consiglieri Gianfranco Ponzio (Forza Italia) e Mimmo Barile (Gruppo Misto,coordinatore della Cdl) un ordine del giorno in cui si pone all’attenzione del Consiglio provinciale la difficile situazione strutturale e di collegamento fra l’Università della Calabria ed i comuni limitrofi. I due consiglieri della Cdl, tenuto conto che la Provincia ha competenza nel piano di razionalizzazione dei trasporti e nella realizzazione di strade interne e considerando le gravissime difficoltà di collegamento tra l’Unical e i comuni limitrofi, hanno chiesto d’inserire nei programmi dell’amministrazione provinciale la realizzazione di strade di collegamento tra la media valle del Crati e l’università utilizzando fondi di bilancio o finanziamenti europei. I due consiglieri della Cdl hanno chiesto pure d’istituire con urgenza un piano di ricognizione sulle vie d’accesso all’Unical togliendo dall’isolamento i tanti comuni che ruotano attorno all’area dell’università.

De Rose a Chiaravalloti “Che fine ha fatto il bando prima casa?”

26/10 ''Ho letto della sua bella iniziativa in favore delle giovani coppie, ma la prego di chiedere al suo assessore ai lavori pubblici, tanto appezzato dalla sinistra, che fine ha fatto il bando per la prima casa che ha acceso aspettative a migliaia di persone''. E' quanto chiede al presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, il leader della Cdl in consiglio comunale a Cosenza. ''Sono giunte segnalazioni autorevoli - ha aggiunto - dall'on. Leone, dal senatore Trematerra e dall'assessore Grimaldi su questo punto qualificante, ma evidentemente l'assessore e' troppo impegnato a dare consigli e suggerimenti alle amministrazioni di centrosinistra per avere il tempo di rispondere alle richieste legittime della gente e dei politici. Il bando prima casa ha acceso aspettative legittime che vanno valutate anche politicamente, ma penso che i problemi della sua giunta siano stati proprio quelli di avere esponenti che non hanno mai lavorato per garantire una continuita' politica al centrodestra''. ''Mi chiedo - ha concluso De Rose - a chi rispondano alcuni soggetti politici e se questo non sia il vero problema dell'esecutivo che lei presiede: la prego, intanto, di venire incontro ai bisogni dei cittadini e di dare una risposta sul bando prima casa del 2003''.

Pirillo (Margherita) “Sicurezza e legalità per lo sviluppo del territorio”

26/10 Sicurezza, legalità e sviluppo del territorio: sono argomenti su cui si confronteranno le forze politiche e i tessuti sociali calabresi nel prossimo futuro. Un primo, fortissimo segnale, è stato lanciato dal consiglio regionale con l’assemblea che ha visto la presenza del Ministro degli Interni. Non solo le forze istituzionali sono state chiamate alle proprie responsabilità, ma anche il tessuto sociale e produttivo della nostra regione, stretta dalla violenza mafiosa e che non trova un sicuro punto di riferimento nello Stato. Abbiamo assistito inerti a spudorati attacchi della ‘ndrangheta contro rappresentanti delle istituzioni e dei comparti produttivi. Ci sono paesi dove la criminalità mafiosa esercita il suo potere, ma sono le stesse comunità diventate simbolo delle contraddizioni di una regione che ora mostra carattere e voglia di riscatto, ma che all’orizzonte vede solo l’indifferenza delle istituzioni. Il ruolo della politica deve andare al di là della semplice solidarietà. Il nostro compito è reagire alle forze di violenza mafiosa, con la condanna e una repentina azione sociale, ponendo in essere iniziative tese all’educazione civile: un primo impulso è stata l’istituzione della “Giornata regionale per la legalità”, di cui sono il proponente della legge, che deve rappresentare l’impronta della società contro ogni forma di violenza. Sviluppare una forte coscienza antimafia, portatrice della cultura della legalità, con iniziative tese a sostegno della legalità, avviate nel mondo della scuola, nel volontariato e nella chiesa. Alimentare un certo tipo di cultura che ponga come punto primario la lotta al fenomeno criminale: una azione sinergica e sistemica portata avanti da istituzioni e forze sociali. Solo garantendo la sicurezza del territorio si potranno creare le condizioni per investimenti duraturi e per un autentico sviluppo. Sostenere quindi l’economia sana, che investa in attività in comparti produttivi decisivi per lo sviluppo della regione e allo stesso tempo allontani dal territorio il dominio mafioso. I dati che riguardano il giro d’affari della ‘ndrangheta sono drammatici: presentano la struttura criminale come una vera holding finanziaria, che si inserisce nella gestione degli appalti pubblici e nelle imprese. Il giro d’affari ammonta a circa 4 miliardi di euro, il 18 per cento del prodotto interno lordo dell’intera regione Calabria.
Abbiamo il dovere di costruire la speranza di un futuro migliore per le giovani generazioni e dare risposte tempestive e credibili alla forte domanda di moralità che la società civile calabrese esprime. È con le armi dello sviluppo e del lavoro che occorre costruire il futuro delle nostre città e dei nostri territori. E allora tocca a noi, che viviamo su questa terra calabrese, impegnarci a sostenere iniziative tese a valorizzare le risorse presenti sul territorio. Ai giovani far capire che la paura, il silenzio e l’indifferenza alimentano il fenomeno mafioso, e dare loro i giusti mezzi per reagire. Quindi investire in risorse preventive, ma non di facciata, partendo dalle scuole, ed interessando tutti gli strati sociali. È necessario che chi opera nel tessuto sociale e lavorativo, prenda posizioni chiare contro ogni forma di mafia. Il compito cui siamo chiamati è quello di costruire la speranza di un futuro migliore alle giovani generazioni. Una matrice solidaristica deve ispirare questa battaglia di civiltà, con lo Stato in prima linea a supportare il percorso della Calabria verso l’affermazione di una autentica cultura della legalità.

Pacenza (DS): “Morelli spieghi perché la legge suo servizi sociali è ferma nei cassetti”

25/10 ''Il megadirettore generale Franco Morelli, uomo forte della Giunta regionale, che assomma incarichi e deleghe come mai a nessun altro e' capitato, venga a dare conto alla terza Commissione del perche' la legge 23 sui servizi sociali rimane ancora colpevolmente nei cassetti''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, il quale evidenzia inoltre con soddisfazione ''l' ottima decisione della Commissione di ascoltare direttamente il Direttore generale del Dipartimento Obiettivi strategici da cui dipende anche il settore dei servizi sociali''. ''La Commissione - ha aggiunto - che giustamente l' ha convocato per la prossima riunione, intende vederci chiaro in questa partita assai delicata che tocca da vicino i cittadini e soprattutto le fasce sociali meno protette. Da una parte, furbescamente, s' impedisce alla legge, attesa per tanto tempo e finalmente approvata dal Consiglio regionale a dicembre del 2003, di entrare in vigore e dall' altra la Giunta regionale utilizza i fondi ad essa destinati (100 miliardi delle vecchie lire all' anno) per soddisfare esigenze particolari che mortificano le legittime prerogative del sistema delle autonomie locali ed espropriano i Comuni di un potere che a loro e soltanto a loro spetta per dare risposte ai cittadini ''. ''Quest' ulteriore inadempienza - ha proseguito Pacenza - e' la riprova di un Governo regionale tutto chiuso in se stesso e dedito ad accontentare soltanto i propri amici. Dopo l' approvazione della legge, a distanza di un anno, si sarebbe dovuto avere il Piano socio- assistenziale, Piano mai elaborato. Perche'? La risposta la si puo' trovare nelle decine e decine di decreti firmati dallo stesso Morelli per finanziare singoli cittadini, associazioni e Comuni a lui vicini. Tutto cio', naturalmente, al di fuori di qualsiasi programmazione''. ''In sostanza - conclude Pacenza - Morelli ha avuto la rara abilita' di trasformare la Giunta regionale, altro che deleghe alle Province ed alle autonomie locali, in una vera e propria Eca che opera ed agisce dietro richieste specifiche ed attentamente vagliate ''.

De Rose (CDL) “Loiero fa parte dell’antico. Minniti o Latorre scelte di cambiamento”

25/10 ''Ho il massimo rispetto verso la persona dell'on. Agazio Loiero, ma non ho alcuna stima dell'uomo politico, che appare come il Messia in grado di salvare la regione mentre e' uno dell'ancien regime che ha contribuito, in modo determinante, ad aggravare i problemi della calabria''. E' quanto sostiene in una nota il leader della Cdl in consiglio comunale a Cosenza, Umberto De Rose. ''Ricordo a tutti che Loiero - ha aggiunto - e' sullo scenario istituzionale da un trentennio e non rappresenterebbe alcun segnale di svolta per la Calabria ma , anzi, un modello di restaurazione antitetico a quel bipolarismo di cui si parla. Io sono schierato ma il mio giudizio e' sincero e se pur non devo certo essere io ad indicare i candidati al centrosinistra, ritengo che Minniti o Latorre rappresenterebbero certamente un segnale di cambiamento: il primo per una visione generazionale nuova, il secondo perche' e' espressione di saperi e di settori scientifici che non sono piu' minoritari in Calabria''. '' Loiero - ha proseguito De Rose - e' stato eletto nel 96 alla Camera, dopo la bocciatura del 94, grazie ai voti del centrodestra con cui era candidato. Ha preso voti della destra che gli hanno consentito, poi, di essere Ministro della sinistra: mi chiedo se sia questo il rinnovatore o se non si tratti del solito emulo di Depretis...''.

Zavettieri (NPsi) “Escalation criminale frutto di una scarsa tenuta del tessuto istituzionale”

25/10 ''C' e' chi parla di tentativi delle cosche di insediare propri uomini nelle istituzioni, chi al contrario azzarda ipotesi di promesse non mantenute o di cambiali andate in protesto. Io temo che l' escalation criminale cui stiamo assistendo sia il frutto di un senso diffuso di scarsa tenuta del tessuto istituzionale e democratico, che sia relativamente facile stravolgerne il ruolo, inquinare la vita sociale e democratica, occupando spazi sempre maggiori e nuove zone di influenza anche magari col voto condizionato degli elettori'': e' questo uno dei passaggi del testo che l' assessore regionale Saverio Zavettieri avrebbe voluto fare sabato scorso nell' aula dell' assemblea alla presenza del ministro Pisanu e che non e' stato svolto. ''Andiamo a vedere - prosegue il testo dell' intervento di Zavettieri, che e' responsabile in Calabria del Progetto Sicurezza - per un attimo lo stato di salute delle istituzioni elettive calabresi, il rapporto di fiducia con la societa' ed i cittadini, l' intero sistema istituzionale. C' e' un sistema debole e diviso, non si sa se e quanto infiltrato, sempre piu' particolaristico e municipale, incapace di programmare e guardare al futuro, sempre meno rappresentativo e partecipato, privo di supporti fondamentali quali partiti e grandi organizzazioni sociali e democratiche, con un potere decisionale accentrato e personalizzato nelle figure dei sindaci, dei presidenti e negli esecutivi, ed un legame debole e precario con la societa' civile, senza mediazioni e filtri, con difficolta' di comunicazione che rendono tutto piu' difficile, alimentando tensioni, contrapposizioni e corto circuiti''. Zavettieri a questo proposito ha messo in collegamento questa debolezza e queste figure vulnerabili definendole figlie del sistema maggioritario. ''Un sistema - prosegue l' assessore - bipolare e maggioritario, il nostro, ancora malfermo e claudicante, che non ci ha portato ad un sistema politico maturo, fatto di rispetto della sovranita' popolare che assegna col voto i ruoli di governo e di opposizione e di rispetto reciproco, se si continua a praticare, a distanza di dieci anni dalla sua introduzione, la linea della delegittimazione e della criminalizzazione reciproca, determinando un clima avvelenato di contrapposizione e di scontro nel quale le stesse azioni negative anziche' venire stigmatizzate ed isolate da tutti, rischiano di venire tollerate o comprese almeno da una parte''. Piu' deboli sono le istituzioni democratiche - questa l' idea di Zavettieri - piu' forte diventano i poteri illegali, criminali e sommersi. ''Piu' - prosegue l' assessore - le istituzioni sono di parte, gestite con metodo clientelare, disinvolto o fuorilegge, piu' crescono le zone grigie e quelle franche dove l' infiltrazione e l' incontro tra la malavita ed i colletti bianchi si trasforma in pratica normale di governo e di gestione della cosa pubblica e delle relative risorse'' ''Cultura, lavoro, buona politica e buona amministrazione sono le ricette piu' efficaci per colpire un male alla radice, le cause che stanno alla base e non gli effetti quando sara' troppo tardi''. ''E' giusto - prosegue il testo dell' intervento dell' assessore Zavettieri, non letto sabato a Reggio, - richiamare l' attenzione e l' impegno dello Stato e del Governo, chiedere il rafforzamento degli apparati investigativi e di sicurezza, come e' giusto rivendicare misure e interventi di natura economica e sociale, ma la risposta e la reazione primaria deve partire dalle istituzioni locali chiamate a svolgere un' azione insostituibile di natura preventiva, educativa, formativa fatta di rispetto delle regole e delle leggi dei diritti delle persone, dell' imparzialita' e trasparenza della P.A., della cultura della legalita'. Rinsaldare i rapporti con la societa' civile e rafforzare la democrazia sollecitando la partecipazione ed il controllo democratico dei cittadini senza insofferenza per quelli giurisdizionali e degli altri organi dello Stato, rappresenta un contributo importante per il recupero di prestigio e credibilita' delle istituzioni, che costituisce il presidio piu' efficace nell' opera di risanamento economico e sociale, e di prosciugamento del terreno di coltura di cui si alimenta la criminalita' organizzata e mafiosa. E' necessario un patto solenne tra i vari soggetti ed attori (economici - sociali - istituzionali - politici) se non si vuole continuare nell' esercizio verbale e nella retorica inconcludente utile solo a mascherare una impotenza di fondo che riguarda tutti escluso nessuno, a prescindere dai ruoli che sul momento si recita, ma del tutto incapace di modificare di una virgola la situazione. Sarebbe davvero imperdonabile se per le beghe della politica, o meglio della pseudo politica, finissimo tutti per fare un regalo a chi intende scardinare le istituzioni e stravolgere la vita democratica delle nostre Comunita' e della nostra Regione''.

Donnici annuncia nuove adesioni a Italia dei Valori

25/10 ''Esprimo viva soddisfazione per le ulteriori e qualificate adesioni che dimostrano come la proposta politica di Italia dei Valori Calabria riscontri sempre maggiore interesse da parte della opinione pubblica''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, al termine di un incontro svoltosi a Cosenza per ufficializzare l'adesione al partito di Enzo De Giacomo e dei componenti il circolo della Margherita 'In Europa'. ''I nostri imminenti congressi provinciali e regionale - ha aggiunto - saranno il laboratorio per costruire un progetto alternativo intorno ai valori della legalita', della trasparenza, della solidarieta' e selezionare una classe dirigente competente, capace di affrontare le sfide che ci stanno davanti''. Donnici ha chiesto alla Presidente del circolo, Assunta Scudieri, ed ai medici, farmacisti e professionisti intervenuti, di costituire, all'interno di Idv Calabria, un circolo tematico che si occupi in ambito regionale delle politiche della salute. ''I temi della salute - hanno detto coloro che hanno partecipato all'incontro - devono essere centrali nella definizione del programma con il quale il centrosinistra calabrese si presentera' agli elettori. Occorre recuperare nella Sanita' calabrese la meritocrazia, valorizzando le tante professionalita' disponibili, spesso mortificate e sacrificate alle logiche delle clientele politiche, che rischiano di trasformare nosocomi e servizi in carrozzoni affaristici, tanto costosi, quanto in capaci di offrire risposte di qualita' ed eccellenza''. Il Coordinamento regionale calabrese dell'Idv ha reso noto che l'Esecutivo nazionale ha ratificato le date gia' stabilite per i congressi, che si svolgeranno nelle citta' capoluogo: il 4 dicembre a Cosenza, il 5 dicembre a Vibo Valentia, il 10 dicembre a Reggio Calabria, l' 11 dicembre a Crotone, il 12 dicembre Catanzaro. Il congresso Regionale si terra' sabato 29 gennaio 2005.

Presentata la mozione dei DS 'Sinistra forte'. Risolvere subito il problema del candidato.

25/10 ''Avremmo voluto che il Congresso dei Ds non si svolgesse su mozioni contrapposte ma invece intorno ad un documento unitario si potesse avere su singole questioni delle posizioni e dei punti di vista articolati e diversi''. E' questa l' opinione di Franco Ambrogio, che stamani ha partecipato alla presentazione della seconda mozione in vista del Congresso nazionale dei Ds. ''Questo perche' - ha aggiunto Ambrogio - riteniamo che la domanda che oggi viene dal Paese e' una domanda che dice ai Ds di contribuire in maniera forte e impegnata e determinante a una piattaforma unitaria di alternativa al Governo e che consenta di affrontare in maniera piu' sicura le elezioni degli anni prossimi. Abbiamo insistito perche' appunto questo Congresso si svolgesse senza mozioni ma purtroppo la maggioranza del partito ha ritenuto che si dovesse andare a mozioni contrapposte e a una sorta di conta all' interno del partito e riteniamo che tutto questo sia stato un errore. Comunque al di la' di questa vicenda la presenza di una mozione della sinistra Ds trova le sue ragioni principali: primo, il contributo che questa parte del partito ha dato in questi anni e ha contribuito alla politica del partito in maniera tale da farla corrispondere meglio a quelle che sono state le domande del Paese sulla questione della pace, sulle questioni del lavoro, sulle questioni dell' opposizione al Governo Berlusconi appunto noi riteniamo che la politica dei Ds abbia subito positivamente l' influenza delle posizioni e delle battaglie della sinistra dei Democratici di sinistra in collegamento con i movimenti e il fiorire di tante iniziative della societa' civile. Il secondo motivo di questa presenza della sinistra diessina e' il fatto che ci sono rispetto a questioni essenziali come quelle della pace, come quelle dell' opposizione al Governo, come quelle dei problemi del lavoro, come quelle dei problemi della politica internazionale dell' Italia posizioni diverse, distinte nel partito e sarebbe stato sbagliato se noi queste posizioni diverse non l' avessimo fatte emergere. In piu' riteniamo che una delle ragioni di questa presenza della sinistra diessina e' quella di un contributo a un rinnovamento delle forme della politica e della sua rappresentanza, di una maggiore aderenza della politica a quelle che sono le domande di cambiamento e di rinnovamento che provengono dal Paese. Crediamo che questa ultima questione quella del rinnovamento della politica e della sua rappresentanza sia una questione assai sentita nella nostra regione e che debba essere affrontata con grande chiarezza dal centrosinistra''.Franco Ambrogio ha poi ribadito che ''Riteniamo che si debba rapidamente risolvere il problema della candidatura alla presidenza della Regione e ad avere contemporaneamente il via ad una discussione sulle linee essenziali del programma di governo che il centrosinistra deve presentare ai calabresi''. ''Non bisogna - ha detto Ambrogio - ulteriormente fare deteriorare la situazione e bisogna fare una scelta decisa e una scelta che consenta l' unita' della coalizione e di avere una alleanza larga e tale da poter portare il centrosinistra alle elezioni. Anche sulla questione della lista unitaria bisogna andare al di la' di un si' e di un no, ma crediamo di poter dire che il complesso delle forze del centrosinistra debba essere tale da potere racchiudere la domanda piu' complessiva che viene dalla societa' calabrese''.

Udeur, con i nostri numeri siamo determinanti nel sud

25/10 ''I numeri chiariscono che i Popolari-Udeur con il loro 1,3% nazionale sono determinanti: nel Paese, ma soprattutto nel Mezzogiorno. In Campania -prosegue l'analisi dell'Udeur- il centrosinistra è al 49,8%, il centrodestra al 44,7%, con i Popolari-Udeur al 5,4% alle ultime europee e all'8,2% alle amministrative. In Basilicata i Ds sono al 16,8%, la Margherita al 16% e i Popolari-Udeur all'8,1%. In Puglia, invece, il centrosinistra è al 44,4%, la Cdl al 49,7% e i Popolari-Udeur al 2,5% (europee) e al 4,4% (amministrative). In Calabria il centrosinistra e al 44,4% e la Cdl al 49.9, mentre i Popolari-Udeur sono attestati al 5,1%. In Abruzzo il centrosinistra è al 44,9%, il centrodestra al 48%, con i Popolari-Udeur all'1,1% delle europee e il 2,5 alle amministrative''. ''Questi pochi elementi, in qualunque prospettiva venissero letti, anche la più strumentale, non possono che ribadire come la presenza della nostra forza di centro -sottolinea l'Udeur- sia indispensabile per la vittoria di uno o dell'altro schieramento''.

La Sinistra Giovanile apre una nuova sede a Santo Stefano di Rogliano

25/10 Un altro circolo della Sinistra giovanile nasce nella Provincia di Cosenza, precisamente nella cittadina di Santo Stefano di Rogliano.Anche durante la Fase Congressuale Nazionale che vede coinvolto tutto il partito dei DS, la Sg provinciale cosentina aumenta ulteriormente la propria presenza sul territorio, dopo essersi già riconfermata la terza federazione giovanile in Italia per numero di iscritti. Hanno presenziato all'incontro costitutivo in veste di garanti Vincenzo Curcio, responsabile organizzazione della segreteria provinciale Sg, Marco Grandinetti, coordinatore regionale dell'associazione Studenti di Sinistra e membro del direttivo provinciale Sg e Guglielmo De Marco della direzione provinciale della Sg. Durante l'incontro si è parlato delle ultime iniziative della Sinistra giovanile in provincia, tra cui il recente impegno nelle scuole e nelle università contro la Riforma Moratti, le iniziative per la Legalità e i dibattiti sul rapporto tra i giovani e la politica. Si è anche sottolineata l'importanza della rappresentanza giovanile negli organi amministrativi, anche in un paese come Santo Stefano, che ha circa 1400 abitanti. Dopo gli interventi dei presenti, i ragazzi hanno scelto come coordinatore Paolo Giuliani con il compito di iniziare la fase di tesseramento del nuovo circolo e organizzare i primi incontri e le iniziative fino al congresso cittadino in cui verranno poi ufficialmente eletti gli organi dirigenti del circolo.

