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      Corbelli: studenti non vaccinati penalizzati nei trasporti

       

       

      Corbelli: studenti non vaccinati penalizzati nei trasporti

      04 gen 22 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, nel ribadire che “non è assolutamente contro i vaccini ma solo per la libertà di scelta”, denuncia che “dopo l’ultimo decreto del Governo il diritto allo studio sarà di fatto negato a mezzo milione di ragazzi non vaccinati che, dal 10 gennaio, non potranno in Italia salire sui mezzi di trasporto per raggiungere, dai paesi e dalle città, le loro scuole! Molti sono anche i ragazzi calabresi interessati, che saranno così ingiustamente penalizzati. Sono purtroppo anche questi gli effetti del Green pass rafforzato! Aboliti, oltre alle libertà di manifestare e di parola, il diritto al lavoro e allo studio e, oggi, anche quello alla salute e alle cure, come nel caso, ad esempio, di una docente di Procida che, come ha scritto a Diritti Civili, chiedendo di aiutarla, non potrà sottoporsi ad un intervento chirurgico, già programmato dopo le feste, perché non essendo vaccinata (non ha potuto farlo per giustificati motivi di salute!) non potrà lasciare l’isola per raggiungere la terraferma per quello che è l’ultimo ricatto del Governo per costringere tutti alla vaccinazione con l’allargamento del cosiddetto Green pass rafforzato anche al trasporto locale”! “Il drammatico caso di questa docente conferma quanto sia grave, ingiusta, illegittima e inaccettabile l’ultima norma varata dal governo che prevede il Green pass rafforzato anche per il trasporto locale che di fatto cancella oltre che il diritto allo studio a milioni di studenti, non vaccinati, impossibilitati a salire su un mezzo di trasporto per recarsi, dai loro paesi e all’interno delle città e metropoli, a scuola e addirittura anche a chi, come questa insegnante, vive su una piccola isola, di poter lasciare il proprio comune per recarsi sulla terraferma anche, come in questo caso, se deve essere sottoposta ad un intervento chirurgico in un ospedale, non essendoci nosocomi attrezzati a Procida. Si può arrivare a questo? A ricattare i ragazzi e a impedire oltre che il diritto allo studio e al lavoro anche quello alla salute e alle cure, solo perché una persona, un’insegnante in questo caso, ha scelto (per una comprensibile preoccupazione e per ragioni di salute) di non vaccinarsi?”

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