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Notizie di Politica
dal 22/7 al 31/7

Corbelli: “Rinuncio alla nomina di Ambasciatore”

31/07 “L'amico Barile ha perso una buona occasione per stare zitto. L'unica iniziativa per non attaccare Oliverio era proprio quella della mia nomina ad Ambasciatore, condivisa e apprezzata da tutta l'opinione pubblica. Vista la reazione di Barile ho deciso di rinunciare alla nomina e ringrazio il presidente Oliverio per il bellissimo gesto''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere provinciale Franco Corbelli circa le dichiarazione del coordinatore della casa delle liberta', Mimmo Barile. ''Sapevo - ha aggiunto - che la sconfitta elettorale aveva fatto molto male a Barile e capisco che deve pur dire qualcosa contro Oliverio per giustificare il suo ruolo di opposizione ma non pensavo che sarebbe arrivato a criticare addirittura una iniziativa bella e nobile come quella preannunciata dal presidente della Provincia e destinata a diventare il fiore all'occhiello di tutta la provincia e dell'intera Calabria''. ''Barile - ha proseguito Corbelli - ha criticao l'iniziativa di Oliverio senza neppure conoscerla e senza aspettare che il presidente della Provincia la illustri, come ha detto, agli inizi di settembre. A proposito di scatole vuote: tutti noi siamo delle scatole vuote. Sta ad ognuno di noi riempirle poi di contenuti. Personalmente credo di aver riempito di battaglie e conquiste civili, in questi anni, la mia scatola vuota. Tutto con le mie sole risorse. Non so se Barile puo' dire la stessa cosa. Credo che sia proprio lui l'emblema della scatola vuota quale Presidente di quella Commissione per il lavoro nero che ha fatto della Calabria la regione record per lavoratori non in regola. Anche l'alta onorificenza di Commendatore della Repubblica conferitami dal Capo dello Stato, Ciampi, e' una scatola vuota. Ricordo che in quell'occasione, lo scorso anno, Barile mi spedi' un telegramma con parole bellissime. La differenza , rispetto alla nomina di Oliverio, era il mittente''. ''Ciampi - ha concluso Corbelli - non e' un politico e soprattutto non e' l'avversario che ha sconfitto Barile il 13 giugno. Peccato che a volte la politica faccia perdere anche la coerenza, l'onesta' intellettuale e l'amicizia''.

Meduri (Margherita) “Pedaggi: Lunardi bacchettato dal suo stesso Governo”

31/07 ''L' inventiva di Lunardi e' stata bacchettata dal suo stesso Governo''. A sostenerlo e' stato il deputato della Margherita, Luigi Meduri. ''L' ultima fantasiosa invenzione del ministro Lunardi di far pagare il pedaggio sulle superstrade e le strade statali - ha aggiunto Meduri - e' stata fortunatamente bocciata all' unanimita' in Commissione Ambiente alla Camera. Del resto, ricordiamo al ministro che quando si gioca troppo con la fantasia si rischia di perdere il senso pratico e fare proposte non sempre azzeccate''.

DL propone una riunione per superare i disagi della coalizione alla provincia

31/07 La Margherita, ''come primo partito della Provincia di Cosenza, deve farsi carico dei disagi di alcuni settori della coalizione e a questo fine si manifesta l' esigenza di una riunione di coalizione per comporre in un significativo tavolo equilibri e rapporti piu' avanzati''. E' quanto si afferma in un documento approvato all' unanimita' dalla direzione provinciale della Margherita che si e' riunita stamani. Nel documento si esprime l' augurio di buon lavoro al presidente dell' Ente, Mario Oliverio, e ai suoi rappresentanti in Giunta, al vicepresidente Perugini, agli assessori Bevacqua e Ciponte, ''nella certezza - e' detto - che sapranno continuare l' ottimo lavoro svolto dagli amici presenti nelle Giunte Acri. La direzione esprime un ringraziamento a Bevacqua per avere offerto la sua disponibilita' al fine del rafforzamento dell' unita' di partito''. Nel documento e' contenuto anche un appello ''al senso di responsabilita' di ogni suo dirigente al fine di evitare ulteriori momenti di fibrillazioni inutili perche' danneggiano il ruolo della Margherita alla Provincia'' e si annuncia che l' assemblea provinciale del partito si terra' a settembre ''per aprire un momento di riflessione e di coinvolgimento di tutte le energie del partito''.

Barile a Oliverio “La nomina di Corbelli ambasciatore, una baracconata”

31/07 Mimmo Barile, coordinatore della Casa delle Libertà in Consiglio Provinciale, ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla nomina di Corbelli da parte del Presidente della Provincia Oliverio. “Il Presidente della Provincia Mario Oliverio s’improvvisa Ministro degli Esteri nominando Corbelli “Ambasciatore della cultura dei diritti civili nel mondo”. Una “baracconata” alla quale ci stupisce abbia acconsentito lo Stesso Franco Corbelli. Una nomina che, oltre ad essere una “scatola vuota”, è assolutamente inopportuna visto che Corbelli dovrebbe essere un Consigliere d’opposizione. Ci chiediamo, è questo il nuovo corso dell’ente Provincia promesso ai cittadini da Mario Oliverio? Ci pare che si verifichi ben altro. In una Provincia assediata da mille emergenze, il Presidente non trova niente di meglio da fare che impiegare il suo tempo inventandosi fantomatici ruoli. In questo modo si va lontano solo con la fantasia perché, visti questi comportamenti, i problemi veri possonoattendere. ”

Approvato in Commissione regionale Sviluppo, l’assestamento di Bilancio. Dichiarazione di Chiarella (AN) e Mistorni (PPI)

31/07 La seconda Commissione consiliare “Sviluppo Economico” ha chiuso i propri lavori poco prima della mezzanotte, con l’approvazione tecnica da parte della maggioranza e il voto contrario della minoranza, dell’assestamento di Bilancio.
Resta ancora totalmente aperta - e rinviata direttamente all’Aula, nella prossima seduta di martedì - la questione relativa alla discussione e approvazione degli emendamenti anche in relazione al fatto – ha rilevato il centrosinistra “che l’assenza di un rappresentante della Giunta dalla discussione non avrebbe consentito di licenziare gli stessi, previo il parere obbligatorio, per regolamento, di un rappresentante dell’esecutivo regionale”.
A margine della seduta della seconda Commissione, il consigliere Egidio Chiarella (An) ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Con l’approvazione dell’assestamento di bilancio 2004, la maggioranza porta a casa un risultato importante, che le consente di prepararsi con più tranquillità all’ultimo scorcio della legislatura. Da settembre, la Casa delle Libertà, dovrà misurarsi su altri problemi decisivi, per consentire alla Calabria di fortificarsi nel campo socio-economico, intercettando, in modo più incisivo, fondi nazionali ed europei. Mi auguro che nella discussione in Aula - anche se si prevede la presenza di circa 200 emendamenti – si possa comunque raggiungere un risultato, capace di migliorare la stessa manovra finanziaria, con il contributo dei colleghi della maggioranza, considerando anche qualche buona proposta proveniente dai banchi dell’opposizione”.
Questa la dichiarazione deil capogruppo del Ppi, Giuseppe Mistorni:“L’opposizione ha cercato, nei vari interventi, di fornire validi contributi ad una impostazione del bilancio realmente rispondente ai bisogni e alle aspettative dei calabresi. Sono state prospettate alcune ipotesi di sviluppo che – già da questo assestamento – potevano essere avviate. Purtroppo, registriamo con rammarico l’assenza del Governo regionale che, privando la discussione del confronto, ha vanificato qualsiasi aspettativa”.

Giacomo Mancini replica a Nicola Adamo "Ritengo più utile andare al mare"

30/07 Secca e freddamente ironica la replica di Giacomo Mancini, Deputato al Parlamento, alla lunga dichiarazione del segretario regionale dei Ds apparsa ieri: "Dopo aver letto le profonde analisi del segretario regionale dei Ds, approfondito le sue lungimiranti strategie, preso nota delle sue luminose prospettive, ritengo più utile andare al mare".

De Rose: “Cosenza non era mi caduta così in basso”

30/07 ''Al sindaco Catizone dico che i suoi amici di partito l' hanno gia' tradita: non sara' lei il candidato sindaco del 2007, ma mi auguro che si voti prima perche' la citta' non era mai caduta cosi' in basso, preda di una grave crisi economica e sociale, di nuovo nella morsa della malavita, sconquassata da liti che non interessano piu' nessuno''. A sostenerlo, in una nota, e' il leader della Cdl al Comune, Umberto De Rose. ''I gravi fatti di sangue di questi mesi - ha aggiunto De Rose - dimostrano l' assenza di un' autorevolezza istituzionale e di un' amministrazione capace di saper guardare raalmente alle fasce marginali. Ci si e' fermati alle cooperative mal pagate e mai stabilizzate, forno di attesa di clientelismi; ma non si guarda al degrado reale in tutte le sue manifestazioni. C'e' sempre troppa sociologia e poca strada nell' approccio al disagio e ci si limita a rivendicare azioni con il Governo, senza fare nulla di concreto per ripristinare la legalita' in molti settori. Mi riferisco alle case ancora occupate dagli abusivi''. ''La citta' - ha concluso De Rose - e' stanca di sentire le guerre fra Adamo e Mancini, Catizone ed Oliverio, ed e' consapevole dell' involuzione forte che si registra nelle dinamiche sociali e nelle proposte di sviluppo''.

Donnici (IDV): “Oliverio ritorni sui binari della correttezza”

30/07 ''Abbiamo posto al Presidente Oliverio questioni politiche e sono arrivate risposte condite di furbizia e propaganda. Ritorni presto sui binari della correttezza e della responsabilita' se non vuole che il treno del centrosinistra deragli. Il tempo c' e' e le ferie gli porteranno consiglio e giudizio''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale di Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa alcune dichiarazioni del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. ''La posizione di Italia dei Valori - prosegue Donnici - e' definita in un articolato documento politico inviato al Presidente, unitamente alla formale richiesta di chiarimenti. Pertanto, nessuno si illuda di dar luogo a trattative ed accordi privati. Italia dei Valori non modifichera' la propria posizione fino a che non sara' restituito il ruolo di governo conquistato sul campo. Non vi sono subordinate e un politico di lungo corso come Oliverio dovrebbe sapere che gettare benzina sul fuoco delle libere e democratiche discussioni interne ai partiti, magari stimolando qualche meschino appetito personale, e' una strategia miope che produrra' un devastante effetto boomerang''. ''Infine - ha aggiunto - perquel che riguarda il doppio incarico di parlamentare e Presidente della Provincia, Idv ha posto il problema prima e durante la campagna elettorale.Si tratta di questione etico-morale che non si puo' ridurre al mero trattamento economico e al conseguente risibile annuncio di devolvere qualcosina in beneficenza. Tutto questo e' squallido ed offensivo, richiamando i proclami di certi consiglieri regionali che, dopo essersi vergognosamente aumentati le indennita', si sono rifugiati in alibi di questo tipo''. ''Chi come me non vi e' direttamente interessato - ha concluso - avendo il partito gia' definito ben altri ruoli istituzionali, ha titoli politici e morali per farne una battaglia di principio. Qualunque sia l'esito dell'attuale contenzioso''.

Laburisti: L’unione dei socialisti è prioritaria

30/07 La questione socialista, i rapporti con i Ds e l'unita' delle componenti socialiste presenti nel centrosinistra e nel centrodestra, anche alla luce del risultato elettorale, sono stati gli argomenti di un incontro tra i rappresentanti regionali dei Laburisti, Rosario Olivo, Pino Napoli, Nino Cotroneo ed il segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna. Nel corso dell' incontro, secondo quanto riferito in un comunicato, ''si e' convenuto che lo straordinario risultato elettorale, ha provocato una grande sconfitta del partito del Presidente del Consiglio sul piano generale e in Calabria, oltre al risultato positivo del centrosinistra, sono state premiate, in modo significativo, le forze socialiste di entrambi gli schieramenti al di la' di ogni previsione. Il dato elettorale - prosegue la nota - fa riflettere in ordine alle potenzialita' di cui dispongono le forze socialiste nonche' sulla possibilita' di ulteriormente estendere un gia' ampio patrimonio elettorale, che di sicuro aiuterebbe il centrosinistra a ritornare al governo della Regione anche attraverso una ricomposizione delle diverse sensibilita' esistenti nel panorama politico. Tuttavia e' innegabile che il caso Crotone e le vicende cosentine, seppur diverse tra di loro, hanno profondamente messo in discussione il rapporto all' interno e all' esterno dei Ds''. ''Un rapporto - e' scritto nel documento - che, se non recuperato con chiarezza, rischia di compromettere il faticoso, ma importante, cammino verso quel riformismo di cui tanto si parla, senza pero' esser praticato''. Per Olivo, Napoli, Cotroneo e Castagna ''l' anello debole di cio' che viene definito il Progetto Riformista sta nel pensiero postcomunista di voler gestire, in modo improprio, la questione socialista, trascurando una condizione di fondo che si racchiude nel concetto che la questione socialista appartiene ai socialisti, e che solo non ostacolando una ricomposizione dell' area sara' possibile costruire un grande soggetto riformista di sinistra che, unitamente alle forze moderate del centro, possa candidarsi al governo della Regione. L' unificazione delle forze socialiste - e' scritto nella nota - diventa, quindi, elemento prioritario e determinante per costruire, insieme ai Ds e alle altre forze del centrosinistra, una vera e propria struttura federativa dei Riformisti, una casa, nella quale ogni forza, pur mantenendo la propria organizzazione metta al servizio di un programma e di obiettivi comuni, e dentro regole democratiche e organismi da definire con il contributo dei diversi soggetti, impegno ed iniziativa unitaria''. ''Purtroppo - prosegue il documento - l' aria che tira a sinistra, particolarmente in questi ultimi mesi, sembra profilare 'un ritorno al rosso antico', alla teorizzazione di un riformismo senza riformisti, oltre che a gestione centralista. In uno scenario del genere l' unificazione dei socialisti diventa, quindi, elemento prioritario e, pertanto, si ritiene necessario avviare una consultazione molto ampia con le diverse formazioni e sensibilita' socialiste per dare seguito ad un progetto condiviso. In tale direzione saranno programmati incontri per concordare iniziative da svolgersi nelle prossime settimane e, comunque, non oltre il mese di settembre. Una grande alleanza per un grande progetto che intensifichera' i rapporti tra le tante forze socialiste e che non manchera', cosi' come gia' dimostra l' importante dibattito aperto, di produrre positivi ed interessanti segnali nello scenario politico calabrese''. ''Una Calabria - conclude il documento - che per la difficile situazione in cui vive ha bisogno di una politica di alto profilo, autenticamente riformista, capace di far fare quel salto di qualita' sul piano culturale, economico e sociale senza il quale le prospettive rischiano di essere seriamente compromesse''.

Approvato dalla Provincia il cosuntivo del 2003

30/07 Supera indenne il primo scoglio, anche se non c'era nulla di nuovo in merito alle vicende politiche di questi giorni, la Giunta Oliverio alla prima prova del voto di questa consiliatura. Sul terreno c'era da approvare il consuntivo del 2003 ereditato dalla Giunta Acri. Nessuno poteva entrare nel merito ma visto il "regalo" di conti fortemente in attivo, nessuno ha prestato il fianco a critiche strumentali. C'è solo da registrare le prime due defezioni ufficiali che hanno reso evidente che lo stato di malessere della coalizione è più che palpabile. Infatti ad inizio seduta, così come avvenuto nella riunione dei capigruppo dove Cecchino Principe ha dovuto faticare, e non poco, per tenere calmi gli animi, sia il consigliere Forte di Italia dei Valori, che il consigliere Trento dello SDI hanno abbandonato l'aula in segno di dissenso sulla composizione della Giunta. Rispetto ai numeri che c'erano ieri ora il gruppo dei cinque, dissidenti, è aumentato a sei. Anche se bisogna apprezzare il self control dei due consiglieri della Margherita dissidenti e di quelli del PSE. Virtualmente la maggioranza conta ora soltanto 17 voti a favore contro i 19 di opposizione con i dissidenti. Ma questo è solo un piccolo particolare. La sinistra attualmente è alla ricerca di nuovi equilibri. La pausa estiva cade proprio a fagiolo e siamo sicuri che il Presidente Oliverio saprà ricucire i tanti strappi che hanno scosso l'inizio della sua consiliatura. Questo il resoconto della seduta: Il rendiconto di Gestione per l’Esercizio Finanziario 2003 – portato all’attenzione del Consiglio Provinciale nella serata di ieri 29 luglio 2004 ed approvato con 22 voti a favore, 11 contrari ed 1 astenuto – fa registrare, come risultato contabile della gestione di competenza, un avanzo di € 5.423.357,71 ed un risultato contabile d’amministrazione di € 468.532,37: tutto ciò sta a dimostrare che la Provincia di Cosenza, dal punto di vista economico-finanziario, gode un ottimo “stato di salute”. Nello specifico – ha affermato l’Assessore Ciponte nella sua relazione introduttiva – anche quest’anno si è proceduto ad una revisione puntuale ed analitica dei residui attivi e passivi, sia relativi alla gestione di competenza 2003 che alla gestione dei residui 2002 e retro, al fine di rendere il conto di bilancio più veritiero ed attendibile sia nel risultato finale di gestione di competenza che nel risultato complessivo d’amministrazione: l’Amministrazione, dunque, si pregia di presentare all’esame dell’assemblea un documento trasparente e puntuale, che testimonia una gestione sana ed oculata delle risorse dell’Ente. Ciò consentirà, attraverso un’attenta azione politica ed amministrativa, una programmazione di più ampio respiro e coerente con le esigenze del territorio e a tal fine – ha dichiarato l’Assessore al Bilancio Rachele Grosso Ciponte – “l’impronta del nuovo esecutivo sarà sicuramente proiettata in special modo nell’ambito economico-finanziario con particolare interesse nei confronti del sociale, del terzo settore, del culturale, dell’edilizia e quant’altro, massimizzando le risorse presenti nella nostra meravigliosa provincia.”. Gli scostamenti tra gli stanziamenti del documento contabile e i relativi accertamenti ed impegni sono, comunque, minimi, a dimostrazione che le stesse previsioni sono state seguite nel rispetto dei principi di veridicità, congruità ed attendibilità. Una particolare riflessione merita, poi, di essere fatta sul patrimonio netto, che sta ad evidenziare la positività di gestione, improntata ai principi di efficacia, efficienza ed economicità: a seguito delle positive variazioni economiche di esercizio, infatti, esso presenta un valore di Euro 142.302.940.
Cifre, dunque, che si commentano da sole e che dimostrano il raggiungimento degli obiettivi prefissati, che è stato possibile realizzare anche grazie al sostanziale contributo dell’intera struttura burocratica. Ha quindi preso la parola il dott. Giorgio Sganga, Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, sottolineando che il Conto non presenta buchi di nessuna natura e che come revisori danno assicurazione all’Assemblea di aver controllato ogni atto deliberativo che potesse interessare. L’Ente ha rispettato la sua programmazione: ci sono pochi scostamenti fra previsione e spesa effettiva e indici molto positivi rispetto all’autonomia finanziaria e impositiva. L’aumento degli interessi passivi è determinato dal fatto che si sono contratti dei mutui che hanno reso possibile, come affermato anche dall’Assessore Ciponte, l’incremento del patrimonio immobiliare dell’Ente, con riduzione dei canoni di locazione. L’indice della spesa del personale – il 31% - è aumentata solo a causa dei contratti di lavoro ed è notevolmente più bassa rispetto ai parametri ammessi dalla legge (45%). L’abbassamento dei trasferimenti statali ha ovviamente pesato sulle risultanze finali, ma in sostanza c’è l’attestazione della corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione. Nulla osta, quindi, sulla legittimità del rendiconto.Dopo la relazione sul conto e l’intervento del Presidente dei Revisori, si è aperto il dibattito.Per il Consigliere Biagio Diana, Presidente del Gruppo della Rifondazione Comunista, la Provincia di Cosenza dimostra di avere una capacità finanziaria forte, che permetterà al Consiglio di onorare gli impegni assunti e l’Ente non corre rischi di diminuizioni dei trasferimenti statali, perché il patto di stabilità è stato ampiamente rispettato.
Natale Zanfini, Capogruppo dell’UDC, ha motivato il voto contrario del suo gruppo affermando che, nel corso della passata esperienza, è stata prodotta poca cosa e non c’è stato il coraggio di fare delle scelte. Sono state finalizzate determinate azioni in vista delle elezioni provinciali e, quindi, spesi decine di miliardi delle vecchie lire sulla viabilità, ma nessuna grossa opera è stata realizzata in questa direzione. Per Francesco Tonnara, Capogruppo della Margherita, vi è invece stata una grande capacità, nella decorsa legislatura, di integrare la parte politica e quella burocratica. Il Capogruppo della Margherita ha inoltre sottolineato la politica degli investimenti, che ha dotato la Provincia di nuove strutture scolastiche, e quindi espresso parere favorevole sul conto consuntivo.
Antonio Pucci di AN ha parlato di discrepanza fra la relazione della Giunta e la relazione del Collegio dei Revisori sulla spesa del Personale e notato altresì, sotto l’aspetto politico-finanziario, che – a suo parere - l’agilità gestionale che ogni ente dovrebbe avere non è presente, o almeno non emerge, dai dati che sono stati proposti. Per questi motivi ha annunciato parere negativo sul conto consuntivo.
Per il Presidente del Gruppo di A.N., Pasqualina Straface, nella precedente amministrazione è stato gestito soltanto l’ordinario, mentre la Provincia necessita invece di piani ed interventi seri e strutturali; anche Mario Giordano, Presidente del Gruppo di Forza Italia, ha espresso voto contrario sul conto di gestione per l’impossibilità tecnica di approfondirne i contenuti poiché spesso tra le cifre si possono leggere situazioni nascoste, macroscopiche carenze nella gestione passata.
Vincenzo Adamo, Capogruppo del PSE, nel rivolgere apprezzamento al Presidente Oliverio per i lusinghieri risultati conseguiti, ha espresso il voto favorevole per il consuntivo e l’impegno per costruire le condizioni atte a riportare il centro sinistra alla Regione. Ha espresso, inoltre, preoccupazione per la situazione venutasi a determinare in seno alla coalizione di centrosinistra in seguito alla nomina di Pietro Petrozza ad Assessore Provinciale, auspicando che le doti di equilibrio del Presidente Oliverio possano sanare i contrasti.
Per Mario Melfi, Presidente del Gruppo “Democrazia è libertà”, è l’opposizione a dover sciogliere i nodi di questa Calabria: i consiglieri di minoranza hanno, infatti, posto sul tappeto problemi le cui risposte devono invece venire dal Governatore della Calabria, perché senza le deleghe regionali, pur avendo un Presidente autorevole non si può andare da nessuna parte. La Provincia di Cosenza, comunque, non è la Regione Calabria ed ha amministrato, in questi anni, senza guardare al colore politico delle amministrazioni: non si può quindi dire che il bilancio 2003 sia stato finalizzato alla campagna elettorale.
Il Consigliere Giovanbattista Genova, dei DS, ha quindi affermato che il rendiconto è un fatto politico: e la risposta più politica è proprio quella che ricorda che l’amministrazione è stata premiata con il 62% dei consensi elettorali. In questo Ente sono stati dimostrati lungimiranza e rispetto delle istituzioni: e ciò non avviene, invece, in altri contesti. Infine, Luigi Garofalo, capogruppo dell’Udeur, ha chiesto l’apertura di una vertenza forte con la Regione perché operi in maniera più concreta sul territorio; ed ha altresì espresso apprezzamento per la squadra di governo scelta dal Presidente, composta di uomini e donne di alto valore, che porterà la Provincia di Cosenza ad un’efficace amministrazione per far decollare socialmente e culturalmente il territorio. Il Consigliere Franco Corbelli, dei Diritti Civili, ha quindi dichiarato l’astensione del suo movimento nella votazione sul conto di bilancio, affermando altresì che giudicherà la nuova amministrazione dai fatti. Il Consigliere Francesco Giuseppe Bruno, di A.N., ha invece annunciato voto contrario. Il dibattito su questo punto è stato concluso dal Presidente della Provincia, On. Gerardo Mario Oliverio, che ha preliminarmente espresso i suoi ringraziamenti all’Assessore al Bilancio per la relazione puntuale ed il quadro esauriente di un rendiconto relativo sì al 2003, ma che costituisce i punto di partenza per un andamento positivo; un ringraziamento è stato quindi espresso anche al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti per gli spunti di riflessione offerti per prendere atto di un risultato e di un bilancio positivo che include e indica strumenti validi per rendere ancora più positiva l’azione amministrativa. “Un Ente, il nostro, ha continuato il Presidente, sano sotto l’aspetto economico-finanziario – equilibrio che nella fase attuale vissuta dall’intero Paese non è facile mantenere – una spesa corrente entro i parametri stabiliti, dal 39 al 31 per cento ma che si mantengono nei limiti, patto di stabilità mantenuto. Non è poco di fronte ad un andamento economico e sociale problematico, con un apolitica generale che scarica difficoltà sulle autonomie locali, in un contesto come quello calabrese dove c’è una Regione che detiene pieni poteri senza saper delegare, né amministrare”.
Questa situazione generale, secondo L’On. Oliverio, pesa come un macigno sulla vita dei cittadini ed è per questo che bisogna aprire un confronto ampio, per operare una rottura di questa gestione scellerata. “Abbiamo l’obbligo di amministrare e dare risposte reali e potremo farlo solo affrontando di petto le questioni che non possono più essere rinviate. La Provincia di Cosenza ha acquistato autorevolezza in vari ambiti, facendo scelte in settori importanti che lasciano traccia sul territorio”. Il Presidente ha quindi concluso affermando di comprendere il perché, in modo surrettizio, il consigliere Adamo ha voluto tracimare un discorso diverso dall’Ordine del Giorno: “attenzione, però, – ha ammonito il Presidente - a non intraprendere strade di non ritorno che farebbero perdere il controllo della situazione: il fallimento della Regione necessita, infatti, di una forte coalizione per essere mandata a casa e si vota fra non molto”. Per Mario Oliverio, dunque, “sarebbe paradossale assistere a spettacoli poco edificanti di disgregazione. Si devono, invece, costruire livelli unitari più alti. Rendere più grande questa Provincia significa mandare a casa un governo regionale che non è in grado di sopperire ai bisogni della Calabria”. Bisogna dunque attrezzarsi, ha concluso il Presidente, per ribaltare la situazione e presto, costruendo una valida alternativa; e ciò potrà avvenire solo attraverso percorsi unitari, con grande senso di responsabilità, per costruire un solido sviluppo per questa Regione.