Soriero (DS) “Nuova fase di confronto nel centrosinistra. Superare la dimensione della tattica”

23/10 ''La nascita di un' ampia alleanza democratica e il ruolo propulsivo che deve assumere la federazione Uniti nell' Ulivo, grazie alle autorevoli sollecitazioni di Romano Prodi e al sostegno politico espresso in maniera convinta dai Ds su proposta del segretario nazionale Piero Fassino, aprono una fase nuova nel confronto e nella iniziativa politica di tutte le forze del Centrosinistra''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Giuseppe Soriero della direzione nazionale dei Ds. Per Soriero, che fa riferimento al convegno promosso per lunedi' a Vibo Valentia dalla componente ''Unita' e rinnovamento'', queste circostanze ''possono e devono aiutare un salto di qualita' in Calabria nel rapporto tra politica e societa' civile. La competizione politica con il Polo deve sollecitare il massimo impegno unitario per vincere innanzitutto le elezioni regionali del 2005. A livello nazionale, la definizione del 'Progetto per l' Italia nuova' - prosegue l' ex parlamentare diessino - apre spazi piu' interessanti per la mobilitazione di grandi energie sociali e culturali su tutto il territorio nazionale a partire dal Mezzogiorno''. ''Questa scelta - aggiunge Soriero - non puo' che essere motivo di grande soddisfazione per tutti coloro che gia' da tempo, costituendo l' associazione 'Il Campo', hanno sollecitato con decisione il superamento delle divisioni correntizie di Pesaro per contribuire all' impostazione di un nuovo e piu' ambizioso progetto unitario nei Ds e nell' Ulivo. Con l' incontro di Vibo Valentia si intende sottolineare, ancor di piu' oggi, il valore dell'unita', purche' essa non sia fine a se stessa, ma generatrice di un reale rinnovamento nei Dd, nell' Ulivo, nel Centro-sinistra. Percio' va accelerata ogni scelta che costruisca da subito la federazione 'Uniti nell' Ulivo'. In questa fase di impostazione della proposta elettorale - ha concluso Soriero - il confronto sulla proposta di Lista Unitaria deve superare la dimensione tattica, ponendo in primo piano lo sviluppo possibile di una grande novita' gia' apprezzata da tanti calabresi nelle recenti elezioni europei''.

Italo Reale e Vincenzo Curcio aderiscono alla Margherita

23/10 Italo Reale, ex presidente regionale dei Verdi, assessore regionale e parlamentare, ha aderito alla Margherita. Insieme a Reale ha aderito alla Margherita anche Vincenzo Curcio, in passato dirigente del Pri, partito per il quale e' stato anche assessore provinciale a Catanzaro. Le adesioni di Reale e Curcio sono state rese note dal segretario provinciale della Margherita, Pasqualino Mancuso, che stamani ha presentato l' iniziativa regionale in programma il 29 ottobre a Lamezia alla presenza del coordinatore nazionale, Dario Franceschini. Alla manifestazione, che avra' come tema ''Con noi per Lamezia Terme, per la Calabria, per il Mezzogiorno, per un nuovo governo del Paese'', parteciperanno i dirigenti calabresi del partito e i parlamentari Agazio Loiero e Donato Veraldi.

Tassone (Cdl) “Nessuno è padrone assoluto, la Cdl deve dire cosa vuole fare della Regione”

22/10 ''Le assemblee elettive devono controllare l'esecutivo regionale. Nessuno puo' pensare di essere il padrone assoluto per cinque anni e questo vale anche per la Calabria''. Lo ha detto Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, intervenendo a Lamezia Terme alla Conferenza programmatica regionale dell'Udc. ''La Casa delle liberta', che non e' una sommatoria di sigle - ha aggiunto Tassone - deve dire cosa vuole fare della Calabria''.

Trematerra (UDC) “La tassazione regionale non è la panacea che risolve i problemi del Sud”

22/10 ''La tassazione regionale non e' la panacea per risolvere i problemi economici del Mezzogiorno''. Lo ha sostenuto Gino Trematerra, senatore e segretario regionale dell' Udc, intervenendo a Lamezia Terme alla Conferenza programmatica regionale del partito. Secondo Trematerra, ''e' necessaria una politica di supporto economico che deve essere garantita a livello centrale ed europeo, non potendo far ricadere sulla tassazione regionale il costo aggiuntivo necessario per annullare il divario sociale ed economico che distanzia le regioni meridionali da quelle settentrionali. In questo contesto, quindi, diventa importante dare vita a politiche di sviluppo che comprendano grandi infrastrutture, ammodernamento logistico ed ammodernamento della Pubblica amministrazione''. ''L' Udc - ha detto ancora Trematerra - deve caratterizzarsi, in maniera sempre piu' riconoscibile, come forza propulsiva e di cambiamento''.

I pattisti chiedono al centrosinistra l’indicazione del candidato

22/10 Le Consulte provinciali del Patto dei liberaldemocratici, in un documento congiunto, hanno invitato '' i partner del centrosinistra ad indicare, senza ulteriori indugi, il candidato della coalizione alla presidenza della Giunta regionale''. Il documento e' stato sottoscritto dai coordinatori delle cinque consulte; Mario Tedesco per Reggio Calabria, Emanuele Giungato per Cosenza, Salvatore Sorrenti per Catanzaro, Pietro Monardo per Vibo Valentia ed Antonio Argentieri per Crotone. In una nota si fa riferimento, in particolare, alla Consulta provinciale di Reggio Calabria ''rimasta nella sua intierezza pattista piu' di prima, e ulteriormente allargata per partecipazione ed entusiasmo, con l' apporto del coordinatore Mario Tedesco; del presidente, Roberto Lagana'; del vicepresidente dell' Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, Michele Bello; della delegata femminile Alessia Cudia; dai candidati alle elezioni europee Maurizio Bellocco e Domenico Trimboli e di Alfredo Arinelli, Pino Colosi, Federico Cudia e Antonino Punturiero, pronti e preparati per le prossime elezioni regionali''.

Borrello (Udeur) “Quadro drammatico della realtà calabrese”

22/10 ''Dai dati che efficacemente l'Eurispes offre all' attenzione di tutti sulla recrudescenza mafiosa emerge un quadro drammatico della realta' calabrese''. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Antonio Borrello, dell' Udeur. ''Sostanzialmente - aggiunge Borrello - c' e' un' holding vera e propria che agisce al di la' della legalita' e che per proteggere i propri affari non va tanto per il sottile, tant' e' che i 323 atti intimidatori ai danni di amministratori pubblici lo testimoniano. Dinanzi ad una vera e propria strategia del terrore ogni sottovalutazione va seriamente eliminata. Dobbiamo adoperarci tutti per fare in modo che il ''caso'' Calabria, di cui la presenza inquietante delle 'ndrine e' una parte consistente, diventi un 'caso' nazionale. L' Italia non puo' pensare d' entrare veramente in Europa con simili compagnie. Essenziale, per quanto ci riguarda, e' che ogni partito presenti liste elettorali assolutamente pulite, che non contemplino alcun sospetto od ombra. La politica deve per prima fare la propria parte, dando prova di grande trasparenza e linearita''.

Pirillo: “Chiederemo a Pisanu l’impegno per l’affermazione della cultura della legalità”

22/10 Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Cetraro e molti altri centri della nostra regione diventano simbolo delle contraddizioni di un territorio che alla voglia di riscatto vede contrapporsi, non di rado nell’indifferenza delle istituzioni, l’offensiva della criminalità organizzata nei confronti dei pubblici amministratori. Il rapporto tra lo Stato, la comunità nazionale e la Calabria è incrinato. Chiederemo al Ministro Pisanu interventi straordinari per colmare questa pericolosa spaccatura, che relega la nostra regione nelle secche della marginalità. Abbiamo il dovere di costruire la speranza di un futuro migliore per le giovani generazioni e dare risposte tempestive e credibili alla forte domanda di moralità che la società civile calabrese esprime. È con le armi dello sviluppo e del lavoro che occorre costruire il futuro delle nostre città e dei nostri territori. Una matrice solidaristica deve ispirare questa battaglia di civiltà, con lo Stato in prima linea a supportare il percorso della Calabria verso l’affermazione di una autentica cultura della legalità

Veraldi (Margherità): “Nella lotta alla ndrangheta si è fatto poco e si poteva fare di più”

22/10 Nella lotta contro la 'ndrangheta ''si e' fatto poco e si poteva fare certamente di piu'. Non e' l' appartenenza che condiziona questa affermazione ma la semplice constatazione che da tempo c' e' una grave e pericolosa caduta di tensione che ripiega sul contrasto affidato esclusivamente alla magistratura ed alle forze dell' ordine che operano con organici sottodimensionati e con strumenti logistico-organizzativi obsoleti''. A sostenerlo e' stato Donato Veraldi, della Margherita, segretario della Commissione parlamentare Antimafia, alla vigilia della visita in Calabria del ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu. Pisanu arrivera' oggi a Reggio Calabria dove domani partecipera' ad una seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata ai temi della legalita' e della sicurezza. ''Serve - si e' chiesto Veraldi - la visita in Calabria del ministro Pisanu innanzi ad una offensiva senza precedenti dei clan? Lo Stato e' in grado di fornire quelle risposte che i cittadini, gli amministratori onesti, gli imprenditori coraggiosi, i magistrati, le forze dell' ordine pretendono? E' stato fatto tutto quello che si poteva, negli ultimi tre anni di Governo, per contrastare la criminalita' organizzata? Quanto ha inciso la presenza dei clan nella ricerca della nostra terra di fuoriuscire dal sottosviluppo? Quanto di supina accettazione vi e' nei comportamenti di tutti noi e di chi ha le maggiori responsabilita' del destino del nostro popolo? La gente comune avverte veramente il rischio ed il pericolo che la presenza della mafia condiziona il presente e puo' ipotecare ancor piu' duramente il nostro futuro? C' e' tutta la societa' pronta a fare fronte comune contro il malaffare? La risposta e' semplice: si e' fatto poco e si poteva fare certamente di piu'''. ''Ancor piu' evidente - ha aggiunto Veraldi in una dichiarazione - e' l' inadeguatezza delle norme vigenti nel contrasto ai clan che ancora vede il Governo in ritardo rispetto ai tempi di una emergenza che non attende le lentezze insopportabili di un Governo che soltanto quindici giorni fa ha deciso di porre mano alla normativa di confisca dei beni tentando di rendere piu' stringenti le norme sull' effettivo ritorno al patrimonio pubblico dei beni sequestrati. Chiederemo la corsia preferenziale per questo provvedimento e chiediamo ancora una volta che si metta mano alla normativa sui controlli ai flussi anomali di denaro negli istituti di credito allargando la platea dei soggetti a controllo ed introducendo automatismi che impediscano aggiramenti nella fase di verifica di queste enormi quantita' di denaro. O non si e' ancora compreso che i tagli, nelle ultime Finanziarie, agli interventi a sostegno del Mezzogiorno rendono impossibile fronteggiare la scelta per tanti giovani di ingrossare le file della criminalita' per uscire da una insopportabile e permanente precarieta' senza sbocchi?''. A giudizio di Veraldi, ''sviluppo ed occupazione sono la sola condizione per prosciugare un 'bacino' troppo grande per un potere criminale insinuante ed avvolgente. Il Governo della Cirami, del falso in bilancio, del rientro dall' estero dei capitali illegali, dei mille condoni, e' disponibile a garantire la stessa velocita' a provvedimenti legislativi che innalzino il livello qualitativo del contrasto ai poteri criminali ed in grado da subito di garantire sostegno agli Uffici Giudiziari? Noi - ha concluso Veraldi - siamo disponibili a farlo nel nome di quella unita' che non puo' piu' essere evocata per reclamare una intesa a prescindere, ma che deve essere realmente vissuta e praticata con atti, che oggi mancano, visibili e verificabili''.

Follini a Lamezia “Nessuna bandierina di partito sulla candidatura, conta la coalizione”

22/10 ''Non ci metterei sopra bandierine di partito in questo momento. Conta la coalizione''. Questa la dichiarazione di Marco Follini, presente a Lamezia per la conferenza programmatica del suo partito, ai giornalisti che gli chiedevano della candidatura del centrodestra alle prossime elezioni regionali in Calabria. ''La Casa delle Liberta' - ha aggiunto Follini - ha molti buoni candidati, Chiaravalloti prima di tutti, e comunque sul candidato della Casa delle Liberta' per le prossime elezioni regionali crede che sara' trovata ''la soluzione giusta con il concorso di tutti''. Per il segretario nazionale dell'Udc, in questo momento non e' il caso ''di mettere bandierine di partito sul probabile candidato alla presidenza della Giunta regionale''
Poi sul risparmi ha dichiarato: ''Considero la legge sul risparmio un imperativo categorico''.. ''Non vorrei scomodare Kant ma le parole giuste - ha detto il leader dell' Udc - sono le sue. Quando parlo di imperativo categorico naturalmente penso alla legge tutta intera e non ai primi articoli. Insisto a dire che la sua approvazione e' un atto dovuto da parte del Parlamento nei confronti dei risparmiatori italiani''.
Fianziaria: ''Sulla riforma fiscale invito a non ingaggiare gare di furbizia. Normalmente chi si iscrive a queste gare resta al palo''. Risponde cosi' Marco Follini a chi gli chiede un giudizio sulle discussioni in atto a proposito della riduzione della pressione fiscale. ''La riforma fiscale - ha detto Follini - si fara' con il consenso di tutta la maggioranza. L'atteggiamento da primi della classe di chi presenta emendamenti che peraltro sono diversi dal risultato finale non concorrono alla soluzione. Per parte nostra ribadisco la priorita' della famiglia e quindi dico e ripeto che dovra' assolutamente far parte della riforma fiscale una serie di misure a favore delle famiglie che hanno le maggiori difficolta'''.
Immigrati: ''Tanti immigrati regolari concorrono alla ricchezza del nostro Paese e della nostra economia''. Marco Follini ha risposto cosi' ai giornalisti che gli chiedevano un parere tra Pisanu e Calderoli sull'immigrazione. ''Nei loro confronti - ha detto ancora il leader dell' Udc, in Calabria per concludere la conferenza programmatica del suo partito - c'e' il dovere dell'accoglienza. Verso tutti quelli che invece violano la legge c'e' il rigore e la severita' della
legge. Non c'e' bisogno che Calderoli si immoli''.
No ai condoni: ''Apprezzo che il ministro Siniscalco abbia ribadito la contrarieta' del governo rispetto alle voci di condono''. Ha detto il segretario dell'Udc Marco Follini. ''Trovo - ha aggiunto - che un condono fiscale su tasse che sono ancora in corso di pagamento sarebbe una bestemmia civile e per parte nostra siamo nettamente contrari''.
''Buttiglione, come e' noto, ha tutta la mia solidarieta'. Peraltro ho letto che nei giorni scorsi il cardinale Sodano ha invitato a un di piu' di discrezione, ed io laicamente mi associo''.

Rifondazione presenta lunedì quattro nuovi progetti di legge regionale

22/10 Immigrazione, lavoro, scuola e salvaguardia del territorio: sono questi gli argomenti al centro di quattro distinti progetti di legge predisposti dal gruppo regionale di Rifondazione comunista e che saranno presentati lunedi' a Cosenza. All' incontro parteciperanno, tra gli altri, il commissario regionale del partito Stefano Zuccherini e il consigliere regionale Damiano Guagliardi. I testi dei quattro Pdl saranno incentrati su ''Norme per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati''; ''Disposizioni dirette alla promozione del lavoro a tempo indeterminato e all' istituzione della Borsa continua regionale del lavoro''; ''Legge regionale sul diritto al sapere'' e ''Disposizioni urgenti per la salvaguardia e la tutela del territorio regionale''. In tema di immigrazione, il Prc calabrese - riferisce un comunicato - propone l' istituzione dell' Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio, del Centro regionale contro la discriminazione razziale, etnica, nazionale e religiosa, e della Consulta regionale per l' integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati della quale facciano parte anche 18 rappresentanti degli stranieri su 34 componenti della Consulta. Prevista, tra l' altro, anche l' attivazione di sportelli integrativi, di corsi di lingue, di centri interculturali nonche' la realizzazione dei centri di accoglienza, di alloggi sociali e di agenzie per la casa. Sulla questione del lavoro il progetto di legge individua interventi a sostegno dell' occupazione e istituisce la Borsa regionale del lavoro con azioni a sostegno della trasformazione del lavoro precario o determinato in lavoro a tempo pieno e indeterminato. Istituzione della Borsa continua regionale del lavoro con compiti di coordinamento della banca dati regionale con quella nazionale, di integrazione dei sistemi pubblici e privati presenti sul territorio. L' obiettivo principale del pdl sulla scuola, invece, - e' detto sempre nel comunicato - ''nasce dalla consapevolezza che il diritto allo studio sia prima di tutto diritto di cittadinanza. L' intenzione e' quella di ampliare, aggiornare e riqualificare gli interventi di competenza della Regioni in materia di diritto allo studio nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione e dallo Statuto regionale''. Il Pdl sulla tutela del territorio, infine, si occupa di ''incidere per evitare il rischio di un uso irrazionale della risorsa territoriale''. L' iniziativa pone al centro la tutela e salvaguardia del territorio regionale da tali fenomeni speculativi.

Larizza “Mi hanno proposto di candidarmi. Io sto con chi ha considerazione per la democrazia”

21/10 ''E' vero che anche per queste elezioni, come nel 2000, sono stato sollecitato da alcuni dirigenti nazionali e da compagni calabresi per candidarmi alla presidenza regionale. Oggi come ieri ho ringraziato per la fiducia, ma ho risposto che mi sento di assumere un solo impegno: stare al fianco di coloro, e spero che siano molti, che hanno un' alta considerazione della democrazia politica e dei partiti, e proprio per questo non intendono rinunciare al diritto di scegliersi in autonomia i propri candidati''. A sostenerlo e' stato il presidente del Cnel, Pietro Larizza, che oggi, a Cosenza, ha partecipato ad una tavola rotonda sul tema ''Quale Calabria? Parliamone con le forze sociali''. ''Mi rendo conto - ha proseguito Larizza - che quando parlo di politica in Calabria ci puo' essere il sospetto di un interesse privato. Voglio essere chiaro e spero di non doverlo ripetere piu'''. ''Parlo percio' con distacco dalla lotta politica - ha aggiunto Larizza - anche se mantengo una forte attenzione per i destini della Calabria. Questa e' una tavola rotonda con le forze sociali: un mondo che conosco bene e credo mi conosca. Con assoluta sincerita' vi assicuro che sono preoccupato, molto preoccupato, dei danni che la continuita' della politica feudale puo' produrre alle possibilita' di rilancio produttivo della Calabria''. ''Alcuni dirigenti politici nazionali - ha sostenuto il presidente del Cnel - sono convinti che una volta nominato il Comandante le truppe seguiranno con disciplina: questo pensano per la Calabria, nessuno pero' si sogna di pensarlo per la Lombardia, la Toscana o la Campania, tanto per fare alcuni esempi. Da cio' il rischio concreto che invece di uno scontro tra programmi alternativi e alternanza tra coalizioni, si realizzi in Calabria una competizione per una rotazione tra notabili di gruppi politici diversi, con i comandanti designati in altre sedi. Se questo dovesse accadere, vuol dire che i partiti calabresi sono entita' virtuali e tutto quello che stiamo denunciando per il passato sara' replicato con poche varianti nel futuro. Io, per quel che posso, staro' sempre dalla parte della produzione, del lavoro e dei politici che non rinunciano alle loro responsabilita' e alla loro dignita'''.

Ultimatum di Matella (Udeur) “Se non correremo alla presidenza di una regione, romperemo con il centrosinistra”

21/10 Se il centrosinistra non ci fara' correre alla presidenza di una regione sara' inevitabile la rottura. Parola di Clemente Mastella, segretario dei Popolari Udeur, che intervistato da Bruno Vespa su ''Panorama'' in edicola domani, torna a rivendicare le richieste del partito in occasione delle prossime elezioni regionali. ''Se nel centrosinistra - dice Mastella - non consentono all'Udeur di correre per la presidenza una regione, rompo'' risponde a Vespa che gli chiede quale regione tra Campania, Basilicata o Calabria gli sara' offerta. Questa volta l'esponente dei Popolari, nel ribadire l'importanza del centro, e' deciso ad andare fino in fondo: ''Il nostro valore politico e' enormemente superiore a quello numerico. Senza di noi che fanno? Restano solo riformisti ed estrema sinistra. Se rompono con noi si giocano Romano Prodi''. Vespa gli chiede spiegazioni e Mastella insiste: ''Le regionali sono forche caudine. Se maltrattano noi, ci rimette Prodi''. E alla domanda se ci sono mal di pancia il segretario dell'Udeur si sfoga: ''sulla politica estera nella coalizione e' difficile trovare un'intesa, sulla fecondazione assistita abbiamo votato con il centrodestra, sulla patrimoniale proposta dall'estrema sinistra non siamo d'accordo. Se ci maltrattano alle regionali e' finita''. Can che abbaia non morde, osserva il giornalista. ''E invece stavolta mordo'', puntualizza Mastella.

