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Notizie di Politica
dal 26/9 al 8/10

 

I socialisti del centrosinistra riuniti a Lamezia candidano Cesare Marini alla Regione

08/10 Si sono riuniti oggi a Lamezia Terme i rappresentanti dello Sdi, del Pse, dei Laburisti, di ''Socialismo e' Liberta''' e di ''Pensiero laico''. E' stato unanimemente convenuto che l' area socialista debba esprimere, come hanno fatto le altre formazioni politiche del centrosinistra, un nome per la candidatura alla presidenza della Regione. Per consistenza elettorale, per capacita' progettuale, per il ruolo che i socialisti hanno svolto storicamente in Calabria, l'area socialista e' infatti una delle grandi componenti della vita politica regionale. Il nome che sara' proposto ufficialmente agli altri partiti del centrosinistra e' quello del sen. Cesare Marini, capogruppo del Gruppo Misto al Senato e figura capace, anche per le sue qualita' personali di correttezza e capacita' amministrativa, di imprimere alla Regione la svolta profonda di cui essa ha bisogno. E' stato anche deciso, in applicazione anticipata delle norme che regoleranno la costituenda Federazione dei socialisti calabresi, che nelle riunioni pubbliche e negli incontri con gli altri partiti e le forze sociali, gli esponenti delle formazioni che stanno per dare vita alla Federazione parleranno da oggi in poi come rappresentanti della medesima e dunque esprimendo una sola posizione. Per dare, inoltre, concretezza e spessore al progetto della Federazione, e' stata anche avviata la organizzazione di un seminario aperto con l' obiettivo di mettere a fuoco i drammatici problemi della Calabria e definire le soluzioni adeguate per farla uscire dal tunnel nel quale essa e' attualmente imprigionate. In tutte le province, infine, saranno convocati convegni di tutte le componenti della costituenda Federazione in modo da dare rapidamente attuazione, a tutti i livelli, al processo federativo.

Galati (NPSI) “Ricerca e innovazione sono le basi della competitività del sistema produttivo”

08/10 ''La competitivita' del sistema produttivo italiano si gioca sul versante del rafforzamento di ricerca e innovazione tecnologica, che sono i pilastri sui quali si regge una moderna ed efficiente impresa all' interno di un mercato nel quale la globalizzazione tende ad omologare''. A sostenerlo e' stato il sottosegretario alle Attivita' produttive, Giuseppe Galati, a margine di un convegno svoltosi a Reggio Calabria. ''L' innovazione e la ricerca - ha aggiunto Galati - sono la benzina nel motore di una impresa sana e produttiva. Al Governo spetta il compito di sorreggere questo binomio, anche se non si puo' pretendere che il costo integrale sia sopportato solo dallo Stato. Anche i privati devono fare il loro compito. C' e' da andare avanti insieme. Il Governo intende sostenere le imprese''.

La Federazione dei DS di Cosenza convoca le riunioni dei collegi camerali della Provincia

08/10 La Federazione Provinciale dei Ds di Cosenza ha convocato per i prossimi giorni le riunioni dei collegi camerali della Provincia. Tutte le riunioni vedranno gli interventi del presidente della Provincia, Mario Oliverio, del segretario della Federazione, Mario Franchino e concluse dal segretario regionale, Nicola Adamo. Le assemblee, e' scritto in un comunicato, aperte al contributo di simpatizzanti e semplici cittadini, ''hanno lo scopo di avviare un approfondito dibattito sulle prossime elezioni regionali e sull' imminente scadenza congressuale dei Ds. Il titolo delle iniziative e' infatti significativo: 'Con i Ds per costruire la Calabria di tutti''. Le assemblee si svolgeranno il 14 a Cetraro; il 15 a Cosenza; il 16 a Corigliano; il 21 a Castrovillari; il 22 a Cerisano; il 23 ad Acri.

Leone (FI) chiede all’ass. Grimaldi di sbloccare il “bando prima casa”

08/10 Il capogruppo regionale di Forza Italia, Gianfranco Leone, ha reso noto di avere inviato una lettera all' assessore regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Grimaldi, sulla questione del ''bando prima casa''. ''Sono a conoscenza che e' pendente dinanzi al Tar il ricorso da parte di un cittadino - ha scritto Leone - che ha adito la giustizia amministrativa per questioni legate alla graduatoria e mi rendo conto che tutto questo obbliga la Regione ad aspettare le determinazioni in itinere prima di procedere agli interventi programmati. Conoscendo il buon lavoro effettuato da te e dai tuoi predecessori in materia mi permetto di chiederti un incontro con l' ufficio legale e l' avvocatura regionale per conoscere lo stato dell' arte e cercare soluzioni legittime che rispettino il percorso amministrativo senza tralasciare l' eventualita' di implementare ulteriormente i finanziamenti in oggetto''. ''Il bando per la prima casa - ha aggiunto Leone - e' una di quelle tante azioni positive che abbiamo realizzato nel corso delle legislatura, fa parte a pieno titolo del Dna politico del buongoverno ed ha contribuito a far si che molte famiglie con un reddito medio basso potessero acquistare un' abitazione. Spero che ci siano sufficienti margini di mediazione per fare in modo che altre aspettative possano essere legittimamente soddisfatte''. ''Sono consapevole - ha concluso Leone - che le domande dovranno trovare risposta in proporzione alle risorse disponibili, ma sono certo che fara' di tutto per rendere possibile la risposta concreta ad altre richieste, nel corso di quest' ultimo scorcio di legislatura''.

Si è tenuto a Lamezia il forum regionale del centrosinistra. Presenti 18 delegazioni

08/10 Si e' riunito a Lamezia Terme il forum regionale del centrosinistra. L' insediamento del forum e' l' avvio di un' attivita' permanente di direzione e governo delle fasi della costruzione dello schieramento di centrosinistra per pervenire in tempi rapidi alla definizione di una proposta di governo: scelta del candidato presidente e del programma. Si e' dato vita oggi attraverso l' insediamento del forum alla nascita della ''grande coalizione democratica''. Hanno partecipato 18 delegazioni e sono stati svolti 15 interventi. Hanno partecipato Ds, Margherita, Sdi, Verdi, Udeur, Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Pse-Lista Mancini, Sde, Alleanza Riformista, Associazione culturale-Pse, Patto Segni, Psdi, Repubblicani Europei, Progetto Calabrie, Azione democratica, Democrazia Europea. Il forum ha deciso la convocazione di tre giornate di confronto sul programma. Giorno 15 alle ore 10 l' incontro con le forze sociali legittimate dalla Unione europea a partecipare al tavolo del partenariato sociale; giorno 18 alle ore 16 incontro del forum con le associazioni ed i movimenti; giorno 19 alle ore 10 l' assemblea regionale degli amministratori dei Comuni e delle Province calabresi. Le tre giornate si svolgeranno tutte nella sede di Lamezia Terme. Numerosi interventi hanno caratterizzato la prima giornata del Forum. Ad apertura dei lavori, Franco Bruno (Margherita), ha evidenziato ad una numerosa platea il perche' dell'iniziativa, spiegando che ''da tutti arriva una fortissima richiesta di assumere complessivamente un percorso chiaro perche' condividiamo un giudizio negativo del governo di centrodestra''. Nicola Adamo (Ds), invece, ha parlato di ''coalizione plurale, aperta, ampia che si qualifica gia' da ora gia' piu' ampia di quella che si e' presentata nella precedente campagna elettorale. Se fossimo stati questi - ha aggiunto - il centrosinistra nel 2000 avrebbe vinto''. Il Pdci, per bocca del suo segretario regionale, Michelangelo Tripodi, ha ribadito che ''il centrosinistra non puo' non porre al centro il tema del lavoro'' ritenendo importante che ''entro due anni si debba portare il tasso di disoccupazione almeno al 20%''. Polemico l' intervento di Beniamino Donnici (Italia dei valori) secondo il quale ''i calabresi vogliono sapere chi e' il candidato del centrosinistra e quale squadra avra' con lui''. Da qui la proposta provocatoria: ''Oggi deve venir fuori il nome del candidato''. Tra gli ultimi ad intervenire, Nuccio Fava (Udeur) che ha parlato di ''assunzione di responsabilita' politica'' ritenendo che ''i calabresi sono molto sfiduciati anche da noi che non abbiamo fatto abbastanza. La politica e' sotto scacco - ha aggiunto - non e' protagonista dello sviluppo della Calabria''. Alla manifestazione ha partecipato anche l' ex esponente del Ccd, Domenico Crea, ora passato nelle fila di Democrazia europea, a giudizio del quale ''il candidato deve essere scelto dalle segreterie''. Crea ha aggiunto che occorre ''chiarezza del centrosinistra sulla legge elettorale. No a tatticismi e demagogia''. Per Crea, poi, il candidato del centrodestra ''non sara' Chiaravalloti perche' tra qualche giorno sara' mandato al Csm. I candidati papabili del centrodestra, infatti, saranno Pietro Fuda o Sergio Abramo''. Un contributo, infine e' giunto da ''Progetto Calabria'', per conto del quale ha parlato Pierino, che ha ribadito i punti su cui intende avviare un dialogo con il centrosinistra: Ponte sullo Stretto, assemblea costituente e richiesta ai candidati presidenti di fare un passo indietro, questione morale, legge elettorale.

Leone (FI) “La Regione disponibile ad investire nel polo formativo di Cosenza poposto da De Rose”

08/10 Siamo disponibili come Regione ad investire nel polo formativo di Cosenza proposto da Umberto De Rose ieri alla presenza del presidente Montezemolo: e' un'opportunita' di saperi che puo' valorizzare le risorse umane calabresi che costituiscono il nostro miglior materiale di esportazione. Lo afferma in una nota il capogruppo regionale di Fi, Gianfranco Leone. Per Leone '' se Confindustria valutera' positivamente la proposta potra' realizzarsi una concertazione con la Regione in grado di soddisfare le esigenze di mercato: si tratta di formare adeguatamente persone in grado di dare continuita' ai processi lavorativi '' Il capogruppo di Fi ritiene '' fondamentale il contributo ed il confronto fra le parti in materia formativa'' e ricorda '' l'esperienza esaltante della 598 e dell'estensione della Sabatini alle Pmi, fatto unico nel Meridione, registratosi proprio in Calabria''.

Barile incontra il Sindaco di Cetraro: “La lotta alla criminalità è un obiettivo della CDL”

Il Coordinatore della Casa della Libertà in Consiglio provinciale, Mimmo Barile, ha incontrato il sindaco di Cetraro, Ciro Visca. Il primo cittadino del centro tirrenico aveva, nei giorni scorsi, manifestato la volontà di dimettersi lamentando l’assenza delle Istituzioni e dei rappresentanti della Casa delle liberta' ad una manifestazione contro la 'ndrangheta promossa dopo che nella zona erano state compiute due importanti operazioni contro la criminalità organizzata. Barile nel lungo colloquio avuto con Ciro Visco ha rassicurato il sindaco evidenziando come <<la Casa delle Libertà segua – ha detto - con grande attenzione le vicende del centro tirrenico e come, mai, abbia inteso lasciare da soli quanti, quotidianamente, assieme alla magistratura ed alle forze dell’ordine, fronteggiano un così allarmante fenomeno>>. Barile ha pure evidenziato come il Governo nazionale abbia posto tra le sue priorità la lotta alla criminalità organizzata. <<Una attenzione vera, dimostrata – ha chiosato- con l’arresto di tanti latitanti eccellenti e con una serie di operazioni che hanno, anche in Calabria dove si assiste ad una feroce recrudescenza del fenomeno mafioso, falcidiato i sodalizi criminali>>. Barile, inoltre, ha confermato di aver chiesto che le segreterie provinciali dei partito della Cdl tengano proprio a Cetraro una riunione sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico nella nostra provincia. Mimmo Barile ha concluso il suo colloquio con Visca ribadendo la sua ferma volontà di determinare la costituzione sistematica dell’ente Provincia come parte civile nei processi per mafia, volontà condivisa da tutti i gruppi consiliari della Cdl. <<Non devono esserci tentennamenti – ha detto Barile, ne mezze misure. Nella lotta alla criminalità le Istituzioni devono rispondere con fermezza poiché il problema sicurezza resta la prima emergenza, come ha sottolineato anche il Presidente di Confindustria Luca di Montezemolo, del territorio calabrese. Si tratta - ha concluso - di garantire i cittadini e gli imprenditori nel miglior modo possibile affinché ognuno sia messo nelle condizioni di poter contribuire alla crescita economica ed allo sviluppo>>.

Pappaterra (SDI) “Irresponsabile il rinvio del verice a Roma sulla vertenza tessile”

08/10 ''Irresponsabile ed irriguardosa la decisione di rinviare il vertice a Roma''. Ad avviso dell' On. Mimmo Pappaterra - Deputato dello SDI - solo cosi' si puo' definire la decisione di rinviare la riunione che si doveva tenere presso la Presidenza del Consiglio per costruire un percorso possibile di rilancio industriale delle fabbriche tessili di Castrovillari. Al contrario, sicuramente per l' incapacita' a trovare soluzioni adeguate al problema dopo un anno e mezzo di discussioni inutili, si e' ''scelta la strada pilatesca di dilatare i tempi delle decisioni con la speranza forse di demolire le ultime resistenze dei lavoratori, del sindacato e dei rappresentanti delle istituzioni locali. Hanno fatto bene i segretari confederali calabresi, Pignataro, Sbarra e Castagna, a richiamare alle loro gravi responsabilita' il Governo e la Regione e pure io come loro rinnovo al Sottosegretario Galati la richiesta di riattivare con estrema urgenza un tavolo operativo per le vertenze calabresi. Lo faccia per il bene dei lavoratori e per un atto di responsabilita' che non puo' venire meno in una situazione di grave disperazione. ''Se cio' non accadra' - conclude l' on. Pappaterra - la Giunta regionale e il Governo nazionale si assumeranno in toto la responsabilita' di aver fatto definitivamente fallire ogni ipotesi di rilancio industriale, nonostante la disponibilita' manifestata da gruppi industriali del settore a presentare un progetto di ripresa della produzione che, peraltro, i tecnici della Regione e della Presidenza del Consiglio, si erano impegnati a valutare per stabilirne la validita' tecnica e finanziaria''.

I Riformisti dei DS aderiscono alla lista unitaria dell’Ulivo

08/10 Riunione delle componenti Riformiste dei DS: Riformatori per l'Europa, Laburisti,Circoli Francois Mitterand, Circoli Rosselli ''Socialismo liberale'', Soci di Socialismo e' Liberta'.All'introduzione del Segretario Regionale dei DS Nicola Adamo e' seguito un approfondito dibattito nel quale, fra gli altri, sono intervenuti Benedetto Di Iacovo, Michele Drosi, Franco Laudadio, Gianfranco Tescione, Giuseppe Di Grano, Giovanni Biamonte Liborio Piscitelli, Lillo Zappia, Giuseppe Bova.I Socialisti Riformisti Calabresi nel riconfermare la propria scelta di partecipare a tutte le fasi congressuali dei DS in termini attivi riconfermano altresi' la scelta di sostegno alle forze progressiste e riformiste presenti nei DS, nello SDI, nella Margherita, nei Repubblicani Europei e nelle altre forze sinceramente riformiste mantenimento della Lista Unitaria alle imminenti elezioni regionali. ''In Calabria, dove le forze socialiste - e' detto in una nota - hanno un significativo e radicato insediamento, anche in vista dei prossimi importanti e decisivi appuntamenti elettorali, dobbiamo saper cogliere la portata di questa sfida per poter essere tutti insieme artefici di un grande progetto di cambiamento. I DS Calabresi guardano con attenzione al processo in atto di riaggregazione delle forze socialiste e sono parte attiva ed integrante dello stesso. Sarebbe, infatti, involutivo se tale riaggregazione dovesse essere la riproposizione di uno schema che divide il campo delle forze riformiste tra ex. Non e' piu' il tempo degli ex-comunisti e degli ex- socialisti. E' il tempo di dare vita al partito che non c'e': quello di una grande forza riformista che si collochi nell'alveo del nuovo socialismo democratico Europeo.In tale ottica, i socialisti riformisti co-fondatori dei DS, aderiscono e sottoscrivono all'appello di Valdo Spini, Giorgio Benvenuto e Giorgio Ruffolo per dare un nome socialista ai DS.E' stata infine decisa una iniziativa a carattere Regionale con presenze socialiste di rilievo Nazionali , tra i quali Valdo Spini, Giorgio Benvenuto, Giorgio Ruffolo''.

Nominato il segretario organizzativo del Movimento Popolare della Calabria di Nisticò

08/10 L' ex consigliere provinciale Mario Catroppa e' stato nominato segretario regionale organizzativo del Movimento Popolare per la Calabria, il nuovo soggetto politico fondato dall' ex europarlamentare e presidente della Regione, Giuseppe Nistico'. L' incarico gli e' stato conferito dal direttivo del movimento, riunitosi alla presenza, oltre che di Nistico', dei vicepresidenti Vincenzo Falcone e Giuseppe Morero, e dei soci fondatori Pietro De Leo, Vincenzo Mollace, Franco Montagnese, Franco Borrello, Francesco Ferrigno, Giuseppe Maione, Arnaldo Armida. ''Catroppa - e' scritto in un comunicato - ha al suo attivo una notevole esperienza amministrativa e politica, essendo stato, tra l' altro, capogruppo in seno al consiglio provinciale di Catanzaro e capo struttura al parlamento europeo''. Il neosegretario, secondo quanto e' riportato in un documento approvato dal direttivo, dovra' ''procedere alle fasi operative ed informare il direttivo in ordine alla specificita' degli avvenimenti''. Fra le azioni operative previste, la creazione dei comitati d'area. ''Dedichero' ogni energia - ha detto Catroppa - alla crescita del movimento, la cui nascita ha gia' suscitato grandi aspettative in larghi strati della societa' calabrese, in particolare fra i giovani, delusi dai partiti politici. Assumo l' incarico con l' orgoglio di avere ottenuto la fiducia ed il consenso dei soci fondatori del movimento, tutte personalita' di grande levatura morale e professionale''.

Chiaravalloti replica ad Adamo: “Parole insulse e insignificanti”

07/10 ''Potremmo in astratto apprezzare le affermazioni contenute nel comunicato stampa del segretario regionale dei Ds, se non fossero legate solo a pura demagogia da parte di chi cerca solo di accreditarsi nel proscenio non con i fatti, con le azioni e i risultati, ma ancora con parole insulse ed insignificanti''. Immediata la replica del presidente della Giunta regionale, Giuseppe Chiaravalloti, al quale si era rivolto in una dichiarazione il segretario calabrese dei Ds, Nicola Adamo. ''Aspettiamo di conoscere - aggiunge Chiaravalloti in una dichiarazione - quali risultati e quali impegni a favore della legalita' in Calabria abbia mai prodotto in passato 'la cultura dell' appartenenza' della sinistra e quella dei vari giullari che a parole si accaparrano tutte le battaglie a favore della cultura, della resistenza, della patata silana, della cipolla di Tropea ed ora della legalita' e addirittura azzardano meriti che non gli appartengono: gli epigoni, semmai, dei mandanti dell' omicidio di Al Capone che compunti e vestiti di nero, seguivano il feretro. Ci sono vite, storie ed esperienze - conclude Chiaravalloti - che vanno a testimoniare l' impegno contro ogni disegno criminale ed oggi un' azione tutta rivolta a favore dello sviluppo reale del territorio, concreta forma di contrasto alla criminalita'''.

Adamo a Chiaravalloti “Ci spieghi la sua polemica sul professionismo dell’antimafia”

07/10 ''La spieghi al Sindaco di Cetraro o allo stesso Sindaco di Reggio Calabria, l' on. Giuseppe Chiaravalloti presidente della Giunta regionale la sua polemica sul professionismo dell' antimafia''. E' quanto afferma il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, in una dichiarazione. ''In Consiglio regionale, ancora una volta l' on. Chiaravalloti, non si e' smentito. Pur recependo la proposta formulata dal sottoscritto per la costituzione in giudizio della Regione nel processo contro la cosca Mancuso non ha perso occasione di minimizzare e di sottovalutare. Ha pronunciato parole che tendevano a farlo distinguere da chi in Calabria soprattutto in questi ultimi mesi ha lanciato un forte grido d' allarme sulla escalation mafiosa. Del resto il Sindaco di Cetraro annunciando le sue dimissioni ha esplicitamente affermato di sentirsi solo e abbandonato dal Governo regionale e dal Governo nazionale. Questa volta non e' Rocco Cassone un sindaco di centrosinistra, non e' un presunto comunista, epiteto assai caro all' on. Berlusconi, non e' la fantasia di un professionista dell' antimafia, e' un sindaco di centrodestra a fare queste gravi affermazioni. Siamo di fronte ad uno scenario assai inquietante rispetto al quale Chiaravalloti e il centrodestra non intende prenderne atto. Diventa ancora piu' inquietante capire perche' non vogliono guardare in faccia la realta'. Quali sono le ragioni di questa resistenza? E' solo un problema di ordine culturale? E' espressione della teoria esposta dal ministro Lunardi? Ci vogliono dire di dover convivere con la mafia? Oppure invece siamo in presenza di vere e proprie connivenze, condizionamenti o complicita'? Del resto bisogna avere una coerenza da questo punto di vista non solo nel rifiutare sempre i voti della mafia ma anche nello stare impegnati in prima linea in questa battaglia e per quanto mi riguarda non e' da oggi che una coerenza si impone in questa direzione. La stessa costituzione di parte civile che ho proposto l' altro ieri nel corso della seduta del Consiglio comunale di Cetraro di quel Municipio nei confronti della cosca Muto e la costituzione in giudizio contro il clan Mancuso e' in coerenza con quanto il sottoscritto gia' nella prima meta' degli anni ottanta ha fatto nel momento in cui si e' costituito parte civile nel processo contro Muto intentato per l' uccisione Losardo. Quindi non solo parole ma fatti. Aspetteremmo che i fatti pero' venissero dalla Regione e tutto questo da chi comanda la Regione non avviene chissa' perche'''.