La Maddaloni eletta capogruppo del Pse al Comune di Cosenza. Sospesi Cinerari, Longo e Petrozza.

29/07 Elvira Maddaloni è la nuova presidente del gruppo del Pse-Lista Mancini al consiglio comunale di Cosenza. E' stata eletta nel corso di una riunione convocata dopo le vicende seguite al varo della nuova giunta provinciale. Nel corso della riunione i fondatori del Pse-Lista Mancini hanno sospeso dall'attività del gruppo consiliare e del movimento Pietro Petrozza, Salvatore Cinerari e Ortensio Longo.La decisione è stata determinata dalle loro iniziative intraprese autonomamente in contrarietà rispetto alla linea approvata dalla segreteria e dall'assemblea provinciale del movimento, cui non hanno inteso partecipare, con le quali hanno indebitamente assunto impegni a nome di tutto il Pse-Lista Mancini. L'augurio del Pse-Lista Mancini è che i tre dirigenti che in passato hanno fornito un contributo non secondario al movimento riacquisiscano quella serenità indispensabile e il rispetto per le decisioni prese dalle donne e dagli uomini che hanno lavorato per ottenere il risultato che ha premiato il movimento anche alle ultime elezioni, presupposti necessari per riprendere la collaborazione istituzionale e politica che deve essere sempre volta all'allargamento e al successo del movimento. Questa la dichiarazione della Maddaloni dopo aver accettato di buon grado l'incarico: "Ringrazio i compagni del gruppo consiliare di Cosenza del Pse-Lista Mancini per la fiducia che hanno inteso accordarmi nominando la mia persona alla carica di capogruppo. Il mio impegno sarà rivolto ad assicurare la piena coerenza tra la linea politica decisa dagli organismi del partito e dal gruppo e l'attività politica e amministrativa in seno all'istituzione comunale.Certa che solo con un lavoro di squadra le idee politiche trovano terreno fertile per far crescere il movimento che mi onoro di rappresentare, darò esecuzione a quanto democraticamente deciso nelle riunioni di gruppo e nelle assemblee del partito mettendo da parte qualsiasi ambizione personale".

Anche la Fiamma insoddisfatta dell’operato della Regione

29/07 Insoddisfazione per l'attivita' della Regione e' stata espressa nel corso della riunione della segreteria regionale della Fiamma Tricolore. L'incontro e' stato presieduto dal coordinatore regionale del partito, Francesco Mastroianni, il quale ha evidenziato che ''e' stato dimenticato gran parte del programma concordato e ci si e' messi ripetutamente d'accordo con il centrosinistra per varare leggi vergognose come il Concorsone e il nuovo Statuto, e, sempre insieme al centrosinistra, ci si avvia a varare una legge elettorale liberticida, mentre i rappresentanti dei partiti della Cdl, anziche' elaborare politica per la Calabria e cercare di ricomporre una coalizione ormai asfittica, sono impegnati a dirimere le infinite faide interne''. ''La Fiamma Tricolore - prosegue una nota - guarda con attenzione alla possibilita' di creare uno schieramento alternativo al liberismo e a quel che resta del comunismo, alla destra e alla sinistra ottocentesche, ma non si chiude in posizione dogmatiche e velleitarie, volendo contribuire a risolvere i problemi mettendo a disposizione il suo patrimonio di idee, che, pur avendo radici antiche, sono le piu' moderne e le piu' rispettose dei diritti e dei valori umani''. Per le elezioni regionali del prossimo anno la segreteria regionale ritiene che le strategie della Fiamma debbano essere ''adattate - e' scritto nella nota - alle diverse realta', tenendo conto anche della diversita' delle leggi elettorali che si stanno approvando. Proprio queste leggi elettorali vengono messe in discussione dalla Fiamma perche' esse mirano a rendere perpetuo un regime che governa per conto dei poteri forti. Ad esse la Fiamma contrappone una proposta, basata su un sistema proporzionale con premio di maggioranza, che consente a chi vince di governare e a tutti di essere rappresentanti in proporzione ai consensi ottenuti''. ''Il sistema elettorale proposto dalla Fiamma - conclude la nota - e' certamente quello piu' rappresentativo e garantisce, inoltre, attraverso la suddivisione in circoscrizioni elettorali numericamente omogenee, la rappresentativita' a tutto il territorio''.

Oliverio presenta la Giunta alla stampa e nomina Corbelli ambasciatore dei Diritti Civili

29/07 Dopo tutte le polemiche sorte in questi giorni per la nuova Giunta provinciale, il Presidente Oliverio ribadisce, nella conferenza stampa di questa mattina, il suo concetto, già ampiamente espresso due giorni fa in Consiglio provinciale, sulla composizione della Giunta e non accenna minimamente alle polemiche che come calcoli frattali si stanno moltiplicando a vista d’occhio. In pratica dopo le vicissitudini con PSE, Udeur e Italia dei valori e con la netta spaccatura della Margherita che, di fatto, è presente in consiglio con due gruppi ben distinti, Il Presidente Oliverio tira dritto e non si cura di loro ma guarda e passa…. Il Presidente, forte dei suoi calcoli matematici che sulla nostra calcolatrice registrano una maggioranza a 18 elementi invece che i 23, cerca di ammorbidire i toni e fare un primo approccio con i componenti liberi dell’opposizione. Infatti, dopo la conferenza stampa di presentazione della Giunta, il Presidente Mario Oliverio, ha nominato il consigliere provinciale Franco Corbelli 'Ambasciatore della cultura dei diritti civili nel mondo' come aveva preannunciato a fine campagna elettorale. Corbelli in una nota ha ringraziato il Presidente Olivverio ed ha sottolineato l’evento come un nuovo riconoscimento, dopo quello di commendatore della Repubblica italiana conferitagli il 4 novembre del 2003. Franco Corbelli ha dunque accettato l’incarico ringraziando il Presidente della Provincia e si e' detto disponibile ad accettare la nomina a titolo gratuito in modo da poter realizzare iniziative umanitarie internazionali per i paesi del terzo mondo. Gia' il 17 febbraio 2003 Corbelli consegno' all' ambasciatore dell' Etiopia in Italia, Mengistu Hulluka, un aereo cargo carico di aiuti alimentari per i bambini poveri e malati dell' Etiopia. Una piccola pausa per i bollenti veleni che stanno animando questa estate politica cosentina. A parte leggiamo l’intervento di Nicola Adamo che cerca di smorzare i toni con Giacomo Mancini, quest’ultimo impegnato a Roma con una chiacchierata con D’Alema, per ritrovare la via di una unità, ormai compromessa e ridotta a mera conquista di poltrone nell’attuale contesto provinciale. Una caduta di stile notevole per una città che appena due anni fa mangiava pane e poltica all’ombra di Giacomo Mancini. Per l’intanto stasera ci sarà il primo Consiglio provinciale e vedremo le prime reazioni.

Lungo intervento di Nicola Adamo dopo la richiesta da parte di Mancini di far intervenire D’Alema

29/07 Non posso che augurarmi, a questo punto, che riesca Massimo D' Alema a consigliare ed illuminare il giovane deputato cosentino. Sulle capacita' di D' Alema non ripongo alcun dubbio''. A sostenerlo, in una dichiarazione, e' il segretario regionale dei Ds della Calabria, Nicola Adamo, in merito ad una lettera scritta da Giacomo Mancini jr al Presidente dei Ds. ''Mancini - afferma Adamo - insiste nella rottura e fornisce una versione distorta. E' vero, un fugace incontro a Roma nella sede del gruppo parlamentare Ds si e' svolto il 20 luglio. E' durato non piu di 5 minuti. Alla fine di una lunga riunione che ho tenuto con Piero Fassino alla presenza di tutti i componenti della segreteria nazionale, sulle problematiche calabresi, Vannino Chiti mi ha chiesto la disponibilita' a parlare con Giacomo Mancini. Un incontro assolutamente occasionale, mi si dice, un atto di disponibilita' dal momento che Mancini pressava con insistenza a volerci parlare e 'stava ad aspettare una risposta dietro la porta'. Ho detto a Chiti che sarebbe stato meglio parlasse lui con Mancini, ritenevo non vi fossero i presupposti di un dialogo sereno tra di noi. Chiti ha insistito chiedendomi un atto di cortesia e civilta'. A quel punto ho dato il mio assenso''. ''Fassino ed altri - prosegue Adamo - conclusa la nostra riunione, vanno via; partecipano all' incontro con Mancini, Barbieri e Cabras. Ha introdotto rapidamente Chiti. Pone il tema dello svolgimento del Congresso nazionale Ds. Chiti parla della volonta' del Pse-Lista Mancini di riprendere rapporti di collaborazione unitaria con i Ds. La proposta e' quella di rilanciare il Patto federativo Ds-Pse Lista Mancini come asse strategico di una piu' ampia Federazione che si richiama al progetto di 'Uniti nell' Ulivo'. Mancini conferma l' intento e si dichiara orgoglioso di essere deputato Ds. A quel punto intervengo per affermare che non sarebbe stato affatto credibile e trasparente di fronte ai cittadini motivare una ripresa dei rapporti politici unitari tra Ds e Lista Mancini se non fossero stati affrontati e risolti i problemi legati alla vicenda amministrativa cosentina. Ho posto, innanzitutto, la necessita' che si abbandonassero i toni di vera e propria barbarie politica a cui avevano fatto ricorso nella polemica i manciniani''. ''Ho ricordato poi - afferma il segretario Ds - che la stessa decisione di andare alle elezioni con liste separate e' stata una scelta unilaterale di Mancini. Ho ritenuto, quindi, dover sottolineare che a questo fine per riprendere un percorso politico unitario la sede giusta non era quella, ma innanzitutto il luogo istituzionale del Consiglio comunale di Cosenza. Ho affermato che la possibile ricostruzione dell' unita' tra di noi non poteva prescindere, inoltre, da una ripresa dei rapporti politici tra la Lista Mancini ed il sindaco Eva Catizone. Ho pensato fosse giusto che preliminarmente Mancini chiedesse un incontro al sindaco. La condizione pregiudiziale ed al tempo stesso l' obiettivo non puo' non essere quello di una ricomposizione del quadro amministrativo locale favorendo la coesione dell' intero centrosinistra. Le ragioni politiche e di opportunita' di questo percorso sono suffragati anche dal fatto che la Lista Mancini non poteva insistere ed attardarsi in posizioni sbagliate su questioni di merito amministrativo. A questo proposito, ho ricordato la giustezza delle scelte compiute dall' Amministrazione come ad esempio su Amaco, gestione rifiuti, direzione del settore dei Lavori pubblici, la necessita' che una continuita' con l' esperienza del sindaco Mancini si dovesse esprimere rafforzando il carattere della trasparenza e della efficacia amministrativa''. ''Ho espresso - prosegue Adamo - il mio convincimento che, probabilmente, il Sindaco non avrebbe proceduto a nominare, nel pieno dello svolgimento della campagna elettorale, la nuova Giunta se non avesse dovuto fronteggiare le dimissioni volontarie degli assessori Leporace e Cersosimo, se non fosse stato messo in atto, in quel momento, un vero e proprio tentativo di pilotare una crisi con il fine di determinare un vuoto amministrativo e di Giunta. A questo fine, risultava incomprensibile la reazione del Pse di contestare la scelta del Sindaco per aver nominato in Giunta una rappresentanza ufficiale dei Ds e della Margherita insieme a tutte le altre componenti della coalizione, compreso il Pse, che rimaneva autorevolmente e fortemente rappresentato nell' esecutivo''. ''Pertanto - afferma Adamo - per quanto condivisibile l' obiettivo della ripresa del Patto federativo con i Ds, ho posto il problema di come, necessariamente, non potra' non essere la risultante di un processo che risolva e si ponga attraverso un superamento di queste polemiche. A questo fine si e' convenuti di rinviare ad un confronto da riprendere a settembre. A quel punto Mancini ha posto il problema della presenza della sua formazione politica nella costituenda Giunta provinciale. Anche su cio', mi sono limitato a dire che avrebbe fatto bene a parlare con Oliverio e che in ogni caso mi sembrava opportuno che da parte del Pse ci fosse una collaborazione con il Presidente della Provincia fornendo, per la scelta dell' Assessore, una rosa di nomi che non avesse il carattere e il significato di una accentuazione dei termini della rottura politica. L' incontro finisce qui; e' lo stesso Chiti a voler ribadire che quella non era stata alcuna riunione di carattere ufficiale, ma un incontro semplicemente occasionale per uno scambio, per quanto lapidario, di valutazione della fase. Anche per questo Chiti ha ritenuto di sottolineare che sarebbe stato opportuno di non dare alcuna informazione pubblica''. ''Invece - conclude Adamo - francamente non capisco perche' a distanza di dieci giorni Mancini ne da notizia pubblica, oltretutto con una versione distorta che si inscrive nella linea di insistere su posizioni strumentali e di rottura''.

Tripodi (PdCI) propone un referendum sullo Statuto regionale

29/07 Il capogruppo in consiglio regionale e segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi, ha inviato una lettera ai segretari regionali ed ai capigruppo regionali del centrosinistra affinche' venga mantenuto l' impegno per il referendum popolare sul nuovo Statuto della Regione. Nella lettera Tripodi ha ricordato ai consiglieri del centrosinistra che sul Burc del 14 luglio 2004 e' stato pubblicato il nuovo Statuto della Regione e da quella data decorrono i 90 giorni nei quali e' possibile presentare la richiesta per la convocazione del referendum popolare.
''Questa - ha scritto Tripodi nella lettera - rappresenta una scelta democratica di grande importanza perche' si tratta di dare la parola ai cittadini che assumono, quindi, un ruolo centrale nel processo costituente regionale. Non vi sono ragioni per modificare la posizione precedentemente assunta''. Tripodi ha sollecitato i consiglieri del centrosinistra a concordare insieme le modalita' per promuovere il referendum sullo Statuto e per la raccolta delle firme dei consiglieri regionali necessarie per potere effettuare la richiesta di referendum e la sua conseguente indizione. ''A tal proposito si ricorda - ha concluso Tripodi - che per poter tenere il referendum e' necessaria la richiesta di almeno un cinquantesimo degli elettori oppure quella di almeno il 20% dei Consiglieri regionali assegnati che per la Calabria sono almeno otto''.

Guerra campanilistica del consigliere regionale dei DS di Catanzaro contro la sede della Corte d’Assise a Cosenza

29/07 Si registra anche oggi un nuovo intervento, che definire vergognoso è poca cosa ma collocare in un ottica poveramente campanilistica è più che giusto, del consigliere regionale di Catanzaro dei DS, Franco Amendola, contro l’apertura della sede staccata del Tar e della Corte d’Assise e d’Appello a Cosenza . Amendola in una nota arriva ad invocare un intervento dell’ordine degli avvocati della sola Catanzaro e addirittura fa appello al Dicastero competente per impastoiare la pratica. Inaudita la veemenza con cui si vuole offendere un territorio di quasi un milione di abitanti, quale è quello della Provincia Cosenza, costretto giornalmente a viaggiare e mettere a repentaglio la propria vita per fare 200 km (per chi viene dal centro, ma sono quasi il doppio da chi viene dall’alto Tirreno o dal Pollino) per un ricorso. Si vergognino codesti signori di agire ancora una volta campanilisticamente contro le giuste esigenze di una provincia. Questo il testo del comunicato di Amendola: ''E' opportuna, al fine di chiarire definitivamente la questione, la richiesta di incontro urgente rivolta dal Consiglio dell' ordine degli avvocati del distretto di Catanzaro al Ministro della Giustizia circa le ipotesi per l' istituzione di una sezione distaccata della Corte di Appello, di una sezione in funzione di Corte d' Assise d' Appello e di una sezione distaccata del Tar presso la citta' di Cosenza. Nel merito intendo ribadire la mia netta posizione di contrarieta' a tali ipotesi di smembramento di uffici giudiziari di cosi' grande importanza convinto come sono che prima di richiedere nuove localizzazioni e' quanto mai opportuno rivolgere una pressante richiesta al Dicastero competente affinche' si consenta, con ogni utile iniziativa, agli uffici gia' funzionanti di operare nella maniera ottimale e, quindi, dando risposte piu' efficienti alle esigenze della vasta utenza calabrese. Oltretutto non si riesce a comprendere quale sia la logica amministrativa e funzionale che possa giustificare eventuali distaccamenti di queste sedi ed uffici giudiziari visto che, nell' ottica di una giustizia piu' rispondente alle esigenze dei cittadini e per scongiurare sprechi di risorse finanziarie pubbliche, a livello nazionale da tempo si e' avviata una fase di accorpamento per uffici che svolgono analoghe funzioni. Per non parlare, poi, della circostanza che vede la Calabria rappresentare gia' nella fase attuale un vero e proprio caso nazionale in considerazione del fatto che realta' territoriali con popolazioni piu' ampie della nostra sono dotate di un numero percentualmente piu' basso di sezioni di Corte d' Appello. Altre sono, dunque, le battaglie politiche e legislative che devono essere fortemente sostenute e che devono andare in direzione di un rafforzamento degli organici della magistratura, di un aumento di personale qualificato e dell' indispensabile dotazione di moderne attrezzature e strutture dignitose''. Il consigliere regionale di Catanzaro dei Ds ritiene che ''l' iniziativa del massimo organismo forense catanzarese e' tesa a riportare nella giusta dimensione una polemica ed una questione abbastanza delicata che, oramai, da qualche anno viene riproposta con insolito tempismo ma, guarda caso, con furbesco opportunismo da alcuni esponenti politici espressione della citta' e della provincia di Cosenza. Viene spontaneo chiedere, ad esempio, al senatore Marini qual e' lo spirito che lo sorregge nella sua iniziativa, concretizzata in uno specifico disegno di legge, che per Catanzaro in maniera innegabile comportera' l' ennesimo duro colpo in termini di centralita' e direzionalita'''. ''Spendersi costantemente - ha concluso Amendola - per singole iniziative, come lo smembramento della Corte d' Appello e del Tar di Catanzaro, rappresenta, invece, solo un evidente tentativo di indebolire un territorio provinciale che ha gia' pagato un prezzo altissimo senza intaccare altre province che continuano a mantenere una ingiustificata posizione di preminenza''.

Meduri (Margherita): “Il pedaggio dell’A3 grave gabella per il sud”

29/07 ''La proposta del ministro Lunardi e prima ancora confermata dall' amministratore delegato dell' Anas, Pozzi, di imporre un pedaggio anche sui 4.500 km di strade statali e in particolare sull' autostrada Salerno-Reggio Calabria e' la maniera con cui il governo Berlusconi intende dirci come mettera' le mani in tasca dei cittadini''. A sostenerlo e' il deputato della Margherita, Luigi Meduri. ''Nel momento in cui si annuncia l' esodo delle vacanze - aggiunge Meduri - il Ministro e l' amministratore delegato ci dicono che bisogna pagare il pedaggio anche sulla Salerno-Reggio Calabria. E' l' ennesima manovra che intende colpire ancora una volta il sud. Si cerca di racimolare qualche euro spennando i soliti noti non rendendosi conto che a chiedere un pedaggio al governo dovrebbero essere proprio quegli automobilisti e quegli autotrasportatori che quotidianamente sopportano il calvario dei cantieri''.

