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      Elezioni regionali, il dibattito elettorale dei candidati al Consiglo

       

       

      Elezioni regionali, il dibattito elettorale dei candidati al Consiglo

      16 set 21 "Ho incontrato, insieme all'assessore regionale Fausto Orsomarso, i vertici di Cna Cosenza. Una discussione franca su turismo, associati, problemi legati alle attività produttive e soprattutto proposte per migliorare un comparto intero che, legittimamente, attende una svolta radicale". Lo afferma, in una nota, Francesca Loredana Pastore, candidata di Fdi alla Regione. "Soddisfatti il presidente e il direttore Cna Cosenza, Francesco Citino e Giulio Valente. Auspichiamo - ha sostenuto Citino secondo quanto riporta la nota - che il rapporto si consolidi sempre più, in maniera proficua per le imprese ed il territorio tutto". Per la candidata Pastore "le attività produttive, il commercio, gli artigiani sono stati e continuano ad essere linfa vitale per l'economia calabrese. Il supporto regionale, con me e l'assessore Orsomarso, persiste oltre ogni ragionevole convinzione".

      "Basta femminicidi. Ogni donna uccisa è un fallimento per la nostra società e dobbiamo cercare in ogni modo di aiutare le vittime di violenza venendo incontro alle loro necessità reali". Lo sostiene Andrea Cuzzocrea, candidato al Consiglio regionale. "Accanto ai fondi destinati dalla Regione ai centri antiviolenza, dove le operatrici svolgono un lavoro eccezionale - prosegue Cuzzocrea - serve qualcosa di più. Spesso le donne che subiscono violenza non trovano il coraggio di andare via di casa perché non hanno autonomia economica. Per questo propongo l'istituzione di una corsia preferenziale nell'impiego delle donne che hanno avuto il coraggio di denunciare i propri mariti e compagni violenti. Anche con sgravi fiscali di cui la Regione Calabria può farsi carico a favore delle aziende che assumono le donne in difficoltà. La forza di queste donne e madri che si fanno scudo anche nei confronti dei figli ha bisogno di essere sostenuta concretamente".

      "I calabresi, oggi, hanno la piena consapevolezza che sia tutto da rifare e sanno che dovranno impegnarsi attivamente, in prima linea, per costruire una prospettiva di futuro. Non si può più restare passivamente ai margini e più che mai le giovani generazioni hanno un dovere morale di assicurare quella spinta necessaria a superare questo difficilissimo momento". Così Gianmarco Oliveri, candidato nelle liste di Coraggio Italia alle elezioni regionali. "E' il momento - prosegue Oliveri - del coraggio, dell'impegno, della determinazione e della competenza. Saranno i calabresi, ai quali appartiene la sovranità della propria regione, a scegliere la classe dirigente che dovrà guidare questo territorio fuori dalle tenebre in cui è sprofondato, in un percorso lungo e tortuoso che più che mai ha bisogno di serietà, trasparenza e dedizione. L'occasione, inaspettata, legata alle possibilità del Pnrr prodotto dallo stato di pandemia non può essere, ancora una volta, un'occasione persa per la Calabria".

      "Uno dei punti al centro del programma del centrodestra, ed annunciato dal nostro candidato presidente Roberto Occhiuto, è il turismo 'che deve diventare sempre più la prima industria per la nostra Regione'. Per declinare in modo tangibile questo obiettivo, penso sia utile lavorare alla predisposizione del nuovo Piano Regionale Triennale di Sviluppo Turistico 2022/2024 (previsto dalla legge regionale 8/2008), anche perché volge al termine il periodo di attuazione del piano precedente, approvato dal Consiglio regionale il 17 giugno 2019". A dirlo è Pietro Molinaro, candidato della Lega alle elezioni regionali. "Anche sulla base dell'esperienza che ho maturato come presidente della Sesta Commissione del Consiglio regionale, che ha tra le materie di competenza il turismo - prosegue Molinaro - ritengo utile evidenziare la necessità che il Piano sia predisposto con l'effettivo coinvolgimento delle parti imprenditoriali, sindacali e sociali, che operano nel settore". "Credo possa essere utile - sostien ancora Molinaro - organizzare, entro la fine dell'anno, gli Stati Generali del Turismo Calabrese con il contributo e la partecipazione delle associazioni imprenditoriali, delle organizzazioni sindacali, degli esperti e di tutti i soggetti che operano concretamente nel settore turistico calabrese".

      "La sede del Centro per l'Impiego di Cosenza è chiusa da oltre 5 mesi per carenze strutturali. Tali carenze vanno dunque ad aggiungersi alla totale sciatteria di chi amministra la Regione e che da quasi due anni e non è stato in grado, nonostante gli stanziamenti da parte del Governo Conte 2, di implementare l'organico dei Cpi calabresi come previsto dal Piano straordinario di potenziamento inserito nella legge istitutiva del Reddito di cittadinanza" Lo sostiene Domenico Miceli, candidato alle regionali per il Movimento 5 stelle. "La Calabria - prosegue Miceli - risulta a zero assunzioni sui 536 nuovi ingressi previsti. Una stortura a cui si doveva porre rimedio mesi fa, quando il Movimento 5 stelle sollecitava la pubblicazione del bando e non più ora in piena campagna elettorale. Lega Forza, Italia e Fratelli d'Italia che si ripropongono per governare la Calabria, vogliono abolire il Reddito di cittadinanza ma finché hanno amministrato non hanno fatto niente per farlo funzionare, questa è la verità".

      "La zona della Sibaritide - sostiene Katia Ianni, candidata alle regionali con Coraggio Italia - continua a pagare 'dazio' non solo attraverso le tante morti che la statale 106 Jonica registra quotidianamente ma, soprattutto sul piano occupazionale visto che una delle più grandi cooperative del consorzio Conad, la Pac 2000A, ha deciso di lasciare la Piana e di spostarsi a Montalto Uffugo. In un momento in cui si doveva lavorare per migliorare le condizioni in fatto di lavoro e di sicurezza - prosegue - quello che si registra in questi giorni è un altro 'scacco' mettendo in una situazione oltremodo difficile, le 200 famiglie della sibaritide. Si potevano e si possono ancora creare dei tavoli di concertazione per fare in modo di salvare le 200 unità lavorative magari creando delle sedi distaccate. Il rammarico è di agire sempre e comunque nell'interesse del privato e non in quello della popolazione che vive quel territorio".

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