Donnici (IDV) preme per la scelta del candidato e del programma del centrosinistra alla Regione

07//10 ''Prendiamo positivamente atto della convocazione del tavolo politico della coalizione. Bisogna accelerare il processo di definizione di una proposta programmatica condivisa e individuare il candidato presidente alla regione e la squadra, sapendo fin d'ora che le tre cose si tengono insieme. I calabresi vogliono sapere qual e' l'idea di Regione del centrosinistra e quale presidente, chiamando a raccolta le migliori energie e competenze, avra' il compito di realizzarla''. Lo ha dichiarato il Coordinatore regionale e Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, dopo la convocazione del forum dei partiti della coalizione. ''D'altra parte - prosegue Donnici - la situazione del centrosinistra in alcuni territori e' talmente confusa e convulsa da richiedere una forte e comune iniziativa, ai massimi livelli di responsabilita'. Preoccupa, soprattutto, quello che ormai non possiamo non definire il ''caso Cosenza'', dove DS e PSE si accingono a trasferire polemiche e scontri addirittura nelle aule giudiziarie e IDV e' costretta a subire l'esclusione dalle Giunte. Davanti a questo caos, le segreterie regionali devono mettere da parte gli atteggiamenti pilateschi, invitando, da un lato, il Sindaco di Cosenza, Eva Catizone, e il Presidente della provincia, Mario Oliverio a produrre atti di resipiscenza operosa, dall'altro, tutti i soggetti politici a recuperare sobrieta' e moderazione. Qualcuno, prima che cali la notte, dovra' rammentare agli sfascisti del centrosinistra che il risultato elettorale di primavera non e' per nulla acquisito''. Su queste vicende (oltre che sull'avvio della fase congressuale), Beniamino Donnici terra' una conferenza stampa sabato, 9 ottobre, alle ore 11.00, nell'Hotel Royal, in via Molinella, a Cosenza, alla quale parteciperanno eletti e dirigenti di IDV. Saranno illustrate le iniziative assunte a livello nazionale, di concerto con Antonio Di Pietro, e chiarita la collocazione del partito al Comune ed alla Provincia di Cosenza.

I Verdi avviano l’attività politica della Federazione provinciale.

07/10 Dopo la pausa estiva e il successo ottenuto nelle campagne elettorali di giugno sia in termini politici, che in termini di consenso popolare i rappresentanti del partito del Sole che ride si preparano ad affrontare la campagna elettorale regionale.
Nel corso di una riunione di Ecesutivo provinciale è stato fatto il punto sull’attuale situazione politica e sulle tante questioni aperte sul tappeto. La Federazione provinciale dei Verdi intende partecipare attivamente alla fase di elaborazione programmatica e politica che vede alle prese il centrosinistra in questo momento con i nodi delle riforme istituzionali. Ma i Verdi guardano con attenzione anche alle questioni provinciali e ai recenti successi elettorali che hanno consentito alla Federazione provinciale di consolidare il lavoro politico profuso in tanti anni di militanza. I componenti dell’Esecutivo provinciale a tal proposito, hanno deciso che il patrimonio elettorale che ha permesso alla lista il raggiungimento del 4% non può che essere valorizzato ed è quindi necessario capitalizzarlo e strutturarlo in identità propulsiva sia in termini di elaborazione politica che programmatica. L’Esecutivo ha quindi deciso di costituire il Forum di elaborazione politica e programmatica del quale fanno parte i 36 candidati provinciali. Chiamato a coordinare il Forum politico Aurelio Morrone, di concerto con l’assessore provinciale Luigi Marrello e il capogruppo Mario Bria.
L’organismo provinciale ha inoltre preso atto delle dimissioni del segretario del Gruppo Verdi di Castrovillari, Cosimo Covelli e ha deciso di nominare reggente, Franco Borrescio, componente dell’esecutivo provinciale, con il compito di presiedere l’organizzazione e l’attività degli iscritti e di traghettare il Gruppo fino alla fase congressuale.
L’esecutivo provinciale tornerà a riunirsi nella prossima settimana per individuare i responsabili di settore e di aree tematiche al fine di rendere più agevole il raccordo tra gli iscritti e gli organismi dirigenti e più capillare la presenza dei Verdi sul territorio provinciale.

Cusumano (Udeur) “I DL non hanno i numeri per pretendere la presidenza di due regioni al sud”

06/10 “Non c'è pari dignità tra chi nel centrosinistra prende tutto e chi niente". Così il capogruppodei Popolari Udeur alla Camera Nuccio Cusumano replica alledichiarazioni del presidente dei deputati della Margherita Pierluigi Castagnetti. Cusumano ricorda che "al Sud, dove in primavera la battaglia sarà campale, siamo il terzo partito della coalizione e chiediamo agli alleati che questa nostra forza elettorale ci sia riconosciuta nei fatti e non a parole. Quanto alla Margherita, ricordiamo all'on. Castagnetti che con il 12 per cento delle ultime amministrative non può aspirare ad ottenere la presidenza di due regioni meridionali come la Puglia e la Calabria. Non ha i numeri elettorali - conclude Cusumano - per chiedere questo e quell'altro".

Il Sindaco di Cetraro vuole dimettersi “Stato e CDL assenti al convegno sulla ndrangheta”

06/10 Il sindaco di centrodestra di Cetraro, piccolo comune della costa tirrenica cosentina, Ciro Visca, ha annunciato la sua intenzione di dimettersi, che comunichera' domani nel corso di una riunione di giunta, in seguito ''all' assenza dei rappresentanti dello Stato e della Casa delle liberta'' ad una manifestazione contro la 'ndrangheta promossa nei giorni scorsi dopo che nella zona erano state compiute due operazioni che hanno portato ad una ottantina di arresti. ''Sono molto amareggiato e deluso - ha detto Visca incontrando oggi i giornalisti - perche' al Consiglio comunale aperto del 4 ottobre scorso per la lotta contro la mafia, mentre tutto il centrosinistra e la sinistra a livello nazionale, regionale e provinciale hanno aderito all' invito, lo Stato a livello centrale, regionale e provinciale era assente. Sono rimasto rammaricato e mortificato soprattutto perche' i politici di centrodestra a cui faccio riferimento, nonostante fossero stati invitati, sono mancati alla manifestazione. Era loro dovere partecipare se non altro per rispetto alla cittadinanza a prescindere dal fatto che l' iniziativa, chiesta da An e dai Ds, era stata poi decisa coralmente da tutte le forze politiche cittadine''. L' esecutivo presieduto da Visca e' composto da tre assessori di Fi (Maurizio Iozzi, Agostino Tricarico, Maurizio Cesare) due di An (il vicesindaco Ippolito Ciardullo e Roberto Ricucci) e due indipendenti (Dino Iacovo e Pino Cipolla). Nel corso della Giunta di domani, Visca dira', secondo quanto lui stesso ha anticipato, che e' pronto a dimettersi ''perche' lo Stato e le istituzioni mi hanno lasciato solo. Un sindaco e l' intera amministrazione - ha aggiunto - non possono combattere da soli alcuna organizzazione mafiosa o criminale senza l' appoggio dello Stato, quando entrambe le forze politiche di maggioranza e minoranza nel Consiglio comunale sono della stessa estrazione politica ad eccezione di un solo consigliere che da Fi ha aderito mesi or sono allo Sdi. Non si puo' concepire - ha concluso - che una amministrazione di centrodestra organizzi una manifestazione contro la mafia con la partecipazione della scuola, della chiesa, dei commercianti, degli artigiani, dei sindacati e di tutta la societa' civile e anche con i sindaci della zona e sono assenti i rappresentanti della Casa delle liberta' e dello Stato''. Alle elezioni del 2000, la lista della Cdl era l' unica presente. Durante i quattro anni di governo cittadino, la maggioranza si e' spaccata ed otto consiglieri sono passati all' opposizione.

Uniti nell’Ulivo incontra il Movimento Popolare per la Calabria

06/10 Su iniziativa del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, si e' riunito, nella sede del Consiglio regionale, il Coordinamento regionale di ''Uniti nell' Ulivo'' al quale e' stato invitato il Movimento Popolare per la Calabria, presieduto da Giuseppe Nistico'. All' incontro ha partecipato il coordinatore della Margherita, Francesco Bruno. Erano presenti anche il vicepresidente Vincenzo Falcone ed alcuni membri del direttivo regionale. Il confronto, e' scritto in un comunicato, ''e' stato ampio, franco e serrato ed ha consentito di sviluppare alcune delle problematiche di maggiore attualita' inerenti alla vita politica ed amministrativa della Calabria, sottolineando l' esigenza di uno sforzo incisivo per affrontare tali emergenze in tempi molto brevi''. Durante l' incontro, prosegue la nota, ''e' emersa con chiarezza la necessita' di un approccio innovativo sulla base di un' autocritica nei riguardi di scelte politiche del passato che non hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi sperati; questo nuovo processo vede finalmente coinvolti le migliori energie per la creazione di una squadra in grado di rilanciare, in termini di modernita' e competitivita', la Calabria''. Nistico' ha precisato le ragioni alla base della nascita del Movimento Popolare per la Calabria, soggetto politico non conflittuale con i partiti tradizionali, ''che intende con una metodologia nuova coinvolgere direttamente i cittadini nella scelta della classe dirigente e politica a livello regionale''. Inoltre, ha sottolineato che il momento fondamentale per restituire fiducia ai cittadini, e' rappresentato dalla questione etica e della credibilita' della classe politica nei rapporti e negli impegni che si andranno ad assumere con la societa' civile, ed in particolare i giovani, nella realizzazione del programma. La delegazione di ''Uniti nell'Ulivo'' si e' ritrovata d' accordo con le priorita' espresse dal Movimento, quali i fattori di attrazione per lo sviluppo regionale, l' internalizzazione della Regione lo sviluppo del potenziale endogeno, la creazione di progetti strategici regionali ed interregionali, il coordinamento delle partecipazioni regionali e la priorita' dei settori innovativi, quali la ricerca scientifica al fine di valorizzare la risorsa piu' preziosa della Calabria che sono i giovani. Il movimento, e' scritto nel comunicato, ha inoltre sollecitato che si arrivi in tempi rapidi alla individuazione del candidato a Presidente, in quanto figura di alto profilo politico, con una conoscenza specifica dei problemi regionali e che si configuri come momento di alta rappresentanza a livello nazionale ed internazionale. Adamo e Bruno hanno riconosciuto pari dignita' al Movimento ai fini della preparazione del programma ed hanno suggerito una serie di incontri per un possibile percorso comune. Nistico', nel rivendicare l' autonomia del Movimento, ha preso atto della disponibilita' dei rappresentanti del Coordinamento ''Uniti nell'Ulivo'', riservandosi, dopo una consultazione con le numerose personalita' che hanno aderito al movimento, di approfondire questo percorso comune in vista, come prima tappa delle prossime elezioni regionali.

Venerdì a Lamezia si insedia il Forum del centrosinistra

06/10 Si svolgera' venerdi' prossimo, alle 10.30, nel Grand Hotel Lamezia di Lamezia Terme, la riunione di insediamento del Forum della coalizione del centrosinistra calabrese. All' ordine del giorno c' e' il tema della definizione della proposta di un Governo di svolta alla Regione Calabria. Secondo quanto riferito in un comunicato, saranno discussi i temi, i tempi e la procedura per pervenire alla designazione del candidato presidente alla Giunta regionale, alla definizione del programma dell' azione di governo, alla delineazione dello schieramento che costituira' la coalizione e sara' rappresentato alle prossime elezioni regionali. ''La ragione dell' insediamento del Forum - e' scritto nella nota - consiste nel fatto che si intende dare vita ad una coalizione non limitata alla rappresentanza delle sole formazioni politiche, ma aperta al contributo ed al protagonismo di espressioni autonome del mondo delle associazioni, della cultura e dei movimenti''. Nella prima riunione si ritroveranno a discutere le delegazioni dei partiti e le rappresentanze istituzionali del Parlamento e del Consiglio regionale.

L’ass. Sarra “Con Montezemolo necessario parlare di accesso al credito”

06/10 ''Progettualita' e piu' facile accesso al credito per lo sviluppo. La presenza in Calabria del Presidente Montezemolo va al di la' dei pur importanti significati simbolici connessi alla sua visita''. A sostenerlo e' stato l' assessore regionale al personale, Alberto Sarra. ''Per superare le conflittualita' emerse anche negli ultimi tempi tra industriali calabresi ed Istituzioni - ha aggiunto Sarra - e' necessario offrire respiro ad una progettualita' complessiva che tenga conto, certamente, del contingente, ma che si spinga oltre, per garantire uno sviluppo reale e, soprattutto, solido nel tempo, anche a costo di risultare impopolare. L' opportunita' offerta dalla presenza del presidente Montezemolo in Calabria va colta nell' ottica dell' individuazione di un tavolo di confronto comune capace di produrre idee e percorsi di sviluppo non piu' differibili. In questo senso e' bene che anche il massimo responsabile di Confindustria prenda coscienza di quanto, in una terra storicamente soffocata sul piano economico, diventi fondamentale l' accesso al credito nelle modalita' piu' idonee ed adeguate alle esigenze del territorio''. ''E' necessario altresi' - ha concluso Sarra - che il presidente Montezemolo tenga presente quanto, invece, proprio il percorso di accesso al credito assuma spesso per gli imprenditori calabresi i contorni di una montagna quasi insormontabile. Un intervento in questo settore e', ormai, imprescindibile''.

Barile (CDL) “La Provincia deve costituirsi parte civile nei processi di mafia”

06/10 <<E’ necessario che la Provincia di Cosenza dia un segnale forte, che fino a questo momento è mancato, di attenzione verso l’emergenza criminalità. E’ indispensabile, vista la pericolosa recrudescenza dell’attività mafiosa sull’intero territorio provinciale, che la Provincia si costituisca sistematicamente, a cominciare dal processo Azimut contro presunti esponenti del clan Muto, parte civile nei processi per mafia>>. Lo ha dichiarato Mimmo Barile coordinatore della Cdl in Consiglio provinciale. <<Tale recrudescenza - continua Barile - si esprime attraverso feroci atti di violenza criminale con intimidazioni, uccisioni e diverse forme di condizionamenti e pressioni specie a danno del fragile tessuto imprenditoriale provinciale. Forze dell?ordine e magistratura che vanno elogiate per l’impegno profuso, non vanno mai lasciate sole. Tutto ciò non è più tollerabile e, quindi, è assolutamente necessario che l’Istituzione provinciale faccia la sua parte nei confronti di questo fenomeno, ormai diventato allarme democratico, che rischia di vanificare gli sforzi di crescita economica e culturale della parte sana della società calabrese>>.

Trento (Sdi): “Dai distretti agroalimentari, esclusi i comuni del basso Ionio “

06/10 Dichiarazione del Presidente del Gruppo consiliare dei Socialisti Democratici Italiani alla Provincia di Cosenza Leonardo Trento dopo la approvazione da parte del Consiglio Regionale del Progetto di legge n. 427 avente ad oggetto l’istituzione “dei distretti rurali e agroalimentari di qualità e l’istituzione del distretto agroalimentare di qualità di Sibari”. “I Comuni del basso Ionio cosentino, pur appartenendo da sempre all’area territoriale della Sibaritide, sono stati esclusi dal distretto agroalimentare della Sibaritide istituito con la legge 427 proprio ieri dal Consiglio regionale della Calabria. Le ripetute richieste che nei mesi passati sono venute dal territorio della Sila Greca ed in primis dalla Comunità montana non sono state recepite e non hanno sortito alcun effetto”. Questa esclusione è inaccettabile e mi auguro che il Consiglio regionale modifichi subito l’art. 8 bis della legge 427 e ripari così al torto fatto nei confronti del territorio della Sila Greca che ha da sempre fatto dell’agricoltura uno dei capisaldi del proprio tessuto economico ed all’interno del quale operano moltissime aziende di qualità, che danno occupazione a tantissime persone, che si vedrebbero, ingiustamente, penalizzate rispetto ad altre aziende che operano all’interno della stessa area geografica della sibaritide. Presenterò immediatamente un ordine del giorno in Consiglio provinciale per chiedere una forte presa di posizione e contestualmente chiederò alla Comunità Montana Sila Greca ed a tutti i Comuni del basso Ionio cosentino (Cariati, Terravecchia, Scala Coeli, Mandatoriccio, Campana, Pietrapaola, Paludi, Crosia, Caloveto, Calopezzati, Longobucco, Cropalati, Boccchigliero) di intraprendere una forte azione di protesta nei confronti della Regione Calabria che ancora una volta dimostra, con una politica fallimentare, di non considerare affatto il territorio del basso Ionio cosentino che è il più depresso di tutta questa nostra regione”.

Fava d’accordo con D’Alema “In Calabria Si può vincere ma senza commettere errori”

06/10 ''Opportunamente Massimo D' Alema sprona all' ottimismo e indica la strada per un risultato positivo alle prossime elezioni regionali. Si puo' vincere, ed e' piu' che mai necessario in Calabria, a condizione di non commettere altri errori e incamminarsi presto sulla strada di una comune assunzione di responsabilita'''. A sostenerlo e' stato il consigliere regionale, Nuccio Fava. ''Spetta in modo particolare ai Ds - ha aggiunto Fava - favorire un nuovo percorso, senza ostinarsi su progetti, assolutamente legittimi, ma che sinora hanno solo reso piu' complessa e difficile la vita del centro-sinistra calabrese. Il progetto della lista unitaria incontra difficolta' crescenti, segnate tra l' altro dalla presenza di tre diverse candidature: Margherita, Ds e Socialisti. Questi ultimi in particolare impegnati su un percorso unitario e autonomo, all' interno del centrosinistra, ma non riconducibile in alcun modo, almeno per ora, al progetto Ds di un nuovo soggetto politico''. ''Ciascuno - ha concluso Fava - legittimamente persegua dunque le proprie strategie, di periodo piu' o meno lungo, ma non sprechi altro tempo e non sciupi l' opportunita' di mettere subito in campo proposte e contributi che conducano, con metodo collegiale, alle scelte di programma e di leadership, le piu' condivise e le piu' idonee pertanto ad assicurare il nuovo governo alla Calabria''.

Escalation mafiosa al qeustion time di domani con l’interrogazione dei deputati della Margherita

05/10 La ''preoccupante escalation della criminalita' organizzata in Calabria, con l' intensificarsi di intimidazioni e attentati contro amministratori locali, imprenditori e semplici cittadini'', viene sottolineata in un' interrogazione presentata al Ministro dell' Interno da Agazio Loiero, vicepresidente del gruppo della Margherita alla Camera, e dai deputati dello stesso partito Giuseppe Camo e Luigi Meduri. L' interrogazione sara' illustrata domani da Loiero nel corso del question time a risposta immediata in diretta televisiva alle 14.30. Nell' interrogazione si sottolinea, in particolare, ''il clima di sgomento suscitato nell' opinione pubblica per le armi da guerra usate nell' agguato mortale, ad Isola Capo Rizzuto, contro il boss Carmine Arena e per il ferimento di due operai di un impianto di riciclaggio di rifiuti''. I tre parlamentari calabresi della Margherita, ricordando l' annuncio a luglio da parte del vicecapo della Polizia, Luigi De Sena, di un piano per una nuova offensiva contro la criminalita', chiedono al Governo ''come intenda contrastarne l' escalation'' e, in particolare, ''quali siano le risorse umane e finanziarie da destinare alle iniziative di prevenzione del crimine e al rafforzamento dell' attivita' investigativa in modo da assicurare in Calabria il rispetto della legalita' e garantire la sicurezza dei cittadini''

Pisano ed Adamo chiedono a Chiaravalloti di costituire la Regione parte civile nel processo Dynasty

05/10 Il presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno mafioso, Vincenzo Pisano ha letto in Aula, nel corso della seduta consiliare odierna, il testo di una mozione da lui sottoscritta congiuntamente al consigliere Nicola Adamo (Ds), che verrà depositata in serata. La mozione si riporta nella sua stesura integrale: “Il Consiglio regionale della Calabria considerato che è in atto un processo di grave e pericolosa recrudescenza dell’attività mafiosa sull’intero territorio regionale; che tale recrudescenza si esprime attraverso atti di violenza criminale con intimidazioni, uccisioni e diverse forme di pressioni e condizionamenti che si esercitano nei diversi contesti sociali e territoriali; chiede al presidente della Giunta regionale che la Regione Calabria si costituisca in giudizio, come ha fatto, in altre circostanze, nel processo conseguente all’operazione Dynasty in atto presso il tribunale di Catanzaro nei confronti della organizzazione facente capo al presunto clan operante nel territorio della Provincia di Vibo Valentia”.

Pittelli (FI) “Contro i Sindaci vili attacchi mafiosi”

05/10 ''Ancora due amministratori nel mirino della malavita in Calabria. Due sindaci vittime di vili attacchi mafiosi ai quali va tutta la solidarieta' del gruppo regionale di Forza Italia e l' invito forte a non abbandonare le loro posizioni''. Lo sostiene, in una nota, Giancarlo Pittelli, deputato di Forza Italia e coordinatore regionale della Calabria del partito a proposito delle intimidazione subite ieri dai sindaci di Gerocarne e Roccabernarda. ''Lo Stato - aggiunge Pittelli - non li lascera' soli, ne' in questo momento, ne' nel prosieguo delle loro attivita'. Il mondo politico e' chiamato a fare quadrato attorno alla gente onesta che lavora per il bene e lo sviluppo dell' intera collettivita'.E' necessario alzare delle barricate tali da poter fronteggiare gli attacchi di chi non conosce altro linguaggio se non quello della subdola violenza''.

Mistorni (Margherita): “No alla soppressione del tronco ferroviario di Paria a Mare”

05/10 ''La soppressione del tronco ferroviario di Praia a Mare, previsto nel nuovo piano di riammodernamento della rete, da poco approvato dall' Ente Ferrovie, ha comportato disorientamento e preoccupazione fra i numerosi operatori della manutenzione, che per vari anni hanno dato prova di operosita' e professionalita' nel rendere efficiente e sicura la rete che fino ad oggi hanno manutentato''. Lo afferma in una lettera aperta Giuseppe Mistorni, presidente Gruppo Ppi-Margherita Regione ''La previsione del presidio su Praia e' soltanto un palliativo per dare la sensazione che nulla e' cambiato. Ritengo - dice Mistorni - che Praia per essere confine nord della Calabria, specie se si parla di regionalizzazione delle rete ferroviaria, e per avere uno snodo ferroviario di nove binari, nella distribuzione dei tronchi doveva essere sicuramente confermata, specie se confrontata ad altri impianti che invece hanno avuto maggiore considerazione''.

