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      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

       

       

      Elezioni: commenti e dichiarazioni dei candidati

      18 set 22 "La Calabria ha caratteristiche e potenzialità straordinarie che, con il mio Governo e con il Governo Gentiloni, iniziammo a valorizzare con le Zes. Se non hai la legalità e le infrastrutture, però, non vai da nessuna parte. La Calabria può essere attrattiva per gli investimenti ma bisogna garantire legalità e collegamenti. A quel punto, con una fiscalità di vantaggio ce la fai ma si tratta di cose che vanno fatte subito". Lo ha detto l'ex premier Matteo Renzi, leader di Italia viva, a Lamezia Terme per partecipare all'iniziativa "Calabria sul serio" con Maria Elena Boschi presidente dei deputati del partito e con il coordinatore regionale Ernesto Magorno, senatore uscente candidato alla Camera. "Intanto le opere pubbliche vanno fatte subito - ha aggiunto Renzi - perché, oltre a creare posti di lavoro, sono utili al Paese. C'è un sistema portuale incredibile. Reggio Calabria, poi, deve diventare un attrattore culturale oltre che un attrattore di polemiche come è stato fino a questo momento. Perché è una capitale del Mezzogiorno. Questo vale per tutto il Mezzogiorno e non solo per la Calabria. Il Mezzogiorno d'Italia è il Mezzogiorno d'Europa". "Quello che è accaduto negli Stati Uniti in questi anni - ha detto ancora Renzi - è impressionante: la zona del Sud degli Stati Uniti, del Sud-Est, la Florida, ha totalmente cambiato il proprio destino attraverso una serie di investimenti di defiscalizzazione e noi dobbiamo essere capaci, nel piccolo, di iniziare ora un percorso che parta dalla legalità. Se noi non facciamo le infrastrutture necessarie e diciamo no a tutti, però, costringiamo i ragazzi calabresi ad andarsene dalla Calabria, come già stanno facendo. Questo vuol dire, certo, portare l'alta velocità, ricordate la nostra battaglia; aprire le strutture museali e non solo quelle infrastrutturali; lavorare sul porto di Gioia Tauro; investire sullo scalo di Lamezia; investire sulla statale 106 jonica".
      "Credo che Occhiuto faccia bene a candidare Gioia Tauro per il rigassificatore, così come credo che faccia bene a valorizzare Gioia Tauro e noi, con Ernesto Magorno, con Maria Elena Boschi e con tutti i nostri amministratori, siamo disposti a dare una mano al Governatore, anche se non siamo nella maggioranza, perché pensiamo che chi governa abbia sempre il diritto di avere l'aiuto delle istituzioni locali, specie il Governatore della Calabria". Lo ha detto Matteo Renzi a Lamezia Terme parlando con i giornalisti a margine di una manifestazione elettorale di Italia viva a Lamezia Terme. "Dopodiché, parliamoci chiaro: il rigassificatore a Piombino - ha aggiunto Renzi - deve essere fatto subito perché a marzo, poi, si batte i denti. Quindi, ben venga il progetto per il futuro su Gioia Tauro, anche per il rigassificatore, ma non deve essere messo in contrapposizione a Piombino".
      "Credo sia giusto che arrivi una parola di conforto, forte ed affettuosa al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che è stato oggetto di minacce. Uno può condividere o meno le opinioni di Gratteri: ad esempio sbaglia quando dice che la Cartabia sia stato il ministro peggiore. Non sono d'accordo con lui anche se non ho votato la Cartabia". Lo ha detto Matteo Renzi parlando con i giornalisti a Lamezia Terme a margine di un'iniziativa elettorale di Italia Viva. "Io rispetto al ministro Cartabia ho avuto opinioni diverse - ha aggiunto Renzi - e non dirò mai che è stato il ministro peggiore, anche perché, avendo visto Bonafede, la partita era semplice. Però Gratteri ha ricevuto delle minacce ed è giusto che tutti coloro che vanno a visitare in campagna elettorale e non solo, luoghi, regioni province della Calabria facciano sentire a Nicola Gratteri tutto l'affetto e la solidarietà delle istituzioni. Uomini e donne delle istituzioni fanno così, non usano la minaccia e l'istigazione alla violenza come strumento di lotta politica. Quindi, un abbraccio a chi combatte contro la 'ndrangheta quotidianamente".
      Sulla vicenda del caro bollette "ora sta intervenendo il presidente Draghi e poi lo farà il prossimo Governo. Bisogna, però, anche dire sì alle opere pubbliche necessarie. Vale in Calabria ed in tutto il resto del Paese. Se sul Tap in Puglia avessimo ascoltato quanti si dicevano contrari, ora avremmo un Paese costretto a battere i denti. Meno male che qualcuno ha il coraggio di dire sì alle opere necessarie". Lo ha detto Matteo Renzi rispondendo ad una domanda sui temi dell'energia.
      Conte dovrebbe venire a raccontarci perché chiuse l'unità di missione del dissesto idrogeologico. Nelle Marche ci sono stati undici morti. Quel torrente si chiama Mise, è un torrentaccio come tanti torrentacci che ci sono nel nostro Paese, che aveva già creato dei danni nel 2014. Da premier misi 45.100.000 euro per fare la cassa di espansione del Mise e con Renzo Piano mettemmo una struttura dedicata, ad hoc, per fare lo sblocco della burocrazia. Conte, il primo atto che fece, nel giugno 2018, è stato cancellare l'unità di missione". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi a Lamezia Terme. "Conte anziché minacciare fisicamente gli altri - ha aggiunto Renzi - vieni a fare un confronto civile su quelle cose che hai fatto. Facciamolo in Calabria un bel confronto su chi ha fatto qualcosa in questo nostro Paese; facciamo un confronto civile senza evocare le scorte, ma ragionando contemporaneamente e parlare concretamente dei contenuti".
      "Quando dicevamo che si doveva prendere il gas dall'Adriatico altrimenti lo avrebbero preso i croati Giorgia Meloni diceva che ero schiavo delle lobby del gas. Giorgia, sei diventata schiava delle lobby come me? O forse dovresti chiedere scusa. Giorgia non fare come Fonzie, ammetti che sulle trivelle hai sbagliato". Così Matteo Renzi intervenendo all'iniziativa elettorale "La Calabria sul serio" a Lamezia Terme.

