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      Riunito Consiglio regionale, approvata legge multiutility servizi ambiente

       

       

      Riunito Consiglio regionale, approvata legge multiutility servizi ambiente

      19 apr 22 Riunito il Consiglio regionale per proseguire l'esame della proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale in materia di riorganizzazione dei servizi pubblici locali dell'ambiente. Una norma che intende centralizzare e riportare in capo alla Regione, la gestione del sistema di smaltimento dei rifiuti e quella del servizio idrico integrato. Il differimento alla seduta era stato deciso nella seduta del 13 aprile scorso a seguito di un richiamo normativo del consigliere Pd Ernesto Alecci, il quale, nel corso delle dichiarazioni di voto, aveva segnalato la necessità approvare la legge con la maggioranza qualificata dei 2/3 dei consiglieri, secondo quanto previsto dal 3 comma dell'art. 54 dello Statuto regionale, che recita, tra l'altro, "La Regione, con legge approvata a maggioranza dai due terzi dei componenti del Consiglio regionale, può istituire enti, aziende e società regionali, anche a carattere consortile, con enti locali o con altre Regioni, nonché partecipare o promuovere intese, anche di natura finanziaria". A seguito di quella precisazione, e al termine di una sospensione dei lavori, si decise di rinviare la trattazione in una nuova seduta. Sul disegno di legge pesano diverse valutazioni, molte delle quali contrarie, come quella della Città Metropolitana di Reggio, che ritiene uno strappo di competenze la decisione della Regione, all'indomani di due anni di attività dedicate alla riorganizzazione dell'Ato, (Ambito territoriale Ottimale) metropolitano. Il disegno di legge in discussione oggi si prefigge di disciplinare in maniera unitaria l'organizzazione dei servizi pubblici locali ambientali. Nel testo è prevista la creazione di un unico Ambito territoriale ottimale corrispondente al territorio dell'intera regione, sia per il servizio idrico integrato sia il servizio di gestione dei rifiuti urbani; l'istituzione di un unico Ente di governo per i predetti servizi, cui partecipano obbligatoriamente tutti i comuni della Calabria, che andranno a costituire il Consiglio direttivo d'ambito, cui di diritto faranno parte i quattro Comuni capoluogo delle province calabresi e il Comune di Reggio Calabria.

      Approvata legge multiutility servizi ambiente

      È stata approvata in Consiglio regionale, con 22 voti a favore, 7 contrari ed un astenuto, la legge che istituisce la multiutility per la gestione dei servizi pubblici locali dell'ambiente. Approvati alcuni emendamenti che hanno aggiunto, tra i membri di diritto del Consiglio direttivo d'Ambito, anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Bocciato l'emendamento del consigliere Tavernise per la previsione, nello stesso organismo. dei Comuni di Lamezia Terme e Corigliano Rossano, "territori - ha detto - che comprendono una larga fetta di popolazione calabrese, essendo, rispettivamente, il terzo e quarto tra i comuni più popolosi della Regione". Un breve dibattito in sede di dichiarazioni di voto ha caratterizzato i lavori d'aula. "Un impianto di riforma destinato a naufragare", secondo Raffaele Mammoliti (Pd). Amalia Bruni, non condividendo le finalità della legge ha annunciato voto contrario, mentre voto di astensione è stato annunciato da Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) che ha detto di non condividere il fatto che sia il Presidente della Giunta da solo a scegliere il Direttore generale. "Spero sia una persona capace" ha affermato. Sulle richieste della minoranza, in sede di discussione della legge, il presidente della Giunta Roberto Occhiuto, ha assicurato che in sede di "manutenzione" della norma saranno prese in considerazione le proposte venute dalla minoranza. Domenico Bevacqua, capogruppo Pd, ha parlato di voto contrario sul metodo e sul merito ed ha chiesto, a nome del Gruppo il voto per appello nominale. Antonio Lo Schiavo, che ha annunciato voto contrario, aveva già espresso le sue perplessità. "Non contesto la volontà politica del Presidente della Giunta regionale di entrare nel ruolo gestionale di questa nuova autorità che stiamo istituendo. Ma certe scelte - ha aggiunto - potrebbero creare un grosso conflitto di funzionamento di questo Ente". Sulle dichiarazioni del Sindaco di Gioia Tauro, "sono condivisibili. Gioia Tauro non è un tema localistico. Il Sindaco Aldo Alessio pone un problema sulla eventualità che Gioia Tauro diventi la pattumiera della Calabria". A sostegno della legge sono intervenuti Giuseppe Graziano (Udc) e Pasqualina Straface (Fi).