Chiravalloti scrive a Montezemolo “giusti i richiami al Governo per il Mezzogiorno”

05/10 ''Non sfugge alla nostra attenzione l'impulso rigoroso che lei sta imprimendo alla Confindustria e l'alto messaggio indirizzato al mondo dell' economia ed, altresi', alle istituzioni nazionali e locali.Soprattutto ci interessa e ci gratifica il richiamo alto dell' attenzione del Governo agli antichi ed ancora irrisolti problemi del nostro Mezzogiorno''. E' quanto scrive il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, in una lettera inviata a Luca Cordero di Montezemolo nell'imminenza della visita che il presidente di Confindustria fara' domani e giovedi', rispettivamente, a Reggio Calabria e Cosenza. ''Sono sinceramente rammaricato - aggiunge Chiaravalloti nella lettera a Montezemolo - che impegni istituzionali indifferibili e di rilievo (Conferenza dei presidenti delle Regioni e convocazione dei Presidenti davanti alle Commissioni parlamentari in vista della discussione sulla prossima finanziaria) non mi consentono di venirla a salutare personalmente in occasione della sua attesa e gradita visita in Calabria. Non sfugge al Governo regionale della Calabria l' importanza di questa sua presenza, cosi' come non e' possibile che ancora oggi, a distanza di un secolo dal sorgere della 'Questione meridionale', vi sia ancora qualcuno che consideri questo un problema che interessa solo il Sud. Ci pare che lei abbia ben compreso, invece, come il problema del Sud sia un problema - forse il problema - del Paese ed anche dell' intera Europa. Confidiamo nella responsabilita', nella tenacia e nella visione alta della classe imprenditoriale perche', in uno sforzo comune e non certo strettamente corporativo, si provi con concretezza e sollecitudine a dare risposte alle secolari istanze delle nostre generose popolazioni. Mi interessa, per intanto, assicurarle la disponibilita' ad ogni collaborazione - nel rispetto dei ruoli e delle responsabilita' - da parte del Governo regionale della Calabria''.

Corbelli e Chizzoniti formano la lista “Terzo Polo” per le regionali

05/10 Il ''Terzo Polo'', promosso dal Movimento Diritti Civili, sara' presente alle elezioni regionali del 2005. Proseguono a questo proposito gli incontri promossi dal leader del Movimento Diritti Civili. Oggi a Cosenza, nei saloni della Provincia, c' e' stato un incontro tra Corbelli e l' ex assessore regionale e attuale presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Aurelio Chizzoniti, responsabile del Patto per la Calabria. L' incontro ha fatto registrare la totale sintonia tra Corbelli e Chizzoniti sui diversi argomenti affrontati: elezioni regionali, legge elettorale, problemi del lavoro, della criminalita', dell' emergenza sociale. Chizzoniti e Corbelli chiedono che la legge elettorale resti cosi' com'e' senza l' introduzione dello sbarramento che sarebbe antidemocratico e mirerebbe solo alla cancellazione dei piccoli partiti. Quasi certamente alle prossime elezioni regionali il Movimento Diritti Civili e il Patto per la Calabria correranno insieme sotto il simbolo del ''Terzo Polo''.

Tripodi (Pdci) “Una vera e propria emergenza criminale”

05/10 ''Nella nostra regione siamo oramai di fronte ad una vera e propria emergenza criminale.Il gravissimo ed inquietante attentato contro i lavoratori e contro l'azienda Ecocall di Vazzano (Vibo Valentia) dimostra come la 'ndrangheta ha rialzato la testa e prova a riaffermare il proprio dominio prepotente sul territorio''. Lo afferma il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Siamo ormai - dice Tripodi - ad una vera e propria sfida lanciata contro le istituzioni e le forze sane ed oneste della nostra regione. L'ignobile azione criminale perpetrata contro l' azienda vibonese dimostra che siamo davanti ad un preoccupante salto di qualita': la 'ndrangheta non si accontenta piu' di riscuotere il pizzo o incassare mazzette e tangenti, ma vuole entrare dentro i circuiti economici e finanziari legali, per impadronirsi delle attivita' economiche e vuole avere il controllo su tutte le attivita' produttive. E' evidente che la sfida lanciata e' gravissima e conferma quanto la presenza della 'ndrangheta sia incompatibile con lo sviluppo e il lavoro. Ai soci della Ecocall, all'imprenditore Pippo Callipo, ai due operai feriti ed a tutte le maestranze va la nostra massima solidarieta' e vicinanza. Inoltre, consideriamo gravissimo, che nessun rappresentante della Giunta Regionale, ha inteso partecipare all'assemblea che si e' tenuta preso l'azienda nell'immediatezza dei fatti. Come a Villa San Giovanni, anche in provincia di Vibo Valentia, la Giunta Regionale guidata da Chiaravalloti ha brillato per la propria assenza, sintomo che ormai su determinate questioni riguardanti la legalita' e la lotta alle forze criminali vi e' chiaramente latitanza e assenza. Siamo ad un bivio; pensiamo che gli appelli non bastano piu'. Al Ministro degli Interni Giuseppe Pisanu, che il prossimo 23 ottobre partecipera' alla seduta straordinaria del Consiglio Regionale, chiediamo atti concreti, a partire dal potenziamento di mezzi e uomini delle forze dell'ordine, e non semplici parole di rito''.

Lista comune per i socialisti calabresi del centrosinistra

05/10 I socialisti calabresi militanti nel centrosinistra presenteranno alle prossime elezioni regionali una lista comune. E' quanto e' stato deciso nel corso di una riunione svoltasi a Lamezia Terme cui hanno partecipato i rappresentanti dello Sdi, dei Laburisti, del Pse e delle associazioni Pensiero laico e Socialismo e liberta'. Nel corso della riunione, secondo quanto riferisce una nota, ''e' stato deciso di procedere rapidamente alla costituzione di una federazione tra tutte le forze socialiste del centrosinistra in modo da avviare in concreto in Calabria il processo di unita' socialista''. Alla riunione per lo Sdi erano presenti il sen. Cesare Marini, il portavoce Tonino Leone ed il segretario regionale Ercole Nucera; per i Laburisti Rosario Olivo, Pino Napoli e il coordinatore provinciale di Reggio Calabria Nino Cotroneo; per il Pse l' on. Giacomo Mancini e il consigliere provinciale di Cosenza Antonio Ruffolo; per l' associazione ''Pensiero Laico'' Pino Iacino e Vincenzo Ziccarelli e per l' associazione ''Socialismo e' Liberta''' Sisinio Zito e Roberto Castagna.

Lo Sdi ripropone la candidatura di Cesare Matini alla Regione

05/10 Lo Sdi ripropone la candidatura di Cesare Marini alla presidenza della giunta regionale ''quale espressione unitaria dell' area socialista e quale rappresentante coerente di tutto il centrosinistra''. A ribadire la proposta di candidare Marini e' stato il Comitato regionale dello Sdi, riunitosi a Lamezia Terme. A conclusione dei lavori e' stato approvato un documento in cui si sottolinea, tra l' altro, che lo Sdi, ''tenuti presenti i risultati degli incontri, decide di procedere alla costituzione di una Federazione tra le forze socialiste collocate nel centrosinistra e di sostenere la presentazione di liste unitarie alla prossima competizione regionale. Bisogna, inoltre, in tempi brevi dare concreta attuazione alla richiesta di unita' socialista che proviene dai militanti e dalla stessa societa' calabrese, evitando, cosi', disorientamenti nell'opinione pubblica. L' idea di costruire un partito riformista in Italia resta valida, cosi' come vanno perseguite alle prossime elezioni regionali soluzioni che siano in linea con questo progetto e che si muovano in un contesto e logica nazionale''. Lo Sdi calabrese, inoltre, ''riconferma l' adesione alle decisioni degli organi nazionali con i quali intende conservare un rapporto di consenso e di fiducia. In Calabria negli ultimi mesi e' cresciuto il dibattito sull' obiettivo di realizzare l' unita' delle forze socialiste collocate nel centrosinistra. Pertanto la riaggregazione delle diverse componenti socialiste e' un obiettivo che va perseguito con decisione ed e' utile per lo sviluppo democratico della nostra Regione. Linea, questa, condivisa da tutto il corpo del partito: le cinque Federazioni che hanno sempre lavorato, pur nella loro autonomia, in un rapporto d' intesa e di collaborazione con il Comitato regionale, hanno espresso un consenso al disegno unitario''. Il comitato regionale dello Sdi, i cui lavori sono stati introdotti dal segretario regionale, Ercole Nucera, e conclusi dal presidente portavoce regionale, Tonino Leone, ha ribadito che ''l' impegno unitario socialista costituisce il valore aggiunto della prossima competizione elettorale regionale ed una risorsa che i socialisti mettono a disposizione della coalizione e della Calabria per una politica di rinnovamento e la costituzione di un progetto di alternativa riformista''. Al termine dei lavori Giovanni Papasso e' stato eletto vice segretario regionale.

Fava (Udeur): “Risposte politiche inadeguate alla criminalità mafiosa”

05/10 ''C' e' un' emergenza tragica, purtroppo non nuova, rappresentata dalla criminalita' mafiosa che tiene politica e istituzioni sotto scacco. Nessuno puo' cavarsela accusando gli altri ma riconoscendo criticamente che c'e' un grave deficit di risposte politiche e istituzionali adeguate, che diventano responsabilita' piu' acute se trasparenza e correttezza della pubblica amministrazione lasciano gravemente a desiderare''. E' quanto sostiene, in una dichiarazione, Nuccio Fava, consigliere regionale dei Popolari Udeur. ''In questo senso - aggiunge Fava - le giuste e doverose indignazioni non bastano e per parte sua la politica dovrebbe dare prova di trasparenza e capacita' di espressione di nuova classe dirigente e quindi di credibilita' e di fiducia verso i cittadini. Purtroppo il gioco politico resta chiuso dentro logiche vecchie e inadeguate, con una maggioranza clientelare e di potere che non rende conto, ne' verso le istituzioni ne' verso la societa', delle sue scelte e dei suoi comportamenti. L' opposizione continua ad annaspare e si candida al governo della Regione puntando piu' sul disastro operato ai danni della Calabria dalla Giunta Chiaravalloti che sulla capacita', a tutt' oggi, di una proposta positiva e credibile. Non c'e' ancora una data per un incontro collegiale tra tutte le forze del centro-sinistra, ne' l'indicazione certa di un metodo e di una scadenza per definire collegialmente, tra e oltre i partiti della coalizione, il confronto e il coinvolgimento delle forze vive della societa' calabrese, che pure hanno da tempo espresso disponibilita' e proposte di grande interesse. Si annaspa, insomma, con un eccesso di protagonismo da parte dei Ds che non ha espresso sinora risultati apprezzabili in termini di rafforzamento dello spirito di coalizione e di proposta complessiva, espressione cioe' di tutte le forze necessarie ad un risultato elettorale positivo. C' e' addirittura il rischio, a cominciare dalla nuova legge elettorale, che il centro-sinistra risulti incapace di esprimere una proposta comune. Si era parlato di un termine perentorio del 30 settembre che e' trascorso invano. Ora sembra che bisogna attendere il parto di una lista unitaria sempre piu' problematica e che comunque ha sinora espresso almeno tre candidature alla presidenza, una per ciascuna delle sue componenti (Ds,Margherita e Socialisti), che non rappresentano certo un bel viatico di percorso unitario''. ''Allo stato - conclude Fava - solo l' onorevole Minniti ha comunicato con saggezza l' intenzione di fare un passo indietro, ma la strategia che persegue il suo partito servira' pure a rassicurare e compattare i Ds, ma non e' servita sinora a rafforzare lo spirito di coalizione, a fugare il rischio di tentazioni egemoniche, ad aiutare tutto il centro-sinistra ad esprimersi come coalizione di governo, in grado di fare sintesi efficace tra tutte le sue componenti, per giungere al piu' presto a proporsi come reale alternativa di sviluppo e di speranza per i calabresi''.

Soriero (DS): “Bloccare il terrorismo mafioso”

05/10 Massimo allarme nazionale sulla situazione calabrese dell 'ordine pubblico e' stata stamani espressa dal viceresponsabile degli enti locali della Direzione nazionale dei Ds, on.Pino Soriero, che a Catanzaro ha incontrato il Prefetto ed il Questore del capoluogo calabrese. Gli incontri sono stati motivati con i ''continui attacchi della mafia ai Sindaci ed alle Amministrazioni locali''. ''Nell' esprimere apprezzamento - ha detto Soriero - per l' impegno delle forze dell' ordine e per i risultati fin qui conseguiti nella lotta alla mafia c' e', pero', bisogno di un salto di qualita' per affrontare questo vero e proprio terrorismo mafioso. Piu' volte abbiamo sollecitato Governo e Ministero dell' Interno. A questo punto la presenza di Pisanu, annunciato in Calabria nelle prossime settimane, non basta piu' e deve essere preceduta da segnali immediati che affrontino i due problemi che io ritengo prioritari: la dotazione di professionalita' investigative ai massimi livelli e l' ampliamento degli organici delle due Direzioni distrettuali antimafia.''. Soriero ha rivolto, infine, un appello per l' estensione della mobilitazione della societa' civile. ''Faccio appello - dice l' esponente dei Ds - ai presidenti nazionali di Anci, Upi, Uncem e Lega delle autonomie per un incontro urgente da tenere in Calabria, un' Assemblea nazionale sulla difesa delle autonomie dal terrorismo mafioso''.

Eletti gli organismi giovanili regionali della Margherita

05/10 Presidente dell'assemblea regionale dei giovani della Margherita e' stato eletto Davide Grilletto di Reggio Calabria, mentre responsabile del coordinamento (incarico corrispondente a quello di segretario regionale) e' stato eletto Giovanni Russo di Vibo Valentia affiancato da quattro vice: Francesco Pirillo, Francesco Paglione, Felice Caristo e Vincenzo Brancaccio, mentre responsabile organizzativo e' stato eletto Fabio Fortugno. Per Russo ''si e' celebrata una tappa decisiva nella costruzione del nostro movimento giovanile. Una presenza cosi forte di tanti amici e' la visibile testimonianza di un lavoro tenace, convinto ed appassionato''. Il coordinatore regionale, poi, ha espresso gli obiettivi del movimento: l'elaborazione di nuove idee, la formazione di una nuova classe dirigente e la necessita' di essere un motore di consenso, tutto cio' partendo da un progetto comune e condiviso che risolva i gravi problemi attuali della Calabria, da quello dell'occupazione a quello della gestione della rete stradale e ferroviaria sino a quello idrico. Grilletto, infine, si e' detto ''onorato della carica che mi e' stata assegnata, in virtu' anche della massima unita' avuta in questo congresso''.

Proposta di legge regionale a sostegno delle Comunità Montane dell’on. Pirillo (Margherita)

05/10 Il consigliere regionale della Margherita, On. Mario Pirillo, ha presentato una proposta di legge, ad articolo unico, riguardante l’abrogazione del “Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario” che consente l’accesso alle risorse finanziarie del Fondo Nazionale della Montagna anche ad altri Enti pubblici e/o Enti strumentali della regione.
“Le Comunità Montane – ha spiegato l’On. Pirillo - svolgono una importante funzione di tutela, salvaguardia e sviluppo economico delle aree interne e delle zone montane. Attualmente questi Enti, a totale finanza derivata, per i continui e consistenti “tagli” dei finanziamenti pubblici, risultano notevolmente penalizzati e vivono una grave crisi al limite dello loro stessa sopravvivenza. Infatti, il riparto delle risorse finanziarie proveniente dal Fondo nazionale della montagna - per come recepito con la l.r. n° 4/99 - nonché dalle esigue erogazioni del Ministero dell’Interno, non consentono a questi Enti neanche lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione. Molte comunità montane calabresi stentano ad approvare i propri bilanci, mentre risulta sempre più difficile assicurare lo stipendio ai dipendenti. Tale precaria situazione risulta ancora più aggravata dall’introduzione del 3° comma dell’art. 11 della L.R. n° 18/04 “Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario” che consente l’accesso alle risorse finanziarie del Fondo Nazionale della Montagna anche ad altri Enti pubblici e/o Enti strumentali della regione. Al fine salvaguardare l’esistenza di questi Enti, in attesa di una più ampia ed articolata discussione che ne rilanci il loro ruolo sul territorio – ha concluso il capogruppo della Margherita - ho provveduto a presentare la proposta di legge per procedere urgentemente all’abrogazione del comma 3° - dell’art’ 11 - della L.R. n° 18/04”.

CDL spaccata dopo la riunione di Reggio. I segretari dicono Chiaravalloti, Rositano dice di no. Il Pri conferma.

04/10 Nulla di fatto nella riunione della Casa delle libertà calabrese in una riunione plenaria, oggi a Reggio Calabria, di segretari regionali, parlamentari nazionali e regionali, sindaci di città e presidenti di provincia per decidere chi sarà il prossimo candidato alla presidenza della Regione. Però incontrando i giornalisti a conclusione del vertice svoltosi nel Comune di Reggio Calabria a cui hanno partecipato alcuni segretari regionali (Il Pri era assente) Giuseppe Chiaravalloti resta l' unico candidato della Casa delle liberta', in vista delle prossime elezioni regionali, alla presidenza della Giunta.. Alla riunione avevano partecipato Giancarlo Pittelli, Gino Trematerra, Guglielmo Rositani, Leopoldo Chieffallo e Vincenzo Mazzei, coordinatori regionali, rispettivamente, di Forza Italia, Udc, An, Nuovo Psi e Pri. I coordinatori regionali della Casa delle liberta' hanno ribadito la loro ''piena fiducia nell' operato del presidente Chiaravalloti, che rimane al momento - hanno detto - l' unico candidato della coalizione e che discutera' del suo impegno futuro con i segretari nazionali dei partiti della Casa delle Liberta'. Solo dopo questo confronto verranno sciolte eventuali riserve''. Gli stessi segretari hanno anche preannunciato per le prossime settimane una Conferenza programmatica dei partiti della Casa delle liberta'. ''Abbiamo discusso in maniera franca - ha detto Guglielmo Rositani, dopo l' intervento di saluto del sindaco Giuseppe Scopelliti - su come rilanciare l'azione di governo della Casa delle Liberta' alla Regione. In tutti noi sono prevalsi il senso di profonda unita' che anima la coalizione e l' opinione comune su come organizzare i mesi che ci rimangono in vista delle consultazioni regionali di primavera per affrontare al meglio la competizione elettorale''. L' intervento di Rositani e' stato in larga ripreso dagli altri partecipanti alla conferenza stampa, che hanno ''sottolineato l' impegno di tutti per il raggiungimento della massima unita' nella coalizione, lasciando ai singoli partiti il compito di superare eventuali divergenze interne''.
- Per Rositano (AN) , invece, nessun nulla osta a Chiaravalloti.-“sull'uscente Giuseppe Chiaravalloti non si può decidere in Calabria ma bisogna attendere Roma”. Ha detto il neo commissario regionale di Alleanza Nazionale, il deputato Rietino Gugliemo Rositani: "Abbiamo chiesto ai nostri segretari nazionali di definire il più presto possibile la posizione del presidente attuale. Sappiamo che ci deve essere un incontro in questi giorni, aspettiamo decisioni". Rositani ha rivelato il metodo con cui si arriverà alla candidatura della CdL in Calabria: "Da Roma si deve decidere a quale partito toccherà questa regione. Poi si dovrà decidere se Chiaravalloti rimane oppure no".
- Il Pri conferma, “non si è parlato di alcuna candidatura” - Nel corso della riunione tra i segretari regionali dei partiti della Cdl svoltosi oggi a Reggio Calabria, ''non si e' parlato di contenuti programmatici per possibili alleanze alle prossime consultazioni regionali, ne' tanto meno sono stati fatti nomi di candidature alla presidenza della Giunta regionale; questioni queste che verranno trattate nel prossimo incontro, richiesto dal Pri, e in programma per la meta' di ottobre''. A sostenerlo e' la segreteria regionale del Pri in una nota diffusa stasera. ''Il Pri - e' scritto nella nota - ha partecipato all' incontro dei segretari regionali, dopo un chiarimento telefonico, avvenuto tra l' on. Rositani e il segretario regionale del Pri. Il Pri all' incontro ha partecipato solo per un atteggiamento di cortesia nei confronti dello stesso neo coordinatore di An, Guglielmo Rositani''. All' incontro con i segretari dei partiti della Cdl era presente il segretario regionale del Pri, Vincenzo Mazzei, che, pero', non ha partecipato al successivo incontro con i giornalisti.

Corbelli “Il Consiglio regionale torna al lavoro dopo due mesi e mezzo di ferie”

04/10 Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili, in una dichiarazione, rivolge gli auguri di ''buon lavoro ai consiglieri regionali, che domani - afferma - ritorneranno in aula dopo la piu' lunga, ingiustificata e super retribuita vacanza politico-istituzionale nella storia della Regione e dell' intero Paese (2 mesi e mezzo di ferie). ''Finalmente domani - aggiunge Corbelli - ritorneranno in aula i 43 consiglieri regionali. Vengono smentiti quei detrattori che affermavano che i nostri 'consiglieri eroi' sarebbero rientrati dalle vacanze solo alla vigilia di Natale per fare gli auguri ai calabresi! I consiglieri regionali calabresi hanno stabilito un record! Una vacanza di oltre 2 mesi che non ha eguali e precedenti in tutta Italia. Finanche la Camera dei deputati da tempo ha ripreso i lavori parlamentari. Il Consiglio regionale invece, nonostante le gravi emergenze, aveva deciso nell' ultima riunione dei capigruppo a Reggio di prolungare le vacanze addirittura sino al 5 ottobre! Uno scandalo? Macche', solo una meritata, lunga vacanza per il grande lavoro prodotto: in un anno 62 ore di presenze in Consiglio, meno di 3 giorni, per la modesta spesa di 20 miliardi di vecchie lire (tanto ci costano in un anno i 43 consiglieri regionali). Mentre in Italia tutti i consigli comunali, provinciali, regionali e lo stesso Parlamento della Repubblica hanno gia' ripreso da diverso tempo i lavOri, in Calabria (nonostante le tante emergenze: mafia, lavoro, sanita', disagio sociale!) il Consiglio regionale domani finalmente dopo 2 mesi e mezzo di vacanze torna a riunirsi. La Calabria tira un sospiro di sollievo. I nostri (si fa per dire!) consiglieri regionali si rifanno vivi''.