Fava (Udeur): “La crisi della politica porta a proporre l’improduttivo lavoro delle candidature”

29/07 ''Mentre la crisi della politica e' a livello mai toccato dal dopoguerra, specie in Calabria, che manda deserte le sedute del Consiglio regionale, si continua nel lavoro improduttivo di formulare vecchie e nuove proposte di candidature alla presidenza della regione''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava. ''Fiato - ha aggiunto - non solo sprecato ma conferma del travaglio non risolto della crisi dei singoli partiti, ridotti del resto a nomenclature ed apparati prevalentemente amicali e clientelari. Sbandierare un nome e' come suonare 'mira il tuo popolo' e gridare 'evviva il nuovo vescovo'. Mentre esistono problemi enormi, vecchi e nuovi, che vanno affrontati con pazienza e creativita' da tutto il centrosinistra, in sintonia il piu' possibile con quanto di nuovo e di potenzialmente significativo emerge, fortunatamente, nella societa' calabrese''. ''Il gioco delle candidature - ha concluso Fava - non approda a risultato alcuno, complica ulteriormente una situazione gia' intricata e difficile, condanna il centrosinistra ad essere ritenuto dai cittadini elettori quasi alla stregua di un centrodestra fallimentare, a Roma e a Catanzaro''.

Agguato a Cosenza, Gentile “Pronti ad allertare la Commissione antimafia per azioni straordinarie”

29/07 ''L' omicidio di ieri preoccupa. Cosenza torna ad essere teatro di guerre che intimidiscono la collettivita' e rendono ancora piu' tangibile la crisi complessiva della citta'''. Lo sostiene Antonio Gentile, senatore di Forza Italia, componente la Commissione parlamentare Antimafia, in merito all' agguato portato a termine ieri mattina a Cosenza e nel quale e' stato ucciso Francesco Marincola, di 42 anni, ed un altro uomo e' rimasto ferito. ''Siamo fiduciosi - aggiunge Gentile - per il lavoro che potra' compiere la Dda, che e' sempre stata pronta ad individuare i responsabili e riaffermiamo la disponibilita' ad allertare la Commissione antimafia affinche' possa predisporre, di concerto con il Ministero degli Interni, eventuali azioni straordinarie. Riteniamo indispensabile procedere ad un monitoraggio delle classi meno abbienti che necessitano di autorevolezza e di attenzione da parte delle istituzioni locali''.

Riunita la consulta provinciale dei Liberaldemocratici a Cosenza

29/07 Si e' riunito ieri, a Cosenza, la consulta provinciale del patto dei Liberaldemocratici, convocata dal coordinatore Emanuele Giungato. Dall' analisi e' emersa la necessita' di delineare, alla luce dei risultati elettorali, una posizione politica coerente con le linee del partito che tuteli la partecipazione degli elettori alle primarie ed al maggioritario. A tal fine, dalle recenti dichiarazioni derivanti dai leader del centrodestra e del centrosinistra, si e' evidenziato come, anche a livello nazionale, sia da attuare l' accordo di programma che in Provincia di Cosenza e' partito dal Patto con il neopresidente Oliverio per la costruzione della nuova Regione. Dalla consulta provinciale e' uscita quindi la proposta di radicare sul territorio il partito con la costituzione di nuovi circoli e di celebrare i congressi provinciali, regionale e nazionale entro la fine dell' anno.

Cresce l’interesse, sia dal centrodestra che dal centrosinistra, per il “Movimento per il Centro Unito”

29/07 Dopo il successo del debutto del 24 luglio scorso, a Lamezia Terme (CZ), cresce l'interesse per il Movimento per un Centro unito. Un approfondito dibattito tra cittadini ed esponenti politici del centro-destra e del centro-sinistra hanno accompagnato la nascita del ''Movimento per il Centro unito'', ispirato dagli aderenti all'Appello ''In dialogo'' per una nuova stagione di impegno politico e culturale dei cattolici. Gia' attivo un ''Coordinamento territoriale'' per nuove iniziative a livello locale''. In risposta all'invito della lettera aperta, indirizzata dai promotori del Movimento, pochi giorni prima alle forze politiche calabresi di ispirazione cattolica, hanno preso parte e sono intervenuti al dibattito: il Segretario calabrese della Margherita, Franco Bruno, il Viceministro Mario Tassone, il Consigliere regionale di AP-Udeur, Antonio Borrello, l'On. Nino Gemelli dell'Udc. Il Coordinatore regionale del Partito dei Liberaldemocratici, Tonino Perrelli, ha fatto pervenire al Convegno un telegramma di adesione e condivisione delle finalita' del Movimento. Hanno portato, inoltre, significativi contributi: Toto' Galati, gia' Presidente del Consiglio regionale e leader storico della Cisl calabrese; Franco Cimino e Antonio Carrozza, gia' dirigenti della DC, Ciccio De Pino, esponente dell'associazionismo artigiano; Franco Canino, Saverio Cetraro, Fusaro di Acri e Divoto di Cosenza. Hanno partecipato, tra gli altri, anche Giancarlo Pellegrino, Segretario provinciale dell'Udc di Cosenza, Diletto Faillace, Consigliere comunale di Morano Calabro (Cs) e Eduardo Fasano di S. Agata d'Esaro (Cs). L'incontro-dibattito e' stato presieduto e condotto da Alberto De Maio, Enzo Damiano e Luigi Pugliese, per il Gruppo dei promotori, che hanno sottolineato come da molte parti sono pervenuti e pervengono messaggi di apprezzamento e di incoraggiamento a procedere, sensibilizzando il territorio e la societa' civile. A tal fine, i fondatori del Movimento hanno reso noto di avere costituito un primo ''Coordinamento territoriale'' per realizzare iniziative sul territorio, costituito da rappresentanti delle cinque province calabresi.

Pacenza (DS) : “Manovra finanziaria regionale, scombinata e senza obiettivi”

29/07 “La manovra finanziaria di assestamento della Giunta regionale mira a distribuire 75milioni di euro senza alcuna strategia, nè per quanto concerne le importanti problematiche dello sviluppo né per quelle ambientali. In sostanza, si tratta di una polverizzazione insana delle risorse pubbliche che non aiuterà la Calabria né a crescere né a fuoriuscire da questa fase di acuta stagnazione in cui si trova”. Lo asserisce il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, che definisce la manovra d’assestamento di bilancio in discussione in Commissione “scombinata e priva di obiettivi. Si passa, in Calabria - afferma l’esponente del centrosinistra - dalla finanza creativa di Tremonti alla finanza inesistente di Charavalloti, che ancora resiste a fornire persino l’elenco di tutti i consulenti sparsi qua e là nella Regione e negli enti subregionali e che consumano inutilmente, salvo prova contraria, una fetta consistente dei soldi dei calabresi”.
“Siamo davanti - aggiunge Pacenza - ad una situazione finanziaria di cui non si conoscono neanche i buchi, poiché non esistono dati certi su settori decisivi come la sanità per esempio. Colpisce, inoltre, l’assenza più completa di strategia politica. Nel 2004 ci hanno detto che il bilancio non poteva contenere scelte politiche perché lo si definiva tecnico, oggi ribadiscono lo stesso argomento. Senza neppure tener conto che tra le due manovre sono intervenuti fatti sostanziali incidenti sulle politiche di sviluppo, compresa la rimodulazione del Por Calabria e il taglio di spese ad opera del Governo che ha fortemente penalizzato il mondo produttivo. L’altro punto debole dell’intera manovra - secondo Pacenza - è l’inadeguatezza delle risorse finalizzate alla stabilizzazione del precariato ed al rilancio dell’occupazione. Non c’è niente, come se questa Giunta regionale e questa maggioranza non operassero in Calabria e infatti non è previsto nulla per gli incentivi alle imprese, come se le proteste dei giorni scorsi delle categorie produttive non ci fossero mai state”.
Conclude il consigliere regionale: “Tutti siamo a conoscenza del preoccupante deterioramento in cui versa la finanza del sistema delle autonomie locali calabresi a causa di decisioni improvvide del Governo, ma questa maggioranza ignora ogni cosa. Perciò noi proponiamo la costituzione di un fondo straordinario per i comuni in predissesto finanziario che si trovano in una condizione strutturalmente deficitaria. Le stesse audizioni di esponenti a vario titolo della Calabria tenute dalla Commissione hanno lamentato la mancanza di una politica finanziaria anche in riferimento alle nuove competenze in capo alle Regioni. Permanendo quest’inesistenza di governo delle risorse pubbliche, purtroppo, il rischio della bancarotta per la Calabria è dietro l’angolo. Contro questa buia prospettiva occorre adoperarsi tutti ben sapendo che la posta in gioco è veramente alta”.

Mari (PSE): "Lavorare per dare alla regione una guida socialista"

28/07 Pietro Mari, consigliere comunale di Cosenza del Pse-Lista Mancini, ha rilasciato a seguente dichiarazione:"L'ultimo turno elettorale è stato caratterizzato in Calabria dalla grande affermazione delle liste di estrazione socialista. Sul tema si sono confrontate le opinioni di autorevoli commentatori. Oggi, ritengo, che da quel dato lusinghiero per tutti i socialisti bisogna partire per tentare di disegnare le traiettorie che riguardano il futuro. Ho registrato con grande interesse tante prese di posizione provenienti da esponenti di partiti di tradizione socialista per affrontare un lavoro comune. Questo mi sembra un primo passo importante al quale non bisogna in nessun modo sottrarsi. Penso, poi, che la grande aspettativa di unità tra i socialisti aumenti in chi, come me ha una storia di impegno nel vecchio partito socialista, anche per i continui atti discriminatori e per le inusitate mortificazioni che i socialisti stanno da più mesi subendo nella città e nella provincia che sono sempre state e continuano ad essere le più socialiste d'Italia. Rispetto alla prospettiva di unione alcuni fanno presente che il sistema bipolare rappresenta un limite, soprattutto per quei socialisti che ancora oggi rimangono nel centrodestra. Per certi versi tale opinione non è priva di fondamento ma, io ritengo, che non debba però essere ostativa rispetto all'apertura di un dialogo e alla proposizione di forme di collaborazione tra le diverse anime. Da questo punto di vista trovo assai stimolanti le iniziative che provengono da diverse associazioni e centri studi che, su temi di carattere generale ma anche su tematiche di più particolare interesse calabrese, stanno organizzando occasioni di comune confronto. Iniziare da questo è certamente utile e aiuterà poi pensare ad un futuro che possa vedere una guida socialista della nostra regione in maniera meno utopistica e meno lontana di quanto appaia oggi".

La solidarietà di Paolini a Petrozza, Longo e Cinerari

28/07 Dichiarazione di Enzo Paolini: "La decisione assunta dal gruppo dirigente del PSE - Lista Mancini di porre l'ultimatum a tre consiglieri comunali di antica appartenenza, colpevoli di non condividere la linea dello scontro duro con i DS e il Sindaco Catizone, non può essere politicamente accettata. Da questa assemblea tenuta dal PSE arriva un'area rancida di processi stalinisti che un movimento di ispirazione socialista, comunque si chiami, non può permettersi se non venendo meno a quei principi fondamentali che identificano i socialisti come laici e libertari. Non entro nel merito delle vicende interne del PSE - Lista Mancini, cui suggerirei decisioni meno affrettate e più responsabili, ma sento di dover dare la mia solidarietà a Petrozza, Longo e Cinerari ai quali riconosco il pieno diritto di non essere allineati su scelte che non condividono. Ciò che maggiormente mi preme, sul piano politico, è che da questa spiacevole vicenda, figlia di una errata concezione proprietaria del partito, non abbiano ad avvantaggiarsene coloro che, dai tempi della prima repubblica, si sono sempre trovati d'accordo nell'emarginare i socialisti."

Donnici (IDV) scrive ad Oliverio: “Non capisco l’esclusione dalla Giunta provinciale di Italia dei Valori”

28/07 ''Resto in attesa di conoscere, se lo riterra' opportuno, le motivazioni dell'esclusione del partito che rappresento dai ruoli di governo dell'Ente e Le confermo che deleghe o incarichi di sottogoverno, anche se assegnati, non impegneranno in alcun modo sul piano politico l'Italia dei Valori''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore regionale di Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa la formazione della nuova giunta di Cosenza. ''Intendo confermarle - scrive Donnici in una lettera inviata al presidente Mario Oliverio - il piu' vivo disappunto per la sconcertante conclusione della vicenda politica che ha portato alla definizione della Giunta provinciale. Non posso non esprimerle anche una valutazione ed un disagio personale: mai, in tanti anni di attivita' politica, mi era capitato di registrare, da parte di un dirigente di partito, peraltro da tantissimi anni impegnato nelle Istituzioni, un comportamento cosi' platealmente disattento agli aspetti deontologici ed alla correttezza dei rapporti interpersonali''. ''Aver appreso dalla stampa - conclude Donnici - delle sue decisioni, senza neppure la cortesia di una preventiva telefonata, e' comportamento che si commenta da sé”

Per il PSE “Oliverio ha disarticolato la coalizione. Centrosinistra squassato dalle polemiche”

28/07 Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ''anziche' valorizzare le tante differenti componenti della coalizione ha lavorato per disarticolare l' unita' tra e nei partiti, privilegiando assi preferenziali e destabilizzando partiti e componenti importanti della coalizione'': e' quanto si sostiene in una nota della segreteria politica del Pse-Lista Mancini. ''Oliverio - e' scritto nella nota - ha impostato la sua campagna elettorale affermando con grande convinzione che la sua vittoria sarebbe stata indispensabile per poter affrontare con maggiori possibilita' di successo la difficile sfida della riconquista della regione da parte del centrosinistra. A tali buoni propositi, purtroppo, dopo il voto non ha saputo essere coerente''. Secondo la segreteria politica del Pse-Lista Mancini ''Oliverio infatti, e' riuscito a surclassare il suo antagonista di centrodestra unicamente grazie alla forza delle liste che lo hanno sorretto, accompagnandolo al successo finale. Di questo dato, pero', non ha avuto la capacita' di tenere conto fin dalla formazione della sua nuova giunta''. ''La miopia di tale impostazione e' evidente - prosegue ancora la nota - Il campo del centrosinistra e' infatti squassato dalle polemiche e dalle contrapposizioni interne. In questo, l'acrimonia e le nefandezze commesse nei confronti del Pse-Lista Mancini, rappresentano solo una parte dei tanti problemi che Oliverio ha creato. Purtroppo le gravi difficolta' politiche che provengono dalla provincia di Cosenza, si sommano a quelle da tempo esistenti nella citta' capoluogo. Affrontare le regionali con questa divisione significa per il centrosinistra avviarsi verso una sicura sconfitta''. Per la segreteria politica del Pse-Lista Mancini ''e' bene, fin da oggi, che i dirigenti locali e nazionali sappiano di chi siano le responsabilita' e, se sara' possibile, lavorino per impedire un' altra sconfitta per la coalizione che, pero', purtroppo, oggi sembra certa”.

Provincia: l’opposizione chiede una riunione del consiglio sulla composizione della Giunta

28/07 I consiglieri provinciali di centrodestra e della lista Corbelli-Diritti Civili hanno chiesto stamane una riunione straordinaria del consiglio per discutere della nuova giunta nominata dal presidente, Mario Oliverio. La decisione di richiedere una riunione straordinaria del consiglio provinciale e' stata adottata stamane nel corso di un incontro tra il capogruppo della Lista Diritti civili, Franco Corbelli e i capigruppo dei partiti del centrodestra, Barile (gruppo Misto), Zanfini (Udc), Giordano (Fi), Straface (An) e Raffo (Nuovo Psi). ''Si e' deciso - e' scritto in una nota di Franco Corbelli - di chiedere un apposito Consiglio provinciale dopo che questa mattina nella riunione dei capigruppo il presidente del Consiglio Principe aveva spiegato i motivi per cui non poteva nella riunione di domani consentire la discussione in aula sulla nuova Giunta. Lo stesso Principe ha pero' dato la sua disponibilita' a convocare un consiglio anche nella prima decade di agosto, naturalmente in presenza di una richiesta in questo senso. E questa richiesta sottoscritta da Corbelli,Barile e gli altri capigruppo delle minoranze sara' presentata domani mattina alla segreteria della Provincia''. Il leader dei Diritti Civili, Franco Corbelli, ha evidenziato che ''personalmente ho sottoscritto questa richiesta per la riunione del Consiglio quale contributo di chiarezza e momento di confronto democratico sulla nuova Giunta. Il mio vuole essere un invito al dibattito democratico in un momento importante della vita amministrativa provinciale. Il ruolo di Diritti civili all'interno dell'Amministrazione sara' sempre propositivo sia nei confronti della maggioranza che della stessa minoranza del centrodestra''. ''Saro' garante di tutti - ha concluso - dei cittadini e delle stesse Istituzioni. Corbelli e Diritti Civili, per la loro lunga storia rappresentano un valore aggiunto per questa provincia. Il nostro unico obiettivo e' quello di continuare dentro l'Istituzione Provincia le nostre battaglie civili, libertarie e umanitarie, a difesa dei diritti dei cittadini e per lo sviluppo e il rilancio della provincia di Cosenza''.

Interrogazione di Giacomo Mancini al Ministro Lunardi sul futuro del Piano telematico

28/07 Giacomo Mancini, deputato del Parlamento, dopo una serie di incontri con la delegazione RSU di Intersiel ha presentato un'interrogazione urgente ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, Prof. Pietro Lunardi, e dell'innovazione tecnologica, dott. Lucio Stanca, per avere chiarimenti sul futuro del piano telematico per la Calabria. Il piano telematico calabria la cui realizzazione era finalizzata, oltre che alla crescita socio economica del territorio calabrese, alla creazione di 500 posti di lavoro, e' concluso. L'attuazione del piano attraverso il consorzio TELCAL, costituito oltre che dalla Regione Calabria con il 40% da Telecom Italia 24%, Intersiel 24%, Italeco 12%, e' costata 409 miliardi delle vecchie lire (circa 211 mln di euro).Il consorzio, essendo Intersiel societa' facente parte del gruppo Telecom Italia e sotto il suo diretto controllo, e' stato gestito dalla Telecom Italia stessa. Inoltre, in Calabria lo stato di crisi dell'intero comparto informatico e delle tlc, creato in gran parte dal vuoto lasciato dal dopo TEL.CAL, perdura ormai da tempo. In particolare per la societa' Intersiel spa che sfruttata dal gruppo Telecom per trasferire nelle proprie casse i finanziamenti del P.T.C. viene adesso ritenuta non piu' ''strategica''.Per questi motivi Giacomo Mancini ha chiesto ai Ministri Lunardi e Stanca se non ritengano necessario ''far luce sulle ragioni per cui Telecom Italia e la Regione Calabria non hanno valorizzato e sfruttato al meglio quanto realizzato nell'ambito del piano telematico calabrese; identificare con precisione quale e' l'impegno di Telecom Italia in termini d'investimento nel settore informatico e delle tlc sul territorio calabrese, con particolare riferimento alla valorizzazione di Intersiel spa in termini di attivita' da sviluppare in Calabria; verificare se Telecom Italia, in riferimento all'accordo nazionale stipulato con le OO.SS (28 marzo 2000), intenda rispettare gli impegni presi in relazione alla creazione d'occupazione al sud essendo nell'accordo stesso citata l'esperienza Telcal; intraprendere azioni per creare le giuste sinergie fra il mondo universitario-tecnologico e Telecom Italia nella provincia di Cosenza creando i presupposti allo sviluppo economico dell'intera regione; nominare una commissione per verificare l'effettivo utilizzo di quanto realizzato nell'ambito del piano telematico calabrese da TEL.CAL e promuovere azioni correttive tali da garantire sviluppo ed occupazione per come era previsto negli obbiettivi primari del piano stesso''.

Per Mistorni la Regione ha commesso un incauto acquisto dell’immobile rappresentativo a Roma

28/07 Il capogruppo consiliare Ppi-Margherita, Giuseppe Mistorni, ha depositato in data odierna presso la Segreteria Generale un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale sull’acquisto di un immobile da adibire a sede della Delegazione romana del Consiglio. Mistorni, premettendo di aver appreso dalla stampa “l'incauto acquisto di un immobile di particolare pregio storico-artistico, da adibire a sede della Delegazione romana del Consiglio Regionale”, manifesta “serie perplessità sull'opportunità di avere un riferimento proprio della Delegazione del Consiglio regionale in Roma, potendo la stessa utilizzare una parte dei locali che attualmente ospitano la Delegazione della Giunta regionale nella prestigiosa sede di Via Sardegna”.Mistorni definisce inoltre “alquanto esagerata e sconveniente” la somma di circa 2 milioni di euro destinata all’acquisto dell’immobile “in questo particolare momento - sottolinea -, potendo la stessa somma essere utilizzata per risolvere altre e più impellenti emergenze (quali la stabilizzazione degli LSU-LPU, ecc.)”.
Il capogruppo del Ppi-Margherita rimarca inoltre tre circostanze: “l'immobile non sarebbe, comunque, di proprietà del Consiglio regionale ma, bensì, della Giunta regionale; con la predetta somma il Consiglio regionale avrebbe, comunque, potuto beneficiare per decenni di una sede romana in locazione, evitando così ulteriori spese di gestione, manutenzione ed ICI; la Corte dei Conti pare si stia già interessando della vicenda”.
L’interrogazione di Mistorni si conclude chiedendo “di riferire in Consiglio su quanto riportato dalla stampa e di intraprendere tutte le iniziative ritenute necessarie al fine di tutelare l'Ente Regione anche da eventuali danni patrimoniali”.

Regione: Pacenza (DS) chiede le dimissioni per incompatibilità di Galati e Talarico

27/07 “Il Gruppo regionale dei Ds chiederà immediatamente la convocazione della Giunta per le Elezioni del Consiglio regionale per ratificare lo stato di evidente incompatibilità in cui si sono venuti a trovare i due consiglieri regionali del centrodestra, Francesco Galati e Francesco Talarico, nominati assessori dal Presidente della Provincia di Catanzaro. E’ auspicabile, nell’interesse delle Istituzioni, che i due nuovi assessori provinciali si astengano fin da subito dall’espletare funzioni attinenti la carica di consiglieri regionali”.
E’ quanto annuncia il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, secondo il quale “E’ cosi lampante lo stato d’incompatibilità in cui i due consiglieri regionali si trovano che ogni riflessione apparirebbe superflua, se non facesse specie l’approssimazione con cui il centrodestra affronta problemi istituzionali assai delicati rischiando, cosi facendo, di trascinare le Istituzioni calabresi nella confusione più totale”.
Aggiunge Pacenza: “Come può pensare il presidente della Commissione ‘Sviluppo Economico’, Talarico, di portare avanti il lavoro istruttorio per l’approvazione dell’assestamento del bilancio, mentre contestualmente è assessore provinciale? E non gli è venuto in mente neppure per un istante che, essendo la Commissione che egli presiede in fase di audizioni, magari dovrebbe convocare se stesso per sentire il parere della Provincia di cui è divenuto parte integrante? Si è giunti cosi, e questi grotteschi episodi che riflettono un’assoluta mancanza di senso delle Istituzioni lo testimoniano in maniera inconfutabile, al fallimento dell’azione complessiva della Giunta regionale e della maggioranza di centrodestra che ieri è fuggita dal Consiglio regionale senza neppure il coraggio di un leale contraddittorio”.
Finisce Pacenza: “Questa maggioranza che si è messa sotto i piedi la politica e le regole democratiche, in realtà non ha mai funzionato, ma oggi in particolar modo dà segni di un completo sfaldamento con l’accentuazione di una visione particolaristica ed irresponsabile delle Istituzioni. Mentre crolla un sistema di governo incentrato sullo scambio di potere fine a se stesso, ci si chiede quale sia la funzione del Presidente Chiaravalloti che ieri ha assistito impotente al liquefarsi della sua maggioranza. Davanti ad una Calabria che ogni giorno esprime esigenze sociali cui occorrerebbe prestare il massimo d’attenzione, la Giunta regionale non soltanto non dà nessuna risposta, ma addirittura provoca enormi danni alla credibilità dell’Ente Regione”.