Donnici (Idv) “Con le candidature il centrosinistra scherza con il fuoco delle ambiguità”

21/10 ''Siamo ogni giorno piu' sconcertati della devastante miopia di settori del centrosinistra i quali, immemori della disfatta del 2000, invece di definire immediatamente la candidatura a presidente, per costruire un progetto ed una squadra, scherzano col fuoco delle ambiguita', delle furbizie e delle strumentalizzazioni''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Beniamino Donnici Coordinatore regionale e responsabile nazionale Enti locali di Italia dei Valori. ''Se e' vero che il candidato c' e', come tutti affermano dietro le quinte di questa commedia da avanspettacolo, - si domanda Donnici - perche' si continuano a proporre passerelle per candidature fantasma che il prestigiatore di turno sfilera' poi dal tavolo? Forse perche' nel frattempo queste candidature saranno servite ad ottenere disco verde alla lista unitaria piuttosto che alla ritrovata unita' dei socialisti? E che c' entrano gli altri partiti con le diatribe interne al raggruppamento di Uniti per l' Ulivo? Possibile che non si capisca che alla fine il cerino acceso restera' nelle mani dell' intera coalizione?''. ''Cio' che preoccupa - aggiunge Donnici - e' il rischio concreto che il candidato prescelto possa risultare logorato da queste ingiustificabili tensioni. Da grande risorsa potrebbe cioe' trasformarsi, nell' immaginario collettivo, in una debole soluzione di compromesso''. Per Donnici ''nel frattempo, mentre ristretti gruppi di irresponsabili lavorano a questa memorabile impresa, il centrodestra sta sistemando la sua partita interna e si prepara spavaldo al dopo Chiaravalloti. Cosi' e' se vi pare, avrebbe detto Pirandello''.

Pappaterra (Sdi) “Vertenza Carisiel, intervenga il Governo”

21/10 Domenico Pappaterra, deputato dello Sdi, ha presentato, come primo firmatario, un' interrogazione ai ministri del Lavoro, dell' Economia, delle Attivita' produttive e delle Comunicazioni in relazione alla vertenza Carisiel (gestione e manutenzione di sistemi informativi). Nell' interrogazione, sottoscritta anche dai parlamentari Mario Oliverio (che e' anche presidente della Provincia di Cosenza), Geppino Camo e Giacomo Mancini, si sottolinea la situazione di difficolta' venutasi a creare per ''le commesse tolte all' azienda del sud a favore di una del nord, concessioni di ramo per 142 lavoratori calabresi che difficilmente troveranno collocazione diversa''. I parlamentari chiedono ai ministri interrogati ''se siano disposti a una mediazione che scongiuri problemi di ordine sociale anche al fine di tutelare una realta' calabrese che, nonostante l' alto grado di professionalita', rischia di essere affossata a vantaggio di altre realta'. Cio' - e' detto nel testo - tenendo conto della politica di deregionalizzazione sempre a discapito del territorio calabrese''.

I socialisti calabresi rilanciano la loro candidatura alla Regione

21/10 I socialisti calabresi pongono al centro-sinistra la questione di una candidatura alla presidenza della Regione, che sia espressione della loro area. Lo ribadiranno anche domani nel corso dell'incontro che Enrico Boselli, Presidente nazionale dello Sdi, avra' con i rappresentanti della costituenda federazione socialista unitaria: Socialisti Democratici Italiani, il Pse-Lista Mancini, quella parte dei Laburisti che, recentemente, ha abbandonato i Ds. Il nome del senatore Cesare Marini, laeder dello Sdi in Calabria, sara' riproposto da Boselli come alternativa a quella di Agazio Loiero, sponsorizzato dalla Margherita, Marco Minniti proposto dai Ds, Armando Veneto, indicato dall'Udeur di Clemente Mastella che, in questi giorni, ha ripreso a rivendicare, decisamente, per il suo partito, una candidatura in una delle regioni del Mezzogiorno. La candidatura socialista dovrebbe essere supportata dal soggetto unitario a cui gli spezzoni dell'ex Psi, piu' autonomisti rispetto ai Ds, si accingono a dare vita: la federazione unitaria nel cui simbolo (per la cui realizzazione sono gia' al lavoro i grafici) dovrebbe trovare posto la rosa del socialismo europeo con la dicitura ''Unita' Socialista'', accompagnata dalle sigle dei partiti, che ne fanno parte: Sdi e Pse-Lista Mancini in primo luogo.

Il sen. Crinò (NPsi) nominato vice presidente del Gruppo Misto

21/10 Il senatore Franco Crino', del Nuovo Psi, indicato dalla componente laico-socialista, e' stato nominato vice presidente del Gruppo Misto, presieduto dal sen. Cesare Marini. A renderlo noto, con un comunicato diffuso in Calabria, e' stato il Nuovo Psi. ''Esprimo soddisfazione - ha sostenuto Crino' - per questo importante passaggio di visibilita' dell' area culturale di riferimento e per il lavoro che, come Partito, stiamo garantendo nelle Istituzioni, con idee, contributi fattivi e lealta' parlamentare coniugate alla autonomia di tante nostre posizioni, riscontrati dalla crescita elettorale nazionale e, significativa, in tante realta' regionali. La mia nuova funzione permette di seguire con grande puntualita', anche in un raccordo piu' costante con la compagna Chiara Moroni che guida egregiamente il Gruppo della Camera dei Deputati, impegni parlamentari che vedono vicina la discussione sulla Legge Finanziaria, tanto impegnativa, e gia' aperta quella sulla riforma dell' ordinamento giudiziario, riforma che va realizzata trovando punti di comune accordo sia con le opposizioni che, naturalmente, con l' Associazione Nazionale Magistrati. Ma, un punto in particolare vogliamo sottolineare: si dovrebbe affrontare in Costituzione l' abolizione del principio della obbligatorieta' dell' azione penale, che, oggi, registra una forte discrezionalita' del pubblico ministero ed insufficienti garanzie per i cittadini e che, quindi, richiederebbe criteri di priorita' fissati periodicamente dal Governo che si assume la responsabilita' politica nei confronti del Parlamento''. ''Avremmo - ha concluso Crino' una applicazione della legge che non consente fatti arbitrari e perplessita' sull' autonomia della magistratura che e' una prerogativa fondamentale per l' equilibrio dei poteri dello Stato e per la tutela dei cittadini''

Trematerra “L’UDC è in crescita e può aumentare i consensi”

21/10 ''L' Udc calabrese e' un partito in grande crescita, con un gruppo dirigente giovane, in grado di aumentare ancora i consensi alle prossime elezioni regionali dove, sono sicuro, la Casa delle liberta' vincera' ancora''. A sostenerlo, di rientro dagli Usa dove e' stato insieme al presidente della Camera, Casini per la festa annuale della Niaaf, e' stato il segretario regionale dell' Udc, Gino Trematerra. ''Domani mattina - ha aggiunto Trematerra - ci sara' un importante incontro a Lamezia Terme alla presenza del segretario nazionale Marco Follini. Siamo coesi e compatti ed abbiamo dato prova di grande senso di responsabilita' in questi anni, con i nostri assessori ed i nostri consiglieri regionali''. ''Al di la' di chi sara' il candidato - ha proseguito Trematerra - la Giunta di centrodestra ha lavorato bene, portando a casa risultati seri che nessuno potra' disconoscere. La forza dell' Udc e' la sua dialettica, la capacita' di discussione, la sensibilita' laica di fronte ai problemi sociali, delle famiglie,del ceto medio''. ''La sinistra - ha concluso Trematerra - e' divisa e non sa trovare una sintesi e rincorre ancora lo stereotipo della Calabria di 30 anni fa: siamo una regione in crescita, che ha diminuito di 10 punti la disoccupazione e che ha un tasso di sviluppo che non ha eguali, secondo i dati del primo semestre 2004, in tutt' Italia''.

Pacenza (DS) “Non si ha più notizia della verifica del lavoro dei direttori ASL”

21/10 “La sanità calabrese continua ad essere, per questa maggioranza di centrodestra, un ambito dove modellare non i bisogni dei calabresi ma i propri”. E’ l’opinione del consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza. Secondo il quale “E’ sempre prevalente all’interno dei partiti della Casa delle libertà lo scontro interno, l’equilibrio irraggiungibile fra anime diverse. Ciò - aggiunge Pacenza - è l’unica spiegazione per cui non si ha più alcuna notizia della promessa verifica del lavoro compiuto dai direttori generali delle Asl”.Argomenta l’esponente del centrosinistra: “Quando non furono approvati i Piani annuali di attività ed i bilanci per ben sei Aziende sanitarie, motivo per cui la Giunta regionale ricorse alla nomina di altrettanti commissari ad acta per procedere ai necessari adempimenti, si dispose la verifica del lavoro svolto dai direttori generali. Ma a tutt’oggi degli esiti di quella verifica, posto che sia mai iniziata, non si conosce alcunché. Il risultato è che si vive all’intero delle Asl interessate un clima di fibrillazione, incertezza amministrativa ed indecisione, che non aiuta la risoluzione di alcun problema e rinvia ad una data imprecisa la soluzione delle molteplici questioni sollevate sia dal personale interno sia dal cittadino che deve ricorrere alla sanità calabrese”. Conclude Pacenza: “Quando fu approvato il Piano sanitario fu sbandierata ai quattro venti da diversi esponenti della maggioranza l’intenzione di cambiare l’andazzo nelle singole Asl, oggi ci rendiamo conto che nulla è cambiato. Anzi tutto è peggiorato. E la sanità torna ad essere la metafora di una politica di governo inconcludente e conflittuale che si gioca sulla pelle dei calabresi” .

Chiarella (An) “Sabato arriva Pisanu. Chiederemo il controllo degli intrecci politico mafiosi”

21/10 In vista della seduta straordinaria del Consiglio regionale sulla sicurezza e legalità, fissata peri sabato prossimo, alla presenza del ministro degli Interni, Pisanu, il capogruppo di An alla Regione, Egidio Chiarella rende nota la seguente dichiarazione: “Il Consiglio Regionale aperto di sabato prossimo rappresenta un momento politico importante e significativo, nel momento in cui le forze dell’ordine in Calabria stanno sferrando dei colpi significativi alla criminalità organizzata calabrese e si stanno celebrando processi contro cosche mafiose pericolosissime per le nostre popolazioni. Alleanza Nazionale chiederà al Ministro degli Interni una vigilanza ancora più imponente nei confronti dei politici e dei mafiosi che intrecciano relazioni per mantenere in piedi un potere fino a se stesso, che impedisce lo svolgimento naturale dell’azione politica di tutti gli amministratori calabresi, a vari livelli, che con onestà e professionalità ogni giorno portano avanti con sacrifici e determinazione. E’ l’ora di una forte battaglia comune alla mafia, perchè è diventato urgente e necessario, della vittoria del centro destra o del centro sinistra, sgombrare “il campo da gioco” dal fango dell’illegalità. A tal fine è necessario che il governo intervenga a favore dell’occupazione regionale, per limitare tutti gli stati di precarietà nel mondo del lavoro che vi sono in Calabria, basta ricordare LSU - LPU, promuovendo anche una serie di “aperture strutturali”, in concerto con la regione, a favore del rafforzamento dei sistemi produttivi regionali. Nello stesso tempo, condividendo l’analisi dei vescovi della Calabria, che chiedono una rete istituzionale e dei corpi intermedi, contro la lotta alla mafiosità, oltre all’impegno diretto avverso alla criminalità organizzata, riteniamo che sia importante intervenire ai vari livelli territoriali, per rafforzare e qualificare settori, quali quello dei servizi sociali, dell’ambiente e del sistema formativo calabrese, sostenendo l’informazione, nelle sue diverse forme, più capillare e pluralista possibile”.

Borrello (Udeur) “abbiamo avuto una Giunta regionale pasticciona e clientelare”

20/10 “Il fallimento di questa che, senza esagerazioni, può essere definita la peggiore Giunta regionale della storia calabrese, si può constatare osservando che ancora, a legislatura conclusa, non c’è traccia del nuovo Palazzo della Regione a Catanzaro”.Inizia cosi una dichiarazione del capogruppo dell’ Udp-Udeur Antonio Borrello, che aggiunge: “Abbiamo avuto una Giunta regionale pasticciona e clientelare, ma soprattutto impotente per ciò che riguarda le realizzazioni concrete, come appunto il Palazzo della Regione. L’auspicio è, quindi - sottolinea Borrello - che la nuova Giunta regionale di centrosinistra che s’insedierà a breve, possa senz’altro riprendere il discorso sulla cittadella regionale, interrotto traumaticamente da Chiaravalloti, dall’ultimo atto formalmente assunto dall’Assemblea regionale, naturalmente dopo aver fatto piena chiarezza politica ed amministrativa su tutti i rapporti intercorsi tra la Regione e la Hermes”.Ad avviso dell’esponente del centrosinistra: “L’attuale Giunta regionale ha promesso di risolvere la questione della dispersione degli uffici della Giunta regionale nella città di Catanzaro, edificando la cittadella, ma oggi, nonostante il gran daffare, il Palazzo della Regione rimane un’illusione. Una presa in giro per i catanzaresi ed i calabresi. Naturalmente il Comune di Catanzaro s’è guardato bene dallo svolgere una funzione di stimolo, atteso che sull’argomento ha rinunciato, incredibilmente, a svolgere qualsiasi funzione programmatoria, avendo aderito pedissequamente alle scelte prima della Giunta presieduta da Nisticò, poi a quelle assunte dal presidente Chiaravalloti”.Prosegue Borrello: “Se adesso l’ipotesi fatta dal collega regionale Amendola risultasse vera, ci troveremmo dinanzi ad un’altra puntata di una telenovela eticamente riprovevole. Una telenovela iniziata con l’esborso da parte della Regione , nonostante la contrarietà del Consiglio regionale, di 12 miliardi di vecchie lire per acquistare un terreno appartenente alla società Hermes che, è del tutto inutilizzabile. Il Consiglio regionale aveva, sia nella scorsa che nell’attuale legislatura regionale, motivatamente asserito che l’edificazione del Palazzo della Regione a Catanzaro dovesse avvenire a Germaneto, area strategicamente utile per l’intera Calabria. Colpisce apprendere, pertanto, che pur in presenza di un contenzioso di cui s’è occupata persino la stampa nazionale, starebbe per acquistare un immobile di proprietà della Hermes per allocare propri uffici. Se ciò fosse vero, sarebbe veramente scandaloso”.Conclude Borrello: “E’ perciò assolutamente urgente che della specifica questione si occupi, nella prima seduta utile, il Consiglio regionale, dopo una esaustiva relazione del presidente Chiaravalloti che dovrà avere la bontà di illuminarci su quest’altra geniale intuizione. Nessuno creda che questi scampoli di legislatura regionale possano essere utilizzati per compiere altre insensatezze. Il centrosinistra farà di tutto per vigilare ed impedire che si consumino, sulla pelle dei calabresi, altre scelte scellerate”.

Leone (FI) “Latte artificiale per neonati gratuito alle famiglie meno abbienti”

20/10 ''Abbiamo proposto tempo fa, come gruppo consiliare regionale e come gruppo parlamentare (attraverso il sen. Gentile), all' assessore alla Sanita', Luzzo, di concedere gratuitamente il latte artificiale ai bambini delle famiglie meno abbienti: le parole del ministro Sirchia, oggi sulla stampa, confermano la necessita' di questo provvedimento''. E' quanto afferma in una nota il capogruppo regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone. ''Il principio del gratis a tutti - aggiunge Leone - non e' possibile, anche se nella fattispecie sarebbe auspicabile, ma se e' vero che una coppia abbiente possa spendere 200 euro mensili per il latte, altrettanto non puo' dirsi per chi ha redditi bassi. Oggi il ministro Sirchia ha affermato che la diminuzione del prezzo del latte in polvere e' una priorita' essenziale per aiutare la natalita', atteso il sempre maggiore numero di bambini che, anche per allergie, devono alimentarsi con il latte artificiale. Chiederemo a Luzzo un provvedimento che consenta l' esenzione dal pagamento per le famiglie con un reddito non superiore a 20 mila euro annui, aumentate di 2.500 per ogni componente familiare a carico''.

Sabato arriva Pisanu, il sen. Gentile invita tutti a lavorare assieme per uscire dall’emergenza mafia

20/10 ''La visita dell' on. Pisanu in Consiglio regionale della Calabria dovra' essere l' occasione per ribadire la necessita' di un impegno congiunto e forte contro il cancro della mafia e non per dividersi, perche' non esistono ragioni che consentano di scontrarsi nella ad un nemico morte dello sviluppo e delle democrazie''. Lo afferma in una nota il sen. Antonio Gentile membro della Commissione Antimafia. ''C' e' - dice Gentile - una esposizione forte delle forze dell' ordine e degli uomini della magistratura , ma anche dei dirigenti politici e sindacali e di amministratori, afferma Gentile, che deve trovare il sostegno di tutti: ricordo che a Cosenza, appena un mese fa, in una citta' considerata un' oasi, due sottoufficiale dei Carabinieri sono stati vittime di un attentato gravissimo che poteva costare loro la vita''. Gentile ha detto di condividere l' appello lanciato dal Capogruppo di Fi, Gianfranco Leone, affinche' si utilizzano le procedure piu' rigide in previsione della costruzione di importanti infrastrutture, per espellere la mafia, evidentemente interessata ad aver torte di denaro. ''Bisogna lavorare tutti insieme - conclude Gentile - con un piano programmatico che ci consenta di uscire da una emergenza continua, perche' la 'ndrangheta e' il male che si frappone fra la Calabria ed il benessere''.

Liberaldemocratici: “La devolution è contro il sud ed ingessa il Paese”

19/10 ''La riforma sciagurata che e' stata approvata dalla Camera ingessa il Paese''. E' quanto si afferma in una nota della Consulta regionale del Partito dei Liberaldemocratici, che ''rilancia la battaglia - si aggiunge - per una liberaldemocrazia seria che sia in grado di promuovere il sistema Paese e lo ponga in grado di rispondere alle sfide mondiali dei prossimi anni''. ''La riforma elettorale che e' stata votata - si afferma ancora nella nota - e' decisamente contro il Sud e contro lo sviluppo, e' una riforma che vedra' impoverirsi le regioni piu' povere, che vedra' aumentare la pressione fiscale dovuta agli enti locali, che vedra' aumentare la disoccupazione e che portera' ad una nuova emigrazione delle popolazioni del Sud verso altre regioni, con il rischio che, con la devolution voluta da Bossi e company, si giunga ad un divieto di transito dei 'terun' in terra Padana. Eppure tale legge e' stata votata anche dai parlamentari eletti nel sud, da quei parlamentari calabresi che si dicono tanto preoccupati per le sorti della nostra regione! Quale credibilita' possono avere ancora questi personaggi? Non sono bastate le leggi ad personam fatte da questo Governo, la Cirami, il conflitto d' interessi, ed infine l' ultimo decreto sull'ambiente, votato nei giorni scorsi, che guarda caso, sanera' dall' abuso edilizio anche Villa Certosa, la villa del Presidente del Consiglio. Quale legalita', quale giustizia, quale tutela del diritto del cittadino? In questi anni stiamo assistendo al saccheggio dei diritti degli italiani, diritti sanciti dalla Costituzione che i Padri della Repubblica hanno voluto, per la quale si sono battuti e, come disse De Gasperi in un discorso alla Basilica di Massenzio, 'per difendere questa res pubblica ed in essa la liberta', che e' il bene supremo'. I Liberaldemocratici hanno sempre portato avanti il vessillo delle riforme costituzionali, sono stati i primi a sostenere che la legge elettorale doveva essere cambiata, che il dettato costituzionale doveva essere adeguato ai nuovi tempi, ma tutto questo mai a colpi di maggioranza! Le riforme costituzionali devono essere fatte dal popolo attraverso i suoi rappresentanti, tutti i suoi rappresentanti , della maggioranza e dell' opposizione e cio' e' garantito solo dall' Assemblea costituente. Ed e' proprio da qui che il Partito dei Liberaldemocratici riparte sulla strada delle riforme. Ben venga l'abrogazione della riforma sciagurata attraverso lo strumento referendario, strumento che i Liberademocratici Pattisti hanno sempre promosso e sostenuto per dare voce all' Italia libera. I Liberaldemocratici dunque, grazie alle loro idee che da sempre hanno precorso i tempi come le riforme e le primarie, di cui oggi molti si vantano, sono pronti per apportare quei contributi che domani, la Nuova Assemblea Costituente dovra' contenere per un Paese democratico, libero ed europeo. Con questo impegno, i Liberaldemocratici sono decisi ad affrontare da subito la battaglia per la nuova legge elettorale della Calabria, attraverso il maggioritario e senza cedere al proporzionale che riporterebbe la nostra Regione indietro nel tempo, alle vecchie cordate ed ai giochi di potere. Un impegno rinnovato per una battaglia che continua e che ci portera' ad avere quell'Italia e quella Calabria che vogliamo''.

Udeur: “Il nostro candidato alla regione è Armando Veneto”

19/10 I Popolari Udeur sostengono la candidatura di Armando Veneto per la presidenza della Giunta regionale della Calabria, in occasione delle elezioni del prossimo anno. E' quanto si afferma in una nota del partito in relazione ad alcune notizie di stampa secondo le quali ''i mastelliani di Catanzaro sarebbero a favore della candidatura di Agazio Loiero''. Nella nota l'ufficio stampa dei Popolari-Udeur fa presente che ''non esistono i mastelliani di Catanzaro. Esiste, invece, anche a Catanzaro, e in Calabria, il partito dei Popolari-Udeur, che ha gia' deciso, convintamente, di sostenere la candidatura di Armando Veneto alle elezioni regionali della prossima primavera''.