Commodari (Rif. Com.): “La ‘ndrangheta ha il controllo del territorio”

04/10 ''Noi che da anni denunciamo la pericolosita' della 'ndrangheta, la piu' potente e pericolosa organizzazione criminale nazionale ed internazionale, non ci siamo affatto stupiti della potenza bellica, della capacita' di controllare il territorio e di organizzare mezzi ed uomini, che ha caratterizzato l'agguato di Isola Capo Rizzuto.Cosi' come non ci stupisce l'assalto compiuto nella notte all'azienda Ecocall di Vazzano, nel quale sono rimasti feriti due operai''. Lo afferma, in una nota, Pino Commodari, del Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista. ''A loro ed alla proprieta' dell'azienda - aggiunge Commodari - va la nostra piena e convinta solidarieta'. In questo episodio si legge chiaramente che nella gestione del settore dei rifiuti la 'ndrangheta non consente alcuna possibilita' di intervento ad altri soggetti imprenditoriali. A tutto cio' si aggiungono i numerosi atti intimidatori subiti da amministratori locali che resistono e che non si piegano alla violenza della mafia, come il sindaco di Villa San Giovanni Rocco Cassone. Non esageriamo nel definire la Calabria un vero e proprio campo di battaglia, dove a soccombere vi sono solamente la democrazia e la civilta' di questa regione. Elevare il livello di attenzione e di contrasto nei confronti della 'ndrangheta non e' piu' rinviabile. Gli scioglimenti di molti consigli comunali, compreso quello di Lamezia Terme, ci parlano di una rinnovata capacita' della 'ndrangheta di realizzare intrecci perversi e legami con la la politica e gli affari oppure, compiendo un notevole salto di qualita', di assumere in proprio il ruolo che in passato veniva delegato agli uomini politici. Pesanti, in questo senso, sono le responsabilita' del centro destra e del governo Berlusconi, che nel corso di questi anni hanno smantellato qualsiasi controllo di legalita' ed imposto la cultura della illegalita', che diviene il 'volano' dello sviluppo economico del Paese e della costruzione di una forma-Stato caratterizzata dalla crescente pervasivita' della cultura mafiosa''. Secondo Commodari, ''il punto politico fondamentale e' quello di dotarsi di un progetto politico e culturale alternativo, unico in grado di realizzare le trasformazioni sociali ed il cambiamento e, quindi, la sua sconfitta. Ritorna con forza l'imperativo di una rinnovata capacita' di proporre un progetto in grado di porre fine alla crisi della politica, ampia e profonda, alla separatezza tra essa, l'etica e la societa' con i suoi bisogni ed aspettative. Un progetto che sappia proporre una politica altra ed alta, basata sulla conoscenza della vita e dei problemi della societa' e della gente, ricca di idee, ideali e programmi''.

Le condizioni dei DS per la svolta alla Regione. Vnerdì presentazione progetto alla stampa

04/10 Il progetto di sviluppo per la Calabria dei prossimi 5 anni ruota attorno alla filosofia di agenda 2000, cioe' di quel Por Calabria, che ha avuto ''consensi assai convinti od unanimi e di cui le forze del centro sinistra calabresi sono state promotrici ed artefici''. Cosi' dicono i Ds calabresi al ter,ine del comitato dirigente odierno. L'obiettivo e quello di ''proporre ai calabresi di essere i protagonisti di una grande svolta, finalizzata a fare della nostra realta' un sistema locale aperto e competitivo, imperniato su una societa' di liberi ed eguali, in cui ci siano diritti forti e veri per chi e' piu' debole e opportunita' grandi per chi ha talento. Nell' immediatezza, si da mandato al gruppo alla regione di concordare con gli altri gruppi consiliari del centro sinistra un'iniziativa, che consenta di dar vita, di concerto con forze sociali, imprenditoriali, professionali, dell'universita', della ricerca e delle autonomie locali, ad una battaglia d'urto efficace dell'opposizione nell' ultimo scorcio di legislatura regionale. Il comitato dirigente dei Ds di Calabria ritiene che per far avanzare nella regione un'idea di svolta cosi' difficile ed impegnativa siano indispensabili e preliminari due condizioni. La prima e' quella che un siffatto progetto abbia cuore e cervello dentro la regione, per cui anche i confronti che, su ogni questione aperta, si riterra' di avviare con i livelli nazionali, dovranno avere connotati di reciprocita' con le forze dell'alleanza democratica calabresi protagoniste. La seconda, piu' specifica ma parimenti importante e decisiva, riguarda le forze di Uniti nell'Ulivo di Calabria. In tale quadro, pur rispettando la sovranita' dell'intera coalizione, non e' azzardato sostenere che il futuro candidato delle forze del centro sinistra alla presidenza della regione Calabria possa essere espressione di quest'area. A questo proposito, i Ds calabresi ribadiscono la proposta di procedere unitariamente e congiuntamente alla composizione di una lista unitaria alle prossime regionali, a partire dalle forze che hanno dato vita ad Uniti nell'Ulivo, aperta ad altro espressioni di movimenti, associazioni, esperienze civiche e territoriali, che possano portare dentro la lista istanze e rappresentanze di rinnovamento nella vita regionale. In Calabria piu' che altrove e' importante unire tutte le energie piu' avanzale provenienti dalla cultura riformista laica, cattolica e socialista. In tal modo, assieme al presidente ed a tutte le energie della coalizione, una grande aggregazione unitaria si assumerebbe il compito di essere cerniera ed artefice del grande progetto di cambiamento, tanto necessario quanto assai arduo, cui i calabresi verranno chiamati da protagonisti. Essa, anzi, sarebbe la carta, la risorsa m piu' al servizio della nuova Calabria''.
E venerdì 8 i DS incontrano i giornalisti per illustrare il loro progetto. ''Vanno evitate forzature, come quella determinatesi in riferimento a qualche sondaggio, che possono minare il bisogno di un confronto sereno e fattivo; da esse per l'avvenire occorre guardare, ricercando e sottolineando, invece, con forza l' unita' e la pari dignita' di tutte le forze della coalizione''. Cosi' il comitato dirigente dei Ds che ha approvato all' unanimita' un documento. ''Ora e' ancor piu', non solo urgente e necessario, ma,davvero possibile dare corso al lavoro strutturale ed unitario del centro sinistra per decidere congiuntamente sul programma.I Ds di Calabria chiedono a tutte le forze del centro sinistra che si concordi e si convochi una riunione d'insediamento delta coalizione.In preparazione della stessa, nella giornata di venerdi' 8 ottobre, si terra' a Lamezia un incontro con i giornalisti per illustrare i punti cardine di una proposta di progetto, che i Ds avanzeranno nella riunione unitaria del centro sinistra''.

I DS chiedono alla Regione di costituirsi parte civile nei processi per mafia

04/10 Il comitato dirigente dei Ds ha dato mandato al gruppo consiliare alla Regione di chiedere al presidente della Giunta la costituzione in giudizio nei processi di mafia, a partire da quello relativo al processo Mancuso di prossima celebrazione. Il comitato dirigente regionale dei Ds, informato dal segretario Nicola Adamo sull'esito degli incontri bilaterali con le altre forze del centro sinistra, con associazioni sindacati, imprenditoriali e professionali, ha espresso soddisfazione per l'andamento degli stessi. ''L'iniziativa dei Democratici di Sinistra calabresi si e' rivelata - e' detto in una nota - un formidabile strumento di confronto unitario che ha consentito di far emergere punti di convergenza importanti sul programma e sulla metodologia di' scelta del candidato a Presidente da parte della coalizione di centro sinistra.Oggi piu' che mai il centro sinistra deve assumere con decisione un'iniziativa piu' netta, che abbia i caratteri di una urgenza estrema, alla luce della situazione di allarme democratico in cui versano la societa', (economia e istituzioni della nostra regione sottoposte ad un attacco sistematico da parte delle organizzazioni criminali e mafiose)''.

Tripodi (PdCI) “Con lo sbarramento nelle liste difficile intesa per la coalizione di centro sinistra”

04/10 ''Se le posizioni espresse sulla Gazzetta del Sud in merito alla legge elettorale dal consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, rispecchiano quelle del suo partito, allora e' tutta in salita la strada per la costruzione della coalizione del centrosinistra per le prossime elezioni regionali''. A sostenerlo e' stato il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. ''Sulla linea che Pacenza ha tracciato - ha aggiunto Tripodi - sembra difficile trovare un' intesa ampia e coinvolgente con tutte le forze del centrosinistra. Peraltro, e' assai singolare la motivazione di Pacenza a supporto di una linea che punta a realizzare una legge elettorale con lo sbarramento per le liste. Infatti, come si evince dalle sue dichiarazioni, siccome i partiti maggiori hanno realizzato il cosiddetto listone allora tutti si devono accodare: lorsignori hanno deciso e, quindi, i partiti minori del centrosinistra debbono imitare il modello del listone. Poco importa se se questo rappresenta una forzatura e una violenza alla liberta' e alla democrazia, un attacco al pluralismo e alla rappresentanza politica''. ''I partiti minori - ha sostenuto Tripodi - dovrebbero mettersi insieme non perche' ne avvertono la necessita' politica o perche' sia giunto a maturazione un processo unitario per mettere insieme le diverse sensibilita' di cui sono espressione. No, la politica non c' entra nulla. Ci dobbiamo mettere insieme perche' lo dice Pacenza che vuole la legge elettorale con lo sbarramento per imporci la sua volonta' e perche' dobbiamo imitare il modello del listone; e non conta nulla se il risultato elettorale ottenuto e' stato deludente e se per la costruzione del massimo consenso sembra piu' opportuno puntare alla presentazione del maggior numero possibile di liste. Ovviamente ci auguriamo che questo non sia il pensiero del resto dei Ds e delle altre forze maggiori del centrosinistra, perche' se cosi' fosse sarebbe davvero un guaio''. ''Il problema - ha concluso Tripodi - non sarebbe piu' la scelta del candidato Presidente, ma quello ancora piu' grande di raccogliere i cocci di una coalizione che rischia di franare nel marasma e nella divisione frutto di uno stato confusionale e di una grave miopia politica. Spiace che proprio Franco Pacenza si sia fatto portatore di una posizione cosi' grave politicamente che puo' mettere in crisi l' alleanza democratica, ma francamente non si capisce a chi puo' giovare tutto questo''.

Con Palmieri eletto anche il nuovo consiglio direttivo regionale del Partito Liberale

04/10 Alla presenza dell’On. Stefano de Luca Segretario Nazionale del Partito, si è tenuto a Lamezia Terme, il I° Congresso Regionale del Partito Liberale – Calabria -.Molti gli interventi che si sono succeduti di esponenti politici delle varie anime della C d L.I liberali calabresi,nel documento politico programmatico approvato all’unanimità,hanno ribadito che, la rinascita del Partito in Calabria,non solo si propone di dare una casa idonea e uno strumento efficace di presenza politica a quanti si riconoscono nei valori della trazione liberale ma, si pone anche come una forza propositiva per sostenere con pacata fermezza le proprie “ragioni” ed impegnarsi ad essere protagonisti e dire basta al paradosso della marginalizzazione e dell’autoesclusione dalla vita pubblica.I liberali calabresi,dunque,non intendono,per il futuro,affidare le sorti delle idee ad alcuno.La società calabrese ha bisogno di idee liberali e di uomini forti in grado di realizzarle. Abbiamo la consapevolezza di possedere gli strumenti e le capacità per governare la realtà del presente,per contrastare il declino della nostra regione e dare risposte concrete per costruire un reale sviluppo.A conclusione dei lavori, il Congresso ha eletto per acclamazione, coordinatore regionale Ciro Palmieri, il quale ha dichiarato che,la nostra ambizione è di riuscire. In tempi ravvicinati, a dare voce e organizzazione alle molteplici forme ed energie di ispirazioni liberali presenti nella società calabrese e che, da oggi il Partito Liberale in Calabria,si avvia ad intraprendere un lungo cammino, con tappe scandite e predeterminate,e vorrà dire la sua sui temi dell’agenda politica con l’impegno di non mancare all’appuntamento delle elezioni regionali della prossima primavera 2005 e alle elezioni politiche del 2006.Il punto prioritario nostro programma politico - ha concluso Palmieri – è quello di dare ascolto alla voce della gente e di partire dai problemi reali e quotidiani dell’insieme delle nostre comunità, con ciò intendiamo dare non solo concretezza alla politica, ma anche restituire la politica ai cittadini.Il Congresso,ha altresì eletto per acclamazione, quali componenti del Comitato Direttivo Regionale, Francesco Agrusti (Presidente), Aurelia Zicaro (Vice-presidente), Gaetano Mazzarella (Vice-coordinatore), Giuseppe Gullo(Tesoriere), Eugenio Mercuri, Franco Palmieri, Pasquale Barbieri, Maria Teresa Cerenzia, Leopoldo Conforti,Oleandro Gattuso.
Presidente onorario,Salvatore Silvestri,Resp.Regionale di Gioventù Liberale Flora Fusca.

Fava: "La corte dei Conti ha descritto bene lo sconsolante stato della finanza regionale"

03/10 ''I Vescovi hanno espresso forte preoccupazione fino a temere la ribellione dei calabresi e a denunciare il fossato sempre piu' profondo tra cittadini e istituzioni''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava. ''La Corte dei Conti - ha aggiunto - rappresenta in modo sconsolato lo stato della finanza regionale, lo scandalo delle consulenze, l'impossibilita' di disporre addirittura del quadro completo degli immobili di proprieta' della regione. Non sono queste strumentalizzazioni dell'opposizione, ne' possono essere liquidate come propaganda o attacchi personali. C'e' un dovere elementare di responsabilita' politica per chi ha governato di rispondere del suo operato nelle sedi istituzionali e comunque di fronte ai cittadini elettori. Tanto piu' se immagina di ricandidarsi. Il sistema maggioritario, sebbene cosi' estremo e per molti versi dissennato che ci governa, rende tuttavia ancora piu' acuta e ineludibile questa responsabilita' e questo dovere da parte del governatore e della sua maggioranza''. ''Il centrosinistra - ha proseguito Fava - tutto, nonostante l'inconcludenza quasi totale dell'attivita' del Consiglio in rapporto alla interlocuzione e al confronto con la giunta e la maggioranza, ha il dovere di promuovere ogni iniziativa per costringere il centrodestra a rispondere delle sue responsabilita' di fronte all'intera Calabria. Dalla emergenza criminalita' alla sanita', dal ruolo delle universita' e delle imprese, dalla gestione irresponsabile del porto e dell'area di Gioia Tauro sino alla fuga dei diplomati e laureati e all'emergenza lavoro, la Calabria intera appare piu' in difficolta' e con minori speranze rispetto a cinque anni fa. Le promesse erano state tante, ora scopriamo addirittura che la devolution prossima ventura e la riduzione degli interventi per il Sud della finanziaria sono, secondo il governatore, un vantaggio per le popolazioni calabresi''. ''E' bene che il bilancio dell'azione di governo - ha concluso - venga subito correttamente fatto in Consiglio, indicando anche le iniziative che si intendono perseguire per la fine legislatura e assumendo con trasparenza la responsabilita' politica conseguente''.

Commodari (Rif. Com.) “La relazione della Corte dei conti fotografa una realtà drammatica”

03/10 ''La relazione della Corte dei Conti sul 'Rendiconto Generale della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2003', fotografa una realta' drammatica della nostra Regione ed il fallimento della Giunta Chiaravalloti e della maggioranza di centrodestra''. E' quanto sostiene in una nota il componente del comitato politico nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Giuseppe Commodari, circa la relazione della corte dei conti. ''Di questo fallimento - ha aggiunto - sembra non si sia accorto solamente Chiaravalloti che, sfacciatamente ed irresponsabilmente, definisce il quadro delineato dalla Corte dei Conti come ''una realta' in progress''. Partiamo dalle condizioni in cui versa la sanita' calabrese. Essa continua a divorare ingenti risorse finanziarie prelevate dalle tasche gia' vuote dei calabresi, con l'innalzamento dell'1,4% dell'addizionale Irpef e del 10% della tassa automobilistica che, ricordiamolo, risultano essere le percentuali di prelievo piu' alte d'Italia. In cambio pero', nonostante la spesa sanitaria pro-capite e' uguale a quella della Lombardia, continuamo ad avere una sanita' scadente. Tutte le entrate derivanti da questa pesante manovra verranno destinate, fino al 2005, alla copertura del disavanzo del Servizio Sanitario Regionale per il 2001, mentre non esistono certezze per la copertura del disavanzo per gli anni successivi''. ''Tra indebitamenti - ha aggiunto - mancanza di qualsivoglia controllo, fine del Fondo Sanitario Nazionale e ''devolution'', il diritto alla salute, inteso come universale, certo ed esigibile, in Calabria non verra' piu' garantito. L'economia calabrese nel 2003 e' stagnante e chiusa ai mercati esteri. Le esportazioni raggiungono lo 0,1% del Prodotto Interno Lordo, pari a circa 309,2 milioni di euro, identica alla capacita' di esportare di una media industria del nord del paese. La disoccupazione continua ad essere la piu' alta, circa il 24%, del mezzogiorno, che si attesta ad una media del 17%.Il PIL cresce dello 0,4%, con variazioni anche negative, mentre le altre regioni del mezzogiorno raggiungono una crescita dello 0,8%, che e' il doppio di quella calabrese. I ritardi nell'attuazione del Por Calabria rappresentano il segno concreto dell'incapacita' a programmare, raggiunta da Chiaravalloti e dalla sua maggioranza, e di conseguenza a realizzare''. ''Le consulenze - ha proseguito Commodari - definite una ''leggenda'' da Chiaravalloti, crescono a dismisura. E visto che il ministero dell'Economia rimprovera la Calabria perche' non incrementa questa voce di spesa, c'e' da attendersi una sicura sua crescita esponenziale. Come si vede ad occhio nudo, questo centro destra fallisce nei confronti degli interessi dei calabresi, ma non di quelli degli amici e dei compari.E' ora di smetterla di discutere solamente dei nomi dei candidati del centro sinistra per la Presidenza''. ''Non e' piu' rinviabile - ha concluso - la costruzione di un programma alternativo che veda la piu' vasta partecipazione dei calabresi. Questa e' l'unica strada per sconfiggere il centro destra e per garantire il progresso sociale, economico e civile della nostra regione''.

Trematerra (Udc) “Mi sto impegnando per la Foderauto”

03/10 ''Sto lavorando alacremente, insieme ai miei collaboratori, sulla vicenda della Foderauto, ed ho allertato il Governo e la Task Force di Borghini per addivenire ad una soluzione concreta''. E' quanto sostiene in una nota il senatore dell'Udc e segretario regionale del partito, Gino Trematerra. ''L'ho fatto - ha aggiunto - e lo sto facendo lontano dalla luce dei riflettori, ma le chiamate in causa demagogiche oggi mi costringono ad uscire allo scoperto. Ci sono gia' troppi venditori di piatti in fiera e millantatori di questa nostra Regione che dicono di poter risolvere messianicamente tutto: io preferisco lavorare nel silenzio''. ''A Borghini - ha concluso - ho chiesto certezza, un piano di occupazione e di intervento sociale da sottoporre ai sindacati ed alle altre istituzioni. Cercheremo un'ampia convergenza per portare a casa un buon risultato in cui, certamente, speriamo''.

Per Chiaravalloti la devolution non fa correre alcun rischio al Mezzogiorni

02/10 ''Il Mezzogiorno corre ben altri rischi che non la devolution''. A sostenerlo e' il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. ''Da quelli 'storici' - aggiunge Chiaravalloti - delle bugie raccontate dalla sinistra in campagna elettorale e alle evidenti loro disattenzioni per troppi decenni, fino alle notizie non date, quando non le falsita', sulle azioni compiute dall'attuale Giunta regionale della Calabria insieme al Governo Berlusconi a favore della ripresa sociale ed economica del territorio''. ''Il federalismo - afferma ancora Chiaravalloti in una nota del portavoce - passera' attraverso il confronto 'solidale' ed 'equilibrato' anche con il Sud. Al Mezzogiorno, d'altronde, e' attualmente rivolta un'attenzione senza precedenti: anche la prossima finanziaria, come ha ricordato il viceministro Micciche', vedra' aumentare i fondi rivolti al sud. Bene ha fatto il ministro Gasparri, durante l'incontro dei giovani industriali a Capri, ad annunciare un'iniziativa insieme al ministro dell'Economia, Siniscalco, rivolta a far conoscere il programma del governo che la prossima finanziaria si accinge a varare. Se sara' necessario - conclude Chiaravalloti - diremo a tal proposito anche la nostra''

Zito e Morano: “E’ il momento di scegliere il candidato presidente del centrosinistra”

02/10 ''Se vogliamo giungere puntuali all' appuntamento del prossimo anno con le elezioni regionali dobbiamo essere in grado di compiere, con forte spirito unitario, presto, bene ed in Calabria, le scelte fondamentali con le quali candidarci al Governo della Regione. E la prima di queste scelte e' quella del candidato presidente''. Lo sostiene un gruppo di sindaci del centrosinistra in un documento inviato ai segretari dei partiti della coalizione. A promuovere l' iniziativa, secondo quanto si e' appreso, sono stati i primi cittadini di Roccella Ionica e Cittanova, Sisinio Zito e Franco Morano. ''Tale scelta - e' detto ancora nel documento - deve essere condivisa e senza dilazioni. Nelle prossime settimane le forze del centrosinistra devono assumersi la responsabilita' di una scelta. Dalla pluralita' di possibili candidati si deve avere la capacita' di individuare in modo unitario un candidato che, per le sue qualita' ed il suo prestigio, rappresenti anche simbolicamente la volonta' e la necessita' di costruire una classe dirigente e di governo forte, autorevole e autonoma. Con ed attorno al candidato presidente si costruisca poi il progetto ed il programma di Governo ascoltando la vera Calabria ed i suoi oltre 400 Municipi individuati come lo strumento per costruire una regione coesa, unita e senza periferie. Attraversarli sara' il primo metodo per conoscere le risorse umane, ambientali, culturali e storiche e le realta' economiche piu' avanzate''. ''Vogliamo farvi sapere - concludono i sindaci che hanno sottoscritto il documento - che ci siamo e che non ci sentiamo estranei all' appuntamento del prossimo anno. La Calabria alla quale vogliamo parlare non ascolterebbe e non capirebbe se fossero posti in atto tatticismi dannosi e venissero riproposti gli errori compiuti in passato. Anzi, li punirebbe''.

