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      Elezioni regionali: il dibattito politico

       

       

      Elezioni regionali: il dibattito politico

      11 set 21 "Non intendo entrare nell'esercito dell'inutile retorica sui problemi di Reggio Calabria. In tempi già, in cui ero Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione, ho individuato e suggerito un tavolo permanente tra: Regione, Città Metropolitana, Amministrazione Comunale, possibilmente con le amministrazioni comunali di tutta la Città Metropolitana, perché si dia risposta ai bisogni della gente". Lo afferma, in una dichiarazione, Antonio Marziale, candidato alle elezioni regionali. "Penso all'Aeroporto - prosegue Marziale - penso alle strutture sanitarie, agli ospedali, penso ai servizi di assistenza socio sanitaria, penso a tutto ciò che è carente. Reggio Calabria non ha bisogno di eroi solitari che sparano slogan ad effetto..."."I problemi di Reggio Calabria - sottolinea il candidato alle elezioni regionali - saranno risolti solo quando le istituzioni smetteranno di fare campagna elettorale permanente e si ritroveranno sotto la bandiera dell'unico interesse, che è quello dei bisogni dei cittadini del territorio. Tutto ciò che io andassi eventualmente a dire oggi, sarebbe un mettere sale nella pentola che bolle di parole, parole e parole che rimangono tali... e questo deve finire".

      "Una società salvata dalla bancarotta grazie allo Stato, e quindi grazie ai soldi di tutti i contribuenti, non può determinare il fallimento di altre realtà produttive e generare la perdita di posti di lavoro anche nella catena dell'indotto. Sarebbe una catastrofe occupazionale e sociale. Pertanto urge un intervento immediato da parte del Governo per rimettere a posto le cose, fare chiarezza, stabilire criteri e tranquillizzare centinaia di lavoratori sul loro futuro". È quanto dichiara il presidente del Gruppo Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, candidato alle elezioni regionali di ottobre "solidarizzando con gli oltre 600 operatori di Almaviva, delle sedi di Rende e Palermo, che oggi rischiano di perdere il posto dopo che la nuova società di trasporto aereo Ita (nata dalle ceneri di Alitalia) ha deciso di non rinnovare la commessa del servizio di assistenza clienti alla società di customer experience laziale". "È necessario - prosegue Graziano - che Ita applichi le clausole sociali - aggiunge Graziano - e proceda all'affidamento dei servizi così come da precedente rapporto con Alitalia. Se non lo farà il management aziendale allora è opportuno che se ne occupi direttamente il Governo intervenendo immediatamente e risolvendo una situazione assurda e paradossale. Il Governo Draghi, a riguardo, deve assumere una posizione netta e forte per evitare che la Calabria, già impegnata contro la piaga della disoccupazione e dell'emigrazione giovanile, si ritrovi a dover fare i conti con una nuova ed assurda vertenza lavorativa".

      Nino Gullì, candidato alle elezioni regionali, ha inaugurato la sua segreteria politica insieme al deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro. "Gullì - è detto in un comunicato - ha tagliato il nastro inaugurale insieme al deputato azzurro e coordinatore nazionale di Forza Italia per il Mezzogiorno Francesco Cannizzaro, la cui presenza ha qualificato e accompagnato per intero l'appuntamento. In apertura, il capo segreteria Domenica Tripodi ha evidenziato l'importanza dell'evento, ricordando le principali tappe della carriera politica di Cannizzaro e il Dna da imprenditore puro di Gullì, da giovane giunto a rinunciare a un lavoro da vigile urbano per inseguire il sogno - poi riuscitissimo - di mettersi in proprio, creando occupazione e lasciando il segno". "Affronto questa sfida, candidandomi per la prima volta a sessant'anni. Non lo faccio certo per "curare i miei affari", ma - ha detto Gullì - perché ho sentito il dovere di farlo per i nostri giovani, per la nostra Calabria, nella consapevolezza d'aver dimostrato di saper fare qualcosina". E l'imprenditore reggino ha reso tributo al grande impegno dell'onorevole Cannizzaro nell'interesse del territorio e dei cittadini". "Ho tre certezze - ha detto il deputato di Fi Francesco Canizzaro nel suo intervento - che Roberto Occhiuto sarà il nuovo presidente della Regione; che Forza Italia sarà senz'altro il primo partito, cosa ancor più facile da pronosticare visto che la lista nella Circoscrizione Sud è fra le più forti presentate dai vari partiti in tutta la Calabria; e la terza è proprio che Nino Gullì sarà il consigliere regionale di questa città".

      "Se il turismo rappresenta una voce importantissima dell'economia calabrese, oggi è più che mai necessario tutelare e valorizzare quelle peculiarità che ci rendono unici: tra queste le minoranze linguistiche, con attenzione particolare a quella arbereshe e grecanica. La Calabria, infatti, è la regione con la maggiore presenza di comunità arbereshe: 58.425 persone circa, suddivisi in 30 comuni, allocati soprattutto nella provincia di Cosenza". Lo sostiene Davide Tavernise Candidato al Consiglio Regionale per il M5S. "Possessori di una vera e propria letteratura, colta e cospicua - prosegue - di tradizioni che trasudano rispetto per l'ospite, omaggiato di semplici cibarie, le minoranze linguistiche rappresentano un 'miracolo sociale'. Trapiantati nella nostra regione, a distanza di secoli continuano a mantenere vivi la loro lingua, i loro riti, i loro usi mostrandosi cittadini italiani, ma di stirpe e provenienza etnica diversa. E proprio nella lingua e nelle attività culturali e sociali, il nodo del miracolo delle comunità arbereshe e grecanica. Il M5S negli anni ha mantenuto un'attenzione costante verso queste comunità, intervenendo alle iniziative promosse dagli attivisti, per raccogliere le loro proposte di sviluppo. Nel '99 con la legge 482 lo Stato è intervenuto, a tutela delle minoranze linguistiche, perché le università, le regioni istituissero corsi di lingua, e cultura delle lingue, finalizzati ad agevolare la ricerca scientifica e attività formative. A distanza di decenni, però, vanno rilevate evidenti mancanze degli enti preposti, contribuendo a determinare, questo, uno scarso sviluppo economico dei borghi interessati, necessario per continuare a tramandare un patrimonio culturale inestimabile.

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