Fava (Udeur) “Conclusa la fase del maggioritario all’italiana”

27/07 ''L'assessore Zavettieri ha ragione ad irritarsi oltremodo e minacciare il commissario ad acta. Da tempo pero' bisognava prendere atto dell' irresponsabilita' politica e del fallimento della Giunta e dell'impotenza dell'attuale Consiglio regionale''. E' quanto sostiene in una nota il consigliere regionale Nuccio Fava circa la riunione di ieri dell'assise regionale. ''La registrazione della mancanza di numero legale - ha aggiunto - ne e' l'ennesimo atto. Senza l'apporto determinante Ds, non sarebbe stato approvato neppure il nuovo Statuto. Si tratta allora, per tutti, di prendere atto che si e' chiusa la fase della sbornia del maggioritario all'italiana. Di conseguenza gravi danni alla comunita' e ai cittadini, specie ai piu' deboli. E' urgente una legge proporzionale intelligente, senza sbarramenti antidemocratici, ma in grado di favorire coalizioni politiche chiare e responsabili dinnanzi agli elettori. Non servono ammucchiate elettorali, incapaci di scelte e di vera governabilita'''. ''Anche Zavettieri - ha proseguito Fava - e tutta l'area socialista dovrebbero dare il proprio contributo. Stupisce l'immobilismo dei Ds, che continuano a ridurre il dibattito alla riproposizione stanca di candidature e all'ossessione della lista unitaria. Ancora piu' incomprensibile in Calabria, con una Margherita orientata a correre da sola e che da tempo ha avanzato, altrettanto solidariamente, la candidatura Loiero''. ''E' piu' che mai urgente - ha concluso Fava - uno sforzo di prospettiva, attraverso l'apporto originale e generoso di tutte le componenti del centrosinistra, attente a quanto matura nella societa' calabrese, capaci cosi' di proporre una vera alternativa di governo, credibile e vincente''.

Trematerra (UDC). “L’emendamento per i fondi alla scuola paritaria è un fatto positivo”

27/07 “L'emendamento presentato dal gruppo consiliare regionale dell'Udc per la destinazione del 10% dei fondi di edilizia scolastica alla scuola paritaria e' un fatto altamente positivo che recupera, sul piano politico, un elemento chiave del programma del centrodestra. Mi auguro che le forze di maggioranza lo approvino, perche' si tratta di un fatto fondamentale''. E' quanto afferma in una nota il segretario regionale dell'Udc, Gino Trematerra. ''Con questo emendamento - ha aggiunto - si ripara ad un' ingiusta discriminazione verso le scuole partitarie che hanno una grande tradizione in Calabria e che sono agganciate al forte messaggio di laicita' e di formazione che proviene essenzialmente dalla Chiesa. Sono certo che i partiti alleati lo capiranno''. ''E' necessario - ha concluso Trematerra - che il Consiglio regionale aumenti la dotazione per i buoni prima casa. Si tratta di un provvedimento che apre grandi prospettive, ma che deve essere sostanziato e su questo mi aspetto una risposta, sperando che l'assessore Grimaldi voglia chiedere un giusto rimpinguamento economico per soddisfare le tante richieste di giovani e di famiglie che hanno potuto comprare un'abitazione facendo leva sul contributo”

Donnici (IDV) : “L’ass. Basile invece di esternazioni ci regali le sue dimissioni”

27/07 “Se avesse rispetto per l' intelligenza dei cittadini l' Assessore regionale all' Ambiente, invece di esternazioni regalerebbe ai calabresi le sue dimissioni”. E' quanto sostiene in una nota il Coordinatore regionale e Responsabile nazionale Enti locali di Italia dei Valori, Beniamino Donnici. ''Gli consigliamo - ha aggiunto - la rilettura attenta delle relazione della Corte dei Conti sulla situazione ambientale e sull' inquinamento marino proprio di quei tratti di costa cui egli stesso si riferisce, fino a qualche anno fa biglietto da visita della Calabria nel mondo, oggi ridotti nelle condizioni che chiunque puo' facilmente verificare''. ''L' irritazione dell' Assessore - ha proseguito - e' comprensibile dal momento che ogni giorno, alle nostre denunce, si aggiungono quelle di operatori turistici, giornalisti, politici, rappresentanti delle istituzioni, da ultimo l' ex assessore all' ambiente del Comune di Vibo, della stessa area politica dell' irascibile Basile. Sfidiamo l' assessore Basile, ma anche il Presidente Chiaravalloti, ad un pubblico contraddittorio e nel frattempo suggeriamo maggiore prudenza poiche' non dovrebbe tardare a concludersi l' attivita' di indagine da noi sollecitata al competente magistrato, con tanto di prove documentali, sulla disastrosa condizione del mare, sull' inquinamento, sul massacro delle coste e l' abusivismo selvaggio che ha trasformato risorse paesaggistiche e naturali tra le piu' belle al mondo in luoghi di incuria e di degrado''.

Naccarato: “Le riunioni di Consiglio regionale iniziano sempre con grave ritardo”

27/07 “Mi spiace di essere stato uno dei cinque Consiglieri regionali di maggioranza che con la loro mancata presenza in Aula - dopo lunga immotivata attesa - hanno fatto venir meno il numero legale visto che il centrosinistra aveva abbandonato l'Aula. E mi scuso per l'increscioso incidente di percorso''. E' quanto sostiene in una nota il cosigliere regionale e presidente della commissione Autoriforme, Paolo Naccarato, circa quanto accaduto ieri durante il consiglio regionale. ''Capisco che per motivi vari - ha aggiunto - vi puo' essere la tentazione a drammatizzare, ma francamente eccedere vorrebbe dire che si vogliono nascondere fini diversi che nulla hanno da vedere con la seduta di ieri. Tuttavia devo sottolineare che fra le tante cattive abitudini che resistono in Calabria vi e' anche quella che il Consiglio Regionale viene convocato per una data ora e poi, varie ore dopo, ancora non inizia. Cosi' e' stato anche ieri e cosi' accade sempre anche per le Commissioni. Non e' mai ben chiaro il motivo di tali inammissibili ritardi e di volta in volta si accampano le piu' disparate motivazioni. Alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica, visto che i Consigli regionali rivendicano giustamente la pretesa di essere considerati Parlamenti Regionali, mai, dico mai, una seduta convocata per una determinata ora inizia con ritardo, neppure di minuti. La programmazione dei lavori, infatti, e' elemento indispensabile di buon funzionamento e solo con il rigoroso rispetto del timing della giornata si garantisce un minimo di efficienza''. ''Anche nella seduta del Consiglio di ieri - ha proseguito Naccarato - e' successo che il solito immotivato ritardo ha fatto si' che la seduta convocata per le ore 15.00 (avevo pero' per tempo preavvertito il Presidente Fedele che il persistere dei ritardo nell'inizio dei lavori non mi avrebbe consentito di partecipare alla seduta a causa di altri impegni da assolvere) iniziasse intorno alle 17.50 con l'immediata richiesta di verifica del numero legale. Io in quel momento ero ancora in aula, ed ho risposto ''si''', tuttavia un incidente tecnico ha portato il Presidente del Consiglio ha rinviare la seduta di una ulteriore ora pur essendo presenti in aula 23 Consiglieri regionali e quindi con il numero legale garantito''. ''Uno sforzo maggiore - ha concluso - da parte di tutti nell'esser piu' puntuali e nell'aver maggior rispetto degli impegni di ciascuno che sono certo molto gravosi, potrebbero evitare certi inconvenienti come quello di ieri e si darebbe certo un bell'esempio di buon andamento e buon funzionamento delle Istituzioni. Del resto esser puntuali non e' difficile se
uno eleva tale abitudine a metodo e se soprattutto ha il giusto rispetto per il tempo del prossimo”.

Il PSE pronto all’espulsione di Petrozza, Cinerari e Longo

27/07 Documento della segreteria polica del PSE-Lista Mancini ”Su richiesta di cinque consiglieri del Pse-Lista Mancini giovedì pomeriggio si svolgerà una riunione del Gruppo Consiliare del Comune di Cosenza per nominare il nuovo capogruppo.Nel corso dell'assemblea sarà anche discussa e deliberata la proposta di espulsione sia dal gruppo che dal movimento, di quei consiglieri comunali che con il loro comportamento hanno portato discredito al Pse-Lista Mancini e che con l'ammiccamento alle profferte di misere prebende, rischiano di tradire il mandato conferito dai tanti elettori cosentini ai dirigenti del movimento, ai quali è stato chiesto l'impegno per un ritorno alla buona amministrazione degli ultimi dieci anni. Se non sarà registrato un netto e definitivo cambiamento di rotta, il rapporto fiduciario tra il Pse-Lista Mancini ed i consiglieri Salvatore Cinerari, che nel 2002 fu l'ultimo degli eletti con 130 preferenze, ed Ortensio Longo che con 126 preferenze fu solo surrogato a consiliatura iniziata, cesserà immediatamente con il loro allontanamento. Stessa sorte toccherà a Pietro Petrozza se egli, prima della prossima seduta del consiglio provinciale, non rassegnerà le sue dimissioni da consigliere comunale nelle mani del segretario del Pse-Lista Mancini.”

Pietro Mancini: “Spero che i socialisti reagiscano ai ribaltoni”

27/07 Nota dell’ex Sindaco di Cosenza, Pietro Mancini: “Non è un caso che contro la prospettiva di un' area socialista più forte, più influente e più rispettata, si stiano muovendo quei dirigenti della Quercia, che l' ex segretario del PSI ed ex sindaco di Cosenza, Giacomo Mancini, definiva i " personaggi senza ideali , interessati solo alle poltrone ". Costoro, nelle giunte comunale e provinciale del capoluogo calabrese, hanno escluso - seguendo quello che Raffaele Nigro, sulla " Gazzetta del sud " di domenica scorsa, ha definito " il modello Oliverio "- i rappresentanti del PSE, che a Cosenza è il primo partito. Spero che i socialisti reagiscano , adeguatamente, ai " ribaltoni " e ai tentativi di dividerli. E riprendano a tessere, con intelligenza, il filo dell' unità e dell' elaborazione di costruttive proposte politiche, non solo a Cosenza e in Calabria. Allo scopo anche di rendere difficili le devastanti degenerazioni, le campagne- acquisti e le operazioni trasformistiche, che Nigro ha, opportunamente, bocciato nella sua stimolante e,purtroppo, isolata, sulla stampa locale, solitaria riflessione. A tale proposito, sorge spontanea una domanda : i giornalisti locali sono ossequiosi con il " trio- Lescano " Adamo- Eva- Mario, anche perché temono di perdere le collaborazioni, ben retribuite, con gli organi di stampa del Comune e della Provincia ? Come dice il vecchio Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso e volentieri ci si azzecca..”

Barile: “ La Giunta Oliverio nasce zoppa”

27/07 Dichiarazione del coordinatore della CDL in provincia, Mimmo Barile: Avevamo visto giusto. La Giunta Oliverio nasce zoppa, delegittimata da alcuni importanti partiti della coalizione di centrosinistra. Appare impossibile giustificare questa Giunta sostenendo, come ha fatto il Presidente Oliverio, che essa è la migliore espressione possibile di un sistema dei Partiti in crisi. Nessuno dubita che il sistema tradizionale dei partiti sia profondamente cambiato rispetto al passato. Ma è altrettanto vero che la “crisi dei partiti” non può essere invocata dal Presidente all’abbisogna. I partiti non erano in crisi quando il suo nome è stato imposto alla coalizione, lo sono al contrario quando c’è stata necessità d’individuare la squadra di Governo. Ci pare un atteggiamento di grossolana furbizia politica. Oggi i nodi cominciano a venire al pettine e bisogna, nell’interesse della gente, dare ai fatti un corretta chiave di lettura. Questa Giunta è espressione di precisi settori della sinistra. E’ la Giunta che lega a doppio filo il Comune di Cosenza e l’Ente Provincia, perpetuando un modello di gestione che sta producendo enormi insoddisfazioni. A quelle forze politiche rimaste deluse dal modo di operare di Oliverio diciamo, pure, che dovrebbero far seguire alle parole i fatti. Abbaiare alla luna è una pratica che, alla lunga, non paga e che rischia di offendere l’intelligenza dei cittadini.

La nota della Provincia sulla riunione di ieri

27/07 La nota della Provincia sulla riunione di Consiglio di ieri sera: “Il Presidente della Provincia Gerardo Mario Oliverio, ieri sera, nella sala gremita di Palazzo dei Bruzi, nel corso del Consiglio Provinciale nel quale ha presentato all’assemblea la Giunta, ha tenuto una dettagliata comunicazione in cui ha chiarito una serie di questioni relative alla composizione della Giunta Provinciale.
Per la formazione dell’esecutivo, fin dal primo momento coerentemente mi sono mosso -ha detto il Presidente Mario Oliverio- facendo una scelta: ho proposto una Giunta di coalizione dal carattere preminentemente politico. Potevo assumermi ogni responsabilità ed esercitare fino in fondo i poteri conferitomi dalla legge e, quindi, procedere alla formazione della Giunta, scegliendo gli Assessori sulla base di un rapporto fiduciario. Non ho inteso però avvalermi rigidamente di tali poteri. Ho valutato che la funzione dei partiti nella costruzione del processo democratico -ha detto Mario Oliverio- sia insostituibile, se i partiti sono realmente impegnati in una funzione politica da intendersi come politica con la P maiuscola”.
“ E’ opportuno, -ha proseguito il Presidente della Provincia- al di là degli attestati di apprezzamento e di condivisione, non sottovalutare, per quanto limitate e marginali, le manifestazioni di dissenso più o meno esplicito. Il contesto lascia intravedere una crisi sempre più pesante che investe la politica ed il sistema politico da cui nessuno può tirarsi fuori, partendo dalla consapevolezza che a questa crisi bisogna reagire e non rimanere passivi.”
“La chiave attraverso cui intervenire deve essere l’ancoraggio dello svolgimento delle azioni politiche ai principi della moralità, della innovazione politica e culturale, della dialettica trasparente poiché immoralità, chiusure culturali e politiche, atteggiamenti di slealtà e di non coerenza rappresentano l’humus su cui si alimenta la crisi e si accentuano le degenerazioni che mettono in sofferenza le istituzioni e provocano sempre più distacco, sfiducia e disaffezione da parte dei cittadini.”
“Su tutti noi pesa il dovere della responsabilità proprio per non tradire ma esaltare lo straordinario grado di consenso che abbiamo registrato intorno al Presidente ed alla coalizione del centro-sinistra. Anzi diventa più imperativo porsi nella logica di essere i rappresentanti della fiducia del 62,4% dei cittadini per servire il 100% dei cosentini”. Si poteva forse fare meglio? Si interroga il Presidente della Provincia, dichiarando, pertanto, la sua disponibilità a verificare, in ogni momento ed in corso d’opera, eventuali necessità di ricorrere a correzioni e ad adeguamenti per tendere verso un profilo sempre più alto della Giunta, migliorativo e di rafforzamento dell’attuale quadro. Ed a questo proposito aggiunge “La Giunta da me designata si caratterizza come una squadra che somma con equilibrio e ragionevolezza consolidate esperienze politico-amministrative, riconosciute competenze e professionalità, equilibrio nella rappresentazione territoriale, autentica e non fittizia o strumentale rappresentanza politica”.
E per quanto riguarda la rappresentanza femminile, che il Presidente avrebbe voluto più consistente, continua “Ho sempre pensato ad una presenza femminile, non come fiore all’occhiello, ma come concreto e positivo impegno delle donne nell’esercizio dell’amministrazione e del governo quali portatrici di competenze e di reale espressione di bisogni sociali e domande di vera innovazione. Hanno pesato diffidenze e chiusure politiche e culturali insormontabili ma tuttavia le scelte fatte sono di valore ed hanno identità politica e sono espressione di competenze inconfutabili. Sono certo -prosegue Mario Oliverio- che loro saranno una delle forze motrici per continuare a rafforzare la buona, giusta e innovativa azione amministrativa e di governo. All’obiettivo iniziale di una incisiva presenza femminile nell’azione amministrativa di questa consiliatura non rinuncerò e mi adopererò per scardinare sedimentazioni e pregiudizi che rischiano di soffocare la politica e la vita delle istituzioni, riproponendo desueti modelli e gerarchie nella divisione dei sessi che la storia delle società post-moderne è destinata a far superare anche nelle realtà più arretrate e periferiche”.
Paradossale, per il Presidente della Provincia, l’accusa di voler dividere i partiti e puntualizza così: “Ho chiesto ai partiti di partecipare e contribuire alle scelte per esaltarne il ruolo e il protagonismo, esponendo loro, nella fase di consultazione, i criteri cui dovevano improntarsi le scelte che sono stati unanimemente condivisi e accettati. Ma non tutti hanno fornito coerenti indicazioni.
Dopo aver presentato i componenti della squadra di governo della Provincia, il Presidente Oliverio ha definito la scelta dei loro nomi “una scelta di garanzia politica per evitare equivoci, inutili divisioni e contrapposizioni che avrebbero potuto inficiare il carattere di una scelta istituzionale con conseguenti lacerazioni e difficoltà irreversibili nel rapporto tra la istituzione ed i rispettivi partiti di provenienza”.
“Sono scelte che assumono il significato della responsabilità e della disponibilità a costruire nuovi livelli di unità politica ed è per questo che i nomi sono stati scelti anche in aderenza alle funzioni politiche -ha detto ancora Oliverio. Per quanto riguarda il Pse, in particolare, ho ritenuto che, operando questa scelta, si favorisse con lealtà l’apertura di una fase di nuovi livelli di unità. Sollecito, pertanto, i dirigenti di questo partito, che considero una risorsa e un valore aggiunto per la sinistra e per la coalizione di centrosinistra, ad una riflessione positiva. Non vi sono furbizie o alchimie ma la preoccupazione di dare un contributo fattivo per l’evoluzione di nuovi rapporti unitari, improntati al prevalere delle ragioni politiche e degli interessi generali”. .
Non tutte le forze della coalizione che hanno espresso l’impegno ed il sostegno elettorale, come Italia dei Valori sono rappresentate nell’esecutivo: è un problema che non intendo sottovalutare poiché la ricchezza della coalizione deve essere salvaguardata e valorizzata trovando il modo di farla esprimere attraverso una giusta e plurale visibilità”.
“Oltre che evitare gli steccati e le stagnazioni assessorili, ci adopereremo -ha concluso il Presidente Oliverio- per attuare con una moderna cultura il programma sottoscritto con gli elettori, secondo una visione di rilancio strategico di una nuova funzione forte dell’Ente Provincia per una nuova Regione.”
Con i Sindaci il Presidente Oliverio ha ribadito di voler instaurare rapporti sempre di più stretta collaborazione e moderne forme di cooperazione ed integrazione istituzionale, a cominciare dalla città capoluogo. Un saluto dai banchi del Consiglio Provinciale, Mario Oliverio lo ha rivolto a Sandro Principe che telefonicamente gli ha espresso apprezzamento per la formazione della giunta e sul programma innovativo che può fare della Provincia il punto di riferimento per una svolta sociale, politica, istituzionale e morale in tutta la Calabria

Convocato per il 29 Consiglio provinciale straordinario

27/07 E’ convocato il Consiglio Provinciale di Cosenza, in sessione straordinaria, sotto la Presidenza dell’On. Francesco Principe, nella sala delle adunanze consiliari del Comune di Cosenza, per giovedì 29 luglio 2004, alle ore 18,30, in prima convocazione, e, in eventuale seconda convocazione, per venerdì 30 luglio 2004 , alle ore 18,30, per discutere i seguenti argomenti:
• Interrogazione, a firma dei Consiglieri Provinciali Pasqualina Straface, Antonio Pucci e Francesco Bruno, sulle problematiche della località denominata “Laghi di Sibari”;
• Approvazione del Rendiconto di Gestione dell’Esercizio Finanziario 2003 (art. 151 decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267);
• Ordine del Giorno, presentato dai Consiglieri Provinciali Biagio Diana e Marino Reda del Gruppo Consiliare della Rifondazione Comunista, sull’Ospedale “S. Barbara di Rogliano (CS);

Il Presidente del Consiglio Provinciale di Cosenza, On. Francesco Principe, con telegramma n. 60/6E di oggi martedì 27 luglio inviato ai Sigg. Consiglieri Provinciali e a Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza, ha integrato l’Ordine del Giorno del Consiglio di giovedì 29 luglio prossimo venturo con i seguenti argomenti:
• Surroga degli ex Consiglieri Provinciali Arturo Riccetti, Rosina Console e Giuseppe Gagliardi, nominati assessori, e convalida dei Sigg. Giuseppe Gallo, Giuseppe Aieta e Flaviano Federico a Consiglieri Provinciali.
• Costituzione Commissioni Consiliari permanenti.
• Ordine del Giorno, presentato dal Consigliere Provinciale Francesco Corbelli, sul Cosenza Calcio 1914.
I primi due argomenti verranno trattati al primo e al secondo punto dei lavori del Consiglio, mentre il terzo è da considerarsi inserito come ultimo punto in discussione.