Di Iacovo (Riformisti) “No alle posizioni intermedie, riconfermare “Uniti nell’Ulivo”

02/10 ''Se vogliamo dare un contributo alla nascita di una nuova fase della vita politica italiana, e soprattutto calabrese, dobbiamo combattere la suggestione delle posizioni intermedie. Tutto questo lo si puo', e si deve, fare, solo con alleanze ampie, a partire dalla riconferma della scelta di 'Uniti nell'Ulivo'''. E' quanto sostiene in una nota Benedetto Di Iacovo, rappresentante dell'area dei Riformisti dell'Associazione 'Riformatori per l'Europa', facendo riferimento ad un incontro svoltosi presso la federazione provinciale di Cosenza dei Ds. La rappresentanza dei Ds era guidata dal segretario regionale, Nicola Adamo, da quello provinciale, Mario Franchino, e dal responsabile organizzativo, Pietro Midaglia. Rappresentativa e corposa era la componente dei Riformatori capeggiata da Benedetto Di Iacovo presenti i responsabili territoriali Benedetto Martino (Castrovillari), Roberto Perrotta, Gerardo Carnevale, Domenico Abramo e Lucio Cataldi (Paola) , Luciano Campilongo e Antonio Aloe (Rossano), Stefano Petrosino e Liborio Piscitelli (Cassano Ionio), Carlo Forlano (Cosenza) ed Armando Tocci (S.Martino di Finita). Nel corso della riunione sono state affrontate le tematiche riguardanti la celebrazione dei congressi provinciali , regionali e nazionali dei Ds e aspetti organizzativi riguardanti l'apertura di cinque nuove sezioni nei comuni di Cassano allo Ionio, Paola, Corigliano, Castrovillari, Rossano e Cosenza con l' immediata partenza per quelle di Cassano e Paola, dove gia' sono risolti i problemi logistici relativi ai locali, attrezzature, platea degli iscritti e gruppi dirigenti. L' Associazione ''Riformatori per L'Europa'', aderente in forma collettiva e socio fondatore dei Ds, nel riconfermare il pieno appoggio dei tanti socialisti riformisti e dei laici che vi aderiscono alla linea politica di marca chiaramente riformista e riformatrice, tracciata in questi anni a partire dal congresso di Pesaro e quello di Torino da Massimo D'Alema e Piero Fassino e che vede elementi certi e concreti di riformismo politico e sociale anche in Calabria attraverso l' azione propositiva di Marco Minniti e Nicola Adamo, resta impegnata a sostenere in tutte le fasi congressuali della nostra provincia i documenti e le tesi che proporranno Piero Fassino e Massimo D' Alema. Benedetto Di Iacovo nel prendere atto delle importanti e concrete disponibilita' e aperture del segretario regionale e provinciale dei Ds, ha annunciato che all'imminente apertura delle sedi di Cassano e Paola, per l' inagurazione sara' presente il portavoce nazionale dell' associazione, Giorgio Benvenuto. Di Iacovo, soffermandosi sull' attuale momento politico e sociale, anche in relazione alla necessita' di innovare il sistema politico ed istituzionale, ridisegnando l' architettura della burocrazia regionale, ha fatto rilevare come ''risulta urgente - ha detto - ridefinire i nuovi orizzonti del socialismo del XXI secolo, senza la necessita' di pensare a un nuovo soggetto politico, individuando l' area di aggregazione entro cui operare le opzioni di fondo per una concreta inversione di tendenza dell'attuale sistema politico, atteso che il socialismo ed il riformismo non sono e non possono essere circoscritti o circoscrivibili nelle attuali formazioni partitiche ma traguardano piu' forze, compresa quella dei Ds''.
Soddisfazione, del segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, e di quello provinciale di Cosenza, Mario Franchino, “per i tanti socialisti che aderendo all' Associazione sostengono i Ds''. Adamo, in particolare, conferma l' iscrizione di circa 850 iscritti all' Associazione per la provincia di Cosenza, dando comunicazione che analoghe situazioni sono presenti nelle province di Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone e Reggio Calabria, evidenziando cosi' che una grande area di socialisti riformisti sono presenti da tempo nei Ds calabresi. Nicola Adamo ha auspicato che il cammino intrapreso dai congressi nazionali porti al piu' presto alla costruzione anche alle prossime elezioni regionali di una piu' grande e variegata casa riformista, laica e cattolica-progressista che vada oltre gli attuali confini dei partiti. Adamo, nell'affrontare le modalita' di partecipazione ai congressi ha garantito l' Associazione ''Riformatori per L' Europa'' circa la presenza di propri componenti all' interno di tutti gli organismi per come previsto dallo statuto, quale socio co-fondatore dei Democratici di Sinistra, e ha invitato l' Associazione a presentare proprie candidature alle imminenti elezioni regionali.

Proposta del PDCI per le regionali. L’80% dei seggi eletti con il proporzionale. Tripodi: “convocare assise del c.s.”

02/10 ''Se non si vogliono fare le primarie allora il Pdci lancia una nuova proposta per giungere alla scelta del candidato: convocare a breve un' assise regionale del centrosinistra, allargato alle espressioni migliori della societa' civile e del mondo della cultura, ai rappresentanti del sindacato e delle universita''. E' quanto ha sostenuto il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, nel corso della riunione del Comitato regionale del partito svoltasi a Lamezia. All' incontro ha partecipato il componente della direzione nazionale del Pdci, Riccardo Luccio. ''Di certo - ha aggiunto Tripodi - non aiuta il fatto che mentre i partiti del Listone non riescono ad accordarsi se presentare o meno la lista unitaria, chiedano alle altre forze della coalizione di partecipare ad un referendum. Noi rifiutiamo questo schema perche' occorre un segnale di forte adesione, un programma ampio capace di allargare la coalizione e un candidato autorevole in grado di rappresentare tutte le componenti e di farci conquistare il voto della maggioranza dei calabresi''. ''Preliminare - ha proseguito - a qualsiasi scelta, pero', deve essere un accordo sull' approvazione di una nuova legge elettorale che rispetti i principi di liberta' e democrazia. La proposta dei Comunisti Italiani in materia elettorale prevede che l' 80% dei seggi del Consiglio regionale vengano attribuiti col sistema proporzionale che non ci sia nessuno sbarramento, che si abolisca il listino e che si mantenga il collegio unico regionale''. Tripodi, infine, ha elencato 7 punti della proposta programmatica del Pdci per un governo alternativo della regione. ''Occorre preliminarmente - ha detto - affrontare la questione morale che ha caratterizzato l' attuale governo regionale, abolendo le pratiche clientelari e il malcostume, e ponendo come priorita' l' impegno della Regione contro la criminalita'. Occorre lanciare poi un piano straordinario per il lavoro che punti a far scendere sotto il 20 % la disoccupazione bisogna lanciare un programma legislativo di tutela dei diritti dei cittadini e impegnarsi per una grande campagna di riqualificazione della sanita'. Occorre ribadire il no al ponte e nel contempo impegnarsi affinche' la futura giunta regionale esca dalla societa' ponte sullo stretto e, infine, bisogna andare verso un nuovo piano regionale dei rifiuti che al posto di proporre l' incenerimento come unico metodo per lo smaltimento dei rifiuti punti invece a potenziare la raccolta differenziata, il riciclaggio e il riutilizzo degli Rsu, inoltre, va promossa una nuova politica ambientale per la depurazione delle acque e per la difesa delle coste''. Circa ultima relazione della Corte dei Conti, Tripodi ha criticato ''l' abnorme e immorale utilizzo delle consulenze esterne, che addirittura i giudici non sono riusciti a quantificare fino in fondo, e la gestione fallimentare dei fondi del Por Calabria che hanno visto la Regione attingere solo al 6% dei fondi per la premialita', al contrario di Regioni come la Basilicata che hanno avuto il 15 % del fondo di riserva''. ''Un fallimento generale quello del governo regionale - ha concluso Tripodi - che tra l' altro e' stato anche denunciato da Confindustria - che indica una debolezza del centrodestra''.

Lunedì riunione regionale della CDL. Il Pri non ci sarà

02/10 I coordinatori regionali dei partiti della Cdl, lunedi, 4 ottobre, a Reggio Calabria, terranno una riunione ''per esaminare la situazione politica ed organizzativa, anche al fine di individuare tutte quelle iniziative, necessarie per un proficuo rilancio della politica del Governo nazionale, regionale e locale in Calabria, in vista delle prossime elezioni regionali''. Alle ore 16 dello stesso giorno - informa un comunicato - nell'aula del consiglio comunale di Reggio Calabria, i coordinatori regionali della Cdl terranno una conferenza stampa. Il Pri , ha fatto sapere quest’oggi, che non partecipera' alla riunione di lunedi' prossimo, 4 ottobre, La decisione e' stata presa dall' esecutivo regionale del partito, riunitosi a Lamezia Terme sotto la presidenza del segretario, Vincenzo Mazzei. In un comunicato diffuso a conclusione della riunione dell' esecutivo, si motiva la decisione di non partecipare alla riunione di lunedi' col fatto che ''i contenuti dell' incontro non sono stati sottoposti preventivamente all' esame dei coordinatori regionali dei partiti'' e che ''la riunione, cosi' come articolata, non aiuta il necessario chiarimento politico''. ''Il Pri - si aggiunge nel comunicato - pur essendo alleato della Casa della liberta', in Calabria non e' stato, ne' lo e' tuttora, organico all' attuale maggioranza regionale poiche' non e' stato coinvolto nelle scelte effettuate, ne' ha ricoperto incarichi assessorili o di sottogoverno''. Nel comunciato si riferisce inoltre che ''il Pri ha deciso di organizzare autonomamente un' apposita riunione alla quale invitare tutti i partiti della Casa delle liberta' per analizzare e discutere approfonditamente della situazione politico-organizzativa della Regione e verificare l' esistenza delle condizioni per dare vita ad un' alleanza elettorale capace di affrontare e risolvere i gravi problemi della Calabria''.

Palmieri eletto segretario regionale del PLI. Il segretario nazionale De Luca: “C’è bisogno di noi in questo momento”

02/10 Ciro Palmieri, segretario provinciale del Pli di Cosenza, e'stato eletto segretario regionale del Partito. La nomina e' avvenuta per acclamazione questa mattina nel corso del primo congresso regionale, alla presenza del segretario nazionale Stefano De Luca”. Nei prossimi giorni il nuovo segretario del Pli Calabrese chiedera' un confronto con gli altri partiti della Casa delle Liberta'per essere ''protagonisti nella scelta del programma e del candidato''. "Noi crocianamente siamo dell'opinione che quando la civilta' e' in una fase avanzata e la liberta' non corre pericoli non e' necessario che ci sia un Partito liberale. E nel decennio passato, nel passaggio tra la prima e la seconda repubblica, abbiamo creduto che, forse, le idee liberali erano patrimonio di tutti e quindi non c'era bisogno di un partito che si richiamasse a quel ceppo di idee". Lo ha detto Stefano De Luca, segretario nazionale del Partito Liberale, che ha celebrato oggi il congresso regionale in Calabria, conclusosi con l'elezione a segretario di Ciro Palmieri. Per De Luca "la delusione e' grande. Questa seconda repubblica - commenta - e' stata la fase delle emozioni rispetto alla ragione. Lo scontro politico e' stato una specie di scontro fra tifoserie di squadre di calcio. Mentre i problemi della politica, del nostro paese, del nostro mondo attuale - ha aggiunto - sono problemi grandi. E' molto a rischio la liberta'". E quindi il Pl, spiega De Luca, "deve tornare in campo, con le radici profonde, antiche di un pensiero e di valori liberali che sono inestinguibili, ma nello stesso tempo con la modernita' necessaria, per essere pronti al taglio del nastro delle terza Repubblica. Questo noi stiamo facendo e siamo grati quanti in questo decennio hanno fatto ritornare di moda la parola liberale. Quindi vediamo attorno a noi una grande simpatia per poter uscire dalla prigionia del 2-3% del Pli tradizionale, per costruire un nuovo e moderno partito liberale che possa avere un peso adeguato rispetto alla importanza delle sue idee". In questa prospettiva, annuncia De Luca, il Pl nelle elezioni amministrative 2005 "ci sara' sicuramente. Potra' essere presente - ha dichiarato De Luca - con il proprio simbolo o con un progetto sul quale stiamo lavorando. Cioe' la federazione dei laici. Insieme a socialisti e repubblicani stiamo ragionando - ha sottolineato - sulla possibilita' di mettere insieme questo patrimonio comune". Perche' la gente, secondo il segretario nazionale del Pli, "oggi vuole la semplificazione della politica e il minor numero di soggetti politici. Pur riconoscendo che tra di noi esistono delle differenze, pero' ci sono grandi punti in comune e quindi potremmo anche immaginare delle liste insieme". Comunque, annuncia De Luca, "faremo un percorso assieme per far sentire i valori laici rispetto ad una fase in cui tutti a due gli schieramenti, ne e' un esempio la legge sulla fecondazione assistita, che si sono rivolti non alla mondo cattolico, ma alla parte piu' retriva del mondo clericale".

Bruno (Margherita) “L’appello alla speranza della CEI calabrese non può lasciarci indifferenti”

01/10 «Il monito della Conferenza Episcopale Calabra ad ascoltare il “grido” della nostra gente non può lasciarci indifferenti», dichiara Franco Bruno, Coordinatore regionale della Margherita calabrese, dopo aver letto dell’«accorato appello alla speranza» lanciato dai Vescovi della regione. «È vero: il “fossato” tra le istituzioni e i bisogni reali della popolazione - prosegue Franco Bruno - si sta allargando sempre di più e alcune delle cause di questa frattura sono sottolineate con il solito acume dal documento dell’Episcopato calabrese. Come operatore, per quanto modesto, della politica non posso non sentirmi coinvolto dai pericoli della facile delega, dai ritardi compiacenti, dai comodi egoismi di gruppo, dalla corresponsabilità nella crescita della sfiducia complessiva. Ed è altrettanto convincente la riflessione dell’On. Nuccio Fava quando, commentando il documento, con amarezza sottolinea il fallimento di questa legislatura e soprattutto la mancanza di una plausibile prospettiva per il futuro che finisce per rendere la nostra comunità quasi disperata.
Il rischio dello scoraggiamento, contro il quale i Vescovi ci mettono in guardia, esiste davvero. Tuttavia le responsabilità morali e sociali ci costringono a reagire per andare oltre la rassegnazione. Non è semplice, ma si può tentare. Proviamo a ricostruire con pazienza e tenacia, attraverso comportamenti e gesti concreti, un tessuto di credibilità complessivo della politica e delle istituzioni, capace di guardare oltre le pur legittime ragioni di parte. Credo che oggi tra i primi bisogni della Calabria vi sia anche una necessità di “concordia”. Non solo tra le parti politiche, non solo tra i diversi territori, ma anche tra estrazioni culturali diverse e differenti. In questa ottica, consapevole di tutti i limiti personali e strutturali che esistono, trovo essenziale rimettersi complessivamente in ascolto delle sofferenze e dei disagi che si levano quotidianamente dalla nostra gente e dalla società.
Un ultimo inciso: il sistema formativo integrato dell’istruzione che si vuole realizzare per il nostro Paese non può non tenere conto del ruolo della Scuola non statale; perciò appare degna di nota “l’amarezza” manifestata dalla Conferenza Episcopale Calabria nel “constatare l’esclusione da parte dell’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione delle Scuole non statali da quegli aiuti che la legge tuttavia assicurava loro, creando enormi disagi”».

I consiglieri di AN denunciano la consulenza al fratello del Sindaco di Cosenza alla Provincia. Oliverio replica “Accuse strumentali”

01/10 Il Presidente della Provincia Mario Oliverio, replica alla conferenza stampa di An, dei consiglieri provinciali Bruno, Pucci e Straface, che avevano denunciato la consulenza fatta al fratello dei Sindaco di Cosenza, Lorenzo Catizone, come legame politico tra la provincia ed il Comune di Cosenza, avvolrando le tesi di PSE e Italia dei Valori. Questo quanto sostiene in una nota. ''Un rapporto di fiducia con l'avvocato Lorenzo Catizone, professionista della cui collaborazione mi avvalgo non da oggi e che- come centinaia e centinaia di persone, nel corso dei mesi passati, hanno avuto modo di constatare- e' stato coordinatore della mia campagna elettorale, come ormai e' a tutti noto, viene utilizzato da settimane per imbastire una polemica strumentale su presunte consulenze che non trova alcun fondamento''. ''Tanto che - ha aggiunto - e' il caso di dire che la montagna ha partorito il topolino, se e' vero come e' vero che l'esercito di consulenti rappresentato dai consiglieri provinciali di Alleanza Nazionale agli inizi di settembre si e' ridotto al semplice rapporto fiduciario che ha inserito l'avvocato Catizone nel mio staff. Non capisco dove sia lo scandalo. Il Presidente di un ente quale la Provincia, il Sindaco di un Comune, l'amministratore di un qualsiasi ente che agisce nell'interesse della comunita' non dovrebbero avvalersi, in numero sia pur limitato e per lo svolgimento del proprio mandato, di collaboratori e persone di fiducia? E' davvero incredibile e paradossale che da parte di rappresentanti di forze che nei luoghi in cui governano, a partire dalla Regione Calabria, hanno in modo spudorato utilizzato lo strumento delle consulenze per la sistemazione di amici e clienti, in numero illimitato e per cifre miliardarie, oggi si costruisca una polemica su di una - dico una - consulenza per un rapporto strettamente fiduciario nella collaborazione con il Presidente della Provincia. Ne' puo' essere utilizzato il nome di un professionista sol perche' e' lo stesso di quello del sindaco della citta' di Cosenza, con l'unico scopo di sollevare polveroni e pescare nel torbido''. ''Le nostre scelte - ha proseguito Oliverio - sono improntate alla trasparenza e sono libere da condizionamenti. Solo chi e' in mala fede e cerca di coprire responsabilita' evidenti nel governo di altre istituzioni, ed in particolare della Regione Calabria, dove il malcostume e' il dato prevalente, puo' pensare di utilizzare una vicenda specifica i cui atti formalmente assunti sono esposti nella bacheca dell'Amministrazione Provinciale sin da loro perfezionamento, per continuare in una polemica strumentale. In relazione, poi, all'argomento che periodicamente una parte dell' opposizione ripropone circa una mia sostanziale incompatibilita' tra le funzioni di Presidente della Provincia di Cosenza e quelle di Deputato, ricordo ancora, con la speranza di non dovere ritornare ulteriormente sull'argomento, che nel corso della campagna elettorale ho avuto modo di dire che il ruolo di parlamentare, non secondario nella scelta della mia candidatura, mi avrebbe consentito di porre, da Presidente al servizio della mia provincia, un complesso di relazioni e di opportunita' che ci avrebbero consentito di avere ricadute positive. Malgrado il sacrificio che cio' per me comporta in questo scorcio finale di legislatura in vista delle elezioni politiche, sono convinto che gli elettori hanno compreso il messaggio ed anche per questo ci hanno dato il loro vasto consenso. La risposte alle postume e stantie argomentazioni di alcuni consiglieri di An e' venuta e viene dal 62,4% degli elettori della nostra provincia. Cio' detto, sarebbe piu' utile ed intelligente anche per An misurarsi nel merito delle nostre proposte e del nostro programma, cosi' come hanno fatto in Consiglio Provinciale altri consiglieri e settori dell' opposizione i cui interventi ed argomenti non ho esitato a riprendere nella replica all'ampio dibattito che si e' sviluppato nel corso di tre sedute''. ''Confidiamo, naturalmente - ha concluso - su di un loro contributo perche', come e' noto, presso la Regione non esiste un Albo dove si affiggono gli atti per i consiglieri e per il pubblico e fino ad oggi bisogna, purtroppo, affidarsi a qualche organo di stampa ed a qualche giornalista che, meritoriamente, ed, ahime', solitariamente, sta conducendo una battaglia di trasparenza''.

Tommasi (Verdi) chiede l’intervento della Regione per l’emergenza antrace sul Pollino

01/10 Interventi urgenti e tempestivi sono stati chiesti al presidente della Giunta regionale dal capogruppo dei Verdi, Diego Tommasi in relazione alla presenza di focolai di carbonchio ematico verificatisi tra la popolazione animale nel versante lucano del parco del Pollino. Tommasi, in una interrogazione, chiede di conoscere le misure che il governo regionale ''intende adottare per affrontare la situazione che potrebbe tradursi in emergenza anche per la Calabria e le azioni eventualmente gia' programmate dagli assessorati competenti, Ambiente, Salute e Agricoltura, per arginare la propagazione dell' infezione che potrebbe colpire oltre agli animali anche i cittadini''. Nell' interrogazione, inoltre il capogruppo dei Verdi invita l' esecutivo regionale a predisporre ''sul territorio regionale indagini accurate sullo stato di salute della popolazione animale e adottare misure di profilassi al fine di scongiurare il pericolo di contagio''. ''Riteniamo - ha sostenuto Tommasi - che sia comunque necessario procedere a vaccinazione di tutti i capi animali a rischio contaminazione, considerato che il carbonchio ematico e' malattia pericolosa perche' le spore possono conservarsi nel terreno anche per decine di anni''.

Naccarato: “La Calabria lungimirante sulla modifica dell’art. 126”

01/10 Se sara' confermata la modifica del terzo comma dell' art. 126 della Costituzione in materia di scioglimento dei Consigli regionali in caso di dimissioni del Presidente della Regione per impedimento sopravvenuto o per morte, ''tutti gli Statuti che hanno previsto l' elezione diretta dovranno procedere ad una revisione per modificarne il contenuto, prevedendo la possibilita' e la modalita', nel caso di dimissioni del Presidente per impedimenti personali, di elezione di un nuovo Presidente''. A sostenerlo e' stato Paolo Naccarato, presidente della Commissione riforme del Consiglio regionale della Calabria. ''La Camera dei Deputati - ha sostenuto Naccarato - ieri in sede di esame del disegno di legge che riforma la Costituzione, ha modificato sostanzialmente il famoso terzo comma dell' art. 126 che trascina il Consiglio regionale verso un inevitabile scioglimento nel caso in cui il Presidente della Regione dovesse dimettersi per impedimento sopravvenuto o in caso di morte.Come si ricordera', il legislatore statutario calabrese proprio su questo punto ha portato avanti una battaglia nazionale di sensibilizzazione per far si' che si riformasse questa norma, ritenuta universalmente eccessiva in quanto totalmente sganciata da eventi politici relativi al rapporto tra Presidente e sua maggioranza. In tale contesto abbiamo sempre sostenuto di non capire le ragioni per le quali la massima assemblea rappresentativa e democratica di una regione dovesse esser sciolta in presenza di un Presidente costretto a dimettersi per motivi personali. Ed anche su questo tema ci siamo dovuti presentare davanti alla Corte Costituzionale per difendere le nostre ragioni''. ''Certo - ha proseguito Naccarato - noi non eravamo e non siamo il Parlamento nazionale e quindi in grado di operare modifiche costituzionali. Ma ricordo ancora con stupore la campagna di denigrazione e di aggressione che fu portata avanti proprio su questo punto contro il lavoro dell' organo legislativo calabrese sollevando un polverone tale al punto da indurre il Governo, seppur controvoglia, ad impugnare il nostri Statuto davanti la Corte Costituzionale. Di fronte pero' all' approvazione dell' articolo che modifica la Costituzione, non posso non sottolineare la lungimiranza e l' intuizione del legislatore statutario calabrese che aveva legiferato in perfetta sintonia con l' orientamento che oggi viene sancito dalla nuova modifica costituzionale. Cosicche' - ha concluso Naccarato - allorquando l' iter legislativo di modifica della Costituzione italiana sara' completato, e questa norma dovesse rimanere cosi' come approvata ieri, tutti gli Statuti che hanno previsto l' elezione diretta del Presidente della Regione dovranno procedere ad una revisione statutaria per modificarne il contenuto, prevedendo la possibilita' e la modalita', nel caso di dimissioni del Presidente per impedimenti personali, di elezione di un nuovo Presidente della Regione''.