      Reazioni e commenti:

      "La Calabria che il Paese non si aspetta è la Calabria che ha il coraggio di fare le riforme. Da vent'anni abbiamo problemi nella rete idrica, da vent'anni abbiamo la spazzatura in mezzo alle strade, soprattutto d'estate, quando ospitiamo più turisti. Per questo ho deciso di riformare un sistema che non funziona, anche perché, su questi ambiti, chi si occupava dei rifiuti e dell'idrico non ha ottenuto un euro di finanziamento dal Pnrr per la Calabria, nelle settimane e nei mesi scorsi". Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, parlando con i giornalisti a margine del Consiglio regionale che ha approvato la legge che istituisce la nuova multiutility per la gestione dei servizi idrici e dei rifiuti. "Mi dispiace - ha aggiunto - per le imboscate regolamentari di un'opposizione che sembra non conoscere i problemi della nostra Regione: abbiamo perso ancora tempo. Ci sarà un bando che scadrà il prossimo 19 maggio per recuperare le risorse che l'Aic, l'ente governato dai Comuni per la gestione dell'idrico, ha fatto perdere alla Calabria. Avevo detto al Consiglio regionale nei giorni scorsi che sarebbe stato già difficile prepararsi per centrare questo bando, e credo che una settimana può diventare decisiva per far perdere alla Calabria quest'occasione. Per fortuna sono riuscito a ottenere dal governo la possibilità di riaprire il bando con un'altra scadenza a ottobre. Mi auguro che per quella data riusciremo a recuperare le risorse perdute da chi finora si è occupato del settore idrico. È un peccato, ripeto, aver perso una settimana a causa di un cavillo regolamentare, perché avremmo potuto dimostrare al Paese di essere capaci di centrare l'obiettivo anche il 19 maggio. Pazienza, è andata così, ma oggi abbiamo ottenuto l'approvazione della legge. L'opposizione ha, invece, ottenuto pochi giorni fa una vittoria di Pirro, lo dimostra il fatto che oggi abbiamo avuto 22 voti".

      "La nuova multiutility è stata approvata senza un reale e approfondito dibattito: una vittoria dell'esecutivo ma una sconfitta per la politica". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Iacucci. "Non si può negare - prosegue - la necessità impellente di procedere ad una riorganizzazione dei servizi idrici e dei rifiuti anche per intercettare le numerose risorse che vengono dal Pnrr e che potrebbero una volta per tutte risolvere alcuni dei problemi atavici della nostra regione. Ciò che si contesta, però, e che è sotto gli occhi di tutti è il metodo utilizzato per approcciarsi alla costituzione di questo nuovo Ente. Se lo Statuto della Regione, al comma 3 dell'art. 54, prevede che per l'approvazione di leggi istitutive di questo tipo ci voglia una maggioranza qualificata dei 2/3, ci sarà un motivo. Il Presidente Occhiuto è fortunato ha già una maggioranza sufficiente ma questo non giustifica la pervicace volontà di non coinvolgere la minoranza. Non si può pensare di avviare una profonda riforma dell'Ente Regione e del nostro territorio a colpi di maggioranza senza confronto e concertazione né in aula né nelle commissioni preposte. Non si possono calare dall'alto provvedimenti di questo genere spogliando del ruolo non solo il Consiglio regionale ma i tanti sindaci che sono sul fronte di queste battaglie da anni e che meritano di essere ascoltati non fosse altro per la loro conoscenza del problema e per rispetto delle Istituzioni. La Regione per statuto programma ma non gestisce. Qua invece si sta andando verso un accentramento di gestione in capo all'esecutivo che è completamente fuori dal tempo mentre il resto del Paese va in direzione opposta. Un accentramento che non è gestibile, tra l'altro: la macchina burocratica della regione non può farcela. Il sistema delle deleghe va profondamente rivisto e occorre decentrare, coinvolgendo nella governance dei processi i Comuni e le Province. Tra l'altro, molte sono le cose di questa legge che andrebbero discusse a cominciare dal potere eccessivo del Direttore nominato dal Presidente della Giunta a fronte di un'assemblea d'ambito composta da 40 sindaci con una funzione meramente consultiva. Così come avremmo voluto qualche delucidazione sui costi di questa operazione che rischia di essere solo mediatica e di creare l'ennesimo carrozzone inutile. L'opposizione non resterà a guardare se l'esecutivo non comprende che si deve ampliare la platea decisionale quando si discutono provvedimenti come quello odierno o il POR, su cui pure il dibattito è stato quasi nullo, o il termovalorizzatore o il rigassificatore di Gioia Tauro. Neanche i Sindaci dei territori, Alessio di Gioia Tauro e Tripodi di San Ferdinando, sono stati ascoltati: le loro osservazioni sono condivisibili e giuste". "So che il Presidente Occhiuto, come lui stesso ha ricordato - conclude Iacucci - ha alle spalle un'importante esperienza politica e non ha bisogno di consigli ma chi amministra ha il dovere dell'ascolto e della condivisione. So che il coinvolgimento è più faticoso, forse meno veloce ma il vecchio adagio recita vai piano che vai veloce. A rimetterci, nella fretta, potrebbe essere la Calabria e questo non possiamo permettercelo".

      "Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato a maggioranza la legge che prevede anche il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro senza alcun coinvolgimento dei sindaci e delle popolazioni amministrate. Ringrazio i consiglieri regionali che liberamente hanno votato contro questa legge. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze e con grande determinazione a questa scelta fatta a maggioranza contro Gioia Tauro e la Città Metropolitana. Da oggi continueremo la nostra convinta battaglia di civiltà nelle istituzioni e sul territorio, costruendo e mettendo in piedi un grande movimento di lotta e di opposizione a questa scelta scellerata non condivisa dalla stragrande maggioranza della nostra popolazione". Lo afferma in una nota il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio.

       

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