La composizione dei Gruppi alla Provincia

27/07 Nel corso della seduta del 26 luglio u.s., il Presidente del Consiglio Provinciale On. Francesco Principe ha ufficialmente comunicato all’assemblea la composizione dei nuovi Gruppi Consiliari, con la designazione dei relativi Presidenti.
Il nuovo Consiglio Provinciale di Cosenza, quindi, risulta essere così composto:

• DEMOCRATICI DI SINISTRA
1. Ambroggio Michele
2. Genova Giovanni Battista
3. Lecce Pietro
4. Magorno Ernesto
5. Riccetti Arturo
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO NON E’ STATO ANCORA NOMINATO

• DEMOCRAZIA E LIBERTA’ – LA MARGHERITA
1. Badolato Maria Clelia
2. Belmonte Tonino
3. Praticò Antonio
4. Tonnara Francesco
PRESIDENTE DEL GRUPPO: TONNARA FRANCESCO

• FORZA ITALIA
1. Filice Elio
2. Giordano Mario
3. Ponzio Gianfranco
4. Russo Mario
PRESIDENTE DEL GRUPPO: GIORDANO MARIO

• SOCIALISTI DEMOCRATICI ITALIANI
1. Console Rosina
2. Gagliardi Giuseppe
3. Principe Francesco
4. Trento Leonardo
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO NON E’ ANCORA STATO NOMINATO

• ALLEANZA NAZIONALE
1. Bruno Francesco Giuseppe
2. Pucci Antonio
3. Straface Pasqualina
PRESIDENTE DEL GRUPPO: STRAFACE PASQUALINA

• U.D.C.
1. Chiappetta Piercarlo
2. Fiorillo Filippo
3. Zanfini Natale
PRESIDENTE DEL GRUPPO: ZANFINI NATALE

• ALLEANZA POPOLARE – UDEUR
1. Caligiuri Mario
2. Garofalo Luigi
PRESIDENTE DEL GRUPPO: GAROFALO LUIGI

• RIFONDAZIONE COMUNISTA
1. Diana Biagio
2. Reda Marino
PRESIDENTE DEL GRUPPO: DIANA BIAGIO

• P.S.E. LISTA MANCINI
1. Adamo Vincenzo
2. Ruffolo Antonio
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO NON E’ STATO ANCORA NOMINATO

• VERDI – PACE
1. Bria Mario
PRESIDENTE DEL GRUPPO: BRIA MARIO

• ITALIA DEI VALORI
1. Forte Angelo
PRESIDENTE DEL GRUPPO: FORTE ANGELO

• COMUNISTI ITALIANI PER LA SINISTRA
1. Salvo Luigi
PRESIDENTE DEL GRUPPO: SALVO LUIGI

• GRUPPO MISTO
1. Barile Domenico
PRESIDENTE DEL GRUPPO: BARILE DOMENICO

• NUOVO PSI
1. Raffo Gilberto
PRESIDENTE DEL GRUPPO: RAFFO GILBERTO

• DIRITTI CIVILI – LISTA CORBELLI
1. Corbelli Francesco Saverio
PRESIDENTE DEL GRUPPO: CORBELLI FRANCESCO

• DEMOCRAZIA E’ LIBERTA’
1. Melfi Mario
PRESIDENTE DEL GRUPPO: MELFI MARIO

Oliverio presenta la Giunta al Consiglio provinciale

26/07 Giornata movimenta quella della politica cosentina che oggi ha avuto il suo culmine nella presentazione della Giunta Provinciale da parte del Presidente Mario Oliverio in Consiglio. Se qualcuno si aspettava scossoni ha potuto contentarsi di piccoli movimenti tellurici che nascondono profonde spaccatura all'interno dei gruppi della maggioranza. Prima della seduta provinciale il movimento dei disoccupati ha inscenato la sua manifestazione davanti l'ingresso del comune (il consiglio si è svolto nella sede di Palazzo dei Bruzi per l'indisponibilità della sala di piazza XV marzo) con cartelli e slogan e con un megafono che scandiva, monotonamente, il ritornello "Invece di litigare, pensate a lavorare, .... se, .... a lavorare ...." (vedi il filmato). Nella seduta qualcuno del gruppo del PSE ha prima annunciato l'espulsione dal partito di alcuni componenti e poi ha negato la cosa frutto, a suo dire, di una incomprensione. Sta di fatto che l'assemblea del PSE, che si teneva contemporaneamente al consiglio presso la sala dell'Holiday Inn, ha registrato diversi momenti di tensione e molti interventi che chiedevano la testa di Petrozza e delle colombe che, a loro dire, stanno traghettando verso i DS. La seduta, caratterizzata dalla lettura di ben trenta cartelle, rigorosamente vergate a mano, dell'intervento del Presidente Oliverio, non prevedeva dibattito, come da odg, e il Presidente Cecchino Principe ha dovuto sudare, e non poco, per tenere a bada Franco Corbelli che voleva, comunque, intervenire. Oliverio si è detto soddisfatto della Giunta da lui composta, checchè ne dicano i commenti negativi apparsi in questi due giorni, ed ha dichiarato di essere propenso e pronto ad essere un Presidente senza alcuna casacca, che rappresenta il 100% dell'elettorato senza distinzione di schieramenti. Più di cinque cartelle sono state dedicate al "caso PSE". Dopo aver snocciolato tutti i primi dieci assessori, Oliverio, si è riservato di presentare Petrozza a Morcavallo all'ultimo per ribadire il suo pensiero di "scelte fatte nella mia più assoluta autonomia dopo aver constato le ragioni di una difficoltà a procedere tra i nomi indicatimi dai loro partiti. "Il PSE - ha detto Oliverio- è una risorsa che può costituire il valore aggiunto per la sinistra e per la coalizione del centro sinistra". Insomma una scelta che ha in realtà diviso in due tronconi il partito erede del Modello Cosenza di Giacomo Mancini e che promette nuovi scenari futuri. Oliverio ha anche spiegato alla platea che era sua intenzione nominare l'ing. Pino Iacino assessore "e ne ho avuto motivato e da me apprezzato diniego". Oliverio ha poi aggiunto che avrebbe potuto nominare due donne al loro posto ma non l'ha fatto perchè "ho temuto di forzare un criterio che, allora si, avesse potuto acquisire i caratteri della strumentalità". Ma poi chiarendo le scelte Oliverio ha anche affermato di essere disposto ad eventuali correzioni ed adeguamenti. Come dire: se dovesse servire sono pronto a cambiare le persone. Un apertura che va quasi in contraddizione sull'aver sottolineato che prima della nomina lui stesso ha preteso dagli assessori una accettazione formale con relativa firma dell'incarico. Insomma alla fine, e non poteva essere diversamente, il neo Presidente ha lasciato la porta della politica aperta, dopo che, oramai, il seme all'interno di molti gruppi, è stato gettato. La serata politica si è conclusa con l'appello del PSE a Petrozza che chiede le sue dimissioni da consigliere comunale e di cui scriviamo a parte.

Il Pse chiede a Petrozza di dimettersi da consigliere comunale

26/07 L'assemblea provinciale del Pse-Lista Mancini, al termine dei lavori ai quali hanno partecipato i candidati alla provincia e tutti i dirigenti del territorio, ha approvato all'unanimità il seguente documento: "Registriamo con grande preoccupazione le fratture profonde provocate tra e nei partiti e nei movimenti del centrosinistra dopo la costituzione della nuova giunta provinciale che, purtroppo, rendono ancora più difficile la battaglia elettorale per la conquista della guida della regione Calabria. Mario Oliverio aveva l'obbligo di valorizzare le diverse componenti della propria coalizione. Al contrario ha invece inteso destabilizzare i partiti che la compongono favorendo gruppi interni minoritari. Da questa punto di vista allarmano non poco le dichiarazioni di forte critica espresse dal segretario provinciale dello Sdi, da quello di Italia dei Valori, da importanti esponenti della Margherita, da dirigenti di Rifondazione Comunista e da molti consiglieri provinciali della coalizione. Per quanto ci riguarda il Pse-Lista Mancini è stato nuovamente mortificato nelle scelte che, senza nessuna spiegazione, hanno disatteso le indicazioni fornite dalla nostra assemblea provinciale. E' evidente che nella decisione di Oliverio e dei suoi suggeritori vi sia la volontà di disarticolare, dividere e annientare la nostra stessa presenza all'interno delle istituzioni, collegando la vicenda del comune di Cosenza con la costituzione della nuova giunta provinciale. Dispiace che della situazione sia protagonista Pietro Petrozza, dirigente che in passato ha dimostrato attaccamento al nostro movimento e che oggi viene utilizzato in un'opera di divisione e contrapposizione al nostro interno. Apprendiamo dagli organi di informazione della sua accettazione della carica. Riteniamo che egli abbia il dovere di dimostrare ancora una volta il suo legame al nostro movimento dal quale molto ha ricevuto in termini di soddisfazione personale e politica. E per questo gli chiediamo di non assecondare i piani e le furberie dei nostri avversari chiedendogli di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale di Cosenza. Se ciò non dovesse avvenire, ma auspichiamo caldamente il contrario, cesserebbe il rapporto fiduciario tra il nostro dirigente e l'assemblea provinciale del nostro movimento, con l'evidente conseguenza che il Pse-Lista Mancini non sarebbe più rappresentato nella giunta provinciale di Cosenza".

Sandro Principe telefona ad Oliverio "apprezzo le tue scelte"

26/07 Una lunga, affettuosa ed anche proficua telefonata: cosi' viene definito il colloquio avuto oggi dal Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, con il sindaco di Rende, Sandro Principe. Principe, infatti, malgrado il ricovero nell' ospedale di Firenze per le ferite riportate nell' agguato del 29 maggio scorso, poco prima dell' appuntamento della presentazione della Giunta al Consiglio, secondo reso noto dalla Provincia, ''non ha voluto fare mancare la sua testimonianza di apprezzamento ed incoraggiamento per le scelte che qualificano il nuovo esecutivo, cogliendo nel contempo l' occasione per un piu' ampio discorso politico''. ''Il sindaco di Rende - ha sostenuto Oliverio - dopo avermi formulato i suoi auguri piu' sentiti, con tensione e passione si e' voluto anche soffermare, sottolineandoli con precisione, sui tratti salienti di un programma innovativo che, a suo avviso, puo' costituire il punto di riferimento e di costruzione di una vera svolta sociale, politica istituzionale e morale in Calabria. Tra me e Sandro Principe in questa conversazione e' emersa una professione di impegno e di lode verso i cosentini ed i calabresi che reclamano questa svolta''. ''Sandro Principe, per ora, pensa, parla ed agisce da Firenze; il mio augurio e' che ormai sia assai breve il tempo per averlo attivamente qui con noi, presente a Rende ed in Calabria'' ha auspicato Oliverio che ha anche riferito il messaggio che Sandro Principe, nella conversazione telefonica, ha voluto fargli arrivare. ''Apprezzo le scelte da te compiute nella formazione della nuova Giunta. E' stato un lavoro impegnativo - ha detto Principe secondo quanto riferito da Oliverio - portato avanti con equilibrio e senso politico elevato. Ti incoraggio ad andare avanti su questa strada per realizzare il programma innovativo ed ambizioso che ti sei dato, che e' stato capito dai cosentini, apprezzato e premiato con un consenso cosi' vasto che nessuna polemica alimentata da posizioni, seppur legittime, ma animate da una visione particolare, potra' mettere in ombra o scalfire. Sono sicuro che la tua autorevolezza ed il tuo equilibrio ci permetteranno, dalla Provincia di Cosenza, di dare la spinta necessaria per portare il prossimo anno il centrosinistra alla guida della Regione''.

Provincia: "Italia dei Valori si sospende dalla maggioranza"

26/07 Italia dei Valori ha deciso di sospendere la propria partecipazione ''alle scelte della maggioranza politica che sostiene la giunta provinciale Oliverio fino a che dopo l' apertura di una fase di confronto franco e leale, nelle sedi istituzionali e in quelle politiche, non sara' riconosciuto il ruolo di governo dell' Italia dei Valori, nell' immediato e per il futuro''. La decisione e' stata presa oggi dall' Ufficio di coordinamento provinciale dell' Idv che, e' scritto in un comunicato, ha rilevato ''con disappunto e preoccupazione che la conclusione del lavoro dell' on. Mario Oliverio, per la definizione degli assetti della Giunta provinciale di Cosenza, ha palesemente contraddetto l' impostazione della campagna elettorale tutta centrata sulla sfida di realizzare un centrosinistra allargato ed organico, motore di una Provincia forte, proiettata con un ruolo guida nell' imminente partita elettorale regionale''. Al termine della riunione e' stato sottoscritto un documento nel quale si evidenzia che ''la composizione della Giunta, pur essendo stata realizzata, per come ripetutamente dichiarato dal Presidente, come 'Giunta politica dei partiti', ha fatto registrare la grave ed immotivata esclusione di IDV, forza politica nazionale, ed il concomitante sovradimensionamento del partito del quale l' On. Mario Oliverio risulta tesserato. Tale incomprensibile ed ingiustificata esclusione - prosegue il documento - unitamente agli atti unilateralmente assunti nei confronti delle autonome scelte di altre forze politiche, che pur avrebbero meritato attenzione e rispetto, ha inferto ferite profonde alla coesione ed all' unita' del centrosinistra, con potenziali ricadute negative anche in vista di imminenti, decisivi appuntamenti elettorali''. ''Preso atto - e' scritto nel documento di Idv - della decisione del Presidente di lasciare Italia dei Valori fuori dal governo dell' Ente Provincia e, di conseguenza, dalla coalizione politica che lo sostiene; sospende la propria partecipazione alle scelte della maggioranza politica che sostiene la Giunta Oliverio''. Italia dei Valori, inoltre, ''rinuncia ad ogni eventuale delega istituzionale e/o incarico di sottogoverno che avrebbero il significato del parziale risarcimento, ancor piu' offensivo della dignita' dell'Italia dei Valori''.
Idv conferma comunque ''la propria collocazione nel centrosinistra, in vista delle elezioni regionali e, contemporaneamente, da' mandato oltre che ai propri organismi territoriali, ad una ristretta delegazione costituita per il momento su base provinciale, al fine di esplorare la
possibilita', all' interno della coalizione di centrosinistra, di ipotesi di cooperazione rafforzata con quelle forze politiche che intendano contrastare il palese disegno egemonico di un partito e di un ristretto gruppo dirigente''.

Consiglio regionale a vuoto, Pacenza (DS): "lacerazioni irreparabili nella maggioranza"

26/07 “La mancanza del numero legale nella seduta odierna conferma le lacerazioni ormai irreparabili nella maggioranza di centrodestra. Ormai la Calabria è priva di guida politica”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, a conclusione della seduta consiliare odierna: “La maggioranza di centrodestra - aggiunge - non è più in grado di assicurare neanche l’agibilità ordinaria dell’Aula. Dalla sanità al bilancio, passando per l’edilizia scolastica ai trasporti, mentre vi è l’urgenza di una profonda razionalizzazione e rilancio produttivo la Casa delle Libertà dimostra esclusivamente interesse per gli assetti di puro potere gestionale. Non una parola sulla manovra del Governo che cancella del tutto il Mezzogiorno dalla sua agenda, non una parola in difesa del fragile sistema delle autonomie locali calabresi, non una parola sulla drammatica recrudescenza mafiosa. Questa Giunta regionale e questa ormai inesistente maggioranza rischiano di far perdere alla Calabria persino la speranza”.

Consiglio regionale a vuoto, Zavettieri (NPSI) "Chiederò al Ministro Moratti commissario ad acta, servono provvedimenti per le scuole"

26/07 "Domattina chiedero' l' attivazione immediata dei poteri sostituivi, con la nomina di un commissario ad acta al ministro Moratti, per l' approvazione di importanti provvedimenti a favore delle scuole''. E' quanto ha dichiarato l' assessore regionale alla Pubblica istruzione, Saverio Zavettieri, subito dopo la chiusura dei lavori del Consiglio regionale per mancanza del numero legale. ''Questo Consiglio regionale - ha sottolineato Zavettieri - dimostra di non avere capacita' di lavorare e di risolvere i problemi della Calabria. La maggioranza era assente, ma l' opposizione ha dimostrato di non avere senso delle istituzioni 'disertando' una seduta di straordinaria importanza per gli atti che dovevano essere discussi ed eventualmente approvati''. Il Consiglio regionale, oggi, doveva affrontare undici punti all' ordine del giorno, tra cui, il piano triennale per l' edilizia scolastica, l' adozione del marchio identificativo del sistema calabrese del Bed&breakfast, la situazione di criticita' del porto dei Laghi di Sibari.

Consiglio regionale a vuoto: Il disappunto di Chiarella (An)

26/07 In merito ai lavori odierni del Consiglio regionale, il consigliere Egidio Chiarella (An) ha rilasciato la seguente dichiarazione:“Mi auguro che quanto accaduto in questa ultima seduta del Consiglio regionale sia da ascrivere ad un incidente di percorso della maggioranza, legato più al caldo estivo che non a problemi di natura politica, che provocherebbero una verifica immediata all’interno della coalizione. Devo comunque esprimere – in qualità di relatore - il mio disappunto per la mancata approvazione del Piano relativo all’edilizia scolastica che, in Prima Commissione, abbiamo licenziato più volte con voto favorevole e che rischia ora di essere approvato da un commissario ad acta governativo. Non saranno contenti sicuramente i cittadini che attendevano il regolamento del Bed & Breakfast che sollecito da mesi, per non parlare poi della mancata approvazione dell’ordine del giorno, da me proposto, in ordine ai lavori di ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria, che ci rende complici dei disagi di migliaia di automobilisti. E’ strano comunque che, un Consiglio regionale che, nei primi sei mesi dell’anno, ha lavorato con grande passione e approvando provvedimenti importanti, debba affrontare, proprio nel momento in cui deve alzare il livello della sua azione istituzionale, problemi di numero legale”.

Consiglio regionale a vuoto: Tripodi (Pdci), "Crisi irreversibile del centrodestra calabrese"

26/07 A conclusione della seduta consiliare odierna, il capogruppo del Pdci, Michelangelo Tripodi ha dichiarato: “La mancanza del numero legale, che si è ripetuta per ben due volte nel giro di un’ora, conferma la crisi irreversibile, ed ormai senza via d’uscita, del centrodestra calabrese. Peraltro, dopo che nell’ultima seduta era mancato il numero legale, molta attesa era concentrata sullo svolgimento della seduta odierna. Ebbene, anche oggi il Consiglio regionale non si è potuto tenere perché la maggioranza di centrodestra non è riuscita a garantire il numero legale. La condizione sociale sempre più difficile di tanti calabresi, i crescenti attacchi della criminalità organizzata, la continua penalizzazione delle prospettive di sviluppo di Gioia Tauro e dell’intera Regione, i gravissimi ritardi accumulati nell’utilizzazione dei Fondi Europei, lo sfascio ormai acclarato della sanità calabrese: tutto ciò è il “regalo” che un centrodestra inefficiente ed incapace di governare, ha consegnato alla Calabria. L’atteggiamento del centrosinistra ha mirato a fare emergere questa drammatica condizione. Lo spettacolo indecoroso di questa sera avrebbe richiesto, quanto meno, una reazione dignitosa dei governanti regionali, a partire da Chiaravalloti, che avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni. Ma, evidentemente, la dignità è merce sempre più rara”.

Cesare Marini (SDI): "Solo uniti si può vincere"

26/07 "Sono completamente d'accordo con quanto ha detto Romano Prodi. Io lo sostengo da tempo; solo uniti si puo' vincere''. E il commento del senatore dello Sdi, Cesare Marini, presidente del Gruppo Misto al Senato, all'intervento di Prodi sabato scorso al Congresso dei Verdi a Roma. ''E' necessario - ha aggiunto Marini - per essere vincenti nelle prossime elezioni regionale fra un anno e alle politiche, se le elezioni saranno anticipate, avere un programma comune a tutto il centro-sinistra e che quindi nella coalizione prevalga lo spirito di unita'. Sono inoltre d'accordo con Prodi quanto afferma che bisogna tener conto delle diverse sensibilita' nel centro-sinistra, avere un comportamento equilibrato e capire che non si governa con gli estremismi e gli strappi ma con il confronto e l'accordo. Se riusciremo a trovare l'unita', con Prodi leader di tutta la coalizione, saremo la forza vincente, la forza del ricambio e potremo porre rimedio ai danni che il governo di centro destra ha procurato allo sviluppo economico nazionale".

Fava (Udeur) sulle riforme: "Bisogna coinvolgere il sistema universitario"

26/07 ''Io credo che la spinta migliore, di qualita', per un vero processo di riforma delle istituzioni, non possa non coinvolgere in primo luogo in Calabria il sistema universitario e quello dell' informazione'': e' quanto ha affermato Nuccio Fava aprendo stamani i lavori di un forum sul ''futuro della Calabria e la nuova legge elettorale''. Il dibattito, moderato da Giuseppe Baldassarre, de ''Il Quotidiano'', ha preso le mosse da una comunicazione del prof. Silvio Gambino, costituzionalista e docente all' Unical, e uno dei consulenti per la redazione del nuovo Statuto regionale. Gambino ha illustrato i sistemi elettorali in vigore in alcuni dei Paesi europei e le loro varianti. Antonio Borrello(Udeur), nel suo intervento, ha affermato di ''essere perplesso in ordine alla volonta' della maggioranza del Consiglio regionale di volere dotarsi di una nuova legge elettorale''. Borrello, inoltre, ha sottolineato i limiti del sistema maggioritario, ''che non ha garantito certo la governabilita''', ed ha chiesto che ''lo sbarramento sia tenuto ad un livello accettabile per garantire la pluralita' della rappresentanza politica e democratica''. Per l'esponente dell'Udeur, infine, ''occorre che gli assessori in carica o i dirigenti degli enti strumentali sub-regionali rassegnino le dimissioni dalla carica almeno sei prima di ogni consultazione elettorale''. Al dibattito, ''a livello personalissimo'', e' intervenuto l' assessore regionale alla Cultura, on. Saverio Zavettieri. ''C'e' il rischio - ha detto Zavettieri - che si ritorni a votare con la stessa legge elettorale in vigore, come sembra di cogliere dagli orientamenti diffusi in Consiglio regionale''. Saverio Zavettieri, giudicando ''una grave lesione democratica votare le riforme istituzionali a colpi di maggioranza'', ha proposto ''l'elezione di una Assemblea nazionale costituente da eleggere con sistema proporzionale puro, evitando di cucire abiti istituzionali su misura''. Sullo sbarramento della legge elettorale regionale, Zavettieri ha detto che ''pensare al 5% e' assurdo, mentre potrebbe proporsi il 3%, ne' troppo alto, ne' troppo basso''. Michelangelo Tripodi (Pdci), ha affermato che ''non parteciperemo ad alcuna coalizione con chi vuole cancellarci come rappresentativita'. Possiamo accettare - ha detto Tripodi - solo uno sbarramento di coalizione, fermo restando il mantenimento del collegio unico regionale e la distribuzione del 90% dei seggi con il metodo proporzionale''. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova (Ds), ha detto che ''non si puo' impedire per legge la rappresentativita' ad una formazione politica radicata a livello nazionale. Io sono perche' in Italia - ha affermato Bova - nasca una grande formazione politica autenticamente riformista, anche se capisco la necessita' di dare rappresentativita' alle varie culture democratiche del Paese''. Damiano Guagliardi (Rifondazione comunista), ha sollevato dubbi ''sul varo in questa legislatura della nuova legge elettorale regionale. Il sistema maggioritario - ha detto Guagliardi - ha messo alla gogna il ruolo dei partiti e la loro funzione naturale di mediazione sociale affidando ad ''un solo uomo'' tutto il potere con pochissimi controlli da parte delle assemblee elettive''.

