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      Le dichiarazioni per la festa del 25 Aprile

       

       

      Le dichiarazioni per la festa del 25 Aprile

      25 apr 23 "Come ogni anno il #25aprile celebriamo la liberazione del nostro Paese dal nazifascismo. Una festa di libertà, una festa di democrazia, una festa che appartiene a tutti, e che non deve avere alcun colore politico". Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

      "Non è la mia prima presenza ma è, giustamente, la presenza che vede tutte le istituzioni nelle varie piazze italiane, a partire ovviamente da quella che si sta tenendo a Roma con il presidente Mattarella e il premier Giorgia Meloni, per una festa di libertà e di democrazia". Lo ha detto la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro, che stamani ha partecipato alla cerimonia per il 25 aprile davanti al Monumento ai Caduti a Catanzaro. Una festa, ha aggiunto, "per rinnovare quel sentimento che abbiamo maturato in oltre trent'anni di storia della destra parlamentare che deve vedere una festa di riconciliazione del Paese ma soprattutto difendere quei valori di democrazia e di libertà ancor di più in questo nostro tempo dove c'è un conflitto che vede impegnata l'Ucraina ma che vede noi affiancare chi è stato danneggiato e continua ad essere danneggiato da una furia che credo andrebbe sospesa prima possibile. E questo è l'auspicio di tutti quanti in un momento". "Le polemiche di questi giorni? Credo - ha detto Wanda Ferro - non servano ad unire, non servono al Paese e soprattutto, spesso, tendono a danneggiare chi in questo momento rappresenta la maggioranza del Paese per volere degli elettori quando abbiamo detto chiaramente quale è il nostro parere su tutti i regimi autoritari, su quello che è stato, devo dire, un conto molto salato nella nostra Nazione per la quale in qualche modo non abbiamo mai guardato indietro ma guardiamo avanti con la consapevolezza di quei valori di democrazia e libertà".

      "Il 25 aprile sia la festa di tutti gli italiani, senza distinzioni!". Ad affermarlo Nicola Fiorita, sindaco di centrosinistra di Catanzaro che stamani ha partecipato alla cerimonia davanti al Monumento ai Caduti. "Catanzaro - prosegue il sindaco - ha dato un grande contributo alla Resistenza ed è giusto oggi, 25 aprile, rendere omaggio ed esprimere gratitudine a persone che hanno contribuito con il loro coraggio a sconfiggere il nazifascismo e aprire la strada alla democrazia nel nostro Paese. Desidero indicare ai miei concittadini alcuni esempi luminosi, primo fra tutti quello di Federico Tallarico, il mitico comandante 'Frico' che, assieme ai fratelli Antonio e Caterina, fu uno dei principali organizzatori della Resistenza in Piemonte. Federico Tallarico ha vissuto nella nostra Città fino alla morte, avvenuta tredici anni orsono nella sua casa di via Schipani. Dovremo trovare il modo come Amministrazione di onorarne al meglio la memoria. L'altro grande eroe della resistenza è stato Aldo Barbaro, medaglia d'oro al valor militare, giustiziato dai nazisti a soli 22 anni, in Piemonte, colpevole di avere partecipato ad azioni di guerriglia contro le truppe tedesche. La sua figura è ricordata dall'intitolazione di una strada del quartiere San Leonardo". "Catanzaro e l'Italia - conclude Fiorita - non devono dimenticare questi eroi. Se oggi il nostro è un Paese libero, dove è possibile esercitare la democrazia, se le donne hanno conquistato gli stessi diritti degli uomini, se tutti hanno l'accesso all'istruzione e alla sanità, se l'Italia ripudia le leggi razziali, lo si deve anche ai loro sacrifici".

      "La Festa del 25 aprile è parte integrante della storia del nostro Paese ma è soprattutto un monito affinché certe barbarie non si ripetano mai più". Lo scrive in una nota Amalia Bruni, consigliere regionale del Partito democratico. "L'eroismo delle donne e degli uomini della nostra Resistenza - prosegue - devono continuare ad animare i nostri desideri di indipendenza e di libertà. In un mondo dove guerre, occupazioni e minacce di regimi totalitari sono sempre più forti abbiamo bisogno di onorare la memoria delle nostre radici, della nostra storia. Quella storia che ci trasmette l'importanza di quei valori che ci hanno liberato per sempre dal nazifascismo. É il messaggio che abbiamo il dovere di trasmettere soprattutto alle giovani generazioni, i nostri ragazzi devono avere la consapevolezza che prima di loro c'è stato chi ha lottato con la vita per rendere libero il nostro Paese dall' oppressione fascista. A questo proposito voglio ricordare una frase del presidente Sandro Pertini: 'Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie'. Non dimentichiamolo mai".

       

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