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      Botta e risposta su ss106 tra Alecci 'elemosina' ed Occhiuto '3 mld intervento'

       

       

      Botta e risposta su ss106 tra Alecci 'elemosina' ed Occhiuto '3 mld intervento'

      26 nov 22 Botta e risposta questo pomeriggio avente al centro gli investimenti del Governo sulla ss106 tra il consigliere regionale del PD Alecci e il Presidnte della Regione, Roberto Occhiuto. Il dem parla di elemosina perchè l'intervento da 3 miliardi è spalmato in 15 anni mentre il presidente forzista ribadisce come la Calabria sia finalmente nell'agenda degli interventi del Governo.

      La "botta" di Alecci

      "L'ennesimo annuncio del presidente della Regione Occhiuto e del ministro Salvini sulla Statale 106 sono uno schiaffo nei confronti di tutti i calabresi. Sono indignato e preoccupato da quello che emerge dalla documentazione relativa alla manovra finanziaria 2023. Dopo tanti proclami, da parte di molti esponenti politici, se venisse confermato il testo che andrà in Commissione in Parlamento, quello che emerge è un finanziamento di 3 miliardi spalmati in 15 anni, con poche decine di milioni di euro all'anno". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del PD Ernesto Alecci. "Tutto ciò chiaramente - aggiunge - non indica una concreta volontà politica di intervenire sull'opera, come magari si è fatto per il ponte Morandi realizzato in soli due anni. Vuol dire fare solo annunci, fumo, promesse elettorali. Vuol dire prendere in giro una comunità ed un'intera regione. Tra l'altro, scorrendo i documenti relativi alla progettazione dell'opera, si evidenzia come i 3 miliardi, che, ripeto, verranno stanziati in 15 anni, sono solo una parte del finanziamento necessario. Infatti, per il completamento di tutta l'opera, sono necessari circa 8 miliardi". "È arrivato il momento - dice ancora Alecci - di fare definitivamente chiarezza su quest'opera esu quello che si vuole fare per mettere in sicurezza la 'strada della morte'. Per alcuni lotti, oltre ai fondi, manca addirittura la progettazione. Andando di questo passo, ci vorranno 40 anni per vedere, forse, conclusa questa opera. Lunedì presenterò in Consiglio regionale un'interrogazione nel merito della Statale 106 ionica. È ora che ai calabresi si dica la verità sullo stato dell'arte e se vi sono o no reali intenzioni di intervento. Non abbiamo bisogno di carità, ma di verità".

      La replica di Occhiuto: Intervento da 3 mld

      "Leggo che il consigliere regionale del Partito democratico, Ernesto Alecci, si dice 'arrabbiato, indignato, sconcertato' perché a suo avviso il finanziamento stanziato dal Governo per la statale 106 Jonica sarebbe 'un'elemosina'. Ad avercene di elemosine che cubano 3 miliardi di euro". Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. "Il Pd, quasi ininterrottamente al Governo nazionale negli ultimi 10 anni e per più di un lustro alla guida della nostra Regione (9 dicembre 2014 - 15 febbraio 2020) - aggiunge Occhiuto - non ha mai posto in cima ai suoi programmi il rifacimento della statale 106. Con il centrodestra al governo della Calabria e adesso del Paese, invece, la Statale Jonica è diventata una priorità nazionale. Abbiamo coinvolto in questa battaglia la Cgil, la Cisl e la Uil. Il Consiglio regionale ha unanimemente sostenuto l'iniziativa del mio esecutivo. I ministri delle Infrastrutture, Giovannini prima e Salvini poi, hanno accolto le nostre richieste. Ed oggi raccogliamo i frutti di quanto seminato nell'ultimo anno. Lo spiego bene, anche per chi, come il consigliere Alecci, evidentemente non conosce la materia e non ha esperienza nella messa a terra delle grandi opere. La Legge di bilancio per il 2023 ha dato concreta attuazione alle previsioni dell'allegato infrastrutture al Def per il 2022, che aveva individuato la statale106 come 'la priorità' degli interventi stradali di Anas, al fine di garantire ai cittadini dell'area Jonica il diritto ad una mobilità efficace e sicura. Oltre alle risorse già disponibili per il Megalotto 3, in corso di realizzazione, la manovra ha dunque stanziato 3 miliardi di euro che si aggiungono ai 200 milioni previsti dal Fsc 21-27. Il completamento delle attività di progettazione consentirà di definire il fabbisogno complessivo degli interventi che, dopo la tratta Catanzaro-Crotone, si amplieranno alla Crotone-Sibari e poi al tratto meridionale verso Melito Porto Salvo. Le ulteriori risorse necessarie potranno essere reperite attraverso i fondi strutturali europei 21-27 e il Fsc 21-27 destinati alla Regione Calabria. I flussi temporali dei finanziamenti previsti dalla legge di bilancio potranno essere modulati sulla base dell'effettivo cronopramma dei cantieri e di progetti condivisi con i territori e con modalità realizzative coerenti con gli effettivi fabbisogni di mobilità". "Le risorse della Manovra, dunque - dice ancora il Governatore - sono scadenzate nel tempo per evitare la possibilità di disimpegnare questi fondi a causa dei tempi tecnici necessari per costruire l'opera. Nei primi anni occorre completare le progettazioni, condividere i tracciati, avere le autorizzazioni e bandire le gare. E per queste attività le risorse del Fsc e quelle previste dalla Legge di bilancio sono più che sufficienti. Successivamente i finanziamenti potranno essere efficacemente rimodulati sulla base degli effettivi stati di avanzamento dei lavori, come è già stato fatto per altre grandi opere e per altri settori. Faccio un esempio. Se Anas sarà in grando di mettere a terra risorse per 2 miliardi di euro entro il 2025, quelle risorse saranno disponibili. In caso contrario, proprio grazie alla programmazione temporale data in manovra, i fondi non andranno disimpegnati e rimarranno nelle nostre disponibilità. Per realizzare le infrastrutture complesse non è importante il flusso di spesa, ma la disponibilità complessiva delle risorse. Altro esempio. Nel bilancio dello Stato l'Alta velocità ferroviaria tra Salerno e Reggio Calabria è finanziata spalmando le risorse su molte annualità, proprio per evitare disimpegni. In questo caso la mia preoccupazione è che, siccome le prime attività previste per questa tratta ferroviaria non sono state ancora messe in atto, potremmo perdere per questa opera alcuni fondi. Ma di questo ne riparleremo nei prossimi mesi". "Tornando alla strettissima attualità. Se il consigliere Alecci avesse letto la Legge di bilancio, nel paragrafo dedicato alle infrastrutture - afferma inoltre il Governatore - forse avrebbe potuto apprezzare come la strada statale Jonica sia l'unica grande opera del Paese finanziata con una cifra così importante. Si tratta di uno sforzo epocale, avviato dal Governo Draghi su iniziativa del ministro Giovannini, condiviso con la Regione Calabria ed al quale adesso, grazie anche all'impegno del ministro Salvini, il Governo Meloni ha dato attuazione. Oggi non dovrebbe essere il giorno delle polemiche, ma della presa d'atto di una straordinaria opportunità cui dare concreta attuazione nei tempi più brevi possibili".

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