Venerdì Follini chiude il comitato regionale dell’UDC

19/10 Sara' il segretario nazionale del partito, Marco Follini, secondo quanto riferisce un comunicato, a concludere venerdi' prossimo, 22 ottobre, a Lamezia Terme, la riunione del Comitato regionale dell' Udc, che avra' come tema ''La Calabria ponte tra Europa e Mediterraneo''. I lavori saranno coordinati dal presidente regionale del partito, Paolo Arillotta. La relazione di base sara' tenuta dal segretario regionale, Gino Trematerra. Sono previsti interventi, tra gli altri, di Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti; Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attivita' produttive, dei parlamentari Dorina Bianchi e Michele Ranieli e del deputato europeo Lorenzo Cesa, vicepresidente del Ppe. Alla riunione e' prevista la partecipazione di sindaci, amministratori comunali e rovinciali, dei rappresentanti del partito negli enti locali e dei dirigenti calabresi dell' Udc che fanno parte del Consiglio nazionale del partito.

Adamo (PSE) “La Provincia deve rimanere nel Centro storico”

19/10 Il consigliere provinciale del Pse-Lista Mancini, Vincenzo Adamo, ha chiesto incontrare il Presidente della Provincia, Mario Oliverio, per verificare la fondatezza della notizia apparsa sulla stampa circa la futura ubicazione del palazzo della Provincia. “Nel corso della recente campagna elettorale – ha dichiarato Adamo - il Presidente Oliverio aveva rassicurato, con dichiarazioni pubbliche, quanti chiedevano la permanenza nel centro storico della città degli uffici della provincia.Finanche tale ubicazione era stata inserita nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra, in continuità con le determinazioni della Giunta presieduta dal Presidente Acri.Il rilancio del centro storico della città bruzia, avviato dal sindaco Mancini passava e passa attraverso la presenza di importanti strutture istituzionali, che consentivano ai commercianti della zona di godere della presenza di un maggior numero di avventori.Il centro storico, grazie alle intuizioni del sindaco Mancini è uscito dall'isolamento ed oggi, con maggiore fatica, cerca di consolidare la propria rinascita.Un eventuale trasferimento della sede della Provincia in altra zona della città colpirebbe al cuore la già debole economia di questa importante parte della città”.

Venerdì 23 socialisti a convegno al Cinema Italia

19/10 Indetta per venerdì 23 ottobre prossimi alle 18.00 presso il Cinema Italia una manifestazione di tutti i socialisti. Alla manifestazione parteciperanno, tra gli altri, Cesare Marini, Olivo, Mancini e Borselli.

Il 26 alla Casa delle Culture convegno su “Calabria, Provincia del Mezzogiorno”

19/10 Il MeMe (Istituto Mezzogiorno Mediterraneo) assieme al CESPE-CA (Centro Studi di politica ed economia della Calabria) ha indetto per martedì 26 ottobre alla Casa delle Culture alle ore 17, una conferenza pubblica su “Calabria, Provincia del Mediterraneo”. Alla conferenza coordinata da Paride Leporace, partecipano : Mario Brunetti, Presidente del Meme, Mimmo Cersosimo, docente dell’Unical, Rocco Pangaro, Responsabile del Comitato scientifico del Meme, Tonino Perna, Docente universitario, Franco Piperno, Assessore al Comune di Cosenza, Massimo Covello, segretario della CGIL di Cosenza, Nichi Vendola, deputato della commissione antimafia.

Sgobio (Pdci) “Lavoro nero sulla A/3, il Governo intervenga”

19/10 ''La denuncia dei sindacati secondo cui per il 'maxilotto' dell' A3 Sa-Rc e' molto diffuso il lavoro nero, e' una cosa gravissima. Bene farebbero i ministri del Lavoro e delle Infrastrutture ad intervenire''. Lo ha detto in una nota il capogruppo alla Camera del Pdci, Pino Sgobio, che ha presentato un'interrogazione parlamentare. ''Siamo in presenza di un piaga non piu' sostenibile - ha aggiunto Sgobio - se e' vero (come e' vero) che ieri la Uil territoriale della Basilicata ha denunciato che la paga per dieci ore di lavoro e' sino a 42 euro (mentre il contratto ne prevede il doppio per un numero minore di ore) e che sono presenti operai irregolari, per lo piu' extacomunitari o cosiddetti cottimisti''. ''I Ministri competenti - ha concluso Sgobio - devono intervenire anche perche' il meccanismo prescelto (il cosiddetto General Contractor) nei fatti regolarizza il subappalto suddiviso in un numero indeterminato di imprese e di ditte, che calpestano i diritti salariali e non osservano le condizioni di sicurezza degli operai''.

Oliverio (DS) “Limido è fuori strada”

18/10 ''Il segretario provinciale di AN Gabriele Limido e' fuori strada. Si vede che, malgrado le ripetute e sonore sconfitte registrate nel corso di questi anni, non perde occasione per sproloquiare, costruendo attacchi su argomentazioni costruite ad uso e consumo dei suoi sproloqui''. Cosi' il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha replicato al segretario provinciale di An, Gabriele Limido. ''Limido - ha aggiunto Oliverio - prima di emettere sentenze su presunte nostre sottovalutazioni di quanto e' avvenuto a Reggio Calabria con il grave atto nei confronti del sindaco Scopelliti, avrebbe fatto bene a informarsi sulle nostre chiare, sincere e convinte prese di posizione a sostegno del sindaco di Reggio e contro la criminalita' mafiosa. Abbiamo non solo espresso la nostra solidarieta', che confermo, al sindaco di Reggio, ma anche chiesto con nettezza un intervento forte ed incisivo dello Stato a difesa della legalita' e nella lotta alla criminalita' organizzata a Reggio ed in tutta la Calabria''. ''La trincea difficile del governo locale che vede impegnati nella lotta per l' affermazione della legalita' tanti amministratori - ha sostenuto Oliverio - ci vede in prima linea perche' riteniamo vitale per la crescita e lo sviluppo della nostra terra la liberazione da ogni condizionamento ed in primo luogo da quello che tentano di esercitare le cosche e le organizzazioni criminali. Limido farebbe bene ad utilizzare il suo tempo per capire che su problemi come questo bisogna lavorare per unire le energie e le forze che hanno voglia di spendersi nell' impegno necessario a sconfiggere le organizzazioni criminali e mafiose. La politica tanto piu' questa e' pretestuosa ed infondata tanto piu' lascia il tempo che trova e diventa persino ridicola''.

Guagliardi (Prc) “Regionali, bisogna fare presto”

18/10 ''Bisogna fare presto per evitare di ripetere gli errori del passato. Prima si individuano, anche in forma contestuale, candidato alla presidenza e programma, meglio si puo' agganciare il rapporto con la societa', costruire il consenso''. Questo l' appello lanciato dal capogruppo regionale di Rifondazione Comunista, Damiano Guagliardi, agli alleati del centrosinistra. ''Il centrosinistra, allargato a Rifondazione Comunista, ai movimenti, alle associazioni, a quegli spezzoni della societa' civile che vogliono diventare protagonisti della campagna elettorale, deve necessariamente affrettare i tempi della scelta per potersi poi confrontare con la societa' reale a cui chiedere condivisione e consenso. Gia' le iniziative in cantiere, mi riferisco al forum, e le linee emerse hanno fatto registrare ampie convergenze e condivisioni. L' importante e' dare concretizzazione a tutto cio'''. Per Guagliardi infine, e' fondamentale rinsaldare la coesione e l' unita' della alleanza: ''se il centrosinistra si presenta unito e compatto, ci sara' la vittoria. Se, invece, i calabresi percepiranno incertezze, dubbi, divisioni, la sconfitta sara' inevitabile. E non credo che la Calabria meriti una terza sconfitta da parte delle destre. Noi abbiamo la capacita' di garantire democrazia e sviluppo a questa regione e abbiamo l' obbligo di impegnarci fino in fondo''.

Limido (An) “A Reggio, assenti Comune e Provincia di Cosenza. Assenze imbarazzanti.”

18/10 ''Due assenze imbarazzanti, che non rendono giustizia alla nostra gente'': cosi' il presidente provinciale di An, Gabriele Limido, nel commentare l' assenza dei gonfaloni della citta' e della provincia di Cosenza alla fiaccolata di solidarieta' nei confronti del Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, vittima nei giorni sorsi di una gravissima intimidazione di chiaro stampo mafioso. ''Come possono - prosegue Limido - gli amministratori di centrosinistra di questo territorio, continuare a parlare ai cittadini di legalita' e lotta alla criminalita', quando poi, nei momenti che contano, si astengono dal partecipare alle concrete iniziative volte a contrastare il fenomeno mafioso? E' mai possibile che Mario Oliverio ed Eva Catizone scelgano cosi' liberamente di offendere e mortificare la storia di una intera comunita'? Forse un Sindaco non puo' risultare meritevole di solidarieta' e considerazione quando appartiene al centrodestra? Un' ipotesi aberrante che mi auguro non sia confermata dai fatti. Certo e' che con la propria assenza, il centrosinistra cosentino ha deliberatamente coinvolto tutti quei cittadini, anche loro elettori, che nulla hanno a che fare con le pratiche e la mentalita' mafiosa, in una tacita e colpevole indifferenza. Mi auguro siano proprio loro - conclude il Presidente provinciale di An - i cosentini onesti e laboriosi, a suggerire a questi governanti di vergognarsi almeno un po'''.

IDV e Verdi di Calabria “Evitare di sollevare polveroni sulla legge elettorale regionale”

18/10 ''Abbiamo letto con vivo stupore le dichiarazioni dell'amico Michelangelo Tripodi (Pdci), che denuncia un patto segreto tra DS e Margherita sulla legge elettorale regionale, finalizzato ad inserire sbarramenti inaccettabili. In tutta onesta' dobbiamo affermare che i timori del PdCI sono allo stato infondati e che, anzi, nella riunione di Lamezia, sabato scorso, si e' registrata un'ampia e positiva convergenza su un ipotesi di legge elettorale che salvaguardi il valore dell'unita' della coalizione.'' Lo hanno dichiarato Beniamino Donnici (Idv) e il Capogruppo dei Verdi al Consiglio regionale, Diego Tommasi, Responsabile nazionale Enti locali del suo partito. ''D'altra parte - aggiungono i due esponenti politici - sulla materia si sono unanimemente pronunciati i responsabili nazionali Enti locali del centrosinistra e la linea approvata, chiarissima e coerente, e' stata recepita dalle segreterie politiche nazionali durante l'incontro con Prodi del 12 ottobre. Di conseguenza, i coordinamenti territoriali dei partiti, nessuno escluso, sono impegnati a lavorare ad ipotesi di legge elettorale, che coniughino esigenze di governabilita' con quelle della rappresentanza di tutte le forze politiche. In Calabria, ci sono i tempi e, soprattutto, le volonta' per lavorare ad una proposta condivisa con la quale incalzare e sfidare l'attuale maggioranza''. ''Evitiamo - concludono Donnici e Tommasi - di sollevare polveroni, alimentando un clima di fibrillazione. Cio', non solo non aiuta a superare i problemi, ma finisce, addirittura, per accentuarli. Davanti alla Devolution imposta dalla CdL che, di fatto, fa a pezzi la Costituzione, il centrosinistra calabrese ha la grande ed irripetibile opportunita' di avviare, anche nelle proposta condivisa di una nuova legge elettorale, la stagione di un nuovo regionalismo che superi la fase dei governatorati, realizzando un presidenzialismo temperato e moderno, attraverso l'equilibrio tra funzioni esecutive ed assembleari''.

Candidatura Chiaravalloti, riunione con Premier spostata a fine mese

17/10 Decisione a fine mese per quanto riguarda il candidato alla presidenza della Regione Calabria per la Casa delle libertà. Entro questa data, infatti, l'attuale presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, sarà ricevuto a Roma dal presidente del Consiglio Berlusconi. "Si parlerà propriamente di politica", ha spiegato Chiaravalloti davanti alle telecamere del Tg3 Regione. "Io - ha continuato Chiaravalloti - mi sento in corsa, allenato e preparato. Per quanto mi riguarda sono disponibile a ricandidarmi, ma non devo essere io a farlo". Chiaravalloti avrebbe già dovuto essere ricevuto da Berlusconi la settimana scorsa, ma siccome il premier era impegnato dalla discussione al Parlamento sulla riforma della Costituzione, ha avuto soltanto un colloquio con il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi. Sempre nella scorsa settimana la questione delle candidature in Calabria è stata oggetto di un vertice della Casa delle libertà calabrese a Roma. Secondo quanto trapelato da questi ambienti, allo stato una riconferma di Chiaravalloti non sarebbe affatto certa.

Senatore (FI) “Visca resti al suo posto. Ora serve sviluppo nella legalità”

17/10 ''Plaudo all'iniziativa intrapresa da tutti i segretari provinciali di Cosenza della Casa delle Liberta', che ieri hanno incontrato il sindaco di Cetraro, Ciro Visca, e la sua Amministrazione per portare la solidarieta' umana e politica di chi si e' sentito solo nel quotidiano impegno di lotta contro la criminalita' organizzata. Una lotta di contrasto che deve, pero', continuare all'insegna dell'unita' di tutte le componenti democratiche della societa' civile''. Lo ha detto il consigliere regionale Raffaele Senatore, di Forza Italia, presidente della commissione Ambiente del Consiglio, che aggiunge di augurarsi che ''il primo cittadino di Cetraro ritiri adesso le sue dimissioni. Penso che ci possa essere una sola parola d' ordine: sviluppo nella legalita'. E' questo il punto di partenza per elaborare un percorso efficace per affrontare i fenomeni criminali del territorio. Ma e' soprattutto l' obiettivo principale della Casa delle liberta', che con questo gesto ha dimostrato coesione e ritrovato unita'. Il sindaco Visca resti al suo posto e cammini a testa alta, con orgoglio, impugnando la spada della legalita'. Non sara' mai solo. Il racket, le intimidazioni, i traffici, gli omicidi, si possono fronteggiare e respingere. Risvegli Visca, con il suo ruolo di primo cittadino, l' impegno e la fiducia di tutti nelle istituzioni. I fenomeni criminali, quando diventano diffusi e organizzati, senza trovare forte la presenza e la risposta delle istituzioni, impoveriscono il territorio e condizionano la liberta' di una comunita'. Ma questo non succedera' a Cetraro, ne' in alcuna parte della nostra regione. Oggi piu' che mai sono certo che la Casa delle liberta' e le Amministrazioni comunali del tirreno cosentino, insieme al sindaco Visca e alla comunita' sana di questo meraviglioso tratto di costa calabrese, si attiveranno immediatamente per promuovere iniziative che puntino alla prevenzione, dissuasione, repressione e recupero del territorio. Un' attivita' serrata e capillare, diffusa in tutti gli ambiti sociali, che bisognera' realizzare con la collaborazione delle autorita' giudiziarie e delle forze dell' ordine. Un impegno di tutti per tutti, senza divisioni politiche. Questi dovranno essere i temi sui quali, ogni giorno, l'intero tessuto sociale di questa terra dovra' confrontarsi, fino a quando non sara' eliminata la presenza delle tante organizzazioni criminali presenti sul nostro territorio. Sconfiggere la criminalita' si puo'!''.

Gasparri: “In Calabria AN può esprimere candidati autorevoli alla presidenza”

17/10 ''Alleanza nazionale, dalla Lombardia alla Calabria, ha qualificati ed autorevoli esponenti che possono essere candidati per le presidenze della Regioni nelle elezioni del prossimo anno''. Lo ha detto il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, incontrando i giornalisti a Reggio Calabria. ''Il nostro partito - ha aggiunto Gasparri - a cominciare proprio dalla Calabria, ha piu' di un candidato che potrebbe essere autorevolmente l' interprete e l' alfiere di tutta la Casa delle liberta'. Si tratta, pero', di decisioni che vanno prese al tavolo di confronto dei coordinatori regionali dei partiti della coalizione, senza atti intempestivi. Per quanto riguarda la Calabria, in particolare, occorre tenere conto del fatto che il presidente uscente, Giuseppe Chiaravalloti, e' una personalita' che e' stata indicata come potenziale candidato in occasione dell' ultimo incontro tra i coordinatori regionali della Casa delle liberta', svoltosi a Reggio Calabria''.

Adamo (DS) “Portare la Calabria fuori dall’obiettivo uno”

16/10 ''Il programma di un governo di svolta, alternativo al centrodestra alla Regione Calabria deve assumere come centrale e strategico un duplice obiettivo: portare la Calabria fuori dalla fascia delle aree depresse dell' obiettivo 1 ed al tempo stesso allineare la nostra regione al tasso di disoccupazione della media nazionale entro il 2010-2012''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, intervenendo, a Vibo Valentia, alla convention regionale organizzata dalla Sinistra giovanile. ''Dobbiamo allineare la Calabria nei prossimi cinque anni, almeno tendenzialmente - ha sostenuto Adamo - alla media percentuale nazionale sia della disoccupazione che del tasso di occupazione. Lo sforzo sara' arduo, ma questo obiettivo il centrosinistra dovra' darsi e su questo dovra' essere verificato. La disoccupazione di massa calabrese, per quanto oggi sia un dramma sociale, deve essere assunta nelle politiche del nuovo governo regionale come una necessita'-opportunita' per fare della forza lavoro disoccupata, qualificata e non, una risorsa per uno sviluppo autopropulsivo di una regione non piu' dipendente ma fortemente competitiva''.
Intanto per venerdì 22 è stata organizzata un assise regionale delle Autonomie locali a Lamezia Terme dal titolo- ''Per un governo di svolta alla Regione Calabria-Il protagonismo delle autonomie locali per definire la coalizione, il programma ed il candidato a presidente'': L' incontro, che chiama a raccolta gli amministratori locali del centrosinistra, e' scritto in una nota, ''utile ad un primo confronto in vista della elaborazione della complessiva strategia per le elezioni regionali del prossimo anno'', e' stata promossa dai presidenti della Province di Cosenza (Mario Oliverio), Vibo Valentia (Ottavio Bruni), di Crotone (Sergio Iritale) e dal sindaco di Cosenza, Eva Catizone.

Donnici (IDV) “La devolution è solo inizio di smembramento della Costituzione”

16/10 ''La riforma voluta da Berlusconi per soddisfare la Lega, alleato di riferimento, e' solo l' inizio del progetto di definitivo smembramento della Costituzione repubblicana e del superamento del sistema di garanzie sul quale si fonda la nostra democrazia''. A sostenerlo e' stato il responsabile nazionale Enti locali e coordinatore regionale dell' Italia dei Valori, Beniamino Donnici. ''Il prossimo passo - ha proseguito Donnici - sara' la riforma, si fa per dire, della Giustizia. Si materializza il fantasma del piano di rinascita nazionale teorizzato da un certo signor Licio Gelli, in quel laboratorio di sovversione che fu la P2''. ''Aveva ragione Idv - ha proseguito - quando denunciava l' incipiente rischio di regime e chiamava il centrosinistra ad un' azione piu' solerte ed incisiva. Bisogna adesso opporsi con tutte le forze, costruendo il piu' vasto schieramento unitario intorno alla difesa dei valori della Costituzione, riprendendo le armi della passione civile e della mobilitazione popolare delle coscienze. Il referendum sara' l' occasione giusta per costituire Comitati di liberazione a difesa della democrazia, dello Stato di Diritto e dell' inviolabile unita' della Nazione''. ''Non sembri paradossale - ha concluso Donnici - ma questo aberrante modello di riforma che, nel silenzio dei tanti Chiaravalloti del Sud, aggredisce soprattutto le nostre terre ed i nostri popoli, puo' essere l' occasione per rilanciare la vecchia e mai risolta questione meridionale, all' insegna di una nuova consapevolezza e di un ritrovato protagonismo culturale e politico. Il progetto di devoluzione sara' sconfitto insieme ai suoi ideatori del centrodestra, ma la sfida dell' autonomia, dell' autogoverno, del federalismo solidale ci sta interamente davanti. La stagione del cappello in mano e' finita per sempre. C' e' bisogno di una nuova classe dirigente che restituisca credibilita' e prestigio alla Calabria e non v' e' occasione piu' tempestiva delle elezioni regionali per cominciare ad individuarla''.

Appello di Diritti Civili ai partiti “Evitate di candidare persone colluse con la mafia”

16/10 Il movimento Diritti Civili, in un comunicato, ha denunciato il rischio che persone vicine o colluse con la mafia possano essere candidate alle prossime elezioni del 2005 e ha lanciato un appello a tutti i partiti, al di la' degli schieramenti, a prendere nettamente le distanze da questi pericolosi personaggi. ''Chi vuole combattere seriamente e apertamente la mafia e i colletti bianchi, come fa Diritti Civili da sempre - e' scritto nel comunicato - deve prendere nettamente le distanze da tutti quei personaggi in odore di mafia che cercano di infiltrarsi nelle istituzioni attraverso i partiti, candidandosi e facendosi eleggere alle elezioni, grazie proprio al sostegno della 'ndrangheta. Diversi partiti, in alcune regioni del Sud, hanno propri eletti indagati e addirittura, ancora in carcere con la grave accusa di mafia. Anche in Calabria purtroppo c' e' questo rischio. La potente mafia che minaccia i sindaci e gli imprenditori e' la stessa che cerca di piazzare i propri rappresentanti all' interno delle Istituzioni candidandoli ed eleggendoli in alcuni partiti. Occorre scongiurare questo rischio e pericolo''. ''I partiti - e' scritto, infine, nella nota - sanno chi sono questi personaggi e hanno il dovere di metterli alla porta. Non possono servirsi della mafia per eleggere i propri candidati o magari, come e' accaduto nel recente passato nel Sud, vincere le elezioni. Per questo chiediamo a tutti i partiti un preciso e netto impegno antimafia anche in questo senso, ad iniziare dalle candidature''.