Commodari PRC: “La relazione della CDC fotografa il fallimento della Giunta Chiaravalloti”

01/10 ''La relazione della Corte dei Conti sul 'Rendiconto Generale della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2003', fotografa una realta' drammatica ed il fallimento della Giunta Chiaravalloti e della maggioranza di centrodestra''. A sostenerlo e' Pino Commodari, componente del Comitato politico nazionale del Prc secondo cui ''di questo fallimento sembra non si sia accorto solamente Chiaravalloti che, sfacciatamente ed irresponsabilmente, definisce il quadro delineato dalla Corte dei Conti come 'una realta' in progress'''. ''Partiamo dalle condizioni in cui versa la sanita' calabrese - afferma Commodari, in una dichiarazione - che continua a divorare ingenti risorse finanziarie prelevate dalle tasche gia' vuote dei calabresi, con l' innalzamento dell' 1,4% dell' addizionale Irpef e del 10% della tassa automobilistica che, ricordiamolo, risultano essere le percentuali di prelievo piu' alte d'Italia. In cambio pero', nonostante la spesa sanitaria pro-capite e' uguale a quella della Lombardia, continuamo ad avere una sanita' scadente''. ''Tutte le entrate derivanti da questa pesante manovra verranno destinate, fino al 2005, - sottolinea ancora il componente del comitato politico nazionale del Prc - alla copertura del disavanzo del Servizio sanitario regionale per il 2001, mentre non esistono certezze per la copertura del disavanzo per gli anni successivi. I calabresi sono avvisati. Tra indebitamenti, mancanza di qualsivoglia controllo, fine del Fondo Sanitario Nazionale e 'devolution', il diritto alla salute, inteso come universale, certo ed esigibile, in Calabria non verra' piu' garantito''. Dopo avere citato i dati riguardanti la congiuntura economica, Commodari evidenzia ''i ritardi nell' attuazione del Por Calabria che rappresentano il segno concreto dell' incapacita' a programmare, raggiunta da Chiaravalloti e dalla sua maggioranza, e di conseguenza a realizzare. La nostra Regione perde la premialita' per circa 150 milioni di euro, segno eloquente ed inconfutabile del nulla che avvolge la Giunta regionale calabrese''. L' esponente di Rifondazione comunista, infine, critica le dichiarazioni di Chiaravalloti circa le consulenze ''definite una 'leggenda''' e aggiunge ''visto che il ministero dell' Economia rimprovera la Calabria perche' non incrementa questa voce di spesa, c'e' da attendersi una sicura sua crescita esponenziale''. Per Commodari ''come si vede ad occhio nudo, questo centro destra fallisce nei confronti degli interessi dei calabresi, ma non di quelli degli amici e dei compari. E' ora di smetterla di discutere solamente dei nomi dei candidati del centro sinistra per la Presidenza. Non e' piu' rinviabile - conclude l' esponente di Rifondazione - la costruzione di un programma alternativo che veda la piu' vasta partecipazione dei calabresi, unica strada per sconfiggere il centro destra e per garantire il progresso sociale, economico e civile della nostra regione''.

Fortugno (Margherita): “Il governo del centrodestra calabrese ha prodotto sfascio”

01/10 ''La 'Relazione sul rendiconto della Regione Calabria per l' anno 2003', presentata dalla sezione regionale della Corte dei Conti, non lascia spazio a dubbi sullo sfascio prodotto dal governo di centrodestra''. E' quanto ha sostenuto, in una dichiarazione, il consigliere regionale Francesco Fortugno, del Ppi-Margherita. ''Ogni anno, puntuale - ha aggiunto Fortugno - arriva il momento in cui i Calabresi possono rendersi conto delle capacita' di chi governa la regione, senza il dubbio sulla veridicita' dei dati e su possibili 'manipolazioni' politiche, a meno che, quando i dati non sono graditi, non si metta in dubbio la capacita' professionale dei magistrati della Corte dei Conti, inelegante ed inopportuna difesa del Presidente Chiaravalloti. La spesa sanitaria e' fuori controllo, ed il centrodestra si e' prodotto in una rincorsa della spesa aumentando le tasse; i controlli sono uno strumento sconosciuto; gli sprechi per consulenze ed incarichi piu' o meno di fantasia sono consistenti; la collaborazione della regione con l' organo di controllo, e' quanto mai scarsa, e non potrebbe essere altrimenti visti gli scheletri negli armadi''. ''A fronte di una relazione cosi' negativa, che fa seguito a quella, se possibile, ancora piu' negativa dell' anno precedente - ha sostenuto Fortugno - mi sarei aspettato dai diretti interessati un tentativo di difesa con argomentazioni politiche e, invece, a dimostrazione che nella giunta Chiaravalloti il rossore e' un illustre sconosciuto, riscontro una caduta di stile del presidente Chiaravalloti, che mette in dubbio correttezza e competenza di chi appartiene a quella parte della 'societa' civile' dalla quale proviene, ed una difesa risibile dell' assessore alla Sanita', Gianfranco Luzzo. Luzzo, dovrebbe infatti spiegare ai calabresi, visto che si parla di sprechi e di 'buchi neri', secondo quale logica e quale principio di buona amministrazione, ha ritenuto di dovere nominare dei commissari ad acta nelle Asl, guardandosi bene dallo specificarne il costo, per fare il lavoro dei direttori generali appena nominati e regolarmente mantenuti al loro posto, con stipendi principeschi, in attesa di future valutazioni della Giunta. Viene da chiedersi cosa ci stia a fare l'assessore alla Sanita'. Sul disavanzo della Asl, poi, mi chiedo se e' stata fatta una valutazione sulle spese legali del contenzioso pendente e sul contenzioso stesso. Ho paura che le amare sorprese non siano finite''. ''Chi crede di potere prendere in giro i calabresi all' infinito - ha concluso Fortugno - e' bene che cominci a ricredersi perche' il tempo delle favole volge velocemente al termine''.

Bertinotti a Cosenza a tutto campo. “Italia fuori dalla guerra. Futuro del sud nel Mediterraneo. La parola centrosinistra va abolita.”

30/09 Pubblico dibattito, del segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, questa sera a Cosenza in piazza XI settembre in occasione della festa di “Liberazione”, sul tema “L’Europa nel Mediterraneo”. Alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista Filippo Veltri, responsabile regionale dell’agenzia ANSA, hanno partecipato assieme al segretario nazionale di Rifondazione Comunista il rettore dell’Università della Calabria, Giovanni Latorre, e il segretario della CGIL Massimo Covello. Molteplici i punti toccati nel dibattito. Su tutti ha prevalso il tema della guerra. Bertinotti ha auspicato il ritiro del contingente italiano dall'Iraq ed in questa direzione si augura che vada tutto il centrosinistra. ''Abbiamo assunto l'iniziativa in seno alla riunione dei capigruppo, - ha spiegato - di far inserire all'ordine del giorno, la discussione sul ritorno delle truppe che ricordava la mozione unitaria''. Anche perche' ha aggiunto ''da allora ad oggi la situazione e' sempre peggiorata'', e, quindi, Bertinotti ritiene che ''ci siano buone ragioni per riproporre una mozione unitaria per il ritiro''. Il segretario nazionale del Prc, ha annunciato che il suo partito sta lavorando ''insieme alle forze che sin d'ora sono d'accordo per giungere alla presentazione di questa mozione e quindi alle forze delle sinistre. Lavoriamo - ha sottolineato - affinche' questa posizione, che in questo momento e' di una parte consistente delle sinistre, possa diventare una posizione unitaria''. Sulla liberazione delle due Simone Bertinotti ha poi affermato: "E' stato raggiunto un obiettivo di straordinaria importanza: è stata salvata la vita di due donne che hanno lavorato per la pace. Raggiunto questo obiettivo - ha chiarito Bertinotti - ognuno riprende la sua strada. Noi quella per cercare di fermare questa guerra e combattere il terrorismo, altri in altre posizioni". Il dibattito ha toccato anche i punti della finanziaria e della coalizione di centro sinistra. Sulla manovra finanziaria varata dal Governo Bertinoitti è andato giù deciso: "Una cattiva Finanziaria che viene dopo una cattiva riforma delle pensioni e contemporaneamente a una pessima riforma istituzionale. Penso – ha continuato Bertinotti - che l'opposizione debba trarre la conclusione di darsi una piattaforma programmatica comune nell'immediato, per avviare uno scontro politico-sociale rilevante e conquistare obiettivi importanti come l'occupazione, il lavoro, la giustizia sociale, le pensioni, per aumentare il potere di acquisto di stipendi, salari e pensioni stesse". Sul piano prettamente politico è toccato, poi, alla colazione di centrosinistra, “Parola che andrebbe abolita”. "La parola centrosinistra va abolita perché confonde le idee. Il centrosinistra è stato l'esperienza di un tempo, l'idea, non solo italiana, di poter governare la globalizzazione. Ma questa idea ormai è finita perché è stato dimostrato che non si possono mettere le briglie alla globalizzazione". Detto questo Bertinotti ha spiegato che per una nuova alleanza di Governo non è sufficiente mettere insieme i partiti che oggi esistono ma la stessa alleanza va allargata ad altri soggetti: "Innanzitutto il movimento No Global che ha cambiato la testa della gente. Poi, i movimenti sociali, culturali e le organizzazioni sindacali. Tutti questi soggetti - ha continuato il segretario di Rifondazione - devono concorrere a costruire una nuova politica di Governo. Il rapporto, quindi, non può più essere tra sinistra e centro o tra Rifondazione e centrosinistra. Il futuro governo, dunque, non ha più motivo di ragionare su questo metro che è vecchio e superato"."L'opposizione deve stare tutta insieme per cacciare Berlusconi, possibilmente prima della fine del mandato" ha detto Bertinotti, ribadendo la volontà di volersi presentare alle elezioni insieme a tutto il centrosinistra. "Ma arrivati al Governo bisogna sapere cosa fare, perché con Prodi abbiamo vinto con l'accordo di desistenza ma non ha funzionato. Perciò, questa volta bisogna fare un programma comune". Bertinotti, quindi, ha elencato i punti necessari per arrivare a questo obiettivo: "L'abolizione della legge Biagi e l'abolizione della legge Treu nella parte che precarizza il lavoro; l'abolizione della riforma Moratti, e l'abolizione della Bossi-Fini sull'immigrazione. Anche se - ha aggiunto il segretario di Rifondazione - so che a Rutelli un programma così non piacerebbe". Oltre a questi punti, Bertinotti ha specificato che Rifondazione starà nell'alleanza di centrosinistra a condizione che venga sempre rispettato l'articolo 11 della Costituzione, cioè il ripudio della guerra come risoluzione alle controversie internazionali. Una capatina il segretario di Rifondazione l’ha fatta anche nella politica locale ''Rifondazione comunista, in vista delle prossime elezioni regionali, lavorera' per avere un programma e una candidatura forti e credibili, che siano in grado di interpretare il bisogno di cambiamento delle popolazioni calabresi. L' obiettivo che occorre raggiungere - ha aggiunto Bertinotti - e' quello di costruire una reale alternativa alle destre''. Tornando al tema della tavola rotonda Bertinotti ha affermato che ''Il Mezzogiorno d' Italia puo' avere un vero futuro solo all' interno dell' area del Mediterraneo. Il mezzogiorno d' Italia - ha aggiunto Bertinotti - e' in una posizione che e' quella che piu' di tutte esprime il bisogno di pace e di cooperazione tra i paesi del nord e del sud del Mediterraneo. E per questa ragione penso che possa davvero contribuire ad un Mediterraneo di pace e a ricevere da quest' ultimo un impulso forte per la costruzione di un modello di organizzazione della societa' che proprio nel momento in cui le politiche neoliberiste falliscono, riscopre nella qualita' della vita e nell' organizzazione e valorizzazione dell' ambiente le risorse fondamentali per lo sviluppo''.

PSE: “Serve una lista unitaria dei socialisti”

30/09 ''Occorre perseguire l' obiettivo di favorire una sempre piu' stretta collaborazione politica e amministrativa tra i partiti ed i movimenti socialisti''. E' quanto si afferma in un documento approvato dall' assemblea regionale del Pse-Lista Mancini. ''Giudichiamo positivamente - si afferma ancora nel documento - le tante iniziative poste in essere in Calabria per costruire un soggetto unitario che sappia, al contempo, valorizzare gli elementi d' identita' propri di ogni organizzazione ed ambisca a costruire una nuova e grande casa comune per tutti coloro che credono negli ideali di liberta' e di giustizia sociale. Occorre rinsaldare gli antichi legami tra le tante oneste famiglie socialiste calabresi e, al contempo, consolidare i collegamenti con i ceti piu' dinamici del mondo del lavoro, dello studio, delle professioni e dell' impresa che cercano, con sempre maggiore insistenza, interlocutori credibili e capaci di dare risposte alla voglia di realizzare una regione piu' competitiva che offra maggiori opportunita' e maggiori diritti ai suoi cittadini''. ''Con questo intento - conclude il documento - affidiamo al nostro segretario il compito di collaborare con i responsabili regionali e territoriali delle organizzazioni socialiste del centrosinistra al fine di promuovere una lista unitaria tra i socialisti da presentare alle prossime elezioni regionali aperta al contributo di quei socialisti che vivono con sempre crescente difficolta' la loro attuale collocazione nella compagine di governo regionale e che vogliono contribuire insieme a noi alla creazione di un soggetto unitario che rappresenti il vero motore riformista dell' intera coalizione di centrosinistra. La sfida che abbiamo davanti e' quella di costruire un' alternativa credibile al governo fallimentare della destra, a Roma come a Catanzaro''.

Progetto Calabrie: “A tutto il centrosinistra serve fare un passo indietro”

30/09 ''Apprezziamo la recente proposta dell' esponente della Margherita, Giuseppe Mistorni, di convocare al piu' presto una riunione con i partiti ed i movimenti che si collocano nell' area del centrosinistra''. E' quanto afferma, in una nota, il movimento Progetto Calabrie. ''Ribadiamo - si aggiunge nella nota - che la questione della scelta del candidato a presidente della Giunta regionale risulta stucchevole senza un preventivo confronto sui temi programmatici che sono determinanti per la selezione della classe dirigente che dovra' governare la Calabria. Si pensi, ad esempio, a come un tema come quello del ponte sullo Stretto diventi qualificante dell' idea di sviluppo che si ha della Calabria e, quindi, per la scelta del candidato presidente. Al fine di avviare un dialogo proficuo con i partiti di centrosinistra, auspichiamo anche noi che l' invito fatto da autorevoli personalita' del centrosinistra a fare un passo indietro sia accolto da tutti per consentire un ampio dibattito che porti alla costruzione di quel progetto di cambiamento auspicato dalla popolazione calabrese. Un progetto che ha bisogno di unita' delle forze in campo e di una larga condivisione, precondizioni indispensabili per rendere vincente la sfida al centroderstra. Senza tale concreta disponibilita' al dialogo, sara' evidente la responsabilita' di fare scegliere Roma, risultando cosi' evidenti i limiti del centrosinistra calabrese''.

Il Patto per la Calabria di Chizzoniti con i Diritti Civili alle regionali

30/09 Il Patto per la Calabria di Aurelio Chizzoniti potrebbe correre insieme al movimento Diritti Civili di Franco Corbelli alle prossime elezioni regionali. L'ex assessore regionale e attuale presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria e' stato tra i primi a rispondere all'appello di Diritti Civili per la costruzione del terzo Polo. Chizzoniti e Corbelli si vedranno nei prossimi giorni insieme alle loro delegazioniper discutere ed eventualmente definire una eventuale comune strategiapolitica elettorale. A darne notizia e' lo stesso Corbelli secondo il quale ''un'alleanza tra i due rappresenterebbe in termini di voti un pacchetto assai consistente, in grado quasi certamente di determinare la vittoria dell'uno o l'altro schieramento''.

Donnici (IDV) “Il centrosinistra blocchi le pulsioni suicide e convochi un tavolo prima che sia troppo tardi”

30/09 ''Mentre il tavolo nazionale degli Enti locali invita all'unita' ed alla coesione, il centrosinistra calabrese non riesce a bloccare le sue pulsioni suicide. Con le polemiche a mezzo stampa non si fa troppa strada. I candidati in pectore recuperino sobrieta' e compostezza e si convochi una riunione della coalizione prima che sia troppo tardi''. Lo ha dichiarato il Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici che aggiunge: ''Che l'On. Loiero sia, al pari degli altri candidati proposti, persona di grande prestigio ed autorevolezza e' un fatto acquisito. Che lo stesso Loiero rappresenti un valore aggiunto ed abbia capacita' di allargare la coalizione, e' altrettanto vero. Tuttavia, non giovano le fughe in avanti. Il sondaggio della discordia, come tutti sanno, esiste ed e' attendibile, ma e' stato un errore averlo divulgato in quei termini, almeno quanto la reazione scomposta di un politico navigato quale Marco Minniti''. ''La verita' - conclude Donnici - e' che mentre il centrodestra annaspa e ancora una volta la Corte dei Conti ne' ha dimostrato incapacita' e ritardi, mentre esplode in Calabria la grande emergenza dell'agibilita' democratica negli Enti locali, con molti sindaci che gettano la spugna, il centrosinistra non riesce ad andare oltre l'autocompiacimento e le polemiche fine a se stesse. La partita elettorale e' tutt'altro che scontata e per vincerla bisogna coinvolgere tutti i soggetti politici e le migliori energie. Si cominci ad affrontare il merito delle questioni e si decida, al piu' presto, con quale presidente e quale squadra si intende costruire un'altra Calabria''.

Chiaravalloti: “La Calabria contribuisce alla ripresa del Paese”

30/09 ''Se il Sud fatica a tenere il passo, la Calabria tira su le percentuali e contribuisce alla ripresa del Paese''. Lo sostiene il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, in una nota del portavoce. ''Da fanalino di coda nell' occupazione - aggiunge Chiaravalloti - l' Istat riconosce oggi che la Calabria supera, insieme alla Basilicata, per percentuale di occupati rispetto alla popolazione, le altre regioni del Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione nella regione scende ancora nel primo semestre 2004 al 14,9%, con un numero di occupati che supera le 600 mila unita', pari a circa il 45% della popolazione calabrese tra 15 e 64 anni. Numeri e percentuali rispetto alle quali non e' consentito interpretare diversamente, criticare strumentalmente o fingere di non conoscere. Nella scia della politica dei buoni rapporti, la Calabria incassa anche l' attenzione del ministro del Welfare, Roberto Maroni, che ha annunciato un decreto destinato alla crisi che il settore tessile attraversa da molti anni e che, oggi, Governo e Regione stanno responsabilmente affrontando''. ''Mentre alcuni sindacalisti, scantonando dai propri compiti, parlano ora di riforme dello Stato - sostiene ancora Chiaravalloti - al lavoro in Calabria ci pensa chi evidentemente davvero progetta e produce, con il sostegno convinto e concreto di Regione e Governo. Nel frattempo il centrosinistra e' troppo impegnato ad inventare numeri per i propri sondaggi e, quindi, trascura ancora di pensare davvero ai calabresi. Al Mezzogiorno anche la prossima Finanziaria predisposta dal governo Berlusconi
destinera' risorse finalizzate alla realizzazione di progetti concreti, maggiori rispetto al passato. La conferma viene anche dal viceministro dell' Economia, Gianfranco Micciche', che cita il dato significativo di aumento dell' 8%. Un segnale di attenzione, ma soprattutto di considerazione per il lavoro che Governo, Regione Calabria ed Enti locali stanno in questi anni portando avanti a beneficio della crescita piu' generale del territorio. La dimostrazione che solo di favole si tratta, quando vengono riportate notizie di scarsa attenzione da parte del Governo o di mancate opportunita'. La verita' e' che i rapporti cambiano anche in base alla credibilita' degli interlocutori: alle promesse facili abbiamo sostituito in questi anni i fatti concreti. I 'fatti' che spesso non sono riportati correttamente, quelli che vengono interpretati da chi non ha competenza e, piu' spesso, vengono sottaciuti. Rimangono, comunque, i risultati che vedono la Calabria in netto recupero sul passato. Consideriamo tutto cio' di buon auspicio per la 'devoluzione dei poteri', a dispetto solo di chi nulla ha mai fatto sul serio per la Calabria''.

Pirillo (Margherita) “Sonora bocciatura per la gestione finanziaria della Regione”

30/09 Dichiarazione dell’On. Pirillo (Margherita), sulla relazione della Corte dei Conti. “Una regione che continua a perdere occasioni di sviluppo e che mostra evidenti deficit in termini di progettualità. Una nuova tegola sull’attività economica della Regione Calabria è arrivata dalla Corte dei Conti che, nella Relazione sul Rendiconto 2003, ha sonoramente bocciato la gestione finanziaria. La nota dolente arriva, come sempre dal settore della sanità, con una spesa che incide in maniera esorbitante sul bilancio regionale. Ad una inadeguatezza delle politiche di razionalizzazione fa da contraltare un generale e progressivo scadimento della qualità dei servizi offerti. La situazione è destinata a peggiorare dal 2005 in poi, in quanto non potremo più contare sulle risorse del Fondo sanitario nazionale, con la conseguenza di un probabile taglio dei servizi ovvero di un inasprimento fiscale senza precedenti. Dalla puntuale relazione del giudice contabile viene confermata l’inconsistenza di politiche di investimento (a fronte di entrate regionali in continua crescita, nessuna quota del maggiore gettito è destinato agli investimenti) ed il triste primato del Prodotto interno lordo più basso d’Italia. La fallimentare gestione delle risorse del Por Calabria 2000-2006 ha acuito anziché colmare il gap esistente con le altre regioni d’Italia, con risultati davvero insoddisfacenti in termini di incremento d’occupazione, rafforzamento dei tessuti produttivi, miglioramento della qualità della vita dei cittadini calabresi. Siamo stati più volte “sanzionati” dalla Commissione Europea per il grave ritardo nell’attuazione del Programma ed è diffusa l’opinione di non aver colto una irripetibile occasione in grado di far uscire la nostra regione dalle secche di marginalità economica e sociale.

Fava (Udeur) “A rischio l’attuazione della nuova legge elettorale”

30/09 ''Mentre sembra tristemente calare il sipario sulle primarie, il centro-sinistra - non si capisce se piu' per superficialita' o incoscienza - rinuncia alla nuova legge elettorale''. Lo sostiene, in un nota Nuccio Fava, consigliere regionale dell' Udeur. ''Tutti pero', anche il centro-destra, - prosegue Fava - dovremmo sapere che si rischia di non fare entrare in vigore il nuovo statuto. Ho votato a suo tempo contro e quindi non dovrei troppo dolermene. Sono sempre stato pero' contrario al tanto peggio tanto meglio. Pongo dunque - conclude il consigliere regionale dell' Udeur - la delicata questione alla riflessione dei consiglieri tutti, a cominciare dal presidente Fedele''.

