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      Minasi: Falcomatà si dimetta, da troppi mesi Reggio è senza guida

       

       

      Minasi: Falcomatà si dimetta, da troppi mesi Reggio è senza guida

      10 nov 22 "La conferma in appello della condanna per abuso d'ufficio del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e di sette assessori della sua Giunta ci impone una seria riflessione sulla vicenda che lo riguarda e, soprattutto, sul futuro della città". Lo afferma, in una nota, la senatrice Tilde Minasi, della Lega. "Da troppi mesi, ormai - aggiunge - Reggio Calabria è sostanzialmente senza guida. La sospensione del sindaco già a seguito della prima condanna e, adesso, per un ulteriore anno, ha determinato sostanzialmente una sospensione anche nel governo del Comune. L'attuale Amministrazione facente funzioni, infatti, per quanto volenterosa, sta purtroppo dimostrando ogni giorno di più la propria inadeguatezza nella gestione di una città metropolitana certamente complessa, com'è Reggio, ma anche ricchissima di potenzialità e, oggi, di nuove opportunità. Opportunità che arrivano dai finanziamenti milionari messi a disposizione da Stato e Unione Europea e che questa inadeguatezza sta rischiando di farci perdere. Reggio necessita di una guida capace, lungimirante, preparata e fattiva per poter rifiorire. Dunque, alla luce dei fatti e dello stato di degrado e abbandono in cui il Comune versa e che nessuno può negare, in quanto sotto gli occhi di tutti, l'unica strada da percorrere sono nuove elezioni. Non c'è più tempo da perdere". "Ho sentito dire al sindaco - dice ancora Tilde Minasi - che la città 'ha retto il colpo, si tratterà di resistere ancora un po''' e la federazione metropolitana del Pd parlare di 'correttezza di un'amministrazione che in questi anni si è impegnata in un delicato lavoro di ricostruzione' e ribadire 'piena ed incondizionata fiducia' nell' operato del Sindaco e degli 'altri valenti amministratori'. Tutto come se nulla fosse successo, come se gli otto magistrati che si sono fin qui pronunciati lo avessero fatto per diletto e come se la sospensione derivata dalla legge fosse campata in aria. Il partito invoca perfino quanto richiesto dall'Anci, ovvero 'una profonda ed ulteriore riforma giuridica' per quanto riguarda 'gli effetti della Severino'. Un'anomalia che non danneggia esclusivamente i soggetti destinatari della sentenza, ma l'intera comunità cittadina'. E arriva addirittura a far proprie le parole di Nordio, ministro del Governo Meloni, sulla 'necessità di abrogare il reato di abuso d'ufficio'. Tutto ciò è davvero sorprendente: non sono stati proprio i dem i primi a bocciare, con aspre critiche, il referendum promosso dalla Lega, che voleva riformare proprio la Legge Severino? Come, poi, se le responsabilità del primo cittadino e della sua giunta fossero cancellabili con la semplice abrogazione di una norma. Voglio invece sottolineare che, al di là delle responsabilità penali, per la definizione delle quali attenderemo il corso della giustizia, e al di là della riforma della Severino, che per primi noi della Lega auspichiamo e perseguiremo, per evitare sanzioni automatiche che paralizzano l'attività amministrativa, c'è un'altra responsabilità, forse ancora più grande dinanzi alla collettività, ed è quella politica, quella legata all'etica, professionale e personale. La città non può 'resistere ancora un po'' e non può legare le sue sorti a quelle personali di un Sindaco e della sua giunta, che per di più navigano a vista senza una meta nella più totale confusione amministrativa. Manca l'indirizzo politico, le linee di mandato 2020/2025 non sono state mai discusse e votate in Consiglio comunale, la città è lasciata in balia degli umori della burocrazia ed è governata sempre in uno stato emergenziale. Perché, dunque, non restituire la parola ai reggini piuttosto che insistere egoisticamente in comportamenti che stanno privando la propria comunità della guida che merita e dei basilari principi di convivenza democratica?" "Se non si teme il giudizio degli elettori reggini - conclude la senatrice della Lega - il nostro invito è quello delle dimissioni. Non c'è più tempo da perdere, lo ribadisco. E' arrivato il momento di lasciare spazio a nuovi amministratori, scelti nuovamente dalla popolazione. E, per parte nostra, ci impegneremo affinché questo accada a stretto giro".

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