      "Quanto drammaticamente accaduto nelle Marche, si aggiunge tristemente ad un elenco di sciagure che dal 2010 hanno già investito 710 comuni in Italia. Sul fronte regioni è la Calabria quella che si mostra più vulnerabile secondo la mappa dei rischi. I dati precisi, sulle aree più a rischio inondazioni e alluvioni, sono quelli raccolti nell'ultimo 'Rapporto sulle condizioni di pericolosità da alluvione in Italia e indicatori di rischio associati', pubblicato dall'Ispra". Lo afferma in una nota Vittoria Baldino, candidata del M5s alla Camera nel collegio uninominale 01. "La nostra regione presenta, infatti - aggiunge Baldino - una percentuale di rischio alluvioni pari al 17,1% su un'area di 2604,9 km2 su 15.222 totali. Secondo il citato rapporto, le principali criticità sono determinate in parte dai corsi d'acqua a regime torrentizio, caratterizzati da piene violente e rapide, e in parte dallo stato di degrado in cui versano molte delle opere di difesa idraulica, per insufficiente capacità drenante dei reticoli artificiali creati nel tempo. Ma il documento va oltre le caratteristiche del territorio e i cambiamenti climatici. Parte delle criticità vengono addebitate, infatti, a restringimenti delle sezioni di deflusso, soprattutto in corrispondenza della fascia costiera ionica e tirrenica, e alla presenza di discariche abusive di rifiuti in prossimità di alvei fluviali. Cause dunque riconducibili all'uomo". "In questo contesto, sfruttare le opportunità offerte dal Pnrr, risultato di una lotta ferma, ad opera del M5S - sottolinea - per un'Europa più solidale, risulta imprescindibile. Dall'Europa, infatti, sono 15 i miliardi messi a disposizione contro il dissesto idrogeologico. Tra le risorse, disponibili, quelle tese a finanziare interventi volti a rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico attraverso, ad esempio, la realizzazione di un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione. Mentre 2,49 miliardi di euro sono destinati alla gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico. Un piano, quello contenuto nel Pnrr, che risponde ad un obiettivo fondamentale: prevenire. La natura sta già mandando messaggi chiari, la politica ascolti e dia risposte veloci".