Proposta elettorale della Lista Sgarbi alla Regione

26/07 ''L' unica cosa che la Calabria e' riuscita ad esportare e' la storia del piccolo Nicholas Green''. Il giudizio e' dell' on. Vittorio Sgarbi, che e' intervenuto stamani a Reggio Calabria in una conferenza stampa per la presentazione di una proposta di legge elettorale regionale da parte del consigliere Giuseppe Pezzimenti, unico membro del Consiglio regionale a rappresentare la lista Sgarbi e il partito della ''Bellezza''. Archiavata la sperimentazione della lista unitaria con il Pri di Giorgio La Malfa, Vittorio Sgarbi ha voluto precisare che intendeva ''sottolineare le difficolta' di questa terra a promuovere se stessa nel mondo''. Sul piano della proposta di legge elettorale, il cui testo e' stato gia' depositato da Giuseppe Pezzimenti agli atti del Consiglio regionale, la formazione politica guidata da Sgarbi propone ''uno sbarramento di ingresso non alle liste, ma per coalizione, auspicando, nel contempo, la massima omogeneita' dei sistemi elettorali regionali in grado di garantire la rappresentativita' di tutte le forze politiche che partecipano alle consultazioni elettorali''.

Donnici (IDV) “Oliverio ci spieghi i motivi dell’esclusione di Italia dei Valori dalla Giunta”

26/07 “Se Oliverio, come improvvidamente ha dichiarato, ha scelto di insediare una Giunta politica, ci deve spiegare i motivi dell'esclusione del segretario provinciale di IDV, Giovanni Maruca, primo nella rosa dei nomi, depositata presso il suo ufficio''. Il Coordinatore regionale IDV, Beniamino Donnici, torna sulla vicenda delll'esclusione del suo partito dall'esecutivo varato da Oliverio. ''Nella nostra rosa, ampia e qualificata, abbiamo rispettato tutti i criteri richiesti dal Presidente e ci siamo rimessi con fiducia alla sua autonoma valutazione. La verita' - prosegue Donnici - e' che, alla prima verifica dei fatti, il burocrate di partito ha preso il sopravvento sull'uomo delle istituzioni e se il buongiorno si vede dal mattino non saremmo al posto suo molto tranquilli''. ''All'atto dell'insediamento - conclude Donnici - il nostro consigliere regionale sapra' rendere chiaro e visibile il nostro dissenso da questa squallida operazione di piccolo cabotaggio. Ma, da dopodopani, iniziera' una partita vera, all'interno del centrosinistra, con tutte quelle forze, che non possono accettare il tentativo di egemonia da parte del gruppo dirigente diessino, sempre piu' spregiudicato ed autoreferenziale, di cui Oliverio, ha dimostrato di essere prigioniero. Basti per tutti l'incredibile mortificazione inferta al PSE, per certi versi piu' grave della nostra stessa esclusione''.

Corbelli chiede ai neo assessori della Provincia “Abolite le auto blu”

26/07 Il consigliere provinciale di Cosenza, capogruppo della Lista Diritti Civili e Segretario questore, Franco Corbelli, chiede ai nuovi assessori provinciali di Cosenza di dare un primo buon esempio e di rinunciare alle auto blu e all'autista. Corbelli annuncia che ''non fara' sconti a nessuno'' e si riserva di giudicare la nuova Giunta e il Presidente Mario Oliverio dai fatti e sospende, per adesso , ogni giudizio. ''Sulla nuova Giunta, nominata dal presidente Oliverio, non do, per adesso, nessun giudizio. Non emetto verdetti anzitempo. Giudichero' i nuovi assessori dai fatti – dice Corbelli - dal loro lavoro quotidiano, dalle risposte che daranno alle mie denunce e segnalazioni e alle richieste dei cittadini. Una cosa e' certa. Saro' un consigliere d'opposizione (alla stessa opposizione del centrodestra e alla maggioranza del centrosinistra), che non fara' sconti a nessuno: ne' alla nuova Giunta, ne' allo stesso presidente Oliverio. Ripeto, giudichero' tutti solo dai fatti. Intanto, chiedo a tutti i nuovi assessori di dare un primo importante segnale : rinunciare alle auto blu e all'autista. La macchina di servizio che venga utilizzata solo per missioni importanti e non esibita come status simbolo. In un periodo di grave crisi per il Paese e, in particolare, per le classi meno abbienti sarebbe gia' questo un primo importante segnale che i cittadini apprezzerebbero molto. Ognuno di noi, consigliere e assessore, puo' benissimo recarsi alla Provincia con la propria auto. Non dico agli assessori di rinunciare alla giusta indennita', ma solo alle inutili e costose auto blu. Questo si''!.

Lunedì si raduna il PSE: "In Provincia non sono state rispettate le decisioni assembleari del partito"

25/07 Lunedì 26 luglio alle ore 19 presso la sala dell'Hotel Holiday Inn si svolgerà l'assemblea provinciale del Pse-Lista Mancini alla quale parteciperanno i candidati dei trentasei collegi insieme ai dirigenti territoriali del movimento riformista. All'ordine del giorno vi è l'esame della situazione politica dopo il varo della nuova Giunta alla provincia di Cosenza e dopo la decisione di Mario Oliverio di non rispettare, senza addurre alcun motivo, le indicazioni votate all'unanimità dai dirigenti del movimento. Esiste grande preoccupazione tra tutti i candidati che, se la coalizione di centrosinistra sarà guidata a questo modo, sarà molto difficile prevalere nella prossima campagna elettorale per le regionali e, allo stesso modo, si è diffuso un sentimento di profonda amarezza per l'impossibilità di proseguire i rapporti di collaborazione a sinistra.La riunione è stata convocata d'urgenza dal segretario Salvatore Magarò per prendere le drastiche decisioni che il caso comporta.

Sandro Principe sulla crisi alla Provincia: "Ai dirigenti del centro sinistra consiglio la via del dialogo"

25/07 Dichiarazione dell’ On. Sandro Principe, Sindaco di Rende“Fino a ieri i dirigenti dei vari partiti del Centrosinistra sono stati generosissimi nell’esaltare le qualità politiche, la saggezza, l’equilibrio di Mario Oliverio. In altri termini per tutti nel centrosinistra il ritornello era: non potevamo trovare un Presidente migliore di Mario Oliverio.
Oggi, conosciuta la composizione della Giunta e le relative deleghe, alcuni di questi dirigenti uniscono le loro feroci critiche ai commenti di quanti amano far sentire, per la verità raramente, la loro voce per svolgere un ruolo di demolizione della politica dei partiti e delle Istituzioni; una funzione ed un modo di essere tipici della destra.
Volendo esprimere un’opinione, da uomo delle Istituzioni, mi sento di dire in tutta coscienza che non è impresa facile costituire un governo appoggiato da ben nove formazioni politiche.
Piuttosto la domanda a cui bisogna rispondere è la seguente: Oliverio ha fatto bene o male nelle condizioni date?
A mio modesto parere Oliverio ha fatto più che bene e da una lettura più attenta e sincera, e soprattutto priva di retro pensieri, si evince anche la grande considerazione nella quale è stato tenuto lo SDI. Ai dirigenti del centrosinistra che, pur legittimamente, possono nutrire riserve, consiglio di ricercare con compostezza il dialogo e il chiarimento, senza porre in essere azioni che possono favorire una qualche forma di ripresa di una destra che in provincia di Cosenza abbiamo messo in ginocchio. Non si illudano i fans segreti della destra: dalla Provincia di Cosenza partirà in termini politici ed amministrativi, l’offensiva che farà conquistare al Centrosinistra il palazzo di via De Filippis a Catanzaro”.

Diego Tommasi rieletto nell'esecutivo nazionale dei Verdi

25/07 E’ stato rieletto componente dell’esecutivo nazionale dei Verdi, Diego Tommasi. La notizia giunge al termine di una due giorni congressuale che ha portato nella capitale circa ottocento delegati provenienti da tutte le regioni d’Italia. Un riscontro personale notevole: terzo eletto nell’organismo romano, il congresso nazionale del sole che ride premia l’impegno del leader calabrese sia a livello regionale che nazionale. Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti dell’area strettamente ambientalista, Stefano Boco e Maurizio Pieroni. “L’ampia affermazione di Diego Tommasi – ha dichiarato il senatore Boco – conferma che i nostri sforzi trovano riscontro e sono stati premiati da un consenso interno importante. Continueremo nel nostro cammino,nell’interesse delle grandi battaglie per la vita di questo pianeta”. “Si concludono due giorni di lavoro straordinario – ha detto inoltre Boco - che pone i Verdi al centro della discussione politica del nostro paese attraverso il riconoscimento e l’adozione di una convinta linea autonoma del proprio soggetto espressa benissimo dai risultati del voto e da documento congressuale unitario che la sancisce”.
Pienamente soddisfatto del risultato ottenuto anche Maurizio Pieroni che ha sottolineato come “questo congresso sancisca in maniera chiara la linea politico-programmatica per la quale ci battiamo da anni”. Pierono ha anche sottolineato il successo personale del candidato d’area, Diego Tommasi. “Siamo certi – ha aggiunto Pieroni – che Tommasi saprà custodire i risultati raggiunti con l’approvazione della mozione che, siamo sicuri, ci permetterà di portare i Verdi su posizioni più comprensibili agli elettori cittadini e più concreti rispetto alla risoluzione delle problematiche ambientali. Siamo anche sicuri che questa sia la strada da percorrere per aumentare i consensi.”
“Abbiamo saputo in questi anni – ha detto Tommasi - far convivere il nuovo e lo storico del partito, cosa assai difficile in un partito in movimento come il nostro. Le questioni organizzative sono state al centro dell’azione dell’esecutivo per strutturare un partito che dopo l’esperienza del Girasole aveva una priorità, quella cioè di recuperare credibilità nel panorama politico nazionale e soprattutto nell’opinione pubblica e tra gli stessi iscritti e militanti”.
Archiviato il successo personale dell’europee di giugno Tommasi guarda avanti e rivendica per il suo partito maggiore coinvolgimento nella vita politica europea e nazionale.
“Abbiamo dimostrato – ha detto il rappresentante del sole che ride - di avere acume e lungimiranza politica per poter giungere attraverso anche la nostra mediazione ad una sintesi all’interno della coalizione che ci traghetterà alla riconquista dei governo nazionale e regionali.”
Tommasi guarda alle prossime scadenze che richiedono maggiore coordinamento e un’efficace lavoro di squadra e propone di costituire all’interno del suo partito un “DIPARTIMENTO degli ENTI LOCALI con riferimenti provinciali e regionali per evitare l’isolamento a cui le logiche di movimento ci hanno abituato”. Il riferimento è anche alla formulazione delle leggi elettorali che vede impegnati in questo periodo i governi regionali. Su questo Tommasi è molto duro: “ si sta consumando – dice - un grave attentato alla vita democratica del paese. Registriamo un atto di pirateria politica della Casa delle Libertà: di fatto l’imposizione dello sbarramento al 5% in Sicilia sancisce una sorta di maggioritario che impedisce ai cittadini di poter essere rappresentati da partiti importanti come il nostro. Abbiamo tentato in questi mesi di coinvolgere le altre forze politiche locali e nazionali, tentativo riuscito sia a livello locale che nazionale tant’è che siamo stati protagonisti all’interno del centrosinistra in un confronto chiaro e leale con Ds e Margherita. E’ comunque indispensabile un confronto tra i livelli regionali dei Verdi, sia istituzionale che politico, per affrontare in maniera unitaria il problema che è vitale per il nostro partito”. E contro la legge elettorale siciliana Tommasi esorta i compagni di partito di attivare da subito le procedure per la promozione del referendum abrogativo.

Borrello: “Pubblicare gli elenchi delle consulenze alla Regione”

25/07 Il Consigliere regionale Antonio Borrello ha reso noto il testo di un' interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale in cui sottolinea come l'articolo 2, comma 127, della legge 23 Dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche ed integrazioni prescrive, per le amministrazioni pubbliche che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali e' previsto un compenso, l'obbligo inderogabile di pubblicazione di elenchi contenenti le generalita' dei soggetti percettori, le ragioni dell'incarico e l'ammontare erogato. ''Inoltre, e' obbligatorio - dice Borrello - trasmettere semestralmente detti elenchi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Funzione Pubblica; l'osservanza delle predette disposizioni legislative e' curata dal predetto dipartimento che puo' avvalersi dei servizi ispettivi della Guardia di Finanza; per le amministrazioni inadempienti non solo e' fatto divieto di affidare nuovi incarichi ma si realizza la responsabilita' erariale per coloro i quali ne sono autori;la 'partita' degli incarichi affidati all'esterno e delle consulenze continua a rimanere il grande mistero che avvolge l'azione amministrativa di Giunta regionale, di Aziende strumentali e Aziende Sanitarie andando a costituire una enorme voragine che ingoia risorse e di cui non si e' mai riusciti a conoscere la consistenza stante il velo di omerta' e di indifferenza che contraddistingue i responsabili politici dei diversi livelli istituzionali anzidetti; malgrado le reiterate iniziative assunte a piu' riprese dal Consiglio regionale, anche attraverso le commissioni consiliari, finalizzate all'esercizio del diritto-dovere di controllo di una gestione nebulosa, si e' mai riusciti a venirne a capo neanche sul piano cognitivo; non risulta che si sia mai dato corso all'ottemperanza delle disposizioni derivanti da indiscutibili norme legislative''. Borrello chiede di sapere ''se si e' mai provveduto alla pubblicazione degli elenchi di cui in premessa sia da parte della Giunta Regionale, sia da parte delle Aziende strumentali ( AFOR, ARSSA, ARDIS) nonche' di tutte le Aziende Sanitarie Locali; i motivi per i quali , in caso negativo, si e' omessa la pubblicazione e la relativa trasmissione al Dipartimento della Funzione pubblica; come sia stato possibile continuare ad affidare incarichi posto che i mancati adempimenti ne vietano categoricamente ogni possibilita'; se non ritiene di denunciare per danno erariale i responsabili delle gravi violazioni di legge da ricercarsi sia all'interno della stessa Giunta regionale che di tutti gli Enti ed Aziende che operano sotto il controllo della Regione''.

Tassone (Udc) “Non bisogna seguire alcuna avventura o rottura. Rafforzare alleanza”

25/07 Avvicinato a margine di una manifestazione di salvataggio in mare a Catanzaro Lido, il vice ministro Tassone ha dichiarato in merito alle vicende interne del suo partito che ''l'Ufficio politico dovra' valutare positivamente le questioni politiche sollevate dal segretario nazionale del partito, Marco Follini. Se ci dovesse essere bisogno, necessariamente il Consiglio nazionale del partito dovra' approfondire i temi che sono alla base della conclusione a cui pervenne il Congresso di fondazione dell'Udc. Tutto dovra' essere considerato con senso di responsabilita' senza inseguire rotture o avventure, rafforzando la coalizione di governo. Ma tutto questo puo' essere garantito se l'Udc difendera' la sua identita' e le ragioni per cui e' nato ed ha chiesto il conforto elettorale''.

Giunta Provincia: Assegnate le deleghe, ma scoppiano, pesanti, i dissensi

24/07 Come era prevedibile e come nelle migliori "tecniche" la giunta è stata nominata in fine settimana per dar tempo a tutti di "assorbire" le decisioni che hanno formato il nuovo esecutivo provinciale. Però ampi e forti i dissensi registrati in ben tre componenti politiche. I primi a gridare allo scandalo, usando parole forti, sono stati il gruppo della Margherita a cui fanno riferimento Laratta e Melfi. Quest'ultimo, addirittura, ha lasciato il partito in netto contrasto, come avvenne per un componente dei Comunisti italiani alla nomina di Manfrinato, con le scelte operate da Oliverio, accusato da taluni di dividere e spaccare i gruppi del centrosinistra e da altri di continuare ad operare per la distruzione di tutto quanto si muove a sinistra a favore del partito leader. Forte la critica del gruppo del PSE che si sente addirittura tradito da un atto di slealtà politica. E per finire il gruppo dell'Udeur che per bocca del suo segretario Morrone è rimasto "allibito" alla scelta non assolutamente indicata nella lista presentata dopo la richiesta dello stesso presidente. Se Giunta politica doveva essere, questi tre gruppi, sottolineano che di politica c'è n'è stata ben poca e che, per conto loro, si è solo acceso un malcontento che potrebbe portare a nuovi problemi nella maggioranza che dimsotra evidentemente i limiti di uno schieramento troppo frastagliato. Chi si era illuso che il voto favorevole in Comune del PSE fosse stato dettato da accordi per l'assessorato in provincia è stato accontentato. Ora bisogna attendere lunedì per capire se la volontà di ricucire da parte del Presidente Oliverio esiste o se la spaccatura è davvero insanabile. Intanto sono state comunicate le deleghe ai neo assessori. Al vice presidente Salvatore Perugini, sono state attribuitele deleghe Cultura, Pubblica istruzione, Rapporti con l' Universita' della Calabria, Affari legali, generali ed amministrativi e diritti dei cittadini. Assessore alle Politiche sociali e' Ferdinando Aiello che si occupera' anche dell' Osservatorio di settore e delle politiche dell' Immigrazione. Domenico Bevacqua e' il nuovo assessore a Formazione professionale, industria ed artigianato e Enti locali. A Rachele Grosso Ciponte, il neo presidente Oliverio, ha affidato le deleghe relative a Bilancio e finanze, Programmazione economica e finanziaria, Programmazione risorse e partecipazioni finanziarie. Di Sport, Turismo, Spettacolo e Tempo libero si occupera' Rosina Console, mentre a Giuseppe Gagliardi sono stati affidati i Trasporti. Donatella Laudadio ha ottenuto le deleghe a Politiche e mercato del lavoro, Politiche giovanili, Minoranze linguistiche e pari opportunita', mentre a Luciano Manfrinato sono andate le deleghe ad Agricoltura, al Commercio e alla protezione civile. L' esecutivo Oliverio si completa con Luigi Marrello (Ambiente); Oreste Morcavallo (Edilizia pubblica e scolastica); Pietro Petrozza (Personale, Caccia e pesca) e Arturo Riccetti (Viabilita', infrastrutture e patrimonio). Tre sono gli eletti in Consiglio provinciale che, per effetto della nomina, lasceranno l' assemblea: si tratta di Rosetta Console e Giuseppe Gagliardi, entrambi dello Sdi, che saranno sostituiti da Giuseppe Aieta, del collegio di Cetraro, e Flaviano Federico, di quello di Bisignano. Il neoassessore Arturo Riccetti, dei Ds, sara' surrogato da Giuseppe Gallo del collegio di Rogliano.

Barile: "La montagna ha partorito il topolino. Una giunta di basso profilo"

24/07 Nota del coordinatore della CDL in consiglio provinciale, Mimmo Barile, che evidenzia il criterio della spartizione di poltrone : "La Montagna ha partorito il topolino. La Giunta Oliverio è una squadra di Governo di basso profilo, incapace d'affrontare e risolvere le emergenze del territorio provinciale ed assolutamente inadeguata ad affrontare un inedita fase di transizione istituzionale determinata dal trasferimento delle deleghe regionali. Dove sono, ci chiediamo, dopo tanto ritardo nel decidere i nomi, gli esponenti della cosiddetta "società civile"? Ed ancora, dove sono le presenze qualificate provenienti dal mondo dell'università, del lavoro e dal sindacato? Il criterio scelto per nominare gli Assessori è solo e soltanto uno: distribuire a pioggia le dodici poltrone disponibili, nel tentativo di zittire la bocca ai partiti della coalizione di centrosinistra. Ed a ben vedere nemmeno questo è riuscito al presidente Mario Oliverio: i manciniani, ancora una volta, rappresentano l'ultima ruota di un carro trainato da ben altri cavalli. Quello che è successo al Comune, si ripete alla Provincia. Ci chiediamo se è davvero così utile da parte loro continuare a portare acqua a questo mulino. E ci sembra arrivata l'ora che anche gli elettori ne tengano conto. Ma questo non è un caso isolato. Registriamo il giudizio espresso da Franco Laratta e Mario Melfi, esponenti della Margherita, che hanno bocciato senza mezzi termini questa giunta. E potremmo continuare a lungo includendo il forte malumore di Idv e dell'Udeur. Non è certamente questa la giunta della transizione istituzionale che era stata ipotizzata, vagheggiata ed infine promessa agli lettori. E' null'altro che una giunta di basso profilo, lo ribadiamo con forza. Ci piacerebbe poi conoscere il giudizio su questa squadra di Governo da parte di Antonio Acri che potrebbe esprimersi dal suo osservatorio privilegiato di Assessore con delega al bilancio del Comune di Piane Crati, dove il suo partito lo ha relegato dopo dieci anni di Presidenza. La composizione della Giunta Oliverio spinge me e i consiglieri della Casa delle Libertà a moltiplicare la nostra azione di opposizione. Lo consideriamo sempre più un imprescindibile dovere a tutela della popolazione della Provincia di Cosenza."

Magarò (PSE): "Giunta Oliverio, atto di profonda ostilità e inqualificabile slealtà"

24/07 La nuova Giunta provinciale di Cosenza ''rappresenta un atto di profonda ostilita' e di inqualificabile slealta' nei confronti del Pse-Lista Mancini''. A sostenerlo e' stato il coordinatore del Pse-Lista Mancini, Salvatore Magaro', in una lettera inviata al presidente della Provincia, Mario Oliverio. ''Caro Oliverio, proprio tu che eri stato scelto da Giacomo Mancini nel lontano 1997 come interlocutore privilegiato nel progetto di unire le diverse anime della sinistra - ha scritto Magaro' - hai posto in essere una condotta che provochera' rotture e lacerazioni nel nostro fronte. Le nostre indicazioni sono state disattese, nonostante ti avessimo segnalato le figure piu' rappresentative del nostro movimento. Non esistono giustificazioni, non puoi invocare a tua discolpa il mancato rispetto da parte nostra dei famigerati criteri che hai richiesto, visto che solo il nostro coordinatore non e' stato ritenuto degno di far parte della tua squadra a differenza di quelli della Margherita, dei Verdi e dei Comunisti Italiani e visto che soltanto i nostri consiglieri eletti sono stati da te scartati a differenza di cio' che hai fatto con lo Sdi e con i Ds. Non puoi invocare nemmeno, dopo la scelta che hai fatto, il criterio di genere e di territorialita'. La tua decisione e' stata presa, al contrario, con l' unico e lucido obiettivo di dividere, disarticolare e ostacolare la crescita del Pse-Lista Mancini''. ''La miopia e la pochezza di tale impostazione - ha aggiunto Magaro' - e' evidente. Ricalca quelle degli ultimi mesi prese al comune di Cosenza che, pero', sono state duramente condannate dal corpo elettorale. Proprio tu, caro Oliverio, che da quando sei stato eletto anche grazie ai nostri tanti voti, non fai che ripetere che il tuo obiettivo e' quello di rafforzare il centrosinistra in vista delle elezioni regionali, avevi l' obbligo di dialogare con tutti e di farti garante di tutti. Hai preferito invece trasformarti in esecutore delle volonta' di chi ha la responsabilita' di aver cancellato dieci anni di buona amministrazione a guida socialista a Cosenza''. ''Nella giornata di lunedi' - ha concluso Magaro' - ho convocato l' assemblea provinciale dei candidati e dei dirigenti del Pse-Lista Mancini che in queste ore mi hanno fatto pervenire la loro indignazione per quanto e' avvenuto e con i quali discuteremo la strada da seguire per sottrarre i tanti socialisti che credono in noi e i tanti talenti che si sono impegnati nella crescita del nostro movimento a questa azione indegna di killeraggio che, insieme ai tuoi ispiratori, anche tu hai pervicacemente portato avanti ai nostri danni''.