Sitra (PdCI): “Nessun accordo trasversale sulla riforma della legge elettorale”

30/09 ''Nessun accordo trasversale tra centrodestra e centrosinistra sulla riforma della legge elettorale''. E' quanto sostiene, in una nota, Giancarlo Sitra, responsabile regionale Enti locali del Partito dei comunisti italiani. ''Riteniamo utile ed urgente - aggiunge Sitra - che le forze del centrosinistra trovino un' intesa preliminare, per evitare la messa a rischio della tenuta della stessa coalizione, che abbia come riferimento l' accordo raggiunto in Emilia Romagna, prima di mettere mano al processo di revisione della legge elettorale regionale. Quanto e' gia' accaduto in diverse regioni, con il varo di Statuti improntati al premierato assoluto e sulla riforma delle leggi elettorali, rappresenta un precedente pericoloso. Ci preoccupa molto assistere, come e' accaduto in Sicilia, a maggioranze trasversali tra il centrodestra, i Ds e la Margherita che hanno licenziato insieme una legge elettorale in cui si e' cancellata l' articolazione della rappresentanza politica e democratica dei cittadini. I Comunisti calabresi non permetteranno impunemente agli amici del centrosinistra un cosi' grave attacco alla democrazia nella nostra regione e confermano il loro secco no ad una nuova legge elettorale con sbarramento e cancellazione del collegio unico regionale. Non si comprende, e non lo comprenderebbero soprattutto i cittadini, che Ds e Margherita, in preda a tentazioni elettoralistiche, si facciano promotori col centrodestra calabrese dell' azione di eliminazione del
pluralismo democratico nella nostra regione''.

Mistorni (Margherita) : “Escludere le polemiche e designare subito il candidato del centrosinistra

“Dobbiamo valorizzare tutto ciò che ci unisce ed escludere polemiche fuorvianti che aiutano soltanto il centrodestra a riprendere fiato. Occorre recuperare la calma indispensabile in queste circostanze e il metodo della collegialità nelle scelte decisive”. E’ quanto sostiene il capogruppo del Ppi - Margherita Giuseppe Mistorni, che aggiunge: “Non giova a nessuno deviare dal tracciato principale, che è il confronto all’interno della coalizione. Un confronto che deve essere leale, franco e costruttivo. Le polemiche non ci aiutano a rinsaldare la nostra alleanza ed a dare alla Calabria una prospettiva di civiltà, dignità istituzionale e di sviluppo economico e sociale”.Ad avviso di Mistorni: “Il centrosinistra calabrese deve urgentemente ritrovarsi attorno ad un tavolo, mi auguro da qui a qualche giorno, e lealmente procedere alla designazione ufficiale del nostro candidato alla Presidenza della Regione. In tutto ciò va, naturalmente, coinvolto pienamente il mondo dell’associazionismo, dei movimenti e di tutte quelle forze che a vario titolo si richiamano alle culture presenti nel centrosinistra, senza mai prescindere dal prezioso contributo delle Università calabresi”.Infine, secondo l’esponente del centrosinistra: “La scelta del candidato alla Presidenza della Regione deve essere condivisa e razionale, seppure all’interno delle espressioni già individuate da ciascun partito, e mai deve apparire come un’imposizione che altri debbano essere costretti ad accettare. Per vincere, infatti, occorre il contribuito di ciascuna forza politica e di ciascun componente, avendo ben chiaro la sfida importante che ci attende, se davvero non vogliamo far precipitare la Calabria nel baratro più nero”.

Il giro d’Italia del 2005 partirà da Reggio. Soddisfazione di Chiaravalloti

29/09 ''Nella scia dell' attenzione rivolta al tempo libero e allo sport, vocazioni da porre a disposizione in una terra dove il sole riscalda la tradizionale ospitalita', torna in Calabria, nel 'Cuore del Mediterraneo', il Giro d' Italia ed e', particolarmente significativo, che proprio l' esordio veda Reggio Calabria e la costa ionica al centro dell' attenzione degli sportivi e degli appassionati''. Ad affermarlo e' il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. ''Si tratta - aggiunge Chiaravalloti in una nota del portavoce - di un risultato che va ascritto ad una felice intuizione dell' Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, insieme al Comune, per la quale la Regione sta valutando l' opportunita' di contribuire, rilevando anche il particolare valore promozionale dell' evento''. ''L' 88/mo Giro d'Italia che partira' appunto da Reggio Calabria l' 8 maggio 2005, con un prologo cittadino durante il giorno precedente - prosegue Chiaravalloti - attraversera' anche altre province calabresi, con un percorso ancora in via di definizione. La Calabria sara' per quei tre giorni sui teleschermi di tutto il mondo e nei resoconti sportivi''. ''La soddisfazione e' grande - conclude Chiaravalloti - cosi' come l' impegno a sollecitare con l' occasione il completamento dei lavori di manutenzione e quelli di costruzione sui tracciati stradali della nostra regione''.

Bertinotti giovedì a Cosenza

29/09 Il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti sara' domani a Cosenza. Alle 18, presso la Festa di Liberazione, in Piazza XI settembre, e' previsto un dibattito su ''L'Europa nel Mediterraneo'' con il segretario della Camera del Lavoro di Cosenza Massimo Covello e il Rettore dell'Universita' di Cosenza Giovanni

De Rose contrario all’eliminazione delle consulenze alla Regione

29/09 ''Sono contrario al Ddl Galati per eliminare le consulenze: esse sono uno strumento importante e se qualcuno ne abusa la colpa e' di chi lo fa''. E' quanto afferma in una nota il leader della Cdl in consiglio comunale a Cosenza, Umberto De Rose. ''Vorrei ricordare al consigliere regionale Borrello - ha aggiunto - che ha proposto una normativa piu' dura, che il vero scandalo della regione sono i monogruppi, di cui anche egli fa parte, per i quali si spendono centinaia di milioni delle vecchie lire ogni mese. L' altro scandalo per eccellenza fu il concorsone ma allora c'erano da soddisfare amici e parenti e tutto andava bene''. ''Il Piano della Salute - ha concluso De Rose - approvato di recente, preveda le consulenze nelle Asl: e' ridicolo modificarne dopo alcuni mesi il contenuto per iniziative demagogiche quando sono nati i monogruppi e c' e' stato il famoso concorsone''.

Mistorni (Margherita) alla Regione: “ A che punto sono i lavori della diga dell’Esaro”

29/09 La situazione dei lavori di realizzazione della diga dell'Esaro ed i programmi che la Regione ha predisposto per il completamento dell'opera: e' quanto chiede il capogruppo in consiglio regionale del Ppi-Margherita, Giuseppe Mistorni, in una interrogazione rivolta al Presidente della Giunta Regionale ed all' Assessore Regionale ai Lavori Pubblici. Il Consigliere regionale nell'interrogazione sottolinea come l' opera rivesta un carattere di estrema importanza per l' approvvigionamento idrico oltre che per la Valle dell' Esaro, anche per la zona della Sibaritide e la media Valle del Crati, spingendosi fino a poter contribuire all' approvvigionamento idrico della citta' di Cosenza ed investendo lo sviluppo agricolo ed industriale dell' intera area settentrionale della provincia di Cosenza. Mistorni ha ricordato inoltre le varie vicissitudini legale alla realizzazione dell'opera i cui lavori erano stati appaltati fin dal lontano 1982 ed erano stati sospesi nel 1987 a seguito di un evento franoso che aveva costretto alla cassa integrazione i circa 300 lavoratori impiegati.

Borrello (Udeur): "Se i sondaggi dicono che Loiero stravince, allora corra da solo"

28/09 ''Auguri e buona fortuna! Se le cose stanno come asserisce il segretario calabrese della Margherita, che brandisce un sondaggio esaltante per il suo candidato alla Presidenza della Regione e secondo il quale Loiero vince da solo, i Popolari - Udeur possono anche accomiatarsi da questa messinscena, che rischia di diventare anche di cattivo gusto per chi antepone le ragioni della politica alla politica della forza e dell'arroganza''. Lo afferma il Consigliere regionale Antonio Borrello, commissario calabrese dei Popolari - Udeur. ''Se i sondaggi di Bruno dicono che Loiero stravince da solo - afferma Borrello - allora che corra da solo. Non saremo noi a frustrare quest'aspirazione al sacrificio assicurato. Ne' abbiamo intenzione di farci trascinare in questa avventura sicuramente perdente. Piuttosto, se ancora e' consentito nel centrosinistra ragionare serenamente, notiamo, con preoccupazione che la Margherita ed alcuni settori precisi di essa, anziche' porsi democraticamente in ascolto verso le ragioni dei propri alleati, chiudono ogni possibilita' di dialogo. E giocano a rimanere soli, o ad andare avanti soltanto con chi promette di non disturbare il manovratore. Noi non siamo fatti con la pasta di chi tace anche quando non condivide e, pur non condividendo nulla delle attuali strategie del centrodestra, rivendichiamo la nostra liberta' di azione e di protagonismo nell'interesse della storia che rappresentiamo e degli interessi generali. A noi non risulta alcun sondaggio da cui, ragionevolmente, si possa desumere la certezza che Bruno propala; anzi si potrebbe citare qualche altro sondaggio secondo il quale la popolarita' dell'onorevole Loiero ne esce malconcia. Ma il punto politico non e' questo. Non puo' essere condotta in questo modo rudimentale una partita cosi delicata ed importante per la Calabria. Si avverte palesemente la volonta' di non riflettere proprio sulle nostre ragioni politiche ed il desiderio, morboso ed escludente, di chiudere scelte non partecipate in maniera frettolosa ed anche arrogante. Se cosi dovesse essere, ognuno si assuma fin d'ora le proprie responsabilita'''.

Donnici (IDV) "No a sbarramenti nelle leggi elettorali"

28/09 ''Dobbiamo costruire le condizioni perche' la coalizione vada avanti nel rispetto della dignita' e delle legittime esigenze ed aspettative di ogni singola componente. Le leggi elettorali regionali sono un banco di prova importante: non si puo' disgregare la coalizione con ipotesi di sbarramento che consoliderebbero l' egemonia dei partiti maggiori. Il centrosinistra, almeno su questo punto, recuperi una posizione unitaria, chiara e condivisa''. A sostenerlo e' stato il responsabile nazionale Enti locali dell' Italia dei Valori, Beniamino Donnici, alla vigilia riunione convocata per domani a Roma nella sede del Gruppo parlamentare della Margherita. ''D' altra parte - ha proseguito Donnici - il problema non e' trovare convergenze di merito, ma trovare il modo di realizzarle concretamente, impedendo il gioco delle tre carte tra i livelli nazionali e quelli regionali, altrimenti non si vede necessita' alcuna di continuare a convocare riunioni romane se queste non dovessero avere, quanto meno, funzione di indirizzo sugli organismi territoriali''. ''Sul piano piu' generale - ha concluso Donnici - e' quanto mai opportuno, in vista delle elezioni regionali, definire in tempi brevissimi le candidature. Tuttavia, bisognera' contestualmente avviare la fase di un nuovo regionalismo, abbandonando l' idea nefasta di governatori e governatorati, per puntare su presidenti autorevoli e squadre di governo qualificate e credibili, capaci di avviare una grande riforma all' insegna del federalismo solidale, del reale decentramento, della partecipazione democratica, del riequilibrio di poteri tra funzioni esecutive e funzioni assembleari''.

Conclusa dopo cinque ore la commissione regionale “Politica Istituzionale”.

28/09 Con un quadro d’insieme in materia di contenzioso in cui è parte la Regione Calabria, ha preso il via, nella tarda mattinata, la seduta della prima Commissione consiliare “Politica Istituzionale”, presieduta da Egidio Chiarella. E’ stato il dirigente dell’Avvocatura regionale, dott. Giovanni Montera a relazionare in materia, fornendo alcuni dati relativamente a transazioni avviate dalla Regione.Nella sua relazione, il presidente Montera ha tracciato un excursus storico (dalla creazione, nel 1984, dell’Ufficio legale della Regione fino alla istituzione, nel 1996 con legge n. 7, dell’Avvocatura regionale), arrivando a spiegare, tra l’altro, le ragioni di alcune deficienze del sistema, la mole di processi ancora pendenti, la consistenza del capitolo destinato alla copertura delle spese dei giudizi. Stando alle carte, attualmente sono oltre 30.000 i processi che gravano sulla Regione, in media 4.000 l’anno.“Il ricorso a professionalità esterne (avvocati), in quanto non appartenenti all’organico della Regione; la generalizzata convinzione di ritenere la Regione quasi come ente astratto di “beneficenza” e non come parte del processo; la tendenza a ricorrere sempre contro la Regione in sede giudiziaria con la sicurezza di vedere in ogni caso quanto meno compensate le spese processuali sono- secondo Montera- alcune tra le cause che hanno determinato in passato un grave esborso finanziario a carico dell’erario regionale”.
“Da qualche tempo – ha detto ancora Montera – è in corso una inversione di tendenza rispetto agli incarichi legali esterni, proprio perché l’Avvocatura si è dotata, mediante concorso pubblico, nel 1999, di propri avvocati che svolgono con professionalità il loro lavoro. Rispetto alle trentadue professionalità previste in pianta organica infatti, ne sono state assunte 17. A tutt’oggi, sul piano della dotazione di personale, all’Avvocatura permane l’esigenza di nuove unità poiché, oggi, un avvocato è chiamato ad occuparsi di migliaia di processi e in questo contesto l’attività professionale è estremamente gravosa”.
Montera si è poi soffermato sulle funzioni e sulle competenze dell’Avvocatura “che non ha compiti ispettivi ma solo di segnalazione, avendo solo il dovere di evidenziare il dissenso, e non quello di bloccare attività dei Dipartimenti. La sua competenza si ferma ad abbozzare ipotesi di transazione, mentre ogni altra valutazione è rimessa al Dipartimento competente”.
La relazione del presidente Montera ha sollecitato un vivace dibattito, che si è concluso con la richiesta dei consiglieri d’opposizione Borrello e Pacenza di accertare, alla luce dei dati preoccupanti forniti dallo stesso Montera, l’incidenza della ricaduta economica sul sistema-Regione. Da qui la richiesta al presidente della Commissione, Chiarella di un aggiornamento a 15 giorni dell’organismo consiliare per un ulteriore approfondimento dei temi trattati.
La prima Commissione consiliare “ ha chiuso, dopo circa cinque ore, i propri lavori, iniziati con l’audizione del responsabile dell’Avvocatura regionale, dott. Giovanni Montera. E’ stata rimandata alla prossima seduta l’approvazione delle legge sulle consulenze (relatore Francesco Galati del Nuovo Psi), per consentire ai componenti della stessa di valutare meglio un provvedimento che rappresenta un tentativo di riorganizzare il campo delle consulenze regionale, sul quale, ultimamente, sono cadute critiche da più parti. Sui lavori della Commissione, registriamo il commento del presidente Chiarella: “Prendo atto dell’autorevolezza del dibattito che si è registrato nel corso dell’odierna Commissione su temi delicati, quali le transazioni regionali, gli arbitrati e tutta la materia legata al contenzioso dell’Ente Regione. Alla relazione puntuale e di ottimo livello dell’avvocato Montera, sono seguiti una serie di contributi di elevata fattura istituzionale, che hanno permesso all’importante organismo consiliare di avviare una serie di riflessioni sulla funzione e tutela del consigliere regionale, necessaria per meglio esplicare il proprio mandato a favore delle aspettative dei cittadini. Proprio per questo, ritengo importantissimo il dibattito sul prossimo regolamento consiliare, che dovrà mettere a disposizione dei consiglieri stessi strumenti più idonei all’espletamento delle proprie funzioni, per evitare, ad esempio, che non trovino risposta le centinaia e centinaia di interrogazione di maggioranza e minoranza, che sono l’istituto immediato nel rapporto con il territorio. A questo punto, mi auguro per la prossima legislatura un question-time sulla materia simile a quello vigente al Parlamento italiano”. Al dibattito hanno partecipato anche i consiglieri Borrello, Fava, Galati Leone, Morrone e Pacenza

Borrello (Udeur) e Pacenza (DS): “voragine nel bilancio regionale”

28/09 A margine dell’audizione del dirigente dell’Avvocatura regionale, Giovanni Montera, i consiglieri Antonio Borrello (Adp-Udeur) e Franco Pacenza (Ds) hanno dichiarato quanto segue: “Per niente rassicurante la situazione della Regione per quanto riguarda il contenzioso. Non solo sul piano del merito delle singole questioni quanto sulla difficoltà di avere contezza della voragine che si è creata nel bilancio regionale, per effetto di una conduzione caotica nella gestione di attività che avrebbero bisogno di maggiore puntualità, trasparenza ed efficacia.
Al di là di una generica e frammentaria difesa d’ufficio dell’Avvocatura regionale, la Commissione non è stata messa in condizione di conoscere – speriamo che avvenga in tempi brevi – lo stato in cui è piombata la Calabria, impelagata in oltre 35.000 giudizi che, quasi sempre, trovano conclusione nei pignoramenti presso terzi e di cui, purtroppo, si disconosce la reale consistenza. Da qui, l’esigenza di acquisire l’ammontare complessivo dei costi per esecuzioni forzate, incarichi esterni, transazioni e arbitrati. Non convince per niente la scelta di trasmettere in Commissione, solo due transazioni, mentre si tace su quella che riguarda la Sorical e le tante altre concluse dalla Giunta, pur sapendo che sulle transazioni è obbligatorio il parere del Consiglio. Clamorosa, inoltre, la denuncia dell’avvocato Montera secondo cui, i Dipartimenti operano “per prassi libere” in contrasto con le osservazioni dell’Avvocatura, realizzando, di fatto, o ulteriori contenziose o regalie ai beneficiari. Siamo convinti che il presidente Chiarella prenderà in considerazione la nostra richiesta di calenderizzare ulteriori audizioni con il responsabile dell’Avvocatura regionale, con l’intento di fare chiarezza nel merito di questioni che possono avere pesanti implicazioni sulla futura azione politico-amministrativa della Regione Calabria”.

Donnici (Idv): “Le emergenze della Calabria al centro dell’agenda politica nazionale”

28/09 “'Dobbiamo mobilitare nel Polo del cambiamento le migliori energie di cui la Calabria dispone, ma dobbiamo anche avere riferimenti nazionali autorevoli e credibili. Le emergenze della nostra regione devono tornare al centro dell'agenda politica nazionale e sabato prossimo presenteremo all'Assemblea dell'IDV una mozione che impegnera' non solo Antonio Di Pietro e il partito, ma anche Romano Prodi, ospite e protagonista della massima assise''. Lo ha dichiarato il Responsabile nazionale Enti locali e coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, che aggiunge: ''Tra le tante emergenze, quella piu' drammatica della sicurezza e dell'agibilita' istituzionale sta diventando una vera e propria questione democratica. Comuni commissariati per mafia, Enti sottoposti a commissioni di accesso, sindaci che hanno gettato la spugna, altri che si apprestano a farlo. D'altra parte, l'On. Angela Napoli (AN), da un osservatorio attento e privilegiato quale la Commissione parlamentare antimafia, ogni giorno, denuncia gravissime commistioni tra livelli politici ed organizzazioni criminali. La sua onesta' intellettuale e il suo coraggio fanno da contraltare al fallimento del governo Berlusconi e della Giunta Chiaravalloti, responsabili di una drammatica ed inarrestabile deriva.'' ''IDV Calabria - conclude Donnici - intende passare dalle parole ai fatti, assumendo impegni chiari davanti all'opinione pubblica, coinvolgendo i massimi livelli del partito e chiedendo a tutte le forze del centrosinistra un impegno forte in tema di lotta alla mafia, trasparenza e legalita'. Sarebbe il miglior viatico per avviare la stagione del riscatto civile, morale e democratico della nostra regione''.

Trento (Sdi) incontra il Presidente del Comitato Sibari Provincia

28/09 Il Presidente del gruppo consiliare dei Socialisti Democratici Italiani, Leonardo Trento, ha incontrato a Cosenza nella giornata di lunedì 27 settembre 2004, il Presidente del Comitato Sibari provincia, Giacinto Casciaro, per discutere delle iniziative da portare avanti nei prossimi giorni e nei prossimi mesi in merito alla problematica dell’istituzione di una nuova Provincia all’interno del territorio cosentino. Trento, durante il suo intervento nel dibattito in Consiglio provinciale sulle linee programmatiche del Presidente Oliverio, aveva rimarcato l’esigenza di decentramento amministrativo in una “Provincia che è composta da 155 Comuni, che è la più grande d’Italia e che ha al suo interno tante eterogeneità territoriali che non consentono una facile ed omogenea gestione amministrativa. Una Provincia – ha proseguito Trento - nella quale ci sono territori che a gran voce, giustamente e con pari diritti rispetto ad altri territori di questo nostro Paese, chiedono un giusto quanto improcrastinabile decentramento amministrativo da ormai troppo tempo”. Il Consigliere provinciale ha quindi invitato il Presidente Oliverio “a non porre in essere nessun ostacolo ma, anzi, a volerlo favorire il più possibile con le giuste pressioni istituzionali nei confronti delle Istituzioni preposte a decidere”. Trento ha manifestato solidarietà al Comitato ed al suo Presidente per i continui, ripetuti e ingiustificati attacchi che da più parti stanno arrivando agli stessi e che “non fanno altro che evidenziare ancora una volta che ci sono personaggi che non vogliono dar voce a questa grande richiesta di decentramento amministrativo che proviene da territori di questa provincia”. Trento ha apprezzato la proposta del Consigliere provinciale di AN Antonio Pucci di istituire all’interno un coordinamento tra i consiglieri provinciali della sibaritide ed ha manifestato la sua intenzione di passare da subito all’azione convocandoli nei prossimi giorni intorno ad un tavolo per verificare le iniziative da attuare in favore dell’istituzione di una nuova Provincia nella Sibaritide. Il Presdiente Casciaro ha espresso soddisfazione per questa iniziativa all’interno dell’istituzione sovra comunale più prossima e dunque responsabile anche del territorio sibarita. “Cominciano ad essere più di uno i Consiglieri provinciali – ha sostenuto Casciaro – che tenteranno di far comprendere la necessità di un serio ed urgente cambiamento nella vita politica cosentina che non si circoscrive solo al Consiglio provinciale. Speriamo intanto che a Trento, Corbelli, Pucci e Melfi si aggiunga qualche altro. È, purtroppo, ancora difficile far comprendere a Cosenza che gli effetti positivi derivanti dall’autonomia di Sibari, cioè dalla parte più significativa del suo entroterra, saranno avvertiti proprio da Cosenza. Ma prima o poi l’obiettivo non potrà che essere raggiunto”.