      "La decisione del Consiglio di Stato che ha dato ragione agli 81 oss in graduatoria richiede un atto immediato da parte dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza che deve chiudere il contenzioso e assumere il personale". Lo afferma Simona Loizzo, capolista al collegio plurinominale della Camera per la Lega. "Il Consiglio di Stato ha sospeso la decisione del Tar della Calabria - aggiunge Loizzo - e dato ragione agli oss ma è giunto il momento di assumersi le responsabilità. Bisogna chiudere questa vicenda procedendo allo scorrimento della graduatoria come da noi sempre invocato riconoscendo le buone ragioni degli operatori sanitari, che peraltro sono necessari e vitali per il funzionamento della sanità territoriale. Lo stesso appello rivolgo a tutti i commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere affinché - conclude - facciano scorrere le graduatorie esistenti procedendo con le assunzioni".

      "Le dichiarazioni di Giuseppe Conte, che sostiene la totale abolizione della caccia, sono palesemente strumentali e mirate a catturare il voto degli animalisti. Spero non si lasceranno abbindolare dal Conte di turno solo perché dice ciò che vogliono sentirsi dire. Il suo è soltanto un modo per accaparrare consenso durante la campagna elettorale". A dirlo è Francesco Cannizzaro responsabile nazionale per il Sud di Forza Italia, coordinatore provinciale di Reggio e candidato intervenendo sulle dichiarazioni del leader del Movimento 5 Stelle. "Parlando di tutela degli animali e riqualificazione di canili e gattili, Conte ha annunciato tra i principali obiettivi del suo programma l'abolizione della caccia, considerandola un gioco di società improntato solo sul divertimento e non rispondente a bisogni naturali. Anche noi siamo assolutamente contro il bracconaggio - prosegue Cannizzaro - e a favore di strutture per animali più dignitose. Ma la caccia è un'altra cosa, è indispensabile per mantenere l'equilibrio del trinomio uomo-fauna-ambiente. Da sempre infatti il controllo del territorio è svolto dai cacciatori, che quotidianamente hanno esercitato l'attività venatoria controllando la fauna selvatica, curando i territori e dando manforte agli agricoltori spesso afflitti dai danni provocati da un certo tipo di fauna. Per assurdo oggi, anche a causa dei continui attacchi strumentali e delle accuse infanganti di alcuni gruppi politici, l'attività venatoria è vista come qualcosa di criminoso. In realtà è ben altro solo chi non conosce questa realtà si può lasciare andare a certe dichiarazioni come quelle di Conte. La caccia invece è l'unico strumento in grado di arginare fenomeni come (giusto per fare uno dei tanti esempi) l'invasione dei cinghiali nei centri abitati; aspetto di particolare importanza per limitare gli ingenti danni agli agricoltori e per tutelare l'incolumità pubblica". "Ultimo esempio in Calabria proprio pochi giorni fa - conclude Cannizzaro - quando lungo la Gallico-Gambarie è stato investito un branco cinghiali uccidendone una decina e solo per fortuna ciò non ha causato la morte dei conducenti dei mezzi coinvolti, come avvenuto in altre parti d'Italia. Ecco un piccolo esempio per far capire quanto invece la caccia sia importante per l'ecosistema e per la sicurezza pubblica. Forza Italia è al fianco dei cacciatori e non consentirà che affermazioni come quella di Conte e dei 5stelle possano diventare realtà".

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