Leone (FI) “Statuto, evitata l’anomalia dei monogruppi, ora la legge elettorale con lo sbarramento”

16/10 ''L' approvazione definitiva del nuovo Statuto consentira', fra le altre cose, di non avere piu' l' anomalia dei 'monogruppi' che ha appannato l' immagine di questa legislatura regionale''. A sostenerlo e' stato, in una nota, il presidente del gruppo consiliare regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone, che ha presentato l' emendamento in sede di votazione di consiglio che regolamenta la materia. ''Da oggi - ha aggiunto Leone - sara' consentita la costituzione di un gruppo 'consiliare' solo a chi ha una rappresentanza parlamentare in una delle due Camere ovvero a chi avra' superato il quorum del 4% a livello regionale. Tutto cio' portera' a risparmiare risorse ed a restituire maggiore credibilita' alla massima assemblea legislativa''. Leone ha quindi ringraziato ''i partiti ed i consiglieri che hanno lavorato alla definizione della nuova Carta ed in particolar modo il presidente Naccarato. E' stato fatto un buon lavoro - ha sostenuto - ascoltando le istanze produttive e sociali, nell' ottica di una rivisitazione popolare e partecipata dei punti qualificanti''. ''Adesso - ha proseguito Leone - l' obiettivo principale e' quello di pervenire ad una buona legge elettorale, che rispetti il principio della rappresentativita', evitando frazionamenti e favorendo il modello aggregativo. Il quorum dello sbarramento e' una necessita' avvertita anche sul piano nazionale, laddove si esalta giustamente la capacita' di aderenza alle richieste di partecipazione del modello proporzionale con la certezza del premio di maggioranza che consente governabilita' e stabilita'. Ci sono alleanze possibili ed omogenee fra i partiti di tutti e due gli schieramenti che saranno valorizzate con lo sbarramento e che permetteranno, sicuramente, una maggiore chiarezza nell' offerta politica alle cittadinanze calabresi''.

Mistorni (Margherita): “La riorma delal devolution è un attacco diretto alle regioni deboli”

16/10 ''La riforma costituzionale approvata l' altro giorno dal centrodestra e' un attacco diretto alle Regioni deboli del Paese come la Calabria, specie se si considerano i rischi che la devoluzione comporta in ambiti come la nostra disastrata sanita'''. E' questa l' opinione del capogruppo alla Regione del Ppi-Margherita, Giuseppe Mistorni, dopo che la Camera ha approvato la riforma della Carta costituzionale. ''Soprattutto - ha agiunto Mistorni - e' un attacco ai ceti sociali meno abbienti, nonche' al diritto di cittadinanza che risulta essere, di per se', indebolito dall' insensata riforma dei 43 articoli della Costituzione italiana. Come ha lucidamente spiegato Ciriaco De Mita, si tratta di una riforma miope che, da una parte, non si pone alcun obiettivo di modernizzazione dell' impianto istituzionale alla luce della nuova Europa e, dall' altra, offre soluzioni false a problemi seri come il Senato delle Regioni che, cosi' com' e' stato normato, non serve alle Regioni e in fondo non serve neppure al Paese''. ''Dinanzi a questo sbrego istituzionale - ha sostenuto l' esponente del centrosinistra - il Consiglio regionale calabrese e il sistema delle autonomie locali, dell' associazionismo in generale, non possono rimanere immobili. Occorre mettersi in movimento per irrobustire l' azione referendaria e cancellare questa maionese impazzita, com' e' stata efficacemente definita. Lo stesso lavoro costituente del Consiglio regionale, che ha prodotto lo Statuto, rischia di essere vanificato se il contesto di riferimento e' un sistema in cui aumenteranno le inferenze centro-periferia e le direttrici fondamentali del sistema-Paese subiranno modifiche spesso confuse e prive di logica''.

Vizzini (FI) “Nessuno scontro per la ndrangheta. Nessuna ipotesi revisione processi dei boss”

16/10 Il mantenimento del carcere duro per i boss, la condanna degli attentati e le minacce agli amministratori locali calabresi e la difesa dell'istituto dei collaboratori di giustizia sono i punti su cui si e' soffermato il senatore Carlo Vizzini (Forza Italia), intervenendo a Bovalino ad una tavola rotonda su ''Riformismo, cambiamento, declino''. Il parlamentare azzurro, che e' Presidente della Commissione Bicamerale per le questioni regionali, componente della Commissione nazionale Antimafia e responsabile del Dipartimento sicurezza e criminalità di Forza Italia, ha affrontato il tema della lotta alla criminalita' organizzata, puntando il dito contro i boss della 'ndrangheta, ricordando che ''lo stato non fa patti con nessuno'' e che ''non vi saranno revisioni di processi per i mafiosi''. ''Uno, dieci, cento attentati - afferma Vizzini - non potranno mai fermare il coraggio della politica ed il suo ruolo nella societa'. Contro fenomeni come la mafia e la 'ndrangheta, la politica deve essere in prima linea con posizioni dure e irremovibili. Ribadiamo, quindi, il mantenimento del carcere duro la cui applicazione va controllata severamente per recidere qualunque eventuale rapporto con l'esterno. Le revoche del 41 bis, ormai pericolosamente numerose, vanno monitorate e fermate subito''. Il presidente della Commissione per le questioni regionali ha poi ha voluto ricordare un altro strumento della lotta alla 'ndrangheta e a Cosa nostra che riguarda il sequestro e la confisca dei beni ai boss. ''Occorre ancora - afferma Vizzini - procedere alla confisca di tutti i patrimoni palesi e occulti dei criminali mafiosi e 'ndranghetisti e dire con chiarezza a tutti che solo gli scemi possono credere oggi ad una ipotesi di revisione dei processi''. ''L'attività contro la criminalita' organizzata - aggiunge - ha bisogno di un grande patto fra istituzioni, politica, imprenditori, burocrazia e sindacati dei lavoratori, che devono rappresentare anelli di una catena che non cedono e rendono il mondo degli affari impermeabile per il crimine organizzato, favorendo il totale recupero del controllo del territorio. Sino a quando anche uno solo di questi anelli potra' cedere, non cesseranno le infiltrazioni e 'mafia e 'ndrangheta' saranno forti''. Il componente della Commissione antimafia ricorda che ''occorre rompere la vilta' dei silenzi di chi non sa, non vede e non vuole capire. Occorre anche la mobilitazione della 'Società civile' che e' stata in passato protagonista intelligente per far sentire la voglia di cambiamento''. Ricordando la polemica sui benefici concessi al collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, Vizzini afferma: ''Il mio cuore e' ferito e la mia indignazione e' pari a quella dei familiari delle vittime e di tanti cittadini. Ma attenzione: guai a creare divisioni tra la politica e la magistratura su questo tema. Sarebbe un regalo alla mafia. Lavoriamo insieme per modificare la legge ma stiamo attenti a chi pensa che disincentivare le collaborazioni di giustizia e' utile perche' rende piu' impenetrabile l'organizzazione criminale''. ''Quanti delitti e stragi - conclude il senatore azzurro - si sarebbero compiute in piu' nel nostro Paese se il contributo dei collaboranti non avesse consentito di smantellare grandi organizzazioni mafiose, camorriste e 'ndranghiste? Questa e' una domanda che non possiamo non porci''.

Chiarella (AN) : “Fare fronte comune, Scopelliti simbolo della Calabria che non china la testa”

16/10 ''Il fronte comune realizzatosi intorno al Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, tra le istituzioni, i partiti politici, le associazioni a vari livelli e i cittadini comuni, rappresenta uno scossone positivo per la societa' calabrese'': lo sostiene Egidio Chiarella, capogruppo di An alla Regione. Per Chiarella ''di fronte alla cancrena della mafia la societa' calabrese dovra' camminare unita. L' iniziativa di Reggio e' un segnale forte per la Calabria intera che cambia, che non si piange addosso, che non si arrende e che non vuole mandare al macero le sue grandi potenzialita' economiche sociali e culturali, opponendosi alla 'perversa legge' della criminalita' organizzata che tutto offusca per poter crescere e implicitamente arricchirsi''. ''Scopelliti diventa oggi, assieme a tutti gli altri amministratori colpiti dalla mafia, - conclude Chiarella - un simbolo della Calabria che non china la testa ai poteri mafiosi''.

Morrone (Udeur) “Camigliatello, e non Lorica, adatta ad ospitare il centro logistico”

16/10 Ennio Morrone, consigliere regionale dell' Udeur, ha presentato un' interrogazione al Presidente della Giunta regionale sulla questione relativa alla scelta della sede logistica del Parco nazionale della Sila. ''E' di questi giorni la notizia - sottolinea Morrone - secondo la quale vi sarebbe un orientamento da parte del Consiglio direttivo dell' Ente Parco nazionale della Sila, di indicare quale sede logistica la cittadina di Lorica. Si chiede di conoscere - prosegue il consigliere regionale dell' Udeur - in base a quali criteri le varie opportunita' di scelta vengono valutate, tenuto conto che in tutto l' altopiano silano non vi e' che una sola realta' effettivamente attrezzata, sotto il profilo amministrativo, turistico ed economico in grado di rendere effettivamente funzionale il ruolo di centro logistico di una tale struttura e questa realta' e' Camigliatello''. Per Morrone ''e' evidente che in questa situazione, nella quale i finanziamenti sono limitati, e' indispensabile mirare ad una gestione efficiente e di tipo privatistico della struttura in grado attrarre risorse per una migliore utilizzazione della realta' del Parco. Percio', la scelta deve ricadere su una realta' territoriale che ha consolidato nel corso di oltre sessant' anni la sua presenza ed il suo ruolo, che e' quello di centro propulsivo per le attivita' di sviluppo dell' altopiano silano''. ''Per lo sviluppo della Sila - sostiene ancora il consigliere regionale dell' Udeur - occorre procedere secondo due direttrici, turismo ambientale ed agricoltura di qualita'. Non vi e' dubbio che una scelta poco opportuna potrebbe ritardare, e di molto, il concreto varo di programmi di sviluppo. Questi ultimi infatti, devono tenere conto della viabilita', delle presenza di strutture operative come banche, uffici postali, sicurezza e soprattutto strutture ricettive attrezzate, alberghi e ristoranti in numero sufficiente - conclude - tale da poter soddisfare il prevedibile afflusso di visitatori del Parco''.

Meduri (DL) sull'approvazione della devolution: “Il massacro delle istituzioni è compiuto”

16/10 ''Il massacro delle istituzioni e' compiuto. La devolution e' approvata e il premier brinda insieme a coloro che vogliono sfasciare il Paese. E' una riforma che colpisce i diritti delle persone: alla istruzione e alla sanita'. Che privilegia i forti e penalizza i deboli''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' Luigi Meduri, deputato della Margherita. ''Una costituzione - aggiunge Meduri - che sancisce la legge della giungla per salvare l' esecutivo dalla sua fine prematura. Vince la Lega, ma perde l' Italia nel silenzio del centrodestra, dei cattolici dell' Udc, dei liberali di Forza Italia, dei presunti patrioti di An. E infine, sul premierato, si mortifica il parlamento e si affidano poteri monarchici al premier e ai suoi desideri che diventano legge affidandogli compiti di scioglimento delle camere. E' proprio un capolavoro al rovescio. Non resta che la strada del referendum. Sappiamo che sara' una strada lunga, ma sappiamo anche che questa vergogna non puo' passare''.

Naccarato a Barcellona con Cossiga per il congresso della UDC catalana

16/10 Paolo Naccarato, presidente della Commissione Riforme del Consiglio regionale e' a Barcellona assieme al presidente Emerito della Repubblica, senatore Francesco Cossiga, per partecipare al XXIII Congresso Nazionale dell' Unio' Democratica de Catalunya (Udc Catalana). Il partito, tra i piu' antichi partiti popolari da sempre aderente al Ppe, e' guidato da Josef Duran Y Lleida che e' anche presidente della Commissione esteri del Parlamento di Madrid. Nel corso della visita, riferisce una nota, il presidente Naccarato avra' incontri anche con esponenti istituzionali del Parlamento Catalano che gode di uno ''Statuto regionale'' che assegna al Parlamento ed alla Generalitat regionali speciali poteri di governo. Naccarato, in una nota, evidenzia che durante la predisposizione degli atti preparatori del Nuovo Statuto della Calabria, lo Statuto catalano, per i suoi avanzati contenuti di rilevante autonomia, e' stato preso in considerazione dalla Commissione Riforme calabrese, fin dall' avvio dei lavori, nell' ambito di una riflessione comparata con tutti gli Statuti regionali europei.

Il forum del centrosinistra ha incontrato le parti sociali. Presto una giornata per il programma

15/10 Un incontro con le parti sociali sugli strumenti finanziari; una giornata di mobilitazione per il programma e la costruzione, a breve, dell' agenda politico programmatica. Sono queste alcune delle conclusioni alle quali si e' giunti al termine del confronto tra il Forum del centrosinistra e le parti sociali convocate per avviare un confronto in vista delle prossime elezioni regionali. Per Luigi Sbarra, segretario della Cisl calabrese, che ha sottolineato l' importanza della riunione di oggi ribadendo le posizioni espresse dal sindacato ''il problema vero e' che serve un acceleratore. Vorrei iniziare a discutere - ha aggiunto Sbarra - avendo il profilo e la faccia del candidato perche' su alcune cose e' il candidato che garantisce''. Secondo Sbarra ''il fattore di vantaggio che aveva il centrosinistra si sta trasformando in debolezza. Basta con il teatrino della politica. Dovete decidere e farlo in fretta - ha detto ancora il segretario della Cisl calabrese - dovete stringere ed aprire subito dopo un confronto aperto con tutti''. Alla riunione e' intervenuto, tra gli altri, anche il rettore dell' Unical, Giovanni Latorre, che ha parlato a nome di ''Progetto Calabria''. ''Il problema della Calabria - ha detto - e' quello di un deficit di sviluppo. La nostra regione ha bisogno di un processo di trasformazione culturale e di vedere affermati i valori della cultura''. Per Latorre, infatti, ''nella nostra regione i valori di riferimento sono quelli della prepotenza e dei favori. Da qui l' esigenza di individuare idee forza che possano rendere competitive le esigenze che sono l' innovazione e nel Mediterraneo. Si tratta di campi importanti su cui lavorare e per entrambi abbiamo due grandi infrastrutture in Calabria e, cioe', un sistema universitario di grande qualita' ed il porto di Gioia Tauro''. ''Se non si crea un modello di sviluppo vero non si va da nessuna parte - ha detto Napoleone Guido, presidente regionale della Confcommercio - I partiti devono fare scelte e dire chiaramente il loro pensiero sugli incentivi, il modello di sviluppo industriale e via dicendo. Non si puo' pensare di fare politica accontentando un po' tutti. Bisogna fare delle scelte. Il candidato ci interessa poco, basta che sia una persona per bene''.

Sgarbi: “Statuto, sulle istituzioni la Calabria non perde tempo”

15/10 La Calabria, sul piano delle istituzioni, ''non e' una regione che perde tempo, che latita''. A sostenerlo e' stato Vittorio Sgarbi, in merito allo Statuto che la Regione Calabria e' stata la prima ad approvare. La scorsa notte, tra l' altro, sono scaduti i termini per un eventuale richiesta di referendum confermativo, mentre era gia' venuta meno la facolta' del Governo di proporre ricorso. ''Mi pare un segnale positivo da segnalare'', ha concluso Sgarbi.

Senatore (FI) incontra il comandante del nucleo di tutela beni culturali dei CC

15/10 ''La ricchezza culturale e ambientale del nostro Paese rappresenta un elemento forte di identita' e di immagine. La Calabria, essendo ricca di queste due componenti, richiede una maggiore attenzione su questa ricchezza che ci contraddistingue in tutto il mondo e che rappresenta la nostra identita' e la nostra storia''. A sostenerlo e' stato Raffaele Senatore, presidente della Commissione ambiente del Consiglio Regionale, che oggi ha incontrato il cap. Raffaele Giovinazzo, comandante dei carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale e ambientale. ''Bisogna, pero' - ha aggiunto Senatore - suscitare un piu' alto interesse verso questo inestimabile patrimonio e promuovere maggiori azioni di tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali della nostra regione''. ''Apprezzo molto - ha sostenuto ancora Senatore - l' opera di controllo e prevenzione del capitano Giovinazzo e di tutti i suoi collaboratori, sia per gli alti risultati raggiunti nel corso di brillanti operazioni investigative sia per la qualita' del lavoro di controllo ambientale dell' intero territorio regionale. Un' opera degna di attente valutazioni da parte di tutti quanti noi e che ha molti punti in comune con la mia attivita' di politico, in quanto e' ormai ampiamente sperimentato il modo in cui il patrimonio culturale interagisce con l' ambiente. Bisogna rivolgere un sentito ringraziamento al Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell' Arma dei Carabinieri. Grazie alla loro quotidiana opera, le ricchezze ambientali e culturali della nostra regione sono ben tutelate. Un' attivita' che va sostenuta e stimolata con nuove risorse e con partecipata collaborazione. Incombe, infatti, anche su noi tutti l' onere della tutela di queste significative testimonianze di cui disponiamo. Il patrimonio artistico, culturale e ambientale in nostro possesso e' un bene strategico per il futuro della Calabria in quanto esso, ai fini di uno sviluppo dell' economia regionale, stimola una reale crescita sociale ed e' in grado di risolvere problematiche di grande rilevanza''. ''Ho chiesto - ha sostenuto Senatore - al cap. Giovinazzo di partecipare ad un incontro con il Presidente del Consiglio Regionale, Luigi Fedele, per illustrare l' attivita' del suo gruppo. Allo stesso ho chiesto di presenziare ad una prossima audizione della commissione che presiedo, per mettere al corrente i consiglieri regionali delle attivita' che compie, in favore del patrimonio culturale calabrese, questo corpo speciale dell'Arma dei Carabinieri. A questa prometto un mio diretto intervento in favore del nucleo diretto dal cap. Giovinazzo. Interesse che rivolgero' immediatamente ai vertici istituzionali regionali e nazionali. E' mia convinzione, inoltre, che d' ora in poi ogni ente locale dovra' tenere profondamente conto delle considerazioni e del contributo tecnico-scientifico del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e Ambientale della Calabria. Cosi' come sono convinto che, da parte di tutta la classe politica, sia necessario continuare a stimolare la creazione e applicazione di apposite leggi di tutela e promozione per un diretto intervento dei poteri pubblici, con lo scopo di evitare le manomissioni del patrimonio storico, artistico ed ambientale della nostra regione. Inoltre - ha concluso Senatore - bisogna promuovere forme nuove di partecipazione dei cittadini alla tutela e valorizzazione dei beni culturali e del territorio. E' molto importante che una parte sempre piu' vasta della popolazione si renda conto della necessita' di rispettare e proteggere cio' che rappresenta un preziosissimo bene collettivo''.

Galati: “Entro il 2010 aumentare l’occupazione femminile”

15/10 Rendere possibile nel Paese, entro il 2010, un aumento superiore al 60% dell' occupazione femminile: e' quanto si propone di realizzare il ministero delle Attivita' produttive con una strategia mirata a incentivare la nascita e lo sviluppo di imprese femminili attraverso incentivi finanziari, maggiori contributi alle Regioni ed una sinergia con le Camere di Commercio. Gli obiettivi da raggiungere nel settore dell' impresa femminile sono stati ribaditi, negli Stati Uniti, dal sottosegretario Giuseppe Galati che, intervenendo al Meeting & gala award dinner della National Italian American Foundation (NIaf) ha precisato - secondo quanto riporta un comunicato - che ''nell' ultimo decennio si e' registrato un tasso di partecipazione sempre crescente delle donne nel mercato del lavoro, pari al 33,5%''. ''Il ministero, in collaborazione con Unioncamere - ha aggiunto Galati - al fine di attuare una ricognizione completa della realta' imprenditoriale femminile italiana, ha promosso una rilevazione su base nazionale, a partire dal Registro delle Imprese. L' iniziativa, con un' indagine campionaria, permettera' di fornire oltre ad un' esatta consistenza delle imprese femminili, anche delle informazioni qualitative su come fare un' impresa 'rosa'. I risultati poi verranno confrontati con imprese gestite da uomini, e l' intento sara' quello di far risaltare i punti di forza e di debolezza di questa realta'''. A giudizio di Galati, inoltre, ''sara' possibile definire cosi' nuovi interventi per la promozione delle aziende e coinvolgerle nel salto di competitivita'. Ci muoveremo verso obiettivi strategici e primari come l' innovazione, l' internazionalizzazione, la qualificazione e una maggiore agevolazione di accesso al credito. La sfida da cogliere - ha concluso il sottosegretario - e' quella di valorizzare a pieno la risorsa femminile, poiche' attualmente rappresenta uno dei fattori di maggiore produttivita' del nostro sistema imprenditoriale''.

Tassone scrive a Pisanu “Programmare una conferenza pubblica sull’emergenza Calabria”

15/10 Il vice Ministro alle infrastrutture ed ai trasporti, Mario Tassone, in vista della visita in Calabria del Ministro dell'Intero, Pisanu, ha scritto una lettera all'uomo di Governo, esprimendo soddisfazione per la decisione ''di recarsi in Calabria per affrontare ''nella sede della massima Istituzione rappresentativa il drammatico tema della criminalita' organizzata. Tale iniziativa costituisce ulteriore prova di sensibilita' istituzionale e politica perche' rende esplicitamente concreta la volonta' del Ministro dell'Interno di esporsi in prima persona nella difesa delle istituzioni calabresi, cosi' pesantemente attaccate. La consapevolezza del rischio che istituzioni locali assediate dall'incombere minaccioso e distruttivo delle organizzazioni criminali, possano in qualche modo essere sopraffatte e offrire la sensazione di non essere piu' in grado di produrre sviluppo e crescita economica e sociale ordinati non poteva indurTi a decisione piu' alta e coraggiosa. La stragrande maggioranza dei Calabresi da questa iniziativa trarra' certamente ragioni di conforto e di riflessione''. Tassone si dice convinto che se i partiti calabresi non marcheranno ''la propria intransigente estraneita' rispetto a logiche, metodi, uomini, consorterie e potentati ancora, la Calabria paghera' lo scotto di un'ulteriore occasione di riscatto mancato. E questo, alla vigilia di due importanti cicli elettorali, non lo possiamo permettere e non ce lo perdonerebbero i nostri figli. Tassone sollecita a Pisanu ''la programmazione di una Conferenza pubblica sull'Emergenza Calabria, nel corso della quale, al cospetto della societa' calabrese in tutte le sue forme organizzate e di tutti i leader politici nazionali, i Calabresi impegnati in politica o nelle istituzioni siano stimolati a raccontarsi e denunciare limiti e debolezze delle proprie esperienze e delle proprie strutture individuando, se del caso, le cause delle une e delle altre. Il Governo e la politica hanno, a mio avviso, il dovere di ascoltare, poiche' solo dal confronto libero e consapevole dei diretti interessati potra' venire la luce necessaria per rimuovere le tante zone d'ombra che imprigionano la societa' calabrese rendendola schiava di pochi e spietati delinquenti''. ''Se sapremo stimolare il dibattito- conclude Tassone -rendendo palese che nella vita politica e istituzionale della Calabria non saranno piu' tollerati colpevoli silenzi, sospette terzieta', scelte opache e facili scappatoie, diventera' facile individuare strumenti e decisioni operative capaci di garantire, anche in Calabria, adeguate condizioni di svolgimento della vita istituzionale e sociale. La Calabria tutta te ne riconoscera' il merito.