Chiaravalloti annuncia un incontro con Berlusconi: “Parleremo anche della mia eventuale candidatura”

28/09 ''Io ed il presidente Berlusconi abbiamo in progetto da tempo un incontro, che dovrebbe svolgersi al piu' presto. Per fissarne la data stiamo aspettando che il Presidente del Consiglio sia un po' piu' libero dagli impegni pressanti di questi giorni''. Lo ha detto all' Ansa il presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti. ''Il dialogo col premier - ha aggiunto Chiaravalloti - e' continuo sulla base di un rapporto che e' sempre stato improntato a reciproca cortesia e collaborazione''. Per quanto riguarda i temi dell' incontro, Chiaravalloti ha detto che ''non c' e', al momento, un' agenda precisa. Ritengo, comunque, che parleremo di tutto, compresa una mia eventuale ricandidatura alla Presidenza della Giunta regionale''.

Il consigliere Pilieci ricorda la figura del Presidente Antonio Guarisci

28/09 ''La sua figura versatile ed eccellente si staglia nitida nel panorama della storia calabrese del secolo appena trascorso e la sua dimensione di studioso, di politico e di uomo delle istituzioni e' un patrimonio caratterizzante della nostra identita' regionale''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Franco Pilieci ricordando la figura di Antonio Guarasci. ''Confesso - ha aggiunto - che piu' volte e con sentimenti di ammirazione e di riconoscenza sempre nuovi, nello svolgimento del mio ruolo di Consigliere Regionale, ho avvertito prepotente il retaggio della sua personalita'. Sono sicuro che questi sentimenti mi accomunano a molti colleghi consiglieri che, come me, avvertono il richiamo alla responsabilita', verso questa terra e verso gli uomini che la abitano, che contraddistinse in maniera sempre determinata la vita del Presidente Guarasci. Il suo contributo alla nostra storia regionale fu prezioso ed intelligente ed ancora oggi gli effetti di quella illuminata azione politica ed intellettuale si pongono quali fondamenta ancora salde su cui costruire una piu' compiuta e matura stagione di protagonismo regionale''. ''In una stagione della politica - ha proseguito Pilieci - caratterizzata da una accentuata propensione alla conflittualita' e da una scarsa attitudine alla propositivita' il ricordo dell'uomo e del politico Antonio Guarasci non puo' e non deve assumere i toni della sola commemorazione. Bisogna recuperare il valore ideale del messaggio che il Presidente Guarasci ci ha lasciato in eredita' per provare ad invertire quel processo di decadimento della politica, iniziato ormai da un decennio. In queste circostanze la mancanza di uomini come Antonio Guarasci assume toni preoccupanti. Si impone, quindi, l'attualita' del pensiero e dello stile di vita di un uomo che e' stato esempio concreto di un impegno politico fondato sul servizio alla societa'. Da Presidente, da primo Presidente della nostra Regione, ha dimostrato di sapersi battere contro i ritardi culturali e le resistenze ai mutamenti che, ancora oggi, sembrano non definitivamente superati. Una visione della politica capace di progetti grandi ed in grado di rispondere alle concrete e quotidiane esigenze della persona. A tanti anni di distanza dal suo impegno politico, pensando ai suoi insegnamenti e ricordando i suoi numerosi interventi emerge, primariamente, la tensione ideale del suo impegno politico''. ''Diventa, percio', inevitabile - ha concluso - riproporre ai giovani ma anche ai meno giovani gli insegnamenti di un uomo che ha fatto del servizio alla politica una bandiera del suo stile di vita, che ha saputo dare alla Regione Calabria, alle sue Istituzioni, nel momento forse piu' importante, quello del suo primo avvio, ricchezza di umanita', moderazione e sintesi democratica''.

Regionali, viaggiano i primi numeri. Bruno: “Loiero favorito”, Fava “cose sconcertanti”

28/09 ''Non ci piace la politica dei sondaggi che si rincorrono, ma e' importante oggi, per la chiarezza e il rispetto che si devono agli elettori, diffondere alcuni dei dati che ci hanno confermato nella convinzione della validita' della candidatura di Loiero, da noi sostenuta da tempo, alla presidenza della Giunta regionale nelle prossime elezioni''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale della Margherita in Calabria, Franco Bruno. ''Il sondaggio - ha aggiunto - era stato commissionato dalla Margherita per il senso di responsabilita' che la contraddistingue nei confronti dell'elettorato calabrese: e' sembrato necessario, infatti, avere un supporto scientifico alle convinzioni politiche. E', dunque, Agazio Loiero il candidato ''vincente'' nella ''corsa'' per la presidenza della Regione Calabria. Secondo i risultati di un sondaggio realizzato dall'Istituto Piepoli ai primi di settembre sulla base di un campione di 1.047 elettori calabresi il Vicepresidente dei deputati della Margherita e' in grado di imporsi nella sfida elettorale della prossima primavera: Loiero vince non solo contro l'attuale ''Governatore'' di centrodestra Giuseppe Chiaravalloti, distaccandolo di 10 punti (Chiaravalloti raccoglie il 42% delle preferenze, a fronte del 52% che si schiera invece a favore di Loiero), ma anche rispetto ad altri rappresentanti di entrambi gli schieramenti''. ''In particolare - ha proseguito Franco Bruno - dalla ricerca emerge che l'esponente della Margherita e' il candidato al quale i calabresi assegnano maggiori possibilita' di vittoria nel confronto tra i quattro rappresentanti del centrosinistra ''papabili''. Il 27% degli intervistati e' convinto, infatti, che Loiero otterrebbe piu' voti del diessino Marco Minniti (23%), del socialista Cesare Marini (9%) e di Armando Veneto dell'Udeur (5%). Resta ancora indeciso il 36% del campione. Loiero mantiene il suo primato rispetto ai colleghi di schieramento anche nelle intenzioni di voto: a suo favore voterebbe il 20% del campione, a fronte del 15% che si schiera con Minniti, del 7% che appoggia Marini e del 5% che e' a favore di Veneto. E l'esponente della Margherita ha la meglio anche nel confronto diretto con il collega diessino: il 29% preferirebbe Loiero candidato, mentre il 26% sceglie Minniti; resta un 45% che si dichiara indeciso o afferma di non votare per il
centrosinistra''. Il coordinatore regionale della Margherita evidenzia inoltre che ''tra i possibili candidati del centrosinistra Loiero raccoglie la piu' alta percentuale di fiducia tra gli elettori che affermano di conoscerlo: il 44%; Minniti si ferma invece al 34%, Marini al 30% e Veneto al 39%. Alta resta pero' la percentuale di indecisi: il 20% dichiara che ''non sa'' per chi votare, mentre l'8% ammette che non ha intenzione di recarsi alle urne. Dal sondaggio emerge poi con chiarezza l' insoddisfazione dei calabresi per l'attuale guida del governo regionale: ad avere fiducia in Chiaravalloti e' soltanto il 35% degli elettori che lo conoscono (85%), contro il 57% che esprime un giudizio negativo. ''E' utile aggiungere - ha concluso Bruno - che tra i possibili candidati di centrodestra attualmente in campo il ''Governatore'' calabrese si conferma, comunque, lo sfidante piu' accreditato: a favore di Chiaravalloti voterebbe infatti il 21%, mentre il 13% si dichiara pronto a sostenere il Viceministro ai Trasporti Mario Tassone (Udc), il 9% si schiera col Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo (FI) e il 5% con l'ex Assessore regionale ai Lavori Pubblici Aurelio Misiti. Il 17% risulta invece indeciso e il 35% boccia tutti e quattro i ''papabili'' della Casa delle Liberta'''.
Immediata la replica di Nuccio Fava consigliere regionale dell’Udeur. ''Accadono in Calabria cose sconcertanti e preoccupanti. Il portavoce di Chiaravalloti fa spot per la ricandidatura del suo presidente e lancia avvertimenti in varie direzioni, specie a giornalisti e giornali''. ''Nel centro-sinistra emergono atteggiamenti di stile berlusconiano - continua Fava - diffondendo e, soprattutto, enfatizzando banalmente sondaggi che, addirittura, ci direbbero in anticipo il candidato vincente. Bisognerebbe urgentemente smetterla con queste pratiche volgari e autolesionistiche, che discreditano la politica e il confronto civile dentro e fra gli schieramenti''. E poi il consigliere Fava accusa anche l’editoria indicando ai partiti la via dell’autonomia affermando che: ''A destra e a manca non scarseggiano i candidati. Si aggiunge oggi, in modo esplicito, quello della Gazzetta del Sud. Non ci pare un buon servizio ne' al candidato, degno e stimabile al pari degli altri, ne' un contributo a migliorare lo stato della politica calabrese, in una condizione di difficolta' e di pena sino allo scoraggiamento''. ''Editori e giornalisti, non solo in Calabria, sia chiaro, sono liberissimi di avere le loro preferenze - dice Fava – di fare le loro scelte, di tutelare i loro interessi. Lo fanno del resto quotidianamente, sostenendo questo o quell'esponente politico. Fa parte del gioco complesso e difficile della democrazia. Tutti gli attori della politica, pero' - partiti e coalizioni - dovrebbero avere la consapevolezza e l'orgoglio della propria autonomia, delle proprie responsabilita', non solo verso i tavoli romani, che rimbalzano in Calabria talvolta in modo devastante''. ''Dopo la terribile vicenda del sindaco di Villa San Giovanni - prosegue Fava - una nuova, diversa, ma non meno preoccupante crisi si e' aperta a Gioia Tauro. La politica non puo' limitarsi ad esprimere le pur doverose solidarieta' e continuare come prima. Serve un cambio profondo, soprattutto da parte dell'opposizione. Le sue diversita' dovrebbero diventare forza e ricchezza per una proposta comune di buon governo. Senza ulteriori personalistiche tattiche di vario segno, che possono provocare soltanto una sconfitta disastrosa per i calabresi''.

Incontro della Margherita all’Unical domani alle 18

28/09 Si svolgerà domani, mercoledì 29 settembre, alle ore 18,00, nella sala concerti del DAMS (edificio polifunzionale), un incontro dibattito promosso dal Partito della Margherita, che ha come obiettivo l'opportunità di creare una consulta stabile di elaborazione di proposte sullo sviluppo dell'Università in particolare sul ruolo che l'Università della Calabria si ritiene debba svolgere a servizio dello sviluppo della regione. All'incontro saranno presenti il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, con delega alla cultura e all'università, avv. Salvatore Perugini, e il segretario regionale della Margherita, ing. Franco Bruno.

Franco Marini (DL): “Si rafforza la candidatura Loiero”

27/09 La candidatura per il centrosinistra di Agazio Loiero per la presidenza della Giunta regionale della Calabria ''in questi mesi si e' rafforzata nell' opinione pubblica''. A sostenerlo, nel corso di una riunione della Margherita svoltasi a Roma, e' stato Franco Marini, responsabile nazionale organizzativo del partito. ''Al congresso regionale della Margherita dello scorso febbraio - ha aggiunto Franco Marini - la scelta per la candidatura alla presidenza della Regione e' caduta, all' unanimita', su Agazio Loiero ed in questi mesi si e' rafforzata nell' opinione pubblica, come confermano tutti i sondaggi di cui i partiti del centrosinistra dispongono. Perdere ancora del tempo sarebbe un errore. Riteniamo infatti di dovere ribadire senza alcun indugio la scelta, un atto destinato a rendere piu' acuta la crisi del centrodestra''. Alla riunione ha partecipato una folta delegazione di dirigenti calabresi della Margherita, tra i quali lo stesso Loiero ed i parlamentari Giuseppe Camo, Luigi Meduri e Donato Veraldi, insieme al segretario regionale Franco Bruno. Alla riunione hanno partecipato anche i due vicesegretari regionale del partito, Franco Laratta e Giuseppe Mazzotta; i cinque segretari provinciali; i tre consiglieri regionali, Francesco Fortugno, Giuseppe Mistorni e Mario Pirillo; il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Ottavio Bruni, ed i dirigenti Enzo Sculco e Antonio Sorrentino. ''Dopo aver effettuato un' attenta disamina della difficile situazione calabrese, dopo cinque anni di governo del centrodestra, e la critica si e' indirizzata non solo a Chiaravalloti, ma anche all' intera coalizione di maggioranza, si e' stabilito - si afferma ancora nella nota - che bisogna immediatamente porre mano al programma e, nel contempo, compiere la scelta definitiva del nome del presidente. Dopo l' intervento di Franco Marini si e' aperto il dibattito e ''tutti i partecipanti alla riunione hanno convenuto che Loiero e' l' uomo giusto per conquistare la guida della Calabria''. In particolare il senatore Veraldi, dopo essersi soffermato piu' dettagliatamente sulla situazione in cui versa la Regione dopo gli anni di governo della destra, ha detto: ''Noi non domandiamo alla coalizione il consenso su Loiero per una forma di egoismo di partito. Noi candidiamo Loiero perche', con tutto il rispetto per tutti gli altri eventuali candidati (tra i nomi che circolano ce ne sono alcuni di assoluta qualita' politica) e' l' unico a darci la certezza della vittoria''.

Sinistra Giovanile: “Con la finanziaria aumenta il divario nord-sud”

27/09 ''Il divario economico, non ancora cancellato tra le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud, con la prossima manovra finanziaria potrebbe riallargarne la forbice. La razionalizzazione degli incentivi pubblici alle imprese rischia di trasformarsi in una sottrazione di risorse per gli investimenti nel Mezzogiorno''. A sostenerlo e' la sinistra giovanile. ''Ancora una volta - ha sostenuto il responsabile della Sinistra giovanile Nazionale delle politiche del Mezzogiorno, Armando Cirillo - il Governo si prepara a tagliare i fondi alle industrie meridionali. Questo dato conferma la tendenza delle precedenti finanziarie che esclude clamorosamente il Sud dall' agenda politica dell' attuale maggioranza. Mancano strategie complessive e piani di investimenti mirati capaci di sollevare le regioni meridionali dal tracollo economico''.
Ricordando poi le parole pronunciate nei giorni scorsi a Lecce dal Governatore della Banca d' Italia, Antonio Fazio, Cirillo ha sostenuto: ''Siamo preoccupati. L' ennesimo richiamo di Fazio rappresenta un campanello d' allarme per le giovani generazioni del sud, costrette a vivere nella precarieta' del presente e nella mancanza di prospettive per il futuro. Siamo convinti - ha concluso - che il rilancio economico del Paese possa attuarsi solamente attraverso una nuova strategia politica che ponga le regioni meridionali al centro del programma economico di ripresa della competitivita' nazionale''.

Corbelli: “Alle regionali siamo pronti a correre da soli”

27/09 Il Movimento Diritti Civili, promotore del terzo Polo in Calabria, ''e' pronto a correre da solo alle elezioni regionali del prossimo anno, cosi' come avvenne alle regionali del 16 aprile 2000 e alle provinciali del 13 giugno scorso''. A lanciare la sfida e' il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una intervista che sara' pubblicata domani dal bisettimanale ''Calabria Sera'', diretto da Franco Ferrara, e anticipata dallo stesso Corbelli. Corbelli invita a sedere allo stesso tavolo, per un confronto, l' ex assessore regionale Aurelio Misiti, l' ex presidente della Giunta regionale, Giuseppe Nistico', il rettore dell' Universita' della Calabria, Giovanni Latorre, l' ex assessore regionale Aurelio Chizzoniti, e il presidente di Confindustria Calabria, Filippo Callipo. Il leader di Diritti Civili, secondo quanto riferito in una nota, spiega strategie e obiettivi in vista delle prossime elezioni e parla del suo progetto per la Calabria. Ringrazia il segretario regionale dei Ds, Nicola Adamo, che ha incontrato nei giorni scorsi, ma spiega di non aver sottoscritto sino ad oggi alcun accordo. ''Decideremo il da farsi nei prossimi giorni - afferma Corbelli - consapevoli della nostra forza e del nostro ruolo che potrebbe essere decisivo per determinare il risultato elettorale. Siamo una forza che alla elezioni provinciali nella sola provincia di Cosenza ha raccolto quasi 14 mila voti (oltre il 3%), addirittura piu' di alcuni partiti nazionali. Siamo pronti e abituati a correre da soli, come abbiamo dimostrato in questi anni. Non ci interessano ne' le poltrone, ne' il potere ma solo le nostre grandi battaglie civili, libertarie e umanitarie''. Corbelli critica infine il tentativo dei partiti maggiori dei due poli di voler introdurre la soglia di sbarramento del 5%, (''per far fuori tutti piccoli partiti e i Movimenti'') e ringrazia quei mezzi d' informazione calabresi che danno spazio anche a Diritti Civili.

Fava (Udeur) “Molto serio il monito del Governatore Fazio verso il Governo. Necessitano insediamenti produttivi a sud”

26/09 ''Con l'indubbia autorevolezza che gli e' propria, il governatore della Banca d’Italia, Fazio, ha posto la questione cruciale che penalizza da troppo tempo il meridione e in modo piu' acuto la Calabria''. Questo è quanto afferma in una dichiarazione il consigliere regionale Ap-Udeur Nuccio Fava. ''Quello della crescita del sud come opportunita' e di una politica seria di incentivi che favorisca nuovi insediamenti produttivi. Senza forzature, il monito di Fazio e' molto serio verso il governo centrale, ma denuncia ancora di piu' responsabilita' e insipienze del centro-destra calabrese che pure ha rivendicato costantemente rapporti privilegiati con Roma. Il quadro e' ancora piu' fosco e preoccupante perche' la condizione calabrese e' drammaticamente condizionata da un quotidiano stillicidio di criminalita' e di avvertimenti mafiosi che sono il male principale. Da qui deve partire la proposta politico-programmatica del centro-sinistra, fondata su elementi chiari ed essenziali, non un elenco interminabile di promesse che valgono ben poco presso un'opinione pubblica sfiduciata, delusa e profondamente insoddisfatta da tanti anni di malgoverno. Il programma e' in fondo la proposta politica che il centro-sinistra sinteticamente saprà comunicare agli elettori, dicendo loro tre cose essenziali: lotta senza quartiere alla criminalita' e alla mafia ad ogni livello; sviluppo e crescita a partire dall'universita', dal turismo e da una nuova imprenditorialita'; trasparenza infine di ogni atto della pubblica amministrazione, rapida ed efficiente, senza contorsioni burocratiche, che facilitano ogni sorta di clientela e di corruzione, a partire proprio dagli atti della regione. Che i maggiori esponenti del centro-sinistra, come apprendiamo dai giornali, abbiano ritenuto opportuno fare un passo indietro sul discorso delle candidature alla presidenza e' un fatto oltremodo positivo. Bisogna adesso procedere collegialmente e con costruttiva sollecitudine, individuando nella legge elettorale e in un metodo per la scelta e la legittimazione del candidato e del programma, che sappia coinvolgere i cittadini elettori e valorizzare tutti i contributi significativi che sono sinora emersi, le priorita' e le scadenze immediate''.

Vertice regionale di Italia dei Valori a Lamezia.

26/09 ''Anche e soprattutto attraverso i nostri congressi sapremo dimostrare che c' e' necessita' di andare oltre le geometrie di schieramento, aprendo alla cultura, alle forze economiche e sociali, alle tante personalita' che non ne possono piu' di berlusconismo e chiaravallotismo''. A sostenerlo e' stato il responsabile nazionale Enti locali di Italia dei Valori, Beniamino Donnici, al termine dell' assemblea regionale svoltasi a Lamezia Terme. L' assemblea, e' scritto in un comunicato, ha formalmente avviato la stagione dei congressi provinciali e regionale, per passare dalla fase costituente a quella costitutiva del partito. ''Non sono mancati - e' scritto nella nota - forti accenni polemici alla questione della provincia di Cosenza dove Idv, nonostante gli accordi pre e post elettorali, e' stata esclusa dalla Giunta guidata da Mario Oliverio''. ''Con questi metodi - e' stato detto nel corso degli interventi - non si costruisce alcuna prospettiva. Chi semina vento raccogliera' tempesta e la vicenda per Idv avra' connotazioni e rilevanza regionale e nazionale''. All' incontro hanno partecipato il presidente dell' Assemblea nazionale degli eletti, Felice Belisario, e Beniamino Donnici. I due dirigenti hanno illustrato le linee programmatiche dell' Assemblea del 2 e 3 ottobre a Roma che, con la relazione di Antonio Di Pietro e l' intervento (''non ritualistico e formale'') di Romano Prodi, e' scritto nella nota, ''sancira' la definitiva adesione dell' Idv alla costituenda federazione del centrosinistra. Sul piano politico, archiviata l' esperienza con la sinistra occhettiana, Idv - prosegue il comunicato - torna nell' alveo della sua naturale collocazione liberaldemocratica, situandosi nell' area centrale dello schieramento di centrosinistra, pronta ad intercettare consensi e contributi dei tanti delusi della Casa delle Liberta'''. Sul piano organizzativo il partito avra' una forte connotazione federalista e federata. ''Un prisma - ha detto Donnici - dalle tante facce, pronto a recepire all' interno del contenitore etico morale che ne costituisce l' irrinunciabile peculiarita', differenze, specificita', identita' e progetti che verranno dalle regioni e dal territorio''. Sul piano regionale Idv Calabria, restando all' interno del centrosinistra, punta a costruire, ''atteso il fallimento dell' esperienza Chiaravalloti, il polo del cambiamento per ridimensionare gruppi dirigenti autoreferenziali, partiti egemoni, tentativi gattopardeschi di mantenere inalterate logiche ed equilibri di potere''.

Dal 2 ottobre a Lamezia il congresso regionale dei liberali

26/09 Convocato per il 2 ottobre il congresso regionale del partito liberale. Questo il comunicato: “Non c'è più tempo per le attese. Abbiamo il dovere di dare ai liberali calabresi la "casa politica" non solo quella di testimonianza culturale, ma, di mettere in campo le idee liberali, che ci appartengono, per cultura, per tradizione, per scelta di campo politica e morale. La Calabria, vive una stagione difficile e,al contempo, una sfida storica. L'azione politica diviene dunque non un'opportunità ma un dovere. Mai come oggi,la Calabria incalzata da mille problemi e dalle trasformazioni strutturali dell'economia e della società,ci pone di fronte a una battaglia che non possiamo eludere. Abbiamo la consapevolezza di possedere gli strumenti e le capacità per governare la realtà del presente e dare risposte concrete al declino della nostra regione. Dobbiamo perciò dire basta al paradosso della marginalizzazione e dall'autoesclusione dalla vita pubblica. E' finito il tempo delle recriminazioni e delle fughe nel privato. E' ora di rimboccarsi le maniche.In Calabria, sta a noi l'onere e l'onore di raccogliere la sfida,impegnarsi ad essere protagonista,i liberali calabresi,non intendono,per il futuro,affidare le sorti delle idee ad alcuno.E' per questo che il 2 ottobre a Lamezia Terme si terrà il congresso regionale del Partito, che rappresenterà un'importante occasione per avviare un lungo cammino, con tappe scandite e predeterminate, e che vorrà dire la sua sui temi dell'agenda politica calabrese.”


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