Pietro Mancini: "I socialisti uniti respingano l' attacco del trio- Lescano Adamo - Eva -Mario"

24/07 Comunicato dell'ex Sindaco di Cosenza Pietro Mancini sull'ultima vicenda della Provincia: " Ci tengo a esprimere la mia forte solidarietà, da amico e da socialista, a Salvatore Magarò, escluso, per meschini e modesti intrighi, dalla giunta provinciale di Cosenza, dopo aver contribuito, generosamente, insieme a tutti i candidati, i dirigenti, i militanti e i 20 mila elettori del Pse- lista Giacomo Mancini, al successo dell' attuale presidente. Magarò, dirigente politico esperto ed amministratore preparato, aveva tutti i titoli per essere nominato assessore, cosi' come li avevano Laratta, Melfi, Ennio Morrone e altri validi esponenti, fatti fuori dal modesto e vendicativo " trio Lescano " della politichetta diessina bruzia : Adamo, Eva e Mario. Spero che all' affronto contro il Pse reagiscano, politicamente, non solo i dirigenti del partito, fondato dall' on. Giacomo Mancini, che è il primo partito, a Cosenza ( forse, dalle parti di San Giovanni in Fiore, ignorano anche i dati elettorali .... ), ma tutti i socialisti, anche quelli dello Sdi e del nuovo Psi, superando vecchie, e ormai da archiviare, rivalità, anacronistiche gelosie e divisioni. L' attacco non è solo contro le idee e contro gli uomini e le donne, fedeli alla lezione, politica e morale, dell' ex segretario del PSI. I personaggi senza ideali ed eternamente perdenti, gli " sconfittisti " del teatrino locale, lavorano, in modo rozzo, elargendo poltronicine e promesse di futuri posti, unicamente per comprimere l' area socialista. Che, invece, a Cosenza e in provincia, forte dei crescenti consensi e di prossime, qualificate adesioni, rialzerà la testa e conterà ancora di più. Caro Salvatore, comprendo la tua giustificata amarezza e sono vicino a te, cosi' come ai bravi consiglieri provinciali Vincenzo Adamo e Ruffolo. Ma, anche a Cosenza, si può far politica, con lealtà e serietà, esprimendo idee e aggregando consensi, come tu, Giacomo junior e il Pse avete fatto, negli ultimi anni, suscitando invidie e provocando risentite reazioni. I cittadini apprezzano questo modo di far politica e disprezzano, giustamente, la caccia agli strapuntini e i ribaltoni della volontà popolare, i cui protagonisti si sono ridotti a postulare protezioni politiche, nelle anticamere dei leader nazionali. Sono certo che non cederete ai subdoli e patetici tentativi di dividervi, ma allargherete, con lungimiranza, il confronto ai rappresentanti dell' area socialista e degli altri partiti democratici, che come noi giustamente rifiutano le prepotenze e l' arroganza di quanti non sanno rinunciare agli intrighi e ai colpi bassi ".

Oliverio giustifica la scelta Petrozza

24/07 La nomina di Pietro Petrozza, del Pse, ad assessore della nuova Giunta provinciale di Cosenza ''puo' rappresentare un concreto atto di responsabilita' e diisponibilita' da parte mia a favorire un processo di ricostruzione di nuovi livelli di unita' politica con il Pse''. A sostenerlo e' stato il presidente della Provincia, Mario Oliverio, nella lettera inviata a Petrozza e contenente la nomina ad assessore. La lettera e' stata inviata anche all' on. Giacomo Mancini ed al segretario Pse, Salvatore Magaro'.
''Ti comunico - ha scritto Oliverio a Petrozza, capogruppo del Pse al Comune - la mia decisione di nominarti assessore della nuova Giunta Provinciale. Questa scelta e' motivata innanzitutto dalla volonta' di rappresentare il Pse-Lista Mancini nell' esecutivo da me presieduto. Questa scelta e' dettata dal riconoscimento della tua provata sperienza, ma, soprattutto, da fondate ragioni di opportunita' politica''. ''Sono note - ha aggiunto il Presidente della Provincia - le ragioni per cui, come ho avuto modo di dire in piu' occasioni, ritengo di non dover scegliere nessuno dei tre nomi proposti. Mi preme sottolineare che verso di loro non vi sono, da parte mia, riserve o valutazioni di natura personale. Avrei preferito che anche il Pse avesse compreso nelle indicazioni fornitemi nominativi di donne e una diversificata rappresentanza territoriale oltre ad energie di provata esperienza politica e amministrativa. Come ben sanno Giacomo, Magaro' e anche il consigliere provinciale Vincenzo Adamo, piu' volte ho sollecitato uno sforzo ed un' apertura in tale direzione. Se avessi operato applicando rigorosamente le mie prerogative sarebbe stato assai probabile che qualsiasi altra indicazione venisse intesa come un atto di contrapposizione''. ''La scelta da me assunta - ha sostenuto Oliverio - intende, quindi, avere un carattere di garanzia politico-istituzionale. Un criterio a cui ho dovuto fare ricorso anche per la nomina riguardante la rappresentanza di un altro partito della coalizione dal quale non ho avuto indicazioni pienamente corrispondenti con i criteri da me indicati e da tutti condivisi. A questo fine ho anche valutato, in queste ultime ore, la possibilita' di nominare il presidente del vostro partito Pino Iacino. A lui ho avuto anche modo di esplicitare questa eventualita' ed ho registrato la sua indisponibilita'.Non potendo piu' rinviare i tempi della nomina della Giunta non mi rimane che decidere in piena autonomia''. ''La tua - ha concluso Oliverio rivolgendosi a Petrozza - e' innanzitutto una scelta di carattere istituzionale, ricoprendo tu la carica di capogruppo nel Consiglio comunale della citta' capoluogo. Sono sicuro che questa mia decisione sara' apprezzata e condivisa dai dirigenti del Pse essendo tu un esponente di
questo partito che si e' distinto, tra l' altro, nell' impegno diretto nella recente campagna elettorale''.

Catizone: "Scelta Petrozza rafforza rapporto Comune-Provincia"

24/07 “La nomina di Pietro Petrozza, capogruppo del PSE in Consiglio comunale, nella giunta provinciale varata dal Presidente Mario Oliverio rafforza il rapporto tra il Comune di Cosenza e l’Amministrazione provinciale ed offre ulteriori garanzie di concertazione inter-istituzionale sulle questioni che vedranno impegnati da qui in avanti i rispettivi Enti.” Lo ha affermato il Sindaco Eva Catizone commentando la nomina ad assessore della giunta Oliverio del capogruppo del PSE a Palazzo dei Bruzi.“A Pietro Petrozza, che bene interpreta ed incarna la tradizione riformista nella nostra città per essere stato accanto al compianto Sindaco Giacomo Mancini dal ’93 al 2002, – ha aggiunto la Catizone – formulo i miei più sentiti auguri di buon lavoro congratulandomi per il suo nuovo incarico che saprà senz’altro portare avanti con serietà ed impegno, qualità queste che rappresentano quel tratto distintivo che ha sempre caratterizzato la sua lunga ed apprezzata esperienza di consigliere comunale.”

Nasce la consulta della Margherita per le elezioni del 2005

24/07 È stata avviata venerdì 23 luglio a Falerna la creazione di una “consulta” del partito della Margherita per la Calabria, mentre ci si avvia alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. La proposta - formalizzata dal coordinatore regionale Franco Bruno, alla presenza del presidente regionale Mario Laganà e del vicesegretario Giuseppe Mazzotta - ha trovato pareri favorevoli nel corso di un dibattito che ha coinvolto i membri calabresi della Consulta nazionale per il Mezzogiorno della Margherita e diversi dirigenti ed esponenti autorevoli del partito.
Aprendo i lavori, Bruno ha evidenziato la necessità di «ragionare intorno ai temi dello sviluppo della Calabria partendo da uno scenario più complesso». In questo senso, ha proseguito, «non ci si può non interrogare sulle ragioni che impediscono il reale utilizzo delle risorse e sui motivi della mancata crescita della nostra regione, per concorrere alla formulazione di ricette per invertire la tendenza. Tutto ciò è ancora più vero in particolare per il gruppo dirigente della Margherita che ha l’ambizione di guidare il centrosinistra alle prossime elezioni regionali». Scopo di una consulta calabrese del partito è - ha detto ancora Bruno - «utilizzare le intelligenze esistenti nella Margherita e nella società calabresi per offrire un contributo di qualità al programma del centrosinistra».
Nel suo intervento introduttivo, Franco Bruno ha toccato diversi temi - dalla questione del federalismo all’esigenza di «correggere alcune tendenze attraverso la legge elettorale regionale» - per concludere che «non bisogna stancarsi di spiegare che uno sviluppo della Calabria è possibile. Come coalizione occorre ritrovare in Calabria la responsabilità di forza di governo attorno ad una progettualità in grado di offrire un’impostazione alternativa sulle questioni più rilevanti, con l’ambizione di radicare una proposta complessiva credibile, autorevole e condivisa, che riscopra per intero tutte le ragioni etiche, culturali, economiche e sociali della calabresità».
Il dibattito ha fatto emergere la convergenza sulla proposta di Bruno, soprattutto nella considerazione che un percorso comune di riflessione fra politici ed esperti potrà costituire terreno fertile per una proposta nuova e credibile.
Inoltre, Franco Bruno ha ribadito il proprio “sì” ad una cooperazione rafforzata con i partiti riformisti del centro-snistra, sottolineando però che, per sperimentare concretamente la percorribilità di questa strada, è necessario già da oggi partire, per le questioni più rilevanti, dalla federazione fra i gruppi esistenti alla Regione Calabria.In questo senso, è stato affidato un mandato ai Consiglieri regionali di Democrazia è Libertà presenti alla riunione.

Il Psdi regionale chiede una svolta ed un programma credibile per il 2005

24/07 I socialdemocratici calabresi hanno riunito il coordinamento regionale per l' analisi del voto delle elezioni amministrative del 2004 e per celebrare i congressi provinciali delle federazioni di Catanzaro e Crotone entro il prossimo autunno. ''Il Psdi calabrese - e' scritto in un comunicato del partito - riscalda i motori per le prossime elezioni regionali del 2005, chiedendo, al mondo politico, una svolta netta per mettere in campo un credibile programma per lo sviluppo della Calabria. I socialdemocratici sono anche convinti che i risultati elettorali calabresi hanno dato indicazioni contraddittorie, e non vi e' stato un risultato omogeneo tra il risultato delle elezioni europee e quello delle elezioni provinciali. Dalle analisi e dal confronto dei dati elettorali non risulta scontato il risultato delle prossime elezioni regionali a favore di nessuna delle due coalizioni. La partita e', quindi, aperta e molto dipendera', oltre che dal programma, anche dalla scelta del Presidente, dalla sua credibilita' e dalla capacita' di mettere da parte interessi di bottega, egoismi, veti e pregiudizi, che nel passato hanno creato lacerazioni irreversibili''. Il Psdi, prosegue la nota, ''e' determinato a fare valere il suo peso elettorale, e si propone, senza arroganza, quale forza utile per costruire una coalizione che faccia uscire la Calabria dall' attuale stato di sfascio, istituzionale, politico e sociale le cui responsabilita' ricadono sull' attuale Giunta di centrodestra. Il Psdi, superata la fase di riorganizzazione iniziale, pur nella convinzione che il sistema elettorale si attestera' sul proporzionale, e' convinto che, comunque, le nuove leggi elettorali punteranno sul sistema bipolare''. A giudizio dei socialdemocratici ''l' attuale sistema bipolare pone una scelta, che per il Partito di Saragat, non puo' essere che dalla parte della sinistra riformista, delle forze laiche e del cattolicesimo democratico''. Il coordinamento regionale, inoltre, ha dato mandato ad una delegazione composta da Gaspare Conforti, Guido Arcuri, Michele Gullace e dal segretario Carlo Colella ''per aprire un dialogo con le forze politiche regionali capaci di interpretare i processi nuovi che emergono dalla nostra societa'.

Fava (Udeur) "Superare l'esperienza fallimentare del consiglio regionale"

24/07 Serve ripartire ex novo col metodo della pari dignita' e della necessaria partecipazione collegiale di ciascuna delle componenti per costruire una prospettiva di governo utile alla Calabria, alternativa all' esperienza fallimentare di questa legislatura''. A sostenerlo, e' Nuccio Fava, consigliere regionale di Ap-Udeur, in relazione alla scelta delle candidature per la presidenza della Regione e al futuro della coalizione di centrosinistra. ''Una gioia politica, una volta tanto - afferma Fava in una dichiarazione - e' rappresentata dal ritorno alla politica attiva di Sandro Principe. Non solo amministratore di valore, ma anche esponente socialista di tutto rispetto. L' area socialista calabrese tutta e' in grande movimento. Ci pare un segno positivo e promettente, anche per l' ampliamento che ne puo' derivare riguardo alle possibili candidature per la guida del nuovo governo regionale e la formazione del piu' ampio schieramento possibile di un centro-sinistra efficace e credibile''. A giudizio di Fava, inoltre, ''tornano anche le correnti, specie nei Ds, con smottamenti e travasi a sostegno della candidatura Minniti. Tutto legittimo - aggiunge - e non saremo certo noi ad interferire con il travaglio della sinistra, specie se considerata nella sua dimensione piu' ampia, comprendente cioe' anche la cosiddetta sinistra alternativa oltre ai comunisti italiani. Pare a noi non facilmente riconducibile a questo progetto da costruire la questione socialista, la cui funzione autonoma ha ben altra storia complessa e originale, specie in Calabria. Lanciare o ribadire a ripetizione candidature non ci pare pertanto di una qualche utilita', almeno che non si voglia riproporre antistoriche e controproducenti egemonie''. ''Bisogna dunque guardare avanti - sottolinea Fava - non ripetere i gravi errori del passato, essere attenti e in ascolto di tutto quello che positivamente emerge, dal sindacato alle imprese, dalle universita' all' associazionismo e al volontariato, per costruire davvero una prospettiva di rinascita e di fiducia. Solo dall' interno di questo complesso e impegnativo processo culturale e politico dovra' emergere, con l' apporto di tutti - conclude il consigliere regionale di Ap Udeur - la candidatura del nuovo presidente che potra' essere anche espressione diretta di una delle forze politiche del centrosinistra o anche una personalita' non strettamente partitica, ma individuata col concorso di tutti e il comune impegno di buon governo''.

Dal 2 all'8 agosto il campeggio di protesta contro il ponte sullo stretto

24/07 Dal 2 all' 8 agosto si terra' a Cannitello di Villa San Giovanni il terzo Campeggio di lotta contro il ponte sullo stretto di Messina organizzato dal Coordinamento Meridionale contro il Ponte. Il campeggio, e' scritto in un comunicato degli organizzatori, vedra' la partecipazione di centinaia di giovani provenienti da tutta l' Europa. ''Il miraggio 'Ponte' - e' scritto nella nota - non riguarda solo le citta' e le regioni direttamente interessate al progetto; per la sua portata e per la centralita' assume una dimensione nazionale ed europea che non puo' essere ignorata. Il Campeggio contro il ponte rientra in un ampio percorso di lotte, che gia' da diversi anni ci vede impegnati nelle mille vertenze territoriali del Sud: discariche in costruzione, inceneritori, centrali a carbone o a turbogas, mostri dell' industria chimica che devastano le coste, basi militari che contengono armi nucleari''. ''Il ponte, o meglio il 'mostro sullo Stretto' - prosegue la nota - e' allora il simbolo di uno 'sviluppo' che, dietro il ricatto della disoccupazione e della disperazione legata alla mancanza di lavoro, da decenni continua a imporci ogni genere di opera inutile e dannosa, che non solo non risolve i problemi gia' presenti, ma al contrario contribuisce, in modo decisivo, a peggiorare la nostra qualita' della vita e quella dei nostri figli. Se la costruzione del Ponte e' incerta sia sotto il profilo tecnico che della economicita', i pericoli che si avvicinano a grandi passi riguardano la razzia di fondi pubblici e la devastazione del territorio con l' avvio della cantierizzazione''.

Chiuse le indagini per 11 Noglobal a Napoli: Caruso polemizza con i magistrati di Cosenza

24/07 E' stato notificato oggi, a 11 noglobal, l'avviso di chiusura delle indagini per l'ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale in occasione della manifestazione contro il global forum dell'15/17 marzo 2001 a Napoli. Secondo il portavoce del movimento dei disobbedienti campani Francesco Caruso ci sarebbe una "inquietante sincronia" tra questo atto e il rinvio a giudizio dei poliziotti imputati per le torture e i pestaggi della caserma Raniero "come se - dice Caruso - volessero pareggiare i conti". "La resistenza - precisa Caruso - che in modo del tutto spontaneo e istintivo fu esercitata in piazza Municipio per far fronte alla violenza dei reparti dei carabinieri, fu legittima. Non e' possibile - aggiunge - mettere sullo stesso piano i manifestanti che hanno subito una violenza inaudita causata da coloro i quali si suole chiamare tutori dell'ordine, con quei torturatori che, nascosti dietro la divisa, hanno abusato del loro potere pestando, minacciando e torturando decine di giovani inermi". Francesco Caruso polemizza anche sul fatto che i magistrati di Cosenza e di Napoli debbano mettersi d'accordo. "La procura della prima citta' - spiega - aveva costruito una inchiesta partendo dagli episodi di piazza Municipio, come attacco agli organi costituzionali dello Stato. E ora anche la procura di Napoli ci incrimina per gli stessi fatti".

Sgobio (Pdci) al Ministro Lunardi: "Ma quando finiscono i lavori sulla A3"

23/07 "Dal Ministro Lunardi ancora non ho ricevuto nessuna risposta alla mia domanda: quando finiranno realmente i lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria?". E' quanto afferma Pino Sgobio, capogruppo dei Comunisti Italiani alla camera dei deputati, che, sull'argomento, ha presentato un'interrogazione al ministro delle infrastrutture e dei trasporti. "Il fatto che non ci sia nessun cantiere da Salerno a Lamezia terme e che saranno ridotti del 50% i cantieri da Lamezia Terme a Reggio Calabria, come previsto dal piano estivo dell'Anas per l'autostrada a/3, Salerno-Reggio Calabria sottolinea sgobio- non significa che i lavori siano ultimati e che l'autostrada sia perfettamente agibile". Il 25 novembre scorso, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, continua Sgobio, "nel corso dell'inaugurazione del cantiere interno della galleria Incoronata di Sicignano, in Basilicata, affermo' testualmente: 'termineremo i lavori nel dicembre 2008'. peccato, pero'- aggiunge- che in passato lo stesso ministro aveva promesso di terminarli entro il 2005 e poi entro il 2007". comincia l'esodo delle vacanze estive per milioni di automobilisti. L'autostrada conclude Sgobio- e' "una vera e propria gimcana, intervallata da insopportabili restringimenti e incomprensibili avallamenti, che rendono la guida delle autovetture difficile e pericolosa. conoscere la reale data di ultimazione dei lavori sarebbe percio' psicologicamente importante soprattutto per i milioni di automobilisti che, quotidianamente o saltuariamente, attraversano quel tratto di autostrada".

Corbelli chiede al presidente dell'ANAS la rimozione delimite di 60 sul tratto cosentino dell'A3

23/07 "Il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, in una nota, ha chiesto al presidente dell' Anas Vincenzo Pozzi, oggi a Cosenza, l' annullamento ''dell' assurdo limite di 60 chilometri all' ora sull' autostrada'' disposto in seguito al sequestro del tratto di arteria. ''Sono numerosi - sostiene Corbelli - i casi di alcuni automobilisti calabresi che si sono visti multare, penalizzare di dieci punti e la patente sospesa per un mese per non aver rispettato il limite, 'dimenticato' nel tratto cosentino della A3. Chiedo l' annullamento del pericoloso limite di velocita' che nessuno e' in grado di rispettare''. ''E' dal giorno dell' operazione della Dda di Catanzaro sullo scandalo della Sa-Rc e sul 'sequestro' della stessa A3 - prosegue il leader di Diritti civili - che e' in vigore quell' assurdo e pericoloso limite di velocita'. Sono passati oltre due anni e nonostante le mie ripetute proteste il cartello con il limite e' ancora li', dimenticato. Nessuno lo rispetta, perche' e' impossibile viaggiare a 60 km all'ora in autostrada soprattutto in tratti rettilinei e con i lavori ultimati''. Per Corbelli, infine, ''nessuno rispetta l' indicazione e occorrerebbe quindi fermare e ritirare la patente a tutti gli automobilisti. Chiedo la immediata cancellazione di questo 'limite beffa' e l' annullamento di tutte le sanzioni inflitte''.