Legge Elettorale: La Fiamma propone una proporzionale ppura con premio di maggioranza”

14/10 ''La nuova legge elettorale regionale non puo' avere come scopo precipuo la tutela dei mutevoli interessi dei singoli partiti ma, soprattutto nel momento in cui si registra un sempre maggiore disinteresse dei cittadini verso la politica e le elezioni, deve prefiggersi due obiettivi fondamentali: la garanzia della rappresentanza di tutti, o almeno della maggior parte possibile, dei i cittadini, e la creazione delle condizioni affinche' chi vince le elezioni abbia poi i numeri per governare. E cio' puo' essere assicurato solo da una legge elettorale su base proporzionale pura con premio di maggioranza''. E'quanto sostiene, in un documento, la segreteria regionale del Movimento sociale-Fiamma tricolore, riunitasi sotto la presidenza del coordinatore, Francesco Mastroianni. ''Solo cosi' - si aggiunge nel documento - si garantisce ai vincitori la maggioranza per governare ed a tutti, vincitori e sconfitti, una giusta rappresentanza, proporzionale ai voti ricevuti dai cittadini. Analoga rappresentanza, poi, deve essere garantita anche in rapporto al territorio ed alla popolazione residente. Non e' possibile che alcune province, come e' gia accaduto, si ritrovino senza eletti ed altre ne abbiano sette-otto in piu' di quelli spettanti in base ai parametri obiettivi. Per questo motivo i seggi non assegnati con i quozienti interi devono essere attribuiti nel Collegio unico regionale in base alla percentuale di voti ottenuta''. Secondo il Movimento sociale-Fiamma tricolore, inoltre, ''per porre fine alla proliferazione dei monogruppi in seno al Consiglio regionale, vero scandalo che si verifica nella Regione Calabria, basterebbe introdurre, nel Regolamento consiliare e non nella legge elettorale, una norma che vieti la formazione di gruppi che si richiamano a partiti o movimenti diversi da quelli che, in virtu' dei voti riportati, hanno conseguito seggi. Cio' sarebbe, oltre tutto, moralmente necessario per impedire che partiti che non hanno nemmeno partecipato alle elezioni si ritrovino ad avere consiglieri senza aver avuto nemmeno un voto''. ''La Fiamma tricolore - conclude il documento - ritiene indispensabile ed indifferibile una moralizzazione della politica e questa non puo' che passare attraverso la legittima rappresentanza del popolo e attraverso il pedissequo rispetto della sua volonta'. Qualsiasi ipotesi di legge che volesse prescindere dal rispetto del principio di equa rappresentanza e, attraverso marchingegni vari, si proponesse di venir meno a questi principi, ci troverebbe comunque all' opposizione''.

Chiaravalloti ha incontrato Bondi e non Berlusconi “Ma non si è parlato di candidature”

14/10 ''Con Berlusconi non ho parlato. Dovevo incontrarmi con Bondi e con lui ho parlato. In previsione ho anche un incontro con Berlusconi, ma piu' in la', quando avra' piu' tempo e idee piu' chiare. Bondi ha voluto chiudere con me un discorso a largo raggio che ha fatto con tutti i dignitari di Forza Italia per conoscere qual' e' l' opinione di ciascuno sulla situazione calabrese. Credo che sia la fase ricognitiva che prelude poi alla fase dell' assunzione delle scelte''. A sostenerlo e' stato il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. Il presidente dell'esecutivo calabrese ha escluso che nel corso dell' incontro si sia parlato di candidature. ''Assolutamente no - e' stata la risposta - E' stato un discorso conoscitivo''. Alla domanda se nel corso dell'incontro abbia manifestato la sua disponibilita' ad una ricandidatura, Chiaravalloti ha risposto: ''Questo lui lo sapeva benissimo. Io sono un testone. Se mi chiedono se sono interessato alla candidatura, io dico sempre: se me lo chiedono vado. Personalmente non mi propongo. Lo faccio fare ad alcune dozzine di pigmei che vedo circolare intorno''. Chiaravalloti ha anche escluso di avere parlato con Bondi di una riunione svoltasi nelle scorse settimane a Roma e nel corso della quale il presidente Berlusconi avrebbe manifestato perplessita' sulla sua ricandidatura. ''No, no, non ne abbiamo parlato - ha sostenuto - Abbiamo parlato della situazione locale, quali sono i problemi, quali sono gli uomini, quali sono le forze, quali sono i gruppi sui quali possiamo contare. Un discorso cosi', di ricognizione. A Bondi ho parlato di Calabria ricca di problemi, una Calabria pero' vitale''. E dal punto di vista politico? ''Un po' incasinata''. Nel corso dell'incontro con Bondi, secondo quanto inoltre riferito in una nota del portavoce della Presidenza della Regione, sono state discusse ''le priorita' per la Calabria, anche alla luce della prossima Finanziaria e le prospettive che la Regione intende avviare a confronto e rendere quindi praticabili''. All'incontro, secondo quanto riferisce lo stesso portavoce, era presente anche il coordinatore calabrese di Fi, Giancarlo Pittelli.

Domani il centro sinistra incontra le forze sociali

14/10 Domani le forze di coalizione di centrosinistra incontrano a Lamezia Terme tutte le forze sociali e produttive calabresi. ''L' incontro - e' detto in una nota - viene fatto per un programma di fine legislatura e quindi anche per i punti che il centrosinistra poi mettera' in campo per governare la Calabria dopo le elezioni del 2005. Le forze sociali e produttive che partecipano sono gli artigiani, Cna e Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, Confindustria (Callipo), i tre segretari dei sindacati (Sbarra, Pignataro e Castagna)''.

Minniti a Chiaravalloti “Parole che non meritano nessun commento”

14/10 Immediata, dura e secca la replica dell’on Marco Minniti dei DS alla dichiarazione di ieri del Presidente Chiaravalloti a proposito della polemica innescata sulla sua non presenza alla seduta consiliare del comune di Reggio Calabria sull’ordigno ritrovato a Palazzo San Giorgio. ''Le parole del presidente Chiaravalloti non meritano alcun commento. Sono le parole - afferma Minniti - di chi nasconde, come al solito, assenze, omissioni e debolezze sotto una coltre di acide contumelie, indegne di una qualsiasi funzione istituzionale. I calabresi hanno ormai perfettamente capito come stanno le cose''.

Chiaravalloti da Berlusconi

14/10 Ricevuto questa mattina dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli, il presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti. Nel corso del colloquio, in cui era presente il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi, e' stato fatto il punto sulla candidatura regionale per le prossime elezioni regionali. Nulla ancora è trapelato sulla chiacchierata. L'incontro con il Governatore della Calabria rientra, secondo quanto si e' appreso, nel quadro degli incontri che il presidente del Consiglio ha avviato in vista delle regionali del 2005.

Interrogazione di Amendola (DS) su contratti di locazione a società in causa con la Regione

14/10 Franco Amendola, consigliere regionale dei Ds, ha presentato un' interrogazione al presidente della Giunta regionale per chiedere se risponde al vero la notizia, apparsa sulla stampa, secondo cui la sede dell' Assessorato regionale alla Sanita' sara' trasferita in alcuni locali di proprieta' della societa' ''Hermes'' gia' proprietaria del terreno di localita' Sansinato destinato ad ospitare la cittadella regionale. Nell' interrogazione, dopo avere precisato ''che la Regione e la societa' in questione sono attualmente controparte in un procedimento giudiziario aperto proprio in relazione alla legittimita' degli atti adottati relativamente alla congruita' della somma impegnata per l' acquisto del terreno'', il consigliere Amendola mette in evidenza che la Regione ''ha il dovere di non prestarsi ne' agevolare operazioni di fitto di locali riconducibili alla stessa societa'''. Amendola, inoltre, chiede al presidente della Giunta regionale ''se non ritenga sconveniente'' tale circostanza e ''se la Giunta regionale non ritenga doveroso sospendere ogni tipo di contratto con la societa' 'Hermes' fino a quando non saranno definitivamente accertate eventuali responsabilita' sul 'caso' Cittadella''.

Chiaravalloti replica a Minniti “C’è chi opera concretamente contro la criminalità e chi torna per poche ore a fare coreografie”

13/10 Giuseppe Chiaravalloti, presidente della Giunta regionale della Calabria, replica, senza citarlo direttamente, alle dichiarazioni di Marco Minniti, deputato dei Ds, che aveva criticato la sua assenza alla riunione aperta del Consiglio comunale di Reggio Calabria convocata dopo il ritrovamento nei giorni scorsi di un ordigno in Municipio. ''Ci sono diversi modi - afferma Chiaravalloti in una nota diffusa dal portavoce - di combattere la criminalita' organizzata in Calabria: c'e' chi opera concretamente per creare oggi le condizioni di contrasto a questa piaga, cosi' come stanno facendo la magistratura, le forze dell'ordine, il Governo centrale e la Giunta regionale, e c'e' ancora, evidentemente, qualche giullare, che torna per qualche ora in visita in Calabria e fa coreografia e dichiarazioni compunte dopo ogni attentato, tentando di far passare cio' come unico possibile rimedio alla recrudescenza criminale''. ''Nel confermare la solidarieta' al sindaco, Giuseppe Scopelliti, e alla citta' di Reggio Calabria, come gia' d'altronde abbiamo fatto tra i primi nelle ore immediatamente successive al tentativo di attentato - afferma ancora Chiaravalloti - rileviamo anche la necessita' di non consentire a nessuno di cavalcare, anche se soltanto per qualche minuto, l'onda emotiva di un atto intimidatorio che semmai dovra' far riflettere quegli stessi sciacalli sulle loro passate negligenze e responsabilita' mancate''.

Antonella Grippo candidata alla Regione dallo SDI

13/10 Comincia con i fuochi pirotecnici la campagna acquisti per le prossime elezioni regionali. E si perché ridurre in qualsivoglia modo l’esuberanza della nota anchorwoman di TEN, Antonella Grippo, in una semplice candidatura alle elezioni è davvero riduttivo. Lei non sta nella pelle e non vede l’ora di cimentarsi nell’agone politico, da tanto tempo “sfriculiato”. Così siamo andati a trovarla negli studi di TEN per sentire a caldo le sue sensazioni, le impressioni e quanto le passa per la testa in questo momento in cui la sua candidatura è venuta alla luce. Fortemente voluta dal senatore Cesare Marini, la candidatura della Grippo promette scintille grazie anche al suo modo di comunicare. Le premesse ci sono tutte. Ha già fittato un camioncino rosso su cui far montare una band che la accompagnerà nei comizi di tutti i comuni della provincia cosentina dove andrà a farsi conoscere. Dallo schermo al contatto diretto con il pubblico, non è semplice. Ma lei lo prende come una sfida. “Ho deciso di mettermi in discussione politicamente perché la cosa mi intriga ed è una sfida che voglio assolutamente vincere”. Parole che mostrano il suo notevole carattere di persona decisa. Parole che propongono anche un nuovo modo di fare politica. In esclusiva per NuovaCosenza vi proponiamo quindi, la sua prima intervista da candidata dello SDI. Vedi l'intervista

Trento (SDI) “I DS non devono ignorare i problemi che esistono nella coalizione”

13/10 Dichiarazione del Presidente del Gruppo consiliare provinciale dello SDI, Leonardo Trento: “Il documento sottoscritto dai rappresentanti regionali delle forze che hanno dato vita alla Federazione dei Socialisti calabresi, in favore dei Consiglieri del PSE-Lista Mancini del comune di Cosenza, rappresenta la prova tangibile che il percorso avviato di una riunificazione di tutte le forze socialiste di questa nostra Regione non è il frutto di un semplice calcolo elettorale ma poggia su basi solide. Gli ideali propri di noi riformisti, che ci consentono di avere un comune sentire sulle libertà, sulle garanzie, sull’emancipazione delle forze sociali più svantaggiate deve fare in modo che quell’unità di intenti ci accomuni, da oggi a venire, in tutte le circostanze ed in ogni dove. Così facendo sarà più facile realizzare l’ambizioso progetto di un grande Partito socialista che rappresenti il traino del centrosinistra nella nostra regione e si potranno realizzare le aspettative dei tanti Socialisti calabresi che hanno visto una speranza nella manifestazione del cinema Italia del mese scorso. Il partito dei Democratici di Sinistra, che per occupazione di spazi è sicuramente il più consistente di questa Provincia, nell’Ente provinciale deve, a mio avviso attraverso gesti concreti ed oggi quanto mai improcrastinabili, fare tutti gli sforzi possibili e dare prova di ricercare quella indispensabile unità della coalizione di centrosinistra che serve per vincere le prossime elezioni di primavera. Continuare, così come si sta facendo, ad ignorare i problemi che esistono all’interno della coalizione non equivale a risolverli, ma, anzi, attraverso questo strano silenzio che si continua a tenere su tutta la vicenda, si rischia, sempre più, di acuire uno scontro che non potrà essere compreso dagli elettori di questa Provincia e che non farà certo bene alla tenuta della coalizione di centrosinistra indispensabile per avviare una buona azione di governo del nostro territorio. È necessario che in questo momento cruciale ed a pochi mesi dalle elezioni regionali, ci sia un’assunzione di responsabilità da parte di quel Partito che ha generato tale stato di cose per trovare le giuste soluzioni a rivendicazioni legittime che vengono avanzate da parti importanti della coalizione, ad iniziare dai Compagni del PSE, che, pur avendo dato un grandissimo contributo, non soltanto elettorale, alla vittoria del centrosinistra, inspiegabilmente continuano a restare esclusi dalla Giunta provinciale.”

Barile (CDL) “La regione sblocchi subito i fondi per l’acquisto della prima casa”

13/10 Il consigliere della Cdl alla Provincia di Cosenza, Mimmo Barile, ha reso noto di aver presentato una mozione d' ordine al Consiglio nella quale chiede che ''la Regione sblocchi da subito i fondi per l' acquisto della prima casa''. ''Un' iniziativa meritoria - ha sostenuto Barile - che ha acceso le speranze di migliaia di persone. Adesso l' erogazione pare sia bloccata dal ricorso al Tar di un concorrente, ma e' necessario trovare una forma che velocizzi lo stato delle cose e consenta l' erogazione dei soldi agli aventi diritto''. Per Barile '' e' auspicabile un intervento risolutorio del presidente Chiaravalloti e dell' assessore Grimaldi per sbloccare le somme''. Il consigliere di opposizione, infine, ringrazia ''il capogruppo di Forza Italia, Leone, che ha posto autorevolmente il problema''.

Meduri (DL) “Grave il silenzio dei parlamentari dopo l’appello di Callipo contro la devolution”

13/10 'Il grido d' allarme, non nuovo, del presidente degli industriali non e' l' allarme di una Cassandra, ma di una personalita' autorevole della societa' calabrese che rappresenta una parte importante della societa' regionale''. A sostenerlo e' stato il parlamentare della Margherita, Luigi Meduri, in merito all' appello lanciato da Filippo Callipo ai parlamentari calabresi a non votare la legge sul federalismo. ''E' evidente - ha aggiunto Meduri - che l' appello a stare attenti a questo pasticcio pericoloso delle riforme istituzionali e' rivolto ai parlamentari del centrodestra. Ma aver ricordato le parole irresponsabili e razziste del ministro Marzano danno bene l' idea di quale federalismo 'solidale' ha in testa questo governo. Ma la cosa ancora piu' grave e' che cio' avviene nel silenzio dei parlamentari calabresi della Cdl che preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia. I cittadini calabresi purtroppo si accorgeranno presto del colpo basso portato da un governo che e' sotto lo schiaffo della Lega. Se ne accorgeranno sulla sanita', sulla scuola, sui beni pubblici e sapranno benissimo con chi schierarsi nel momento in cui saranno chiamati al referendum''.

Corbelli chiede l’eliminazione del listino e dello sbarramento nella nuova legge elettorale

13/10 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha chiesto che la nuova legge elettorale elimini il listino e lo sbarramento che ''sarebbero antidemocratici e mirerebbero ad eleggere i 'soliti noti' e ad eliminare i piccoli partiti''. ''Chi pensa - ha sostenuto Corbelli - di farci fuori con la nuova legge liberticida che si vorrebbe varare con una soglia di sbarramento molto alta, si parla del 5%, ha fatto male i suoi conti. Il Terzo Polo di Diritti Civili ci sara'. Anzi saremo ancora piu' forti e motivati a fare una battaglia di democrazia e di liberta' contro lo strapotere dei partiti piu' grandi che vorrebbero cancellare i piccoli partiti e i movimenti. In Calabria c' e' una grande voglia di cambiamento, una piccola, grande rivoluzione che non potranno certo sopprimere con leggi liberticide''. ''Ci sono oggi - ha proseguito Corbelli - tutte le condizioni per dare vita ad un vero, radicale cambiamento della vecchia classe politica e dirigente del centrodestra e del centrosinistra che in questi anni ha contribuito ad affossare la Calabria con operazioni e inciuci, trasversali e consociativi. Nel Terzo Polo di Diritti Civili troveranno spazio la societa' civile, quei movimenti, associazioni e altri partiti, tutti uomini e donne liberi. Occorre pero' il coraggio di impegnarsi direttamente e personalmente. Il Terzo Polo sara' la vera, grande novita' delle prossime elezioni regionali del 2005''.

Donnici (IDV): “La Calabria, un caso nazionale, una emergenza democratica”

13/10 ''L'emergenza democratica in Calabria, con l'inagibilita' delle istituzioni aggredite da un'offensiva senza precedenti da parte delle organizzazioni criminali, ha persino scavalcato l'emergenza morale e quella sociale. D'altra parte, se ci troviamo a questo punto, con sindaci minacciati, comuni commissariati per mafia, istituzioni sempre piu' condizionate ed inquinate e' perche' l'azione di contrasto si e' in questi anni pericolosamente affievolita e bisogna invertire questa tendenza prima che sia troppo tardi''. Lo ha dichiarato il responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, che commenta positivamente l'iniziativa dell'ANCI Calabria, che chiede l'istituzione di una task force per proteggere gli amministratori esposti. ''Tuttavia - prosegue Donnici - queste iniziative, pur apprezzabili, risulterebbero sterili se non ponessimo il caso Calabria come una grande questione nazionale. Bisogna rendere incisiva l'azione di prevenzione e repressione, potenziare organici di magistratura e polizia, realizzare un effettivo coordinamento interforze, rendere certe e dure le pene e confiscare i beni delle cosche. Soprattutto, dobbiamo lasciarci alle spalle la stagione delle leggi che hanno aumentato l'area dell'impunita' e bonificare le tante zone d'ombra dove la criminalita' collude con pezzi dell'economia e della politica''. ''Insomma, - conclude Donnici - e' tempo che lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, faccia sentire la sua presenza, archiviando la stagione delle parate e passerelle. Davanti all'eccezionalita' del momento, pur essendo sempre stati contrari alla militarizzazione del territorio, vorremmo vedere in Calabria piu' caserme, divise e militari. C'e' una condizione quasi di guerra ed abbiamo poco tempo prima che la rassegnazione e la paura prendano il sopravvento, fiaccando ogni residua possibilita' di riscatto civile e morale del nostro popolo''.

Il Presidente di Assindustria Calabria, Callipo, invita i politici calabresi a non votare la legge sul federalismo”

13/10 ''Se passa il federalismo, la Calabria sara' una regione morta''. A sostenerlo e' stato il presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo che ha lanciato un appello ai parlamentari calabresi a non votare la legge. ''Il federalismo - ha detto Callipo in una intervista televisiva su Video Calabria - non e' un rischio lontano, ma ormai un rischio incombente''. ''I nostri rappresentanti politici, onorevoli e senatori - ha aggiunto - devono guardare bene a questo federalismo che si sta per attuare. Qualche mese fa, il ministro Marzano mi ha detto che la Calabria non deve chiedere piu' niente perche' ha gia' tanto rispetto a quella che e' la sua contribuzione al bilancio nazionale''. ''Dunque - ha concluso Callipo - stiamo entrando in un federalismo esasperato che secondo me ci penalizzera'. Quindi l' appello e' proprio ai nostri rappresentanti nel governo nazionale, perche' questa cosa la guardino bene, perche' altrimenti la Calabria sara' una regione morta''.

