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      Occhiuto: preoccupato per pressione su rete ospedali, restrizioni a novax

       

       

      Occhiuto: preoccupato per pressione su rete ospedali, restrizioni a novax

      07 gen 22 "Molti sindaci sono preoccupati per l'aumento dei contagi nei loro comuni. Io sono preoccupato per la pressione sulla rete ospedaliera. Per questo ho chiesto al Governo di dare la possibilità almeno nelle Regioni commissariate di applicare restrizioni per i non vaccinati. E' assurdo che le conseguenze di una minoranza debbano essere pagate da tutti". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa a Catanzaro. "Guardo continuamente i dati relativi ai ricoveri in area medica in Calabria - ha aggiunto Occhiuto - e siamo veramente in una condizione di gravissima difficoltà. Tuto il Paese lo è, ma la Calabria in particolar modo perché ha un sistema ospedaliero che è fatiscente. Quindi, se una Regione è commissariata, evidentemente in quella realtà ci sono problemi superiori rispetto ad altre zone. Si dia allora la possibilità almeno ai presidenti delle Regioni commissariate di restringere la libertà per i non vaccinati. Sono contrario ad ogni restrizione della libertà per coloro che sono vaccinati. Chi va in un centro vaccinale fa magari un'ora e mezza di coda per vaccinarsi ed esercita con senso di responsabilità il proprio diritto alla cittadinanza. E lo fa sapendo che, in questo modo, assicura per se stesso e per gli altri condizioni di libertà". Secondo il presidente Occhiuto, "chi non si vaccina fa una scelta libera ma, secondo me, irresponsabile perché io credo nella scienza. Ogni scelta poi ha delle conseguenze, ma è assurdo che quelle provocate da una minoranza debbano essere pagate da tutti. Anche per questo sto spiegando a quanti mi chiedono di fare zone rosse nei diversi comuni che sono contrario a restringere la libertà, come accadrebbe nelle zone rosse, per tutti i cittadini, mentre sono assolutamente favorevole a dire ai non vaccinati: è una vostra scelta, però a questo punto state a casa".

      Pochi i poteri commissario sanità

      "In verità il commissario della sanità ha pochi poteri. Non lo dico io ma una sentenza della Corte costituzionale di qualche mese fa. Quindi, se una Regione è commissariata perché ha gravi difficoltà e si nomina un commissario, a questa figura dovrebbero essere dati i poteri, per esempio, di assumere medici, al di là delle deroghe e dei limiti e di aprire ospedali e al di là dei vincoli di programmazione". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, commissario regionale alla sanità "Con i poteri che abbiamo - ha aggiunto Occhiuto - stiamo cercando comunque di assumere medici. E in Calabria non è facile perché molti non vogliono venire, attese le difficoltà del sistema. Stiamo cercando di aprire ospedali e lo faremo". Il presidente della Regione ha parlato anche di Azienda Zero. " E' un modo - ha detto - per rafforzare la capacità amministrativa di un sistema sanitario calabrese che ha dimostrato di non averne. Non faccio polemica. L'opposizione fa il suo mestiere anche rispetto a questo, come rispetto agli altri temi politici. Io mi occupo di queste questioni nei ritagli di tempo perché mentre c'è da fronteggiare l'emergenza sanitaria non mi metto a fare polemiche".

      Utile apertura scuola differita

      "La didattica a distanza in una regione come la Calabria, che ha carenze digitali e infrastrutturali straordinarie, è sempre e comunque un problema. Mi rendo conto però che aprire la scuola con qualche giorno di ritardo potrebbe essere utile per fare in modo che gli studenti possano stare in classe in modo da evitare in futuro altre chiusure. Per questo ho sostenuto anche la posizione di tutti i presidenti di Regione che hanno chiesto al Governo di differire di una decina di giorni l'apertura delle scuole per poter poi aprirle in sicurezza senza nuovi provvedimenti di stop". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a Catanzaro. "Il Governo ha scelto diversamente - ha aggiunto Occhiuto - decidendo comunque di riaprire gli istituti alla data stabilita. Per quanto mi riguarda, ho fatto l'unica cosa che potevo fare e cioè differire di un paio di giorni l'apertura e questo perché tutte le ordinanze che i presidenti dovessero fare e che avessero come oggetto la chiusura delle scuole, sarebbero facilmente impugnate dopo i decreti di aprile. Quindi i presidenti di Regione non possono intervenire chiudendo le scuole, ma possono farlo i sindaci". "Non mi sto opponendo alle richieste dei primi cittadini che sollecitano la mia opinione sull'apertura o chiusura delle scuole - ha sostenuto ancora Occhiuto - ma questa non è più una competenza dei presidenti delle Regioni. Noi possiamo fare pressioni sul Governo, ma su questo tema le pressioni non hanno sortito alcun effetto".

      In Calabria incremento 20% vaccini

      "Record su record di nuovi contagi in Italia. In Calabria, se i cittadini non avessero risposto con tanta responsabilità all'appello a vaccinarsi, saremmo già in zona rossa. Abbiamo invece dimostrato che la Calabria può essere una regione virtuosa. Ieri abbiamo avuto un incremento del 200% rispetto ai target di Figliuolo. Abbiamo triplicato l'obiettivo assegnato perché dovevamo fare 6 mila vaccinazioni e ne abbiamo fatte 19 mila. Grazie quindi ai calabresi, con cui mi scuso se a volte questo flusso straordinario nei centri vaccinali provoca qualche disagio. Però stiamo lavorando affinchè i disagi siano i più contenuti possibili". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. "Abbiamo tenuto aperti tutti i centri vaccinali - ha aggiunto Occhiuto - anche oltre gli orari previsti. Io, appena insediato, mi sono opposto alla chiusura di molti centri e penso sia stata una decisione lungimirante perché oggi siamo i primi in Italia. Da oggi cominceremo anche la vaccinazione nelle scuole, grazie all'impegno della vicepresidente Giusi Princi. Siamo la regione che sta vaccinando di più, per merito dei calabresi ma anche per merito di tanti medici e tanti infermieri che stanno facendo davvero i salti mortali". "Da parte mia - ha detto ancora il Governatore - ho cercato di dare agli operatori sanitari qualche soddisfazione perché le indennità Covid non venivano pagate dal 30 marzo del 2020. In poche settimane il Governo regionale ha trovato le risorse e il 31 dicembre ho fatto un Dca per assegnare queste risorse. E oggi nella riunione dell'unità di crisi dirò ai commissari straordinari di accelerare il pagamento di queste indennità perché è giusto che ciascuno, e anche la Regione, faccia ciò che è doveroso fare".

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