Tripodi (PdCI): “Sull’impianto dei rifiuti di Pettogallico, bocciato Chiaravalloti”

23/07 “Sull' impianto di selezione dei rifiuti in localita' Cartiera di Pettogallico viene sonoramente bocciata la linea perseguita per mesi dall' Ufficio del Commissario Regionale per l' Emergenza Ambientale nonche' Presidente della Giunta Regionale di centrodestra Giuseppe Chiaravalloti e dal responsabile unico del procedimento GiovanBattista Papello'': lo afferma in una dichiarazione il capogruppo del Pdci alla Regione, Michelangelo Tripodi. ''Il fatto - dice Tripodi - che, ancor prima che si pronunciasse il Tar, finalmente anche il Commissario per l' emergenza Ambientale ha preso atto della necessita' di effettuare la procedura della V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale), cosa che noi da mesi andavamo sostenendo, dimostra che la ragioni portate avanti dal PdCI, che fin dall' inizio ha affiancato la protesta degli abitanti della Vallata del Gallico, erano fondate, legittime e sacrosante. A questo punto, sorge spontanea la domanda: perche' si e' voluto perseverare per mesi
con atteggiamenti di prepotenza ed arroganza istituzionale da parte di Chiaravalloti e dei suoi sodali, quando, invece, si doveva e si poteva perseguire la strada del dialogo e del ragionamento con i cittadini e con comitato tecnico - scientifico che con argomenti puntuali ha argomentato l' impossibilita' di realizzare in quel sito l' impianto di selezione dei rifiuti? Per quanto ci riguarda, la vicenda riguardante l' impianto dei rifiuti di Pettogallico rappresenta solo la punta dell' iceberg del clamoroso disastro che in questi anni l' ufficio del commissario per l' emergenza ambientale ha prodotto in Calabria con iniziative sbagliate e cervellotiche senza il coinvolgimento attivo degli enti locali e degli altri attori sociali e con il risultato che ancora la raccolta differenziata e' ferma in Calabria a meno del 4%, il dato peggiore d' Italia.. Auspichiamo, dunque, che dopo la sospensione dei lavori, il Commissario per l' Emergenza Ambientale riveda definitivamente la sua scelta, individuando un nuovo sito con il coinvolgimento delle popolazioni locali e degli enti locali”

Fava (Udeur) "La comunicazione istituzionale della Regione, propaganda di amministratori incompetenti e irresponsabili"

23/07 ''La chiamano comunicazione istituzionale. E' utile ai giornali e ai cittadini. Diventa pero' troppo spesso propaganda salatissima a favore di amministratori incompetenti e irresponsabili, che non rispondono mai a nessuno e tanto meno nelle sedi competenti''. Lo afferma in una nota il consigliere regionale, Nuccio Fava. '' E' triste e grottesco vedere paginoni di Chiaravalloti e Basile, pagati - dice Fava - dai cittadini, mentre il disastro Calabria e' in prima pagina in tutta Italia, per criminalita' mafiosa e arresti eccellenti. Oso percio' proporre l' autoscioglimento del Consiglio regionale, privo purtroppo di ruolo e funzione. Impotente e sconnivente il centrodestra, latita il centrosinistra, incapace di iniziativa unitaria e di proposta alternativa e credibile. Le istituzioni si corrompono e con esse la democrazia. Gli stessi partiti, gia' ridotti in Calabria ad agenzie di collocamento per portaborse, parenti ed amici, languono tristemente. Solo uno shock salutare potrebbe rimettere in moto la situazione. L' autoscioglimento dovrebbe finalmente richiamare tutti alle proprie responsabilita'. Costringere anche le forze politiche nazionali e l' intera societa' italiana ad affrontare finalmente in termini nuovi, non mercenari o di tradizionale ascarismo, il disastro di una regione italiana ingiustamente e comunque senza colpa dei calabresi, fanalino di coda in ogni campo''

Galati (Nuovo PSI): "La maggioranza alla Regione non garantisce la necessaria coesione"

23/01 Il capogruppo del Nuovo Psi in Consiglio regionale, Francesco Galati, riferendosi ai recenti lavori dell' assemblea, ha rilasciato una dichiarazione sui rapporti politici tra i gruppi della maggioranza. ''Anche nell' ultima seduta del Consiglio regionale - dice Galati - i gruppi della maggioranza non sono riusciti a mantenere il numero legale e quindi consentire l' approvazione di importanti provvedimenti. Se una maggioranza tanto larga, sia pure composita, non garantisce la necessaria coesione, occorre interrogarsi sulla sua tenuta e sulla sua omogeneita' rispetto agli impegni sottoscritti con gli elettori nel 2000. Una riflessione, questa, che deve essere serena e approfondita, anche perche' ci troviamo nella fase finale della legislatura che dovrebbe essere utilizzata, a mio parere, per adottare decisioni importanti per il futuro della Calabria, ma anche per tracciare bilanci dell' attivita' svolta. E' evidente che per la maggioranza in carica e' di vitale importanza mostrare il volto di una coalizione compatta e caratterizzata da una forte cultura di governo. Al contrario, i gruppi di maggioranza - probabilmente anche per l' assenza di un' attenta regia politica dei partiti continuano a fornire l' immagine di un raggruppamento rissoso e spesso privo di bussola politica, piu' attento alle questioni gestionali piuttosto che a quelle piu' generali di interesse della collettivita'. Nei fatti, si verifica quello che piu' volte, in questi anni, ho segnalato con preoccupazione: la Casa delle Liberta' non e' riuscita a compiere, in Calabria, il necessario salto di qualita', trasformandosi da mero cartello elettorale in autentica forza di governo. I pregi di una coalizione politica non vanno, infatti, misurati in astratto, ma rispetto al concreto obiettivo di garantire non tanto e non solo un' astratta governabilita', quanto piuttosto una governabilita' concreta ed efficace, capace cioe' di esprimere non semplicemente maggioranze definite, ma maggioranze le quali, oltre che definite, sappiano essere sufficientemente omogenee per affrontare le concrete scelte di governo. Se davvero la maggioranza attuale ha l' ambizione di riproporsi alla guida della Calabria, non lo potra' certo fare nelle attuali condizioni. Occorre aprire una grande riflessione sugli scenari futuri, operare dei bilanci su quanto fatto, costruire un progetto straordinario che affronti alla radice i problemi della nostra regione''.

Catizone: “Sgradevole l’atteggiamento di Barile sulla presenza femminile alla Provincia”

23/07 “Decisamente sgradevole l’atteggiamento irrisorio del consigliere Barile difronte alla lodevole ostinazione del Presidente della Provincia Mario Oliverio per ottenere nella sua Giunta un’adeguata presenza femminile”.
E’ il giudizio del sindaco di Cosenza Eva Catizone, che interviene forte della sua rappresentanza rosa a Palazzo dei Bruzi e della volontà, sempre dichiarata e spesso confortata da fatti concreti, di dare spazio alle donne nell’amministrazione della città.
“Il Presidente Oliverio –dice Eva Catizone- sta compiendo uno sforzo apprezzabilissimo per avere la collaborazione femminile nei compiti gravosi che lo attendono. Le donne, purtroppo, se pure vengono messe nei collegi, quasi mai si ritrovano in quelli sicuri. Tutti ci auguriamo che il Presidente Oliverio abbia successo perché riteniamo indispensabile un equilibrio tra rappresentanza femminile e maschile anche in politica.
E’ privo di gusto questo goliardico insistere del consigliere Barile nello sminuire e delegittimare la presenza delle donne, così perpetuando tutta una serie di pregiudizi, ormai fuori tempo massimo, sul valore aggiunto della presenza femminile nei luoghi pubblici delle decisioni e delle realizzazioni”.

Oliverio scrive a Morrone (Udeur) “Integrare le indicazioni di Giunta con nomi di donne”

22/07 Ultimatum del Presidente della Provincia Mario Oliverio al segretario provinciale dell’Udeur, Ennio Morrone: “Ti invito ad integrare, entro le 14 di domani, le indicazioni fornitemi almeno con altrettanti nomi di donne. In caso contrario ti comunico che e' mio intendimento assumere ogni responsabilita' a garanzia di una presenza accettabile di donne nella nuova giunta e pertanto sarei costretto a scegliere in assoluta autonomia''. Questo il contenuto della lettera inviata al segretario provinciale dell'Udeur. ''Questa eventualita' - prosegue Oliverio nella lettera - non sarebbe da considerare come atto ostile e indifferente rispetto alla vostra presenza in giunta. Ho la necessita' di comunicarti, cosi' come ho fatto con le altre forze della coalizione, che la mia scelta di coinvolgere i partiti nel processo di formazione della giunta si sta rivelando utile ma, per molti aspetti, presenta anche limiti che condizionano fortemente la possibilità di dar vita ad un esecutivo coerente con i criteri indicati e condivisi da tutti. In particolare affiorano problemi relativi ad una equilibrata rappresentanza territoriale ma, inoltre, la mia prerogativa e' resa difficile a far esprimere una accettabile presenza di donne”. “A tal proposito - conclude Oliverio - ritengo inaccettabile dover verificare chiusure culturali e politiche che non consentono di affermare un principio di autentica innovazione anche sul piano istituzionale”.

Il gruppo “In dialogo” invita i partiti di centro a riunirsi, superando la diaspora

22/07 Enzo Damiano e Alberto Di Maio, del gruppo ''In dialogo'', in vista della manifestazione in programma sabato prossimo a Lamezia per la nascita del ''Movimento per il Centro unito'', hanno rivolto un invito alla partecipazione agli esponenti delle formazioni politiche di centro. In particolare Damiano e De Maio si sono rivolti a Gino Trematerra, segretario regionale Udc, a Mario Tassone, viceministro alle Infrastrutture, a Pino Galati, sottosegretario alle Attivita' produttive, a Mario Lagana', presidente della Margherita, a Franco Bruno, segretario regionale della Margherita, ad Agazio Loiero, vicepresidente del gruppo della Margherita alla Camera, a Nicodemo Filippelli, segretario regionale Ap-Udeur, a Tonino Perrelli, coordinatore regionale Patto Segni e a Paolo Naccarato, responsabile Upr. ''Nel momento in cui il Gruppo 'In dialogo' si appresta a dar vita con una manifestazione pubblica ad un 'Movimento per il Centro unito' - scrivono Damiano e Di Maio - riteniamo opportuno e utile, da militanti di partito, rivolgere ai responsabili dei partiti e delle formazioni politiche di ispirazione cattolica presenti in Calabria questa lettera aperta come contributo di analisi e riflessione e come invito a condividere e sostenere la nostra azione. Siamo convinti che un processo di riaggregazione politica dei cattolici non possa ridursi ad un accordo e sommatoria dei partiti esistenti, ma debba scaturire da una chiara presa di coscienza della societa' civile e fondarsi su un' azione diffusa di recupero culturale delle ragioni, dei valori e della specifica identita' del ruolo politico dei cattolici democratici. A questo compito di stimolo e di orientamento si dedichera' il Movimento per il centro Unito con iniziative sul territorio e nella societa' civile''.
''A distanza di dieci anni - prosegue la lettera - si conclude una fase di crisi del sistema politico italiano, con il tramonto, ormai iniziato, della politica dell' illusione mediatica e il ritorno al sistema dei partiti e della politica centrata sul confronto, sulla partecipazione, sul dialogo democratico e sul consenso libero e motivato. Quelle che venivano considerate certezze, nei comportamenti e nei disegni politici, ormai traballano e mostrano segni di crisi. Il dibattito e la riflessione critica investono temi e problemi di grande rilievo e prevale, ci pare, l' orientamento a superare il maggioritario, il leaderismo carismatico, i premierati onnipotenti, la debolezza delle assemblee elettive, la scarsa dialettica e confronto politico, l' esasperata conflittualita', l' indebolimento dell' architettura costituzionale e della tenuta democratica''. ''In questo quadro e in questo momento - secondo Damiano e Di Maio - si situa il ruolo dei cattolici democratici e la loro grande responsabilita' di contribuire positivamente alla presente fase storica. Pensiamo che in questo momento i cattolici debbano scendere in campo con lo stesso spirito di servizio al Paese e di impegno morale che caratterizzo' l' azione dei cattolici di De Gasperi nell' immediato dopoguerra.
Dobbiamo superare la diaspora degli ultimi anni e ritrovarci in un comune progetto politico che dia ai cattolici il ruolo di forza di centro, di equilibrio, di moderazione e di sviluppo, capace di creare un grande polo di attrazione delle altre forze, a destra e a sinistra. Vi invitiamo, quindi, a partecipare al nostro incontro-dibattito, e a concordare modalita' e strumenti per un' utile sinergia tra le nostre azioni''.

Lunedì il gruppo “Liberal Sgarbi” presenterà nella sede del Consiglio regionale una proposta di legge elettorale

22/07 Il gruppo consiliare regionale “Liberal Sgarbi” presenterà ai giornalisti, lunedi prossimo, 26 luglio alle ore 11.30, nella sede del Consiglio (sala Convegni corpo B2) la proposta di legge elettorale del capogruppo Giuseppe Pezzimenti che è anche presidente della Commissione “Politiche comunitarie e relazioni esterne”. Sarà presente l’on. Vittorio Sgarbi che interverrà illustrando i programmi del Movimento e le iniziative programmate per le prossime elezioni regionali.

Donnici (IDV): “In Calabria politica e istituzioni sempre più inquinati”

22/07 E' ormai drammaticamente evidente che la Calabria si trovi in una condizione di extraterritorialita', non solo con l'economia consegnata allo strapotere delle 'Ndrine, ma con la politica e le istituzioni sempre piu' condizionate ed inquinate''. E' quanto sostiene in una nota il responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici, circa l'omicidio di Pietro Araniti avvenuto stamane nel reggino. ''La cosa piu' inquietante - ha aggiunto - e' la cronologia di queste azioni criminose. Sembra che ci sia un orologio a scandire ogni successo delle forze di polizia con una risposta sanguinaria. Proprio mentre leggiamo, rallegrandoci, che si apre finalmente il sipario sul condizionamento del voto da parte di boss e capibastone, alle stesse latitudini si massacra un imprenditore ed ex assessore regionale. Con quale animo, davanti a questi scenari di morte e di paura, i turisti si avventureranno in queste terre ormai di frontiera? Siamo al punto di non ritorno e bisogna ripartire da dove l'azione di contrasto, per precise responsabilita' politiche, si e' affievolita se non addirittura interrotta. Lo Stato, nelle sue diverse articolazioni, deve far sentire la sua presenza, non con parate e passerelle, ma con azioni concrete ed incisive sul versante della repressione e della prevenzione''. ''Per questo porremo con forza - ha concluso Donnici - coinvolgendo tutto il partito e lo stesso Antonio Di Pietro, la questione calabrese come una grande questione nazionale. Abbiamo poco tempo prima che la rassegnazione e la paura prendano definitivamente sopravvento fiaccando ogni residua possibilita' di riscatto civile e morale del nostro popolo”.

Veraldi (Margherita): “La Calabria nella morsa della mafia”

22/07 ''La nostra Regione e' nella morsa della mafia da tempo. E da tempo le forze dell' opposizione, in Parlamento ed in Commissione Antimafia, ne denunciano la gravita' e la chiara emergenza chiedendo a gran voce unita' di intenti e provvedimenti in grado di 'segnalare' una nuova e feconda mobilitazione di contrasto''. E' quanto sostiene in una nota il senatore della Margherita e segretario della commissione parlamentare Antimafia, Donato Veraldi, circa l' omicidio dell'ex assessore regionale Pietro Araniti. ''Si risponde al contrario - prosegue Veraldi - con vecchi arnesi e con uno strumentario superato dalla spaventosa capacita' di cambiamento e di adattamento dei clan mafiosi rispetto ai quali siamo costretti a segnare gravi ritardi tanto nell'approccio e nell'approfondimento del fenomeno quanto nella capacita', quasi irrisoria, di organizzare nuovi ed efficaci argini al malaffare mafioso. Nel momento in cui il Mezzogiorno e' dimenticato da ogni capacita' progettuale del Governo per organizzare il suo sviluppo i poteri dell' anti-Stato 'disarticolano' la democrazia con un bieco ritorno alla strategia 'militarista' che ne segna drammaticamente l'escalation attuale''. ''Voglio sperare - ha aggiunto - che la vista del Vicecapo della Polizia nonche' Direttore centrale della Polizia criminale Prefetto De Sena, tragicamente casuale rispetto agli avvenimenti delle ultime ore, possa essere utile per azioni immediate ed urgenti. In soli due giorni la Calabria ripiomba nel buio dell'assalto piu' bieco alla sua convivenza da parte delle cosche mafiose che ne deturpano la dignita' e l'immagine. Soltanto fino ad ieri avevamo evidenziato una pericolosa caduta di tensione da parte del Governo che non comprende che l'emergenza e' al suo acme e che le sue risposte sono improntate all'ordinarieta' che lascia, sostanzialmente, lo status quo facendo permanere la solitudine delle Forze dell'Ordine e dei Magistrati esposti nella lotta alla mafia''. ''Quello che ci indigna - ha concluso Veraldi - e che ci costringe alla reazione forte e' che quanto piu' forte e' il nostro allarme tanto piu' risentita ed irresponsabile e' la reazione dei 'soliti noti' che ci vengono a dire che si criminalizza la nostra Regione: niente di piu' falso ed indegno''.

Borrello (Udeur) propone una detassazione alle imprese che investono nella vigilanza

22/07 Dell'obiettiva difficolta' che le imprese riscontrano ad operare in una regione in cui e' preponderante la questione della sicurezza: sono questi alcuni degli aspetti di cui si occupa un progetto di legge depositato presso la segreteria del Consiglio regionale dal capogruppo dell'Udp-Udeur Antonio Borrello. ''In Calabria - ha detto Borrello - molte imprese sono costrette a muoversi in un contesto in cui la violenza e la prevaricazione hanno sostituito le regole della corretta concorrenza e della competizione tra imprese e territori. Tale anomalia, comporta tutta una serie di costi diretti ed indiretti sul sistema economico non solo traducibili in termini di beni e merci sottratte, ma soprattutto di lievitazione dei costi di protezione e quindi di gestione delle imprese. Dalla convinzione che nessuna crescita economica ne' benessere potranno mai investire il territorio calabrese finche' esso restera' condizionato dall'oscuro operare di organizzazioni criminali, e' sorta la necessita' di garantire una ''politica globale per la sicurezza'' basata su nuove sinergie tra Stato, Regioni, Enti Locali e parti sociali''. Il consigliere regionale aggiunge inoltre che ''oggi per un imprenditore sicurezza non significa semplicemente piu' macchine e piu' uomini, ma avvalersi ad esempio di nuove sofisticate tecnologie elettroniche e satellitari, impegnarsi in iniziative ed incontri con rappresentanze istituzionali, pubblicare opuscoli e manuali diretti alla prevenzione ed alla difesa dai fenomeni criminali, stipulare convenzioni con istituti di vigilanza, formare ed aggiornare a tal fine il proprio personale o parte di esso. L'incentivo fiscale oggetto del presente disegno di legge, che con orgoglio possiamo definire innovativo e senza precedenti, prevede una detassazione del 50% sul reddito di impresa investito in tutti i beni strumentali connessi all'attivita' di vigilanza e protezione, acquisiti in proprieta' o in leasing, purche' nuovi''. ''Oggetto d' agevolazione - ha proseguito Borrello - oltre agli investimenti suddetti, sono anche le spese sostenute per la stipula di convenzioni con istituti di vigilanza, quelle sostenute per servizi utilizzabili dal lavoratore dipendente e connesse all'attivita' di protezione. In tal caso, si consente alle aziende la deduzione di un ulteriore 50% del costo sostenuto e gia' imputato al conto economico. In sostanza se si spende 100 il beneficio fiscale sara' pari a 150''. La proposta di legge rappresenta un primo ''significativo passo - ha aggiunto - che vuol andare incontro alle esigenze e ai bisogni non solo delle locali realta' imprenditoriali, che gia' al suo nascere intende stimolare, incoraggiare le aree depresse del Mezzogiorno, le famose regioni obiettivo uno, che oltre ad incontrare ostacoli derivanti dalla mancanza di infrastrutture, di veloci collegamenti con il resto d'Europa, di manodopera specializzata, subiscono l'aggravante della presenza della criminalita' che tutto paralizza li' dove non distrugge''. ''Mi auguro che il Consiglio regionale - ha concluso - si faccia promotore di un'iniziativa forte anche da un punto di vista sociale, da sottoporre al Parlamento, affinche' si doti l'imprenditoria di uno strumento cosi' importante che abbracci e non si distanzi dal coro dei bisogni della gente che reclama la certezza del lavoro, ma anche la sua sicurezza e protezione da ogni forma di sopruso e indegno ricatto''.

Barile: “Alla Provincia continua la confusione nel centrosinistra”

22/07 ''Continua la confusione nel centrosinistra. Il processo di genesi della Giunta Oliverio e' improntato alle peggiori logiche lottizzatrici e partitocratiche''. E' quanto sostiene in una nota il coordinatore della Casa delle Liberta' in consiglio provinciale a Cosenza, Mimmo Barile. ''Speravamo, evidentemente a torto, di esserci messi - ha aggiunto - alle spalle un 'modus operandi' che certamente non e' figlio di un sistema elettorale che prevede l'elezione diretta del Presidente. Il metodo praticato dalla sinistra rappresenta un vero ritorno al passato, ed offre agli elettori uno spettacolo desolante fatto di feroci lotte all' interno dei partiti della coalizione''. ''Ne' le linee guida dettate dal Presidente - ha proseguito Barile - servono a migliorare un indecoroso spettacolo. Succede, invece, come nel caso della 'quota-rosa' in seno alla Giunta, che si produca ancora piu' confusione. Anche questa volta ci permettiamo di offrire al neopresidente un suggerimento: in provincia e' iniziata la tradizionale kermesse di Miss Italia. Il patron, Enzo Mirigliani, da buon calabrese, potrebbe dare sicuramente una mano al Presidente nel risolvere il problema della presenza femminile nella sua Giunta''.

Bova e Meduri: “Inserire la 106 tra le priorità del prossimo triennio”

22/01 Inserire nel prossimo Dpef la strada statale 106 (E90) Taranto-Reggio Calabria tra le priorita' strategiche del triennio a venire: e' quanto sollecitano, in un' interrogazione al presidente del Consiglio e al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, i deputati Domenico Bova, dei Ds, e Luigi Meduri della Margherita. ''La decisione del Governo di escludere la statale 106 dall' elenco delle 21 infrastrutture prioritarie - sostengono i parlamentari nell' interrogazione presentata congiuntamente - ha comportato conseguenze assai negative per quanto riguarda la possibilita' di finanziare e realizzare una infrastruttura di interesse strategico per il Mezzogiorno e di notevole importanza per lo sviluppo della Calabria e della zona jonica reggina''. Meduri e Bova sottolineano, inoltre, ''che, nella passata legislatura, invece il Governo di centro-sinistra aveva inserito l' arteria di grande comunicazione tra le 16 priorita' stradali strategiche nel piano generale dei trasporti ed aveva predisposto il progetto di fattibilita' e lo studio di impatto ambientale (Sia). Nel piano triennale Anas 2002-2004 - lamentano i due parlamentari - e' stato previsto il finanziamento dei soli quattro lotti della statale 106 concentrati in un tratto di circa 15/20 chilometri utilizzando, peraltro, soltanto la meta' dei fondi previsti e destinati alla 106 dal vecchio piano triennale''.

Italia dei Valori: “Legge elettorale banco di prova del centrosinistra”

22/07 “Bisogna muoversi per tempo e scongiurare che anche in Calabria si verifichi lo stesso scempio di democrazia che si e' verificato ieri in Sicilia. La legge elettorale regionale e' un banco di prova della coesione del centrosinistra calabrese e della sua capacita' di impedire al centrodestra ulteriori colpi di mano''. E' quanto sostiene in una nota il Responsabile nazionale Enti locali dell'Italia dei Valori, Beniamino Donnici. ''Abbiamo chiesto - prosegue - un'iniziativa nazionale del centrosinistra per istituire un referendum abrogativo della legge elettorale approvata all'Ars, che istituisce un presidente monarca, elimina tutte le minoranze ed e' stata approvata da 37 deputati su 90, un vero e proprio scandalo che la dice lunga sulla protervia e l'arroganza di un centrodestra che reagisce alla sua probabile sconfitta colpendo come un animale ferito a morte''. ''Si tratta adesso - conclude Donnici - prima che sia troppo tardi, di attivare tutte le regioni che ancora devono approvare la loro legge elettorale e, pertanto, di chiamare i partiti calabresi alle loro responsabilita'. Chiediamo la convocazione urgente del tavolo del centrosinistra per elaborare una proposta condivisa ed incalzare con questa la Casa delle liberta'. L'iniziativa tocca ai partiti di maggioranza, ma ove si registrassero incomprensibili o furbeschi ritardi, avvieremo contatti con tutte le forze politiche e sociali calabresi perche' questa non puo' essere la difesa di interessi di parte, per quanto legittimi, ma una grande e comune battaglia di democrazia e libertà”.

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