Napoli (An) “Dalla Giunta regionale scelte che penalizzano la piana di Gioia”

13/10 ''Ancora una volta la Giunta regionale, presieduta da Giuseppe Chiaravalloti, ha deliberato su scelte che penalizzano la Piana di Gioia Tauro''. A sostenerlo e' stata la vice presidente della Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli. ''Apprendo, infatti, dalla stampa odierna - ha sostenuto Napoli - che la Giunta non avrebbe inserito nella delibera di ammissione ai contributi per l' accensione di mutui per finanziare opere pubbliche, ben nove comuni della Piana: Feroleto della Chiesa, Laureana di Borrello, Melicucco, Molochio, Rizziconi, San Pietro di Carita', Taurianova, Terranova Sappo Minulio, e Varapodio. Che la gestione delle risorse regionali da parte di questa Giunta sia stata sempre penalizzante per la Piana di Gioia Tauro era cosa ormai nota. Che tutto cio' ancora possa accadere a distanza di pochi mesi dal rinnovo dell' Amministrazione regionale, mi appare davvero inaudito''. ''Ha ragione il sindaco del comune di Terranova Sappo Minulio, Michele Tigani - ha aggiunto la parlamentare di An - nel parlare di 'autentica discriminazione'. Il tutto accade, peraltro, nel momento in cui i Sindaci della Provincia di Reggio Calabria, e quelli dell' intera regione sono schiacciati dal peso della 'ndrangheta e nello stesso tempo sono doverosamente garanti delle giuste esigenze dei tanti cittadini onesti e laboriosi del territorio. Erano state riposte tutte le speranze dei cittadini della Piana di Gioia Tauro sulle potenzialita' di sviluppo che il Porto di Gioia, il Parco dell' Aspromonte ed i Comuni dei rispettivi territori presentavano. Tutte le speranze sono state disilluse''. ''Credo sia giunto il momento - ha sostenuto Angela Napoli - di conoscere il rendiconto su tutte le scelte adottate dalla Giunta regionale e sui criteri che sono stati posti alla base delle stesse. Occorre, altresi', spiegare e far conoscere con chiarezza i criteri con i quali e' avvenuta la ripartizione dei contributi per l' accensione di mutui destinati alla realizzazione di opere pubbliche. Occorre, infine, conoscere qual e' il ruolo della Regione Calabria nella gestione, nella funzionalita' e nelle potenzialita' di sviluppo del Porto di Gioia Tauro e quali interventi intenda attuare la stessa Regione per far si' che il Parco dell'Aspromonte non si limiti a cumuli di divieti ma offra ai comuni, ricadenti nello stesso, l'utilita' per il relativo sviluppo''.

Pirillo (Margherita) "La 'ndrangheta ha superato il livello di guardia"

13/10 Dichiarazione On. Mario Pirillo su convegno organizzato dalla Cgil comprensoriale a Cetraro, su “Legalità, trasparenza e sicurezza: contro le mafie per lo sviluppo ed il lavoro”. “Stiamo assistendo in questo periodo ad una serie di segnali eclatanti che ci mostrano quanto la mafia abbia alzato il tiro. E Cetraro che diventa la città simbolo delle contraddizioni del territorio. È chiaro che si è superato un livello di guardia e l’assenza di rappresentanti del governo regionale e dei deputati e senatori eletti nel collegio, non fa che incrementare il senso di paura e di rassegnazione.
E allora tocca a noi, che viviamo su questa terra, impegnarci a sostenere iniziative tese a valorizzare le risorse presenti sul territorio. Ai giovani far capire che la paura, il silenzio e l’indifferenza alimentano il fenomeno mafioso, e dare loro i giusti mezzi per reagire.
Quindi investire in risorse preventive, ma non di facciata, partendo dalle scuole, ed interessando tutti gli strati sociali.
Bene ha fatto il sindacato della Cgil ad inviare questo messaggio con il convegno di oggi, perché è giusto e necessario che chi opera nel tessuto sociale e lavorativo, prenda posizioni chiare contro ogni forma di mafia.
Il compito cui siamo chiamati è quello di costruire la speranza di un futuro migliori alle giovani generazioni.
Le intimidazioni che hanno interessato alcuni sindaci calabresi in questo periodo, sono solo ultimi episodi di uno scellerato elenco che vede protagonisti amministratori locali, nel pieno delle proprie funzioni. Un fatto che apre numerosi interrogativi cui le istituzioni devono dare risposte. Gli amministratori locali si ritrovano spesso soli nel subire violenze dettate da mani legate alla criminalità. Il ruolo della politica deve andare al di là della semplice solidarietà. Per cui è nostro compito, di tutti noi cittadini, reagire a tali forme di atti virulenti e sgraziati, con la condanna e con l’azione repentina, ponendo in essere iniziative tese all’educazione civile.
L’assemblea regionale risponde a questi violenti attacchi con un Consiglio Regionale, previsto per il prossimo 23 ottobre, che vedrà per la prima volta, la presenza di un Ministro dell’Interno”.

Lettera aperta di “Progetto Calabrie” ai segretari del centrosinistra

12/10 ''Un programma di svolta largamente condiviso e idoneo pertanto a mobilitare forze sociali, produttive, intellettuali senza il cui contributo il successo sarebbe a rischio e la deriva della Calabria ineluttabile''. E' la richiesta che ''Progetto Calabria'' rivolge, in una lettera aperta, ai segretari regionali e nazionali dei partiti di centro sinistra. ''Il movimento cui abbiamo dato vita - si afferma ancora nella lettera - muove dalla consapevolezza che un' intera fase storica si e' chiusa senza che la Calabria abbia realmente conosciuto lo sviluppo industriale ormai alla fine. Essa e' ora priva di una precisa identita', ripiegata su se stessa e destinata a perpetuare una condizione di dipendenza e marginalita' se resta attardata in rivendicazioni stantie, o se persegue progetti faraonici dannosi ed estranei ai suoi interessi, mentre continua a sprecare un patrimonio di intelligenze e competenze in ogni campo, risorse ambientali uniche al mondo, giacimenti storico-culturali inestimabili (si pensi all' antica Sibari) ed una posizione di naturale cerniera euro-mediterranea su cui dovrebbe fondare invece la sua rinascita ed un avvenire produttivo e moderno. La Calabria ha infatti bisogno di un progetto incentrato sulla valorizzazione di queste potenzialita'. Esso si scontra, com' e' evidente, con la mentalita' conservatrice della destra e i vecchi equilibri sociali e di potere. Chiama alla lotta per il lavoro e contro la criminalita' mafiosa che ormai dilaga e ogni giorno minaccia gli amministratori locali indifesi. Tende a introdurre elementi di discontinuita' e domanda una forte tensione civile e un nuovo protagonismo democratico di massa. Per la politica e per i partiti di centro sinistra non potrebbe esserci terreno migliore per nobilitare la loro funzione, guidare i necessari processi di cambiamento, radicarsi nella realta' sociale. Ma purtroppo, accanto a significative aperture, persistono vecchi vizi e si esercitano condizionamenti e intralci tesi a perder tempo e impedire, di fatto, decisioni partecipate, democratiche, trasparenti''. ''Mancando una candidatura indiscussa - sostiene ancora Progetto Calabrie - avevamo prospettato a suo tempo elezioni primarie offrendo alla valutazione di tutti uno schema normativo elaborato dal prof. Gambino e pubblicato da Ora Locale. Non se n' e' fatto nulla ed ora si dice, sbrigativamente, che non c' e' piu' tempo o, addirittura, che non sarebbero uno strumento democratico. E' sembrato, poi, che si profilasse un accordo sulla proposta, subordinata, di una apposita conferenza programmatica cui partecipassero partiti, autonomie locali, universita', movimenti, associazioni, forze sociali e produttive. Ma quando abbiamo chiesto che si cominciasse a riflettere su tempi, modalita', composizione ed obiettivi della conferenza, si e' preferito rinviare. Ne' miglior sorte ha avuto la richiesta di convocazione degli stati generali del centro sinistra avanzata da Rifondazione comunista. Noi continuiamo tuttavia a sperare che le vecchie pratiche sperimentate in Calabria nel 1995 e nel 2000 con esiti disastrosi vengano definitivamente abbandonate. Sarebbe, questo, un decisivo passo avanti poiche' i rapporti politici verrebbero improntati a maggior correttezza e lealta' ed il confronto sarebbe certamente piu' proficuo. Tutti sanno che noi, per formazione e cultura individuale, apparteniamo al centro sinistra. Ed anche se viviamo con disagio iniziative e comportamenti spesso non coerenti con le ragioni politiche ed etiche del centro sinistra, avvertiamo la responsabilita' di non poterne incrinare l' unita' e di doverne anzi agevolare il cammino. Ma attendiamo pero' comportamenti altrettanto responsabili dai partiti. In questi mesi abbiamo suscitato attese e speranze e nuovi soggetti si preparano a scendere in campo. Non ci pare interesse delle forze politiche impedire che queste istanze trovino ascolto e, attorno ad un programma di svolta assolutamente necessario, si cominci a realizzare un ricambio della classe dirigente. Non pretendiamo di imporre alcunche', ma non potremmo subire scelte private o baratti privi di legittimazione democratica e deludere tante aspettative e speranze. Non ci siano dunque prevaricazioni. Si eviti l' imbarazzo di alleati impresentabili e si operi con equilibrio e lealta' e una nuova strada sara' aperta. Un chiarimento e' percio' necessario e il tempo a disposizione non e' infinito''.

Fava (Udeur) “Il centro sinistra costruisca una proposta comune”

12/10 ''Ha speso tutta la sua autorita' l'onorevole Franco Marini, ribadendo in Calabria la candidatura della Margherita. Lo stesso potrebbe fare Clemente Mastella per l' avvocato Armando Veneto, i Ds per Marco Minniti e i socialisti per il senatore Cesare Marini'': e' quanto sostiene, in una nota, Nuccio Fava, consigliere regionale dell' Udeur. ''Non credo tuttavia - prosegue Fava - che questo modo di procedere faccia compiere un passo avanti alla coalizione. Soprattutto non favorisce quel metodo di collegialita' e di pari dignita' indispensabile per una proposta da costruire insieme, per renderla vincente''. Secondo il consigliere regionale dell' Udeur, infatti, ''simili atteggiamenti finiscono per chiudere i partiti del centro-sinistra rispetto alle novita' significative che emergono nel dibattito delle forze sociali e culturali della Calabria. Il loro risveglio e' il fattore piu' importante per rinnovare il quadro della politica regionale, per rendere possibile, anche in termini di metodo, un avvio di superamento almeno delle chiusure oligarchiche e clientelari''. ''Da questo dato il centro-sinistra - conclude Fava - non puo' in alcun modo prescindere se vuole davvero esprimere quella novita' e quella alternativa di governo di cui la Calabria ha sempre piu' bisogno''.

I Socialisti Calabresi condannano il comportamento dei dirigenti DS contro il PSE

12/10 La Federazione dei Socialisti Calabresi, in una dichiarazione congiunta di Ercole Nucera (Segretario Regionale dello Sdi), Rosario Olivo (a nome dei Laburisti), Sisinio Zito e Fausto Costa (a nome dell’Associazione Socialismo e Libertà), Vincenzo Ziccarelli (a nome dell’associazione Pensiero Laico), ha espresso la propria solidarietà ai dirigenti della provincia di Cosenza ed ai consiglieri comunali del comune capoluogo del PSE-Lista Mancini, che nel corso delle ultime settimane sono stati bersaglio di invettive da parte di alcuni dirigenti politici ed istituzionali dei Democratici di Sinistra della Calabria, culminati con l’annuncio di una serie di querele ai loro danni a causa di una semplice interrogazione presentata al Sindaco di Cosenza. Questo il testo della dichiarazione congiunta: Le battaglie politiche devono essere affrontate nel pieno rispetto delle regole che un confronto democratico leale e trasparente impone. Sbaglia chi con lo scoperto intento di intimorire e ridurre al silenzio i consiglieri comunali che espletano il proprio mandato elettivo, si reca negli uffici della Procura della Repubblica, minacciando azioni legali contro chi ha la sola colpa di richiedere chiarimenti del tutto legittimi su una vicenda amministrativa che merita di essere chiarita. Alle interrogazioni dei consiglieri comunali si risponde in consiglio e non certamente minacciando l’intervento della magistratura.Chi a sinistra pensa ancora che per rafforzare le proprie posizioni politiche sia necessario il supporto dell’azione di un magistrato, commette un errore imperdonabile che rischia di allontanare definitivamente il partito che si rappresenta dalle giuste traiettorie europee. Invitiamo i consiglieri comunali del Pse-Lista Mancini a continuare le proprie battaglie senza timore, ed esprimiamo nei loro confronti tutta la nostra solidarietà ed il nostro sostegno.

Fagà: “La legge elettorale regionale garantisca l’accesso alle donne”

12/10 Il Consigliere regionale di parita', Marisa Faga', in una dichiarazione, chiede che la riforma elettorale regionale crei pari opportunita' nell' accesso delle donne in Consiglio. Faga', nella sua richiesta, fa un parallelo con le elezioni politiche svoltesi di recente in Afghanistan. ''Mi voglio augurare - ha detto il Consigliere regionale di parita' - che le immagini televisive di file di donne, mentre si accingevano ad esercitare il loro diritto al voto, abbiano sollecitato le coscienze dei responsabili istituzionali e dei partiti, che si preparano a predisporre una minima riforma elettorale per il prossimo Consiglio regionale, a realizzare in Calabria una democrazia compiuta e paritaria, prevedendo per le donne reali opportunita' di accesso alla vita del prossimo Consiglio regionale. Non vorrei che la nostra regione fosse superata, in questa battaglia per l' affermazione dei diritti delle donne, dall' Afganistan che, per la prima volta, assapora il valore della democrazia''. Marisa Faga' ha anche reso noto di avere scritto al presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, chiedendo che ''una congrua somma del settore Cooperazione e sviluppo venga destinata all' istituzione in Afghanistan di una scuola materna''.

Pappaterra: “Fissato per il 19 l’incontro a Roma per i tessili”

12/10 Il sottosegretario alle Attivita' Produttive, Giuseppe Galati, ha fissato al 19 ottobre, a Roma, presso la Task Force per l' Occupazione, l' incontro per riprendere la trattativa sulla crisi del polo tessile calabrese. Lo rende noto Domenico Pappaterra, deputato dell'Ulivo che, nei giorni scorsi, dopo il rinvio dell' incontro deciso in precedenza, aveva sollecitato lo stesso sottosegretario Galati a farsi carico di una ripresa immediata della trattativa in sede romana con l' on. Borghini. ''E' importante - ha detto Pappaterra - che la vertenza ritrovi un terreno di agibilita' e di confronto perche', solo cosi', nonostante le innumerevoli difficolta' che conosciamo, si possono creare le condizioni per un impegno corale di tutte le parti interessate a dare una adeguata soluzione alla vertenza''

Secondo Franco Marini il candidato più forte è Loiero

11/10 In Calabria, in una delle regioni cioe' dove ancora il centrosinistra non ha scelto il candidato alle regionali del 2005 Franco Marini ribadisce i criteri temporali e di merito e sostiene la candidatura di Agazio Loiero. Sulla data del 30 ottobre, emersa oggi dal vertice romano dell' Ulivo, Marini che''questo e' l' impegno che abbiamo gia' preso noi che abbiamo fatto degli incontri a livello nazionale sulle elezioni regionali. Ci siamo dati due impegni: uno temporale di chiudere queste vicende delle candidature entro la fine di ottobre; il secondo e' che il criterio deve essere quello del candidato vincente e dell' apertura anche alla societa' oltre che degli equilibri tra i partiti. Io vorrei tenerli fermi anche se un filo di coordinamento nazionale ci dovra' pure essere. Ma il criterio principe - spiega ancora Marini - e' quello dei candidati piu' forti''. E qui Marini si sofferma sulla questione Calabria: ''io - dice - ho ascoltato, da quando ne stiamo parlando, giudizi quasi unanimi. Il candidato piu' forte e' Loiero e io condivido questo giudizio. Noi abbiamo detto al nostro congresso che candidiamo, offriamo alla coalizione Loiero. Quindi al di la' delle schermaglie e del fatto che insomma ci deve essere un equilibrio basato su tutte le regioni, io credo sia difficile sostenere che questa nostra rivendicazione non sia giusta. Loiero mi pare sia il candidato piu' forte''. Marini risponde anche ai Ds calabresi che hanno posto il problema della lista unitaria prima di affrontare la scelta del candidato presidente. ''Come la penso io - risponde Marini - lo sanno tutti in Italia. Quando in una regione come questa alle provinciali coi simboli si prendono 95 mila voti in piu' della lista unitaria alle Europee, questo e' un fatto. Poiche' io dico abbiamo deciso di lasciare la responsabilita' della scelta alle nostre strutture regionali, mettiamo un punto fermo sulla candidatura che e' assolutamente urgente e non si riescono a capire (non le ho ascoltate) obiezioni. Poi sara' il candidato stesso che aprira' un confronto, sempre con l' occhio a togliere alla destra questa regione, perche' mi pare che il giudizio sul governo uscente in Calabria mi pare larghissimamente negativo. Quindi noi poi dobbiamo parlare di contenuti e di proposte per il governo della Regione. Hanno fatto bene stamattina a ribadire che dentro ottobre bisogna chiudere le candidature''.

Cesare Marini "Va avanti il lavoro della Federazione socialista"

Il senatore socialista Cesare Marini ha affermato 'Dopodomani mattina ci dobbiamo rivedere con il gruppo di lavoro. Ci siamo molto avvicinati. C'e' stato un giudizio espresso dopo l' ultima riunione da Scoppola che io mi sento di confermare. Ci sono le condizioni per chiudere dopodomani''. ''C'e' quest'area di materie - ha aggiunto Marini - lasciate alla sovranita' della federazione, e quindi l'abbandono della sovranita' dei partiti sulle quali si puo' votare a maggioranza dentro la federazione e sono politica internazionale, politica istituzionale e politica europea. C'e' una discussione sui temi della finanziaria a livello nazionale e anche a livello locali, regionale, i temi del bilancio. C'e' un dibattito aperto ancora che dopodomani io penso si possa trovare il modo di chiudere, sui poteri della federazione sulle problematiche di politica di bilancio e finanziaria sia a livello nazionale che regionale''. Anche sull'assetto della Federazione ''si sta discutendo. E' un punto che non abbiamo definito, che dovremo riprendere, ma insomma io credo che ci sia la buona volonta' di chiudere anche su questo. Sugli organi e i modi di votazione c' e' proprio una posizione quasi comune. Debbo dire insomma che condivido l' ottimismo di Scoppola''.

Chiaravalloti: “Per esprimere un giudizio sulla finanziaria aspetto gli effetti concreti del provvedimento”

11/10 ''Per esprimere un giudizio compiuto sulla finanziaria aspetto gli effetti concreti del provvedimento sul territorio e sulle attivita' economiche''. Lo ha detto Giuseppe Chiaravalloti, presidente della Giunta regionale della Calabria, parlando con i giornalisti a margine dell' incontro che il ministro delle politiche agricole, Gianni Alemanno, ha avuto stasera con una rappresentanza di imprenditori calabresi. ''Non ho parlato bene della finanziaria - ha aggiunto Chiaravalloti - anche perche' non conosco il contenuto del provvedimento. Ne posso parlare bene in termini di auspicio e di fiducia nella serieta' dell' impegno del Governo, ma non escludo di parlarne malissimo se gli effetti sulla realta' del Paese non saranno quelli auspicati. Cio' che non condivido, piuttosto, e' il battage pubblicitario dell' opposizione che, sulla base del nulla, parla male della finanziaria. Il mio disprezzo verso questo tipo di atteggiamento e' massimo. Per quanto mi riguarda, poiche' non voglio incorrere nello stesso errore, non riesco a esprimere un' opinione maturata seriamente senza avere una conoscenza profonda del contenuto del provvedimento, che si potra' avere soltanto quando ci sara' una effettiva ricaduta dei suoi effetti. Quello che oggi posso cogliere in positivo e' che un ministro tra i piu' seri ed impegnati come Gianni Alemanno sia venuto ad esporre direttamente agli imprenditori le linee ispiratrici della finanziaria. Mi sembra un segno altamente positivo di maturita' e di attenzione della classe dirigente nazionale nei confronti della Calabria''.

Donnici (IDV) : “Scegliere in tempi brevi il candidato presidente”

11/10 ''Romano Prodi e i segretari nazionali hanno gettato le basi di una grande alleanza democratica, nel rispetto della specificita' e della dignita' di ogni singola componente. Aver fatto proprio il documento dei Responsabili degli Enti locali, contrario ad ipotesi di sbarramento non condivise nelle leggi elettorali regionali, rimuove l'ultimo ostacolo sulla strada della costruzione di un' ampia e vincente coalizione''. Inizia cosi' una dichiarazione del Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, dopo aver fatto il punto della situazione con il Presidente On. Antonio Di Pietro, a conclusione dell'incontro con Prodi e con i vertici del centrosinistra.''In Calabria - prosegue Donnici - si tratta adesso di andare oltre i tatticismi, per scegliere in tempi brevi, cosi' come avvenuto per altre regioni, il candidato presidente, contestualmente alla definizione del progetto di un'altra Calabria libera, protagonista, dinamica e solidale. Non solo: bisognera' definire anche una squadra di governo all'altezza di questa decisiva sfida''. ''Ci sono tutte le condizioni - conclude Donnici - per fare presto e bene e sarebbe un grave errore se qualcuno insistesse nel legare i tempi della scelta, che non sono ininfluenti rispetto al risultato, alla soluzione della controversa questione della lista unitaria. Se c'e' gia' un nome, e pare che il nome ci sia, si metta fine alla strategia del logoramento e si costruisca insieme a lui l'agenda delle attivita' e delle
iniziative da qui alla prossima primavera''.

Il cons. Senatore (FI) si assume l’impegno di sostenere il restauro del Castello di Rocca Imperiale

11/10 Dopo essere giunto pochi giorni fa a conoscenza della vivace provocazione del sindaco di Rocca Imperiale, Ferdinando Di Leo, l' on. Raffaele Senatore, cogliendo l'occasione di uno speciale consiglio comunale indetto dalla locale amministrazione per discutere delle iniziative da intraprendere per restaurare e tutelare dal degrado il Castello Svevo Aragonese, si e' recato nel piccolo centro dell' alto jonio cosentino per un incontro personale con il primo cittadino. Nel corso del consiglio il Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Calabria ha assunto pubblicamente l' impegno di sostenere con ogni mezzo le iniziative utili al completamento dell'importante opera storico-architettonica del piccolo centro jonico. Sono molti anni, ormai, che quest' importante testimonianza del periodo federiciano si trova in una condizione di abbandono e incuria, escluso i pochi lavori di ristrutturazione finanziati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Cosenza, con un fondo di circa 900mila euro, che in qualche modo ne hanno limitato i danni. ''Mi sono impegnato con il sindaco Di Leo - ha dichiarato l'on. Senatore - perche' questo castello e' patrimonio di tutti quanti noi calabresi. Esso conferisce dignita' e storia a tutta la zona dell'alto jonio, oltre che una testimonianza di grande tradizione di civilta' specifica di questi splendidi luoghi.Ritengo comprensibili le provocazioni del sindaco Di Leo e trovo incoraggianti le prime iniziative intraprese dall' amministrazione comunale e da alcuni privati. In particolar modo, mi riferisco all'apertura di un conto corrente bancario che consentira' a tutti di poter partecipare, tramite versamento, al ripristino del bene architettonico e culturale. Certo, questo non potra' essere sufficiente, anche perche', se si registra un fronte di ampia e totale volonta' di salvaguardia, in qualche occasione e da qualche parte, vi e' anche una generale sottovalutazione dell' importanza socio-economica e politica del recupero di questo bene di grande interesse culturale''. ''Siamo tutti convinti - ha proseguito l' on. Senatore - che si necessita di un diretto e indifferibile intervento del Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali. Per queste ragioni, oggi, insieme al sindaco di Rocca Imperiale e a una delegazione municipale, saro' presente ad un incontro presso il ministero per sollecitare l' attenzione del ministro Urbani riguardo il castello federiciano. Impegno che ho gia' preso e indirizzato con una lettera personale consegnata allo stesso ministro. Noi tutti sappiamo quanto il patrimonio artistico, monumentale e storico del nostro Paese sia incontestabilmente straordinario. La Calabria ha al suo occhiello molte di queste pietre preziose''. ''Al ministro Urbani - ha concluso il Consigliere regionale di Forza Italia - chiedero' che questo patrimonio venga tutelato e conservato, per trasmetterlo con cura alle generazioni future. Siamo tutti d' accordo sull' importanza e la necessita' di sostenere il recupero del castello di Rocca Imperiale. Non vi e' nessuno che si dichiari contrario all'intervento. La necessita' di quest' opera di recupero viene, anzi, universalmente acclamata e amplificata da ogni parte, senza il benche' minimo rilievo critico. Si e' compreso che questa e' una iniziativa di valore storico, mirata a ribadire l' importanza fondamentale di una strategia alternativa di valorizzazione dell'intera area dell'alto jonio''.

I socialisti uniti “la nuova legge elettorale regionale è dispersiva”

11/10 Continuando sulla scia delle riunioni di Cosenza e Lamezia, si è tenuta a Montepaone una riunione dei socialisti calabresi in cui si è parlato della nuova legge elettorale regionale. La riunione ha visto la presenza dei consiglieri regionali Franceco Galati (Nuovo Psi), Luigi Incarnato (Sdi) e Giuseppe Napoli (Laburisti) ed alla quale hanno partecipato i maggiori esponenti del socialismo calabrese, con in testa l' assessore regionale Saverio Zavettieri ed il senatore Cesare Marini. Ed è stata proprio la posizione sulla legge elettorale ad accomunare tutti i socialisti che hanno espresso le proprie preoccupazioni contro qualsiasi forma di dispersione e frammentazione. Per Saverio Zavettieri ''sarebbe un disastro se alla prossima consultazione regionale si dovesse votare con l' attuale legge elettorale perche' in tal modo la prossima legislatura sarebbe condannata alla paralisi. Gia' adesso abbiamo una situazione di estrema difficolta', con 21 gruppi consiliari, tra cui 16 monogruppi. A questa situazione - secondo Zavettieri - si pone riparo con una legge elettorale regionale che elimini la dispersione e tutti gli elementi di proliferazione, uno dei quali e' il listino, che alimenta molto il moltiplicarsi delle liste. Basti pensare che solo il centrosinistra annuncia un numero di liste che va da 15 a 18. C' e' dunque un assalto al listino, eliminando il quale si cancellerebbe il primo motivo della dispersione''. Zavettieri considera poi un punto di forza delle nuova legge elettorale regionale ''l' introduzione di una soglia di sbarramento di lista, non di coalizione, fissata al 3 per cento, per impedire la presentazione di liste che non hanno una storia, liste fai da te promosse da chi cerca l' avventura elettorale per entrare nelle istituzioni. Bisogna evitare di dare rappresentanza a liste senza una storia e senza partiti alle spalle, portatrici di interessi particolari''. L' assessore regionale alla Cultura parla poi di ''discriminazione'' riferendo della mancanza di rappresentanti del Nuovo Psi nella sottocommissione della Commissione riforme che dovra' varare la nuova legge elettorale. ''La nostra impressione - dice Zavettieri - e' che ci sia un accordo tracito tra i due poli per non fare alcuna legge elettorale e lasciare le cose come stanno. Chi come noi ha cultura delle istituzioni e si batte per affermare proprio il primato delle istituzioni rappresenta, evidentemente, un soggetto scomodo''. Zavettieri poi e' scettico sulla prospettiva di una lista unitaria dei socialisti in occasione delle prossime elezioni regionali. ''Una questione - spiega - che al momento non e' all' ordine del giorno. In questo senso non serve ingenerare confusione. Tanto per essere chiari fino in fondo voglio dire che anche se nell' ipotesi che in occasione del prossimo congresso socialista si dovesse decidere un' alleanza col centrosinistra, ci sara' una lista autonoma del Nuovo Psi''. Meno scettico sull' ipotesi di un' unita' dei socialisti e' Cesare Marini. ''Abbiamo iniziato un confronto con il nuovo Psi - dice - che al momento non puo' che essere programmatico nella prima fase. La nostra speranza, pero', e' che si possa concludere con un accordo piu' forte e piu' ampio. In tal caso ci sara' un solo candidato dei socialisti. Nessuno, comunque, mette in discussione il bipolarismo anche perche' se noi pensassimo di fare politica al di fuori di questo schema saremmo dei folli. E' chiaro che c' e' una prospettiva di ripensamento da parte del Nuovo Psi riguardo la sua attuale collocazione e noi sollecitiamo che questa prospettiva si realizzi al piu' presto''. Marini non condivide il giudizio di Zavettieri riguardo la soglia di sbarramento, che, a suo dire, ''non evita la frammentazione politica, anzi, in un certo senso, la accentua e la favorisce. Non e' con l' ingegneria elettorale che si risolvono i problemi politici, ma con gli strumenti della politica''. Chi, invece, crede molto nell' unita' dei socialisti come ''sbocco naturale ed inevitabile del confronto in atto tra le diverse componenti in cui si e' diviso l' ex Psi'' e' Francesco Galati. ''E' assurdo - dice - che i socialisti militino in formazioni politiche diverse pur pensandola allo stesso modo su argomenti di estrema importanza sul piano politico come la legge elettorale. L' unita' rappresenta sicuramente un risultato difficile ma che dobbiamo sforzarsi di perseguire, anche perche' a chiedercela e' la stessa base delle nostre formazioni politiche. Ed io, che milito nel nuovo Psi e quindi nel centrodestra, aggiungo che la casa naturale dei socialisti e' il centrosinistra, una collocazione che col passare del tempo sara' per noi uno sbocco inevitabile''

Leone (FI) “Per la Calabria buone prospettive”

11/10 ''Il quadro economico complessivo della Calabria registra una diminuzione forte del tasso di disoccupazione ed una ripresa globale dell' economia che induce a ben sperare'': lo afferma, in una nota, Gianfranco Leone capogruppo di Forza Italia alla Regione. ''L' Unioncamere nazionale - sottolinea Leone - ha diffuso i dati relativi alla crescita nei primi sei mesi ed il rapporto in percentuale al prodotto interno lordo vede la Calabria in testa fra tutte le regioni italiane''. Il capogruppo di Fi alla Regione, nella nota, precisa di riferire ''rigidamente i dati '' e si sofferma sul rapporto ''Mezzogiorno dell' Istituto Tagliacarne che assegna, di fatto, la premialita' alla Calabria nell' utilizzo dei fondi europei in termini di selezione qualitativa. Secondo queste proiezioni - aggiunge - nell' arco di un quinquennio, la Calabria potra' ridurre di molti punti la disoccupazione, arrivando ad una media molto piu' vicina a quella europea''. ''Si tratta di proiezioni che vanno valutate con prudenza- sottolinea ancora Leone - ma che sono attendibili e dimostrano come la crescita economica sia un fatto reale. Permane la questione del sommerso, che non rende pienamente l' idea dello sviluppo reale, mentre e' legittimo attendersi risultati ancora piu' forti quando il sistema economico internazionale riprendera' quota e sara' risolto il problema infrastrutturale con un ritardo complessivo che dura da 40 anni''. A giudizio di Leone, infine, ''lo svantaggio infrastrutturale, eredita' del centrosinistra, e' ancora piu' grave oggi in termini di globalizzazione, allorquando si acuiscono i distacchi di know-how e di trasferimento delle competenze e dei saperi''.

Canino (giovani Udeur) chiede uan consulta nazionale pe ri giovani

11/10 Favorire lo sviluppo delle politiche giovanili, anche attraverso l' istituzione di una Consulta nazionale dei giovani a chiederlo e' il presidente nazionale dei Popolari-Udeur Giovani, Carmine Canino, in una lettera inviata ai presidenti dei gruppi alla Camera ed al Senato. ''Chiediamo al Parlamento - ha scritto Canino - di adottare un ddl che detti norme, da recepire anche dalle Regioni, per gli interventi in materia di politiche giovanili. La nostra richiesta nasce da una serie di considerazioni: manca una normativa di indirizzo per la promozione e la realizzazione di strategie e progetti in grado di rispondere alle varie realta' del mondo giovanile; e' necessario adeguare la normativa italiana in materia alla legislazione degli altri Paesi dell' Ue; il mondo giovanile italiano, per la mancanza di una legge istitutiva della Consulta nazionale dei giovani, attualmente non e' rappresentato nel Forum Europeo della Gioventu', organismo consultivo dell' Ue; l' assenza di una Consulta nazionale dei giovani non consente alle giovani generazioni di avere un organismo di rappresentanza e di proposta a livello nazionale''. ''Nella Consulta nazionale dei giovani, che dovrebbe essere organo consultivo delle Istituzioni - ha sostenuto Canino - devono essere rappresentate, con giuste proporzioni, tutte le realta' giovanili di tutte le regioni. Siamo convinti che questo sia necessario per incoraggiare la presenza di rappresentanti giovanili, come parte attiva, delle diverse Istituzioni e per sviluppare l' indipendenza, l' imprenditorialita', la creativita' a livello politico, sociale, culturale e ambientale''.

Fava ai Ds; “Perché attardarsi sulla lista unitaria?”

10/10 Per Nuccio Fava ''sarebbe davvero grave non valorizzare al massimo le nuove energie,culturali e sociali, che interpellano autorevolmente e con generosita' il centro-sinistra''. ''Altrettanta generosita' e apertura - dice Fava - e' indispensabile da parte di tutti i partiti del centro-sinistra per favorire quel percorso che metta insieme progetto ideale e programmatico e leadership politica per un nuovo governo della regione. Apprezzamento merita la dichiarazione dell'onorevole Minniti di aver compiuto un passo indietro, che sarebbe necessario venisse operato da tutti i candidati. Solo cosi' il percorso della coalizione di centro-sinistra risultera' condiviso e le scelte potrebbero davvero essere frutto dell'autonomia della Calabria.Si comprende meno allora l'insistenza del segretario Ds sul carattere,in ultima analisi pregiudiziale, della lista unitaria. Non si prende atto che, nelle condizioni attuali, il progetto pur legittimo e importante non e' in condizione di decollare. Non c'e' solo il dato delle tre candidature (Socialista, Margherita e Ds), ma ancora piu' rilevante la decisione dei Ds e, su altro piano, della stessa Margherita, di correre alle regionali col proprio simbolo.Perche' attardarsi allora sulla lista unitaria che, lo ripetiamo, potra' avere i suoi sviluppi futuri pur rilevanti e significativi, ma che oggi rischia di creare difficolta' a tutto il processo di sviluppo della coalizione di centro-sinistra, al dialogo possibile e indispensabile con le forze culturali e sociali di una nuova Calabria? Col rischio del riemergere di una tentazione egemonica che, anche se inconsapevole,rallenta e complica il confronto e il dialogo. Specie se si e' convinti,come dovrebbe essere ovvio, del ruolo e della dignita' di ciascuna delle forze del centro-sinistra, che con le loro differenti storie sono pero' tutte necessarie alla coalizione e, ovviamente, per raggiungere un risultato positivo''.

Fava (Udeur)“Positivo l’avvio del forum del centrosinistra

09/10 ''E' positivo l' avvio, finalmente, di un confronto ampio, anche se un po' confuso, come quello del cosiddetto Forum del centrosinistra''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale Nuccio Fava, dell' Udeur. ''E' importante tuttavia - ha aggiunto Fava - non scambiare o mescolare i piani perche', per sua natura, la politica e i partiti che ne sono gli strumenti principali, devono essere sempre capaci di attenzione e di dialogo con la societa' e con tutto quello di significativo che essa esprime. Non va quindi mai persa di vista la responsabilita' della politica, cui spetta sempre, in ultima analisi, in una democrazia, assumere la titolarita' delle scelte e della selezione della classe dirigente ai diversi livelli. Purtroppo prevalgono spesso chiusure oligarchiche e clientelari, che condizionano sul nascere la selezione degli uomini migliori e delle risposte piu' efficaci''. ''Da tempo - ha sostenuto l' esponente dell' Udeur - la politica vive una crisi profonda che non si supera di per se' con cooptazioni e coinvolgimenti di singole personalita'. Paradossalmente questo aggraverebbe la crisi, accrescendo il carattere oligarchico della politica e la sua personalizzazione sempre piu' esasperata. Il rischio va fronteggiato tenendo ben chiara la distinzione da un lato della responsabilita' e del ruolo delle forze politiche, attraverso le proposte di governo, i procedimenti elettorali e il comportamento degli eletti nelle istituzioni, sottoposti democraticamente a tutto il corpo elettorale, e dall' altro lato della funzione diversa e autonoma di forze sociali, associazioni e movimenti. In questo senso puo' esserci una indubbia utilita' nel Forum del centrosinistra e, ancor piu', nell' esperienza calabrese, nel contributo che da tempo, autonomamente, il movimento dei Rettori, raccolto attorno al prof. Bevilacqua, va portando avanti''. ''Ciascuno per la sua parte e in autonomia - ha proseguito Fava - non deve pero' in certo senso prevaricare o compiere invasione di campo. I ruoli restano insomma diversi e importanti, con le forze politiche che devono assumere con trasparenza e sino in fondo la responsabilita' delle proprie scelte e delle proprie proposte, e la societa' civile, se cosi' vogliamo per comodita' chiamarla, che deve essere in grado di stimolare, suggerire, proporre. Anche in termini di possibili candidature. In questo senso i partiti del centrosinistra calabrese, che sinora sono stati incapaci di discutere e di confrontarsi collegialmente e significativamente tra di loro, non possono illudersi di eludere questo passaggio, scaricando i loro problemi sulle parti sociali, le associazioni, i movimenti. Se ad esempio non decolla l' operazione Uniti per l' Ulivo, dalla quale si sono per ora distaccati i socialisti che hanno indicato nel senatore Marini il loro candidato; o se, sempre per esemplificare su un altro passaggio politico non semplice, la Margherita conferma la sua intenzione di presentarsi con una propria lista alle regionali; o se, ancora, ci si trova dinnanzi al nodo della nuova legge elettorale, ecco che si tratta di questioni che solo gli strumenti della politica possono affrontare. Altro, ovviamente, sarebbe il percorso delle primarie, su cui Borrello ha presentato un progetto di legge. In questo caso sarebbero infatti i cittadini elettori chiamati a pronunciarsi sulle candidature, a scegliere il candidato sulla base di programmi e di proposte sottoposti per tempo al loro giudizio. Senza sopravvalutare le primarie, si tratterebbe in ogni caso di procedure e di percorsi stabiliti a garanzia di tutti. Oggi purtroppo non sembrano esserci i tempi per una cosi' significativa innovazione. Questo accresce la responsabilita' dei partiti anche in ordine ad una possibile costituente programmatica, con adeguate garanzie per tutti, che sarebbe sede autorevole ma essenzialmente di ratifica e di legittimazione piu' ampia''. ''Senza confusione di ruoli - ha concluso Fava - spetta dunque alle forze politiche del centrosinistra, tutte importanti e necessarie per il nuovo governo della Calabria, assolvere in pienezza la loro responsabilita', con la capacita' di dialogo, di apertura e di confronto, il piu' largo ed efficace possibile, ma senza confusione di ruoli o, peggio, tentazioni di tatticismi e di manovre che non aiuterebbero a superare un passaggio cosi' delicato e fondamentale''.

Adamo (DS): “Uniti nell’Ulivo scelta strategica”

09/10 ''La lista unitaria 'Uniti nell' Ulivo' per le elezioni regionali e' una scelta strategica. E' un fattore di stabilita' e di rafforzamento della qualita' del Governo''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo. ''Puo' essere - ha aggiunto Adamo - un' aggregazione elettorale che rappresenta almeno un terzo della societa' calabrese e quindi puo' essere una gamba solida su cui poggia una coalizione di centrosinistra aperta, unitaria e plurale. Come Ds, riteniamo che la lista unitaria debba essere perseguita senza alcun baratto. La scelta del candidato presidente del centrosinistra non puo' essere scambiata con il progetto riformista di 'Uniti nell' Ulivo'''. ''Abbiamo chiesto a tutte le forze che aderiscono al progetto - ha proseguito il segretario dei Ds - un pronunciamento positivo sulla scelta della lista unitaria in maniera pregiudiziale; per quanto ci riguarda questa decisione va assunta in ogni caso, a prescindere dal nome del candidato. Sul candidato non c' e' allo stato alcuna scelta; ci sono le proposte che ormai tutti conoscono e tra queste i Ds sostengono la proposta di candidare Marco Minniti. Non c' e' stato in nessuna sede, da parte nostra, un pronunciamento difforme da questo orientamento. Il fatto che i Ds seguano questa discussione con senso di responsabilita' e con un atteggiamento che rifugge da veti e ci si confronti senza pregiudiziali non puo' essere utilizzato per strumentalizzazioni e distorsioni che alterano e stravolgono il confronto politico. Chiediamo pertanto a tutte le forze di 'Uniti nell' Ulivo' di abbandonare ogni gioco tattico e ove non dovessero essere d' accordo sulla lista unitaria ne spieghino le ragioni ai calabresi''. ''La crisi della Calabria - ha concluso Adamo - e' assai acuta; al fallimento del centrodestra non puo', oggi, corrispondere un atteggiamento di alcune forze politiche di precostituire e salvaguardarsi piccole nicchie per garantirsi una rendita di potere personale o di gruppo. Queste forze dovrebbero avere, piu' di ogni altro, il compito e la responsabilita' di trainare e costruire un centrosinistra con un profilo credibile ed affidabile. O si capisce che ora e' tempo di uno scatto d' ali e, quindi, promuovere una forte innovazione politica e culturale, oppure il centrosinistra rischia di infrangere e porterebbe su di se' la responsabilita' di farsi trascinare dal vortice della crisi calabrese''.

D’Antoni (Ulivo) “Il Governo, antimeridionale, non mantiene le promesse sul federalismo fiscale”

09/10 "Anche le Regioni amministrate dal centro destra come la Puglia e la Calabria stanno protestando e raccogliendo le firme contro i decreti attuativi dell'articolo 56 sul federalismo fiscale. E' la prova evidente che questo governo antimeridionale non gode del consenso nemmeno degli stessi esponenti politici del Polo". E' l'opinione di Sergio D'Antoni, candidato dell'Ulivo alle elezioni suppletive a Napoli e Ischia del 24 e 25 ottobre prossimo, nel collegio della Camera resosi vacante dopo l'elezione di Alessandra Mussolini al Parlamento Europeo. "Fa bene, ed ha tutta la mia solidarieta' il Presidente della Campania, Antonio Bassolino a guidare questa battaglia sacrosanta contro l'attuazione di questo famigerato articolo 56, che penalizza nel riparto dei fondi le regioni meridionali a favore di quelle delle nord- sottolinea D'Antoni- Nel riparto dei fondi , la Campania ha gia' perso 25 milioni di euro, le regioni del Mezzogiorno circa 90 milioni di euro. Nei prossimi cinque anni , se il decreto non fosse cambiato- prosegue l'ex leader della Cisl- la Campania perderebbe 230 milioni, ed il Mezzogiorno circa 900 milioni di euro. Tutto questo, a tutto vantaggio delle regioni del Nord, visto che solo la Lombardia ne guadagnerebbe circa 440 milioni. Questa e' la prova che la linea del Governo, come dimostrano anche i tagli della legge finanziaria alla legge 488 e al credito d'imposta, e' sempre piu' orientata a favorire le regioni del Nord , ed in particolare a sostenere tutte le istanze della Lega Nord. Alcuni Ministri - ha concluso D'Antoni- avevano garantito che il Governo avrebbe modificato il decreto. Ma come al solito questo esecutivo non rispetta mai le promesse. Anzi ,nei fatti,fa l'esatto contrario di quanto va dicendo".

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